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news internazionali : Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Inviato da Enrico il 28/1/2007 8:20:00 (2965 letture)

di Enrico Sabatino

Si è appena concluso il World Social Forum 2007 di Nairobi e già si prospettano dure polemiche sull’effettiva utilità e concretezza di un evento che a partire dalla prima edizione del 2001 a Porto Alegre si è via via ingigantito per numero di partecipanti (solo la delegazione italiana era composta di circa 500 persone), seminari e soprattutto costi - per quest’anno è prevista una perdita di circa un milione di dollari.

Nato sull’onda delle proteste di Seattle contro il vertice del WTO del 1999 con motivazioni e aspettative necessarie e importanti, aveva acceso molte speranze creando un’occasione di relazioni, confronto e lavoro comune tra le diverse associazioni e società civili del Nord e Sud del mondo, ma purtroppo si è trasformato in un pachiderma che per il troppo peso non riesce più a smuoversi rimanendo fermo ad accumulare peso e volume, contribuendo così a vanificare sempre più gli obiettivi a lungo termine che si era preposto alla sua nascita. E la miriade di seminari sui temi più disparati aumenta solo dispersione, confusione e mancanza di partecipazione.

L’idea in sè di tenere l’edizione 2007 nel cuore dell’Africa è stata indubbiamente positiva, ma trattandosi di una scommessa dall’esito sicuramente incerto e contraddittorio, …

… ha avuto proprio il merito di mettere a nudo tutta una serie di problemi che prima o poi sarebbero emersi, e che sono esplosi in maniera così plateale a Nairobi.

I costi innanzitutto. Organizzare il WSF con il passar degli anni costa sempre di più e infatti quest’anno il costo dell'iscrizione al forum era di 80 euro per i non africani, di 500 scellini keniani (circa 5,5 euro) per gli africani – un prezzo pari a una settimana di salario e a un mese circa di affitto per una baracca in uno slum di Nairobi. La conseguenza è stata che al grido di «è un vero furto» sono piombati sul Social Forum Mondiale i ragazzi dello slum di Korogocho. Armati di cartelli con su scritto «è questo lo spirito del social forum?» o «non bisognerebbe condividere con chi ha di meno?», i ragazzi hanno organizzato un minicorteo lungo il perimetro dello stadio Kazarani, la location del forum, e fortunatamente circa 4000 pass sono stati poi distribuiti gratuitamente agli abitanti degli slum. Ma la decisione di far pagare l'ingresso ha negato comunque l'accesso a parecchi abitanti della città.

Sempre a causa dei costi organizzativi in costante aumento, l’edizione di Nairobi del WSF ha avuto il suo sponsor ufficiale - la compagnia telefonica Celtel, di proprietà della multinazionale Millicom International Cellular S.A. presente in quasi tutto il mondo. Ogni commento mi sembra superfluo….

Ma le contraddizioni aumentano se si pensa che l’unico grande punto di ristoro del WSF – con prezzi “occidentali”, un panino e una birra circa 10 dollari, quanto circa dieci giorni di reddito medio di una famiglia povera di Nairobi - era di proprietà del Ministro della Sicurezza Nazionale, soprannominato dai keniani “Kimendero”, cioè lo spezzatore di ossa. Anche in questo caso ulteriori parole sono inutili………..per fortuna ci hanno pensato i bambini dello slum di Korogocho che lo hanno assaltato svuotando tutti i contenitori di cibo.

Sfortunatamente c’è stato anche chi, come una signora di Nairobi, pensando di poter fare un buon affare in vista della presenza di 50.000 persone circa che avrebbero dovuto sfamarsi, è andata in banca e si è indebitata per circa 15.000 euro dando per garanzia la casa, i mobili e anche il letto.

Purtroppo è stata relegata in un angolo dello stadio e non ha venduto niente a causa del monopolio del Kimendero di cui sopra. Tra qualche giorno la banca le chiederà i soldi indietro e dovrà vendere casa, mobili e letto…….. no comment anche qui.

Chi era a Nairobi racconta anche di plastica e carta seminata per terra dagli altermondialisti, che però non si sono persi il seminario sull’ecosostenibilità dell’ambiente………..ma non è certo uno scandalo quando si radunano decine di migliaia di persone nello stesso posto per 5 giorni, succede naturalmente.

Quindi, ferma restando la fondamentale importanza di creare relazioni e sinergie tra le società civili del Nord e Sud del mondo, forse dopo questa edizione del WSF di Nairobi si comincerà una buona volta a discutere sui metodi più efficaci per portare avanti poi un lavoro comune che sappia centrare in pieno gli obiettivi da realizzare nelle varie realtà disperate del mondo; e l’assalto dei ragazzi di Korogocho sia per entrare che per cibarsi all’interno del forum è il segnale inequivocabile che il WSF deve cambiare, nella forma e nella sostanza.

Enrico Sabatino

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
hitman
Inviato: 28/1/2007 9:51  Aggiornato: 28/1/2007 9:51
So tutto
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 25
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Buongiorno a tutti.

...incredibile quella del monopolista spezzaossa.

Comunque colgo l'occasione del post di cui sopra per invitarvi alla lettura di 2 articoli interessanti in relazione ai social forum e ad altre organizzazioni "no-global" (articoli che contribuiscono a sollevare una evidente e mica da poco "questione morale"...)

La questione è: chi caccia i soldi ? - da cui si potrebbe dedurre la fatidica domanda implicita: cui prodest?.

Ovviamente senza nulla togliere - c'è bisogno di dirlo?- alle buone intenzioni di molti che si battono in queste fila è, credo, cruciale andare il più possibile in profondità.

Le fonti mi sembrano affidabili (il giornalista Blondet e il sito Peacelink).

Il primo si occupa delle fonti di finanziamento di alcune importanti realtà che costituiscono la galassia del Movimento dei movimenti, il secondo si concentra su una di queste fonti in particolare (e delle sue "relazioni pericolose").

Ecco i link:

Blondet:

http://it.novopress.info/?p=3215

Peacelink:

http://italy.peacelink.org/latina/articles/art_7629.html

Buona lettura (in realtà sarà piuttosto amara...)

spettatore
Inviato: 28/1/2007 10:00  Aggiornato: 28/1/2007 10:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
La nascita del WSF fù, sull'onda del popolo di Seattle, cosa buona e giusta. Ora dovrebbe sparire in meno di un nanosecondo perchè, da quanto si evince dall'articolo dell'ottimo Enrico, è palesemente infiltrato dalle"forze oscure". E', questa, una tattica non nuova delle "piramidi oscure": infiltrare, manovrare, deviare, annullare tutte le associazioni e le correnti di pensiero opposte. Purtroppo molti ci cascano ancora perchè in buona fede e realmente mossi da nobili ideali, ma almeno le cartacce potevano raccoglierle.


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
Cpt_Nemo
Inviato: 28/1/2007 11:44  Aggiornato: 28/1/2007 11:44
So tutto
Iscritto: 16/1/2007
Da:
Inviati: 6
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Come ogni organizzazione (in quanto governata dal denaro) prima o poi è costretta ad adeguarsi alle ciniche regole del mercato. Così, gli idealismi che hanno fatto nascere il WSF hanno fatto spazio al dominio di chi lo usa come strumento falsamente ideologico per rabbonire chi ha idee più "aperte" (ma quanto non si sa visto poi cos'è accaduto).

Il Nautilus blog
Sei uno spirito avventuroso? Nelle leggende cerchi forse la verità che dimora remota e nascosta oltre le terribili cascate del pericolo? Allora è me che cercherai
yarebon
Inviato: 28/1/2007 13:07  Aggiornato: 28/1/2007 13:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
sono d'accordo con spettatore.
Quando un'organizzazione (in questo caso il world social forum) acquista influenza nazionale o internazionale, inevitabilmente viene infiltrata. Questi personaggi si comportano come dei virus, attaccano organismi che possono nuocere ai loro piani.
Ciò non deve portarci ad avere un atteggiamento fatalista, anzi dagli errori si può solamente imparare, bisogna vedere se c'è volontà nei partecipanti, molti tra i quali (come dimostra questo articolo) sono ipocriti!

florizel
Inviato: 28/1/2007 13:49  Aggiornato: 28/1/2007 13:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Praticamente, l'articolo descrive perfettamente come la politica generi da se stessa, integrandola, la sua "opposizione".
Neutralizzando i potenziali sbocchi di una critica che, non lasciandosi "inglobare", realmente potrebbe contrastarla.

Sostituendosi ad essa, quindi, ed uscendone, ovviamente, rafforzata e pure con i dovuti profitti.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
_gaia_
Inviato: 28/1/2007 14:32  Aggiornato: 28/1/2007 14:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Articolo interessante, mi fa venir voglia di cercare per bene il "chi sta dietro a chi" anche per il WSF.


Un solo appunto..
Citazione:
plastica e carta seminata per terra dagli altermondialisti, che però non si sono persi il seminario sull’ecosostenibilità dell’ambiente………..ma non è certo uno scandalo quando si radunano decine di migliaia di persone nello stesso posto per 5 giorni, succede naturalmente

..eh?

florizel
Inviato: 28/1/2007 15:46  Aggiornato: 28/1/2007 15:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
"succede naturalmente".

"Naturalmente", succede dove l'individuo (e le sue individuali responsabilità) si confonde nella massa acefala...

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
hombre
Inviato: 28/1/2007 18:10  Aggiornato: 28/1/2007 18:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/12/2005
Da: sud
Inviati: 100
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Eh no, dai, almeno non così tante critiche a senso unico!
E’ purtroppo normale che la politica integri la sua opposizione (non credo che la crei al fine di integrarla, come sostiene Florizel, sarebbe troppa fatica).
Esattamente come l’Eni, ad es., che destina una parte dei suoi ricavi alle fonti alternative. Non ha creato le fonti alternative per integrarle nel suo business, ma ha cavalcato l’onda dell’opposizione al nucleare ed al petrolio. Che fai, rifiuti le fonti alternative perché inglobate all’Eni?

Non focalizziamo l’attenzione solo sulla Centel, sulle cartacce o sul chioschetto degli spaccaossa, perché di queste contraddizioni non ci si libererà mai.
Con questo forum si è voluto premiare il lavoro dei comboniani, che da decenni “si spaccano le ossa” in Africa. Perché enfatizziamo il lato negativo della manifestazione, tralasciando il lavoro di questa gente? Non l’hanno chiesto loro il forum in Africa, se lo sono trovato, ma tant’è, se serve a sollevare il velo sulla situazione che ben venga. Con tutte le contraddizioni, i finanziatori oscuri, le cartacce, i giornalisti fighetti che pretendono di descrivere l’Africa alloggiando all’Hilton.

Chi lavora in Africa non ha finanziatori oscuri. Li ha un’entità astratta, il WSF, il cui scopo non cosciente è gestire la protesta.
Quanto all’articolo di Blondet, di finanziatori oscuri è piena la nostra storia ed è un discorso sempre difficile da affrontare.
Ignazio Silone, Adriano Olivetti (per fare due esempi importanti in Italia dal punto di vista letterario ed urbanistico) avevano finanziatori oscuri alle loro spalle. Si tratta di decidere se buttare alle ortiche un pensiero comunque alternativo per l’epoca, salvando il lato buono, o se ripudiare tutto, buono e cattivo. Diciamo cioè che anche i contadini che credevano nella Comunità olivettiana, che seguivano i corsi organizzati dagli olivettiani, che hanno abitato le case costruite per loro sono da gettare perché hanno usufruito dei soldi oscuri?
Forse le mie parole appaiono sicure, ma non è così. Nemmeno io so se è possibile libertà di pensiero laddove la circolazione del mio libero pensiero venga finanziata da multinazionali.

florizel
Inviato: 28/1/2007 20:10  Aggiornato: 28/1/2007 20:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
E’ purtroppo normale che la politica integri la sua opposizione (non credo che la crei al fine di integrarla, come sostiene Florizel, sarebbe troppa fatica).

Ciao, Hombre...
Il WSF, per come è nato, per come si è articolato e per come è stato diretto, e soprattutto per gli obiettivi che si pone, è un chiarissimo prodotto dello stesso sistema che mette in discussione.
Se si ammette che la politica integri la sua opposizione, si dovrebbe tener conto della necessità, su scala mondiale, da parte del "sistema" (di cui la politica è solo un'espressione) di "crearla", al fine di riservarsi la possibilità di dirigere e canalizzare il dissenso verso derive che può gestire.
L'opposizione esiste, e questo è un fatto, son d'accordo. Ma il sistema la "crea" quando, per una serie di circostanze, INDUCE ad essa.
Storicamente, ogni opposizione che si è misurata con il Potere sul piano dello scontro frontale, rispondendo ad esso unicamente con la "reazione", ha finito per essere integrato.
L'esempio dell'ENI che hai riportato, è sintomatico non solo del fatto che a monte delle fonti alternative ci sia una matrice sistemica che prelude ad esse, ma anche sintomatico della "creazione" di un'opposizione allo stesso sistema.

Ultimamente c'è una domanda a cui cerco disperatamente di dare una risposta, interrogandomi sul movimento NO TAV, e ci sono riuscita solo parzialmente: l'avanzamento coscienziale di OGNI lotta, di ogni rivolta, di ogni opposizione, è presupposto o conseguenza delle stesse?
Se ci rifletti, ognuna delle due possibili risposte è in grado di ribaltare completamente il quadro che prefigura l'altra.
Citazione:
Che fai, rifiuti le fonti alternative perché inglobate all’Eni?

Personalmente, sento di risponderti "si".
Come recita la firma di _gaia_: "ci sono DUE scuole di pensiero (ed io seguo la terza)".

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
winston
Inviato: 28/1/2007 20:23  Aggiornato: 29/1/2007 1:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?

Nato sull’onda delle proteste...

magari si sviluppa e si traveste..

"Duro inconformista sin civilizar,
ven a nuestros brazos déjate domar

si eres joven y rebelde
Coca Cola te comprende"


Daniel Cohn Bendit: 1968 a sinistra, 2004 a destra

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
hombre
Inviato: 28/1/2007 21:13  Aggiornato: 28/1/2007 21:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/12/2005
Da: sud
Inviati: 100
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Pensiero di Florizel (ciao):
la politica crea l’opposizione al fine di dirigerla e gestirla. O meglio, tra il lasciare che nasca spontaneamente ed il crearla per gestirla, sceglie la seconda strada.
Può così, tra l’altro, aggiungo io, indirizzarla verso sponde che può controllare e, magari, farci sopra dei soldi.

Domanda: come faccio a distinguere tra forme spontanee di opposizione e forme manovrate?
Se porto il tuo ragionamento fino al suo limite, anche la protesta contro il voto, contro la versione ufficiale dell’11/9 è stata creata.
Allora perché perdi tempo a parlare? Ognuno di noi, anche qui, o è manovrato o manovratore.

Altra domanda: ammettendo che il tuo assunto sia vero, hanno la possibilità di farsi sentire solo le opposizioni consone al sistema. Qual è l’opposizione che non potrà mai svilupparsi perché veramente pericolosa, quella della quale non sentiremo mai parlare?

L’ultima tua domanda è un po’ difficile anche se, tutto sommato, a me sembra una distinzione che non ha risvolti pratici.
Ogni forma di lotta nasce per motivi egoistici, perché hai toccato i miei interessi, non necessariamente economici (a prescindere dal fatto che la protesta sia sacrosanta perché tu Stato stai cercando di farla sporca). Il manto della coscienza viene dopo. Il percorso tipico delle rivolte è: nascita nella zona interessata, successiva adesione da parte delle comunità non colpite. Se il manto coscienziale fosse presupposto, dovremmo ammettere l’eventualità che una protesta NO TAV possa nascere prima in Sicilia, per es., e poi nelle zone interessate. Cosa impossibile a verificarsi. Spero di aver compreso il senso della tua domanda.

argon
Inviato: 28/1/2007 21:17  Aggiornato: 28/1/2007 21:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da: Pordenone
Inviati: 287
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Probabile che ci siano infiltrazioni nel wmf, ma in purtroppo certi comportamenti fanno parte della natura umana.
non penso che i cambiamenti possano partire da grossi e pesanti movimenti come questo.

« La sovranità sovrannazionale di banchieri mondiali ed un’èlite intellettuale è preferibile all’autodeterminazione praticata nei secoli passati»
( David Rockefeller)
florizel
Inviato: 28/1/2007 21:53  Aggiornato: 28/1/2007 21:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
tra il lasciare che nasca spontaneamente ed il crearla per gestirla, sceglie la seconda strada.

Hombre, io il "sistema" non lo faccio tanto idiota da non aver capito che oltre a "prevenire" con le guerre l'ipotetico "attacco nemico", può prevenire anche l'opposizione a quelle guerre. Come? Non certo soffocandola, ma trasformandola, attraverso la politica, in un interlocutore gestibile ed "alleato" che sarà sempre riportato sul suo stesso piano.
E, se può, anticipandola, attraverso la creazione di appositi spazi politici.
Di occasioni affinchè un'opposizione nasca spontaneamente ce ne sono a miliardi, in ogni angolo del mondo, ma se compariamo la loro entità a quella dei danni prodotti dal sistema di dominio, dobbiamo concludere che c'è qualcosa che non va...
Questo qualcosa, a mio avviso, è direttamente proporzionale all'invasività della politica in ogni settore del pensiero umano ed in ogni spazio sociale.
Citazione:
come faccio a distinguere tra forme spontanee di opposizione e forme manovrate?

Bella domanda.
Potrei citarti l'esperienza del movimento NO TAV, ad esempio, e dimostrarti che se quella lotta riesce a reggere ancora è proprio grazie al fatto di aver rigettato e respinto la logica politica ed il suo tentativo di volerla integrare.
Ho tra l'altro scritto:
"Neutralizzando i potenziali sbocchi di una critica che, non lasciandosi "inglobare", realmente potrebbe contrastarla."
Citazione:
Se porto il tuo ragionamento fino al suo limite, anche la protesta contro il voto, contro la versione ufficiale dell’11/9 è stata creata.

Sei sicura che non sia ANCHE così?
Nel senso che, parallelamente ad una protesta che nasce spontanea, il Potere si dota di quegli strumenti atti ad inglobarla, fino a soppiantarla, pur lasciando aperti quegli spazi in cui si conservi l'illusione di poter opporsi ad esso.
La storia è piena di esempi, da questo punto di vista.
Sull'11 settembre, non so se hai seguito le discussioni a proposito della Prima Conferenza Internazionale tenutasi a Bologna nel settembre scorso: c'era addirittura chi auspicava una commissione di inchiesta con a capo Chavez!
Questo, non significa "creare" l'opposizione?
O, almeno, prevenirne i possibili sbocchi al di fuori degli ambiti istituzionalmente rappresentativi?
Citazione:
Ognuno di noi, anche qui, o è manovrato o manovratore.

Esiste anche la LIBERA SCELTA di voler, semplicemente, comunicare, o confrontarsi...
Vedere "nemici" ovunque è lo scopo a cui ci induce il Potere, io questo non lo scorderei. Citazione:
ammettendo che il tuo assunto sia vero, hanno la possibilità di farsi sentire solo le opposizioni consone al sistema.

Il mio assunto è che il sistema TALVOLTA crea le opposizioni, ma questo non vuol dire che la situazione non possa sfuggirgli dalle mani.
Citazione:
Qual è l’opposizione che non potrà mai svilupparsi perché veramente pericolosa, quella della quale non sentiremo mai parlare?

Una domanda stimolante, Hombre.
A mio avviso, bisogna andare a cercare in quelle realtà che il sistema mistifica o demonizza.
Per il seguito del tuo post, avrei delle perplessità.Non chiedevo quale sia ORA la situazione, ma COSA sarebbe davvero in grado di resistere all'inglobamento e alla canalizzazione.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
_gaia_
Inviato: 29/1/2007 1:43  Aggiornato: 2/2/2007 10:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Stavo girovagando per il sito del forum sociale mondiale e sono capitata per puro caso nella pagina degli sponsor dell'evento del 2005, dove compare, tra gli altri benefattori, anche il Rockefeller Brothers Fund.

Curioso come faccia capolino anche qui uno dei nomi più importanti dell'élite mondiale con le mani in pasta dappertutto, quello dei Rockefeller: un nome legato a realtà infauste quali il gruppo Bilderberg, i Rothschild, l'ambientalismo del terzo milennio (sponsorizza anche Greenpeace, fra gli altri), e poi ci sono il CFR, la Trilaterale, e insomma una serie pressoché infinita di altre interessanti connessioni.

Curioso..
O forse no.

edit: cambiato link non funzionante

marcocedol
Inviato: 29/1/2007 2:24  Aggiornato: 29/1/2007 2:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
E’ purtroppo normale che la politica integri la sua opposizione (non credo che la crei al fine di integrarla, come sostiene Florizel, sarebbe troppa fatica).


A volte la politica cannibalizza la propria opposizione, a volte può anche crearla per dare un'illusoria valvola di sfogo ed evitare che l'opposizione s'ingeneri in maniera indipendente.

Citazione:
Che fai, rifiuti le fonti alternative perché inglobate all’Eni?


Esistono anche altre possibilità, come tentare di evitare che l'ENI detenga il monopolio delle fonti alternative con il solo scopo di sopprimerle.

Citazione:
Non focalizziamo l’attenzione solo sulla Centel, sulle cartacce o sul chioschetto degli spaccaossa, perché di queste contraddizioni non ci si libererà mai.


Magari sarò massimalista ma in un progetto come quello del Forum il cui prezzo del biglietto d'ingresso somiglia a quello di una tribuna ai mondiali non spenderei un briciolo del mio tempo.
Se non ci si libera da queste contraddizioni meglio andare a fare altro, 50.000 persone in meno che buttano in giro cartacce e si alimentano al Mac Forum.

Citazione:
Perché enfatizziamo il lato negativo della manifestazione, tralasciando il lavoro di questa gente?


Forse perchè anche cercando bene con l'ausilio di un lanternino di lati positivi davvero non se ne trovano?

Citazione:
Nemmeno io so se è possibile libertà di pensiero laddove la circolazione del mio libero pensiero venga finanziata da multinazionali.


La risposta te la sei già data da solo, dal momento che neppure su Marte è mai esistita una multinazionale dedita al finanziamento del libero pensiero.

marcocedol
Inviato: 29/1/2007 2:43  Aggiornato: 29/1/2007 2:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
Domanda: come faccio a distinguere tra forme spontanee di opposizione e forme manovrate?


Guarda se vedi in giro le bandierine di qualche partito politico, rifletti quando qualcuno viene a dirti che devi comunque votare per x o y perchè anche se non ti piacciono sono comunque il meno peggio, vattene sbattendo la porta se ti accorgi che da quando è cambiato il governo a fare veramente opposizione sei rimasto solo tu.

Citazione:
Qual è l’opposizione che non potrà mai svilupparsi perché veramente pericolosa, quella della quale non sentiremo mai parlare?


Quella che non viene sponsorizzata da partiti politici, sindacati, banche, provincia, regione, multinazionali ed ogni altro organo di potere costituito che mai avrebbe interesse nella costruzione di una vera opposizione.

Citazione:
Il percorso tipico delle rivolte è: nascita nella zona interessata, successiva adesione da parte delle comunità non colpite.


Su questo punto hai perfettamente ragione, anche se questo non significa che si possa prescindere dal considerare il manto coscienziale un presupposto essenziale. Lo shock che colpisce la zona interessata è spesso proprio la scintilla che ingenera una presa di coscienza e conseguente assunzione di consapevolezza.
La protesta NO TAV non potrebbe mai nascere prima in Sicilia ma una protesta alla base di Sigonella potrebbe ingenerarsi da consapevolezze indotte dalla lotta sperimentata in Val di Susa.

florizel
Inviato: 29/1/2007 3:20  Aggiornato: 29/1/2007 3:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
una protesta alla base di Sigonella potrebbe ingenerarsi da consapevolezze indotte dalla lotta sperimentata in Val di Susa.

AMEN.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Kirbmarc
Inviato: 29/1/2007 3:28  Aggiornato: 29/1/2007 3:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
Qual è l’opposizione che non potrà mai svilupparsi perché veramente pericolosa, quella della quale non sentiremo mai parlare?

Quella che viene sempre definita come caos, depravazione,egoismo et cetera,magari?

PikeBishop
Inviato: 29/1/2007 10:27  Aggiornato: 29/1/2007 10:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
Domanda: come faccio a distinguere tra forme spontanee di opposizione e forme manovrate?

Parteciperesti ad una manifestazione indetta da una organizzazione chiamata Fuck for Virginity (FFV)?

Qui si e' sfondato il ridicolo: un consesso globale di antiglobalisti dedito a scongiurare la globalizzazione, facendola, tutto sommato sembrare una buona idea, dopo avere visto i vispi giovani all'opera.
C'e' da aggiungere altro? Passatemi una vela per asciugare le lacrime mentre aspetto Ford Prefect che dovrebbe passare di qui a momenti per organizzarmi un passaggio.

Consiglio: Consultare la famosa guida NWO Buzzword Bingo (ovvero: come stanare i figli di puttana), ideata e diretta dal celebre filosofo/mistico Santaruina.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
_gaia_
Inviato: 29/1/2007 12:12  Aggiornato: 29/1/2007 12:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/2/2006
Da:
Inviati: 1460
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Riprendo il discorso su "chi finanzia chi" rimandando a a questa fondamentale traduzione, che chiarisce molti punti riguardanti anche personaggi ed enti legati all'ambientalismo..

zuldan
Inviato: 29/1/2007 13:25  Aggiornato: 29/1/2007 13:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2006
Da: 4 angoli
Inviati: 115
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
florizel
Citazione:
Ultimamente c'è una domanda a cui cerco disperatamente di dare una risposta, interrogandomi sul movimento NO TAV, e ci sono riuscita solo parzialmente: l'avanzamento coscienziale di OGNI lotta, di ogni rivolta, di ogni opposizione, è presupposto o conseguenza delle stesse?


Ciao florizel,io credo che le due cose abbiano un percorso parallelo.
Mi spiego:una persona comincia a lottare contro il padrone di un industria che lo vuole licenziare.
Qui cominciano le prime contraddizioni,magari con le "forze dell'ordine",oppure con i "sindacati"confederali che fanno finta di sostenerti ma poi,come è ormai loro consuetudine vanno a braccetto coi datori di lavoro ed il governo.
A questo punto magari, vuoi cominciare a capirci di più; cerchi quindi di informarti leggendo qualche libro,o dai tuoi compagni (non venduti)
che conoscono meglio di te come vanno le cose di questo mondo,e perchè no, navigando in internet,sui siti giusti.
Capisci così che il tuo padrone è solo la punta dell'iceberg,formato dalle banche,dalle corporation e/o multinazionali ,dai politici e via discorrendo.
Aumentando,il proprio livello di coscienza,i casi sono 2:o aumenta la tua voglia di lottare e di conseguenza la tua coscienza,oppure chiedi a te stesso chi te lo fa fare e torni allo stadio o in discoteca.

Iron
Inviato: 29/1/2007 15:36  Aggiornato: 29/1/2007 15:36
So tutto
Iscritto: 3/9/2006
Da: Carcare
Inviati: 14
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Quoto lo spettatore. Ovunque entrino il denaro e/o le regole di mercato, questi spolpano e fanno marcire tutto.

bandit
Inviato: 29/1/2007 15:49  Aggiornato: 29/1/2007 15:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
"Ovunque entrino il denaro e/o le regole di mercato, questi spolpano e fanno marcire tutto"
++++++++
bisognerebbe dunque tenere lontano l'uno e le altre a suon di bastonate. ah, se potessimo beccare quello che ha inventato le regole del mercato...

hombre
Inviato: 29/1/2007 18:39  Aggiornato: 29/1/2007 18:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/12/2005
Da: sud
Inviati: 100
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Le vostre posizioni mi ricordano il pensiero di Fichte.
Voi vedete il Potere come l’Io di Fiche. Al posto della parola Io mettete Potere, al posto di non Io mettete Opposizione.
Fiche parlava di Io (Potere) che si delimita, ponendo il non-Io (Opposizione), per realizzare se stesso.

O meglio,l’Io è attività infinita ma, per poter esercitare questa attività, ci deve essere qualcosa su cui esercitarla. Ossia deve esserci un resistenza. Il non-Io si pone così come passaggio necessario per permettere all'Io di andare oltre i suoi limiti.

La liberazione completa e definitiva dell' Io dal Non-io non è mai conseguibile: ad ogni vittoria dell'Io sul Non-io segue immediatamente la ricomparsa di un nuovo Non-io (che l' Io stesso inconsciamente oppone a se stesso) e la lotta continua. La vittoria sarà sempre dell’Io, perché l’Io coglie la dipendenza del Non-io da se stesso, perché è una sua produzione, ed afferma in questo modo la propria autonomia nei suoi confronti.

Fichtianamente parlando, non c’è speranza e io sto cazzeggiando, pardon.

florizel
Inviato: 29/1/2007 20:39  Aggiornato: 29/1/2007 20:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
Aumentando,il proprio livello di coscienza,i casi sono 2:o aumenta la tua voglia di lottare e di conseguenza la tua coscienza,oppure chiedi a te stesso chi te lo fa fare e torni allo stadio o in discoteca.

Ciao, zuldan.
Io mi soffermerei un attimo sulla prima parte del tuo post:
"una persona comincia a lottare contro il padrone di un industria che lo vuole licenziare."

E' propio lì il punto: come comincia a lottare? Su quali basi e con quali presupposti?
Capirlo è indispensabile anche per scongiurare il rischio che il percorso a cui accenni non venga interrotto, intendo.
Arrivare ad una lotta con un minimo di "critica" alla politica, insomma, mi sembra indispensabile per non lasciarsene risucchiare, per impedire che essa permei l'intero contesto e ne limiti la portata, impedendo la deriva istituzionale della lotta stessa.
Insomma, "critica politica" o "critica ALLA politica"?

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
florizel
Inviato: 29/1/2007 20:53  Aggiornato: 29/1/2007 20:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
hombreCitazione:
Voi vedete il Potere come l’Io di Fiche. Al posto della parola Io mettete Potere, al posto di non Io mettete Opposizione.

Se è un modo per dire che lo stato siamo noi, credo che cada nel vuoto.
Non si può impunemente venire a dire che l'IO esiste solo in virtù della sua rappresentazione (la politica) ormai svelatasi in tutta la sua funzione spettacolarizzante e fucina di tutte le mistificazioni.


"La società portatrice dello spettacolo non domina solo per mezzo della sua egemonia economica (...) Essa definisce il programma di una classe dirigente e presiede alla sua costituzione.
Nello stesso modo in cui presenta gli pseudobeni a cui aspirare, offre ai rivoluzionari locali i falsi modelli di rivoluzione."


Guy Debord - La società dello Spettacolo.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
hombre
Inviato: 29/1/2007 21:31  Aggiornato: 29/1/2007 21:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/12/2005
Da: sud
Inviati: 100
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Ma no, volevo solo dire che il potere crea l'opposizione (come l'Io crea il non Io) per superarla ed effettuare la sua azione. In altre parole l'opposizione esiste solo come rappresentazione del potere e come suo prodotto funzionale.

Scusami l'intrusione nel privato, ma ultimamente mi sembri sempre più diffidente. Non sguainare la spada, non ti sto offendendo. Dico solo che mi sembri diffidente. Con me ti prego, abbassa le armi. Non mordo.

florizel
Inviato: 29/1/2007 22:51  Aggiornato: 29/1/2007 22:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
volevo solo dire che il potere crea l'opposizione (come l'Io crea il non Io)

hombre, non c'è bisogno di filosofeggiare, su questo.
Il WSF è l'esempio più eclatante di quanto si sta affermando: un "movimento" (?) tenuto su dai finanziamenti di qualche lobby, che si dà appuntamento in Africa a sostegno della colononizzazione in chiave evangelista delle anime indigene, che accoglie al suo interno individui tanto "coscienzialmente" emancipati da lasciare al loro passaggio la rappresentazione in piccolo dello scempio consumistico, che tiene automaticamente fuori gli africani per l'elevato costo di partecipazione, sponsorizzato da una multinazionale, con un unico punto ristoro imposto dal politicante locale, chiamare tutto questo opposizione è una vera e propria illogicità, nonchè una presa per il culo.

Di fronte a fatti come questi, anche il più idiota degli esseri pensanti qualche dubbio sulla "genuinità" della natura di quella "protesta" dovrebbe porselo.

E' ovvio che il Potere "crei" gli spazi per la sua opposizione, se essa, spontaneamente, dovesse defluire in ambiti che ne scardinano le fondamenta. Crearla, significa innanzitutto evitare di ricorrere a strategie repressive che metterebbero irrimediabilmente in crisi il teatrino della "democrazia", e che svelerebbero la sua reale natura aggressiva privata delle sue capacità di "mediazione".
Citazione:
ultimamente mi sembri sempre più diffidente

Verso di te? Assolutamente no.
Verso il "sistema" sempre di più, questo è vero.
In tutte le sue multeplici sfaccettature.
Citazione:
Con me ti prego, abbassa le armi. Non mordo.

Mi spiace averti dato l'impressione di averci messo mano, il "pericolo" non è così tangibile come forse hai immaginato potesse essere per me.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
rascalcitizen
Inviato: 30/1/2007 0:23  Aggiornato: 30/1/2007 0:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2005
Da: napoli
Inviati: 249
 Re: Un altro Social Forum Mondiale è possibile?
Citazione:
Nato sull’onda delle proteste di Seattle contro il vertice del WTO del 1999....
.....
con l'intento di riassorbire e ricondurre al sistema e alla politica tutte le energie di un movimento di massa potenzialmente rivoluzionario.

Hanno fatto questo, e ci sono riusciti, sabotando e negando al movimento quella che è la sua linfa vitale per il suo sviluppo e la sua crescita: la democrazia dal basso, dal punto di vista dei contenuti della lotta e organizzativo.

A livello internazionale è bastato aggiungere gli sponsor, trasformare il tutto in una serie infinita di seminari, convegni, gruppi di studio, ecc.ecc. gestiti dai soliti intellettuali dove non si decide nulla di innovativo, e quando si decide qualcosa, lo fanno sempre i soliti noti....

In Italia è stato sufficiente l'emergere di un nuovo ceto politico "al peperoncino" come Agnoletto, Caruso, Casarini,ecc. Fare eleggere i primi due... et voilà.....il movimento è morto, dopo essere stato trasformato in un cartello di forze neo-riformiste, che si pone, nella migliore delle ipotesi, l'obbiettivo di smussare un pò gli angoli più odiosi del sistema, senza cambiarlo nella sua essenza capitalista e guerrafondaia.

Ovvio che tra gli sponsor ci siano i Rockfeller, stanno agendo nel loro interesse....


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