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media : "De Mä, trasformazione o declino" |
Inviato da Redazione il 25/2/2007 8:00:00 (5264 letture) |
Intimidazioni e minacce rischiano di bloccare l'uscita del documentario "De Mä, trasformazione o declino", che il regista Pietro Orsatti ha realizzato sui lavoratori del Porto di Genova.
Questa è la lettera che Orsatti ci ha mandato, nella quale descrive un panorama che non sembra cambiato molto dai tempi di "fronte del Porto" di Kazan.
di Pietro Orsatti
Per un anno ho lavorato alla realizzazione di un documentario sulla realtà del lavoro del porto di Genova, "De Mä, trasformazione o declino". Fin dall'inizio non ho voluto seguire la via tradizionale dell'inchiesta giornalistica patinata, con un pastone di dichiarazioni dei vari soggetti istituzionali, imprenditoriali e sindacali; ho voluto invece immergermi nelle storie dei lavoratori, raccogliendo racconti e immagini di lavoro e di vita, …
… dando voce a chi spesso non ne ha. E molti lavoratori in questa lenta costruzione narrativa mi hanno accompagnato, offrendo il proprio volto e la propria esperienza personale con generosità, a volte con dolore e altre con allegria. Quello che è uscito fuori da questo lungo anno di lavoro ha confermato la sensazione che fin dalla prima bozza di stesura del documentario: non solo la stagione eroica dei camalli genovesi, dell'élite della classe operaia, era tramontata, ma che la trasformazione verificatasi a Genova negli ultimi 10 anni ha consentito il formarsi di un intreccio incredibile e pericoloso di precarietà, assenza di diritti, discriminazioni, degenerazioni politiche ed economiche, mancanza di sicurezza sul lavoro.
Tutto questo a fronte di una crisi, confermatasi ormai da sei anni almeno, dell'intero settore della portualità italiana che non riesce a reggere minimamente il confronto con i porti francesi e spagnoli. I dati parlano chiaro: 24 morti in porto in cinque anni; nell'ambito della Compagnia Unica (la mitica compagnia dei dockers genovesi) centinaia di incidenti all'anno su circa mille lavoratori; cattiva gestione del sistema portuale; autoproduzione (caso unico in tutta Europa) da parte dei terminalisti e armatori privati; cottimo; precarietà diffusa; mancata applicazione della legge 84/94 che prevede il contratto nazionale del lavoro portuale e l'istituto del mancato avviamento. Questi dati hanno trovato completa conferma nelle voci delle decine delle persone intervistate e delle immagini filmate durante la lavorazione.
Chiaramente mi aspettavo critiche, anche polemiche feroci: sono consapevole che in ogni caso il film ha per la prima volta svelato interamente un mondo assolutamente sconosciuto se non al ristretto ambito degli addetti ai lavori. Per questa ragione stavo cercando di organizzare una presentazione pubblica, invitando autorevoli interlocutori per aprire un dibattito aperto sull'iniziativa, e contemporaneamente stavo realizzando da alcune settimane piccole proiezioni private per calibrare al meglio il lavoro e ne ho messo parte (una versione completa a bassa risoluzione) su un indirizzo internet per raccogliere opinioni e contributi.
Ma non sono arrivati commenti o critiche, anzi. Quelle che sono arrivate sono state minacce e intimidazioni, sia verbali che scritte sui muri, ai lavoratori che avevano raccontato davanti alla telecamera la propria esperienza umana e lavorativa. Minacce chiare tese a far spaventare questi lavoratori, in particolare i giovani più esposti, per costringerli a fare un passo indietro, a "farsi togliere" dal film. La cosa più grave è che queste minacce sono state fatte sul posto di lavoro da altri lavoratori, e che le scritte sono comparse proprio nei locali della Compagnia Unica, addirittura una è stata anche posta nello spazio della bacheca ufficiale alla Chiamata, praticamente nel luogo più conosciuto e frequentato di questa sorta di "tempio" della classe operaia genovese. Scritte non generiche, ma con insulti e minacce e con il nome del destinatario in bella evidenza. Nomi di lavoratori, persone che hanno raccontato liberamente la propria condizione di lavoratori.
Una campagna assurda e vigliacca, una sorta di guerra preventiva e, questo il paradosso, ancor prima che venisse reso pubblico e presentato l'intero film.
Per questa ragione ho dovuto bloccare temporaneamente la presentazione di questa versione del film e sono tornato in montaggio: sto sostituendo le sequenze di quei lavoratori che, spaventati, si sono tirati indietro. Non li biasimo, anzi, fin dall'inizio ho sempre dichiarato a tutti che ero disponibile a ogni modifica funzionale alla loro tutela. Altri lavoratori, invece, hanno accettato di continuare, non vogliono retrocedere nonostante le gravissime pressione ricevute negli ultimi giorni.
Avevamo previsto la presentazione del film il 16 di marzo a Genova. In ogni modo cercheremo di mantenere l'impegno: lo dobbiamo soprattutto a quelle tante persone che hanno offerto il proprio volto e la propria voce all'obiettivo di una telecamera, e lo dobbiamo a tutti quei lavoratori che ogni giorno, in ogni ora del giorno della notte, in tuta e guanti rischiano la vita in porto, fra container e fasci di tubi di acciaio, pilastri di cemento e mezzi pesanti, gru e montagne di carbone e caolino. "Sono diventati come soldati per lavorare – mi ha raccontato un vecchio sindacalista che la trasformazione del porto l'ha vissuta tutta sulla propria pelle – vivono come bestie e si fanno male come bestie".
Anche e soprattutto per loro è stato girato questo film.
Pietro Orsatti
La storia del Porto di Genova su Wikipedia
Una storia del porto di Genova per gli appassionati di cartografia
Alcuni dati sull'attività del porto, a cura dell'Autorità Portuale
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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore |
Albero |
LoneWolf58 |
Inviato: 25/2/2007 10:23 Aggiornato: 25/2/2007 10:23 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 12/11/2005 Da: Padova Inviati: 4861 |
 Re: "De Mä, trasformazione o declino" Che dire? come al solito dispiace quando una voce che vuol denunciare uno stato di fatto viene zittita o si tenta di farlo. Ciò che denunciate sulla portualità di Zena accade pressocché tutti i giorni in tutti gli ambiti lavorativi a bassa specializzazione... e ad alto rischio. (cantieri edili officine etc...) Buon Lavoro p.s. nel caso facciate anche un DVD fatemelo sapere, magari in PM, mi interesserebbe l'acquisto...
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand) Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
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Linucs |
Inviato: 25/2/2007 10:32 Aggiornato: 25/2/2007 10:32 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 25/6/2004 Da: Inviati: 3996 |
 Re: "De Mä, trasformazione o declino" Leggo, ma sono incredulo: se la situazione fosse grave come si afferma, sicuramente sarebbe stata corretta dalla sinistra durante i proverbiali primi 100 giorni di governo, insieme al conflitto d'interessi di Berlusconi, senz'altro prima di pensare ad orpelli dementi qual e' l'ormai famosa legge di Mastella.
Se non e' stato fatto, probabilmente e' perche' i poteri forti internazionali ricattano i nostri rappresentanti democratici per impedir loro di tutelarci!
La cosa più grave è che queste minacce sono state fatte sul posto di lavoro da altri lavoratori
Che strano...
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tommasso |
Inviato: 25/2/2007 11:38 Aggiornato: 25/2/2007 11:38 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 12/5/2006 Da: ZENA Inviati: 722 |
 Re: "De Mä, trasformazione o declino" ditemi se e quando pubblicate il film, almeno avremo una base solida per modificare la voce di wiki.
salud!
"I nostri nemici sono creativi e pieni di risorse, e lo siamo anche noi. Loro non smettono mai di pensare a nuovi modi per danneggiare il nostro paese e la nostra gente, e nemmeno noi." 5 agosto 2004 G.W.Bush
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fantozzi |
Inviato: 25/2/2007 11:53 Aggiornato: 25/2/2007 11:53 |
Ho qualche dubbio   Iscritto: 9/12/2005 Da: non da qui Inviati: 154 |
 Re: "De Mä, trasformazione o declino" Citazione: Ciò che denunciate sulla portualità di Zena accade pressocché tutti i giorni in tutti gli ambiti lavorativi a bassa specializzazione... e ad alto rischio. (cantieri edili officine etc...) Per mia esperienza ti posso dire che e una situazione onnipresente la dove ce un lavoratore dipendente,specializato o no. UN SENTITO GRAZIE ALLA SINISTRA OPERAIA PERCHE CONTINUA A TUTELARE GLI INTERESI DEI SFRUTATORI.
il problema dell'umanita e che gli stupidi sono strasiguri di sè,mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi. -bertrand russell-
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StevenSide |
Inviato: 25/2/2007 20:32 Aggiornato: 25/2/2007 20:32 |
So tutto   Iscritto: 29/10/2006 Da: Inviati: 9 |
 Re: "De Mä, trasformazione o declino" Citazione: UN SENTITO GRAZIE ALLA SINISTRA OPERAIA PERCHE CONTINUA A TUTELARE GLI INTERESI DEI SFRUTATORI. La sacrosanta verità. 
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mc |
Inviato: 26/2/2007 9:23 Aggiornato: 26/2/2007 9:25 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 19/5/2004 Da: Inviati: 7222 |
 Re: "De Mä, trasformazione o declino" Se servisse un qualche aiuto (di qualsiasi genere) per portare a termine il progetto, prego contattarmi traminte pm o email (meglio pm) ... io sono nelle vicinanze.
Saluti.
mc
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fiammifero |
Inviato: 26/2/2007 11:28 Aggiornato: 26/2/2007 11:28 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 28/2/2005 Da: ROMA Inviati: 5691 |
 Re: "De Mä, trasformazione o declino" Non risolvere i problemi fà parte del sistema,altrimenti in prossima campagna elettorale cosa prometteranno? 
Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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