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terrorismo : "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
Inviato da Redazione il 18/6/2007 2:30:00 (6239 letture)

"Operazioni Sporche" dell'Amministrazione Bush dirette contro l'Iran, il Libano e la Siria.

di Michel Chossudovsky

L'Amministrazione Bush ha ammesso di aver indirizzato contro l'Iran e la Siria azioni sotto copertura di natura aggressiva. L'obiettivo prefissato era di mandare in pezzi il sistema economico e monetario dei due paesi. Il malfamato Iran-Syria Policy and Operations Group - Gruppo per le Operazioni e le Politiche contro l'Iran e la Siria - (ISOG) creato all'inizio del 2006, integrato con funzionari della Casa Bianca, del Dipartimento di Stato, della CIA e del Ministero del Tesoro, aveva il mandato di destabilizzare la Siria e l'Iran, per provocarne un "Cambiamento di Regime": "Il comitato, lo Iran-Syria Policy and Operations Group [ISOG], si era incontrato settimanalmente per tutto il 2006 per coordinare azioni atte a creare limitazioni all'Iran nell'accesso alle istituzioni di credito e bancarie, per organizzare la vendita di materiale militare ai confinanti con l'Iran e per appoggiare le forze che si oppongono ai due regimi" (Boston Globe, 25 maggio 2007). Inoltre l'ISOG ha fornito assistenza sotto copertura ai gruppi di opposizione e ai dissidenti Iraniani. Le manovre propagandistiche del Gruppo sono consistite nell'alimentare disinformazione nelle catene di comunicazione e "nel costruire lo sdegno internazionale verso l'Iran". (Boston Globe, 2 gennaio 2007)

Cambiamento di rotta nella politica verso Iran-Siria?

Di recente, Washington ha annunciato un'evidente inversione di rotta: non più infide operazioni sotto copertura dirette contro "nemici canaglie" in Medio Oriente. Lo Iran-Syria Policy and Operations Group (ISOG) è stato congedato per ordine del Presidente Bush. Secondo funzionari del dipartimento di Stato, ...

... gli USA non saranno più impegnati in "azioni aggressive [sotto copertura] contro l'Iran e la Siria".

Un funzionario di grado elevato del dipartimento di Stato ha affermato: "Il gruppo era diventato il centro dell'attenzione dei critici dell'Amministrazione che temevano stesse predisponendo azioni segrete che potevano portare ad un'escalation fino ad un conflitto armato con l'Iran e la Siria. L'atmosfera di segretezza che avvolgeva il Gruppo, al momento del suo insediarsi nel marzo 2006, accoppiata con il fatto che questo Gruppo era stato modellato sulla fattispecie di un simile comitato speciale per l'Iraq, aveva contribuito a questi sospetti. Il Gruppo [lo ISOG] ha chiuso i battenti per una diffusa percezione nella pubblica opinione che esso fosse designato a mettere in esecuzione i cambiamenti di regime." Comunque, altri ufficiali del Dipartimento di Stato hanno dichiarato che il Gruppo aveva come obiettivo quello di "convincere i regimi dell'Iran e della Siria a mutare il loro atteggiamento, non di farli crollare".

Dobbiamo credere a tutto questo?

Alcuni analisti di politica estera hanno definito la decisione di Washington come una prova di un "gradito alleggerimento" della strategia USA in Medio Oriente. Si considera che l'Amministrazione Bush abbia accantonato "i cambiamenti di regime" in favore di un più flessibile approccio, consistente in un dialogo costruttivo con Teheran e Damasco.

Allora, noi veniamo informati che azioni aggressive sotto copertura sono state barattate con interventi diplomatici internazionali da condursi in tutta onestà. Lo scioglimento dell'ISOG arriva quando l'Amministrazione Bush si è imbarcata su un significativo nuovo tentativo di tenere incontri ad alto livello con l' Iran e la Siria. In breve, prima che il Gruppo relativo alle questioni Iran-Siria venisse dismesso, la Segretaria di Stato Condoleezza Rice lanciava una iniziativa importante per impegnare l'Iran e la Siria in uno sforzo regionale per stabilizzare l'Iraq, capovolgendo la politica USA di vecchia data avversa a contatti ad alto livello con questi paesi.

Per anni, l'Amministrazione Bush aveva evitato incontri con la Siria.Invece, questo mese la Rice si è incontrata in Egitto con il Ministro degli Esteri siriano, il primo incontro ad alto livello fra i due paesi dal 2004, e lunedì 4 giugno l'Ambasciatore USA in Iraq, Ryan Crocker, ha in programma di incontrare a Baghdad l'Ambasciatore iraniano.

Kenneth Katzman, uno specialista sul Medio Oriente presso il Servizio Ricerche del Congresso, lo strumento di indagine del Congresso USA, ha dichiarato di non pensare che sia stata una coincidenza la dismissione del Gruppo ISOG nel preciso momento in cui il Dipartimento di Stato ha dato il via alla sua estesa iniziativa diplomatica: "Io penso che la ragione effettiva per questo Gruppo era il favorire i cambiamenti di regime, e la Rice sta andando in una direzione totalmente differente. All'interno dell'Amministrazione, la tendenza verso i cambiamenti di regime effettivamente è andata via via sempre più indebolendosi." La decisione di smantellare ISOG è puramente un'operazione di cosmesi. Molte delle sue operazioni di intelligence rimangono in piedi. ISOG costituiva una delle diverse iniziative sotto copertura per destabilizzare l'Iran e la Siria. I cambiamenti di regime e le guerre illegali fanno tuttora parte dell'agenda dell'Amministrazione. Di fatto, nel corso degli ultimi quattro anni, vi era stato un incremento delle operazioni di intelligence sotto copertura tendenti a destabilizzare i regimi dell'Iran e della Siria. Per di più, queste operazioni sono state condotte in stretta coordinazione con i piani di guerra di Israele e della NATO, e costituiscono una parte cruciale delle operazioni militari appoggiate dagli USA contro l'Iran, la Siria e il Libano. Le operazioni segrete sono state sincronizzate con la road map militare, che comprende i diversi scenari di guerra immaginati dagli USA, a partire dal lancio nel maggio 2003 del " Theater Iran Near Term - Teatro Iraniano Quasi a Scadenza" (TIRANNT), appena un mese dopo l'invasione dell'Iraq. Questi scenari bellicosi esplicitamente prevedono i mutamenti di regime: ... Secondo il TIRANNT, gli strateghi dell'Esercito e del Comando Centrale USA hanno preso in considerazione scenari di guerra con l'Iran, compresi tutti gli aspetti di operazioni importanti per il combattimento, dalla mobilitazione al dispiegamento delle forze fino alle operazioni post-belliche di stabilizzazione dopo il cambiamento di regime." (William Arkin, Washington Post, 16 aprile 2006)

Gli USA sono sul piede di guerra e le diverse operazioni segrete e le campagne di manipolazione psicologica - che costantemente alimentano i canali informativi di immagini spregevoli del Capo di Stato Iraniano --, sono parte integrante dell'arsenale propagandistico e militar-spionistico. D'altro canto le operazioni sotto copertura sono in stretta coordinazione con i dispiegamenti militari USA, di Israele e della NATO nel Mediterraneo Orientale e nel Golfo Persico, che vedono lo svolgimento di importanti giochi di guerra quasi di continuo dall'estate 2006.

" Operazioni sporche" della CIA dirette contro l'Iran

In coincidenza con l'annuncio dello scioglimento dell'ISOG, "La CIA ha ricevuto in segreto l'approvazione Presidenziale di imbastire un'operazione sporca segreta per destabilizzare il governo Iraniano, questo secondo funzionari in servizio ed ex dell'organizzazione di intelligence." (ABC News Report 22 May 2007). Questa iniziativa parallela che vede la CIA responsabile, e che "ha ricevuto l'approvazione di funzionari della Casa Bianca e di altri agenti negli ambienti dello spionaggio", ha chiaramente il medesimo mandato che aveva ricevuto il defunto ISOG: Le fonti, che hanno riferito in condizioni di anonimato data la natura delicatissima del soggetto, affermano che il Presidente Bush ha sottoscritto un "provvedimento presidenziale non letale" che mette in moto un piano CIA che, da quel che si dice, include una ben congegnata campagna di propaganda, di disinformazione e di manipolazione relativa alle transazioni valutarie e di finanza internazionale Iraniane.

"Io non posso confermare o smentire se esista tale programma o se il Presidente lo abbia sottoscritto, ma questo sarebbe coerente con un approccio Americano globale che cerchi di trovare i modi di esercitare pressione sul regime Iraniano," ha dichiarato Bruce Riedel, un ufficiale superiore della CIA di recente a riposo, che aveva come campo di azione l'Iran e altri paesi della regione.

Un portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza, Gordon Johndroe, ha affermato: "La Casa Bianca non rilascia commenti in materia di intelligence." E un portavoce della CIA: "Come è nostra abitudine, noi non commentiamo accuse non comprovate di attività segrete." (ABC News Report 22 May 2007) Evidentemente, il piano della CIA era "pensato per esercitare pressioni sull'Iran a che bloccasse il suo programma nucleare di arricchimento di Uranio e che cessasse di appoggiare le forze della resistenza in Iraq." L'operazione sotto copertura, secondo funzionari Statunitensi, costituiva un'alternativa più leggera di un attacco militare contro l'Iran, un'opzione che invece vedeva favorevoli il Vice Presidente Dick Cheney ed altri falchi all'interno dell'Amministrazione.

L'ex ufficiale della CIA Riedel ha commentato: "Funzionari addetti all'intelligence, in servizio e a riposo, pensano che l'approvazione di questa operazione segreta significa che l'Amministrazione Bush, per il tempo che resterà in carica, ha deciso di non perseguire un'opzione militare contro l'Iran. Il Vice Presidente Cheney aiutava ad indirizzare la situazione in favore di un attacco militare, ma io reputo che si sia arrivati alla conclusione che un'aggressione militare avrebbe presentato più lati negativi che positivi." Le operazioni di intelligence sotto copertura dirette contro l'Iran e la Siria non sono in alternativa ad un'azione militare. Anzi, tutto il contrario! Il piano della CIA è stato congegnato in appoggio alla strategia di Washington di destabilizzare Iran e Siria, per mezzo sia di azioni militari sia con mezzi non militari come operazioni segrete di intelligence.

Sguinzagliare le Brigate Islamiche all'interno dell'Iran

Per quel che concerne l'Iran, l'intelligence USA è stata sostenuta da un gruppo terroristico con base in Pakistan, lo Jundullah (Soldati di Dio), che ha condotto incursioni terroristiche all'interno dell'Iran. Il gruppo opera "dalle basi che si trovano nell'aspra regione che comprende i tre confini fra Iran-Pakistan-Afghanistan." Secondo un resoconto di ABC News: "Un gruppo tribale di militanti Pakistani, responsabile di una serie di incursioni mortali di guerriglia all'interno dell'Iran, è stato segretamente sostenuto e consigliato da funzionari Americani fin dal 2005; questo è stato riferito ad ABC News da fonti dell' intelligence Pakistana. Il gruppo, denominato Jundullah, è costituito soprattutto da membri della tribù Baluchi ed opera fuori della provincia del Baluchistan in Pakistan, proprio attraverso il confine con l'Iran. È responsabile della morte e del rapimento di più di una dozzina di soldati ed ufficiali Iraniani." (ABC News, 2 April 2007)

Abd el Malik Regi, il capo di Jundullah, comanda una forza di diverse centinaia di guerriglieri combattenti "che attraversando il confine con l'Iran, organizzano attacchi contro ufficiali dell'esercito Iraniano e contro funzionari dell'intelligence Iraniana, catturandoli e filmandone la loro esecuzione,.Di recente, Jundullah si è attribuito il merito di un'aggressione in febbraio contro un bus nella città Iraniana di Zahedan, dove sono stati ammazzati almeno 11 Guardiani della Rivoluzione." (Ibid)

Fonti del governo Statunitense hanno reso noto che il capo di Jundullah "ha tenuto regolari contatti con ufficiali USA" ma negano "finanziamenti diretti" di Jundullah da parte dell'intelligence USA.

Intrinsecamente alle operazioni segrete della CIA, l'Agenzia non assicura mai finanziamenti "direttamente". Invariabilmente, procede attraverso una delle sue organizzazioni delegate, come l'Inter Services Intelligence (ISI) del Pakistan, che storicamente, dalla guerra Sovietico-Afghana, ha fornito appoggio a gruppi terroristici Islamici, ha finanziato i campi di addestramento e le scuole Coraniche madrassahs, sempre agendo per conto della CIA. In effetti, questo ruolo insidioso dell'ISI Pakistano (per conto della CIA) è candidamente ammesso dall'intelligence USA: "Fonti dell'intelligence USA affermano che Jundullah ha ricevuto denaro ed armi attraverso l'esercito dell'Afghanistan e del Pakistan e i servizi di spionaggio Pakistani. Il Pakistan ha ufficialmente smentito qualsiasi collegamento." ( Brian Ross e Christopher Isham, The Secret War Against Iran - La guerra segreta contro l'Iran, 3 aprile 2007)

Altri canali utilizzati dall'intelligence USA per finanziare il terrorismo sono tramite l'Arabia Saudita e gli Stati del Golfo, dove il denaro di fondo viene incanalato verso i diversi gruppi di militanti Islamici su mandato dello Zio Sam. "Alcuni ex funzionari della CIA indicano che l'intesa nei confronti di Jundullah richiama alla mente come il governo USA abbia sempre usato e finanziato gruppi armati alleati attraverso altri paesi, come l'Arabia Saudita, per destabilizzare il governo del Nicaragua negli anni Ottanta [si ricordi l'affare Iran-Contra]." (Ibid)

Modello costante: le origini storiche del "Terrorismo Islamico"

Ironicamente, i gruppi Islamici sono raffigurati come intimamente connessi con Teheran. L'Iran, un paese prevalentemente Sciita, viene accusato di dare ricetto a terroristi islamici Sunniti, quando di fatto questi terroristi Islamici sono "strutture di intelligence" degli Stati Uniti, appoggiate indirettamente da Washington.

Questo ruolo dell'intelligence USA a supporto dei "terroristi Islamici" è ben determinato. Le operazioni segrete applicate contro l'Iran fanno parte di un modello costante.

La non tanto segreta agenda dell'intelligence USA, applicata in tutta l'Asia Centrale e il Medio Oriente, consiste nel provocare instabilità politica e fomentare conflittualità etniche in appoggio alle "organizzazioni Islamiche terroriste", in definitiva con l'obiettivo di indebolire lo Stato Nazione e di destabilizzare i paesi sovrani.

Dall'attacco della guerra Sovietico-Afghana e per tutti gli anni Novanta, la caratteristica precipua delle attività della CIA consisteva nel fornire appoggio sotto copertura alle "organizzazioni Islamiche terroriste": Nel 1979 veniva lanciata "la più grande operazione segreta nella storia della CIA" in risposta all'invasione Sovietica dell'Afghanistan a sostegno del governo filo-comunista di Babrak Kamal.

[Vedi Fred Halliday, The Country that lost the Cold War, Afghanistan (Il paese che ha fatto perdere la Guerra Fredda, Afghanistan) - New Republic, 25 marzo 1996 e Ahmed Rashid, The Taliban: Exporting Extremism (I talebani: come esportare l'estremismo), Foreign Affairs, novembre-dicembre 1999. vedi anche Michel Chossudovsky, America's "War on Terrorism", Global Research, 2005, Ch. 2.)

Con l'attivo incoraggiamento della CIA e dell'ISI-Inter Services Intelligence del Pakistan, "tra il 1982 e il 1992, circa 35.000 integralisti Mussulmani arrivarono per combattere in Afghanistan da 40 paesi Islamici. Inoltre, decine di migliaia arrivarono in Pakistan per studiare nelle madrasahs. Alla fine, più di 100.000 integralisti Mussulmani stranieri subirono la diretta influenza della jihad Afghana." (Vedi Chossudovsky, op cit) Queste operazioni segrete in appoggio delle "Brigate Islamiche" continuarono nel periodo post Guerra Fredda.

Subito dopo la guerra Sovietico-Afghana, l'estesa rete militar-spionistica dell'ISI non veniva smantellata. La CIA continuava a sostenere la "jihad" Islamica fuori del Pakistan. Prendevano corpo nuove iniziative sotto copertura nell'Asia Centrale, in Medio Oriente e nei Balcani.

L'apparato militare e di intelligence Pakistano essenzialmente "era servito da catalizzatore per la disintegrazione dell'Unione Sovietica e per far nascere sei nuove repubbliche Islamiche in Asia Centrale." (Ibid). "Nel frattempo, missionari Mussulmani della setta Wahhabita dall'Arabia Saudita andavano a stabilirsi nelle repubbliche Islamiche dell'ex Unione Sovietica e perfino all'interno della Federazione Russa, andando ad intaccare le istituzioni dello Stato laico." (Ibid)

Un modello simile vedeva la luce nei Balcani. A partire dai primi anni Novanta, l'Amministrazione Clinton appoggiava il reclutamento dei Mujahideen di Al Qaeda per combattere in Bosnia a fianco dell'Esercito Musulmano di Bosnia. Per ironia, è stato il Partito Repubblicano a pubblicare un documento del Comitato del Partito Repubblicano del Senato USA che accusava Clinton non solo di un "partecipe coinvolgimento nel rifornimento di armi alla rete Islamica", ma anche di collaborare con la Third World Relief Agency - Agenzia per gli Aiuti al Terzo Mondo (TWRA), "un'organizzazione, si fa per dire, umanitaria, con sede in Sudan, che veniva ritenuta essere collegata con quei punti fissi di riferimento della rete terroristica Islamica, come lo Sceicco Omar Abdel Rahman (la mente direttiva condannata per gli attentati dinamitardi del 1993 al World Trade Center) ed Osama Bin Laden,... " (Il documento originale può essere consultato sul sito web del Comitato del Partito Repubblicano del Senato USA (Senatore Larry Craig), a http://www.senate.gov/~rpc/releases/1997/iran.htm)

Dal momento che è stata scatenata la Guerra Globale contro il Terrorismo (GWOT) sull'onda dell'11 settembre 2001, molti dei documenti ufficiali, che puntualizzano le insidiose relazioni fra intelligence USA e la "rete Islamica terroristica ", sono stati accuratamente sottratti alla pubblica visione.

Gli USA hanno sponsorizzato i "Terroristi Islamici" in Libano

Le recenti uccisioni di civili all'interno dei campi profughi Palestinesi nel nord del Libano sono state causate dagli scontri fra Fatah Al Islam e le forze armate Libanesi.

Fatah al-Islam è un gruppo fondamentalista Sunnita, a predominanza non-Palestinese, che opera all'interno dei campi profughi. Inoltre, Fatah Al Islam fà riferimento alle sette Wahabite dell'Arabia Saudita, che hanno fatto parte delle operazioni segrete della CIA fin dallo scatenarsi della Guerra Sovietico-Afghana.

Le forze armate Libanesi sono state coinvolte nelle incursioni all'interno dei campi, soprattutto per sradicare i profughi Palestinesi.

Secondo documenti stampa, il numero dei militanti di Fatah al Islam (costituito da combattenti Sauditi, Siriani, Yemeniti e Marocchini), all'interno del campo era dell'ordine dei 150-200 elementi. L'offensiva dell'esercito Libanese è stata spropositata, ed ha avuto come risultato perdite civili innumerevoli.

"Allora, l'assalto assolutamente spropositato contro il campo è stato incondizionatamente approvato dal Segretario di Stato USA Condoleezza Rice. La Rice ha dichiarato: "Il governo di Siniora sta combattendo contro un nemico estremista veramente brutale. Quindi, il Libano sta facendo la cosa giusta per cercare di proteggere la sua popolazione, per ribadire la sua sovranità ed allora noi diamo al governo Siniora tutto il nostro appoggio e questo è quello che bisogna tentare di fare." Il Libano ha messo in atto un'azione di polizia contro questo minuscolo gruppo per chiedere agli USA 280 milioni di dollari per assistenza militare, nel tentativo di eliminare quella che viene definita pomposamente una "insurrezione". Un portavoce del Dipartimento di Stato, Sean McCormack, ha affermato che la richiesta di fondi, 220 milioni dovrebbero andare alle Forze Armate Libanesi e altri 60 milioni di dollari alle forze di sicurezza, è stata presa in considerazione da Washington. L'anno scorso, gli USA hanno fornito al Libano 40 milioni di dollari in aiuti militari e un'addizionale di 5 milioni di dollari per quest'anno." (Chris Marsden, 27 May 2007)

Fatah Al Islam è stata presentata dai mezzi di comunicazione, in una logica completamente distorta, come un'organizzazione collegata al movimento Fatah in Palestina, un'organizzazione laica fondata da Yaser Arafat. Da un punto di vista ideologico, Fatah al Islam, assomiglia ad Al Qaeda, che è nota per essere finanziata dall'Arabia Saudita e dagli Stati del Golfo e appoggiata dall'Inter Services Intelligence (ISI) Pakistano, in coordinamento con i servizi segreti Statunitensi. Secondo Seymour Hersh, l'Arabia Saudita sta fornendo sotto copertura finanziamenti ed appoggi a Fatah Al Islam, in stretta consultazione con l'Amministrazione Bush. Hersh puntualizza su un "accordo privato" tra funzionari al vertice NeoCon e il Principe Bandar bin Sultan dell'Arabia Saudita, che ha operato da vicino con il Direttore della CIA George Tenet, quando era Ambasciatore Saudita a Washington.

Anche il governo del Libano è coinvolto in questa operazione di intelligence: "L'attore chiave è il Saudita. Quello su cui io [Hersh] ho puntualizzato è stato una specie di accordo privato fra la Casa Bianca, stiamo parlando di Richard-Dick-Cheney ed Elliott Abrams, uno dei più importanti aiutanti della Casa Bianca, con Bandar [il Principe Bandar bin Sultan, consigliere per la sicurezza nazionale Saudita]. E l'idea era che i Sauditi fornissero sostegno sotto copertura, per appoggiare i vari gruppi jihadisti dalla linea dura, gruppi Sunniti, particolarmente in Libano, che avrebbero potuto essere presi in considerazione nel caso di un vero e proprio scontro con gli Hezbollah-il gruppo Sciita nel sud del Libano-essere presi in considerazione semplicemente come una risorsa. Ora noi ci troviamo nell'impresa di sostenere i Sunniti, ogni qualvolta possiamo, contro la Shia, contro gli Sciiti in Iran, contro gli Sciiti del Libano, vale a dire contro Nasrullah. La guerra civile! Noi ci troviamo nell'impresa di suscitare in tanti posti, in Libano particolarmente, una violenza settaria." (CNN Interview with Seymour Hersh, CNN International's Your World Today, 21 May 2007)

Il modello dell'appoggio Saudita a Fatah Al Islam è parte di una operazione segreta sponsorizzata dagli USA, simile a quella portata avanti dalla CIA negli anni Ottanta a sostegno di Al Qaeda.

"Bene, gli Stati Uniti sono stati profondamente coinvolti. Questa è stata un'operazione segreta che Bandar ha portato avanti con noi. Se voi ricordate, e non bisogna dimenticarlo, che noi siamo entrati in guerra in Afghanistan con l'aiuto di Osama bin Laden, i Mujahideen nel retroscena negli ultimi anni Ottanta con Bandar e con gente come Elliott Abrams attorno, l'idea essendo quella che i Sauditi promettevano che avrebbero controllato - loro avrebbero avuto il controllo sui jihadists mentre noi avremmo speso un po' di denaro e di tempo, . usando ed appoggiando i jihadists negli ultimi anni Ottanta.E noi seguiamo ancora lo stesso modello. usando ancora i Sauditi per appoggiare gli jihadisti [Fatah Al Islam], i Sauditi che ci assicurano che hanno sotto controllo questi gruppi diversi, gruppi come quello che in questo momento è in contatto a Tripoli (Libano) con il governo." (CNN Interview with Seymour Hersh, CNN International's Your World Today, 21 May 2007)

Inscenare un evento in Libano? Costruire una giustificazione umanitaria per un intervento militare

Fatah Al Islam è una "risorsa di intelligence" finanziata dall'Arabia Saudita. Mentre l'Amministrazione Bush accusa Damasco di appoggiare Fatah Al Islam, vi sono indicazioni che i morti ammazzati nei campi profughi Palestinesi sono il risultato di un'operazione di intelligence militare accuratamente programmata. A partire dall'estate 2006, in seguito ai bombardamenti Israeliani sul Libano, le forze della NATO si sono insediate all'interno del Libano e sulla linea costiera Siriana-Libanese. La Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, che dava il via al dispiegamento delle forze "peace-keeping" della NATO, costituiva il primo passo in questo processo, che era seguito al ritiro del 2005 delle forze Siriane dal Libano.

L'obiettivo strategico militare è quello di scatenare all'interno del Libano una violenza settaria, che fornirà un pretesto "per motivi umanitari" ad un intervento militare più intenso da parte delle forze della NATO, sotto un formale mandato dell'ONU.

Questo intervento militare "di natura umanitaria" della NATO, in collegamento con Israele, può essere considerato come un risultato del ritiro delle truppe Siriane del 2005 e dei bombardamenti Israeliani del 2006. Se fosse promosso questo intervento, allora darebbe luogo de facto ad una situazione di una occupazione straniera del Libano e ad un rafforzamento di un blocco economico diretto contro la Siria.

Il pretesto per questo rafforzamento delle azioni militari è fornito dal supposto sostegno della Siria a Fatah Al Islam e dal presunto coinvolgimento di Damasco nell'assassinio di Rafiq Hariri. La tempestiva "inchiesta" sull'assassinio di Hariri e l'insediamento di un tribunale illegale stanno per essere usati dalla Coalizione per fomentare un sentimento anti Siriano nel Libano.

Da un punto di vista militare e strategico, il Libano è la porta di ingresso verso la Siria. La destabilizzazione del Libano favorisce l'agenda militare di USA-NATO-Israele diretta contro la Siria e l'Iran. L'intelligence USA scatena le sue brigate Islamiche, mentre accusa il nemico di appoggiare i gruppi terroristici, che di fatto sono sostenuti sotto copertura e finanziati dallo Zio Sam.

Michel Chossudovsky, Global Research (14 giugno 2007)

(Traduzione ed elaborazione di Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova)

....

NOTA: Non sappiamo esattamente cosa intenda la dicitura “ed elaborazione”, accanto al nome del traduttore. In ogni caso, l’articolo originale si trova QUI (M.M.)

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 18/6/2007 4:46  Aggiornato: 18/6/2007 4:46
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
Ooooops (non "OPS" ): Mi comunica Goldstein che l'articolo era già uscito su comedonchisciotte, con sua traduzione per giunta.

A me è arrivato per vie diverse, e ovviamente non c'era nessun intento di competizione con il sito amico.

winston
Inviato: 18/6/2007 14:12  Aggiornato: 18/6/2007 14:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
“le campagne di manipolazione psicologica (...) sono parte integrante dell'arsenale propagandistico”

---

Consigli per gli acquisti ... e tecniche di produzione

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
paolapisi
Inviato: 19/6/2007 4:54  Aggiornato: 19/6/2007 4:54
So tutto
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 23
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
Io ho qualche dubbio, anzi parecchi dubbi, su questa analisi di Chossudowsky.
verissmo che gli USA (e anche il Mossad) hanno creato e/o fomentato gruppi islamici radicali per destqabilizzare l'area medio-orientale.

I dubbi nascono sulle modalità e sugli scopi degli USA. Il sito di Chossudowsky (Globalresearch) è ultrafiloiraniano e sono 6 anni che sta scrivendo che gli USA stanno per attaccare l'Iran, anzi ha pubblicato decine di articoli intitolati "la guerra con l'iran è già iniziata". Qualche mese fa si sono pure vantati di aver cominciato nel 2001 a dire che stava per iniziare il terribile bomabardamento atomico contro i mullah.

Naturalmente Globalrearch si dimentica di dire che l'Iran ha sostenuto e aiutato in tutti modi le guerre di agressione USA contro Iraq e Afghanistan, e tuttora sostiene i governi fantoccio iracheno e afghano. Non mi paiono dettagli.

Inoltre, se fosse vera la tesi che Chssudowsky sta scrivendo da anni, e cioè che gli USA stanno per sferrare un attacco atomico - atomico - contro l'Iran, che diavolo di bisogno avrebbero di sponsorizzare 4 gatti con funzione destabilizzatrice nei confronti del governo teocratico di Teharan?

Secondo: le fonti sulle "operazioni sporche" contro i mullah iraniani sono tutte interne all'establishment USA: il Pentagono avrebbe riferito ad ABC (media ufficiali proni davanti al governo USA) che l'America sta finanziando segretissime e copertissime operazioni contro l'Iran. Ed ABC si precipita a pubblicarlo. Qualche vago sospetto sulla verità dell'informazione viene. E anche sugli scopi della divulgazione di una notizia presumibilente falsa (o inaccurata).

Terzo: se Bush fosse intenzionato a fare una guerra contro l'Iran, perchè avrebbe installato in Iraq un ultrasettario governo sciita pro-iraniano (non solo sciita: gli sciiti iracheni sono per la maggior parte anti-iraniani e odiano il loro "governo" tanto quanto lo odiano i sunniti. Bush ha proprio installato in iraq un governo di fantocci di Tehran che parlano meglio il farsi dell'arabo)? Bush è un cretino, ma i neocon non lo sono. E se avessero voluto attaccare l'Iran non gli mancavano certo i sunniti traditori da mettere al potere in Iraq. E invece hanno consegnato l'iraq a un pugno di settari mullah filo-iraniani.

Io sono una dei pochi pazzi convinti che la storia della guerra contro l'Iran sia solo una psy-op, diffusa allo scopo di far dimenticare le guerre vere (e in particolare il genocidio iracheno) e per coprire l'accordo di fondo USA-Iran. Ormai il cosiddetto movimento anti-war si sta occupando solo della guerra che non c'è (USA-Iran) e se ne strafotte di quella che c'è davvero. Possibile che dopo anni di date sicure sull'attacco all'Iran (l'anno scorso: 22 marzo 2006, quest'anno: 6 aprile 2007, gli anni precedenti non ricordo) a questi signori non venga in mente che forse si sbagliano?

Ovviamente non nego che vi siano attualmente reali motivi di attrito fra l'iran e gli USA. Prima di tutto l'atomica iraniana, che Israele non accetta. E poi la questione irachena: l'iran sta emergendo sempre di più come il vero vincitore e non vuole lasciare niente agli USA. Ahmadinejad vorrebbe fare dell'iraq una colonia persiana. Ma secondo me alla fine un accordo lo troveranno: e comunque, come ha scritto recentemente un intellettuale arabo, "il fatto che due ladri litighino sulla spartizione del bottino non rende uno dei due un combattente per la libertà". In ogni caso, credo che gli uSA mirino al massimo a un cambiamento di governo (non di regime) in Iran (Ransfanjani al posto di Ahmadinejad). e visto come governa Ahmadinejad basta che aspettino le prossime elezioni.

Ashoka
Inviato: 19/6/2007 10:06  Aggiornato: 19/6/2007 10:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
Ciao Paola,

Citazione:
Io sono una dei pochi pazzi convinti che la storia della guerra contro l'Iran sia solo una psy-op, diffusa allo scopo di far dimenticare le guerre vere (e in particolare il genocidio iracheno) e per coprire l'accordo di fondo USA-Iran. Ormai il cosiddetto movimento anti-war si sta occupando solo della guerra che non c'è (USA-Iran) e se ne strafotte di quella che c'è davvero. Possibile che dopo anni di date sicure sull'attacco all'Iran (l'anno scorso: 22 marzo 2006, quest'anno: 6 aprile 2007, gli anni precedenti non ricordo) a questi signori non venga in mente che forse si sbagliano?


Io non so con certezza se una guerra contro l'Iran sia desiderata “per davvero” o “per finta” però la questione sul come eventualmente poter dichiarare guerra (da parte degli USA) non è chiarissima.

Nei confronti dell'Iraq, per autorizzare l'intervento, si è fatto ricorso ad una risoluzione dell'Onu riguardo le famose, quanto assenti, armi di distruzione di massa. La cosa poi è passata al Congresso come “l'Iraq ci minaccia, ha le WMD e dobbiamo far rispettare una risoluzione ONU”.

Chi era contrario alla guerra allora, come oggi, come l'on. Ron Paul, aveva proposto al Congresso di votare direttamente una dichiarazione di guerra ma quella mozione è stata bocciata all'unanimità. (la ratio di Ron Paul era questa: se volete davvero portare la guerra in Iraq facciamo in modo che la cosa sia controllabile dal Congresso o non sapremo mai quando finirà...)

Con le elezioni di novembre e la vittoria dei Democratici sembrava che il processo di ritiro dall'Iraq fosse avviato (dopotutto la guerra era stata il “major issue” della campagna elettorale) ed invece ci ritroviamo ora, a mesi di distanza, con un aumento delle truppe nel paese e senza una timeline di ritiro.

Nella stessa legge che approva il rifinanziamento delle truppe doveva poi essere inserita, come conditio sine qua non, e qui mi ricollego con l'Iran, una mozione che prevedeva che un'eventuale guerra contro Ahmadinejad e soci potesse essere intrapresa solo se approvata anche dal Congresso. Quella mozione non inventa niente di nuovo (le cose dovrebbero già essere così) ma della costituzione Usa oramai è rimasto poco, di applicato.

Quella mozione è stata rimossa poco prima dell'approvazione della legge.

Lo stesso Ron Paul, all'ultimo dibattito del Gop, ha dichiarato che nessuno degli altri candidati intendeva scartare l'opzione di un attacco nucleare contro l'Iran, e gli incitamenti ad attaccare continuano ad esserci.

Strategia della tensione? Probabile.

Citazione:
Bush è un cretino, ma i neocon non lo sono. E se avessero voluto attaccare l'Iran non gli mancavano certo i sunniti traditori da mettere al potere in Iraq. E invece hanno consegnato l'iraq a un pugno di settari mullah filo-iraniani.


E chi lo sa qual è la strategia dei Neocon in Iraq ed Iran...

Ashoka

paolapisi
Inviato: 19/6/2007 14:02  Aggiornato: 19/6/2007 14:02
So tutto
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 23
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
Ciao Ashoka.

Secondo me il problema delle eventuali modalità di una guerra contro l'Iran c'è, come giustamente dici tu, ma è secondario. Ormai il diritto internazionale e morto e sepolto e se ne sta perdendo la memoria e l'ONU è il notiaio delle decisoni USA.

Il primo problema è quello della volontà di farla questa guerra,che secondo me non c'è. In caso contrario,dovremmo pensare che sia l'Iran che gli USA siano governati da pazzi, in senso clinico. Gli USA, in vista di una guerra contro l'Iran, avrebbero pensato bene di installare un bel governo filo-iraniano in Iraq , che sta ripulendo il paese di tutti quelli che non amano i mullah (non solo i sunniti, anche gli sciiti nazionalisti o non filo-persiani). Per di più l'Iraq fa 10 accordi commericiali al giorno con l'Iran, compreso un oledotto in costruzione, con capitali iraniani, che dirotterà gran parte del petrolio iracheno verso i mullah, neanche ne avessero bisogno. Manca solo che l'Iraq cambi la bandiera. Se gli uSA attaccassero l'Iran si troverebbero a dover combattere anche i loro fantocci iracheni.

Inoltre l'Iran e le sue bande sono 4 anni che combattono la resistenza irachena, che accusano di ogni nefandezza (l'ultima perla dei mullah è che i minareti di Samarra sarebbero stati tirati giù dai "terroristi baathisti saddamiti" in combutta con Negroponte in persona). Se vi fosse un rischio di guerra, forse all'Iran non converebbe che la resistenza irachena fosse sconfitta: perchè questo siginificherebbe un disimpegno dell'esercito USA. E infatti la Siria, che un attacco lo rischia davvero, per quanto alleata con Teheran non aiuta certo gli USA contro la resistenza irachena.

Per di più, un altro netto segnale è quello della stampa USA e GB , da sempre asservita al governo. Chossudowsky parla di una campagna di demonizzazione contro Ahmadinejad. Io di Chossudowsky apprezzo molte cose, ma quando scrive dell'Iran e di Ahmadnejad l'amore lo acceca.
Campagna di demonizzazione? Ma se Ahmadinejad è la vacca sacra, e può fare quello che vuole senza che nessuno lo accusi, se non la stampa più conservatrice, giusto per dovero.
Quando aveva catturato (o rapito) i 15 GB perfino il Guardian ha pubblicato un articolo di elogio all'Iran (mentre ancora i 15 erano nelle loro mani) perchè non li aveva torturati. E tutti si sperticavano a giurare che erano stati presi in acque territoriali iraniane, senza lo straccio di una prova (nè in un senso nè nell'altro, sia ben chiaro).

E' uscito il rapporto di Amnesty sulla pena di morte: i mullah stravincono, alla grande (solo il numero di condanne è più alto in Cina, ma non la percentuale risptto alla popolazione), e nessuno emette neanche un flebile sospiro. Qualche mese fa hanno impiccato tre arabo-iraniani (soggetti a una repressione ai confini del genocido), accusati di un attentati senza vittime, dopo 4 giorni dai fatti (1 giorno di processo): hai per caso sentito qualcuno fiatare? Pensa se l'avesse fatto Saddam Hussein. E non parliamo dei licenziamenti dei professori universitari, dell'abolizione di qualsiasi spiraglio di informazione indipendente et.

Tutti strillano sui 6 "diplomatici" (che non erano affatto tali) iraniani arrestati dagli uSA in Iraq (e nessuno dice una parola sulle decine di migliaia di iracheni arrestati e torturati), mentre non si parla mai dei cittadini irianiani con doppio passaparto usa-iran arrestati nei mesi scorso in Iran senza accuse.
Nessuno parla neppure della catastrofe economica in cui Ahmadinejad ha trascinato il suo paese.

In compenso, anche i media ufficiali hanno pubblicato migliaia - migliaia davvero - di articoli per dfendere Ahmadinejad da quella che è stata definita "la menzogna del secolo". E cioè che il presidente iraniano avrebbe detto (decine di volte) che "israele deve essere cancellalto dalla carta geografica".
No, urla il coro filo-persiano, Ahmadinejad non l'ha detto, e se l 'ha detto intendeva altro; ha chiarito, quello che deve essere cancellato è il regime sionista, non materialmente il territorio. Noooo, davvero? Qualcuno per caso aveva capito che Ahmadinejad volesse dire che dove ora c'è israele dovrebbe materialmente comparire un buco sulla cartina? Io personalmente sono anti-sionista e assolutmente a favore dello stato unico laico in palestina, dove tutti abbiano gli stessi diritti e doveri. Quindi al limite sarei pure d'accordo su questo punto, specie se detto con altre espression e non con questa demente violenza verbale, con Ahmadinejad. Tranne che per lui è pura propaganda e non gliene puà fregare di meno della palestina, e lo dice volutamente in termini inaccettabili e provocatori. e dunque controproducenti (e lo sa pure).

Chomsky - che come ogni sionista di sinistra venera i mullah (tutti i mullah: quelli iraniani, quelli iracheni, da Sisitani in giù - beh Sistani non è proprio iracheno, visto che ha un passaporto iraniano-, Nasrallah... tutti) ha recentemete scritto un articolo in difesa dell'iran intitolato " pensate se l'Iran avesse invaso il Messico". Chomsky è una delle persone più intelligenti del mondo (purtroppo), e dunque sa benissimo che l'invasione USA dell'Iraq (e dell'Afghanistan) è stata portata a termine con l'aiuto dell'Iran ed è stata il più grande regalo mai fatto ai mullah. Ma deve turlupinare i suoi lettori e far credere loro che il povero Ahmadinejad sia circondato da nemici USA (non che gli uSA gli abbiano fatto fuori i suoi reali nemici, Saddam e i talebani) e per questo ogni sua azione sia giustificata. Chomsky, pur essendo verbalmente contro la guerra, era stato uno dei massimi promotori della campagna demonizzane contro Saddam, cui ha sempre attribuito ogni nefandezza.

Ma la prova del 9 secondo me è stata la conferenza anti-olocausto, con la presenza di luminari come David Duke - capo del KKK USA -, altri supremazionisti bianchi, neonazi dichiarati e compagnia. Preciso che sono assolutamente a favore della più piena libertà di espressione sull'olocausto come su ogni altro argomento. E che ho pubblicato pezzi in difesa di david Irving e Zundel: non delle loro tesi - perché non ho strumenti per giudicarle - ma del loro diritto ad esprimerle. Quella di Ahmadinejad però non era una
conferenza in cui fossero presenti ANCHE revisionisti: era una conferenza in cui di fatto erano presenti SOLO revisionisti e negazionisti, mentre la tesi storiografica ufficiale era bandita. E per di più il 90% dei congressiti non aveva la minima credenziale accademica nè una seria preparazione storica. Il tutto preceduto da una indegna mostra di vignette sbeffeggianti l'olocausto.
Bene, tutti quelli che avevano assistito senza fiatare alla persecuzione contro Irving e Zundel, hanno strillato come un sol uomo che la conferenza di Ahmadinejad era un grido di libertà, sionisti di sinistra in testa. Quando Irving è stato liberato, e gli hanno chiesto se sarebbe andato alla conferenza persiana anti-olocausto, ha risposto "Sta sherzando? Io sono uno storico". Lo rispetto anche per questo.
Ripeto: pensa se Saddam avresse fatto una conferenza per sbeffeggiare e/o negare l'olocausoto!

Ce la siamo dimenticati la campagna demonizzante contro Saddam? Con tanto di decine di migliaia di iracheni con la lingua tagliata perchè avevano osato criticare il governo Baath? Gli è ricresciuta come la coda delel lucertole? E in tutto il mondo forse 4 persone che osassero difenderlo e dire che erano tutte balle? Con Ahmadinejad invece accade l'esatto contrario: lo si difende qualsiasi cosa faccia. Così come si difendono, qualsiasi cosa facciano, gli squadroni della morte filoiraniani in Iraq, veri idoli della cosiddetta "sinstra" mondiale.

Una guerra va fatta accettare all'opinione pubblica, prima di tutto. e con l'iran sta accadendo l'esatto contrario. Dato che sono ogni giorno più convinta che l'80% della cosidetta stampa alternativa e anti-war sia solo la quinta colonna dell'imperialismo e dato che lor signori sono sdraiati come zerbini ai piedi di Ahmadinejad e delle milizie genocide pro-iraniane in Iraq, credo che siamo lontianissimi da qualsiasi ipotesi di guerra contro l'iran. Chi è davvero a rischio, anche se forse non immediato, secondo me è la Siria.

Ashoka
Inviato: 19/6/2007 14:33  Aggiornato: 19/6/2007 14:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
Citazione:
Il primo problema è quello della volontà di farla questa guerra,che secondo me non c'è. In caso contrario,dovremmo pensare che sia l'Iran che gli USA siano governati da pazzi, in senso clinico. Gli USA, in vista di una guerra contro l'Iran, avrebbero pensato bene di installare un bel governo filo-iraniano in Iraq , che sta ripulendo il paese di tutti quelli che non amano i mullah (non solo i sunniti, anche gli sciiti nazionalisti o non filo-persiani). Per di più l'Iraq fa 10 accordi commericiali al giorno con l'Iran, compreso un oledotto in costruzione, con capitali iraniani, che dirotterà gran parte del petrolio iracheno verso i mullah, neanche ne avessero bisogno. Manca solo che l'Iraq cambi la bandiera. Se gli uSA attaccassero l'Iran si troverebbero a dover combattere anche i loro fantocci iracheni.


Guarda cosa scrivevano Perle e soci in “A clean break, a new strategy for the realm”

The predominantly Shia population of southern Lebanon has been tied for centuries to the Shia leadership in Najf, Iraq rather than Iran. Were the Hashemites to control Iraq, they could use their influence over Najf to help Israel wean the south Lebanese Shia away from Hizballah, Iran, and Syria. Shia retain strong ties to the Hashemites: the Shia venerate foremost the Prophet’s family, the direct descendants of which — and in whose veins the blood of the Prophet flows — is King Hussein.

Ovvero, mi pare di capire, credevano che mettendo un protetto degli Hashemiti a guidare l'Iraq avrebbero potuto separare gli sciiti di Najaf e del Sud del libano da Hezbullah. La qual cosa, evidentemente era una cagata pazzesca (dotta citazione).

La domanda è: si son fatti fregare da Chalabi?

Citazione:
In compenso, anche i media ufficiali hanno pubblicato migliaia - migliaia davvero - di articoli per dfendere Ahmadinejad da quella che è stata definita "la menzogna del secolo". E cioè che il presidente iraniano avrebbe detto (decine di volte) che "israele deve essere cancellalto dalla carta geografica".
No, urla il coro filo-persiano, Ahmadinejad non l'ha detto, e se l 'ha detto intendeva altro; ha chiarito, quello che deve essere cancellato è il regime sionista, non materialmente il territorio.


In realtà, se avevo capito bene, citava parole di Khomeini (il profeta ha detto che bla bla bla bla.. )

Cmq la strategia di Ahmadinejad per me è abb. chiara. Finché ha un chiaro nemico esterno (usa, Israele) che minaccia la sicurezza dell'Iran non avrà problemi sul “fronte interno”. Non sarei quindi così sicuro che alle prossime elezioni Ahmadinejad perda

Ashoka

riccardo86
Inviato: 19/6/2007 15:32  Aggiornato: 19/6/2007 15:32
So tutto
Iscritto: 22/5/2006
Da: Monserrato
Inviati: 20
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
paolapisi scrive:

Citazione:
Io ho qualche dubbio, anzi parecchi dubbi, su questa analisi di Chossudowsky. verissmo che gli USA (e anche il Mossad) hanno creato e/o fomentato gruppi islamici radicali per destqabilizzare l'area medio-orientale.

I dubbi nascono sulle modalità e sugli scopi degli USA. Il sito di Chossudowsky (Globalresearch) è ultrafiloiraniano e sono 6 anni che sta scrivendo che gli USA stanno per attaccare l'Iran, anzi ha pubblicato decine di articoli intitolati "la guerra con l'iran è già iniziata". Qualche mese fa si sono pure vantati di aver cominciato nel 2001 a dire che stava per iniziare il terribile bomabardamento atomico contro i mullah.


Credo che i dubbi siamo un po di tutti, io personalmente mi stupisco del fatto che vengano "prodotte" informazioni antitetiche, specie in internet. Un esempio eclatante è la questione USA-IRAN. Ora vedendo come si è evoluta la produzione delle notizie, tenendo conto delle parti in causa, è avvenuto un rovesciamento (o sta avvenendo) dell'opinione dominante, riguardo appunto al dilemma irrisolto di capire quali siani effettivamente i rapporti iran-usa e quali siano i loro ruoli in una visione globale.

Abituato a leggere in siti di "controinformazione", nelle mie modestissime facoltà di intendere e volere, non mi è mancato di osservare che molte delle notizie che venivano pubblicate nei maggiori siti italiani (vedi comedonchisciotte, disinformazione.it, luogocomune appunto e diversi altri di minore visibilità, ma di altrettanta importanza) erano diciamo, spesso, delle selezioni (specialmente per i temi di politica internazionale) di articoli pubblicati dai più importanti siti di informazione mondiali(vedi Globalresearch etc... e altri meno conosciuti, naturalmente anche italiani) che venivano tradotti in lingua italiana per evidenti motivi.

Ora tenendo conto che la visibilità che si è data nei maggiori network di controinformazione, quindi facendo notare che la scelta degli articoli da pubblicare non è stata casuale, in ordine di rilevanza degli stessi contenuti, possiamo vedere un po come, nel caso specifico della questione iraniana, si è evoluta dal 2005 ad oggi.

Facendo una piccola ricostruzione, tutto può partire da quando l'attuale presidente iraniano Ahmadinejād fu eletto presidente dell'Iran, il 24 giugno 2005, al secondo turno delle elezioni presidenziali. Durante la conferenza studentesca Il mondo senza sionismo, nell'ottobre 2005, Ahmadineajd divenne notevolmente famoso nell'ambito dei media internazionali, quindi per la gente comune l'iran veniva conoscoiuto in quel contesto. Oggetto di rilevanza internazionale sono state le sue dichiarazioni, nella sudetta conferenza, relative all'invocazione della cancellazione dalla mappa di israele, poi dimostratesi false e sbugiardate solo di "recente".

Ahmadinejad a questo punto all'occhio del cittadino comune diventava il mostro del nuovo secolo. Immagine rafforzata poi dalla conferenza "negazionsita" sull'olocausto organizzata dall'iran, nel dicembre del 2006, con ospiti di "dubbia integrità culturale"(i negazionisti). Va da se che i commenti e le opinioni su ciò che si fatto e come lo sià fatto, nell'ambito della conferenza, sono personali e comunque di secondo piano, resta il fatto che alla comunità internazionale è sfuggita la considerazione di un importante elemento, prima di scagliarsi contro Ahmadinejad come poi è puntualmente successo. L'elemento in questione è il titolo della conferenza: "Review of the Holocaust: Global Vision" (Revisione dell'olocausto: visione globale). Fino a prova contraria tra la parola "revisionare" e "negare" c'è un'enorme differenza, se non fosse che alla conferenza c'erano diversi esposti della corrente negazionista, se non fosse inoltre che alla conferenza ci fossero importanti esponenti religiosi EBREI, antisionisti (per la cronaca quegli ebrei sono usciti vivi dalla conferenza). Quindi paradossalmente questa conferenza può essere considerata una delle più pluraliste, sul tema in questione, che si siano viste dal '45 ad oggi. Dubbi sull'ooppurtinatà di farla, e quali siano state le vere intenzioni degli organizzatori, anche qui dovrebbero essere analizzate, ma comunque ci teniamo il dubbio e le mettiamo in secondo piano.

La gravità delle dichiarazione del presidente iraniano crebbero di intensità a seguito di questa semplice operazione: "sviluppo del programma nucleare" + "dichiarazione di cancellare israele dalla faccia della terra" = il_nuovo_Hitler. Dall'insieme di queste varibili si è iniziato a discutere del problema nucleare iraniano e le sue rispettive intenzioni di fare la Bomba, in un ottica in intervento preventivo all'americana volta a sedare alla nascita qualsiasi intenzione "Maligna" del presidente Ahmadinejad.

Si è parlato e sparlato di questo imminente attacco, in primis globalreasearch, addirittura alcune analisi molto accurate svelavano l'ipotetico piano di guerra (facendo riferimento pure a fonti gionalistiche americane o inglsesi, non ricordo di preciso).

La storiella fin qui filava liscia come il pretolio, fortuna o sfortuna non volle che si iniziassero a diffondere articoli che lasciavano intendere in maniera più o meno netta il fatto che la questione degli arcinemici Iran-Usa fosse fosse solo una favoletta da 4 soldi. vedi QUI e QUI2.

Ora, io credo che nei prossimi mesi si sviluppi in internet una "letteratura" su Iran-Usa in questi termini, assai contrastanti con la versione degli arcinemici.

Come dice paolapisi, io ho dei dubbi, anzi molti dubbi. Io decisamente non riesco più ad avere un riferimento seppur minimamente certo su queste condizioni internazionali. Nessuno ha la verità in tasca, ma credo che un po di chiarezza ci dovrebbere essere, almeno io la vorrei. Non si tratta di imporre una visione sull'altra come più ci piace, ma se non altro porsi delle domande.
Forse c'è qualche cosa di sbagliato nell'analisi che dal 2005 ad oggi si è fatta sull'iran, la ricostruzione che ho fatto io è decisamente molto ma molto sommaria, sicuramente con mancanze o errori, ma credo che un semplice lettore, che non ha un accesso provilegiato ad informazione specifiche, non possa che seguire le vicende, come in questo caso, in modo tale da porli di fronte a un dilemma: ma allora io continuo a non capire un ca**o oppure c'è troppa sommarietà nelle informazioni che vengono scritte?!

Un semplice lettore, credo si sia posto questi dubbi... non cerco tanto delle risposte, ma almeno la condivisione di questi miei dubbi...



paolapisi
Inviato: 19/6/2007 21:40  Aggiornato: 19/6/2007 21:40
So tutto
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 23
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
Ashoka, magari mi sbaglio, ma secondo me i neocon sapevano perfettamente che Chalabi era ANCHE un agente iraniano. tant'è che quando la notizia si è risaputa pubblicamente l'hanno messo in quarantena giusto per qualche giorno, poi l'hanno ritirato fuori e tuttora ha un notevole potere in iraq, grazie al sostegno dei suoi amici USA.

D'accordissimo sul fatto che le clownesche sparate di Ahmadinejad sono funzionali a provocare reazioni (verbali, esattamente come i suoi attacchi) e così, a fini interni, giocare la sindrome del paese assediato. Ma non credo che possa servirgli più di tanto: gli iraniani mica sono scemi, e poi, a differenza dei variopinti fans di Ahmadinejad, hanno la pancia vuota. E non possono mangiare le balle del loro Presidente.

Si conferma che Globalresearch è ormai solo un sito di propaganda iraniana. io non so che cosa abbia preso a Chossudowski, che ha un glorioso passato. E' vero che il suo vice (che cura il suo sito) è persiano (un certo Darius qualcosa), ma io mi chiedo se Chssudowski legga quello che Globaresearch va pubblicando. Orami sono dipendenti da Press TV, sito iraniano che pubblica le cazzate (scusa il francesismo) così enormi da non poter essere pubblicate neppure da IRNA, il sito ufficiale dell'Iran. Un mesetto fa press TV aveva pubbliacato che gli iracheni avevano distrutto la tomba di Saddam e dato il suo corpo in pasto ai cani: questo è il livello informativo.

Oggi su Globalresarch sono arrivati a pubblicare l'articolo di Press TV che giura che i "saddamiti terroristi baathisti " hanno tirato giù i minareti di Samarra in combutta con Negroponte per far cadere il "liberamente eletto" magnifico governo di Maliki, perché gli USA vogliono rimettere al potere gli stessi saddamiti baathsiti. E con questo hanno toccato il fondo. Per ora. mi aspetto di leggere su Globalresearch fra qualche giorno che i "saddamiti terroristi baathsiti", notoriamente sostenuti da USA, Mossad e quant'altro, si nutrono di carne di infanti. Che gli rimane sullo stomaco, perchè all'epoca di Saddam si nutrivano di bambini persiani, mentre ora gli tocca accontentarsi, per il momento, di quelli arabi, più indigesti.

Ciao riccardo86.

A me non sembra ci sia alcun cambiamento nella letteratura imperante nei siti alternativi sulla questione Iran-USA. Continuano a strillare all'unisono che
stanno per lanciare il famoso attacco nucleare contro l'Iran. Da 5 anni. E a difendere Ahmadinejad qualsiasi cosa faccia. Comedonchisciotte ha avuto il grande merito di pubblicare alcuni articoli "fuori dal coro", che mettono in evidenza l'accordo di fondo USA-Iran, è un caso isolato. Per il resto, non vedo cambiamenti. Di un accordo Iran-USA parlano solo siti nazionalisti arabi (per lo più in arabo) e soprattutto iracheni anti-occupazione e pro-resistenza, perchè gli iracheni gli effetti di quell'accordo lo vivono sulla propria pelle (quelli che lo vivono ancora, e cioè i più fortunati).

La conferenza di Ahmadinejad sull'olocausto secondo me è stata un'altra delle provocazioni con cui l'Iran vuole tenere alto un falso livello di scontro. Una pagliacciata controproducente, non perché l'olocausto non possa essere messo in discussione, ma perchè non lo si può fare in quel modo; la star del convegno è stato David Duke, leader del KU klux klan americano. Gl i ebrei presenti erano un microscopico gruppetto tradizionalista ultra-antisionista, sconosciuto al mondo. Non credo che il problema della verità storica dell'olocausto sia merce spendibile politicamente (se non, al massimo, per rivalutare il nazismo). Il problema vero è quello della presunta unicità dell'olocausto, mito fondante di Israele. E questo non si gioca sul numero dei morti: lo stato sionista non si giustifica neppure se i morti sono davvero 6.000.000. Invece Ahmadinejad ha fatto l'ennesimo regalo al sionismo: perchè ha legato la illegittimità di Israele alla non verità storica dell'olocausto. Per di più ha reso odiosa l'immagine del revisionismo, con la sua mostra di vignette sull'olocausto, sbeffeggiando la indubbia tragedia degli ebrei sotto il nazismo, qualsiasi sia il numero reale dei morti. Non sarà un caso se David Irving, storico revisionista serio e NON nazista, ha dichiarato che anche se fosse stato libero mai avrebbe messo piede in quel consesso, aggiungendo "Io sono uno storico". perchè quello non era un convegno storiografico, era una grottesca operazione propagandistica. Comunque io avevo citato il convegno di Ahmadinejad solo per dire che neppure quello gli aveva tolto il supporto dei sionisti di sinistra (alla Chomsky), anzi.

Per quanto riguarda la guerra contro l'Iran, secondo me è solo una psy-op. Però non riesco a capire quali siano i reali rapporti Iran-USA. Intendo dire: fino a qualche anno fa erano di fatto alleati, al di là delle dichiarazioni verbali, l'iran ha appoggiato militarmente e con l'intelligence le guerre criminali USA cotnro Iraq e Afghanistan, etc. ora non saprei. L'iran alza continuamente il livello di scontro: a fini di politica interna, certo, ma la situazione potrebbe sfuggire di mano a tutti (il che non vuol dire che sia possibile una guerra nucleare), Per di più Israele non accetta l'atomica iraniana, e non si riesce a capire quando l'iran sarà in grado di produrla (fra un anno? fra 5? fra 10? ognuno dice la sua e io non ci capisco niente). E poi c'è la questione irachena: l'Iran sembra volersi pappare tutto l'iraq, e così gli uSA, anche se sconfiggessero la resistenza (evento non prossimo e che spero non si verifichi mai) non potrebbero tornare a casa perchè un'ora dopo entrerebbe ufficialmente l'Iran, Insomma, ci sono molte variabili, troppe per fare previsioni sicure. Tutto questo se rimane Ahmadinejad. Se torna Rasfanjani i problemi si risolvono: l'atomica torna a diventare nucleare pacifico, USA e iran si saprtiscono l'Iraq secondo accordi, e insieme portano a termine lo sterminio dei sunniti iracheni.

Lenny
Inviato: 19/6/2007 23:25  Aggiornato: 19/6/2007 23:25
So tutto
Iscritto: 19/6/2007
Da:
Inviati: 6
 Re: "Terroristi Islamici" sostenuti dallo Zio Sam
Mah secondo me non ci sarà nessuna guerra, a Bush non conviene. Certo se gli convenisse la farebbe eccome


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