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Iraq : Oil for blood
Inviato da goldstein il 9/1/2007 0:01:08 (6357 letture)

di Marco M

Per 35 anni, le compagnie petrolifere straniere che desideravano il petrolio dell'Iraq sono state come bambini con la faccia contro la vetrina di un negozio di dolci chiuso.

Ma le cose cambieranno presto.

Il Consiglio dei Ministri iracheno sta per approvare la nuova legge sugli idrocarburi, fortemente voluta da Stati Uniti e Gran Bretagna, che aprirà le porte alle compagnie occidentali. Dopo la nazionalizzazione del 1972, le multinazionali del petrolio torneranno in Iraq...

...terza riserva petrolifera del mondo, ad estrarre greggio. Il governo fantoccio iracheno recita che questo porterà soldi in Iraq per costruire infrastrutture.

Nonostante la situazione di vera e propria guerra civile in Iraq, le compagnie spingono per una immediata firma sui contratti. Perchè tanta fretta? Perchè le riserve di petrolio nel mondo si stanno esaurendo e la domanda ormai supera l'offerta, e la fine del saccheggio occidentale delle riserve venezuelane decretata dal presidente Chàvez, sottolinea l'Independent [1], affiancata alla crescita della domanda Cinese, ha aumentato la pressione sulle multinazionali petrolifere.

Il costo di estrazione di petrolio in Iraq è molto molto basso, poichè le riserve sono relativamente vicine alla superficie, per non parlare delle aree ancora vergini. Secondo l'EIA [2], l'Ente informativo del dipartimento dell'Energia Statunitense, “il vero potenziale dell’Iraq potrebbe essere molto elevato, in quanto il paese è relativamente inesplorato a causa di anni di guerre e sanzioni dell’Onu, in particolare la regione del deserto occidentale potrebbe contenere ulteriori risorse, forse altri 100 miliardi di barili”, teoricamente quindi raddoppiando le riserve attualmente note. Un paese dunque decisamente appetibile, ora a disposizione delle compagnie del petrolio dell'Occidente.

Le truppe americane, sin dal loro arrivo a Baghdad nel 2003, sono state mandate a proteggere le riserve petrolifere. Ancora, l'ORHA, l'ufficio per la ricostruzione e l'assistenza umanitaria, aveva stilato una lista di sedici preziosi siti che avrebbe dovuto proteggere l'esercito occupante [3], e l'ultimo di questi era il ministero del petrolio. Forse credendo che la lista andasse seguita al contrario, questo fu in realtà l'unico ad essere salvaguardato dalle forze Statunitensi, peccato per gli altri ed i 7.000 anni di storia testimoniati dal museo nazionale.
Come denunciò lo speciale di RaiNews24 firmato da Sigfrido Ranucci [4], noi italiani non fummo da meno, e vigilammo su quello che il dossier del Ministero delle Attività Produttive stilato sei mesi prima dell'occupazione definiva “un affare da 300 miliardi di dollari da non lasciarci scappare,” cioè i barili di petrolio di Nassiriya.

Nel frattempo la Halliburton, azienda in passato nelle mani del vicepresidente americano Dick Cheney, vinceva la gran parte dei bandi per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte dalle stesse forze d'occupazione.
Un sogno accarezzato a lungo, se è vero che nel 1999 lo stesso Cheney, quando era ancora CEO (Chief Executive Officer) della maggiore fornitrice mondiale di servizi per le industrie petrolifere, diceva: "Il mondo avrà bisogno di ulteriori 50 milioni di barili di petrolio al giorno entro il 2010. Il Medio Oriente, con due terzi del petrolio mondiale ai prezzi più bassi, è ancora il posto dove si trova la ricompensa finale".

La ricompensa finale. Un'espressione decisamente esplicativa di come ragionino queste persone. Il mondo visto come un videogioco stile "Super Mario Bros". Senza nemmeno il briciolo di romanticismo che nel videogioco pone come ricompensa finale la bella principessa.

Ed è del 2001 un rapporto [5] della task force per l'energia del vicepresidente Cheney intitolato "Foreign Suitors of Iraqi Oilfield Contracts" (Pretendenti stranieri ai contratti relativi ai giacimenti iracheni) che già allora analizzava le potenzialità dell'industria petrolifera irachena. Un interesse a dir poco morboso e con radici lontane negli anni.

Ed ora, nel 2007, non si può che concludere: mission accomplished.

L'Independent raccoglie infine alcuni "ipse dixit":

"I proventi del petrolio, che la gente indica falsamente essere un nostro obiettivo, verranno messi in un fondo chiuso per il popolo iracheno". Tony Blair, 18 marzo 2003

"Il petrolio appartiene al popolo iracheno". Bush, 14 giugno 2006

"Il petrolio per il popolo iracheno è vitale. Non abbiamo invaso l'Iraq per il petrolio". Colin Powell, 10 luglio 2003

"Le riserve petrolifere irachene possono fruttare tra i 50 e i 100 miliardi di dollari in 2 o 3 anni, che saranno dell'Iraq che li userà per la ricostruzione". Paul Wolfowitz, marzo 2003


Marco M

Note:

[1] http://news.independent.co.uk/business/news/article2132467.ece
[2] http://urlin.it/1c73
[3] http://urlin.it/1c74
[4] http://www.rainews24.it/ran24/speciali/guerra_petrolio/
[5] http://urlin.it/1c72

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
edo
Inviato: 9/1/2007 10:06  Aggiornato: 9/1/2007 10:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Oil for blood
chissà che ne pensa Aldo Forbice!
lui dall'alto del suo zapping ha ben chiaro chi siano i buoni ed i cattivi.
sappiate che state parlando male dei buoni!!!!

cattivoni che non siete altri!

cocis
Inviato: 9/1/2007 11:12  Aggiornato: 9/1/2007 11:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Oil for blood
se provo a dire ad alcune persone che gli usa sono andati in iraq per rubare il petrolio .. di danno del matto..

AlexMai
Inviato: 9/1/2007 11:14  Aggiornato: 9/1/2007 11:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/9/2005
Da: Roma
Inviati: 74
 Re: Oil for blood
Domanda da cento milioni... perchè, avendo necessità di trovare un capro espiatorio per il 9/11, non hanno usato subito Saddam, magari in coppia con OBL?
Forse che prima del petrolio viene la...

Alessandro
www.alexmai.it
bigivan
Inviato: 9/1/2007 12:57  Aggiornato: 9/1/2007 12:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Oil for blood
Ma come li odio questi americani...credono davvero che la gente sia stupida??!!

Le ultime guerre che hanno fatto avevano CHIARAMENTE motivazioni super fasulle (anche in passato lo erano,ma molto più"mascherate") ..ora invece anche un deficente si accorgerebbe che prendono tutti per il .... !!!

..eppure continuano ad andare avanti indifferenti di tutto.. poveri noi..

..e ciò che mi rattrista di più è che sento ancora gente che sogna di andare a vivere negli U.S.A.,il paese della libertà,della grandezza,dove tutto è possibile... ma vaff !!!!!!!!!!!!!

-scusate lo sfogo -

Tutto sta procedendo come avevo previsto.
Abulafia
Inviato: 9/1/2007 13:12  Aggiornato: 9/1/2007 13:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/11/2005
Da:
Inviati: 1612
 Re: Oil for blood
Buondì,

Citazione:
questi americani...
guerre che hanno fatto...
vivere negli U.S.A. ...

Piccolo quiz del martedì: indovinate quale iscritto di L.C. potrebbe vestire le citazioni di cui sopra...
...chi indovina diviene Redazione al posto dell'odioso precedente.

Vabbè che è uno sfogo, Bigivan, ma occhio alle generalizzazioni: prima o poi si finisce col crederci.... e son dolori (per gli altri).

...Ars adeo latet arte sua...
florizel
Inviato: 9/1/2007 13:19  Aggiornato: 9/1/2007 13:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Oil for blood
Ai colossi americani il bottino di guerra. La denuncia del quotidiano The Indipendent.

"Con questo titolo The Independent on Sunday, anticipa la controversa legge che sta per arrivare al Parlamento di Baghdad (...) Alla sua stesura ha partecipato la stessa amministrazione Usa"

Misteri dell'esportazione della democrazia.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
GreatGig
Inviato: 9/1/2007 13:56  Aggiornato: 9/1/2007 13:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/10/2006
Da: Napoli
Inviati: 77
 Re: Oil for blood
Secondo Giulietto Chiesa, gli americani faxavano da Harvard al Cremlino le leggi già tradotte in russo da far approvare al governo di Eltsin (soprattutto privatizzazioni).
Considerando come l'economia russa è stata depredata e cannibalizzata negli anni successivi, mi sembra un parallelismo interessante.

Che ci sia un disegno complessivo studiato da tempo nella politica estera americana è ormai chiaro oltre ogni ragionevole dubbio. Altro che reazione ad eventi inaspettati come l'11 settembre o le WMD di Saddam...

"Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri."
Cassandra
Inviato: 9/1/2007 15:14  Aggiornato: 9/1/2007 15:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Oil for blood
Mai che nessuno desse il merito a chi ha dato la notizia per primo...

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
goldstein
Inviato: 9/1/2007 16:28  Aggiornato: 9/1/2007 16:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: Oil for blood
Al solito è istruttivo fare i classici due conti con le fonti di Google News.

Strage di Erba: 260 articoli circa.
Wielgus, la verità nel dossier Ma il Papa l’ha letto tardi: 117 articoli.
«Apocalypto» vietato ai minori: 86 articoli.
Microsoft: Windows è il re dei salotti: 52 articoli.
L'ex di Ronaldo piega YouTube: 31 articoli.
Iraq: ai colossi americani il bottino di guerra: 7 articoli.

AlexMai
Inviato: 9/1/2007 17:05  Aggiornato: 9/1/2007 17:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/9/2005
Da: Roma
Inviati: 74
 Re: Oil for blood
Il disegno complessivo sarà chiaro, ma potevano trovare scuse migliori...
E se il disegno lo avesse fatto qualcun altro, e noi vedessimo la mano del disegnatore sbagliato?

Alessandro
www.alexmai.it
Paxtibi
Inviato: 9/1/2007 18:15  Aggiornato: 9/1/2007 18:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Oil for blood
E non dimentichiamo il "prezioso alleato"...


Gli U.S.A. studiano la possibilità di pompare petrolio dal nord dell'Iraq verso Haifa, attraverso la Giordania

L'ufficio del Primo Ministro, che considera il condotto per Haifa come "indennità" che gli Stati Uniti potrebbero dare ad Israele in cambio del suo inequivocabile sostegno alla campagna guidata dagli americani in Iraq, ha richiesto agli americani un telegramma ufficiale.

goldstein
Inviato: 9/1/2007 18:22  Aggiornato: 9/1/2007 18:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: Oil for blood
Altra cosa da non dimenticare:

A Clean Break: A New Strategy for Securing the Realm

Following is a report prepared by The Institute for Advanced Strategic and Political
Studies’ "Study Group on a New Israeli Strategy Toward 2000." The main substantive
ideas in this paper emerge from a discussion in which prominent opinion makers,
including Richard Perle, James Colbert, Charles Fairbanks, Jr., Douglas Feith, Robert
Loewenberg, David Wurmser, and Meyrav Wurmser participated. The report, entitled "A
Clean Break: A New Strategy for Securing the Realm," is the framework for a series of
follow-up reports on strategy.


[...]

Israel can shape its strategic environment, in cooperation with Turkey and Jordan, by
weakening, containing, and even rolling back Syria. This effort can focus on removing
Saddam Hussein from power in Iraq — an important Israeli strategic objective in its own
right — as a means of foiling Syria’s regional ambitions.

(appena ho tempo traduco, comunque se non è già disponibile in rete potremmo tradurlo integralmente.)

elpueblo
Inviato: 9/1/2007 19:03  Aggiornato: 9/1/2007 19:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/11/2004
Da: Abruzzo meridionale
Inviati: 349
 Re: Oil for blood
Beh mi sembra inevitabile tutto ciò!
Si sapeva dal primo giorno cos'è che volevano dall'Iraq: petrolio!

gato
Inviato: 9/1/2007 19:05  Aggiornato: 9/1/2007 19:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/1/2006
Da: camposanto + +
Inviati: 175
 Re: Oil for blood
Non sono mai stato e non sarò mai antiamericano. Perché quelli che fanno queste cose non sono americani. Sono una razza diversa. Per farmi capire, un piccolo esempio: ho 2 fratelli che fanno i camionisti, ma anche loro dicono che i camionisti prima di tutto sono camionisti, poi italiani, tedeschi, francesi.....Chi gira tanto penso che mi capirà (non me ne vogliano i camionisti). Siamo solamente dei pedoni sacrificabili. E gli americani non e che sono messi meglio di noi. Anzi.............

elpueblo
Inviato: 9/1/2007 19:06  Aggiornato: 9/1/2007 19:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/11/2004
Da: Abruzzo meridionale
Inviati: 349
 Re: Oil for blood
Quello che mi colpisce è il silenzio mediatico , vedendo chi c'è al governo adesso.... ancora di più e li ho pure votati!
Del resto con un certo Gianni Riotta americanista di professione...

Freeman
Inviato: 9/1/2007 19:40  Aggiornato: 9/1/2007 19:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Oil for blood
Ne parlano anche su RAInews24, a quanto pare una delle pochissime isole (atolli?) di informazione indipendente e di giornalismo non troppo servile rimasto sulle reti televisive, pubbliche e non

..::: qui :::..

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
edo
Inviato: 9/1/2007 20:25  Aggiornato: 9/1/2007 20:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Oil for blood
non so quanto durerà l'atollo di rainews 24 visto che a dirigerlo dovrebbe essere arrivato un certo...corradino mineo... ...infatti l'articolo è stato reso totalmente inefficace, morto, alla mineo...insomma

lamefarmer
Inviato: 9/1/2007 22:16  Aggiornato: 9/1/2007 22:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/9/2005
Da: vacu°u(m)
Inviati: 334
 Re: Oil for blood
Qualcuno mi sa dire cosa centra con il conflitto somalo l'esercito USA? Qui c'é un articolo su repubblica a riguardo, ma non capisco perché gli USA dovrebbero ficcare il naso direttamente negli affari di MOGADISCIO, apparentemente dietro esplicita richiesta delle corti islamiche per giunta...

Ognuno parla di se stesso, sempre e comunque
Orwell84
Inviato: 10/1/2007 13:39  Aggiornato: 10/1/2007 13:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Oil for blood
(fonte: *terrelibere)

[...] La compagnia petrolifera italiana Eni, ancora di proprietà pubblica, e quindi di tutti i cittadini, per il 32% ha attivamente partecipato insieme alle altre multinazionali del petrolio alla azione di di lobbying affinché venisse modificata la legislazione sul petrolio in termini loro favorevoli.

L'Eni è infatti membro, insieme, tra gli altri, a Shell, Total, BP, Chevron dell'"International Tax and Investment Centre" (ITIC), una lobby volta a "consigliare i governi" su "politiche fiscali ed economiche responsabili" , come recita il suo statuto. L'ITIC nell'autunno 2004 ha presentato al Governo iracheno, in documento "Petroleum and Iraq's Future: Fiscal Options and Challenger" nel quale si sosteneva la introduzione dei Production Sharing Agreement. Alla presentazione del documento hanno partecipato due funzionari dell'Eni.

targaryen
Inviato: 10/1/2007 18:11  Aggiornato: 10/1/2007 18:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: Oil for blood
CIAO FLORIZEL!!!
PER ABULAFIA
W L'AMERICA, I SUOI VALORI, E GLI AMERICANI CHE ESPORTANO, VIVONO,CREANO DAL NULLA, SUDDETTI VALORI.( ABUFALIA, MI DICI DI QUALI VALORI HO PARLATO?)
NO PERCHE IN AMERICA CI VIVONO GLI AMERICANI.........GENTE PER BENE.....
SECONDO ME BIGIVAN E' STATO FIN TROPPO LEGGERO.AHHHHH... I SOLDATI SONO OBBLIGATI A FARE LA GUERRA, NON LO DECIDONO LORO.....AHHHHHHH.....L'AMERICA E' UNA DEMOCRAZIA, IL POPOLO E' SOVRANO.....SOVRANO DELLE LORO ALLUCINAZIONI.....LORO SONO AMERICANI......W BIG JIM QUINDI....
BRRRRRRR

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
bigivan
Inviato: 14/1/2007 2:20  Aggiornato: 14/1/2007 2:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/1/2006
Da:
Inviati: 167
 Re: Oil for blood
Hehehe LOL

Tutto sta procedendo come avevo previsto.
florizel
Inviato: 14/1/2007 13:09  Aggiornato: 14/1/2007 14:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Oil for blood
targaryenCitazione:
L'AMERICA E' UNA DEMOCRAZIA, IL POPOLO E' SOVRANO.....SOVRANO DELLE LORO ALLUCINAZIONI.....LORO SONO AMERICANI......

Io non ci scherzerei troppo, su questa cosa.
"Dividere" l'opinione pubblica, mettere le società civili l'una contro l'altra, o far si che si imputi ad esse la corresponsabilità delle drammatiche politiche di aggressione delle elite e degli stati, è, per il POTERE, fondamentale.

"Allucinati" lo si è se non si riesce a capire questo.
L'11 settembre 2001 docet.

Edito ed aggiungo: la firma e l'avatar di bigivan, che tu stesso citi, appaiono emblematiche di quanto sia diventato necessario, per il Potere, dalla II GM in poi, rendere le società civili "partecipi" (consapevolmente o meno) delle scelte "democratiche" degli stati, che si macchiano puntualmente, e non a caso, degli stessi crimini del "nemico".

Solita storia. Solita vilgliacca ed opportunistica miopia.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Punkaster
Inviato: 19/1/2007 17:12  Aggiornato: 19/1/2007 17:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/12/2006
Da: Aliens-Nations
Inviati: 98
 Re: Oil for blood
Aspetto con ansia la fine del petrolio, e l'inizio reale dell'era atomica...

Poi potremmo pisciare uranio in questo caso arricchito, metterlo nelle gondole delle nostre Enterprise in miniatura e scorreggiare plutonio per tutte le galassie...

"Vai distruggi il male evvai! alabarda spaziale"...


"Abbasso il capitalismo! Abbasso la falsa democrazia borghese! Viva la repubblica mondiale dei Soviet!"
Sempre vostro, V. Lenin
Punkaster
Inviato: 19/1/2007 17:31  Aggiornato: 19/1/2007 17:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/12/2006
Da: Aliens-Nations
Inviati: 98
 Re: Oil for blood
"Vai distruggi il male evvai! alabarda spaziale"...


Miva i componenti...

"Abbasso il capitalismo! Abbasso la falsa democrazia borghese! Viva la repubblica mondiale dei Soviet!"
Sempre vostro, V. Lenin
Orwell84
Inviato: 8/3/2007 22:47  Aggiornato: 8/3/2007 22:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Oil for blood
(fonte: Adnkronos)

Il disegno di legge sugli idrocarburi approvato dal Consiglio dei ministri iracheno è troppo generoso con le compagnie straniere e gli iracheni dovrebbero opporsi. Questo il commento fatto oggi da Salam al-Maliki, parlamentare vicino a Muqtada al-Sadr, ed ex ministro dei trasporti. "Tradizionalmente - ha detto l'esponente politico sciita, a margine di una conferenza sul futuro dell'Iraq organizzata dalla "Fondazione Corriere della Sera"- la politica irachena sul petrolio non consente alle società di avere più del 10% dei profitti del petrolio iracheno". Tuttavia, la nuova legge, "autorizza una quota più alta, e temo che non dovremmo essere d'accordo su questo". Per questa ragione, l'appello agli altri politici iracheni e al Parlamento è a "stare attenti, molto attenti" prima di approvarla in maniera definitiva.

Il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 26 febbraio deve infatti ancora essere ratificato dal parlamento di Baghdad. Per quanto riguarda la situazione irachena, "l'amministrazione Bush è in un pantano ed è guidata da uno stupido che non sa come condurre gli affari di Stato e quelli del mondo", ha affermato al Maliki, che ha definito la conferenza internazionale in programma sabato a Baghdad un primo passo nella giusta direzione. "Credo che Iraq, Iran e Siria debbano lavorare assieme e cooperare in termini politici ed economici, allora dovremmo essere in una situazione dove l'interferenza di una superpotenza nella regione viene ridotta", ha detto il politico sciita.Tuttavia, ha aggiunto, "sarebbe ingenuo pensare che l'amministrazione Usa possa cambiare direzione dall'oggi al domani". Per al-Maliki, l'atteggiamento da tenere nei suoi confronti deve essere quello di "continuare a cercare di fermarla, ma di provare a cooperare con gli Usa come nazione", in quanto "a noi piacerebbe essere amici degli Usa ma sembra diventare veramente difficile cooperare con l'amministrazione guidata da Bush. Questo è il problema".


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