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politica italiana : Quel biglietto senza corsa |
Inviato da marcocedol il 8/1/2007 5:04:17 (3801 letture) |
di Marco Cedolin
Fra le tante strenne natalizie che i cittadini italiani si sono trovati a raccogliere sotto il salice piangente, una più delle altre sembra proporsi quasi a titolo di scherno, in quanto risulta disancorata dai fondamenti della logica, in virtù dei quali tanto più un servizio è migliore tanto più si ha diritto a pretendere un equo pagamento, ma quando un servizio è scarso anche il suo costo dovrebbe essere commisurato a tale scarsità.
Dal primo gennaio 2007 viaggiare in treno costa di più, in quanto i vertici delle Ferrovie hanno deciso di aumentare mediamente del 9% (ma con punte che arrivano fino al 15%) le corse dei treni a lunga percorrenza Eurostar, Intercity e Alta Velocità. Sono invece esentati dal salasso i treni Regionali ed Interregionali, veicolo obbligato del pendolarismo giornaliero e gli Espressi.
Credo sia superfluo sottolineare che Intercity ed Eurostar, lungi da essere esclusivamente oggetto di una scelta “elitaria” dei viaggiatori, …
… si manifestano molto spesso come veicolo indispensabile per il cittadino comune che abbia necessità di muoversi all’interno dell’inferno di convogli soppressi, ritardi cronicizzati, mancanza di alternative, che costituisce la cacofonica situazione delle Ferrovie italiane. Riguardo all’Alta Velocità è invece preferibile stendere un velo pietoso in quanto si tratta di una proiezione onirica che non va oltre i cartelli nelle stazioni, gli elenchi delle biglietterie, le decorazioni a bordo dei binari e nulla più. Aumentare il biglietto di un “servizio di fantasia” è infatti esercizio altamente empirico tanto quanto dimostrare che i servizi offerti dalle nostre ferrovie meritino effettivamente un aggravio dei costi per il viaggiatore.
Osserviamo un attimo lo stato delle ferrovie italiane, per comprendere se i costi dei biglietti (secondo i vertici delle stesse ferrovie inferiori di quasi il 50% alla media europea) siano commisurati alla qualità di un servizio, purtroppo in stato di ben più grave soggezione di quanto i prezzi non dimostrino, rispetto agli standard europei.
Circa due terzi del sistema ferroviario italiano è costituito da linee a binario unico, una percentuale nettamente superiore a quella degli altri Paesi Europei più avanzati, quali Gran Bretagna, Olanda, Francia, Svizzera, Germania e Belgio.
In alcune regioni la situazione sotto questo aspetto è drammatica, in Valle d’Aosta non esiste un solo chilometro di doppio binario sugli 81 esistenti, in Abruzzo i chilometri a doppio binario sono solo 96 sui 541 totali, in Molise 23 su 266, in Basilicata 24 su 368, in Sicilia 146 su 1387.
Sui convogli italiani la fauna di bordo molto spesso eccelle in biodiversità e spazia dalle zecche alle cimici, agli scorpioni, per giungere fino ai topi ed è parte integrante di una realtà da incubo dove nulla funziona. Non funzionano le stazioni, antiquate, gestite in maniera inadeguata, sporche e con informazioni per i passeggeri spesso frammentarie e di difficile consultazione.
Non funziona la programmazione dei convogli, molti dei quali giornalmente vengono soppressi senza procedere all’adeguata informazione, mentre altri sono costretti a restare fermi in attesa dell’incrocio con il convoglio proveniente dalla direzione opposta, costringendo i passeggeri ad attese che rasentano l’eternità.
Non funzionano le carrozze ferroviarie, dove spesso il riscaldamento è rotto, parimenti ad ogni altro congegno meccanico o elettronico, fino a far si che i vari interruttori messi in bella mostra somiglino a tante piccole lucine prive di significato.
Non funziona il sistema delle coincidenze, pregiudicato a monte dai cronici ritardi che le rendono solo fantasiose ipotesi stampate sulla carta.
Non funziona la nuova gestione dei lavoratori, ispirata al dumping contrattuale che privilegia i tagli indiscriminati di costi e personale, caricando gli oneri sulle spalle dei viaggiatori, sotto forma di disservizio acuto e generalizzato.
Ma soprattutto non funzionano, o meglio non sono adeguati, i sistemi di sicurezza che dovrebbero tutelare l’incolumità fisica di passeggeri e ferrovieri, come l’infinita sequela d’incidenti, spesso mortali dimostra senza pietà. Sui due terzi dell’intera rete ferroviaria italiana (oltre 10.000 km.) il sistema di sicurezza, denominato “blocco meccanico Fs.” è obsoleto e si affida alla segnaletica e alla professionalità di macchinisti e capotreni. La maggior parte delle linee italiane (11.300 km su 16.000) sono prive del Sistema Controllo Marcia Treno (SCMT) indispensabile per la sicurezza. Lungo le linee prive di SCMT, per evitare il costo della presenza di un secondo agente in cabina di guida che sarebbe in questo caso indispensabile, si ricorre all’escamotage dell’apparecchio Vacma.
Tale apparecchio inutile e dannoso, ben lungi dall’esprimere un qualche contenuto tecnologico consiste semplicemente in un pedale che il macchinista deve pigiare ripetutamente come un robot ogni 55 secondi per tutta la durata del viaggio. Sulle nostre linee manca inoltre il sistema radio internazionale, attivo da tempo sui mezzi interoperabili europei, che per mezzo di ponti radio dedicati presenti lungo la linea garantisce il perfetto funzionamento in qualsiasi situazione geografica. I macchinisti sono così costretti a servirsi dei normali cellulari commerciali, con tutti i limiti in termini d’immediatezza, affidabilità e semplicità d’uso a cui si aggiungono le enormi difficoltà di comunicazione dovute alle zone d’ombra presenti nella rete.
Il materiale rotabile è vecchio e in cattivo stato di conservazione, mancano i finanziamenti e spesso per effettuare la riparazione di un locomotore si attinge a pezzi di ricambio prelevati da un altro locomotore della stessa specie. Le locomotive diesel usate per il trasporto regionale hanno un’età media di 23,8 anni, quelle elettriche di 21,3 anni, le motrici diesel cargo di 31,4 anni, i vagoni delle vecchie “littorine” ancora numerosissimi arrivano a un’età media di 44 anni. La maggior parte dei 50.000 carri merci esistenti sulla rete ferroviaria italiana ha un’età media di 30/40 anni.
Queste cifre più adatte a un museo ferroviario che non all’attività su rotaia di un paese che ama definirsi tecnologicamente avanzato, dimostrano quanto sia prioritaria la necessità di un immediato rinnovo del parco circolante.
Ogni giorno vengono soppressi tra 200 e 300 treni, poiché manca il personale che dovrebbe guidarli, oppure mancano fisicamente le carrozze o le motrici.
Se aggiungiamo il fatto che stipendi, buone uscite e pensioni dei manager che hanno contribuito e contribuiscono ad ingenerare questa situazione che ottimisticamente si potrebbe definire disastrosa, sono equivalenti ai ricavi del titolare di una grande industria, ecco che per un attimo ci sfuggono le ragioni per cui dal primo gennaio i viaggiatori siano chiamati a pagare di più per usufruire di un servizio che vale ogni giorno di meno. Probabilmente i biglietti dei treni italiani prima degli aumenti costavano meno della media europea (i salari italiani se è per questo la media europea neppure la immaginano) ma già si rivelavano particolarmente salati a fronte di un servizio ben sotto il limite della decenza, quella decenza che i vertici delle Ferrovie, imponendo i nuovi rincari, hanno dimostrato di non conoscere assolutamente.
Marco Cedolin |
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Autore |
Albero |
lx_alfo_xl |
Inviato: 8/1/2007 10:41 Aggiornato: 8/1/2007 11:10 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 3/9/2006 Da: Inviati: 93 |
Re: Quel biglietto senza corsa Trenitalia come d'altronde Alitalia sono pubbliche e quindi soggette al clientelismo e allora mi domando come può un'azienda rispettare canoni di efficienza quando i dipendenti sono il doppio del necessario? Perchè gli amministratori delegati sono i più pagati d'Europa (4,5,6 volte in +) per quello che perdono invece che per quello che valgono (e le miliardarie buonuscite?)
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Ghilgamesh |
Inviato: 8/1/2007 11:01 Aggiornato: 8/1/2007 11:01 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 27/10/2005 Da: Inviati: 3001 |
Re: Quel biglietto senza corsa AMEN.
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cocis |
Inviato: 8/1/2007 11:10 Aggiornato: 8/1/2007 11:10 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 11/1/2006 Da: V Inviati: 1430 |
Re: Quel biglietto senza corsa
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angodda |
Inviato: 8/1/2007 11:46 Aggiornato: 8/1/2007 11:46 |
So tutto Iscritto: 22/11/2006 Da: Inviati: 5 |
Re: Quel biglietto senza corsa Con gli aumenti dei biglietti paghiamo decenni in cui si sono elargiti stipendi faraonici ad amministratori segnalatisi solo per la loro incompetenza e per la loro capacità di creare buchi spaventosi nei bilanci. Se fossero stati retribuiti in base agli obiettivi raggiunti, a quest' ora non avrebbero accumulato ricchezze incalcolabili, ma sarebbero nella copiosa schiera dei nullatenenti. TRENITALIA R.I.P.
Satisfaction is the Death of DesireAngodda
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Mnz86 |
Inviato: 8/1/2007 11:51 Aggiornato: 8/1/2007 11:51 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 4/7/2005 Da: BS Inviati: 246 |
Re: Quel biglietto senza corsa Premesso che sono pendolare sulla linea evidentemente fortunata Milano-venezia da Brescia a Verona e quest'anno la questione dei ritardi sta andando più che bene (ad occhio direi almeno il 90% dei treni che prendo entro i 5-10 minuti di ritardo -che sono tra l'altro utilissimi quando si arriva in stazione all'ultimo momento ) mi permetto di fare un parallelismo con un altro treno che prendo pure quotidianamente dal mio paese fino a Brescia Centro. Per questo trenino locale, monobinario, carrozze di almeno 4 decenni superaffollate (mentre sugli interregionali FI che frequento si trova sempre posto), stazione senza segnaletica e fino all'anno scorso senza sala d'attesa (non che sia un problema grave, almeno per me), attualmente senza biglietteria (bisogna andare al bar in piazza) e senza custode, per la tratta entro i 10 chilometri spendo di abbonamento mensile 24 euro e spiccioli. 24 euro per 10 chilometri con la privata FERROVIE NORD MILANO la corsa singola costa 1,30 euro (narrano le leggende che 7 o 8 anni fa costasse 1.000 lire, chiaramente il servizio è lo stesso solo con più cigolii. Con trenitalia, linea Brescia-Verona P.V., chilometri 69, servizio tutto sommato migliore, spendo 48 euro e spiccioli, corsa singola 3 euro e 36 cent. 48 euro per 70 chilometri con TRENITALIA. Non so se ci siamo capiti, in ogni caso basta fare la divisione. Certo si potrebbero spendere un pò meno soldi per spot e fiction, e chiaramente per le TAV e per le altre stronzate varie e dare il servizio che c'è in lombardia e veneto anche alle regioni dove manca, e smetterla di ridurre gli interregionali sostituendoli con intercity. ma l'alternativa che si sta preparando è peggiore. QUello che racconto sopra è il servizio privato, senza le tariffe regolate dallo stato, con la grande concorrenza degli autobus che per la stessa tratta e per un servizio ancora peggiore (soggetto a code e altro, e comunque più lento) costa sui 40 euro, che presto avremo a livello nazionale.
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usemlab |
Inviato: 8/1/2007 14:53 Aggiornato: 8/1/2007 14:53 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 18/8/2006 Da: Inviati: 156 |
Re: Quel biglietto senza corsa Milano Livorno via Fornovo (o viceversa) chi ha preso quel treno sa che vuol dire. da quando prendevo il treno per andare a milano all'universita', sono almeno 16 anni di lavori, per poter raddoppiare il binario UNICO che sale per la CISA. Milano - PISA 290 km circa, circa 4 ore e mezzo di treno. non so se ricordo male, ma i tempi si sono anche allungati, ora lo stesso treno, preso per caso sotto le vacanze, impiega 20 min di piu' di allora.
Se vuoi passare da genova, allunghi, paghi il supplemento di stamazza, e stai sicuro che perdi la coincidenza impiegando anzi che 4 ore e mezzo, almeno 6 ore.
ovviamente c'e' ancora il binario unico, era buio e non ho visto lo stato dei lavori, probabilmente sono sospesi da 10 anni per mancanza di fondi.
In altri paesi il binario doppio lo montavano e smontavano 5 volte in 15 anni. In cina probabilmente anche 15 volte.
(e questo giusto per parlare di treni, la CISA autostrada e' un cantiere unico da 20 anni!)
che schifo e che vergogna, e' l'italia che puzza, il cancro piu' avanzato di una europa che marcisce
The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
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AlexMai |
Inviato: 8/1/2007 15:14 Aggiornato: 8/1/2007 15:14 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 19/9/2005 Da: Roma Inviati: 74 |
Re: Quel biglietto senza corsa Quest'anno ho preso due volte l'Eurostar... una per Milano, tre ore di ritardo, appuntamento perso (quello di mia moglie, il mio alla Libreria del Giallo per fortuna era il giorno dopo!) e poi il rimborso è pure arrivato tardi, praticamente già scaduto. La seconda a Genova, niente ritardo ma niente carrozza ristorante, e l'ho saputo solo a bordo
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tccom |
Inviato: 8/1/2007 15:47 Aggiornato: 8/1/2007 15:47 |
Mi sento vacillare Iscritto: 3/11/2005 Da: civitavecchia Inviati: 903 |
Re: Quel biglietto senza corsa pendolare navigato (poco più di 10 anni) sulla tratta civitavecchia-roma: doppio binario; trani pendolari affollatissimi; ritardo medio 8-10 minuti; pulizia dei treni: ridicola, sedili marroni, impossibilità di appoggiare la stanca capoccia senza prendere i pidocchi; costi: 78 euro/mese per fare 80 km comodità: scarsa...se prendo l'amato pininfarina che ha disegnato il TAF (treno alta frequentazione) lo strozzo con le mie mani; in 10 anni di treno mi ha fatto venire la gobba e l'ernia
ma, tutto sommato penso di essere tra i più fortunati.
pessimismo e fastidio
...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
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bandit |
Inviato: 8/1/2007 16:10 Aggiornato: 8/1/2007 16:10 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 28/11/2005 Da: Inviati: 1649 |
Re: Quel biglietto senza corsa difficile trovare qualcuno contento dei treni fuori dal club dei masochisti persi
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PikeBishop |
Inviato: 8/1/2007 16:18 Aggiornato: 9/1/2007 11:50 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 1/11/2005 Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK Inviati: 6263 |
Re: Quel biglietto senza corsa Io sono contento: posso iscrivermi al club? Se i termini di paragone sono le ferrovie migliori del mondo, tutte in paesi confinanti (Francia, Svizzera, Austria) le Ferrovie Italiche ne escono un po' malconcie. Ma se paragonate alla Gran Bretagna, diventano un sogno. E come possano essere cosi', con tutte le magagne gia' elencate (sovrapersonale, spreco continuo, stipendi miliardari a signori nessuno) e' di per se un miracolo. Attenzione: come e' gia' stato detto la privatizzazione incombe. Allora si' che ci sara' da godere. In Gran Bretagna il mezzo piu' veloce ed economico rimane sempre il mulo, viva il Tatcherismo di Sinistra PS Tanto per ripararsi dalle (giuste) ire di Linucs: la privatizzazione, naturalmente, non e' mai una vera privatizzazione; e' il solito gioco dei tre bussolotti da parte dei soliti noti per intascare soldi rapinati al pubblico a mano armata, il che capita quando una intera societa' e' giunta oltre la data di scadenza e ci si arraffa a piu' non posso in cerca di una scialuppa di salvataggio con la logica del "si salvi chi ha piu' conoscenze nei posti chiave".
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carloooooo |
Inviato: 8/1/2007 16:26 Aggiornato: 8/1/2007 16:26 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 9/7/2006 Da: marca gioiosa et amorosa Inviati: 1386 |
Re: Quel biglietto senza corsa Citazione: dare il servizio che c'è in lombardia e veneto anche alle regioni dove manca I pendolari della linea Udine-Venezia non la pensano esattamente così. Ma nessun problema, tanto tra poco arriverà il nuovo Sistema Metropolitano Ferroviario per la zona Padova-Mestre-Castelfranco-Treviso-Conegliano! Tra quanto? Tra un anno fa.Carlo
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illupodeicieli |
Inviato: 8/1/2007 16:48 Aggiornato: 8/1/2007 16:48 |
Mi sento vacillare Iscritto: 2/1/2005 Da: Inviati: 323 |
Re: Quel biglietto senza corsa se da noi in Sardegna fosse possibile, a volte utilizzerei il treno, come faccio quando mi reco nella penisola (per lavoro). con il campionario è difficile usare treno e bus, oltre al fatto che spesso è costoso.se il servizio per i pendolari è scadente lo è in tutta la penisola. ho paura che presto alcune tratte quì locali,come è già anche avvenuto, verranno sostituite dai pullman. ma non si doveva promuovere gli spostamenti dalla strada asfaltata a quella ferrata? se ci fosse e non costasse un occhio, per il mio lavoro caricherei l'auto su un vagone e mi farei portare da Cagliari a Sassari o a Olbia. non è piacevole guidare con pioggia o maltempo per 200 o 300 km. però non è consentito. non sono d'accordo con il dover adeguare i prezzi e ancorarli a quelli dei paesi dell'Ue. se loro li hanno alti perchè non li abbassano loro? o il cattivo servizio è imputabile ai prezzi ,neanche bassi, che costa prendere un treno? non credo che il disservizio dipenda dai prezzi dei biglietti.l
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Paxtibi |
Inviato: 8/1/2007 17:20 Aggiornato: 8/1/2007 17:20 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 3/4/2005 Da: Atene Inviati: 8134 |
Re: Quel biglietto senza corsa In compenso, pare che i Chinook in Afghanistan siano sempre in orario...
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Thibault |
Inviato: 8/1/2007 17:52 Aggiornato: 8/1/2007 17:52 |
Mi sento vacillare Iscritto: 25/5/2006 Da: Un mondo folle Inviati: 343 |
Re: Quel biglietto senza corsa Genova-Sanremo: 143Km 3 ore circa salvo ritardi che variano dai 10 a 50 minuti. L'intercity che prendono il 90% degli studenti per tornare a casa il venerdì ha un ritardo cronico minimo di 10 minuti. Da qualche anno da Imperia a Sanremo hanno messo una nuova tratta a doppio binario, sostituendo la vecchia. Per il resto binario unico su praticamente tutta la linea. P.S. I TAF (quelli a due piani) penso siano stati progettati a misura di barbapapà, soprattutto i sedili che credo siano scomodi di proposito, perchè una cosa del genere non può venir per caso. P.P.S. Vorrei erigere un monumento a chi ha progettato la stazione nuova di Sanremo... 400m dall'ingresso ai binari, penso che sia la stazione col più alto tasso di treni persi all'ultimo minuto. P.P.P.S. Nell'articolo ci si è dimenticati della multa di 25€ se si fa il biglietto sul treno, peccato che le biglietterie si adeguino allo standard delle ferrovie (in questo aiutate anche dall'utente pirla che ci mette sei ore per fare un biglietto) per non parlare delle macchinette automatiche, se ne funziona una su 4 va già bene.
E' una tranquilla notte di regime
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Mnz86 |
Inviato: 8/1/2007 18:47 Aggiornato: 8/1/2007 18:51 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 4/7/2005 Da: BS Inviati: 246 |
Re: Quel biglietto senza corsa L'unico comparto che ha buoni risultati economici è Centostazioni, società mista tra Ferrovie Italiane e partner privati.
L'utente però ha buonissime ragioni per odiare Centostazioni almeno a Brescia.
Recentemente, infatti, il ridotto spazio interno è stato ristrutturato. Peccato che, fra profumerie e cartolerie, abbiano continuato a dimenticare uno straccio di sala d'attesa. In compenso buona parte delle panchine di bordo binario, chiaramente gelide ma comunque utili, e già prima insufficienti (considerando che in tutta la stazione non c'è uno straccio di sedile) sono state rimpiazzate con altri tabelloni pubblicitari.
L'unico posto in cui ci si può sedere (oltre al terreno) è la tazza del lussuoso (e unico) bagno, prezzo d'ingresso 60 centesimi, che se non altro farà aumentare le pisciate sulle colonne.
(quanto costeranno tra spese d'acquisto e manutenzione le distributrici automatiche di biglietti? Oltre al fatto che sono certo più lente del bigliettaio.. sarebbe bello se venissero a costare anche di più)
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Bimbodeoro |
Inviato: 8/1/2007 19:24 Aggiornato: 8/1/2007 19:24 |
Mi sento vacillare Iscritto: 6/6/2006 Da: Amicoland Inviati: 388 |
Re: Quel biglietto senza corsa Ho preso il treno per Lucca lo scorso anno con una promozione della Sma, si viaggiava a 25€, andata e ritorno, bè, il peggior investimento della mia vita, oltre al treno che era fatiscente dai bocchettoni dell'aria usciva una miscela di non so che cosa, avrò respirato qualche sostanza tossica........... Mamma mia se ci ripenso.
"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."
"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
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Fisher |
Inviato: 9/1/2007 10:36 Aggiornato: 9/1/2007 10:36 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 2/12/2005 Da: Palermo Inviati: 45 |
Re: Quel biglietto senza corsa Non ne posso più di questo scandalismo su tutto ciò che è pubblico. Mi sembra che queste notizie escano ad orologeria - come quella sul Policlinico di Roma - solo per screditare i servizi pubblici e convincerci che dobbiamo privatizzarli. Avete mai affrontato un problema sanitario SERIO? Un vero medico dove vi manda? Dal punto di vista alberghiero non c'è dubbio che il privato è sempre meglio (almeno al sud, invece in certe regioni al nord anche l'aspetto alberghiero è ottimo), ma se in una clinica avete un problema di urgenza (per esempio un'emorragia) che fanno? chiamano l'ambulanza e vi portano all'ospedale. Ma dove sta scritto che privato è meglio (vedi ferrovie inglesi). Sono due anni che vado su è giù due volte a settimana da Palermo ad Agrigento col treno. Non ho avuto più di cinque minuti di ritardo (tranne due volte me la sono cavata con 3/4 d'ora, ma s'era proprio rotto il treno). E' vero che 120 Km si fanno in due ore, ma con la macchina non ci si può stare meno di 1 ora e 3/4, la strada è pericolosissima (soprattutto d'inverno) e l'ingresso a Palermo la sera è tragico e se ti si rompe la macchina sei davvero nel centro del deserto!
Le FFSS. Perché vanno male? Perché gli investimenti sono dirottati per i 2/3 sull'alta velocità che nessuno finora in Italia ha visto e costa il triplo della Francia. Perché i manager vengono pagati il triplo degli altri paesi. L'Alitalia. Si è fatto di tutto per farla fallire. Con il doppio hub (Malpensa e Fiumicino) senza strategie ma con manager pagati scandalosamente. Chi se la comprerà a prezzi stracciati?
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bandit |
Inviato: 9/1/2007 10:42 Aggiornato: 9/1/2007 10:42 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 28/11/2005 Da: Inviati: 1649 |
Re: Quel biglietto senza corsa ...ma è Bertinotti che devi convincere...
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Ashoka |
Inviato: 9/1/2007 11:16 Aggiornato: 9/1/2007 11:16 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 11/7/2005 Da: Inviati: 3660 |
Re: Quel biglietto senza corsa Citazione: L'Alitalia. Si è fatto di tutto per farla fallire. Con il doppio hub (Malpensa e Fiumicino) senza strategie ma con manager pagati scandalosamente. Chi se la comprerà a prezzi stracciati? MILANO - Secondo l'agenzia Ansa, la banca d'affari Rothschild "sta lavorando" alla creazione di una cordata di investitori per la presentazione di un'offerta nell'ambito della privatizzazione di Alitalia. E' quanto emerge da fonti vicine all'operazione che dovrebbe coinvolgere investitori italiani e internazionali.Non l'avrei mai detto! Ashoka
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Giuseppino |
Inviato: 15/1/2007 9:52 Aggiornato: 15/1/2007 9:52 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 13/12/2006 Da: Lancenigo o Padova Inviati: 36 |
Re: Quel biglietto senza corsa I dipendenti reali sono si e no la meta' di quelli necessari: capotreni e cst in alcuni depositi non coprono nemmeno il numero di turni..immaginarsi le riserve (eventuali malattie..capita anche ai ferrovieri).. Ci si salva grazie allo stakanovismo (se si scrive cosi') Ma non e' garantito che quando saranno pensionati i "grandi lavoratori" i nuovi assunti accetteranno ritmi fuori contratto.
"Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it."(Feynman)
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