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news internazionali : Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Inviato da Enrico il 15/6/2007 0:40:00 (4957 letture)

di Enrico Sabatino

A otto anni dagli accordi di Kumanovo che hanno messo fine ai 78 giorni di bombardamenti NATO sulla Serbia, si sta avvicinando il momento in cui la comunità internazionale dovrà esprimersi sullo status definitivo del Kosovo. Dopo tattiche dilatorie e continui temporeggiamenti per procrastinare l’ora X, la clessidra ormai non può essere capovolta per l’ennesima volta.

Nei mesi scorsi l’inviato dell’ONU per lo status finale del Kosovo, il finlandese Martti Ahtisaari, ha presentato il suo piano al Consiglio di Sicurezza dell’ONU dopo averlo in parte emendato a causa del parere negativo serbo, ma soprattutto dopo aver atteso l’esito delle elezioni politiche serbe del gennaio scorso, vinte sostanzialmente dagli ultranazionalisti del Partito Radicale, che esclusi dal governo hanno però ottenuto la presidenza del Parlamento con Tomislav Nikolic - il braccio destro di Vojislav Seselj, ora sotto processo all’Aja per crimini di guerra.

Il piano Ahtisaari basa le sue conclusioni sul fatto che un ritorno allo status quo ante 1999 non è possibile, e che l’unica opzione concreta rimane quella dell’indipendenza “sotto controllo della comunità internazionale”; prevede anche che il Kosovo possa avere una sua bandiera, un suo inno nazionale, possa inviare ambasciatori, avere una sua costituzione, una sua polizia e un servizio d’informazione, ed essere membro di organizzazioni internazionali.

Per compensazione, Ahtisaari ha inserito la protezione delle minoranze etniche kosovare, in primis quella serba. A loro sarà garantita la protezione fisica e dei luoghi di culto, e la comunità internazionale s’impegna a tutelare i serbi ...


... con “un alto grado di controllo sui propri affari, con la concessione di sei nuove municipalità governate da serbi e una maggiore partecipazione nell'istruzione superiore e nella sanità”.

Il piano prevede inoltre che la missione ONU in Kosovo venga sostituita da una massiccia missione UE che si occuperà di polizia e giustizia, ed una più piccola, guidata dal cosiddetto Rappresentante Civile Internazionale, che avrà poteri ampi nell'intervenire nella vita politica kosovara, sul modello dell'Alto Rappresentante in Bosnia, con diritto di veto sugli atti che vengano meno al divieto di congiungersi ad altri Paesi – come per esempio le altre entità albanesi – all’obbligo di proteggere la minoranza serba in Kosovo e darle adeguati diritti e all’obbligo di proteggere i circa 40 siti della chiesa serbo-ortodossa che restano nel territorio kosovaro. Sono questi divieti ed obblighi che limitano la sovranità di un Kosovo che, per il resto, agirebbe come un paese indipendente.

Ma gli accordi di Kumanovo prevedevano invece la restituzione del Kosovo alla Serbia sei anni dopo. E la definizione dello status finale non può non tener conto del documento che ha concluso la guerra del 1999, la Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU del 10 Giugno 1999, di cui fanno parte integrante gli accordi tecnico-militari di Kumanovo.

Nella Risoluzione infatti vengono confermate esplicitamente la “sovranità e integrità territoriale della Repubblica Federale di Jugoslavia” e “una sostanziale autonomia del Kosovo”.

Anche le conclusioni del G8 del 6 Maggio 1999 prevedevano ugualmente l’integrità territoriale della Jugoslavia, che all’epoca era ancora una Federazione tra Serbia e Montenegro.

La guerra infatti non avrebbe potuto essere conclusa il 10 giugno senza questo riconoscimento dell’integrità del paese.

Il 26 Marzo scorso però il Segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon ha rimesso al Consiglio di Sicurezza il piano Ahtisaari sul futuro status del Kosovo.

Ma poiché l'attuale status legale internazionale del Kosovo è sancito dalla Risoluzione 1244, serve una nuova risoluzione per porre termine al mandato Onu e trasferire i poteri al Rappresentante Civile.

Ed è a questo punto che non c’è accordo su come procedere, con la Russia che insiste per una prosecuzione delle trattative onde evitare una soluzione imposta o non condivisa.

Lo scenario che però si aprirebbe può dare linfa anche all’eventuale ipotesi di un riconoscimento unilaterale.

E infatti Bush nei giorni scorsi lo ha fatto capire chiaramente durante la sue visite in Albania e Bulgaria affermando che “Il Kosovo deve essere indipendente e il momento per far progredire il piano Ahtisaari è adesso; a un certo punto, presto o tardi, bisognerà dire basta”.

Aggiungendo poi il contentino da dare alla Serbia in cambio del suo consenso all’indipendenza del Kosovo, e cioè l’eventuale ingresso nell’UE e nella NATO.

Ovviamente le parole di Bush sul Kosovo non sono piaciute affatto al premier serbo Kostunica che ha affermato “I serbi sono disgustati dall'impegno del presidente degli Stati Uniti perché sia concessa al più presto l'indipendenza al Kosovo e mai perdoneranno gli americani se ciò accadrà. Gli Stati Uniti hanno il diritto di sostenere alcuni Stati in base ai loro interessi, ma non regalando loro qualcosa che non gli appartiene. Il bombardamento americano della Serbia è già stato un grosso errore per il secolo passato e per quello presente e il sostegno unilaterale all'indipendenza del Kosovo sarà un nuovo errore, un ulteriore atto di violenza ingiustificata, che non sarà dimenticato dal popolo serbo. Se l'America vuole ignorare il diritto internazionale deve sapere che la Serbia respingerà qualsiasi forma di indipendenza per la sua provincia meridionale''.

Kostunica poi non ha escluso la possibilità di rompere i rapporti diplomatici con quei Paesi che dovessero riconoscere un Kosovo indipendente e sovrano.

Anche la Commissione UE, che sostiene il Piano Ahtisaari, è contraria a riconoscimenti unilaterali e ha ribadito che la decisione sullo status finale del Kosovo deve essere presa dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Quindi i Paesi occidentali sono nel loro insieme favorevoli all’indipendenza del Kosovo ma la Russia è nettamente contraria e si oppone anche ad una nuova Risoluzione ONU a cui porrebbe comunque il suo veto, dal momento che continua a ripetere che non sosterrà nulla che non sia il risultato di un accordo tra serbi e albanesi, che però sembra alquanto improbabile.

Ma la politica russa sulla questione del futuro status sembra mirare soprattutto a ritardare i tempi della Risoluzione per ottenere maggior potere contrattuale in altre trattative – come ad esempio quelle sullo scudo stellare e sull’ingresso della Russia nel WTO.

Comunque, un’ipotesi alternativa si sta facendo avanti ed è quella della spartizione, con la regione di Metohija che rimarrebbe alla Serbia nel caso del rifiuto totale del piano Ahtisaari.

Il Kosovo, oltre allo storico valore simbolico per i serbi rappresentato dal ricordo della battaglia di Kosovo Polje del 1389 in cui i serbi furono massacrati dai turchi, costituisce territorialmente il quindici per cento circa della Serbia.

La zona che la Serbia potrebbe riuscire a sottrarre all’indipendenza del Kosovo è circa meno di un quarto, ma la maggior parte della minoranza serba in tutta la provincia non si trova in questa zona perché vive soprattutto nelle varie enclave sparse nel territorio. Inoltre esiste la questione delle miniere di Mitrovica che - sebbene al momento obsolete, improduttive e inquinanti - rappresentano tuttavia una risorsa fondamentale per un futuro sviluppo.

E a ciò si aggiunge anche il problema dello status delle chiese e dei conventi serbo-ortodossi a sud del fiume Ibar che dovrebbero godere di una sorta di extra-territorialità.

Una spartizione dunque creerebbe certamente altre difficoltà, ma forse più superabili rispetto alle conseguenze di una ‘indipendenza condizionata’ che costringerebbe a una situazione di convivenza impossibile ed esplosiva.

Il Kosovo rappresenta perciò un test cruciale per la politica estera e di sicurezza dell’UE e per i futuri rapporti tra Occidente e Russia; ma, oltre al futuro della Serbia e del Kosovo, anche l’impatto indiretto della scelta che il Consiglio di Sicurezza ha di fronte non è indifferente.

Infatti se passerà “l’indipendenza controllata” o se, ancor peggio, si arriverà a riconoscimenti unilaterali di “un’indipendenza incontrollata”, potrebbe verificarsi un effetto domino per i serbi di Bosnia, per gli albanesi della Macedonia, per l’Abkhazia, l’Ossezia del Sud, la Transinistria, per i curdi e per altre aree calde nel mondo. Tutti si sentiranno autorizzati a insistere nelle loro mire secessioniste.

Inoltre non è affatto scontato che la Serbia accetterà passivamente l’indipendenza de facto del Kosovo. Un mese fa circa un gruppo di nazionalisti radicali serbi ha annunciato a Krusevac, nel sud della Serbia, la creazione di una milizia popolare di volontari pronti a unirsi all’esercito e alla polizia per combattere in Kosovo.

Nessuno in Serbia ha dimenticato questi otto anni di contropulizia etnica, con 200.000 serbi e altrettanti rom in fuga nel terrore, 1800 persone uccise (serbi, rom e albanesi moderati), altrettanti desaparecidos e 150 monasteri ortodossi distrutti.

Per non parlare poi di chi governa da otto anni in Kosovo, in mano a ex criminali di guerra e svariati clan mafiosi dediti ad ogni tipo di losco traffico.

L’ora X sta scoccando e qualsiasi decisione definitiva comporterà gravi conseguenze nell’area e non solo. A cominciare proprio dal Kosovo, che è già una mina pronta ad esplodere.

Enrico Sabatino

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
ivan
Inviato: 15/6/2007 7:55  Aggiornato: 15/6/2007 7:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
In pratica hanno fatto quello che nessuno era risucito a fare: a circondare la Russia con tutta una serie di stati e staterelli da loro saldamente controllati (nulal di nuovo sotto il sole: è la solita politica del cordone sanitario, inventata un secolo fa circa); e visto che la via "Cecena" non ha portato da nessuna parte, si sono inventati l'"autodetermianzione dei popoli", intesa ovviamente è libero e democratico quello stato che è fio-yankee, qui altri, quelli non filo-yankee sono ovviamente non democratici e in mano a dittatori cattivi da rovesciare con le buone o con le cattive; il bello è che c'è un sacco di gente che ci crede (vedi l'ultimo servizo di Report); contenti loro ...

saul
Inviato: 15/6/2007 10:54  Aggiornato: 15/6/2007 10:54
So tutto
Iscritto: 11/9/2005
Da:
Inviati: 27
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”

Thibault
Inviato: 15/6/2007 11:06  Aggiornato: 15/6/2007 11:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Un mondo folle
Inviati: 343
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Citazione:
Nessuno in Serbia ha dimenticato questi otto anni di contropulizia etnica, con 200.000 serbi e altrettanti rom in fuga nel terrore, 1800 persone uccise (serbi, rom e albanesi moderati), altrettanti desaparecidos e 150 monasteri ortodossi distrutti.
Per non parlare poi di chi governa da otto anni in Kosovo, in mano a ex criminali di guerra e svariati clan mafiosi dediti ad ogni tipo di losco traffico.


Come dire gli Stati Uniti stanno appoggiando un governo criminale nulla di nuovo...
Tra l'latro l'importanza del Kosovo per la Serbia consiste nello sbocco al mare che quest'ultimo rappresenta per la Serbia

E' una tranquilla notte di regime
Enrico
Inviato: 15/6/2007 11:16  Aggiornato: 15/6/2007 11:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Citazione:
Tra l'latro l'importanza del Kosovo per la Serbia consiste nello sbocco al mare che quest'ultimo rappresenta per la Serbia

No, il Kosovo non ha alcuno sbocco sul mare. Basta guardare la mappa.
Semmai è l'uscita del Montenegro dalla Federazione della Jugoslavia che ha rappresentato per la Serbia la perdita di ogni rapporto con l'Adriatico.

gobbo
Inviato: 17/6/2007 15:09  Aggiornato: 17/6/2007 15:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Sostanzialmente sono d’accordo sono d’accordo con l’articolo. L’unica cosa che veramente non riesco a capire è il seguente paragrafo:

Citazione:
Nessuno in Serbia ha dimenticato questi otto anni di contro pulizia etnica, con 200.000 serbi e altrettanti rom in fuga nel terrore…


Non voglio mettere in dubbio in nessun modo la fonte di questo dato ma visto che la matematica non è un opinione i conti a me non tornano e come dice il detto “qua la gatta ci cova”.
Dico questo perchè è mia impressione che qualcuno ( e con questo non mi riferisco ad autore di questo articolo) gioca con i numeri.
Stando a quanto qua riportato in otto anni sono stati cacciati via dalle loro case 400.000 Kosovari di etnia serba o rom.
Consultando vari siti demografici sulla composizione etnica del Kosovo si capisce subito che ce qualcosa che non va con questo dato.

Nel 1995

Popolazione Totale 2.190.000 abitanti
Albanesi 1.845.000(87.8%),
Serbi 140.000(6.6%),
Musulmani 50.000(2.4%),
Montenegrini 10.000(0.4%),
Turchi 10.000(0.4%)
altri 45.000(2.1%).
Kosova Information Center, Prishtina, 1995.

Nel 2003
Popolazione Totale tra il 1.900.000- 2.200.000 di abitanti.
Albanesi (88 % )
Serbi (7%)
Altri (5%)
“Kosovo Vital Statistics for 2004” pagina 6

Le considerazioni che si possono fare stando a questi numeri sono due:

1)Perchè per le più ovvie ragioni i numeri sono in netta contraddizione con i dati demografici.

2)Perché la logica dice che se i numeri riportati nel articolo fossero veri allora dentro i confini del Kosovo non ci sarebbe neanche un cittadino non albanese,avremo cosi un Kosovo etnicamente puro. Ma i serbi in Kosovo ci stano eccome. Basta leggere qualsiasi notizia sul Kosovo che leggi di zone di protezione per la minoranza serba.

Per queste due semplici ragioni la tanto acclamata “contro pulizia” ai danni dei cittadini non albanesi nel Kosovo va quantomeno ridimensionata.

il gobbo

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Enrico
Inviato: 17/6/2007 16:55  Aggiornato: 17/6/2007 16:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Citazione:
con 200.000 serbi e altrettanti rom in fuga nel terrore…

La cifra è giusta, c’è solo un “altrettanti” di troppo. Non tutti i serbi sono fuggiti e una parte dei profughi è poi ritornata in Kosovo.

Ma questa precisazione non sposta di una virgola il fatto che dopo l’entrata delle truppe NATO in Kosovo sia iniziata da parte dell’UCK la caccia al serbo o “contropulizia etnica”. Riuscita, anche se non al 100%.

gobbo
Inviato: 17/6/2007 17:42  Aggiornato: 17/6/2007 17:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Enrico io ho già scritto che non discuto la cifra, ho solo detto che la cifra non ha nessun riscontro con la realtà dei dati che la stessa Comunità Internazionale usa. Anche volendo tenere buono solo le statistiche del 2003 in Kosovo tutta la popolazione non albanese era in una cifra tra il 228.000-264.000 e non mi pare che oggi in Kosovo ci siano visto le cifre di Amnisty International solo 35.000 cittadini non albanesi. Per questo che io dicevo che la cifra va contro la logica pura. Tanto per citare un'altra fonte internazionale secondi i dati OSCE del 2002 solo nella città di Mitrovica si trovavano circa 29.000 cittadini di etnia non albanese.Il che ci riporta che nel resto del Kosovo dovrebbero esserci solo 6.000. Ma lo stesso OSCE in un suo rapporto di un anno prima ci da un numero di cittadini non albanesi
nella solo città di Prishtina (che è il capoluogo della provincia) di circa 15.000 abitanti di etnia non albanese. Tutto qua.
Quello che io ho contestato è il fatto che con le cifre, e noi qua su LC lo sappiamo bene, qualcuno ci gioca per fare pendere da una o dal altra parte l’ago della bilancia,per fare cadere una volta su questo e una volta su quel altro la condanna della opinione pubblica europea e mondiale. In questo caso forse a certi gruppi di potere fa comodo far passare gli albanesi del Kosovo come dei tagliagole e omicidi,perpetratori di un crimine cosi odioso com’è la pulizia etnica, per fare passare il messaggio che un popolo del genere non merita ne attenzione,ne rispetto e tanto meno un suo Stato Indipendente.

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gobbo
Inviato: 17/6/2007 17:47  Aggiornato: 17/6/2007 17:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Citazione:
Ma questa precisazione non sposta di una virgola il fatto che dopo l’entrata delle truppe NATO in Kosovo sia iniziata da parte dell’UCK la caccia al serbo o “contropulizia etnica”. Riuscita, anche se non al 100%.


Enrico sei ingiusto perchè se tu leggi le percentuali della composizione etnica del Kosovo nel 1995 e nel 2003 la percentuale della popolazione non albanese sostanzialmente non è cambiata. Parlare di "contropulizia etnica"
"riuscita anche se non a 100%" a me pare fuorviante e non ha base sui dati reali portati da una fonte terza che non siano albanesi o serbi.

il gobbo

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Enrico
Inviato: 17/6/2007 18:30  Aggiornato: 17/6/2007 18:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Citazione:
Enrico io ho già scritto che non discuto la cifra, ho solo detto che la cifra non ha nessun riscontro con la realtà dei dati che la stessa Comunità Internazionale usa.

Quindi discuti la cifra. Comunque se vuoi, ti posso mandare un elenco di fonti che danno tutte come 200.000 circa i serbi, rom e altre minoranze non albanesi che sono fuggite dal Kosovo dopo la fine dei bombardamenti NATO.

Ora possiamo tranquillamente pure dire che tutte queste fonti diano numeri strampalati, e che evidentemente sono tutte d’accordo sulla stessa cifra “falsa”.

Gobbo, che te devo ddì? Quest’estate ci facciamo un giro in Kosovo e andiamo noi a contarli.

Citazione:
In questo caso forse a certi gruppi di potere fa comodo far passare gli albanesi del Kosovo come dei tagliagole e omicidi,perpetratori di un crimine cosi odioso com’è la pulizia etnica, per fare passare il messaggio che un popolo del genere non merita ne attenzione,ne rispetto e tanto meno un suo Stato Indipendente.

E dillo prima che sei a favore dell’indipendenza del Kosovo, senza dover fare per forza “i conti della serva”.
Immagino che gente come Taci, Ceku, Haradinaj (solo per citarne tre) tu li ritenga dei campioni di democrazia, onestà, integrità morale. Gente che soprattutto ha sempre avuto a cuore le sorti della comunità serba.

gobbo
Inviato: 17/6/2007 22:36  Aggiornato: 18/6/2007 16:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Enrico tu lo prendi come un fato personale, ma ti assicuro che cosi non è.
Converrai credo con me che secondo i censimenti demografici cioè i dati OSCE la cifra dei 239.200 cittadini serbi allontanati dal Kosovo darebbe un Kosovo etnicamente puro. Cosa che tu sai che non è cosi. Delle due una o i dati OSCE sono sbagliati in una percentuale di 95% riguardante le popolazioni non albanesi in Kosovo il che sarebbe altamente improbabile per non dire impossibile oppure la cifra dei sfollati sarebbe sbagliata anch’essa in una percentuale tale che sarebbe altamente improbabile.
Non ce bisogno che andiamo insieme a contarli visto che parliamo di cifre che dovrebbero essere esatte proprio per le ragioni che ho detto sopra.
Comunque resta da spiegare il fatto che la comunità non albanese da sempre annoverata tra il 10-12% sembra essere diventata improvvisamente 20-22% del totale della popolazione del Kosovo. Per me è questo fatto che resta un mistero caro Enrico.

Per quanto riguarda il destino del popolo del Kosovo sarebbe altamente sbagliato confonderla con “il grado di democrazia” dei suoi rappresentanti. Non credo che i destini di un popolo dovrebbero dipendere da questo.

il gobbo

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Enrico
Inviato: 17/6/2007 22:54  Aggiornato: 17/6/2007 22:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Citazione:
Enrico tu lo prendi come un fato personale, ma ti assicuro che cosi non è. Converrai credo con me che secondo i censimenti demografici cioè i dati OSCE la cifra dei 239.200 cittadini serbi allontanati dal Kosovo darebbe un Kosovo etnicamente puro.

Gobbo, ma figurati se la prendo come un fatto personale. Quella cifra riguarda i serbi fuggiti nei mesi successivi agli accordi di Kumanovo, ma una buona parte poi è ritornata (altri serbi invece non si sono proprio mossi e altri ancora sono stati uccisi dall’UCK).

E infatti il Kosovo non è etnicamente puro, altrimenti la sua indipendenza sarebbe stata sancita da tempo. Il problema è infatti che molti serbi sono ancora in Kosovo nelle varie enclave sparse nel territorio. Mitrovica per esempio è divisa etnicamente in due da un ponte.

Citazione:
Per quanto riguarda il destino del popolo del Kosovo sarebbe altamente sbagliato confonderla con la “il grado di democrazia” dei suoi rappresentanti. Non credo che i destini di un popolo dovrebbero dipendere da questo.

Era ironica infatti la mia definizione riguardante dei personaggi (alcuni al governo ora, altri invece finiti all’Aja) che oltre ad essere stati dei criminali di guerra sono ora al potere in combutta con i clan mafiosi che di fatto possiedono il Kosovo.

Se comunque i kosovari vogliono avere un Paese indipendente e in mano a criminali di ogni risma, contenti loro. Non è certo un mio problema.

apocalisse
Inviato: 18/6/2007 2:01  Aggiornato: 18/6/2007 2:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/6/2007
Da:
Inviati: 47
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
kosovo indipendente? tanto per semplificare i balcani?
mi sembra che ancora gli USA non abbiano perdonato alla serbia di essere stata meglio di adesso negli anni del comunismo...

pensa intergalattico, agisci interplanetario
gobbo
Inviato: 18/6/2007 10:58  Aggiornato: 18/6/2007 16:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Enrico tu dici:

Citazione:
il fatto che dopo l’entrata delle truppe NATO in Kosovo sia iniziata da parte dell’UCK la caccia al serbo o “contropulizia etnica”. Riuscita, anche se non al 100%.



Citazione:
Quella cifra riguarda i serbi fuggiti nei mesi successivi agli accordi di Kumanovo, ma una buona parte poi è ritornata


Adesso stando ai dati pubblici sulla composizione etnica del Kosovo viene da dire che sono rientrati tutti o quasi. Perciò la famosa “contopulizia etnica “ e da considerarsi un parolone troppo grosso anzi viene da dire che questa gente scappata via per la paura della guerra e delle vendete sia ritornata nelle loro case come per esempio i 400.000 e oltre Kosovari riparati in Albania durante il conflitto tanto per fare un esempio. Dico cosi perchè se mai ce un piano di pulizia etnica nei confronti della popolazione non albanese in Kosovo dalle parti dei albanesi Kosovari non si capisce perché questi brutti e cattivi non che sanguinari e omicidi albanesi non hanno poi proseguito con il loro piano ma si sono fermati a pochi mesi dal dopo guerra e per di più con il ritorno dei profughi serbi gli lasciano stare senza cacciarli via una volta per tutto dal Kosovo. Tanto più che adesso di fatto la milizia Kosovara è in mano agli albanesi e si sa che la milizia del kosovo è nata sulle ceneri dell'UCK. Se questo fosse il desiderio degli Albanesi,loro avrebbero tutti i mezzi per fare in modo tale che il Kosovo diventasse etnicamente puro.
Tu mi dirai che i serbi vivono nelle enclave protette dalle truppe della KFor ma tutti noi lo sappiamo che non è cosi difficile aggirare le truppe che proteggono una enclave e mettere in fuga la popolazione civile. Se sei determinato a portare avanti un piano del genere non ce nessun blocco militare che riesce a fermarti. Converrai con me che se si ha la volontà di realizzare un piano del genere gli albanesi non avrebbero nessun problema a realizzarlo. Il fatto che ciò non succede forse si può spiegare molto semplicemente con il fatto che gli albanesi vogliono semplicemente essere liberi ed indipendenti nella loro terra in pace con i loro vicini,serbi,rom o altri gente semplice che come loro vivono nelle terre dei loro avi.

La definizione che da wikipedia per la pulizia etnica è questa:

Sotto l'espressione pulizia etnica rientrano diverse azioni atte a rimuovere da un territorio la popolazione di un dato gruppo o sottogruppo etnico-culturale.

Nelle sue manifestazioni meno "cruente" è praticamente indistinguibile dall'assimilazione forzata e dalla deportazione di massa, mentre nei suoi estremi peggiori è equivalente ad un genocidio.

Le azioni di "pulizia etnica" sono il risultato di precise scelte politiche di governi e autorità, sulla base di discriminazioni etnico-linguistiche, religiose e ideologiche e su considerazioni di ordine politico e strategico.


E fino a prova contraria in questi termini una pulizia etnica ai danni delle popolazioni non albanese in Kosovo non ce mai stato.

Citazione:
Era ironica infatti la mia definizione riguardante dei personaggi (alcuni al governo ora, altri invece finiti all’Aja) che oltre ad essere stati dei criminali di guerra sono ora al potere in combutta con i clan mafiosi che di fatto possiedono il Kosovo.

Se comunque i kosovari vogliono avere un Paese indipendente e in mano a criminali di ogni risma, contenti loro. Non è certo un mio problema.



I liberatori( inteso come eserciti stranieri attualmente in Kosovo) come storia insegna, tanto per fare un esempio lo sbarco alleato in Italia, chi sa perchè fanno affari con i mafiosi, ma io sono sicurissimo che con il passare del tempo, come del resto in Italia, si istaurerà un Stato Democratico che porterà benessere a tutti i suoi cittadini.



Apocalisse ha scritto:

Citazione:
mi sembra che ancora gli USA non abbiano perdonato alla serbia di essere stata meglio di adesso negli anni del comunismo...


Secondo me agli USA del comunismo jugoslavo non gli può fregare di meno. Tanto per dirti che i 20 miliardi di dollari in debiti che aveva la vecchia Jugoslavia non gli aveva certo con te e me, ma con la Banca mondiale e il Fondo Monetario Internazionale e senza il visto americano quei soldi gli Jugoslavi non gli avrebbero mai visti. Per me il gioco dei Balcani si gioca su altri tavoli uno dei quali è il ridimensionamento del peso Russo nel Mediterraneo e nella politica balcanica. Non scordiamoci che prima del 1990 la vecchia Jugoslavia era un paese con 23 milioni di abitanti ,paese cardine nei balcani con un esercito modernissimo ed era impensabile che qualsiasi gioco nei balcani si giocasse senza il suo benestare. Aveva un ruolo sempre più maggiore anche sulla scena della politica internazionale mondiale da quando nel lontano 1961, Tito il presidente Jugoslavia di allora formo il Movimento dei Paesi non Allineati nel quale partecipava India,Brasile,Egitto e per un certo periodo anche la Cina.
Ovvio che in un Europa post comunista una Jugoslavia cosi com'era dava fastidio a molti ed oltre a già citato fato dell’influenza russa poteva essere anche un impedimento per le nuove vie di petrolio che collegano il resto dell'Europa con le zone petrolifere del Mar Nero e quelle caucasiche. Perciò oggi ci troviamo una nazione con 10 milioni di abitanti e con un peso politico internazionale e balcanico pressoché nullo.
E i Balcani stessi si trovano ad essere un area piegata agli interessi americani nella quasi totalità dei stati che formano l'area.

il gobbo

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Enrico
Inviato: 18/6/2007 12:16  Aggiornato: 18/6/2007 12:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Gobbo, è inutile continuare nella discussione. Abbiamo idee diverse sull'argomento.

E comunque se gli albanesi non hanno proseguito "nel finire il lavoro" è proprio perchè hanno sempre saputo che l'Occidente gli avrebbe prima o poi regalato l'indipendenza.

Inoltre i soldati NATO a difesa delle enclave serbe sono armati per bene e rispondono se attaccati, non sono come i caschi blu in Bosnia....ma nonostante ciò però circa 2000 tra serbi e rom sono stati uccisi e 150 monasteri serbi distrutti.

Lenny
Inviato: 19/6/2007 23:29  Aggiornato: 19/6/2007 23:29
So tutto
Iscritto: 19/6/2007
Da:
Inviati: 6
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Povero Kosovo...

Lisica
Inviato: 18/12/2009 23:19  Aggiornato: 18/12/2009 23:19
So tutto
Iscritto: 18/12/2009
Da:
Inviati: 2
 Re: Kosovo: è in arrivo l’ “indipendenza controllata”
Documentario vietato di Kosovo, prodotto da Repubblica Ceca

Questo è la parte 1.
Se siete interessati basta scrivere su You tube:

Stolen Kosovo [Uloupene Kosovo, Oteto Kosovo] 1-10
2-10, 3-10 ecc..

Parte prima.
http://www.youtube.com/watch?v=pc5tD2ezzUE


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