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opinione : Ad altezza gola
Inviato da comodino il 1/5/2007 10:30:00 (6828 letture)

di Davide Oggionni

Marco Badiali aveva quarantotto anni ed era a cavallo della sua passione quando si è trovato a terra, con un filo spinato conficcato nella giugulare, la carotide squarciata.

E' un'immagine volutamente forte, quella che descrive la morte assurda di un giovane motociclista.

Ne sentiamo tante: bambini seviziati da insegnati dell'asilo, ragazzine uccise in metropolitana, sparatorie da far west tra cinesi milanesi, rom che investono motorini da ubriachi, governi di superpotenze che organizzano auto-attentati per poi addossare la colpa ad organizzazioni fino a quel momento sconosciute.

Ne sentiamo tante, ed ognuno si ferma, se si ferma, a riflettere su questo o su quello. Fisiologicamente è impossibile stare a rimuginare su ogni avvenimento del mondo: non basterebbero cento vite per farlo.

Ma questo avvenimento ha una caratura così grottesca, così incredibile, che si rende necessario un attimo di riflessione. Hannah Arendt parlava della banalità del male, ...

... parlava dei nazisti. Il discorso è complesso, ma un riassunto può essere: non è necessario essere pieni di pura malvagità, figli del demonio, orchi fuori di testa, per fare il male più grande.

Anzi, il male più grande si alimenta e si compie grazie alla banalità più patetica, alla semplicità più disarmante. Per trucidare milioni di persone non occorre essere tutti Hitler. Infatti, di Hitler uno solo ce n'è stato. Ma ci sono state migliaia di militari, poliziotti, semplici cittadini, che hanno realizzato le idee di un mitomane evasore fiscale di periferia senza batter ciglio. Affrontando la cosa come il giorno prima affrontavano il cappuccino e la brioche.

Ci spiega come sia orrendamente semplice fare del male, perché proprio la banalità dello stesso ne rende facile l'attuazione. Diceva molto altro, la Arendt, diceva molto meglio. Ma questo ci basta per capire, o meglio intuire, come quel filo spinato abbia stroncato la vita di Marco.

Ci si chiede com'è possibile anche solo pensare una cosa del genere. Ci si chiede quale raptus abbia fulminato i neuroni di quel contadino, quale forza sia in grado di ottenebrare qualunque emozione umana (non per forza intesa come pietà, ma come semplice sentimento proprio dell'essere umano-animale) tanto da permettergli di fare una cosa simile.

Per chi non lo sapesse, Marco Badiali era un appassionato di moto, di cross. Percorreva, insieme ad amici, le mulattiere. I sentieri. Un giorno maledetto, lungo una pista conosciuta e più volte percorsa, viene abbattuto da un filo spinato teso ad altezza della gola. Il giorno prima quel filo non c'era.

Un filo spinato. Un filo spinato ad altezza gola. Altezza gola.

Ciò significa aver pensato, e voluto, uccidere qualcuno. Ma non ucciderlo e basta. Ucciderlo in maniera vile, subdola, brutale, infame. Sadica.

Sono questi i momenti in cui si perde a nostra volta il lume, si desidera che la pena di morte possa essere un'opzione, per la legge. Si cede alla tentazione di immaginare una possibile tortura da infliggere al colpevole.

Ma più che questo, è utile cercare di capire cosa porta ad un episodio degno della più becera sceneggiatura da film horror.

Un individuo che segue la sua passione. Una passione totale, quella delle moto, condivisa da moltissimi giovani e meno giovani. Una passione che spesso porta la persona più mite a fare sciocchezze. Una passione che ti regala tanto. Una passione che quando ti prende non ti lascia più. Andare in moto per alcuni è una droga, per altri una distrazione, per taluni divertimento, per certi una soddisfazione. Sia come sia, la moto ti entra dentro. Ognuno la saprebbe spiegare in modo diverso. Ci sono le mele marce, come in ogni cosa, ma se ci si addentra nel mondo dei motociclisti ci si accorge che gente di ogni estrazione sociale, orientamento politico, carattere, provenienza ed ogni altro elemento di distinzione grazie alla moto condivide uno spicchio di cuore.

Una passione che porta con se, più di tante altre, una dose di pericolo non indifferente. Calcolata.

Un altro individuo. Con le sue passioni. Proprietario o meno del campo attraverso cui passano Marco, i suoi amici e tanti altri fratelli. Proprietario o meno di campi contigui. Forse esasperato per giusta causa. Magari solamente intollerante. Forse un sadico senza ragione, come il bimbo che taglia la coda alla lucertola o fa esplodere il petardo nel formicaio.

Questo secondo individuo si sente in diritto di porre fine a ciò che lo tormenta. Tende, con coscienziosa precisione, un cavo di ferro intrecciato munito di acuminati spuntoni. Forse lo recupera dal magazzino. Magari lo acquista nuovo nuovo dal ferramenta per l'occasione.

Può sapere che quel cavo ucciderà? Magari lo spera, forse non si rende conto. Certo è che non si tende un filo spinato ad altezza gola lungo una strada battuta da motociclisti, escursionisti, ciclisti, e persino da fantini, senza un motivo.

Una società in cui il concetto di legge è evidentemente lontano, ma questo accade dalla notte dei tempi. Una società dove è sentimento comune che la giustizia fai-da-te sia molto più efficace della trafila burocratica. Le ronde notturne nelle città del nord est. I campi rom bruciati nella notte. I gioiellieri che sparano alle spalle del ladro in fuga. Una società dove ormai il non avere fiducia nelle istituzioni non è un sintomo di degrado ma una banale componente della vita giornaliera.

Si occupano le case popolari non più per disperazione, ma per convenienza.

Cercare giustizia per proprio conto non è nemmeno più percepito come atto di trasgressione. E' il primo, spesso unico, modo di agire.

Ogni azione è privata del proprio contenuto. Del proprio significato. Non si spiega altrimenti l'idea di tendere un filo spinato per impedire al motociclista il transito.

Non è insensibilità. Non sono le immagini di morti ammazzati al telegiornale delle venti, né i videogiochi.

L'uomo ha raggiunto un tale grado di disillusione che si permette ogni pensiero senza nemmeno comprenderne più il senso.

Ragazzini che violentano una coetanea e pubblicano su internet il video girato con il cellulare.

Una madre che uccide con indicibile violenza il proprio pargolo per poi passare anni, in tv, a professare la propria innocenza con preoccupante naturalezza. Che sia in buona fede? Che non ricordi davvero? Che non sia stata lei?

Un ragazzino che si uccide a sedici anni per gli sfottò dei compagni.

Non è la quantità di notizie agghiaccianti a preoccupare, perché un semplice calcolo statistico spiegherebbe l'aumentare di tale episodi con l'aumento della popolazione mondiale. Una copertura mediatica strillona e capillare rende più evidente ciò che verosimilmente succede da sempre.

Sono le modalità. Uno studente che uccide trenta persone in un campus, senza logica apparente.

Un presidente che balla ritmi africani avendo sulla coscienza migliaia di anime tra New York ed Iraq.

Non si tratta di dire che c'è qualcosa di sbagliato in tutto ciò. Non si tratta nemmeno di capire come risolvere una situazione evidentemente irrisolvibile. Perché chi parla di speranza e redenzione per l'essere umano si dimostra semplicemente sciocco. Solo un nuovo diluvio universale potrebbe, forse, raddrizzare le cose. Ma risulta faticoso sperare in un avvenimento del genere, non fosse altro che per arrivare a tale speranza occorre attraversare una galassia di contraddizioni, castelli di carta, strampalate teorie, incomprensibili misteri e puerili questioni tutte parte della fede in Dio.

Non si tratta nemmeno di dire che andrà di male in peggio. Né di dire che per come stanno le cose tanto vale farsi i fatti propri, magari vivendo al massimo ogni istante di vita perché la vita è breve.

Non si tratta di fare raccomandazioni ai potenti, o ai propri figli. Né di colpevolizzare la società, o noi stessi, o il passato, o Marilyn Manson.

Ma rendersi conto di tutte queste cose aiuta a crescere. Aiuta a capire che qualunque cosa si voglia fare, qualunque obiettivo ci si ponga, nel suo piccolo ha un valore enorme.

Per la teoria del caos un battito d'ali di farfalla può causare un uragano dall'altra parte del mondo.


Davide Oggionni (comodino)

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
edo
Inviato: 1/5/2007 10:46  Aggiornato: 1/5/2007 10:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Ad altezza gola
quale forza sia in grado di ottenebrare qualunque emozione umana

in una parola: l'inconsapevolezza

Ogni uomo ancora non riesce a cogliere la preziosità della sua vita, non è cosciente di quanto ami se stesso e gli altri uomini e non sa come esprimere questo amore; gli uomini si amano a tal punto che si amano, senza saperlo, anche quando si fanno del male e si uccidono fra loro; è per la ragione di questa incosapevolezza che ogni uomo affida la propria vita ad un tiranno qualsiasi.

Paxtibi
Inviato: 1/5/2007 11:10  Aggiornato: 1/5/2007 11:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Ad altezza gola
Magari un giorno di questi qualcuno mi spiegherà come cazzo fa un battito d'ali di farfalla a causare un uragano dall'altra parte del mondo, perché io davvero non lo capisco.

ectobius
Inviato: 1/5/2007 11:36  Aggiornato: 1/5/2007 11:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Ad altezza gola
I.Calvino scriveva:

“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abbiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme.
Due modi ci sono per non soffrirne.
Il primo riesce facile a molti:
accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.
Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui:
cercare e saper riconoscere chi e cosa , in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.

Ma prima c’era stato chi aveva capito invece che in mezzo all’inferno non c’è nulla altro se non ancora inferno. Inferno e inferno e nient’altro! Era Céline! E se ne faceva coscientemente parte integrante, ma non per non vederlo più, era per accettarlo come una condanna senza appello... e soffrirne. E non giocava con l’inferno: buttava all’aria le carte, imprecava. Sardonicamente ne rideva. Bestemmiava!

E poi c’è stata Hannah Arendt!

Non erano mostri, né tantomeno dei sempliciotti!

E poi ho letto giorni fa, forse proprio su questo sito, un articolo di Jacopo Fo che concludeva il lungo sproloquio con queste parole:

“Diventa anche tu un Guerrigliero della Gioia di Vivere.
Usa la Comicoterapia come fosse un mitragliatore per colpire al cuore il pessimismo cosmico.
Il 95% del mondo va bene, molto bene.
Per il restante 5% ci stiamo attrezzando.
Riconosci il miracolo che e' in te e fuori di te. E goditelo!”.

Mi spiace! Non ci riuscirò mai!
E preferisco concludere con Céline:

“E’ forse questo che si cerca nella vita, nient’altro che questo, la più gran pena possibile per diventare se stessi prima di morire”.

Sarro77
Inviato: 1/5/2007 11:46  Aggiornato: 1/5/2007 11:47
So tutto
Iscritto: 24/9/2006
Da: Granducato di Toscana
Inviati: 11
 Re: Ad altezza gola
senza offesa Ectobius, ma preferisco Fo!!
Persone "cattive" ce ne sono sempre state, ce ne sono e ce ne saranno sempre molte, ma non togliermi la speranza che i "buoni" siano la maggioranza

Citazione:
Free at last, they took your life, but they couldn't take your pride
ectobius
Inviato: 1/5/2007 11:57  Aggiornato: 1/5/2007 12:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Ad altezza gola
Altra cosa è la speranza rispetto al novantacinque per cento che va bene, molto bene. Ed è da godere, per sé... nonostante tutto! E accettando quel poco di inferno (il cinque per cento!) fino a non vederlo più”.

Sarro77
Inviato: 1/5/2007 12:23  Aggiornato: 1/5/2007 12:23
So tutto
Iscritto: 24/9/2006
Da: Granducato di Toscana
Inviati: 11
 Re: Ad altezza gola
Certamente le percentuali sono discutibili, ma tra il pessimismo più nero e l'ottimismo cieco, io preferisco sempre il secondo, senza per questo chiudere gli occhi sul mondo..
I giornali li leggo pure io, la TV la vedo, navigo su Internet, tutto ciò che sento sembra sempre più descrivere l'Inferno in Terra, ma adattarsi a questo non è la mia idea!

Citazione:
Free at last, they took your life, but they couldn't take your pride
claudiab
Inviato: 1/5/2007 13:00  Aggiornato: 1/5/2007 13:00
So tutto
Iscritto: 4/2/2006
Da:
Inviati: 1
 Re: Ad altezza gola
"Una madre che uccide con indicibile violenza il proprio pargolo per poi passare anni, in tv, a professare la propria innocenza con preoccupante naturalezza. Che sia in buona fede? Che non ricordi davvero? Che non sia stata lei?"

Il commento sopra e' discutibile se riferito ai recenti fatti di cronaca.

Linucs
Inviato: 1/5/2007 13:19  Aggiornato: 1/5/2007 13:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Ad altezza gola
Questo articolo mi ricorda vagamente un simpatico giochino dei tempi che furono.

Leggiamo:

Ulteriori novità nel gameplay vedono: l'introduzione della possibilità di effettuare attacchi imbloccabili (solo nella modalità Power), esibirsi in lunghe e complesse combo letali (in modalità Speed), di effettuare counters al volo e di effettuare cancels che permettono di concatenare mosse speciali e combo in supers.

Era una figata pazzesca perché ci si poteva effettivamente dilettare a tirare delle combo da venticinque minuti al malcapitato avversario, ovviamente a patto di aver imparato a memoria tutte le sequenze. Strategia per cui si riusciva a rifilare tre pugni, due sberle, quattro pedate, una randellata ed un colpo di coda dell'antico grado d'oriente tutti in fila, senza possibilità di reazione del malcapitato di cui sopra.

Analogamente, intolleranza, far west, razzismo, xenofobia, sfiducia nelle preziose istituzioni, la redenzione dell'umanità possono essere considerate un po' come la combo detta "del Drago, di Soros e di Peccei".

Leggiamo...

Ma questo avvenimento ha una caratura così grottesca, così incredibile, che si rende necessario un attimo di riflessione. Hannah Arendt parlava della banalità del male, parlava dei nazisti.

Cioè: d'accordo esser falciati miseramente da uno zingaro demente ubriaco, ovviamente dotato di scusa. "Si era ubriacato proprio quel giorno perché aveva ricevuto la brutta notizia", al contrario dei suoi compari che invece si ubriacavano a causa dell'intolleranza dei cittadini, che protestavano (chissà perché) per il proliferare di ubriaconi dementi (sarà nato prima l'uovo o la gallina?). Ma il "cittadino" è xenofobo e quando protesta non conta un cazzo, e quando i pargoli crepano arriva il TG a chiedere: "Lei perdona?"

E' brutto ma "succede". Il prezioso "campo nomadi", fonte eterna di diversità, non si poteva spostare di un millimetro, tranne quando si sono cagati addosso ed hanno scoperto che - magia! - la Mercedes ha una chiave per accendere il motore.

D'accordo crepare miseramente sotto le preziose telecamere anti-terrorismo grazie ad un'ombrellata nell'occhio inferta da due puttane dementi importate da chissà dove, ovviamente già note alle "forze dell'ordine" che ci si sono pulite il culo finché non è scappato il morto. E' brutto ma "succede", è "cronaca".

Nel caso del motociclista però, e solo in quello, bisogna reagire e fermarsi a riflettere. D'accordo, dico io, ma forse era il caso di fermarsi a riflettere anche negli altri casi, in cui invece solitamente ci si limita a dire "succede" e "no alla giustizia forcaiola", salvo poi invocare nientemeno che la pena di morte proprio in questa sede. E' proprio strano.

Il discorso è complesso, ma un riassunto può essere: non è necessario essere pieni di pura malvagità, figli del demonio, orchi fuori di testa, per fare il male più grande.

Perché, tiro ad indovinare, il male risiede in tutti noi e siamo un po' tutti colpevoli, essendo colpevole la società stessa.

Anzi, il male più grande si alimenta e si compie grazie alla banalità più patetica, alla semplicità più disarmante.

La combo inizia con Hitler, per sicurezza:

Per trucidare milioni di persone non occorre essere tutti Hitler.

Certo, si poteva essere pure Stalin. Ma cosa c'entra?

Infatti, di Hitler uno solo ce n'è stato. Ma ci sono state migliaia di militari, poliziotti, semplici cittadini, che hanno realizzato le idee di un mitomane evasore fiscale di periferia senza batter ciglio.

La combo prosegue con l'evasore fiscale: l'evasione fiscale, si sa, ha prodotto il nazismo. Sfortunatamente le persone caricate sui treni non hanno espresso sentimenti da Far West, non potendo sparare indietro a chi li caricava sul vagone. No al Far West, mi raccomando.

Affrontando la cosa come il giorno prima affrontavano il cappuccino e la brioche.

Perché tutti, ma proprio tutti, sapevano. Al contrario di oggi, infatti ci lamentiamo che "la gente non sa cosa succede in Iraq". I cittadini seguaci dell'evasore fiscale nazista invece no: quelli sapevano, anche senza leggere luogocomune. Ohibò.

Ci si chiede com'è possibile anche solo pensare una cosa del genere. Ci si chiede quale raptus abbia fulminato i neuroni di quel contadino, quale forza sia in grado di ottenebrare qualunque emozione umana (non per forza intesa come pietà, ma come semplice sentimento proprio dell'essere umano-animale) tanto da permettergli di fare una cosa simile.

E' una bella domanda. Nel caso degli omicidi a mezzo di machete, oppure ombrello che dir si voglia, solitamente si risponde che "è colpa della povertà e dell'emarginazione, e non bisogna condannare bensì correggere le disparità sociali", trattamento che evidentemente il nostro contadino demente non merita. Lui è cattivo sul serio, mica come gli altri.

Un filo spinato. Un filo spinato ad altezza gola. Altezza gola.

L'avevamo capito. Filo. Altezza. Gola. E' uguale a Gola. Altezza. Filo. E relative permutazioni.

Ciò significa aver pensato, e voluto, uccidere qualcuno. Ma non ucciderlo e basta. Ucciderlo in maniera vile, subdola, brutale, infame. Sadica.

Cioè: non ucciderlo in maniera pulita, come si dovrebbe fare con gli evasori fiscali, giammai: ucciderlo sul serio. E a proposito, come per magia:

Sono questi i momenti in cui si perde a nostra volta il lume, si desidera che la pena di morte possa essere un'opzione, per la legge. Si cede alla tentazione di immaginare una possibile tortura da infliggere al colpevole.

Cioè: noi possiamo perdere il lume. Ok, va bene. Ma lui è colpevole perché l'ha perso per primo. Ottimo criterio per decidere chi può distribuire morte.

Salvo poi protestare tra poche righe perché c'è "la giustizia del Far West" e la sfiducia nelle istituzioni. Molto meglio la tortura e la pena di morte, però legali (come raccomandato da quel porco di Dershowitz), così potremo finalmente ammazzare chi lo merita (esclude le minoranze oppresse, ovviamente) con la Forza della Legalità.

Perché uccidere può anche andar bene, ma non come il gioielliere cattivo che spara quando gli punti in faccia la pistola: giammai! Bisogna uccidere con la cerimonia burocratica, così ti ha accoppato "La Legge" e non è colpa di nessuno. Quindi è colpa di tutti.

Bene. Poi venitemi a raccontare che il nazismo nasce dall'evasione fiscale, mi raccomando. Gradirei ricordare che i campi di concentramento, per il governo tedesco, erano "legali".

Ma più che questo, è utile cercare di capire cosa porta ad un episodio degno della più becera sceneggiatura da film horror.

Supera quasi l'ombrellata.

Un individuo che segue la sua passione. Una passione totale, quella delle moto, [...] condivide uno spicchio di cuore.

E' tutto molto bello, ma non è che ora ci dobbiamo sentire autorizzati ad ammazzare la gente purché non abbia una passione. Se accoppi un tizio che andava per i fatti suoi, lo accoppi e basta: non è che se accoppi il gioielliere al posto del motociclista ti meriti un premio per aver contribuito a stroncare la sporca razza degli evasori.

Una passione che porta con se, più di tante altre, una dose di pericolo non indifferente. Calcolata.

Orbene: perché il contadino è più colpevole dell'assassino generico?

Un altro individuo. Con le sue passioni. Proprietario o meno del campo attraverso cui passano Marco, i suoi amici e tanti altri fratelli.

"Fratelli?" Qual è il criterio di fratellanza in questo caso?

Proprietario o meno di campi contigui. Forse esasperato per giusta causa. Magari solamente intollerante. Forse un sadico senza ragione, come il bimbo che taglia la coda alla lucertola o fa esplodere il petardo nel formicaio.

Insomma, un coglione che non è capace di recintare una proprietà.

Orbene, i casi sono due: o si tratta di un proprietario (razza subumana per definizione) oppure è un intollerante. Al contrario della Compagnia dell'Ombrello e del Machete è cattivo dentro, non ha neanche la scusa della povertà e dell'emarginazione.

Per questo merita la pena di morte, al contrario dell'assassino alcolista che, poverello, ne ha accoppati solo quattro "però non voleva", e delle puttane dementi di cui sopra che "ne hanno accoppata solo una, ma succede."

Questo secondo individuo si sente in diritto di porre fine a ciò che lo tormenta.

Ma per far questo era sufficiente un recinto. Quindi non è colpevole in quanto desideroso di porre fine a ciò che lo tormentava: è colpevole perché ha ammazzato il motociclista. C'è una lieve differenza.

Tende, con coscienziosa precisione, un cavo di ferro intrecciato munito di acuminati spuntoni. Forse lo recupera dal magazzino. Magari lo acquista nuovo nuovo dal ferramenta per l'occasione.

Notare la ricostruzione altamente speculativa che giustifica nei nostri piccoli cuori la pena di morte. Cosa faremmo mai se saltasse fuori che il contadino "era ubriaco" e "aveva messo lì il filo perché si sentiva minacciato dagli xenofobi che vivono nella foresta?" Lo si accoppa comunque, oppure la passa liscia?

Può sapere che quel cavo ucciderà? Magari lo spera, forse non si rende conto. Certo è che non si tende un filo spinato ad altezza gola lungo una strada battuta da motociclisti, escursionisti, ciclisti, e persino da fantini, senza un motivo.

Quindi è un assassino. Ma al contrario di altri assassini, merita la nostra attenzione e la nostra accurata (e speculativa) ricostruzione del delitto.

Una società in cui il concetto di legge è evidentemente lontano, ma questo accade dalla notte dei tempi.

Allora forse l'umanità intera è malata, ed aveva ragione Peccei.

Una società dove è sentimento comune che la giustizia fai-da-te sia molto più efficace della trafila burocratica.

Soprattutto quando la burocrazia ben conosce chi ti ha accoppato la figlia come un animale in mezzo alla gente, e quando tra la gente non si trova neanche un'anima pia pronta a distribuire revolverate nella schiena alle due puttane dementi che scappano, segno che evidentemente la pena non è sufficiente a far desistere il reo dal delitto, e che quando ti trovi morto in una pozza di sangue probabilmente ti importa ben poco della trafila burocrazia (indulto compreso) che regalerà al reo addirittura 3 anni di duro, durissimo carcere.

Scusa tanto, ma se hai scritto che i governi organizzano autoattentati, per quale porco motivo il cittadino dovrebbe aver fiducia nella la trafila burocratica? Forse la trafila burocratica potrebbe conquistare la nostra fiducia risolvendo qualche attentato sospetto, di quelli col cratere di due metri sotto l'autobomba. Tanto per cominciare.

Ma ovviamente è colpa della società e del sentimento comune, mica delle bestie che circolano indisturbate per strada mietendo vittime come grano maturo, con il tutore dell'ordine che guarda divertito e colleziona trentamila ore di video da guardare dalla propria poltrona, senza il rischio di finire morto ammazzato. Grazie, grazie per averci tutelato.

Le ronde notturne nelle città del nord est.

I pogrom! Mancavano i pogrom. Epperò i campi nomadi sono ancora tutti lì, quindi la ronda non dev'essere granché come spauracchio. Notare come la ronda notturna sia "il male" mentre la pena di morte sia "il bene, perché legale."

I campi rom bruciati nella notte.

Tranne, stranamente, quello che ospitava l'assassino ubriacone demente, tollerato dai cittadini fiduciosi nella trafila burocratica per anni, finché ci sono scappati quattro morti. Poi si sono stranamente rotti il cazzo. Indovinate perché.

I gioiellieri che sparano alle spalle del ladro in fuga.

Per non parlare del tabaccaio che si prende una revolverata in faccia. Ma è sufficiente un gioielliere assassino per lasciar intendere che "i gioiellieri sono il Far West", e ci dobbiamo preoccupare di quelli più che delle bestie che distribuiscono ombrellate a piene mani. Forse il gioielliere è cattivo perché è ricco ed evade il fisco (spot the trend).

Una società dove ormai il non avere fiducia nelle istituzioni non è un sintomo di degrado ma una banale componente della vita giornaliera.

Chissà perché? Prova ad indovinare? Non erano le istituzioni degli autoattentati e compagnia assortita? Oppure sono altre, però impotenti di fronte alle prime, tuttavia degne di fiducia?

Si occupano le case popolari non più per disperazione, ma per convenienza.

Non mi dire. E chi le occupa? Non oso indovinare: forse gli evasori.

Cercare giustizia per proprio conto non è nemmeno più percepito come atto di trasgressione. E' il primo, spesso unico, modo di agire.

Che facezia! Se fosse vero, caro amico e caro fratello, ci sarebbe una guerra civile in corso già da una decina d'anni. Fortunatamente l'apatia della società limita fortemente questo genere di disdicevoli iniziative, altrimenti avresti una sede del Comune incendiata ogni porca mattina, altro che campi nomadi.

Ogni azione è privata del proprio contenuto. Del proprio significato.

Certo, perché alla fine della giornata "siamo tutti uguali" e "ognuno si può recuperare", e c'è la redenzione e c'è l'indulto e c'è l'infermità mentale, e ciascuno può fare quel cazzo che gli pare. Tranne chi si sostituisce alla trafila burocratica, non solo per vendetta (sbagliata) ma anche per difesa: evidentemente crepare come un cane è più etico e non turba l'ordine pubblico, anzi magari ci scappa l'ennesimo appalto per le preziose telecamere.

Non si spiega altrimenti l'idea

Come no? Si spiega, come sempre, con l'emarginazione e la povertà. Non è così? Non è sempre quella la spiegazione?

di tendere un filo spinato per impedire al motociclista il transito.

Per impedire il transito? Ma se fino a poco fa era per ucciderlo in maniera premeditata. Ora l'assassino è diventato inconsapevole?

Non è insensibilità. Non sono le immagini di morti ammazzati al telegiornale delle venti, né i videogiochi.

Indovinate?

L'uomo ha raggiunto un tale grado di disillusione che si permette ogni pensiero senza nemmeno comprenderne più il senso.

L'uomo, perché - ricordiamolo - sono tutti uguali. Quindi è anche colpa nostra.

Ragazzini che violentano una coetanea e pubblicano su internet il video girato con il cellulare.

Sono gli stessi ragazzini che la trafila burocratica obbligatoria doveva trasformare in cittadini modello?

Una madre che uccide con indicibile violenza il proprio pargolo per poi passare anni, in tv, a professare la propria innocenza con preoccupante naturalezza. Che sia in buona fede? Che non ricordi davvero? Che non sia stata lei?

E tu che ne sai? Apposta si fanno i processi. Motivo per cui dovresti cortesemente evitare di distribuire la pena di morte a cazzo di cane come ti pare meglio, sull'onda emotiva: perché magari ti sei sbagliato, al contrario del tabaccaio cattivo che, pistola puntata in faccia, probabilmente ha elementi sufficienti per valutare la situazione.

Un ragazzino che si uccide a sedici anni per gli sfottò dei compagni.

Altri cittadini in via di formazione?

Non è la quantità di notizie agghiaccianti a preoccupare, perché un semplice calcolo statistico spiegherebbe l'aumentare di tale episodi con l'aumento della popolazione mondiale.

Certo, peccato che stiamo parlando di cronaca nazionale, mica di quella indiana.

Una copertura mediatica strillona e capillare rende più evidente ciò che verosimilmente succede da sempre.

E magari insabbia qualcos'altro?

Sono le modalità. Uno studente che uccide trenta persone in un campus, senza logica apparente.

Mentre i tutori dell'ordine aspettano fuori, zitti e fermi, tanto per cambiare?

Un presidente che balla ritmi africani avendo sulla coscienza migliaia di anime tra New York ed Iraq.

Potrebbe ballare i ritmi messicani, sarebbe un messaggio più coerente per gli elettori. E da quanto "ballare ritmi africani" ha come prerequisito una coscienza pulita? Cos'è, un nuovo valore morale?

Non si tratta di dire che c'è qualcosa di sbagliato in tutto ciò.

Ah no? E allora, qual è il punto?

Non si tratta nemmeno di capire come risolvere una situazione evidentemente irrisolvibile.

Combo: Peccei.

Perché chi parla di speranza e redenzione per l'essere umano si dimostra semplicemente sciocco.

Chi propone la pena di morte democratica legittimata dal branco, invece...

Combo: ambientalismo radical-pezzente filo-estinzionista.

Solo un nuovo diluvio universale potrebbe, forse, raddrizzare le cose.

Parole, parole sbattute lì solo per completare il buzzword bingo.

Combo: religione e superstizione!

Ma risulta faticoso sperare in un avvenimento del genere, non fosse altro che per arrivare a tale speranza occorre attraversare una galassia di contraddizioni, castelli di carta, strampalate teorie, incomprensibili misteri e puerili questioni tutte parte della fede in Dio.

Combo: sindrome del pargolo bastonato. "Se Dio ci ama davvero, ci dovrebbe sterminare tutti. Quindi Peccei e soci ci amano."

Avanti.

Combo: pessimismo e fastidio.

Non si tratta nemmeno di dire che andrà di male in peggio.

Combo: rassegnazione.

Né di dire che per come stanno le cose tanto vale farsi i fatti propri, magari vivendo al massimo ogni istante di vita perché la vita è breve.

Combo: sfiducia nei potenti (ma come, non dovevamo appellarci alle trafile burocratiche?)

Non si tratta di fare raccomandazioni ai potenti, o ai propri figli.

Combo (escalation finale): futilità dell'esistenza umana in quanto tale. Hadouken!

Non fate raccomandazioni ai figli, però mi raccomando stupitevi quando stuprano in branco. Non ve ne curate: a loro penserà la trafila burocratica obbligatoria. Anzi, non ne fate proprio: quelli che mancano per mantenere in piedi la porca truffa del welfare li possiamo sempre importare, Angelina-style.

Né di colpevolizzare la società, o noi stessi, o il passato, o Marilyn Manson.

Combo (conclusione): redenzione laica. Non si tratta di distribuire colpe, perché siamo tutti uguali e tutti colpevoli. Il male è come il Natale Maina: quando arriva arriva, bisogna accettarlo e passare avanti, eventualmente crepando ma avendo cura di non alzare la testa o protestare in maniera troppo vivace, non vorremmo mai essere bollati come intolleranti. Salvo poi parlare di pena di morte. Non conta il morto sul campo, o nel metrò, o sulla strada - che comunque hanno pesi diversi, a quanto pare. Siccome comunque l'umanità farebbe bene a scomparire è colpevole chi si oppone vigliaccamente alla dovuta e doverosa estinzione.

Infine:

Ma rendersi conto di tutte queste cose aiuta a crescere.

Eh certo! Anche il viaggio in treno aiuta a crescere. Tutto aiuta a crescere, quindi dobbiamo sempre dire grazie. Graaazie.

Aiuta a capire che qualunque cosa si voglia fare, qualunque obiettivo ci si ponga, nel suo piccolo ha un valore enorme.

Combo: l'importante è partecipare, quindi il risultato è irrilevante. Accento sull'importanza del "piccolo" e conseguente disinteresse per il "grande" - ma non si era criticata l'indifferenza fino a poche righe or sono?

Per la teoria del caos un battito d'ali di farfalla può causare un uragano dall'altra parte del mondo.

Combo: spennellata di pseudoscienza per legittimare il tutto.

Si tratta di una teoria che puoi dimostrare dati alla mano, oppure va collocata accanto alla centesima scimmia e alla rana bollita?

Ovvero, non facendo un benemerito cazzo possiamo cambiare il mondo, basta metterci la buona volontà. Sempre se riesci a non crepare come un cane, s'intende.

Ma ricorda: se il sentimento comune fosse davvero quello che dici tu, la reazione di fronte a certi fatti di cronaca sarebbe ben altra.

Ad esempio, le due puttane idrofobe dementi di cui sopra sarebbero state linciate all'istante dalla folla, con mia somma gioia e relativo consumo di popcorn davanti al telegiornale. Lo stesso vale per l'ubriacone bastardo che al contrario del contadino non merita l'articolo in tema, perché "aveva le sue ragioni". Tutti hanno una ragione, quando fa comodo, ma solo alcuni sono veramente responsabili delle proprie azioni. Ad esempio, i contadini.

Abbiate allora la decenza di ringraziare la sorte: fortunatamente la maggior parte della gggente crede ancora alla favoletta delle trafile burocratiche che dispensano giustizia, se non altro per comodità e per mancanza di esempi pratici sulla propria pelle. Ma temo che di esempi ce ne saranno in abbondanza con il passare del tempo.

Per quanto tempo ci voglia credere ancora non si sa, e sarà sempre troppo tardi: prima o poi si romperanno i coglioni di essere macellati come animali e nonostante ciò richiamati all'ordine, presi per il culo ed esortati a far finta di nulla.

E non ti stupire se il tabaccaio gira armato in stile Far West, quando gli tocca lavorare in quella che ormai è diventata una terra di frontiera (volevo dire, "benedetta dalla diversità sociale"). A me il tabaccaio stranamente non spara, indovina perché?

===

Ogni uomo ancora non riesce a cogliere la preziosità della sua vita, non è cosciente di quanto ami se stesso e gli altri uomini e non sa come esprimere questo amore; gli uomini si amano a tal punto che si amano, senza saperlo, anche quando si fanno del male e si uccidono fra loro; è per la ragione di questa incosapevolezza che ogni uomo affida la propria vita ad un tiranno qualsiasi.

Certo, come no?

A sentire te dovrebbero chiudere il Telefono Azzurro perché il padre con la cinchia in mano "ama" i suoi pargoli. Anzi, "esprime il proprio amore secondo la propria cultura, e chi siamo noi per giudicare."

===

Magari un giorno di questi qualcuno mi spiegherà come cazzo fa un battito d'ali di farfalla a causare un uragano dall'altra parte del mondo, perché io davvero non lo capisco.

Non importa che tu lo capisca, è così e basta. Così come la teoria delle stringhe dimostra l'esistenza della coscienza universale. E il DNA umano in realtà avrà 1024 eliche a turbina.

===

"Diventa anche tu un Guerrigliero della Gioia di Vivere. Usa la Comicoterapia come fosse un mitragliatore per colpire al cuore il pessimismo cosmico. Il 95% del mondo va bene, molto bene."

Ma come, non erano quelli senz'acqua?

===

Persone "cattive" ce ne sono sempre state, ce ne sono e ce ne saranno sempre molte, ma non togliermi la speranza che i "buoni" siano la maggioranza

Sfortunatamente, anche ai "buoni" possono girare i coglioni, a forza di vedersi macellare come bestie.

Sarro77
Inviato: 1/5/2007 14:10  Aggiornato: 1/5/2007 14:10
So tutto
Iscritto: 24/9/2006
Da: Granducato di Toscana
Inviati: 11
 Re: Ad altezza gola
@ Linucs
così, tanto per essere espliciti, qual'è esattamente la tua idea di Giustizia??
Anche se condivido la maggior parte delle tue considerazioni non capisco qual'è il filo che le lega..
- Una pistola x ognuno?
- L'Italia agli italiani?
- Potere al Popolo?

Citazione:
Free at last, they took your life, but they couldn't take your pride
rekit
Inviato: 1/5/2007 14:42  Aggiornato: 1/5/2007 14:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Ad altezza gola
apparte il fatto che non capisco esattamente il senso dell'articolo...

Linucs, se non dovessi aver bisogno ogni volta di un pomeriggio libero, dell'aiuto di freud, di un dizionario italiano-linucs/linucs-italiano e di un "moment" ogni volta che leggo una tua risposta, potrei affermare che la penso come te.....
ma questo non accade mai!

ma non potevi scrivere semplicemente che non sei daccordo???

Linucs
Inviato: 1/5/2007 15:06  Aggiornato: 1/5/2007 15:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Ad altezza gola
- Una pistola x ognuno?

E perché dovrebbe essere obbligatorio?

- L'Italia agli italiani?

"L'Italia" non esiste.

- Potere al Popolo?

...tantomeno il "popolo"...

===

ma non potevi scrivere semplicemente che non sei daccordo???

Avrei potuto, se si fosse capito dove voleva andare a parare l'articolo, oltre al solito frullato di retorica (mancava solo la Madre Terra ed era bingo).

ptimolla
Inviato: 1/5/2007 15:25  Aggiornato: 1/5/2007 15:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/7/2006
Da: Taranto
Inviati: 353
 Re: Ad altezza gola
Citazione:
Magari un giorno di questi qualcuno mi spiegherà come cazzo fa un battito d'ali di farfalla a causare un uragano dall'altra parte del mondo, perché io davvero non lo capisco.


Paxtibi,
se prendi 2 bilie d'acciaio,dello stesso peso e le lasci cadere sullo stesso piano,di un certo materiale....

teoricamente secondo le leggi della fisica di Newton o Boyle o non so chi altro,
dovrebbero rimbalzare allo stesso modo,alla stessa altezza e per un certo numero di volte fino a fermarsi contemporaneamente....

ma potrai fare 1 miliardo di volte questo esperimento e cio' non si verifichera' neanche una volta,perche' tra centinaia di salti "normali", le bilie faranno anche alcuni salti "anomali"...teoricamente inspiegabili !

Altro esperimento:si mette una telecamera davanti ad uno schermo con il puntino al centro (come nei vecchi televisori bianco e nero)...
la telecamenra,"vede"il puntino e lo trasmette al monitor che lo "riproduce".
Si crea cosi' un circolo che potrebbe durare all'infinito ,mostrandoci sul monitor sempre il medesimo puntino....
ma cosa avviene:il puntino comincia ad ingrandirsi ,a roteare,e a trasformarsi sempre piu' in un enorme "girasole" roteante.
Anche in questo caso su centinaia o migliaia di trasmissioni del puntino giusto, ci sono alcuni punti "anomali" che una volta ristrasmessi dal monitor cambieranno la forma del nostro punto originario!

E veniamo alle previsioni metereologiche:la nostra calotta terrestre e' completamente sezionata in quadrati di 100 metri quadrati...ogni quadrato e' un'informazione (o meglio un tot di informazioni) che viene trasmesso a computer che eleaborano la previsione metereologica.
Ora,avendo a disposizione una tale quantita' di informazioni,come e' possibile che le nostre previsioni del tempo riescano a darci un'approssimazione di 2-3 giorni,dopo di che siamo in pura previsone aleatoria???
Come e' possibile, alle volte ,non riuscire a prevedere 1 solo giorno prima un alluvione,una tempesta o una nevicata a marzo in Puglia???

Per gli stessi eventi "anomali" che abbiamo verificato con quegli esperimenti anzidetti,che portano il quadro teorico della previsione fuori dalla normalita'!!!

Quindi adesso ,puoi ammettere (metaforicamente) che e' stato un battito d'ali di farfalla a causare un uragano dall'altra parte del mondo...

Cosi',se la mattina esci di casa con un bel cielo sereno e invece dopo 1 ora ti becchi un acquazzone ,puoi dire....
V...K..LO alle farfalle !!! senza essere preso per pazzo.

La legge del caos ,ammette un "difetto"...un piccolo margine di errore in tutte le leggi della fisica,teorizzate prima di essa.

Legge di Murphy sulla ricerca
Una ricerca abbastanza lunga tendera' a confermare ogni teoria.


Legge di Maier
Se i dati non corrispondono alla teoria, vanno eliminati.
Paxtibi
Inviato: 1/5/2007 15:33  Aggiornato: 1/5/2007 15:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Ad altezza gola
In pratica mi stai dicendo che di fronte a sviluppi imprevisti in date situazioni ci si inventa la farfalla dall'altra parte del mondo per far quadrare i conti?

Alla faccia della scienza!

Sarro77
Inviato: 1/5/2007 15:40  Aggiornato: 1/5/2007 15:40
So tutto
Iscritto: 24/9/2006
Da: Granducato di Toscana
Inviati: 11
 Re: Ad altezza gola
Linucs:
Rimango dell'idea che non hai espresso il tuo parere su cosa, come, quando dovrebbe essere la Giustizia..
Le tue critiche all'articolo, come già detto, sono condivise anche da me, ma in questa occasione, come in tutte le altre in cui si esprime una critica, direi che è giusto proporre un'alternativa.
Per la cronaca, il mio personalissimo pensiero è che ci sia del buono (magari non il 95%), ma che debba essere migliorato, anche in tema di Giustizia..
magari sono solo un cieco ottimista, ma credo che si posa fare..

Citazione:
Free at last, they took your life, but they couldn't take your pride
ptimolla
Inviato: 1/5/2007 15:42  Aggiornato: 1/5/2007 15:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/7/2006
Da: Taranto
Inviati: 353
 Re: Ad altezza gola
Si piu' o meno...!!!

Aggiungici tutti gli insetti e gli animali "che battono le ali" e ti renderai conto che che i meteorologi potrebbero tranquillamente andare a raccogliere pomodori in prov.di Foggia a 15 euro al giorno,
quando fanno previsione tipo:"sara' un'estate caldissima.."

Legge di Murphy sulla ricerca
Una ricerca abbastanza lunga tendera' a confermare ogni teoria.


Legge di Maier
Se i dati non corrispondono alla teoria, vanno eliminati.
comodino
Inviato: 1/5/2007 15:44  Aggiornato: 1/5/2007 15:44
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: Ad altezza gola
Paxtibi, la teoria del caos è una teoria matematica che affonda le sue radici nel calcolo combinatorio delle matrici.....è tecnicamente piuttosto lungo e complesso da spiegare.
Però a livello di pura speculazione è abbastanza semplice da comprendere, ti consiglio di dare una lettura a questo sito, che mi sembra descriva piuttosto bene l'argomento in termini comprensibili:
http://www.reiki.info/Energie/Curiosita/Effetto-farfalla.htm

il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
comodino
Inviato: 1/5/2007 15:50  Aggiornato: 1/5/2007 15:50
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: Ad altezza gola
Autore: claudiab Inviato: 1/5/2007 13:00:10

"Una madre che uccide con indicibile violenza il proprio pargolo per poi passare anni, in tv, a professare la propria innocenza con preoccupante naturalezza. Che sia in buona fede? Che non ricordi davvero? Che non sia stata lei?"

Il commento sopra e' discutibile se riferito ai recenti fatti di cronaca."


Ovviamente ognuno ha le sue opinioni su ogni faccenda. qualcuno potrebbe trovare discutibile anche il riferimento a Bush che balla o all'"autoattentato". Comunque le domande, niente affatto retoriche, che seguono l'affermazione sulla Franzoni (perchè è ovvio che si parli di questo) servono proprio ad allontanarsi da quello che è il "chi ha fatto cosa". L'intenzione era di sottolineare come, e perchè, succede una cosa simile. L'articolo non vuole essere un'accusa nei confronti di qualcuno, e ben si chiarisce nei passaggi finali, nè vuole essere un'arringa difensiva o legittimista nei confronti di altri.
Mi premeva sottolineare come spunto di riflessione proprio come mai accadano certe cose, ed è una domanda che non ha risposte se non nella misura di obbligarci ad essere più consapevoli di ciò che facciamo ogni giorno.

il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
Ashoka
Inviato: 1/5/2007 15:50  Aggiornato: 1/5/2007 15:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Ad altezza gola
Citazione:
se prendi 2 bilie d'acciaio,dello stesso peso e le lasci cadere sullo stesso piano,di un certo materiale....

teoricamente secondo le leggi della fisica di Newton o Boyle o non so chi altro,
dovrebbero rimbalzare allo stesso modo,alla stessa altezza e per un certo numero di volte fino a fermarsi contemporaneamente...


E se le biglie fossero uguali e fossero lasciate cadere con le stesse condizioni precise sino all'ultima cifra significativa su di un piano perfettamente identico in ogni suo particolare allora sì, rimbalzerebbero allo stesso modo.

Citazione:
ma potrai fare 1 miliardo di volte questo esperimento e cio' non si verifichera' neanche una volta,perche' tra centinaia di salti "normali", le bilie faranno anche alcuni salti "anomali"...teoricamente inspiegabili !


Non sono inspiegabili. Semplicemente noi modelliamo x approssimazione ed ogni approssimazione, misura, etc. comporta un errore. E l'errore ti frega

Una piccola, piccolissima differenza nelle condizioni che produce un risultato macroscopicamente diverso.

Citazione:
E veniamo alle previsioni metereologiche:la nostra calotta terrestre e' completamente sezionata in quadrati di 100 metri quadrati...ogni quadrato e' un'informazione (o meglio un tot di informazioni) che viene trasmesso a computer che eleaborano la previsione metereologica.


E di nuovo si lavora per modelli, per semplificazioni, etc.

La farfalla dall'altra parte del mondo è la piccola variazione delle condizioni al contorno che sballa tutto il risultato, ma non significa che sia la farfalla a provocare l'uragano.

Significa che il non aver tenuto conto nel modello del battito di quella farfalla ha fatto sì che il modello non predicesse l'uragano mentre questo si è poi verificato.

bifidus
Inviato: 1/5/2007 15:54  Aggiornato: 1/5/2007 15:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 197
 Re: Ad altezza gola
Linucs:
Citazione:
Ad esempio, le due puttane idrofobe dementi di cui sopra sarebbero state linciate all'istante dalla folla, con mia somma gioia e relativo consumo di popcorn davanti al telegiornale...

......fortunatamente la maggior parte della gggente crede ancora alla favoletta delle trafile burocratiche che dispensano giustizia.

...Per quanto tempo ci voglia credere ancora non si sa, e sarà sempre troppo tardi: prima o poi si romperanno i coglioni di essere macellati come animali...

Decidiamoci: ti rammarichi di non esserti potuto godere il popcorn-tg. Ci ripensi e dici: "fortunamente"... si sa, i popcorn fanno male. E poi: quanto caspita mi fate aspettare i miei popcorn?
Citazione:
"A sentire te dovrebbero chiudere il Telefono Azzurro "

Leggendoti invece, volevo mettermi a vendere popcorn. Ma ci ho ripensato: opto per l' acquisto del campo di granturco, cosi' divento "proprietario (subumano)" e potrò, nell' ordine: far lavorare in nero centinaia di braccianti portatori di "preziosa diversità etnica e sociale", infischiarmi a gran voce del fisco (e non mi si dica che sono un piccolo Hitler!), sparare alle spalle a uno spigolatore in fuga perchè un tabaccaio (fratello evasore) si è preso una revolverata in faccia l' anno prima, perchè tanto un bravo avvocato me lo troverò di certo coi soldi che avrò fatto. Però... a ripensarci, siccome i Comuni non bruciano "ogni porca mattina", temo che se questo userà la tua linea argomentativa (indulto o no), qualche anno di duro-durissimo carcere non me lo leverà nessuno.
Perciò: NO al latifondo!

ptimolla
Inviato: 1/5/2007 16:02  Aggiornato: 1/5/2007 16:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/7/2006
Da: Taranto
Inviati: 353
 Re: Ad altezza gola
Ashoka,
il battito delle ali della farfalla e' puramente metaforico ,per indicare che in un sistema chiuso di eventi normali,c'e' sempre qualche evento anomalo che ne compromette la stabilita'.

La legge del caos ammette questi eventi,tutte le altre leggi precedenti non li consideravano affatto.

Comunque ... io adoro le leggi di Murphy

<<quando qualcosa va storto,e' molto probabile che molte altre cose vadano storte>>

«se ci sono due o più modi di fare una cosa,
e uno di questi modi può condurre a una catastrofe,
allora qualcuno lo farà.»

«La probabilità che una fetta di pane imburrata cada dalla parte del burro verso il basso su un tappeto nuovo è proporzionale al valore di quel tappeto.»

«Se è vero che una fetta di pane cade sempre dal lato imburrato e che un gatto cade sempre in piedi, lasciando cadere un gatto con una fetta di pane sulla schiena nessuno dei due cadrà mai per primo e si avrà il moto perpetuo.»

Praticamente ,quando sei in cucina a farti un bel toast e succede che ti scotti le dita,butti tutto in aria imprecando,e fai cadere il sacchetto dello zucchero...
nel tentativo di recuperarlo al volo,urti il portaposate e un coltello appuntito ti cade dritto dritto sull'alluce ....
ficisci cosi' all'ospedale ,dove ti scambiano per un trans che voleva diventare donna e .....

insomma,occhio ai Toast !!!

http://www.cli.di.unipi.it/~scotto/HeS/Murphyindex.html

Legge di Murphy sulla ricerca
Una ricerca abbastanza lunga tendera' a confermare ogni teoria.


Legge di Maier
Se i dati non corrispondono alla teoria, vanno eliminati.
comodino
Inviato: 1/5/2007 16:51  Aggiornato: 1/5/2007 16:51
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: Ad altezza gola
Linucs,
nell'articolo manca il nick dell'autore, poichè non ho mai partecipato attivamente alle discussioni, pur interessanti, di questo forum.
Come avrai dunque capito, l'ho scritto io.
E, credimi, apprezzo molto i tuoi commenti, ma temo che tu non abbia capito realmente l'intenzione dell'articolo stesso.
Hai semplicemente deciso che alcune mie frasi dovevano voler comunicare quella certa cosa, e di conseguenza hai costruito una critica interessante, per carità, ma fallata in partenza.

Partiamo dal principio: perchè, ti chiedi, soffermarsi a riflettere proprio sull'episodio del motociclista e non su altro? perchè la mia sensibilità si è svegliata proprio in quel momento?
Semplicemente perchè non è così. Vorrei poter scrivere di ogni cosa che sento, ma non posso. Dunque mi limito a scrivere qualcosa che mi può sembrare interessante comunicare (anche per vedere negli altri che tipo di reazione suscita, perchè non penso certo che siano tutti d'accordo con me, anzi) su una faccenda che più di altre mi ha colpito. Perchè anche io sono un motociclista, ed in questo caso il mio stomaco si è attorcigliato più del solito.
Il fatto che non abbia pubblicato articoli per ogni caso di cronaca non significa che la reazione sia stata "succede".

Dici: "Perché, tiro ad indovinare, il male risiede in tutti noi e siamo un po' tutti colpevoli, essendo colpevole la società stessa."

Non so se tu abbia letto "La Banalità del Male" di Hannah Arendt, in ogni caso non è affatto quello il significato delle sue parole. La Arendt non sostiene che siamo tutti un po' cattivi, in fondo. Sostiene che è molto più facile di quanto sembri commettere anche le azioni più spregevoli. E non è certo una scusante, questa.

"Certo, si poteva essere pure Stalin. Ma cosa c'entra? La combo prosegue con l'evasore fiscale: l'evasione fiscale, si sa, ha prodotto il nazismo. Sfortunatamente le persone caricate sui treni non hanno espresso sentimenti da Far West, non potendo sparare indietro a chi li caricava sul vagone. No al Far West, mi raccomando."

Continui di conseguenza con un ragionamento che parte dai presupposti sbagliati, in quanto non è questione di Hitler o Stalin, o Napoleone o Berlusconi, o me o te. Per quanto riguarda l'evasione fiscale, mi pare abbastanza ovvio fosse un semplice dispregiativo del ruolo che Hitler attribuiva a se stesso, perchè in realtà altri non era che un Borghezio ancor più estremizzato, radicale, e soprattutto deciso ed intelligente, dei suoi tempi. Il fatto che fosse un evasore fiscale e è noto. Mi sembra pretestuoso supporre che il mio messaggio sia "dico che Hitler era un evasore, quindi sotto sotto voglio far passare il messaggio che l'evasione fiscale è il fatto primario che ha portato al nazismo".

Poi, non ci conosciamo, ma io posso affermare con orgoglio di cercare in ogni modo di non essere ipocrita. Sono fermamente convinto che gli atteggiamenti da Far West, l'occhio per occhio e la pena di morte siano sbagliate. Ma queste convinzioni non sono radicate nell'animo dell'uomo. E può capitare, a me capita, di farsi prendere per qualche istante dalle emozioni e diventare un perfetto reazionario violento e forcaiolo. Mi capita, e penso succeda a molti, solo in certe situazioni. E mi capita di chiedermi se in fondo non sia la cosa giusta da fare. Ma alla fine, ogni volta, sempre, capisco dove sia il torto o dove sia la ragione. Comunque, anche in questo caso mi sembra poco pertinente con il senso dell'articolo parlare di questo argomento, in quanto mi sembra piuttosto chiaro che l'intento delle mie parole non sia quello di sottolineare certi aspetti, conseguenze o atteggiamenti, quanto semplicemente chiedere perchè accadono certe cose. Non ti chiedi mai perchè? Sarà banale, sarà retorico, ma finchè non troverò una spiegazione valida me lo chiederò. E l'unica risposta che per ora mi riesco a dare è che non lo so, e di conseguenza mi comporto, cercando di dare più peso a ciò che faccio o dico, ogni giorno che passa.

"Perché tutti, ma proprio tutti, sapevano. Al contrario di oggi, infatti ci lamentiamo che "la gente non sa cosa succede in Iraq". I cittadini seguaci dell'evasore fiscale nazista invece no: quelli sapevano, anche senza leggere luogocomune. Ohibò."

Di nuovo, sei fuori strada. C'era chi sapeva, chi sapeva meno, chi capiva e non capiva, chi ignorava. Ma qualcuno faceva. E perchè lo faceva? Qualcuno oggi fa. Non mi importa delle scuse, delle situazioni ambientali, degli ordini. Io mi chiedo perchè,veramente, fa.

"E' una bella domanda. Nel caso degli omicidi a mezzo di machete, oppure ombrello che dir si voglia, solitamente si risponde che "è colpa della povertà e dell'emarginazione, e non bisogna condannare bensì correggere le disparità sociali", trattamento che evidentemente il nostro contadino demente non merita. Lui è cattivo sul serio, mica come gli altri."

Di nuovo, mi attribuisci intenzioni che non mi appartengono. Che il contadino abbia sbagliato mi sembra sia indubbio. Ma da qui ad insinuare che nel mio pensiero lui solo è il cattivo, che la sua azione mi fa riflettere e le altre no, mi sembra eccessivo. E la risposta al mio perchè, ossia "è colpa della povertà e dell'emarginazione, e non bisogna condannare bensì correggere le disparità sociali" non mi soddisfa. E' proprio questo il punto. Queste sono scuse. Io voglio sapere com'è possibile che a qualcuno venga in mente di infilare un ombrello in un occhio o decapitare qualcuno con un filo spinato o lanciare due aerei contro due torri ed infischiarsene dei morti, chiunque sia il colpevole. Cosa scatta nella mente di queste persone.

"L'avevamo capito. Filo. Altezza. Gola. E' uguale a Gola. Altezza. Filo. E relative permutazioni."

Se vuoi puoi criticare anche il colore delle mie scarpe, ma sinceramente mi sembra poco costruttivo ai fini di un confronto onesto commentare il modo in cui ognuno di noi si esprime.

"Cioè: non ucciderlo in maniera pulita, come si dovrebbe fare con gli evasori fiscali, giammai: ucciderlo sul serio. E a proposito, come per magia:[..]Cioè: noi possiamo perdere il lume. Ok, va bene. Ma lui è colpevole perché l'ha perso per primo. Ottimo criterio per decidere chi può distribuire morte."

Questo lo dici tu. Non mi sembra proprio che dalle mia parole esca nulla di tutto ciò. Mai detto che noi possiamo perdere il lume e lui no. Tutti hanno diritto a perdere il lume, basta che poi capiscano l'errore prima di agire, e dunque non agiscano. Non mi sento certo meno colpevole, perchè, ancora una volta, non sto cercando di colpevolizzare nè accusare o giustificare nessuno.

"Salvo poi protestare tra poche righe perché c'è "la giustizia del Far West" e la sfiducia nelle istituzioni. Molto meglio la tortura e la pena di morte, però legali (come raccomandato da quel porco di Dershowitz), così potremo finalmente ammazzare chi lo merita (esclude le minoranze oppresse, ovviamente) con la Forza della Legalità.
Perché uccidere può anche andar bene, ma non come il gioielliere cattivo che spara quando gli punti in faccia la pistola: giammai! Bisogna uccidere con la cerimonia burocratica, così ti ha accoppato "La Legge" e non è colpa di nessuno. Quindi è colpa di tutti.
Bene. Poi venitemi a raccontare che il nazismo nasce dall'evasione fiscale, mi raccomando. Gradirei ricordare che i campi di concentramento, per il governo tedesco, erano "legali"."

Questa affermazione mi sembra la più pretestuosa di tutte. Dimmi un solo passaggio in cui io abbia mai affermato qualcosa di tutto ciò o il contrario di tutto ciò. Io non suggerisco nè protesto. Lo faccio, ma non ora e non in questa sede. Mi limito ad elencare dei fatti e a chiedermi perchè. Se poi in questo vuoi vedere altre cose mi spiace, ma sei fuori strada. Anche perchè non potrei essere più d'accordo con te che in questo passaggio, se la tua critica si riferisse a qualcosa di vero.

"E' tutto molto bello, ma non è che ora ci dobbiamo sentire autorizzati ad ammazzare la gente purché non abbia una passione. Se accoppi un tizio che andava per i fatti suoi, lo accoppi e basta: non è che se accoppi il gioielliere al posto del motociclista ti meriti un premio per aver contribuito a stroncare la sporca razza degli evasori."

Infatti non ho mai detto nè sostenuto nulla di tutto ciò. E la questione dell'evasione mi sembra che ormai l'hai tirata un po' troppo oltre la sua naturale collocazione, che voleva essere nulla più che un'irriverenza. Ho cercato di immedesimarmi nel motociclista in questione, capire perchè faceva quel che faceva. E poi ho cercato di immaginarmi i sentimenti del contadino. Punto.

"Orbene: perché il contadino è più colpevole dell'assassino generico?"

Non ti risponderò, perchè semplicemente non ritengo che qualcuno sia più colpevole di qualcun altro.


""Fratelli?" Qual è il criterio di fratellanza in questo caso?"
Quello che preferisci. Io sono motociclista e vedo in altri motociclisti dei miei fratelli. Ma i miei nonni vengono dalla campagna, quindi mi sento pienamente solidale con i contadini. E dunque?

"Insomma, un coglione che non è capace di recintare una proprietà.
Orbene, i casi sono due: o si tratta di un proprietario (razza subumana per definizione) oppure è un intollerante. Al contrario della Compagnia dell'Ombrello e del Machete è cattivo dentro, non ha neanche la scusa della povertà e dell'emarginazione.
Per questo merita la pena di morte, al contrario dell'assassino alcolista che, poverello, ne ha accoppati solo quattro "però non voleva", e delle puttane dementi di cui sopra che "ne hanno accoppata solo una, ma succede.""

Di nuovo, trai quelle che dovrebbero essere, secondo te, le mie conclusioni, facendo finta di non capire che il punto del mio discorso non è questo. Non ho mai detto che si merita la pena di morte. Ho detto che al momento, per me, analizzando quel fatto, mi è venuto in mente di pensare alla pena di morte. Mi sono chiesto perchè mi capita, e perchè capita a lui di tendere il filo. Mai detto che si meriti di morire, ma idetto che sia più cattivo. Mai affermato che o è questo o è quello. Sono domande che mi pongo. E l'una non esclude l'altra.

"Ma per far questo era sufficiente un recinto. Quindi non è colpevole in quanto desideroso di porre fine a ciò che lo tormentava: è colpevole perché ha ammazzato il motociclista. C'è una lieve differenza."

Pienamente d'accordo, e infatti ancora una volta descrivo quello che accade, non pronuncio sentenze. Se tu che vedi nelle mie parole ciò che vuoi vedere.

"Notare la ricostruzione altamente speculativa che giustifica nei nostri piccoli cuori la pena di morte. Cosa faremmo mai se saltasse fuori che il contadino "era ubriaco" e "aveva messo lì il filo perché si sentiva minacciato dagli xenofobi che vivono nella foresta?" Lo si accoppa comunque, oppure la passa liscia?"

Mi sembra ormai superfluo dire che non è mia intenzione chiedere o volere la pena di morte o dire che qualcuno è più colpevole di qualcun altro. Io mi chiedo perchè l'abbia fatto.

"Soprattutto quando la burocrazia ben conosce chi ti ha accoppato la figlia come un animale in mezzo alla gente, e quando tra la gente non si trova neanche un'anima pia pronta a distribuire revolverate nella schiena alle due puttane dementi che scappano, segno che evidentemente la pena non è sufficiente a far desistere il reo dal delitto, e che quando ti trovi morto in una pozza di sangue probabilmente ti importa ben poco della trafila burocrazia (indulto compreso) che regalerà al reo addirittura 3 anni di duro, durissimo carcere.
Scusa tanto, ma se hai scritto che i governi organizzano autoattentati, per quale porco motivo il cittadino dovrebbe aver fiducia nella la trafila burocratica? Forse la trafila burocratica potrebbe conquistare la nostra fiducia risolvendo qualche attentato sospetto, di quelli col cratere di due metri sotto l'autobomba. Tanto per cominciare.
Ma ovviamente è colpa della società e del sentimento comune, mica delle bestie che circolano indisturbate per strada mietendo vittime come grano maturo, con il tutore dell'ordine che guarda divertito e colleziona trentamila ore di video da guardare dalla propria poltrona, senza il rischio di finire morto ammazzato. Grazie, grazie per averci tutelato."

Non dico che sia giusto aver fiducia nella legge, che la legge sia meglio della vendetta, o altro. Nè dico che la colpa è della società. O della polizia. O del cittadino. Mi sembra di averlo scritto chiaramente. Mi chiedo solo perchè chiunque faccia le schifezze che fa, lo fa? Al di là dei pretesti e delle motivazioni materiali, al di là dell'istinto che spinge anche me a pensare alla pena di morte per qualche istante, cos'è che veramente mi spinge ad agire, o pensare?

"I pogrom! Mancavano i pogrom. Epperò i campi nomadi sono ancora tutti lì, quindi la ronda non dev'essere granché come spauracchio. Notare come la ronda notturna sia "il male" mentre la pena di morte sia "il bene, perché legale.""

Mai detto, mai sostenuto, mai pensato. Anzi, siccome non si è capito, penso che la pena di morte sia tanto male quanto l'ombrello nell'occhio o la ronda nel nordest.

La tua critica procede ancora, ma ormai mi sembra chiaro che il tuo punto di partenza sia sbagliato.
Un unico appunto sulla parte finale: non voglio sostenere nè l'indifferenza, nè l'inutilità di criticare o di fare raccomandazioni, nè la rassegnazione. Intenzioni che invece dalle tue parole sembrano molto chiare nel mio discorso.
Se solo cerchi di scostarti dal pregiudizio che hai nei confronti dell'articolo, ossia che io voglia sostenere o giustificare alcune cose, capirai che quando dico che "non si tratta di fare raccomandazioni" significa che, alla luce di quanto descritto precedentemente, alla luce dell'intento di capire perchè succede ciò, quello che voglio fare non è dire chi è colpevole o proporre delle soluzioni per salvare il mondo.
Voglio solo capire perchè, voglio che la gente rifeltta su quello che fa.

Ad ogni modo grazie per aver impiegato il tuo tempo in una critica così lunga e dettagliata. Mi dispiace che tu abbia frainteso il mio intero discorso.




il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
bifidus
Inviato: 1/5/2007 17:17  Aggiornato: 2/5/2007 18:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 197
 Re:Ad altezza gola
Comodino:
Citazione:
E, credimi, apprezzo molto i tuoi commenti, ma temo che tu non abbia capito realmente l'intenzione dell'articolo stesso....
...di conseguenza hai costruito una critica interessante, per carità, ma fallata in partenza.

Apprezzi molto i suoi commenti? Penso che ti riferisca ai suoi interventi precedenti questo, perchè dimostri in seguito di non apprezzare (comprensibilmente) un granchè le sue osservazioni . Ovviamente: come fa ad avere valenza critica ciò che è in "partenza fallato"? D' altra parte non si può certo negare che questo suo show sia stato di un certo "interesse": lo stesso che può suscitare la visione di uno "Scary movie" qualsiasi, accompagnato dagli immancabili popcorn.

----------------------------------------------------
Bifidus
non è permesso cambiare il titolo nei commenti e questo già lo sai.Cerchi di non dimenticarlo.
il gobbo
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Gobbo:
No, non lo sapevo. La casella "Titolo" nel commento è "cliccabile" e non c' è scritto: "Non toccare!". Ad ogni modo me ne ricorderò e dammi pure del tu .

nike
Inviato: 1/5/2007 17:36  Aggiornato: 1/5/2007 17:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Ad altezza gola
Citazione:
E non ti stupire se il tabaccaio gira armato in stile Far West, quando gli tocca lavorare in quella che ormai è diventata una terra di frontiera (volevo dire, "benedetta dalla diversità sociale"). A me il tabaccaio stranamente non spara, indovina perché?


Già , indovina il perché?.
I casi sono due: o perché non sei un extracomunitario –qui si ipotizza che il tabacchino sia diffidente verso gli extracomunitari e razzista- o perché non sei entrato minacciandolo a mano armata di darti le sigarette , il carnet di biglietti per il tram e la cassa, già che ci sei, gratis –qui si ipotizza che il tabacchino sia lì per fare il suo lavoro di tabacchino e basta senza fare anche il cowboy a sproposito. E che non abbia e non necessiti della mazza da baseball o il pistolone sotto il bancone per scelta nel caso la legge lo favorisca a tenerla quell’arma, per autodifesa.

Citazione:
Non si tratta di dire che c'è qualcosa di sbagliato in tutto ciò. Non si tratta nemmeno di capire come risolvere una situazione evidentemente irrisolvibile. Perché chi parla di speranza e redenzione per l'essere umano si dimostra semplicemente sciocco.
Semplicemente sciocco?Citazione:
Non si tratta nemmeno di dire che andrà di male in peggio. Né di dire che per come stanno le cose tanto vale farsi i fatti propri, magari vivendo al massimo ogni istante di vita perché la vita è breve.

Non si tratta di fare raccomandazioni ai potenti, o ai propri figli. Né di colpevolizzare la società, o noi stessi, o il passato, o Marilyn Manson.

Ma rendersi conto di tutte queste cose aiuta a crescere. Aiuta a capire che qualunque cosa si voglia fare, qualunque obiettivo ci si ponga, nel suo piccolo ha un valore enorme.
Né colpevolizzare la società?O noi stessi? E quindi chi dovremmo colpevolizzare di grazia?

Citazione:
Mi sembra ormai superfluo dire che non è mia intenzione chiedere o volere la pena di morte o dire che qualcuno è più colpevole di qualcun altro. Io mi chiedo perchè l'abbia fatto.
.Ti risponderei perché è un omicida e un troglodita. Ma se vuoi ti do l’opzione perché è “senza dio”?
Citazione:
Non dico che sia giusto aver fiducia nella legge, che la legge sia meglio della vendetta, o altro. Nè dico che la colpa è della società. O della polizia. O del cittadino. Mi sembra di averlo scritto chiaramente. Mi chiedo solo perchè chiunque faccia le schifezze che fa, lo fa? Al di là dei pretesti e delle motivazioni materiali, al di là dell'istinto che spinge anche me a pensare alla pena di morte per qualche istante, cos'è che veramente mi spinge ad agire, o pensare?
Perché è un omicida e un troglodita. Ma se vuoi ti do l’opzione perché è “senza dio”?
Citazione:
Se solo cerchi di scostarti dal pregiudizio che hai nei confronti dell'articolo, ossia che io voglia sostenere o giustificare alcune cose, capirai che quando dico che "non si tratta di fare raccomandazioni" significa che, alla luce di quanto descritto precedentemente, alla luce dell'intento di capire perchè succede ciò, quello che voglio fare non è dire chi è colpevole o proporre delle soluzioni per salvare il mondo.
Voglio solo capire perchè, voglio che la gente rifeltta su quello che fa.
Perché è un omicida e un troglodita. Ma se vuoi ti do l’opzione perché è “senza dio”?

P.S. benvenuto comodino.

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
ectobius
Inviato: 1/5/2007 18:09  Aggiornato: 1/5/2007 18:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Ad altezza gola
Dio mi conceda la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso, e la saggezza di comprendere sempre la differenza.

K. Vonnegut

redna
Inviato: 1/5/2007 19:25  Aggiornato: 1/5/2007 19:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ad altezza gola
Ho visto molti commenti tanti ghirigori mentali.Il tema mi pare di capire si potrebbe riassumere in: ce ne frega qualcosa della vita umana in questo periodo di tempo?Io penso che con sei miliardi di esseri umani sul pianeta non "gliele-po-freggar-de-mmeno" a nessuno se qualcuno è barbaramente ucciso.
I sei miliardi di individui sono "il più gran problema". Le guerre sono delle soluzioni per il problema, ma non solo....

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
redna
Inviato: 1/5/2007 19:52  Aggiornato: 1/5/2007 19:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ad altezza gola
Per la teoria del caos... non credo che sia la teoria del coas piuttosto del karma. Questo è un esempio che viene dall'oriente e quindi deve essere visto sotto questa ottica. Nulla succede per nulla, o per caso. Pertanto la teoria del caos, mi pare, non funziona in questo caso. Se si fa qualche azione altrove ne troviamo il risultato. Nel contempo bisogna porsi degli obiettivi e perseguirli.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
comodino
Inviato: 1/5/2007 19:54  Aggiornato: 1/5/2007 19:59
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re:Ad altezza gola
Citazione:
Apprezzi molto i suoi commenti? Penso che ti riferisca ai suoi interventi precedenti questo, perchè dimostri in seguito di non apprezzare (comprensibilmente) un granchè le sue osservazioni . Ovviamente: come fa ad avere valenza critica ciò che è in "partenza fallato"? D' altra parte non si può certo negare che questo suo show sia stato di un certo "interesse": lo stesso che può suscitare la visione di uno "Scary movie" qualsiasi, accompagnato dagli immancabili popcorn.


Apprezzo in genere ogni tipo di commento che voglia essere un confronto. Se le intenzioni sono quelle di discutere e ragionare non mi tiro mai indietro, e apprezzo ogni tentativo di approfondire gli argomenti.
Il fatto che apprezzi una tipologia di intervento è diverso da dire che sono d'accordo con i contenuti. Diciamo che mi fa piacere quando qualcuno è desideroso di confrontarsi.

Citazione:
Né colpevolizzare la società?O noi stessi? E quindi chi dovremmo colpevolizzare di grazia?


Che ognuno colpevolizzi chi preferisce. Colpevolizzare non è certo la soluzione.
E' questo il senso del mio discorso: andiamo oltre il dire chi ha più ragione, chi è più colpevole, se è giusto vendicarsi, se è meglio la legge.
Tutte questioni giustissime, per carità, che meritano approfondimenti. Ma in questo momento di discussione preferisco cercare di capire quale tappo salta nella testa quando si fanno certe cose, e perchè salta, e se ce ne rendiamo conto.

Citazione:
.Ti risponderei perché è un omicida e un troglodita. Ma se vuoi ti do l’opzione perché è “senza dio”?


E' una risposta come tante. Ma una risposta vuota. Perchè ammazzi? perchè sono un omicida.
Ebbene? non hai risolto il mio quesito.
Pechè ammazzi? perchè sono senza dio.
E dunque? Dio è il motivo per cui non si uccide?
Capisci che queste risposte sono solo circostanziali, ma non rispondono al vero perchè?

Citazione:
P.S. benvenuto comodino.


grazie!

il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
targaryen
Inviato: 1/5/2007 20:08  Aggiornato: 1/5/2007 20:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: Ad altezza gola
LINUCS bell' articolo.
piu' leggevo e piu' mi sembrava di giocare a N3 NINETY-NINE NIGHTS ah ah ah.........1299 HIT COMBO!!!!
COMODINO, come benvenuto non c'e' male, ci manca solo che il mio avatar MITSURUGI si animi e ti sbucci come una mela!!!
dai.....troppo minestrone quello che hai scritto. troppo. non si sa cosa commentare alla fine. positivo e' che hai scritto un articolo. riscritto da LINUCS. cosi' ha piu' senso. si dovrebbe aggiungere L 'ARTICOLO di LINUCS all'ARTICOLO di COMODINO.
.......MITSU, RINFODERA LA SPADA PER FAVORE.....COMODINO NON E' CERVANTES....

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
comodino
Inviato: 1/5/2007 20:26  Aggiornato: 1/5/2007 20:26
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: Linucs show
Citazione:
LINUCS bell' articolo.iu' leggevo e piu' mi sembrava di giocare a N3 NINETY-NINE NIGHTS ah ah ah.........1299 HIT COMBO!!!!
COMODINO, come benvenuto non c'e' male, ci manca solo che il mio avatar MITSURUGI si animi e ti sbucci come una mela!!!
dai.....troppo minestrone quello che hai scritto. troppo. non si sa cosa commentare alla fine. positivo e' che hai scritto un articolo. riscritto da LINUCS. cosi' ha piu' senso. si dovrebbe aggiungere L 'ARTICOLO di LINUCS all'ARTICOLO di COMODINO.
.......MITSU, RINFODERA LA SPADA PER FAVORE.....COMODINO NON E' CERVANTES....


Non sono Cervantes nè pretendo di esserlo.
Nemmeno pretendo di possedere la VERITA'.
Mi dispiace che non capiate l'intento dell'articolo e, come ho scritto poc'anzi, le critiche di Linucs sarebbero anche giuste se solo il mio intento fosse quello di dichiarare, sostenere, proporre anche una sola delle cose che mi sono state messe in bocca.
posso accettare, anzi accetto di buon grado, se qualcuno mi dice "e allora? cosa vuoi dire dopo duecento righe di minestrone? perchè lo hai scritto?". A queste domande, a queste critiche si può rispondere, e magari la prossima volta mi curerò di rendere ancora più esplicito il messaggio per non dare adito a interpretazioni inesatte.
E per quanto mi faccia piacere ogni commento, se qualcuno non sa cosa o come commentare non è necessario che lo faccia per forza. Si può sempre commentare "non so cosa dire, perchè hai speso dieci minuti a parlare ma non hai concluso nulla, quindi non si può commentare sul nulla".
Ad ogni modo non dubito nella buonafede di Linucs o di chi ha interpetato il mio articolo nella maniera errata, però per correttezza non posso non replicare quando mi vengono messe in bocca parole non mie o vengono proposte interpretazioni che nulla hanno a che fare con ciò che ho scritto o che volevo comunicare.
Ripeto: la critica di Linucs è senz'altro arguta, piena di spunti molto interessanti, affermazioni tutt'altro che sbagliate, e in molti punti mi troverei d'accordo con lui se solo l'oggetto o l'argomento della critica fosse davvero quello che viene da lui presentato.
Purtroppo ha travisato tutto, magari per colpa mia e di come scrivo, ma avendo un punto di partenza completamente sbagliato non può che essere fuori strada anche tutta la sua critica.

il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
Linucs
Inviato: 1/5/2007 20:34  Aggiornato: 1/5/2007 20:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Ad altezza gola
Ad ogni modo grazie per aver impiegato il tuo tempo in una critica così lunga e dettagliata. Mi dispiace che tu abbia frainteso il mio intero discorso.

Ma quale migliore occasione di mettere i puntini sulle "i?"

clausneghe
Inviato: 1/5/2007 20:49  Aggiornato: 1/5/2007 20:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Ad altezza gola
Ciao,Comodino e ben venuto su L.c.

Le tue riflessioni mi sono piaciute e capisco il tuo coinvolgimento emotivo che ti ha fatto un pò retoricizzare il tutto.. in quanto anche io sono motociclista di lungo corso...

Hai detto bene: La banalità del male

Lì sta la chiave per capire il perchè.

La stessa "banalità" che faceva sì che il direttore esecutivo per es. di un campo di sterminio nazista in grado di asfissiare e evaporare migliaia di "ospiti" al giorno, poteva
alla fine di ogni banalmente normale giornata di lavoro, tornare a casa e accarezzare con sincero affetto la testina dei suoi pargoli senza che nemmeno lo sfiorasse l'idea che l'aver qualche ora innanzi organizzato la morte
di coetanei dei suoi figlioli, potesse essere male...

Il problema lui,il nazista, lo risolveva decidendo, come indicava il partito, che semplicemente quegli altri bimbi non erano bimbi..punto.

C.mq questo schifoso fatto di cronaca recente, mi rif. al Motoendurista sgozzato dalla trappola a filo, è solo l'ultimo e la modalità non è affatto nuova...

Mi ricordo certi racconti di anziani del paese che parlavano di fil di ferro teso da un lato all'altro della strada dietro la curva in discesa, con la premeditazione di una trappola letale, per tagliare la gola agli sfortunati di turno , in quei casi, ciclisti degli anni quaranta del novecento..

Come dire che il male si ripete,anche nella banalità..

E a volte usa ancora gli stessi mezzi di Caino, i sassi, che lancia dai ponti...

snapdozier
Inviato: 1/5/2007 21:31  Aggiornato: 1/5/2007 21:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/2/2006
Da: Vicenza
Inviati: 75
 Re: Ad altezza gola
Condivido. Siamo in un periodo di crisi come capita spesso alla fine di uno sviluppo molto rapido.
Siamo circa in 4 miliardi più del sopportabile. Quando uccidiamo con noncuranza la zanzara che ci infastidisce facciamo in piccolo quello che siamo tranquillamente pronti a fare nei confronti dei nostri simili. In auto l'idea che mi perseguita maggiormente è di poter disporre di un paio di mitragliatori per eliminare quelli che mi infastidiscono sulla strada, quelli che mi costringono alle file negli uffici, quelli che cercano di ammazzarmi quando giro in bicicletta, quelli che non pagano le tasse, quelli che vanno a far la guerra in giro per il mondo, quelli che portano la democrazia agli altri, quelli che gli zingari, quelli che i romeni e poi vanno a puttane e le vogliono minorenni. Il motociclista che sgomma in mezzo ai boschi, quelli che il SUV è obbligatorio, quelli di studio aperto, quelli che se non do l'acqua al giardino, quelli che gli extracomunitari sono tutti terroristi, quelli che i finocchi, quelli che i mussulmani sono infedeli, quelli che il papa, quelli che i DICO.
Non tira un'aria molto piacevole.

Citazione:
quello che conosci non è ancora conoscenza
edo
Inviato: 1/5/2007 21:57  Aggiornato: 1/5/2007 21:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Ad altezza gola
chi si ricorda PERCHE' Caino DOVEVA uccidere Abele?

redna
Inviato: 1/5/2007 22:25  Aggiornato: 1/5/2007 22:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ad altezza gola
snapdozier...bella panoramica sul mondo odierno.

edo...che versione si deve tenere in considerazione sul perchè caino doveva uccidere abele?...

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Redazione
Inviato: 1/5/2007 23:33  Aggiornato: 1/5/2007 23:34
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Ad altezza gola
chi si ricorda PERCHE' Caino DOVEVA uccidere Abele?

a) perchè la CIA lo aveva condizionato mentalmente
b) perchè voleva a tutti i costi il marchio sulla fronte
c) perchè quell'altro passava sempre sul suo campo e gli calpestava il raccolto

Pausania
Inviato: 1/5/2007 23:35  Aggiornato: 1/5/2007 23:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Ad altezza gola
Citazione:
Siamo circa in 4 miliardi più del sopportabile

E tu sei parte dei due miliardi sopportabili o dei 4 non sopportabili?

Citazione:
Quando uccidiamo con noncuranza la zanzara che ci infastidisce facciamo in piccolo quello che siamo tranquillamente pronti a fare nei confronti dei nostri simili

Ma tu stai scherzando vero? Quale noncuranza? Io la zanzara passo notti in bianco a cercare di ucciderla. Sarebbe molto più facile uccidere il mio vicino di casa.

Citazione:
In auto l'idea che mi perseguita maggiormente ... un paio di mitragliatori per eliminare ...

... segue lunga lista delle persone che vorresti eliminare. Legittimo per carità. Ma - come dire? - è un po' un problema tuo quello di voler uccidere la gente, che non puoi automaticamente attribuire a tutta l'umanità (meno due miliardi di degni).

===========

Citazione:
chi si ricorda PERCHE' Caino DOVEVA uccidere Abele?

Perché altrimenti il libro finiva subito

Redazione
Inviato: 1/5/2007 23:44  Aggiornato: 1/5/2007 23:45
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Ad altezza gola
Ci sono mille modi diversi per scrivere. C' è quello narrativo, piatto e lineare, c'è quello analitico, freddo e distaccato, c'è quello sarcastico, deformato e sopra le righe, e poi c'è quello istintivo, dove l'autore butta fuori le sue emozioni in forma grezza, e non le elabora necessariamente in un trattato di filosofia.

L'articolo di Davide a me è piaciuto proprio perchè è un flusso di pensiero grezzo, che lascia sulla carta emozioni forti e precise, senza sentire il bisogno di dare loro per forza un senso compiuto. Sta poi a ciascun lettore farne ciò che crede.

Ma perdere delle ore per "mettere i puntini sulle i" ad un articolo del genere è un pò come dannarsi per cercare di tirare dritti gli oggetti in un quadro di Dalì.

edo
Inviato: 1/5/2007 23:45  Aggiornato: 1/5/2007 23:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Ad altezza gola
che versione si deve tenere in considerazione sul perchè caino doveva uccidere abele?

perfezionare la sua natura...

comodino
Inviato: 2/5/2007 0:59  Aggiornato: 2/5/2007 0:59
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: Ad altezza gola
Citazione:

Re: Ad altezza gola

Autore: clausneghe Inviato: 1/5/2007 20:49:49

Ciao,Comodino e ben venuto su L.c.

Le tue riflessioni mi sono piaciute e capisco il tuo coinvolgimento emotivo che ti ha fatto un pò retoricizzare il tutto.. in quanto anche io sono motociclista di lungo corso...

Hai detto bene: La banalità del male

Lì sta la chiave per capire il perchè.

La stessa "banalità" che faceva sì che il direttore esecutivo per es. di un campo di sterminio nazista in grado di asfissiare e evaporare migliaia di "ospiti" al giorno, poteva
alla fine di ogni banalmente normale giornata di lavoro, tornare a casa e accarezzare con sincero affetto la testina dei suoi pargoli senza che nemmeno lo sfiorasse l'idea che l'aver qualche ora innanzi organizzato la morte
di coetanei dei suoi figlioli, potesse essere male...

Il problema lui,il nazista, lo risolveva decidendo, come indicava il partito, che semplicemente quegli altri bimbi non erano bimbi..punto.

C.mq questo schifoso fatto di cronaca recente, mi rif. al Motoendurista sgozzato dalla trappola a filo, è solo l'ultimo e la modalità non è affatto nuova...

Mi ricordo certi racconti di anziani del paese che parlavano di fil di ferro teso da un lato all'altro della strada dietro la curva in discesa, con la premeditazione di una trappola letale, per tagliare la gola agli sfortunati di turno , in quei casi, ciclisti degli anni quaranta del novecento..

Come dire che il male si ripete,anche nella banalità..

E a volte usa ancora gli stessi mezzi di Caino, i sassi, che lancia dai ponti...


Grazie anche a te per il benvenuto
Hai perfettamente ragione e hai colto nel segno il significato dell'articolo. Il tema principale è esattamente che il male si ripete proprio per la sua banalità.


Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 1/5/2007 23:44:05

Ci sono mille modi diversi per scrivere. C' è quello narrativo, piatto e lineare, c'è quello analitico, freddo e distaccato, c'è quello sarcastico, deformato e sopra le righe, e poi c'è quello istintivo, dove l'autore butta fuori le sue emozioni in forma grezza, e non le elabora necessariamente in un trattato di filosofia.

L'articolo di Davide a me è piaciuto proprio perchè è un flusso di pensiero grezzo, che lascia sulla carta emozioni forti e precise, senza sentire il bisogno di dare loro per forza un senso compiuto. Sta poi a ciascun lettore farne ciò che crede.

Ma perdere delle ore per "mettere i puntini sulle i" ad un articolo del genere è un pò come dannarsi per cercare di tirare dritti gli oggetti in un quadro di Dalì.


Concordo (e come non potrei? ). Ed è giusto che poi ognuno ne tragga ciò che vuole, da un articolo. Si possono mettere anche i puntini sulle i, se a qualcuno risulta necessario farlo. Solo ci devono essere, queste i su cui metterli.
Perchè qui sembra quasi che io voglia legittimare la pena di morte, o discriminare tra diversi omicidi, o presentarmi come un pastore disfattista, mentre il mio era un invito alla riflessione sulle azioni che compiamo.
Ad ogni modo grazie a tutti dei contributi, vedrò di ripropormi, magari anche in altre forme meno travisabili.
E grazie soprattutto a Linucs, perchè nelle tue parole riconosco molte delle mie convinzioni e non esito ad affermare che, se mi fossi anch'io trovato a leggere un articolo in cui vedo (per mia mancanza, per mancanza dell'autore o altro) ciò che hai visto tu, avrei controbattuto allo stesso modo.

il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
targaryen
Inviato: 2/5/2007 1:37  Aggiornato: 2/5/2007 1:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: Ad altezza gola
comodino, il cervantes che ho scritto era riferito al mitico cattivone del videogame soul calibur, dove il mio avatar sbuccia tutti quanti come fossero delle mele. io penso che hai fatto un minestrone. pero' l' hai fatto. e' qui il bello. e poi se no' linucs si annoia no?eh eh
quando si minestrona e' cosi', tutti ti attaccano perche' non hai usato il "dado" star.......
azz venivano fuori tre articoli da uno che ne hai scritto. e poi ogni articolo di lc viene "smussato" dai commenti. e poi c'e' di peggio. QUALCUNO addirittura scriveva un altro con l' apostrofo, e qualcun altro non mette lo spazio dopo la virgola......... invalidando cio' che si e' scritto.
vero REDA?

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
Redazione
Inviato: 2/5/2007 1:48  Aggiornato: 2/5/2007 1:49
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Ad altezza gola
vero REDA?

Verissimo.

A proposito di stimoli, la domanda di Paxtibi sulla farfalla mi ha fatto scattare certi ragionamenti...

comodino
Inviato: 2/5/2007 2:07  Aggiornato: 2/5/2007 2:07
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: Ad altezza gola
Citazione:
Autore: targaryen Inviato: 2/5/2007 1:37:18

comodino, il cervantes che ho scritto era riferito al mitico cattivone del videogame soul calibur, dove il mio avatar sbuccia tutti quanti come fossero delle mele. io penso che hai fatto un minestrone. pero' l' hai fatto. e' qui il bello. e poi se no' linucs si annoia no?eh eh
quando si minestrona e' cosi', tutti ti attaccano perche' non hai usato il "dado" star.......
azz venivano fuori tre articoli da uno che ne hai scritto. e poi ogni articolo di lc viene "smussato" dai commenti. e poi c'e' di peggio. QUALCUNO addirittura scriveva un altro con l' apostrofo, e qualcun altro non mette lo spazio dopo la virgola......... invalidando cio' che si e' scritto.
vero REDA?


beh in effetti non sono, nè pretendo di essere, nemmeno quel gran fico con gli spadoni

il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
ptimolla
Inviato: 2/5/2007 2:09  Aggiornato: 2/5/2007 2:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/7/2006
Da: Taranto
Inviati: 353
 Re: Ad altezza gola
Anche a me l'articolo di Davide e' piaciuto,forse in relazione al fatto che quanto ascoltai la notizia,la prima cosa che mi venne di dire fu:
<<azz... ma la gente e' davvero impazzita!>>.

Io propongo di far scrivere un articolo a piacere a Linucs,giusto per testare quanti minuti ci mette per auto-criticarselo ,facendo lo spezzatino periodo per periodo .


ed ora lezione di fisica-meccanica:
Postulato di Horner
L'esperienza e' direttamente proporzionale all'attrezzatura rotta.

Assioma di Cahn
Quando tutto il resto fa fiasco, leggi le istruzioni.

Legge di Sattinger
Funziona meglio se si mette la spina.

Legge di Murphy sulla ricerca
Una ricerca abbastanza lunga tendera' a confermare ogni teoria.


Legge di Maier
Se i dati non corrispondono alla teoria, vanno eliminati.
redna
Inviato: 2/5/2007 8:45  Aggiornato: 2/5/2007 8:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ad altezza gola
perfezionare la sua natura...allora era stato fatto imperfetto. Quindi uccidendo si sarebbe perfezionato? Una versione del tutto nuova ...

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
spettatore
Inviato: 2/5/2007 9:03  Aggiornato: 2/5/2007 9:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: Ad altezza gola
Chi è che diceva "...di fronte alla morte, solo il silenzio." ?


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
Arjuna
Inviato: 2/5/2007 11:52  Aggiornato: 2/5/2007 11:52
So tutto
Iscritto: 29/7/2005
Da:
Inviati: 8
 Re: Ad altezza gola
Citazione:
Ma perdere delle ore per "mettere i puntini sulle i" ad un articolo del genere è un pò come dannarsi per cercare di tirare dritti gli oggetti in un quadro di Dalì.



Già, a volte sembra proprio che questi interventi/fiume siano solo un esercizio fine a se stesso di autocelebrazione (anche perchè quasi sempre l'autore va a parare su quei 3, 4 concetti che tanto gli stanno cari). Comunque sia, sarebbe bene (a mio modesto avviso), ogni tanto, rivolgere verso se stessi questa potente arma analitica e utilizzarla (renderla utile) a fini non egoici, così, tanto per cambiare musica........

......ma, tant'è, il bello della rete è anche questo....


Prosit


nike
Inviato: 2/5/2007 16:55  Aggiornato: 2/5/2007 16:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Ad altezza gola

Citazione:
L'articolo di Davide a me è piaciuto proprio perchè è un flusso di pensiero grezzo, che lascia sulla carta emozioni forti e precise, senza sentire il bisogno di dare loro per forza un senso compiuto. Sta poi a ciascun lettore farne ciò che crede.

Ma perdere delle ore per "mettere i puntini sulle i" ad un articolo del genere è un pò come dannarsi per cercare di tirare dritti gli oggetti in un quadro di Dalì.

Bastava almeno un link: Modena, in moto sgozzato dal filo spinato. Indagato per omicidio un agricoltore al fatto (sempre che sia questo), almeno avremmo capito se dovevamo fare le condoglianze o esprimere il nostro parere su “i grandi interrogativi “ tipo ctz:” Ma in questo momento di discussione preferisco cercare di capire quale tappo salta nella testa quando si fanno certe cose, e perchè salta, e se ce ne rendiamo conto.”
Per quanto riguarda i post fiume di Linucs non sempre realismo fa rima con razzismo. Leggere a seguito dell’articolo di Comodino quel post dava la possibilità di riflettere, mentre il pessimismo lirico di Comodino nell’articolo ben poco lasciava da commentare. Spero che il trend da omelia che recentemente si legge tra le righe degli articoli di LC cambi . Ma esprimo una sensazione e non necessariamente condivisibile.
P.S. se ero OT cancellate pure.

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
PikeBishop
Inviato: 2/5/2007 17:25  Aggiornato: 2/5/2007 17:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Ad altezza gola
nike
Per la prima volta da un sacco di tempo ti posso assicurare che sono d'accordo su ogni singola parola di cio' che hai scritto.
Secondo me hai tirato le fila in maniera quantomeno brillante ed hai centrato il punto nodale della questione.

Sto cambiando io o stai cambiando tu?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
nike
Inviato: 2/5/2007 17:55  Aggiornato: 2/5/2007 17:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Ad altezza gola
Sto cambiando io o stai cambiando tu?

Gli opposti si attraggono, non lo sapevi?

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
edo
Inviato: 2/5/2007 22:18  Aggiornato: 2/5/2007 22:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Ad altezza gola
citaz. redna: perfezionare la sua natura...allora era stato fatto imperfetto. Quindi uccidendo si sarebbe perfezionato? Una versione del tutto nuova ...

la tua considerazione non coglie ciò che intendevo dire, cercherò di spiegarmi meglio, con poche parole: cogliere la banalità del male non serve a granchè, il male può essere banale almeno quanto può esserlo il bene se distinguiamo l'uno dall'altro solo per il fatto che "il male è soffrire" "il bene è star bene".

Intendevo porre l'accento sulla "pedagogia del male" (e del bene).
Se dal male (o dal bene) non impariamo... essi si riproporranno entrambi nei modi e nei termini di cui necessitiamo farne esperienza.
E se la nostra esperienza si ferma ogni volta al giudizio: bene=giusto male=cattivo; sia l'uno che l'altro si riproporranno nel modo più adatto all'umano modo di cogliere ciò che ci riguarda: banale e sopratutto ripetitivo.

snapdozier
Inviato: 3/5/2007 13:30  Aggiornato: 3/5/2007 13:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/2/2006
Da: Vicenza
Inviati: 75
 Re: Ad altezza gola
Citazione:
E tu sei parte dei due miliardi sopportabili o dei 4 non sopportabili?

E' assolutamente indifferente se sei da una parte o dall'altra. E' casuale.
Uccidere le zanzare è questione di tecnica, come con i vicini.
Ho usato la prima persona singolare, ma è un sentimento condiviso e il fatto di vivere o morire è puramente contingente.

Citazione:
quello che conosci non è ancora conoscenza

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