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Iraq : Distruzione e ricostruzione
Inviato da Pausania il 3/7/2007 9:10:00 (7158 letture)

di Giorgio Mattiuzzo

In principio fu l'invasione del Kuwait. Poi fu il rogo dei pozzi petroliferi. Poi ci furono la repressione dei Curdi. Poi la mancanza di elezioni. Poi la pianificazione dell'11 settembre. Poi le armi di distruzione di massa. Poi l'antrace. Insomma, è dal 1990 che – per una ragione o per l'altra – l'Iraq viene invaso e bombardato, sottoposto ad embargo e ridotto alla fame.

Alla fine, nel 2003, il duetto Bush/Blair (quello che adesso porterà la pace in Palestina) ha dato il colpo finale: occupazione di tutto il territorio, scioglimento di esercito e polizia, arresto dei membri del governo, condanna a morte delle principali personalità pubbliche, estromissione dalla gestione della cosa pubblica di tutti coloro che vi lavoravano fino al giorno dell'invasione.

Fatto questo, Bush si rivolge alle Nazioni Unite ed afferma che l'Iraq è in una situazione disastrosa e che ha bisogno di essere ricostruito. L'Onu allora affida ad Usa e Gran Bretagna, insieme ad altri, la ricostruzione e la messa in sicurezza dell'Iraq. E fu così che l'invasore divenne pacificatore. Il distruttore si fece ricostruttore. Il nemico divenne alleato.

La gestione del Paese ha avuto come risultato la mancanza di acqua potabile; la mancanza di energia elettrica; l'arresto della produzione di petrolio; la nascita di gruppi armati ...

... che uccidono una media di 150 persone al giorno; la distruzione dell'enorme patrimonio storico e culturale di quella che fu la Mesopotamia.

Oggi scopriamo altre cose interessanti riguardo all'Iraq.

Un rapporto del Congresso americano riferisce che in quattro anni sono stati spesi 22 miliardi e mezzo di dollari per addestrare quasi 350.000 poliziotti e soldati iraqeni e assicurare in questo modo la sicurezza al Paese. Risultato? “Le Forze di Sicurezza irachene non si sono ancora sviluppate come la coalizione aveva progettato e... non sono ancora in grado di assumersi la piena responsabilità della sicurezza del loro Paese”. Di conseguenza, dice il rapporto, finché non saranno in grado di assolvere al loro compito, le truppe americane non potranno lasciare l'Iraq. [1]

Il vero problema che emerge, tuttavia, è ancora peggiore. Questi 350.000 uomini addestrati dagli americani non si limitano a non saper garantire la sicurezza della Nazione. Secondo il parlamentare repubblicano Phil Gingrey c'è il rischio che queste truppe, dopo essere state addestrate ed armate, vadano ad ingrossare le fila dei guerriglieri che stanno insanguinando la regione.

Ora, si possono pensare due cose. Che gli addestratori americani non si accorgano che stanno armando i tagliagole; oppure che lo sappiano, e quello sia proprio il loro scopo. La seconda possibilità sembrerebbe assurda, ma non così tanto.

Secondo i comandi americani, la nuova strategia americana in Iraq sarà quella adottata in Centro America [2], che consisteva nell'addestramento di guerriglieri più o meno regolari contro la popolazione civile da un lato, dall'altro l'addestramento di militari e forze di polizia presso la cosiddetta School of Americas, Fort Benning, Georgia, da dove sono usciti i peggiori assassini che il Sud America conosca. [3]

Esattamente quello che sta succedendo in Iraq, solo che qui avviene ad una velocità ancora più impressionante. Così veloce che i miliziani non fanno nemmeno in tempo a togliersi la divisa da poliziotto, che già stanno uccidendo civili intermi.

Nel novembre scorso la polizia irachena ha circondato il Ministero dell'Istruzione, ha fatto irruzione ed ha rapito un centinaio di persone. [4]

All'inizio del 2006 la cupola d'oro della moschea di Samarra è stata fatta saltare in aria. Secondo Ray McGovern, ex analista della Cia, si può riconoscere senz'altro la mano dei servizi segreti americani. [5] I testimoni che erano presenti intorno alla moschea nelle ore precedenti indicano che, durante il coprifuoco che vigeva sulla città, intorno al santuario vi fu una attività insolita della Guardia Nazionale Irachena; un testimone vide soldati americani e iracheni arrivare al coprifuoco, presidiare la zona fino alle sei del mattino e poi andarsene. Subito dopo che se ne sono andati, due esplosioni in successione hanno distrutto la cupola. [6] Pochi giorni dopo l'attentato, il Ministro della Ricostruzione, Jassem Mohammed Jaafar, ha affermato alla tv di Stato che l'attentato è stato portato a termine da specialisti e che la preparazione ha richiesto almeno 12 ore di tempo [7], che coprono esattamente lo spazio temporale tra l'arrivo delle truppe irachene e americane e lo scoppio delle bombe.

Come se non bastasse, il 13 giugno scorso i due minareti della stessa moschea sono stati fatti saltare in aria. Le autorità irachene hanno arrestato tredici poliziotti. [8]

Robert Fisk, uno dei più importanti corrispondenti dal Medio Oriente, ha raccolto due testimonianze sconcertanti. Le riportiamo così come le trascrive il giornalista dell'Indipendent.

"Un giovane iracheno ci ha detto che è stato addestrato dagli americani come poliziotto a Bagdad e che ha speso il 70% del suo tempo imparando a guidare il 30% addestrandosi all'uso delle armi. Loro gli hanno detto: ‘torna tra una settimana'. Quando è tornato, gli hanno dato un telefono cellulare e gli hanno detto di guidare in un'area affollata vicino alla moschea e chiamarli. Egli ha aspettato in macchina ma il telefono non aveva campo. Così è uscito dalla macchina, dove poteva ricevere un segnale migliore. Allora la sua macchina è esplosa."

“C'era un altro uomo, addestrato dagli americani per il servizio di polizia. Anche lui fu dato un cellulare e gli fu detto di guidare in un'area dove c'era una folla – forse una protesta – e chiamarli e dire loro cosa stava accadendo. Ancora una volta il suo cellulare nuovo non funzionava. Così è andato ad un telefono fisso e ha chiamato gli americani e gli ha detto: ‘Eccomi nel posto dove mi avete mandato e vi posso dire cosa sta succedendo.' E a quel momento vi fu una grande esplosione nella sua macchina."
[9]

Questa serie di testimonianze fanno apparire le paure del congressista Gingrey solo una scusa, l'ennesima, per prolungare l'occupazione del territorio iracheno e per continuare a mantenere un governo fantoccio che di certo non fa gli interessi degli iracheni. Gingrey non vede, o finge di non vedere, che “terroristi”, “polizia” e truppe americane sono la faccia diversa di una stessa medaglia, e per quanto i mass-media cerchino di confondere sino al parossismo l'opinione pubblica con infiniti intrecci di faide fra sunniti, sciiti, iraniani, baatisti, qaedisti, wahabiti e chissà cos'altro, i fatti sono chiari, cristallini, e parlano da soli: il bagno di sangue iracheno non è colpa di qualche imam barbuto e criminale, ma degli esportatori di democrazia armati di fucile d'assalto e tuta mimetica.


Note:

[1] In Iraq, $22.5bn can't buy security, Tha Australian, 29/6/2007.
[2] Rift seen in Iraq insurgency. Some groups reject al Qaeda, CNN.com, 8/6/2007.
[3] School of the Americas Watch
[4] Iraq official: Most hostages freed after mass kidnapping, CNN.com, 14/11/2006.
[5] Former CIA Analyst: Western Intelligence May Be Behind Mosque Bombing, PrisonPlanet.com, 26/2/2006.
[6] The night before the bombing: Two eyewitnesses, Roads to Iraq blog, 23/2/2006.
[7] Iraq shrine bombing was specialist job: minister, Uruknet.info, 24/2/2006.
[8] 13 Iraqi arrested after golden dome destroyed in shrine blast, Foxnews.com, 14/6/2006.
[9] Seen through a Syrian lens, 'unknown Americans' are provoking civil war in Iraq, RobertFisk.com, 28/4/2006.

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Linucs
Inviato: 3/7/2007 11:04  Aggiornato: 3/7/2007 11:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Distruzione e ricostruzione
In principio fu l'invasione del Kuwait. Poi fu il rogo dei pozzi petroliferi. Poi ci furono la repressione dei Curdi. Poi la mancanza di elezioni. Poi la pianificazione dell'11 settembre. Poi le armi di distruzione di massa. Poi l'antrace. Insomma, è dal 1990 che – per una ragione o per l'altra – l'Iraq viene invaso e bombardato, sottoposto ad embargo e ridotto alla fame.

"E senza scomodare la legge Biagi!"

cocis
Inviato: 3/7/2007 11:32  Aggiornato: 3/7/2007 11:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Distruzione e ricostruzione
il motto di bush è .. bombarda e ricostruisci ...

gli appalti per la guerra in iraq del 2003 erano già stati asseganti ancora prima a socoetà americane .. strano vero..

LaoTzu
Inviato: 3/7/2007 11:49  Aggiornato: 3/7/2007 11:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/2/2006
Da: Prefettura di Ku stato di Chu provincia di Henan o forse Gouyang in Anhui o forse ...
Inviati: 672
 Re: Distruzione e ricostruzione
Mao Tze Tung diceva: "non c'è costruzione senza distruzione"

Poi chissà perchè è diventato un moto del turbocapitalismo (sarà che va bene un pò per tutto, l'importante è distruggere).

Il nobile Mao amava pure ripetere spesso che la politica passa sempre per la canna di un fucile.

Più chiaro di così.

Toglimi questo tetrapak

Sto quieto a non far nulla, arriva la primavera e l'erba cresce rigogliosa.
FOTO
redna
Inviato: 3/7/2007 13:38  Aggiornato: 3/7/2007 13:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Distruzione e ricostruzione
In principio fu l'invasione del Kuwait.

Questo è vero. Bisogna vedere il perchè.
L'invasione del Kuwait è stata fatta da Saddam ma c'è anche un motivo.
Da anni i pozzi petroliferi del sud dell'irak furono sistematicamente prosciugati dai kuwaitiani (leggi anglo-americani) scavando gallerie parallele per prendere il più possibile petrolio dal sud dell'iraq.
Questo fece in modo che il sud irak fosse ormai allo stremo e che la povertà dominasse per questo sopruso.

Se proprio ci interessano le cause si possono trovare.
Non sono passati molti anni e ci sono ancora i documenti.
Le armi di distruzione di massa non sono state trovate, in compenso si è distrutto tutto il resto, perchè anche qualcuno glielo ha lasciato fare...si può dire che hanno fatto il palo....noi compresi.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Pausania
Inviato: 3/7/2007 17:40  Aggiornato: 3/7/2007 17:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Distruzione e ricostruzione
Citazione:
L'invasione del Kuwait è stata fatta da Saddam ma c'è anche un motivo.

Ciao Redna, volendo di motivi ce ne sono due: l'Iraq ha sempre ritenuto il Kuwait una sua provincia indebitamente sottratta dalla Gran Bretagna tempo fa. A ragione o a torto, naturalmente.

Paxtibi
Inviato: 3/7/2007 17:48  Aggiornato: 3/7/2007 17:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Distruzione e ricostruzione
L'invasione del Kuwait è stata fatta da Saddam ma c'è anche un motivo.

E non solo:


How Bush 41 Tricked Saddam Into Invading Kuwait

edo
Inviato: 3/7/2007 17:53  Aggiornato: 3/7/2007 17:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Distruzione e ricostruzione
ricordo un certo aldoforbice:
che dopo aver svolto la sua funzione di complice giornalista nel sostenere l'esistenza delle armi di distruz. di massa e poi nonostante l'insensata esistenza delle prime rigirò la frittata fino a sostenere utile la guerra al fine di eliminare saddam...
a seguito della ennesima distruzione di una città irakena, arrivò a dire che gli americani avevano stanziato mezzo milione di dollari per ricostruirla e aggiunse:"gli americani sono fatti così, se distruggono, poi ricostruiscono", con mezzomilione di dollari ricostruirebbero una città...? ed i morti ammazzati?
che schifo questo giornalismo

Seppuku
Inviato: 3/7/2007 19:09  Aggiornato: 3/7/2007 19:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/9/2006
Da:
Inviati: 35
 Re: Distruzione e ricostruzione
Il Kuwait come stato è nato nel 1936, come detto da Pausania, dietro volere degli inglesi, prima si chiaamava GRAIN. Nel 1993, se non ricordo male, il giornale kuwaitiano di lingua inglese "Al Kuwait", pubblicò una notizia che riportava di una interrogazione di alcuni parlamentari che chiedevano conto delle voci che circolavano e cioè che al momento dell'arrivo degli americani non stava bruciando alcun pozzo di petrolio. Questa notizia l'ho poi avuta personalmente da alcune persone rimaste in Kuwait durante l'invasione irakena...

Seppuku
Inviato: 3/7/2007 19:11  Aggiornato: 3/7/2007 19:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/9/2006
Da:
Inviati: 35
 Re: Distruzione e ricostruzione
...dimenticavo, i kuwaitiani sono considerati gli israeliani del golfo e non solo da chi vive in quell'area ma più generalmente da chi vive in medioriente

fiammifero
Inviato: 3/7/2007 19:43  Aggiornato: 3/7/2007 19:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Distruzione e ricostruzione
Citazione:
"E senza scomodare la legge Biagi!"


Le BR avevano stufato

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
clausneghe
Inviato: 3/7/2007 23:04  Aggiornato: 3/7/2007 23:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Distruzione e ricostruzione
Bravo Pausania

Analisi lucida e veritiera che indica senza tanti giri di parole qual'è il vero serpente...

Questo popolo sfortunato purtroppo si è trovato nelle mire dei sacrileghi assassini venuti da un altro mondo, a suo tempo conquistato dai loro avi con il genocidio dei Nativi...

Per lo sfortunato popolo Persiano sembra che la fine del mondo con relativa grande tribulazione sia già cominciata e ben avanti..

Confidiamo (non ci resta che questo) nella certezza che il male e le ingiustizie fatalmente si ritorceranno prima o poi contro chi le commette..

Ciao da Claus

winston
Inviato: 4/7/2007 1:01  Aggiornato: 4/7/2007 1:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: Distruzione e ricostruzione
..........oggi come ieri: occupazione e liberazione


--"In principio.." “era la parola” ma subito si fece verbo: imperativo.

--E’ storia antica. Ora in neolingua e televisione si fa tradizione:

--le azioni odierne sono deprecate, quelle di ieri dimenticate..,

--erano solo marocchinate.

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
theMatrix
Inviato: 4/7/2007 9:44  Aggiornato: 4/7/2007 9:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/4/2007
Da:
Inviati: 86
 Re: Distruzione e ricostruzione
Ecco come fanno, i bastardi!

andal
Inviato: 4/7/2007 18:43  Aggiornato: 4/7/2007 18:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/10/2006
Da:
Inviati: 58
 Re: Distruzione e ricostruzione
ottimo pausania,

ci sono altri motivi per l'invasione in Iraq oltre a quelli elencati giustamente da voi, una volta finita la guerra con l'Iran, l'Iraq si trovava con una crisi economica e grandissimo debito, allora chiese ai sauditi e kuwaitiani di abbassare la produzione di petrolio per far aumentare il prezzo ma il Kuwait e l'Arabia saudita non accettarono.

poi l'altro motivo in eccellenza che è la minaccia ad Israele che l'Iraq poteva costituire.

redna
Inviato: 5/7/2007 13:05  Aggiornato: 5/7/2007 13:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Distruzione e ricostruzione
cito-....allora chiese aiuto ai sauditi e kuwaitiani di abbassare la produzione di petrolio...
---
Nel kuwait regnano i saud che sono gli stessi, o dlla stessa famiglia dell'arabia saudita. Pertanto sono ovvie du cose:

- che l'aiuto a saddam non glielo potevano dare in nessuna maniera,nè il kuwait che l'arabia saudita perchè nel contempo si inimicavano gli USA che tanto, con gli inglesi, avevano fatto per loro.(ma anche viceversa...)

- che era meglio far tacere al più presto saddam perchè non uscise la verità, vale a dire i kuwaitiani (inglesi e USA) rubavano il petrolio del sud iraq e che sarebbe stato ovvio che il kuwait fosse una provincia irachena piuttosto che un protettorato inglese. Se gli inglesi avessero una loro regione protettorato irakeno sarebbero felici da morire?
Però il kuwait confina con l'iran...e anche lui poteva vantar diritti...al che il contendere della sanguinosa guerra iran-iraq non fosse ...per distogliere i due dal kuwait.


Poi la vecchia storiella dei poveri ebrei ha completato il tutto...
Infatti che paura aveva israele (che detiene testate atomiche e alltre amenità del genere) di qualche missile di saddam?Quando l'atomica da anni ce l'ha il pakistan l'india e la cina?

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
andal
Inviato: 5/7/2007 16:46  Aggiornato: 5/7/2007 16:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/10/2006
Da:
Inviati: 58
 Re: Distruzione e ricostruzione
ciao redna,

chi governa in Kuwait(che non confina con l'Iran ma si affaccia al golfo persico) è la famiglia AL-SOBAH che ha un forte legame con la famiglia AL-SAUD che regna in Arabia Saudita,ma non sono la stessa cosa, quando l'Iraq invase il Kuwait la famiglia AL-SOBAH scappo la stessa notte in Arabia saudita lasciando il paese allo sfascio. diciamo che L'Arabia saudita è il motore della politica dei paesi del golfo, esercita una forte pressione avendo una autorità religiosa ed un serbatoi di danaro infinito.


Sadam fu ingannato due volte; la prima quando è stato finanziato dai sauditi e dai kuwaitiani per fare la guerra contro l'Iran con la scusa di fermare l'avanzata della rivoluzione islamica sciita nei paesi del golfo( è ovvio che gli USA ed altri hanno spinto per questa soluzione). ma fu una guerra inutile con delle perdite incredibili per i due paesi !!

la seconda quando invase il Kuwait avendo ricevuto il via libra dalla ambasciata USA in Iraq,

bene queste due fasi hanno servito a distruggere l'Iraq e toglierlo di mezzo essendo un regime anti israeliano e costituiva la seconda parte della bilancia in regione, in termini di forza. vedi come emerse l'Iran dopo la caduta del regime iracheno, ora gli arabi si trovano schiacciati da due forze regionali da una parte Israele dall'altra l'Iran (direi che li sta bene)

sono daccordo con te sul fatto del rubare il petrolio ma le nazione unite non avevano dato ascolto agli iracheni quando hanno denunciato questo fatto, più di una volta. se non mi sbaglio c'erano problemi anche di confine fra i due paesi.

la presenza americana in golfo oltre al petrolio e la geografia strategica del medio oriente, sono li per Israele.
poi non so quanto può servire l'atomica ad Israele, vedi cosa hanno fatto gli Hezbollah con i loro missili e i loro semplici armamenti rispetto all'esercito di Israele, hanno bombardato per la PRIMA VOLTA tutto il nord di Israele ed hanno ottenuto anche successo, perché erano motivati e difendevano il loro paese.

redna
Inviato: 5/7/2007 21:19  Aggiornato: 5/7/2007 21:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Distruzione e ricostruzione
su wikipedia:
kuwait: emirato costituzionale ereditario
capo di stato: Sabah al-Amahad al-Jaber al-Sabah
capo del governo: Nasser al-Mohammad al-Ahmad al Sabah

insomma si capisce che fanno tutto in casa.
Per quanto non confini con l'iran certamente ci saranno acque territoriali sia irakene che iraniane, che mi sembra erano nel contendere da parte della grabretagna, con lo sconfinamento dei marinaretti...
Pertanto tutti (USA e GB) avevano dei motivi per mettere contro sia iran che iraq in modo che il kuwait e il petrolio contenuto in esso, restassero sempre dalla loro parte.
Saddam non è stato ingannato è stato solo allettato.
Dal denaro prima e dalla grandezza che gli propinavano (lo dicevano erede di Nabucodonosor), in modo che se anche il popolo era ridotto allo stremo per lui c'erano tutti i lussi che voleva (e l'ONU non vedeva niente...).
Il motivo è anche da ricercarsi nella paura che gli ebrei avevano degli iracheni di cui si ricordavano la "cattività".
Invandendo l'iraq si sono sentiti vendicati.
Per quanto riguarda il furto del petrolio da parte del kuwait l'ONU se ne stava zitto anche perchè con l'oil-for-food ne stavano facendo di tutti i colori...
E' da notare che il kuwait nella guerra fra iran e iraq si schierò con l'iraq.
Quando venne annesso allora scattò la guerra..si capisce che era un gioco per far precipitare la situazione.

Per quanto riguarda israele se non avesse la stampa dalla sua parte non sarebbe neanche da menzionare come stato.
Anche usasse l'atomica il primo a subirne le conseguenze sarebbe lui.
E' poco più di un fazzoletto di terra. Un posto dove qualcuno che sta oltre atlantico ha deciso di tenerlo come sentinella...
Solo che non si capisce fino a quando...E infatti hanno questa terribile paura, e non vogliono che finiscano le guerre nella regione, per questo rinfocolano ogni astio...
Finchè il terzo tempio sarà ricostruito ....
Arabi/mussulmani permettendo.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
andal
Inviato: 5/7/2007 22:45  Aggiornato: 5/7/2007 22:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/10/2006
Da:
Inviati: 58
 Re: Distruzione e ricostruzione
ciao redna,

Infatti come dici fanno tutto in casa, direi che lo è anche nel resto dei paesi arabi si guardiamo troviamo solo famiglie a regnare in questi paesi monarchie o repubbliche non importa, per loro lo stato è un affare di famiglia.

si Saddam non era molto diverso da loro, ma aveva costruito un paese forte su molti aspetti, infatti il popolo iracheno è uno dei più istruito in Medio Oriente. non è un caso che i docenti universitari iracheni sono il bersaglio preferito degli assassini( il mossad). vogliono distruggere questo paese in tutti i sensi, e svuotarlo completamente, chi si trova in Iraq è li ancora perché non ha i soldi per andare via.



tutti i paesi si guardano mille volte prima di prendere una decisione che potrebbe urtare Israele.

si gli USA si sono resi conto del potenziale che offriva Israele in regione dopo la guerra del 67 (la guerra dei 6 giorni). Israele si dimostro come alleato di fiducia. quindi è nata questa relazione dove Israele fa da poliziotto per gli interessi occidenatli in medio oriente(tra l'altro questa fu una visione dei fondatori del movimento sionista, Israele come avanguardia che mantenga gli interessi nella terra degli incivili).

non so se saranno in grado di costruire il tempio, sono molto in avanti, ora scavano sotto la moschea del Aqsa(dove si pensa che si trovi il tempio, anche se non hanno trovato niente che dimostri l'esistenza del tempio con i loro scavi archeologici) tunnel e gallerie in tutte le direzioni, cercano di distruggere le fondamenta, per dire poi OOP è caduto. ovviamente gli arabi non faranno niente perché sono assenti già da un pezzo.

redna
Inviato: 5/7/2007 23:41  Aggiornato: 5/7/2007 23:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Distruzione e ricostruzione
cito-tutti i paesi si guardano mille volte prima di prendere una decisione che potrebbe urtare israele.
---
Perchè hanno in mano delle carte che giocandole in una certa maniera...
Il movimente sionista quando è nato ha avuto l'avvallo finanziario (cioè ha investido denaro) Edmond Rothshild del ramo francese della casata.
Chiaramente questo doveva portare dei frutti.I primi coloni che arrivarono nell'ancora palestina erano finanziati da costui.
C'è da considerare che la terra dove sono non l'hanno comprata.
Questo la dice lunga in che maniera hanno quel territorio gli ebrei...
Quindi ora, potrebbero tenere in scacco diverse finanze...
C'è da notare che l'ONU è su terreno ebraico...
Come poteva essere imparziale nei confronti di saddam?

Per quanto riguarda la costruzione del terzo tempio (ricostruzione si potrebbe dire) non credo siano tanto avanti come si pensa, e anche non è loro intenzione distruggere le fondamenta. Nè gli ebrei, nè gli arabi hanno intenzione di distruggere nulla ad al aqsa per il semplice motivo che li si trova (per gli ebrei) la pietra del sacrificio di isacco, e per gli arabi la roccia dove maometto si è involato a vedere i cieli.
C'è anche un fatto strano per quei posti.E' costruito tutto sulla roccia...massi enormi come un piattaforma, con immensi cunicoli (di cui solo gli arabi li conoscono bene).
I musulmani per otto secoli hanno avuto a che fare con quei posti.
Dubito che se ne siano stati con le mani in mano...pertanto quello che c'era da portar via è già altrove.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
andal
Inviato: 6/7/2007 0:13  Aggiornato: 6/7/2007 0:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/10/2006
Da:
Inviati: 58
 Re: Distruzione e ricostruzione
cito-Questo la dice lunga in che maniera hanno quel territorio gli ebrei...

beh l'hanno semplicemente occupato per l'esattezza rubato, e per dirla tutta non hanno nessun diritto a stare li.

per quanto riguarda Gerusalemme, è diventata ormai ebraica in tutti i sensi, è stata quasi svuotata dai suoi abitanti arabi, è non ho visto gli arabi o i mussulmani protestare, serve forse andare direttamente alla Mecca per svegliarli un po' !

redna
Inviato: 6/7/2007 11:32  Aggiornato: 6/7/2007 11:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Distruzione e ricostruzione
cito-per quanto riguarda Gerusalemme...
---
Probabilmente non si vedono più arabi in giro perchè non hanno neanche più interesse a stare li...
Dopotutto i loro luoghi santi sono la mecca e medina.
O anche è ipotizzabile che si siano spartiti fraternamente il tutto...
Li non si sa mai come va a finire...
E poi gli uni hanno bisogno degli altri. Si picchiano come alle crociate contro i cristiani...Ma su certi temi sono sempre andati d'accordo..
Il trio monoteistico è veramente stupefacente...

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
andal
Inviato: 6/7/2007 17:35  Aggiornato: 6/7/2007 17:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/10/2006
Da:
Inviati: 58
 Re: Distruzione e ricostruzione
cito- Probabilmente non si vedono più arabi in giro perchè non hanno neanche più interesse a stare li...

non c'è nessuna scelta qui, fanno di tutto per mandare via la gente !

Gerusalemme è stata quasi svuotata dai suoi abitanti Arabi(che ti ricordo possono essere cristiani o mussulmani), Israele ricorre a molti metodi per applicare una politica urbanistica razzista dove vede sviluppo, piani di espansione per i quartieri ebraici e chiusura totale per i quartieri arabi per costringere la gente ad andare via.

Gerusalemme è ancora un punto di aspra discussione fra i palestinesi ed Israele, ciò che Israele fa da anni (nei territori occupati palestinesi) è l'applicazione con la forza della loro visione o soluzione per il conflitto, ad Israele serve solo TEMPO per mettere in piedi un statuto territoriale che i palestinesi saranno costretti ad accettare.

redna
Inviato: 6/7/2007 18:11  Aggiornato: 6/7/2007 18:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Distruzione e ricostruzione
cito- n on c'è nessuna scelta qui , fanno di tutto per mandar via la gente
--
Al che mi chiedo: a chi giova questo ovvero chi hanno intenzione di mettere a gerusalemme?
Perchè nessuno fa niente? Mi pare semplicistico dire perchè gli ebrei hanno le armi atomiche...
Si è sempre considerato che Gerusalemme sia stata divisa fra ebrei, mussulmani, cristiani e mi pare qualche altra chiesa...
Allora si può dire che questi non fanno nulla.La sovranità ebraica gli va giusto bene...a tutti quanti.
La mia considerazione è che il trio sia spartito così: Gerusalemme agli ebrei, Roma ai cattolici/cristiani, La Mecca ai mussulmani.
Ricordiamoci che il sionismo ha sempre e voluto solo Gerusalemme.
Tanto è vero che a Lord Balfour ,Weizeman disse che Gerusalemme quando Londra aveva le paludi, era una grande città. Solo che non era abitata da ebrei.
Era abitata da altre civiltà
Era meglio se si tenevano la prima offerta fatta dagli inglesi:l'Uganda.
Soprattutto per i palestinesi.

PS- scrivi: non c'è nessuna scelta qui. Non per curiostà, ma sei a gerusalemme, andal?

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
andal
Inviato: 6/7/2007 18:36  Aggiornato: 6/7/2007 18:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/10/2006
Da:
Inviati: 58
 Re: Distruzione e ricostruzione
cito-La mia considerazione è che il trio sia spartito così: Gerusalemme agli ebrei, Roma ai cattolici/cristiani, La Mecca ai mussulmani.

quello che volevo dire e che l'appartenenza religiosa non deve essere considerata in questo senso, qui si tratta di appartenenza alla città ed al posto,di gente che è nata e vive li da secoli, che facciamo deportiamo tutti i cittadini di Roma e importiamo cristiani al loro posto ? non c'è nessun dubbio che la città di Gerusalemme sia una posto universale (virtualmente parlando perché ora non lo è), altrettanto vero che gli ebrei hanno vissuto li per anni ed hanno costruito una loro civiltà, ma non vedo il perché un ebreo di cittadinanza russa debba prendere il posto di un palestinese.

si possono fare molte cose ma gli arabi hanno abbandonato completamente la questione palestinese e parlo dei regimi.


cito- non c'è nessuna scelta qui. Non per curiostà, ma sei a gerusalemme, andal?

vivo al nord est ma sono palestinese

redna
Inviato: 6/7/2007 20:58  Aggiornato: 6/7/2007 20:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Distruzione e ricostruzione
cito-si possono fare molte cose ma gli arabi hanno abbandonato completamente la questione palestinese e parlo di regimi.
---
Sembra che Blair sia intenzionato a fare da paciere in medioriente.
Il tempo pare girare a ritroso.Prima gli inglesi se ne vanno alla scadenza del mandato sulla palestina alla chetichella, lasciando il territorio in balia dei sionisti.
Ora tornano da salvatori...
Bisognerà vedere che cosa intendono fare.
Costruire o distuggere ancora?
Comunque sia gli arabi, qualcosa, dovranno pur fare.....stavolta.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
andal
Inviato: 6/7/2007 21:30  Aggiornato: 6/7/2007 21:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/10/2006
Da:
Inviati: 58
 Re: Distruzione e ricostruzione
Blair è un assasino, un posto naturale dove può stare è la galera, ma vuoi vedere che sarà anche capace di guadagnare il premio nobil per la pace, oggi giorno tutto va al contrario, Bush chiamò Sharon un uomo di pace !! vedi siamo a questi livelli.


ora sul tavolo non c'è nessun piano che possa mettere palestinesi e israeliani d'accordo, questo lo sanno tutti i politici che fanno parte del cosi detto processo di pace, quindi si continuira cosi cioè dare tempo ad Israele finchè la situazione sul terreno diventi un dato di fato e non ci sarà più nulla da contendere o da spartire, ai palestinesi andarà quello che ha diciso Israele. Abbas e chi lo circonda lo sanno bene ma non trovano ninte altro da fare se non andare avanti con questa strada, per loro la questione è diventata un affare di famiglia ed un potere da spartire. la cosi detta autorità palestinese è solo un finzione non controllano nulla se non quello che li concede Israele, questo è uno dei motivi che ha portato la gente a votare Hamas. i paesi arabi si sono lavati le mani dalla questione, la Girodania e l'Egitto hanno ormai un accordo di pace e relazioni con israele e collaborano in modo sistematico con israele-USA e non vedono l'ora di finirla con i palestinesi e la loro questione.

quindi che carte hanno i pelstinesi (la popolazione) da giocare, il voto ad Hamas è stato aggirato, onu e comunità internazionale non fanno niente e non sono nemmeno parziali anzi sono una parte del problema.

cosa li resta ? il rifiuto e la risistenza ?

la vedo dura

redna
Inviato: 6/7/2007 23:30  Aggiornato: 6/7/2007 23:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Distruzione e ricostruzione
un bell'articolo sul tema:
Sir Tony Blir, agente coloniale
su www.comedonchisciotte.org

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)

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