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politica italiana : Crisi di governo: non è successo niente
Inviato da Enrico il 1/3/2007 21:20:00 (3366 letture)

di Enrico Sabatino

Con la fiducia del Senato accordata al governo, la crisi è rientrata nello spazio di una settimana nonostante il thriller mediatico creato attorno ai senatori Pallaro e Follini.

Si è cercato di alzare l’audience sull’esito di questa crisi di governo per creare artatamente una falsa suspance ma era ovvio che un senatore eletto e residente all’estero votasse la fiducia insieme alla maggioranza – come aveva fatto del resto anche per la mozione sulla politica estera che aveva causato la crisi – in quanto per chi si propone di fare gli interessi di una comunità italiana all’estero, ...

... nel caso specifico quella residente in Argentina, votare contro il governo sarebbe proprio da pirla.

L’esito della votazione al Senato ha quindi confermato i numeri di sempre, con l’unica differenza che al posto di un senatore di centro tendente a destra come De Gregorio, eletto nella lista dell’Italia dei Valori, c’è ora un senatore di centro tendente a sinistra come Follini; spostando paradossalmente l’asse della maggioranza che sostiene il governo proprio verso sinistra.

De Gregorio si era infatti quasi da subito schierato contro il governo per una serie di motivi: non è stato nominato Ministro per gli Italiani all’estero, non ha ottenuto fondi governativi per la televisione del suo movimento “Italiani nel Mondo”, si è fatto eleggere Presidente della Commissione Difesa del Senato con i voti decisivi della CDL facendo fuori la senatrice Menapace di Rifondazione Comunista - candidata dell’Unione per quella carica – e si è battuto nel corso di questi mesi per gli aumenti delle spese della Difesa. Ma nonostante il Governo le abbia aumentate in Finanziaria - venendo meno con ciò a quanto scritto nel programma - non le aveva ritenute sufficienti, aggiungendo così un ulteriore motivo per approdare nel centrodestra.

Il percorso di Follini invece parte da lontano ed è molto più coerente e lineare di quello di De Gregorio; inizia infatti quando, da vice premier, ha costretto Berlusconi a dimettersi dopo le elezioni regionali del 2005 e a formare un nuovo governo a cui poi non ha partecipato; percorso proseguito dopo con le sue dimissioni anche da segretario dell’UDC e sfociato nella successiva fuoriuscita dal partito.

Comunque sia i numeri al Senato sono quelli da sempre e infatti il risultato finale, anche se ovviamente all’ultimo voto, è stato lo stesso di quando si è votata la fiducia a Maggio. I senatori eletti che hanno votato la fiducia rimangono 158, a cui bisognerebbe aggiungere il presidente del Senato Marini che però non vota.

Una situazione quindi invariata anche perché nessun partito presente in Parlamento vuole andare ad elezioni subito. Certo alcuni partiti dell’opposizione, Lega e Forza Italia, avevano dichiarato che sarebbe stato meglio andare al voto ma lo hanno fatto in maniera poco convincente e solo per cercare di rassicurare la propria base elettorale. Ha forse alzato la voce un po’ la Lega ma solo leggermente di più rispetto al sussurro di Berlusconi.

Fini e Casini invece hanno fatto capire chiaramente che di elezioni subito non se ne parla proprio perché il loro obiettivo politico è ormai da tempo quello di isolare Berlusconi puntando a rubargli l’elettorato, una volta che questo sarà orfano del grande capo. L’ennesima riprova di ciò sono state le loro reazioni alla velleitaria proposta delle primarie nel centrodestra lanciata pochi giorni fa da Berlusconi; Casini l’ha definita una boutade mentre Fini non si è neanche degnato di rispondere. Ormai nel centrodestra ognuno gioca per sé e Berlusconi, pur a capo del partito di maggioranza relativa, non ha più quella leadership riconosciuta dai suoi (ex) alleati.

Quindi con un’opposizione divisa in cui ognuno va in ordine sparso e con l’Unione perdente nei sondaggi - che però danno per scontata un’unità della CDL che nei fatti non c’è più - le elezioni non erano affatto dietro l’angolo. Da qui il prevedibile voto che ha rinnovato la fiducia al governo.

Ma anche i famosi 12 punti non rappresentano una novità. Infatti leggendo le 281 pagine del Programma con cui l’Unione si è presentato alle elezioni si può notare che questi 12 punti sono solo un estratto di alcuni capitoli già presenti nel programma, anche se scritti con parole più fumose e meno nette di quelle dei 12 punti.

Certo, nel programma non si menziona nello specifico l’Afghanistan ma quando viene affrontato il tema del rapporto Italia-ONU-UE-NATO in cui si afferma la priorità data al multilateralismo, non ci si può poi stupire se la permanenza della missione militare in Afghanistan sia tra i 12 punti.

Lo stesso dicasi per la TAV, non è infatti una novità il suo inserimento nei 12 punti visto che nel programma era già scritto “In particolare per le città proponiamo di:…………….dare adeguata risposta alle esigenze dei pendolari rafforzando il trasporto ferroviario metropolitano e regionale, accelerando gli investimenti sui nodi, incrementando e ammodernando i treni e prevedendo un’efficace azione di indirizzo e coordinamento, d’intesa con gli enti locali, delle scelte di riconversione delle tracce liberate dall’entrata in funzione dell’alta velocità;……………

Con riferimento al settore delle ferrovie, proponiamo di proseguire lungo il solco tracciato dai governi di centrosinistra nell'adozione dello standard di Alta Capacità della rete, come strumento di potenziamento del trasporto di persone e di merci e dunque di alleggerimento del traffico stradale. Proponiamo inoltre l'adozione di un programma pluriennale di investimento sul materiale rotabile, che possa diventare anche un’occasione per il rilancio di ciò che rimane del settore industriale di riferimento”.

Quindi anche se non si parla specificatamente della Torino-Lione, si capisce che si è favore della sua costruzione, pur naturalmente tenendo conto del dialogo con gli enti locali e con la popolazione che vive nelle zone interessate. L’obiettivo tracciato nel programma era infatti quello di spostare il trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia, e non è una novità che adesso sia scritto chiaramente nei 12 punti “Infrastrutture e Tav. Rapida attuazione del piano infrastrutturale e in particolare ai corridoi europei (compresa la Torino-Lione)”.

Anche sui DICO non ci sono novità, pur non essendo presenti tra i 12 punti, perché il governo ha già presentato una proposta di legge e ora tocca al Parlamento esaminarla e votarla. Anzi, ci sono molte più possibilità che passi attraverso un voto parlamentare trasversale che richiama la libertà di coscienza, piuttosto che con la blindatura della maggioranza per un voto di fiducia dall’esito probabilmente letale sia per i DICO che per lo stesso governo.

In sintesi si può concludere che ciò che prima si intuiva dalle pagine del programma ora è scritto ben chiaramente nei 12 punti. C’è perciò continuità tra il programma e i 12 punti che ovviamente adesso sono diventati prioritari nell’azione del governo per i prossimi mesi, ma pur sempre estrapolati dalle 281 pagine del Programma.

Una futura azione programmatica di governo che si riassume poi solo in 10 punti, perché due riguardano il ruolo del portavoce del governo e l’autorità del premier.

In fin dei conti il programma è sempre lo stesso, i numeri al Senato pure e praticamente rispetto a una settimana fa non è cambiato nulla.

Anzi, non è successo niente.


Enrico Sabatino

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
nichilista
Inviato: 1/3/2007 23:03  Aggiornato: 1/3/2007 23:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 955
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
articolo molto lucido del quale concordo buona parte. potrebbe persino darsi che la maggiornaza ne esca rafforzata da questa "crisi".
devo ammettere però che una settimana fa la delusione era tanta.

vedremo

p.s.quello che si deve fare in primis, anche per una prospettiva futura, è la modifica della legge elettorale che ha stroncato "il fanciullo" sul nascere, dal suo primo giorno di governo

"Questa istanza può tuttavia dar luogo ad un’altra
convinzione ERRONEA, la seconda e più rilevante
opinione di cui occorre sbarazzarsi. Essa può
denominarsi TEORIA SOCIALE DELLA COSPIRAZIONE." K.POPPER
Paxtibi
Inviato: 1/3/2007 23:13  Aggiornato: 1/3/2007 23:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Ma allora va tutto bene, posso andare a dormire tranquillo in attesa di risvegliarmi col sol dell'avvenir che domani senza dubbio sorgerà!

E io che mi ero preoccupato per niente.

Bona!


*Ronf!* ... zzzzz... *Ronf!* ... zzzzz...

Quincannon
Inviato: 1/3/2007 23:31  Aggiornato: 1/3/2007 23:31
So tutto
Iscritto: 4/12/2006
Da:
Inviati: 17
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Citazione:
potrebbe persino darsi che la maggiornaza ne esca rafforzata da questa "crisi". devo ammettere però che una settimana fa la delusione era tanta.
p.s.quello che si deve fare in primis, anche per una prospettiva futura, è la modifica della legge elettorale che ha stroncato "il fanciullo" sul nascere, dal suo primo giorno di governo


Shhh... scrivo piano per non svegliare nessuno.

D'accordo con te nichilista ma la legge elettorale non va modificata, va gettata alle ortiche.


...notte

"Mac, sei mai stato innamorato?"
"No: ho fatto il barista tutta la vita."
Ashoka
Inviato: 2/3/2007 1:03  Aggiornato: 2/3/2007 1:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Numero otto hai finito di sbagliare!

Espulso dal partito. Per due anni. Motivazione: la scelta di uno ha messo in crisi tutto il partito e poi il governo. Punito. Franco Turigliatto resta a Palazzo Madama ma non occuperà più i banchi di Rifondazione comunista che non lo riconosce più come "suo".

"Hanno processato me ma la politica di questo governo è finita" sono le prime parole del senatore punito. Che aggiunge: "Non si può marciare il sabato e lunedì votare in modo contrario su qualunque cosa. Cosa farò? Intanto chiedo se tra due anni ci sarà ancora Rifondazione comunista".

manneron
Inviato: 2/3/2007 4:23  Aggiornato: 2/3/2007 4:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
non succede mai nulla. torna tutto come prima. vi ricordate le sviolinate per l'ultima famosa serata di mentana sull'11 sett.? molti avevano detto che era il seppellimento della questione. e così sembra essere. Non c'è problema. tanto l'imminente crisi economica rinsalderà tutte le posizioni e si andrà avanti per un altro po'. Speriamo che sia brutale sta crisi e spazzi via tutto, compresa la boria della amministrazione statunitense. e per i prossimi anni ce la vedremo con la russsia. Hanno fatto 2 autocritiche e sembra abbiano risolto tutto sti politici, ma noi rischiamo grosso.

ectobius
Inviato: 2/3/2007 7:45  Aggiornato: 2/3/2007 8:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
E’ vero, i numeri sono ancora quelli, ma politicamente questo governo ne esce fortemente indebolito da questa crisi... altro che falsa suspence, basta un colpo di tosse per farlo ricadere. Né è vero che “nessun partito in Parlamento vuole andare ad elezioni subito”. Questo d'altronde lo decidono i poteri forti (USA, mafia, vaticano, banche e finanza, lobby varie) e lo hanno probabilmente già deciso, cosicché berlusconi ha già elevato il volume del “sussurro”, fino a farlo divenire urlo d’assalto.
I sondaggi dicono che la destra può vincere le elezioni anche senza l’UDC, e questo da berlusconi &c. è ritenuto piuttosto un vantaggio: nessuna palla al piede, infatti, per modificare costituzione, allontanarsi dall’Europa, etcetera E ho terrore a pensare cosa sarebbero capaci di fare senza una opposizione costituzionalista interna.
Più che mai la leadership di berlusconi è forte!

PikeBishop
Inviato: 2/3/2007 8:32  Aggiornato: 2/3/2007 8:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Citazione:
ho terrore a pensare cosa sarebbero capaci di fare senza una opposizione costituzionalista interna.

Brrrrrr, che paura!!!!!! Mortadella forever

Il tifo e' la fine del calcio (nel culo).

Vuoi vedere che i Biechi Blu magari fanno un indulto? Vanno avanti nel progetto TAV? Ampliano una base militare a Vicenza? Non risolvono la questione del conflitto di interessi? Sono capaci di tutto, anche di distruggere il sistema pensionistico e stravolgere lo Statuto dei Lavoratori. Che paura!

No Pasaran: il bello di avere la destra al Governo e' che la sinistra puo' avere quel tono da maestrina scandalizzata perche' i discoli hanno messo una rana nel cassetto del registro di classe. E tutti vissero felici e sdegnati.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Enrico
Inviato: 2/3/2007 10:48  Aggiornato: 2/3/2007 10:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Citazione:
altro che falsa suspence, basta un colpo di tosse per farlo ricadere

Sì, ma non è una novità degli ultimi giorni; è risaputo dal 10 Aprile 2006.

Citazione:
Né è vero che “nessun partito in Parlamento vuole andare ad elezioni subito”. Questo d'altronde lo decidono i poteri forti (USA, mafia, vaticano, banche e finanza, lobby varie) e lo hanno probabilmente già deciso, cosicché berlusconi ha già elevato il volume del “sussurro”, fino a farlo divenire urlo d’assalto.

Urlo d’assalto???? Ma de che……lui certo che vorrebbe andare ad elezioni ma Fini e Casini no. E “l’urlo” gli è rimasto strozzato in gola.

Citazione:
sondaggi dicono che la destra può vincere le elezioni anche senza l’UDC

Forza Italia però da sola, senza cioè AN e UDC, non va da nessuna parte.

Citazione:
Più che mai la leadership di berlusconi è forte!

Sì, in Forza Italia è più che mai forte. E si ferma lì. Per i suoi (ex) alleati ormai Berlusconi parla a vuoto, è di ieri infatti la sua affermazione “La nuova legge elettorale è un falso problema” ed è stato sommerso di critiche dai suoi (ex) alleati per l’ennesima volta. Non lo caga più nessuno nella (ex) CDL.

La realtà dei fatti dice che gli è rimasta solo la leadership del suo partito che però, nonostante sia sempre il partito con la più alta percentuale di consensi, gli può permettere solo pratiche onanistiche.

ectobius
Inviato: 2/3/2007 11:50  Aggiornato: 2/3/2007 12:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Siete degli illusi se pensate che nessuno più lo caga, il berlusconi. Che è invece l’utile idiota dei poteri forti e attraverso questi garantirà il potere politico anche a Fini che non chiede altro. E Fini, lo constaterete presto, lo appoggerà... senza se e senza ma, come usa dire oggi.
Certo la maggioranza dell’attuale governo è eterogenea e bloccata, ma cosa ci si può aspettare da una nuova maggioranza antieureupeista, americanista, antifisco, proevasione fiscale, indifferente all’ambiente... e soprattutto ANTICOSTITUZIONALISTA.
Mi direte che con l’attuale legge elettorale non avrà una solida maggioranza in Senato. Ma chissenefrega se mafia, confindustria, USA, vaticano e via andando li sosterranno... senza se e senza ma.

Orwell84
Inviato: 2/3/2007 15:36  Aggiornato: 2/3/2007 15:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Uliwood Party di Marco Travaglio - *link

Mentre “l’onorevole professor Romano Prodi” rassegnava le sue dimissioni nelle mani del capo dello Stato in un colloquio di 20 minuti “grave e asciutto”, mentre migliaia di elettori esausti e inferociti tempestavano le redazioni e le segreterie dei partiti per esternare i sensi di tutto il loro schifo, la consueta compagnia di giro sciamava nei vari boudoir televisivi per una promettente serotina-nottatina di pazzeggio sottovuotospinto.
Particolarmente apprezzato, non so più se chez Vespa o chez Mentana, ormai perfettamente intercambiabili, il siparietto del Politomargherito, del Vladimirluxuria e del Paolocento dal cognome francamente eccessivo (basterebbe e avanzerebbe un Dieci) che distillavano stravaccati sui divanetti bianchi i sapidi retroscena della catastrofe. [...].
Si capiva benissimo che, Prodi o non Prodi, governicchio o governassimo, loro saranno sempre lì, morbidamente assisi: anzi, una bella crisi ogni tanto elettrizza il clima, alza l’audience e costringe i bravi conduttori a invitare loro anziché la compagnia della buona morte sul delitto di Cogne o sulla strage di Erba. [...]
Così la gente si convince che sono tutti uguali, che è tutto un magnamagna e che ci meritiamo Berlusconi. Il quale, dal canto suo, dimostra già vent’anni di meno in perfetta sintonia col rialzo del titolo Mediaset in borsa e ha buon gioco a pontificare sull’inaffidabilità dei comunisti, ai quali – con un tocco di classe – insegna la “coerenza morale”. Poi rassicura: “Casini non va da nessuna parte, me l’ha garantito personalmente il nostro amico siciliano Totò Cuffaro” (“e io allora che ci sto a fare?”, avrebbe commentato piccato Marcello Dell’Utri, reduce dai trionfi dei falsi diari del Duce). Così chi, fino all’altroieri lo dava per morto e lo proponeva addirittura come senatore a vita è servito.Il resto è vacuo chiacchiericcio sul complotto dei “poteri forti” – la spectre Vaticano-Amerika-Confindustria – che avrebbe subornato i compagni Andreotti, Cossiga e Pininfarina su cui i professionisti della politica, quelli che ci capiscono, contavano moltissimo. “Sono mancati i voti di Andreotti e Pininfarina”, osserva stupefatta Anna Finocchiaro, che pure in mattinata pareva rincuorata dall’arrivo dell’industriale. Come se Pininfarina fosse un operaio delle presse e Andreotti non fosse l’ex candidato di Bellachioma alla presidenza del Senato.
Per non parlare di Cossiga, che ci aveva pure fatto la grazia di dare le dimissioni da senatore a vita, ma l’Unione le aveva astutamente respinte. “Ma come, Andreotti aveva assicurato il suo appoggio”, diceva costernato Nicola Latorre, che crede ancora alla parola di Andreotti e, probabilmente, anche alla Befana. Come pure Mastella, che mesi fa annunciava un Andreotti ormai conquistato alla causa (“Dobbiamo fargli un monumento, altro che parlare della sentenza di Palermo”) e ora lo difende ancora, accusando la maggioranza (di cui lui fa parte): “Facciamo la guerra agli USA, attacchiamo il Vaticano e abbiamo nei dintorni qualche epigono del terrorismo”. Berlusconi o calderoni non saprebbero dire di meglio. Resta da capire perché Blair possa ritirarsi dall’Iraq, mentre noi non possiamo nemmeno discutere dell’Afghanistan. Enzo Carra, il teodem condannato, sta già alla cassa: “Intanto abbiamo affossato i Dico”. Insomma, gl’insulti giustamente piovuti sulle eventuali teste del trotzkista Turigliatto e del signor Rossi dell’Officina Comunista andrebbero divisi con tanti, troppi.
Poi, fuori dal palazzo e dai salotti, ci sarebbe la signora Giuliana Vaccai, che scrive implorante all’Unità: “Chi vi ha votato vive con mille euro al mese. Siate seri”. Ma chi cazzo si crede di essere, questa qua?

Enrico
Inviato: 2/3/2007 18:01  Aggiornato: 2/3/2007 18:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Citazione:
Siete degli illusi se pensate che nessuno più lo caga, il berlusconi.

Qui nessuno si illude più di nulla. Mi sa che sei tu che non ti rendi ancora conto che la Lega e l'UDC se ne sono già andati via per cazzi loro e che Fini si vuole fottere i voti di Berlusca senza però contemporaneamente distruggere AN; problema molto complicato da risolvere per Fini....e intanto il tempo passa....

Citazione:
Che è invece l’utile idiota dei poteri forti

Ma de che? e comunque, seguendoti nel tuo sballato ragionamento, ormai non gli serve più.

Citazione:
E Fini, lo constaterete presto, lo appoggerà... senza se e senza ma, come usa dire oggi.

Più che altro Fini glielo sta appoggiando...per ora...e al momento giusto, se ci riesce, glielo infila....

Citazione:
Certo la maggioranza dell’attuale governo è eterogenea e bloccata, ma cosa ci si può aspettare da una nuova maggioranza antieureupeista, americanista, antifisco, proevasione fiscale, indifferente all’ambiente... e soprattutto ANTICOSTITUZIONALISTA.

E quindi?

Citazione:
Mi direte che con l’attuale legge elettorale non avrà una solida maggioranza in Senato. Ma chissenefrega se mafia, confindustria, USA, vaticano e via andando li sosterranno... senza se e senza ma.

Piano con la chimica.....moderare le quantità.

ectobius
Inviato: 3/3/2007 7:57  Aggiornato: 3/3/2007 7:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Più che altro Fini glielo sta appoggiando...per ora...e al momento giusto, se ci riesce, glielo infila....

Ma che vai dicendo? Lo ha sempre appoggiato, anche nelle decisioni più ignobili... e se lo è sempre preso in quel posto.
Cerca di interpretare la reltà per quella che è, piuttosto che fare il qualunquista.

Enrico
Inviato: 3/3/2007 10:44  Aggiornato: 3/3/2007 10:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Citazione:
Lo ha sempre appoggiato, anche nelle decisioni più ignobili... e se lo è sempre preso in quel posto.

Certo, ma questo riguarda il passato; io parlavo del presente e del prossimo futuro.

Citazione:
Cerca di interpretare la reltà per quella che è, piuttosto che fare il qualunquista.

Io ci provo a interpretare la realtà, e nel modo più oggettivo possibile, visto che della leadership o meno del Berlusca non me ne può fregare di meno. Non ci guadagno nulla a dire una cosa piuttosto che un'altra, non avendo poi alcuna tessera di partito.

Sul qualunquismo....scusa ma mi scappa da ridere

ectobius
Inviato: 3/3/2007 12:05  Aggiornato: 3/3/2007 12:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Anch’io non ho tessere di partito Ma avrei a cuore una Politica con la p maiuscolo E vado a votare per quel che vale, mai avendo per scopo un qualsiasi tornaconto personale. Le mie opinioni possono valere niente, ma le offro lo stesso al rischio del confronto.
E non amo tirarmi indietro in eventuali battaglie anche solo contro molini a vento, battaglie perse: “... in un ristorante che sembra una loggia di massoni... là mi hanno fatto vedere, là andava e stava seduto Serëža Esenin e mi hanno fatto vedere dove aveva fatto a botte e dal primo piano della galleria era caduto oltre la balaustra con la testa sul parquet della sala da ballo, ma si era rialzato, erano tutti stupefatti, ma Serëža era riandato a fare a botte, e per le scale aveva continuato a fare a botte come un teppista...”.
E c’è poco da ridere sul qualunquismo di chi si tira fuori... tanto sono tutti uguali.

PikeBishop
Inviato: 3/3/2007 13:25  Aggiornato: 3/3/2007 13:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Citazione:
avrei a cuore una Politica con la p maiuscolo E vado a votare per quel che vale, mai avendo per scopo un qualsiasi tornaconto personale

Questa e' un'altra delle frasi che rivelano un ennesimo luogo comune che pero' e' instillato dall'alto.
La politica democratica partitica e' fatta proprio per il tornaconto personale dell'elettore.
I programmi dei partiti - che in teoria se al governo dovrebbero almeno cercare di attuare - rispecchiano la volonta' degli elettori nel privilegiare alcuni settori piuttosto che altri. In questo senso i partiti di centro dovrebbero vivere per il presente e accontentare un po' tutti e scontentando un po' tutti allo stesso tempo, i partiti di sinistra (in teoria) dovrebbero lavorare su progetti che introducano una societa' in cui i lavoratori hanno la prevalenza e tutti debbano lavorare per vivere ed infine i partiti di destra dovrebbero accentrare il potere nelle mani del Re o dell'Uomo del Destino o delle Classi Superiori (o ricche perche', loro pensano, intrinsecamente superiori) facendo il bene di tutti secondo i dettami della classe dirigente.

E' chiaro che se un banchiere vota per un partito di sinistra, o e' matto lui o c'e' qualcosa di decisamente sbagliato nel partito di sinistra (come e' il caso dei Demoniaci Sinistri). Il fatto e' che tutto questo sistema, oltre ad essere chiaramente una pagliacciata, non puo' funzionare: dove la maggioranza della popolazione e' formata da operai, impiegati e braccianti (come in genere succede), la sinistra e' destinata a vincere sempre, a meno che non ci sia qualcosa che non funziona nel sistema.

Chi invece NON DOVREBBE AVERE ALCUN TORNACONTO PERSONALE e' il rappresentante eletto, che ha un "contratto" con gli elettori per fare i LORO interessi e non i suoi personali - in teoria, ma anche questa e' una pagliacciata - per seguire il programma che favorira' alcune categorie a discapito di altre o piuttosto il vivere alla giornata mediando tra le parti, un colpo al cerchio ed uno alla botte - quella che avrebbe dovuto nella propaganda, ma non e' mai stata - la politica Democristiana.

Percio' dire che vai a votare senza tornaconto personale, se sei daccordo col teatrino democratico, e' un'eresia. Ma e' una di quelle eresie che ci hanno insegnato col sussidiario, per la serie: confusi sempre.

Citazione:
E c’è poco da ridere sul qualunquismo di chi si tira fuori... tanto sono tutti uguali.

Stai parlando di quelli che "amministrano" coi soldi rapinati agli altri, vero?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
ectobius
Inviato: 3/3/2007 14:40  Aggiornato: 3/3/2007 14:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/1/2007
Da:
Inviati: 205
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Tutta 'sta tirata per sfondare una porta spalancata E lo dici tu stesso in fine: "se sei d'accordo col teatrino democratico". Ebbene non son d'accordo, né mi va di accordare alcunché ad un qualsiasi regime totalitario.
Chiuso!

Ashoka
Inviato: 3/3/2007 19:39  Aggiornato: 3/3/2007 19:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Crisi di governo: non è successo niente
Citazione:
Tutta 'sta tirata per sfondare una porta spalancata E lo dici tu stesso in fine: "se sei d'accordo col teatrino democratico". Ebbene non son d'accordo, né mi va di accordare alcunché ad un qualsiasi regime totalitario.
Chiuso!


Tertium non datur

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