Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE


opinione : Quale professione?
Inviato da Redazione il 19/12/2006 8:01:24 (5680 letture)

Di N.P.

Sul retro di questo quadro di Mario Sironi, intitolato "L'architetto", compare la seguente citazione di Walter Gropius, il fondatore della Bauhaus:

Qualsiasi professione abbiate scelto, il vostro senso del dovere riguardo al compito che vi siete proposti, deve essere così profondo da non distogliervi mai più dalla linea di condotta iniziale. Ciò nonostante può accadere che l’incarico che vi è stato dato vi sia tolto. In tal caso dovrete dimostrare abbastanza pazienza da poter aspettare a svilupparlo di nuovo. Agite come se la vita umana non avesse fine e fate piani che guardino al futuro. Soltanto così vi sentirete responsabili senza limiti di tempo ed il fatto che voi possiate o no vederne i risultati non dovrà mai sfiorare il vostro pensiero. Se la vostra contribuzione è stata vitale ci sarà sempre qualcuno che potrà continuare quello che voi avete realizzato e questo sarà la vostra partecipazione all’immortalità. - Walter Gropius.

Il progresso sociale si è arrestato, stiamo assistendo ad un regresso della civiltà e della cultura del lavoro.

Negli anni ’80 e ’90 le aziende rischiavano, oggi riducono i costi e snelliscono il personale, i ragazzi non riescono a crearsi un curriculum vitae e ad essere attori del loro futuro; chi invece un curriculum ce l’ha già ...

… non può più permettersi di cambiare posto di lavoro ed evolvere: “l’esperienza non serve", ci si sente rispondere.

Efficienza, competenza, qualità, sono ormai parole vuote.

Mentre la povertà incalza si assiste alla discriminazione sociale e al declassamento delle scuole di qualità e per tutti. Vediamo un ritorno in grande stile delle scuole private e di percorsi - solo verso l’alto - di eccellenza, come se tutti volessimo diventare dirigenti e “liberi” professionisti. La scelta del percorso di studio che servirà alla tua formazione professionale la deciderà il bilancio familiare.

Siamo fermi, siamo paralizzati, siamo imbavagliati.

Paralizzati dal denaro che non entra e dal sentimento di inutilità e di impotenza, intorpiditi. La precarietà ha prodotto solitudine, suicidi e drammi esistenziali. Il turbocapitalismo ha fallito e il progresso sociale non c'è stato. L’individualismo ha raggiunto un punto di non ritorno - non c’è collante sociale- e il mercato è spietatamente competitivo, saturo, iperframmentato.

E’ un momento pericoloso culturalmente. Un’alternativa all’effimero sembra essere sempre più lontana e sfocata; rotoliamo verso “l’omologazione” di questa “nuova cultura” rampante e di massa: “carriera per tutti”, “denaro per tutti”, “apparizioni in tv per tutti”.

Di fronte ai valori che si appiattiscono proviamo a volgerci al passato, alla ricerca di qualcosa che ci sembri più concreto - più riconoscibile - che abbia un racconto al suo interno, un concetto, un’invenzione, una visione. Che abbia un valore.

La creatività e la genialità vanno scomparendo; ci stiamo tutti rassegnando alla mercificazione di noi stessi, anzi, siamo già “merce”. Merce di scambio, merce di riciclo, merce avariata, merce scaduta.

Genialità e creatività in “qualsiasi professione” non sono talento e non sono follia – non è l’artista folle il vero genio. La creatività e la genialità sono quintessenza della natura umana: nulla di mistico o di romantico, ma semplice invenzione di un nuovo futuro, nella giusta e necessaria ottica dell' evoluzione: etica applicata.

N. P. (Nike13)

Voto: 0.00 (0 voti) - Vota questa news - OK Notizie


Altre news
28/11/2015 10:00:00 - Il nuovo sito è pronto
26/11/2015 19:40:00 - Fulvio Grimaldi a Matrix
24/11/2015 11:00:00 - Caccia russo abbattuto dai turchi
22/11/2015 20:20:00 - Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service"
21/11/2015 21:00:00 - L'uomo che uccise Kennedy
19/11/2015 19:00:00 - La solitudine
18/11/2015 21:21:31 - Vladimir Putin - conferenza stampa al summit del G20
17/11/2015 13:50:00 - Dopo Parigi
15/11/2015 22:30:00 - Commenti liberi
14/11/2015 9:40:00 - À la guerre comme à la guerre
13/11/2015 23:00:00 - Nuovi attentati a Parigi
11/11/2015 19:50:00 - Atleti russi dopati, brutti e cattivi
10/11/2015 19:30:00 - Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
9/11/2015 18:30:00 - "Bag it!" Documentario (Ita)
8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
XSD
Inviato: 19/12/2006 8:08  Aggiornato: 19/12/2006 8:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/2/2006
Da: Roma
Inviati: 279
 Re: Quale professione?
La riflessione è condivisibile, ma non vedo una soluzione se non nella citazione di Walter Gropius.

Bimbodeoro
Inviato: 19/12/2006 8:25  Aggiornato: 19/12/2006 8:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: Quale professione?
Ed aggiungo che, sopratutto per chi ha una famiglia, le possibilità di cercare un cambiamento o almeno di provarci sono ridotte a ZERO.

"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
Redazione
Inviato: 19/12/2006 8:29  Aggiornato: 19/12/2006 8:30
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Quale professione?
E dall'inizio dell'era industriale che sono iniziati, insieme, il nostro benessere e i nostri guai.

Per poter avere una "ricchezza collettiva" che ci permettesse di stare tutti relativamente bene (automobili, case moderne e riscaldate, elettrodomestici, trasporti veloci, telecomunicazioni, ecc.) abbiamo dovuto massificare la produzione, sacrificando l'individuo.

In altre parole, il "progresso tecnologico" sembra aver corrisposto, passo dopo passo, ad un "regresso" sul piano del rapporto umnano, e a sua volta su quello del rapporto fra l'individuo e il proprio lavoro.

Forse non sono solo gli islamici ad essere schiavi della "loro" religione. Anche noi abbiamo la nostra. Quello che per loro è l'obbigo di portare il volto coperto, per noi è di fargli un lifting alla beauty farm, una volta arrivati a una certa età.

orkid
Inviato: 19/12/2006 9:06  Aggiornato: 19/12/2006 9:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/2/2006
Da: La Beverly Hills italiana
Inviati: 786
 Re: Quale professione?
Sarà per questo che internet sta diventando la valvola di sfogo che usiamo per scaricare le nostre abilità e ricevere riconoscimento al di fuori degli schemi gerarchici?



Citazione:
TIME: LA PERSONA DELL'ANNO SONO GLI UTENTI DI INTERNET
di Nicola Secciani

Time: "La persona dell'anno? Tu"

NEW YORK (U.S.A.) - Il noto settimanale americano “Time”, pubblicando in copertina un computer con uno specchio al posto dello schermo, ha scelto come “Persona dell'Anno” del 2006: "tutte le persone che hanno partecipato all'esplosione della democrazia digitale, usando Internet per diffondere parole, immagini e video, contribuendo al successo di siti come “YouTube” o “MySpace”.

Gli utenti di Internet sono i protagonisti della crescita esplosiva e dell'influenza dei cosiddetti user-generated content (contenuti prodotti dall'utente): i blog, i siti di video come YouTube, il "social network" MySpace, l’enciclopedia libera di Wikipedia, che stanno attuando una vera rivoluzione mediatica.



continua qui


Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
bigdaddy
Inviato: 19/12/2006 9:07  Aggiornato: 19/12/2006 9:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/1/2006
Da: roma
Inviati: 293
 Re: Quale professione?
Citazione:
E dall'inizio dell'era industriale che sono iniziati, insieme, il nostro benessere e i nostri guai.


C'è chi sostiene che il "declino" sia iniziato dalla fine del medioevo.
In una ottica evolutiva dell'essere umano, la discesa nella materia che ha avuto inizio dal rinascimento, è necessaria per farci rendere conto di quanto sia necessario ed importante dare il giusto collocamento alla parte spirituale dell'uomo.

L'ostacolo posto dai finti benesseri Citazione:
(automobili, case moderne e riscaldate, elettrodomestici, trasporti veloci, telecomunicazioni, ecc.)
ha proprio questo benefico obiettivo.

La buona notizia è che (contrariamente a quanto ci vogliano far credere i canali di comunicazione dell'NWO), molta, moltissima gente comincia a svegliarsi da questo sonno nella materia.

Siamo fatti così, se non sbattiamo il grugno sulle cose, non le capiamo, non le comprendiamo, non diventano "carne e sangue" del nostro corpo.

La brutta notizia è invece che bisogna darsi da fare, in questo tempo di grossi cambiamenti le pause non hanno spazio, e tutte le omissioni che contiuiamo a commettere si ripercuotono, da un lato o dall'altro, con fragore nelle nostre vite.

La coscienza sta crescendo, dire forse nascendo...e questo travaglio fatto di limitazioni alla libertà personale, di scie chimiche, di "11 settembri", di attacchi alla nostra intimità spirituale, al nostro altruismo, ne è la riprova.

Quello che LORO vorrebbero è l'annichilimento delle nostre speranze, la continua crescita dei singoli egoismi la cui sommatoria porta al male inteso come blocco della crescita dell'umanità, l'inattività evolutiva.

Combattiamo, cominciando a pensare che da questo travaglio nascerà, per forza o per piacere, una nuova umanità che avrà dei punti di riferimento completamente diversi...

P.S.
L'esito delle recenti elezioni USA è una piccolissima ma importantissima dimostrazione che non è tutto nelle loro mani, c'era chi aveva preventivato l'attacco all'IRAN per prima di settembre...ma qualcuno gli ha rotto le uova nel paniere...anche se non è ancora detta l'ultima...


http://www.worldcantwait.org

Votarsi alla materia Frantuma le anime

Trovarsi nello spirito Unisce gli uomini

Vedere sé nell'altro Edifica mondi
fiammifero
Inviato: 19/12/2006 9:21  Aggiornato: 19/12/2006 9:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Quale professione?
Che salto! dal semplice lavoro si è passati addirittura alla professione!
Nel passato era prerogativa di pochi agiati che potevano permettersi il lusso di studiare (non è che oggi sia molto diverso per quanto costa l'Università) e si tramandava di padre in figlio,così come i mestieri (artigiani) e poi c'era il lavoro generico.
Adesso ne sono rimaste solo due tipologie,la professione come espressione di lavoro di concetto e il lavoro manuale.
Che gratificazione essere un cococò,un detentore di partita IVA,siamo diventati tutti improvvisamente professionisti ed imprenditori di noi stessi,abbiamo bene o male il famoso pezzo di carta,e ci sentiamo "superiori" e finalmente "uguali" .
I lavori manuali li lasciamo agli extra-comunitari salvo poi dire che ci rubano il lavoro!
La realtà è sempre la stessa,cambiano i nomi ma non la sostanza,ceto basso e medio lavoro che trovi (a prescindere dal titolo di studio e meriti) ceti alti lavoro garantito,tramandato,raccomandato e dirigenziale.
Differenze? ora lo abbiamo capito,prima credevamo alla sfiga,al lavoro che nobilità e tutte quelle favolette che ci girano dietro.
Il lavoro è lavoro,serve per guadagnare per vivere,sopravvivere,e quando ti dice bene anche per toglierti qualche sfizio.
Ci sono le eccezioni naturalmente,c'è chi trova gratificazione per il lavoro che svolge,chi realizza i suoi sogni ma sono sempre meno,la mercificazione c'è sempre stata ora è solo più evidente ed alla luce del sole e con meno ipocrisia.
Ma chi l'ha inventato il detto: il lavoro nobilita l'uomo ma lo rende simile ad una bestia?

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
edo
Inviato: 19/12/2006 10:06  Aggiornato: 19/12/2006 10:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Quale professione?
Purtroppo "ce stiamo a fregà l'intuito!"
L'intuito è quell'antennina che ci fa percepire ciò che già esiste, anche se non possiamo vederlo.
Se non abbiamo bisogni...niente intuito! La natura non ama gli sprechi.

Giuseppino
Inviato: 19/12/2006 10:09  Aggiornato: 19/12/2006 10:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/12/2006
Da: Lancenigo o Padova
Inviati: 36
 Re: Quale professione?
Citazione:

Quello che LORO vorrebbero è l'annichilimento delle nostre speranze, la continua crescita dei singoli egoismi la cui sommatoria porta al male inteso come blocco della crescita dell'umanità, l'inattività evolutiva.


Chi sono LORO?Quanti sono e che potere hanno?
Esiste davvero un progetto così ampio e ben architettato per il "male" ??

Penso che lo scagliarsi contro ignote entità che remano contro sia spesso un'inutile giustificazione al non aver compreso realmente le dinamiche sociali..

"Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it."(Feynman)
gubbo
Inviato: 19/12/2006 10:18  Aggiornato: 19/12/2006 10:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
Quello che a me preoccupa è il futuro che spetterà alla successiva generazione, ai nostri figli.
Io, ventiseienne, sto tirando avanti (non è un eufemismo) con una borsa di studio per un dottorato di ricerca di circa 800 € mensili (quando nel resto d'europa si arriva a prendere anche più del doppio). Per fortuna ho l'appoggio dei genitori, che, con qualche aiuto finanziario, mi permettono di affrontare alcune spese che altrimenti da solo non riuscirei a sostenere. Il fatto è questo appunto; attualmente secondo me non c'è stata una vera e propria rivoluzione dei precari (che io chiamo usualmente schiavi, e mi ci metto pure io dentro) perchè dietro,in molti casi, ci sono i genitori che riescono a tamponare e ad ammortizzare il problema......genitori che sono riusciti a mettere da parte qualcosa negli anni grazie ad un altro sistema del lavoro....ma questa situazione è destinata ad interrompersi, ed allora sorgeranno gravissimi problemi sociali.
Se avrò un figlio (ed il "se purtroppo è d'obbligo), ed il sistema lavoro che lo accoglierà resterà immutato, come potrò aiutarlo finanziariamente? Come, visto che difficilmente riuscirò a metter da parte qualcosa?
Ecco, se guardo al futuro, questo è un aspetto che mi preoccupa assai......

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
Beta
Inviato: 19/12/2006 10:25  Aggiornato: 19/12/2006 14:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/7/2005
Da:
Inviati: 230
 Re: Quale professione?
Citazione:
Forse non sono solo gli islamici ad essere schiavi della "loro" religione. Anche noi abbiamo la nostra. Quello che per loro è l'obbigo di portare il volto coperto
.

Piccola precisazione, Massimo: non si tratta affatto di un'obbligo, ma di un'usanza, diffusa solo in alcuni paesi, che è stata prima riscoperta, poi reimposta dai movimenti (finanziati dagli Stati Uniti) sorti in opposizione al nazionalismo arabo degli anni '50 e '60.
Ricordiamo che fino alla II guerra mondiale, certi paesi musulmani prevedevano diritti che in molti paesi europei non erano ancora previsti, come il divorzio per le donne.
Tanto per farsi un'idea, il femminismo in Egitto è nato ben un secolo fa: http://www.mediterraneas.org/article.php3?id_article=178

Non bisogna mai dimenticare l'enorme regresso che è stato fomentato negli ultimi 30anni nei paesi arabi per favorire gli interessi degli Stati Uniti (e anche di Israele).

Fino ai primi anni '70, molti paesi (dall'Egitto allo Yemen, dalla Libia alla Siria) erano avviati verso costituzioni laiche.
Oggi, un caso rimasto è la Siria, come lo era, questione "democratica" a parte, l'Iraq di Saddam.
La Tunisia ha una costituzione laica con diritto di famiglia analogo a quello europeo; anche il Marocco ha fatto dei progressi.
Notiamo infine che in alcuni paesi di cultura islamica, come l'Iran, le giovani donne superano ormai le europee per la percentuale di occupazione nei mestieri ad alta formazione tecnico-scientifica.

Inoltre, un fatto molto grave nei paesi europei, che smentisce per certi versi l'emancipazione femminile, è l'alto tasso di violenza domestica: 4 donne morte al mese in Francia per la violenza maschile, tanto per fare un esempio.
Eppure nessuno si straccia le vesti, da noi, per questi casi terribili di uomini che uccidono le ex-compagne o le ex-mogli..... ma è una vera piaga sociale.

bandit
Inviato: 19/12/2006 10:32  Aggiornato: 19/12/2006 10:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Quale professione?
"Piccola precisazione, Massimo: non si tratta affatto di un'obbligo, ma di un'usanza, diffusa solo in alcuni paesi, che è stata prima riscoperta, poi reimposta dai movimenti (finanziati dagli Stati Uniti) sorti in opposizione al nazionalismo islamico degli anni '50 e '60.
Ricordiamo che fino alla II guerra mondiale, certi paesi musulmani prevedevano diritti che in molti paesi europei non erano ancora previsti, come il divorzio per le donne.
Tanto per farsi un'idea, il femminismo in Egitto è nato ben un secolo fa:"
+++++++++
sono indeciso su che faccina mettere...

LoneWolf58
Inviato: 19/12/2006 10:39  Aggiornato: 19/12/2006 10:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Quale professione?
Agonia infinita...
bella la foto che hai fatto all'attuale situazione...

Che dire... sopportiamo quest'epoca di "Panem et circenses" e prepariamoci alla prossima rivoluzione che potrebbe anche essere l'ultima...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
usemlab
Inviato: 19/12/2006 10:54  Aggiornato: 19/12/2006 10:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da:
Inviati: 156
 Re: Quale professione?
siamo figli della FIAT MONEY, e queste ne sono le naturali conseguenze. come disse un amico di scuola "austriaca": "Il Fiat System è socialismo in disguise in misura sempre più crescente quanto più aumentano le malallocazioni di capitale".

The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
NeurOmar
Inviato: 19/12/2006 11:33  Aggiornato: 19/12/2006 11:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2006
Da: Milano
Inviati: 101
 Re: Quale professione?
"Forse non sono solo gli islamici ad essere schiavi della "loro" religione. Anche noi abbiamo la nostra...."

Completamente daccordo...la nostra è l'individualismo sfrenato, l'ultra capitalismo, ma a differenza degli islamici noi abbiamo la pretesa di volere essere liberi,come se tutto ci sia dovuto, nei paesi dove è importante l'islam si sa che ci sono certi valori cardine he non si possono eliminare, senza di questi la società scomparirebbe e si ridurrebbe a una serie di egoismi in lotta...Mi sono rotto le palle di sentire parlare dei fondamentalismi degli altri...a livello umano siamo noi ad essere indietro, e di molto!

Ashoka
Inviato: 19/12/2006 11:42  Aggiornato: 19/12/2006 11:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Quale professione?
Non solo ma la massima “istruzione per tutti” si è trasformata in “il pezzo di carta per tutti”.

Le riforme, tutte ovviamente in buona fede, dell'università non hanno fatto altro che esasperare questo concetto.

Una volta era pieno di studenti fuori corso.. bisognava risolvere il problema.
Gli Italiani si laureavano poco rispetto al resto d'Europa (poi però i cervelli migravano all'estero chissà perché) e si è deciso di intervenire anche su quello. Dopotutto si dice che una popolazione più istruita porta benefici a tutti (le cosiddette esternalità positive..)

Quindi finanziamento dell'università in parte in base alla domanda (num. Iscritti), in parte in base ai risultati (esami dati+voto e lauree) ed in base alla ricerca prodotta (num. Ricercatori).
In parentesi ho messo le proxy usate.

Le università quindi beccano più soldi se A) hanno tanti iscritti B) li fanno laureare in fretta C) hanno tanti ricercatori a 800 euro/mese che fan numero...

Riforma 3+2 e via.. una bella laurea per tutti quelli che la desiderano, oggi requisito minimo per un ambito posto al call center.

Prima ci si lamentava perché il figlio non riusciva a laurearsi, ora perché con la laurea non trova lavoro mentre il figlio del vicino, che fa l'idraulico o il meccanico, si è fatto un sacco di soldi.

Ashoka

bandit
Inviato: 19/12/2006 11:58  Aggiornato: 19/12/2006 12:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Quale professione?
"Forse non sono solo gli islamici ad essere schiavi della "loro" religione. Anche noi abbiamo la nostra...."

"Completamente daccordo...la nostra è l'individualismo sfrenato, l'ultra capitalismo, ma a differenza degli islamici noi abbiamo la pretesa di volere essere liberi,come se tutto ci sia dovuto, nei paesi dove è importante l'islam si sa che ci sono certi valori cardine he non si possono eliminare, senza di questi la società scomparirebbe e si ridurrebbe a una serie di egoismi in lotta...Mi sono rotto le palle di sentire parlare dei fondamentalismi degli altri...a livello umano siamo noi ad essere indietro, e di molto!"
+++++++++++
e dopo di questa...mi prendo una vacanza.
non prima di aver notato che per taluni la differenzqa tra imporre (se non lo fai, vai in galera o ti picchio) e cercare di influenzare, di persuadere (fallo, fallo, ma se non lo vuoi fare, sono sempre cazzi tuoi), non c'è, non c'è, non c'è. che tristezza.

Kirbmarc
Inviato: 19/12/2006 12:01  Aggiornato: 19/12/2006 12:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: Quale professione?
Citazione:
E dall'inizio dell'era industriale che sono iniziati, insieme, il nostro benessere e i nostri guai.

Da allora non siamo più stati tanto spirituali come notoriamente eravamo prima, ma sopratutto, quando si zappava la terra si era liberi, notoriamente ci si teneva tutto il proprio lavoro (le decime, si sa, sono nota invenzone di James Watt) e sopatutto si era più spiritualmente liberi (l'inquisizione, altra diabolica invenzione di Henry Ford).Citazione:
Per poter avere una "ricchezza collettiva" che ci permettesse di stare tutti relativamente bene (automobili, case moderne e riscaldate, elettrodomestici, trasporti veloci, telecomunicazioni, ecc.) abbiamo dovuto massificare la produzione, sacrificando l'individuo.

Cattive automobili! Cattivo riscaldamento!
Internet, figlio del demonio!
Prima eravamo così liberi, e ognunofaceva lavori così diversi,poco faticosi e spiritualmente stimolanti.
Citazione:
In altre parole, il "progresso tecnologico" sembra aver corrisposto, passo dopo passo, ad un "regresso" sul piano del rapporto umnano, e a sua volta su quello del rapporto fra l'individuo e il proprio lavoro
.
Vuoi mettere con l'Alto Medioevo, quando c'era un rapporto umano e spirituale con la Terra (nota Madre Gaia, che ama chi la lavora e odia profondamente i diabolici profanatori materialisti.
Citazione:
C'è chi sostiene che il "declino" sia iniziato dalla fine del medioevo.

Ma perchè limitarci alla fine del Medioevo, il declino è iniziato quando abbiamo smesso di produrre capanne di fango come quelle dell'Aborigeno Gentile, e abbiamo cominciato a costruire case diabolicamente non spirituali.
Citazione:
In una ottica evolutiva dell'essere umano, la discesa nella materia che ha avuto inizio dal rinascimento, è necessaria per farci rendere conto di quanto sia necessario ed importante dare il giusto collocamento alla parte spirituale dell'uomo.

L'Alto Medioevo, noto periodo di grande pace spirituale e di super intelligenza, loro sì che erano liberi e sani, accidenti!!
Citazione:
L'ostacolo posto dai finti benesseri ha proprio questo benefico obiettivo.

Morale della favola: trasferiamoci tutti nelle capanne dell'Aborigeno Gentile, che è più intelligente di tutti noi Occidentali Corrotti e Diabolici Materialisti.Anzi, proibiamoli per legge questi finti benesseri.Dobbiamo essere più spirituali, che diamine!

usemlab
Inviato: 19/12/2006 12:25  Aggiornato: 19/12/2006 12:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da:
Inviati: 156
 Re: Quale professione?
Una bella citazione. L'avevano capito oltre 100 anni fa e negli ultimi 30 ci siamo fatti gabbare come mai prima nella storia. E qualcuno ha il coraggio di parlare di turbocapitalismo. Ma per favore. Turbosocialismo magari :)

Whoever controls the volume of money in any country is absolute master of all industry and commerce."
-- James A. Garfield, 20th President of the United States

The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
Kirbmarc
Inviato: 19/12/2006 12:30  Aggiornato: 19/12/2006 12:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: Quale professione?
Ancora più bella ,Usemlab, è la citazione nella firma.

ziomao
Inviato: 19/12/2006 12:33  Aggiornato: 19/12/2006 12:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/10/2005
Da:
Inviati: 339
 Re: Quale professione?
Bah...

Mi pare una minestronata dei soliti "luoghi comuni"....

Come fiammifero penso che le cose sono state sempre molto simili; una volta si laureava il figlio del ricco, oggi si laureano tutti ma solo il figlio del ricco puo' fare il master negli usa a 40.000$ annui....

isomma la solita zuppa, ma con una sola differenza.

Oggi le informazioni possiamo averle facilmente, e non e' piu' giustificabile l'ignoranza.

non e' piu' giustificato piangersi addosso per il precariato e non andare a votare il referendum per l'articolo 18 ( erano tutti al mare i coco-pirla ), non e' piu' gisutificato scegliere il meno peggio....

e via cantando.

EdGreen
Inviato: 19/12/2006 12:36  Aggiornato: 19/12/2006 12:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/1/2006
Da:
Inviati: 131
 Re: Quale professione?
Morale della favola: trasferiamoci tutti nelle capanne dell'Aborigeno Gentile, che è più intelligente di tutti noi Occidentali Corrotti e Diabolici Materialisti.Anzi, proibiamoli per legge questi finti benesseri.Dobbiamo essere più spirituali, che diamine! by Kirbmarc

Probabilmente alla fine saremo costretti a trasferirci nella capanna, perchè il Sistema Occidentale sta letteralmente deragliando.L'Occidente ha esaurito la spinta, consumato fino all'osso.I cinesi (che in questo momento vivono di grosse illusioni) e lo sviluppo di altre nazioni daranno il colpo di grazia alla Modernità.In fondo spiegatemi come farà a sopravvivere una società depressa, omologata, individualista e tenuta in piedi da piscofarmaci venduti a quantità industriale....

Cmq consiglio di leggere questi libri:
http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1&c=PAB2AR3WXMTPE
http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=1&c=HCTSQ93YWKBBP

Citazione:
Ciò che non ti uccide, ti rende più forte ( Nietzsche )
BRASA
Inviato: 19/12/2006 12:42  Aggiornato: 19/12/2006 12:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2005
Da: 1600 Pennsylvania Avenue NW Washington, DC 20500
Inviati: 442
 Re: Quale professione?
quale professione?
sicuramente i giornalisti!

(scusate l'ot ma devo sfogarmi!)

i giornali e le tv italiane stanno continuamente rompendo con gli scioperi, -ti tolgo la firma al servizio, o niente filmati, ecc- perchè il loro contratto è scaduto.
mbhe?
capito questi?
non fanno casino perchè gli editori censurano argomenti hot (uno a caso.. ), nooo, scioperano se non gli si rinnova il contratto!
ma come? i cagnolini non scioperano! qua la zampa su..
dai, 5 euro al mese in più e qua la zampa...
...bravo...


viva il giornalismo.

e si ''sorprendono'' se la persona dell'anno è il blog.
goodbye giornalista...

ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
Freeman
Inviato: 19/12/2006 13:24  Aggiornato: 19/12/2006 13:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Quale professione?
Cortocircuito del sapere fine a se stesso rispetto al saper fare.
Presto i nodi verrano al pettine, e chi saprà fare sopravviverà, gli altri si attaccano.

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
SWE
Inviato: 19/12/2006 13:39  Aggiornato: 19/12/2006 13:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Quale professione?
Citazione:
i giornali e le tv italiane stanno continuamente rompendo con gli scioperi, -ti tolgo la firma al servizio, o niente filmati, ecc- perchè il loro contratto è scaduto.
mbhe?


Gli editori italiani della stampa hanno deciso che il giornalista – inteso come ricercatore e commentatore di notizie al servizio del cittadino – sia ormai una figura inutile e obsoleta
Se non addirittura nociva oltrechè troppo costosa
Che bisogno c’è di servirsi di un professionista che svolga una attività di cronaca e d’indagine come si usava fare ( bene o male)
una volta quando adesso esiste la comoda ed economica possibilità di reperire tutte le informazioni necessarie attraverso le agenzie di stampa o il web senza bisogno di andarle a scovare a destra e a manca arrecando danni e problemi di ogni tipo ( vedi Russo, Alpi,,Baldoni, Sgrena e via di questo passo…) ?
Quel che serve è solo una manodopera precaria, malleabile, soprattutto a basso costo e facilmente sostituibile con il compito di assemblare l’enorme massa di materiale a disposizione dopo averlo “ripulito” da eventuali eccedenze inutili o addirittura “dannose” per la salute del cittadino la cui opinione deve essere amorevolmente ( !) “preservata” dagli attacchi di una informazione non adeguatamente controllata dal potere centrale

Questo in sintesi ciò che vorrebbero gli editori proponendo una rilevante introduzione di contratti a termine

Questo in sintesi ciò a cui si sono opposti i giornalisti con lo sciopero

Sciopero fatto passare soltanto come l’ennesima richiesta di benefici economici con l’intento di nascondere il grave rischio a cui va incontro quel poco di libertà di stampa che ci è rimasto.

Da cui possiamo tranquillamente dedurrne che se il contratto - così come lo vorrebbero gli editori - non funziona ancora "a pieno regime", poco ci manca

E' solo questione di tempo e... di disattenzione da parte dell'opinione pubblica



Linucs
Inviato: 19/12/2006 13:50  Aggiornato: 19/12/2006 13:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Quale professione?
In fondo spiegatemi come farà a sopravvivere una società depressa, omologata, individualista e tenuta in piedi da piscofarmaci venduti a quantità industriale....

Omologata e individualista... questa poi...

NeurOmar
Inviato: 19/12/2006 13:52  Aggiornato: 19/12/2006 13:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2006
Da: Milano
Inviati: 101
 Re: Quale professione?
Kirbmarc:
"Morale della favola: trasferiamoci tutti nelle capanne dell'Aborigeno Gentile, che è più intelligente di tutti noi Occidentali Corrotti e Diabolici Materialisti.Anzi, proibiamoli per legge questi finti benesseri.Dobbiamo essere più spirituali, che diamine!"

Il problema non è vivere nelle capanne o meno...fotunatamente il progresso ci ha regalato molti agi e mi sembra stupido rinunciarci a priori...non dico certo di tornare nelle caverne...
Ma la tecnologia con i suoi apporti deve essere un mezzo, non il fine. Ormai siamo obesi nell'animo, degli apparati digerenti che assorbono tutto quello che ci viene propinato senza renderci conto che forse la maggior parte delle inquietudini oggi derivano dalle dipendenze che ci vengono inculcate. Che la montagna di oggetti in cui siamo sommersi stia erodendo le nostre capacità di contatto umano penso sia sotto gli occhi di tutti. La bulimia è la faccia del nostro fondamentalismo.

Linucs
Inviato: 19/12/2006 14:10  Aggiornato: 19/12/2006 14:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Quale professione?
Ormai siamo obesi nell'animo, degli apparati digerenti [...] La bulimia è la faccia del nostro fondamentalismo.

Hmmm.

Quale parte di "parla per te" non hai capito?

BRASA
Inviato: 19/12/2006 14:22  Aggiornato: 19/12/2006 14:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2005
Da: 1600 Pennsylvania Avenue NW Washington, DC 20500
Inviati: 442
 Re: Quale professione?
Citazione:
swe
Sciopero fatto passare soltanto come l’ennesima richiesta di benefici economici con l’intento di nascondere il grave rischio a cui va incontro quel poco di libertà di stampa che ci è rimasto.

quel poco che ci è rimasto?
ma se striscia la notizia e le iene sono le nostre perle di libertà di stampa! pensi di poter dire: quel poco che ci è rimasto?

Citazione:
Da cui possiamo tranquillamente dedurrne che se il contratto - così come lo vorrebbero gli editori - non funziona ancora "a pieno regime", poco ci manca

ci manca qualche euro in più ai mezzi-busti e vedi dove va a finire lo sciopero per la libertà di stampa..

Citazione:
E' solo questione di tempo e... di disattenzione da parte dell'opinione pubblica

questa me la segno.

ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
Pausania
Inviato: 19/12/2006 14:28  Aggiornato: 19/12/2006 14:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Il progresso sociale si è arrestato… e quando era cominciato? Dove era cominciato? Ma soprattutto, cosa significa questo progresso sociale?

Oggi le aziende snelliscono il personale e riducono i costi: oggi, perché una volta invece aumentavano i costi e assumevano personale che non gli serviva. Belli gli anni ottanta e novanta, quando venivi assunto e non dovevi fare niente, perché assumendo persone che non facevano niente, le aziende aumentavano il personale ed i costi in un colpo solo.

La povertà incalza e ci sono le classi sociali. Una volta, invece, si stava tutti bene e c’era una sola classe sociale. Gli anni ’80, bei tempi, quando si era tutti ricchi. E se sei povero non puoi permetterti gli studi da ricco: ma sai che bella novità… negli anni 80 invece, quanti poveri che diventavano ricchi. Per non parlare dei 90, lí addirittura c’era il continuo sovvertimento delle classi, ti svegliavi la mattina e non sapevi nemmeno se eri ricco o povero.

rotoliamo verso “l’omologazione” di questa “nuova cultura” rampante e di massa: “carriera per tutti”, “denaro per tutti”, “apparizioni in tv per tutti”.

Allora, prima la tragedia era che chi ha il lavoro non lo può cambiare ed evolvere, cioè fare carriera. Ma se vuoi fare carriera, sei omologato. Facciamo pace con le idée, prima?

Denaro per tutti: non so voi, ma io lavoro per quello. Magari non denaro, meglio un assegno o un accredito sul conto corrente. Gli estremisti vorrebbero monete di oro. Ma di farmi pagare a strette di mano non ci penso proprio. Se poi il senso era: più denaro per tutti, qua la faccenda si fa complicata. In ogni caso io cerco di prendere più denaro possibile, sì da rendere la mia vita un po’ meno complicata. Ma sono omologato per questo motivo, ovviamente.

Apparizioni in tv per tutti: mi sembra di sentire Blondet. Qualcuno vuole apparire in tv? E chi se ne frega? Io non ho mai conosciuto persone del genere. Ci saranno, evidentemente. E allora? Non capisco a me cosa possa interessare una cosa del genere. Saranno omologati, più probabilmente rincoglioniti: meglio di cosí che si vuole? Hanno finalmente un posto dove ritrovarsi tutti insieme senza rompere le scatole ai loro famigliari e amici.

Rivolgiamoci al passato! Sai che figata! Oh certo, prima bisogna decidere quale passato… le comunità di cacciatori raccoglitori? I primi villaggi agricoli della mezzaluna fertile? Forse i bei tempi andati, quando si portavano i pantaloni corti anche in inverno, le femmine stavano a casa e non si permettevano di aprire bocca; allora sí che c’erano i valori! Magari oggi però non sarebbero bene accetti, ma fa niente: meglio essere battuti a sangue dal padrone del campo che lavori da una vita senza averne nemmeno il cibo, piuttosto che chiedere più denaro e cercare di fare carriera.


Redazione Citazione:
E dall'inizio dell'era industriale che sono iniziati, insieme, il nostro benessere e i nostri guai.

Certo, prima invece si moriva di fame e di polmonite. Fine delle trasmissioni.

Gubbo Citazione:
Io, ventiseienne, sto tirando avanti (non è un eufemismo) con una borsa di studio per un dottorato di ricerca di circa 800 € mensili (quando nel resto d'europa si arriva a prendere anche più del doppio

Beh, nessuno ti obbliga. Soprattutto nessuno ti obbliga a chiedere l’elemosina all’università, che è il ricettacolo di incompetenti, scrocconi e raccomandati vari che tutti sappiamo ma che non diciamo, visto mai che prima o poi un posticino lo si trovi anche lì, e dove, se veramente sei bravo, ti metteranno in un angolino ad insegnare qualche ridicolo corso per il recupero crediti delle matricole della specialistica.

E comunque per quei soldi pensa che ci sono operai che lavorano di notte e mantengono una famiglia. Tu invece li prendi per due anni per fare lo schiavetto ad un docente rincoglionito e probabilmente analfabeta di ritorno che non ti aiuterà mai nella vita (hai presente l’altro dottorando figlio del Prof. Odoardo Servelloni Mazzanti Viendalmare?) – a meno che tu non sia amico di, in questo caso te la giochi alla pari. E il bello è che te lo sei scelto tu, mentre l’operaio molto probabilmente non ha scelta.

Citazione:
Per fortuna ho l'appoggio dei genitori, che, con qualche aiuto finanziario, mi permettono di affrontare alcune spese che altrimenti da solo non riuscirei a sostenere.

E forse stai rubando il posto ad uno mille volte più bravo di te, ma senza una famiglia che lo sostiene all’università. Vergogna e vai da Nike13 per penitenza!

Forse è il caso che non ti lamenti più di tanto, prima che qualcuno qui si incazzi e ti risponda in malo modo.

Citazione:
Per fortuna ho l'appoggio dei genitori, che, con qualche aiuto finanziario, mi permettono di affrontare alcune spese che altrimenti da solo non riuscirei a sostenere. Il fatto è questo appunto; attualmente secondo me non c'è stata una vera e propria rivoluzione dei precari (che io chiamo usualmente schiavi, e mi ci metto pure io dentro) perchè dietro,in molti casi, ci sono i genitori che riescono a tamponare e ad ammortizzare il problema......genitori che sono riusciti a mettere da parte qualcosa negli anni grazie ad un altro sistema del lavoro....ma questa situazione è destinata ad interrompersi, ed allora sorgeranno gravissimi problemi sociali.

Come se i nostri genitori quando erano giovani vivessero nel Paese delle Meraviglie, dove guadagnavano tantissimo, lavoravano pochissimo, aveno tempo libero e figli felici. A volte ho l’impressione che qualcuno sia precipitato sulla Terra da un qualche pianeta extrasolare.

Come se una volta non ci fossero i poveri, i lavoratori a cottimo, le morti bianche. Come se “i genitori” non si fossero fatti il culo, non facessero fatica ad arrivare a fine mese, a pagare le bollette. Ma per cortesia!

Ashoka Citazione:
Prima ci si lamentava perché il figlio non riusciva a laurearsi, ora perché con la laurea non trova lavoro mentre il figlio del vicino, che fa l'idraulico o il meccanico, si è fatto un sacco di soldi.

Sei il tipico sottoprodotto post capitalista di questa società individualista e materialista: che c’entrano i soldi? Non si lavora mica per i soldi. Solo i bruti e gli ignoranti lavorano per soldi, infatti loro sono ricchi, mentre chi ha studiato fa la fame. Come per esempio avvocati, ingegneri, architetti….

Kirbmarc: che ti credi, ti poter copiare in questo modo?

E adesso permettetemi di rispondere a Gropius:

Qualsiasi professione abbiate scelto, il vostro senso del dovere riguardo al compito che vi siete proposti, deve essere così profondo da non distogliervi mai più dalla linea di condotta iniziale.

No, infatti nessuno mi può distogliere dalle mie chiamate quotidiane. Una chiamata ogni ottanta secondi, e che qualcuno me lo impedisca!

Ciò nonostante può accadere che l’incarico che vi è stato dato vi sia tolto. In tal caso dovrete dimostrare abbastanza pazienza da poter aspettare a svilupparlo di nuovo.

Insomma, quando mi scade il contratto da cocomangiatore di merda (cocoprofago), debbo serenamente aspettare che il prossimo call center mi chiami (ma non per vendermi il Kirby)

Agite come se la vita umana non avesse fine e fate piani che guardino al futuro. Soltanto così vi sentirete responsabili senza limiti di tempo ed il fatto che voi possiate o no vederne i risultati non dovrà mai sfiorare il vostro pensiero.

No infatti: chi si è mai aspettato uno stipendio dignitoso dalle mie chiamate ogni ottanta secondi?

Se la vostra contribuzione è stata vitale ci sarà sempre qualcuno che potrà continuare quello che voi avete realizzato e questo sarà la vostra partecipazione all’immortalità. - Walter Gropius.

Gropius: MAVVAFFANCULO VA’!!!

SWE
Inviato: 19/12/2006 14:50  Aggiornato: 19/12/2006 14:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Quale professione?
Citazione:
Gropius: MAVVAFFANCULO VA’!!!


in effetti...messa così come darti torto ?

titano75
Inviato: 19/12/2006 15:02  Aggiornato: 19/12/2006 15:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: Quale professione?
Gropius: MAVVAFFANCULO VA’!!!


ehi hai mangiato pesante ???

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
orkid
Inviato: 19/12/2006 15:03  Aggiornato: 19/12/2006 15:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/2/2006
Da: La Beverly Hills italiana
Inviati: 786
 Re: Quale professione?
Citazione:
Come se i nostri genitori quando erano giovani vivessero nel Paese delle Meraviglie, dove guadagnavano tantissimo, lavoravano pochissimo, aveno tempo libero e figli felici. A volte ho l’impressione che qualcuno sia precipitato sulla Terra da un qualche pianeta extrasolare.

Come se una volta non ci fossero i poveri, i lavoratori a cottimo, le morti bianche. Come se “i genitori” non si fossero fatti il culo, non facessero fatica ad arrivare a fine mese, a pagare le bollette. Ma per cortesia!.


Certo una volta c'era tutto questo... ma per un determinato periodo (anni 50 - 60), e te lo dico per esperienza personale, due giovani operai in fabbrica con un figlio, potevano costruirsi la propria casa con quel che avanzava da due stipendi... oggi invece quella casa gli viene portata via dalle banche, in quanto istituzione preponderante della nostra società...
Ricordati che magari una volta si stava peggio, ma almeno fra i diseredati di classe, fra vicini di casa, fra compaesani c'era una cosa chiamata solidarietà.


Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Pausania
Inviato: 19/12/2006 15:07  Aggiornato: 19/12/2006 15:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Certo Orkid, vero. Ma per quanti? Quanti erano gli operai negli anni '60? Quanti altri facevano altro.

E quell'operaio, cosa aveva oltre alla casa? Quante macchine aveva? Quante lavatrici e lavastoviglie? Quanti computer? A che età cominciava a lavorare? Fino a quando manteneva i suoi figli?

Kirbmarc
Inviato: 19/12/2006 15:11  Aggiornato: 19/12/2006 15:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: Quale professione?
Citazione:
Kirbmarc: che ti credi, ti poter copiare in questo modo?

Ho usato le parole di un'altra persona per esprimere quello che comunque volevo dire io.
Se c'è una cosa che non sopporto è il "si stava meglio quando si stava peggio"

Pausania
Inviato: 19/12/2006 15:17  Aggiornato: 19/12/2006 15:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
kirb, il tuo avatar sta prendendo il sopravvento

(ho dimenticato nel post precedente questa faccina )

fiammifero
Inviato: 19/12/2006 15:24  Aggiornato: 19/12/2006 15:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Quale professione?
e no,Orkid si comprava casa però si faceva a meno di tutto il superfluo che adesso hanno fatto diventare indispensabile.
Li ricordo bene quegli anni,il guardaroba era fatto di due capi per ogni stagione,si lavava e si rimetteva la stessa roba a turno,si rivoltavano i cappotti,si riparava tutto,la televisione era un lusso,come la lavatrice e il frigorifero. Al cinema si rinunciava così come alla pizzeria ed al ristorante e rosticceria.
Si cucinava e mangiava a casa,il telefono si usava solo in casi di emergenza,praticamente l'operaio faceva delle scelte prioritarie.
Ora si vuole la moglie ubriaca e la botte piena,tanto sul viso non c'è scritto se compri in contanti o a rate e le cambiali non esistono più!
In genere certi lussi se li potevano permettere o i ricchi,o quelli che avevano casa popolare perchè pagavano due soldi di affitto,se e quando lo pagavano !
Ricordo ancora che i miei pagavano negli anni 60 un muto di 300.000 lire ogni sei mesi mentre le mie zie,con casa popolare solo 2.000 al mese compreso condominio e riscaldamento e potevano permettersi gerti "lussi".
Cavolo,nessuno ha mai regalato niente,o facevi sacrifici e rinuncie per un futuro o vivevi alla giornata

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
titano75
Inviato: 19/12/2006 15:29  Aggiornato: 19/12/2006 15:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: Quale professione?
Sono d'accordo con Te fiammifero....non esisteva il superfluo che oggi è diventato indispensabile...però...
c'è sempre un però...
Indiscutibilmente i tempi cambiano,le situazioni cambiano....non penso che ieri fosse veramente meglio di oggi.....
Ieri era semplicemente un'altra epoca.....
E' stato lo scalino, precedente di questo....ne più e nemmeno come sarà questo per il prossimo futuro, che magari sembrerà peggiore di questo presente...
Insomma, secondo me le regole del gioco sono e saranno almeno al momento solo queste, perchè farsi il sangue amaro???
tanto come tutti i giochi...eheh a da finì..

Emiliano

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
fiammifero
Inviato: 19/12/2006 15:39  Aggiornato: 19/12/2006 15:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Quale professione?
Ciao Emiliano
infatti ne ho le palle piene a sentire decantare sempre il passato,dobbiamo vivere il presente con consapevolezza e cercare di non cadere in certi tranelli,infatti i ricchi sono sempre stati bene in tutte le epoche e lo saranno sempre anche nel futuro,il popolo si è sempre arrangiato e si arrangerà

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Enrico
Inviato: 19/12/2006 15:39  Aggiornato: 19/12/2006 15:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Quale professione?
Citazione:
Se avrò un figlio (ed il "se purtroppo è d'obbligo), ed il sistema lavoro che lo accoglierà resterà immutato, come potrò aiutarlo finanziariamente? Come, visto che difficilmente riuscirò a metter da parte qualcosa? Ecco, se guardo al futuro, questo è un aspetto che mi preoccupa assai......


Gubbo, ma non sta scritto da nessuna parte che devi fare un figlio, che ti devi indebitare a sangue per tutta la vita per comprarti una casa, che insomma devi fare sacrifici per il resto della vita per "mettere su famiglia" con casetta di proprietà annessa.

Ma perchè ti devi tirare martellate sui coglioni? E se ci sono tanti rincoglioniti che in situazioni economiche deboli e precarie decidono di martellarsi i coglioni per il resto della loro vita, CAZZI LORO!! VUOL DIRE CHE SI SONO MERITATI LA LORO VITACCIA SQUALLIDA FATTA DI SACRIFICI INUTILI PER MANTENERE TUTTO CIO' CHE NON SI POSSONO PERMETTERE - DALLA CASA, ALLA MACCHINA STRAFIGA, AL VIDEOFONINO, AL TV AL PLASMA E AI 2/3 FIGLI!!

SE NO POI CHE FIGURA CI FANNO COI VICINI???

perafelix
Inviato: 19/12/2006 16:10  Aggiornato: 19/12/2006 16:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2005
Da:
Inviati: 49
 Re: Quale professione?
Non sono d'accordo con l'articolo: quando dici che..." “l’esperienza non serve", ci si sente rispondere" non è per niente vero. Non mi sono mai sentito dire questo. Al contrario: chi non ha esperienza è tagliato fuori e solo accumulandola si possono fare dei passi avanti nel lavoro. Dici che "Efficienza, competenza, qualità, sono ormai parole vuote". Altrà falsità: io lavoro nel privato e se non produci CON QUALITA' sei tagliato fuori. Mi sembrano i discorsi che fa mia madre sui giovani: sono tutti drogati e senza valori. Il tono dell'articolo è questo e mi sembra di un qualunquismo sconcertante. Per il resto una serie di luoghi comuni facilmente condivisibili da chiunque. Cerchiamo nel nostro piccolo di non incazzarci per tutto e cogliamo ciò che c'è di buono in questa società. Io sono buono.....e tu?

franco8
Inviato: 19/12/2006 16:32  Aggiornato: 19/12/2006 16:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Quale professione?
EnricoCitazione:

Gubbo, ma non sta scritto da nessuna parte che devi fare un figlio, che ti devi indebitare a sangue per tutta la vita per comprarti una casa,...

Cioè?!
.. può benissimo vivere sotto un ponte o in rulotte?!

PausaniaCitazione:

gubbo Citazione:
Io, ventiseienne, sto tirando avanti (non è un eufemismo) con una borsa di studio per...

Beh, nessuno ti obbliga....

Nessuno lo obbliga... a tirare avanti?!

...
Va bene... ma non vi pare di avere, almeno in certi punti, esagerato un po'?

Citazione:

Non si lavora mica per i soldi..

Sì e no.... Si lavora e si fatica pe' la panza e pe'...


perafelix
Citazione:

...Altrà falsità: io lavoro nel privato e se non produci CON QUALITA' sei tagliato fuori.

Ma non è una generalizzazione anche la tua?
Citazione:

Io sono buono.....e tu?

Io no-bbuono... E quindi?! ... M'attacco al tram?
Non ho diritto a nulla? (Non so se è chiaro il concetto)

(Per intenderci: quoto Fiammifero!)

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
tccom
Inviato: 19/12/2006 16:32  Aggiornato: 19/12/2006 17:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/11/2005
Da: civitavecchia
Inviati: 903
 Re: Quale professione?
Citazione:
Prima ci si lamentava perché il figlio non riusciva a laurearsi, ora perché con la laurea non trova lavoro mentre il figlio del vicino, che fa l'idraulico o il meccanico, si è fatto un sacco di soldi.


@Ashoka

il dramma è che è tutto vero...
io sono un'ingegnere del vecchio sistema con poco più di 3 anni di esperienza...ma l'idraulico guadagna più di me...
non che non ci dorma la notte, però lascia da pensare no?

@francotto

Citazione:
Sì e no.... Si lavora e si fatica pe' la panza e pe'...


grande

...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Pausania
Inviato: 19/12/2006 16:45  Aggiornato: 19/12/2006 16:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Franco8 Citazione:
Nessuno lo obbliga... a tirare avanti?!

Quanta pazienza: a fare il dottorato, no?!? Che, uno sceglie se tirare avanti o tirare indietro? Tutti tirano avanti... Forza, che magari un giorno riusciremo a parlare senza disegnini.

NeurOmar
Inviato: 19/12/2006 17:16  Aggiornato: 19/12/2006 17:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2006
Da: Milano
Inviati: 101
 Re: Quale professione?
"Ormai siamo obesi nell'animo, degli apparati digerenti [...] La bulimia è la faccia del nostro fondamentalismo.

Hmmm.

Quale parte di "parla per te" non hai capito? "

Be niente di personale, non volevo darti dell'obeso Chiaro che la mia è una generalizzazione...ma proprio oggi ho scoperto che la libreria dell'università dove sono in questo momento è dotata di uno shopping center Forse sono io che sono anormale, ma mi agghiaccia.

gubbo
Inviato: 19/12/2006 17:19  Aggiornato: 19/12/2006 17:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
citazione Beh, nessuno ti obbliga. Soprattutto nessuno ti obbliga a chiedere l’elemosina all’università, che è il ricettacolo di incompetenti, scrocconi e raccomandati vari che tutti sappiamo ma che non diciamo, visto mai che prima o poi un posticino lo si trovi anche lì, e dove, se veramente sei bravo, ti metteranno in un angolino ad insegnare qualche ridicolo corso per il recupero crediti delle matricole della specialistica.

Guarda Pausania, nessuno ti obbliga a fare nulla formalmente, però per un ragazzo appena laureato in scienze biologiche, come lo sono io,l'unica offerta reale che si può profilare è un esperienza di dottorato di ricerca.....se va bene,
io stesso ho spedito il mio scarno curriculum vitae di neo laureato a ben 110 industrie farmaceutiche e non......risultato? Dopo 6 mesi solamente una risposta, e per di più mi si proponeva uno stage a pagamento (8000 € l'anno). E il mio non è un caso; dei 12 miei compagni di corso laureatisi recentemente ben 10 hanno iniziato a fare un dottorato. Quindi non c'è un obbligo formale, ma il più delle volte il mondo universitario resta la strada più semplice per cominciare ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Il fatto che ci siano incompetenti poi è secondo me diretta conseguenza di questa situazione, poichè prendono questa strada anche persone che non desiderano lavorare nel mondo della ricerca.
citazione E forse stai rubando il posto ad uno mille volte più bravo di te, ma senza una famiglia che lo sostiene all’università. Vergogna e vai da Nike13 per penitenza!
Cosa c'entra scusa?
Per la cronaca mio padre fa il ferroviere e mia madre la casalinga........
Non sono un figlio di papà come pensi di aver capito
citazione Come se una volta non ci fossero i poveri, i lavoratori a cottimo, le morti bianche. Come se “i genitori” non si fossero fatti il culo, non facessero fatica ad arrivare a fine mese, a pagare le bollette. Ma per cortesia!
Ma certo! Non mi sembra che nel post precedente abbia detto ciò.
Ho solamente constatato che con il posto fisso che c'era una volta e con gli stipendi secondo me più in linea con il costo della vita, i nostri genitori sono riusciti più facilmente, ma NON SENZA FATICA, a costruirsi certezze.
Ripeto, mio padre ha sempre fatto il macchinista di treni e mia madre non ha mai lavorato, eppure sono riusciti a comprarsi una casa, a tirare su due figli, a mandarli all'università.....e non hanno fatto una vita da straccioni. Insomma, la mia sensazione attuale, e spero di sbagliarmi, è che io non riuscirei a fare quello che hanno fatto i miei....oggi se non si lavora in due è dura.
Fatto sta che la mia è un opinione del tutto personale Pausania.....le tue risposte mi sono sembrate un pò "acide, ma anche questa è una mia sensazione

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
Tuttle
Inviato: 19/12/2006 17:21  Aggiornato: 19/12/2006 17:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/9/2006
Da:
Inviati: 3790
 Re: Quale professione?
Io invece trovo che l'articolo di Nike sia estremamente lucido e corrisponda a pieno alla realtà e non comprendo l'acidità di Pausania che pare voler far pagare a tutti il suo status di sfruttato. L'esperienza e la "professione" non sono richiesti in questo paese perché non esiste l'indotto. Italia, paese fatto di industrie vuote, di imprenditori sul lastrico, di falsi prodotti e falsa ricerca. False tecnologie e falso sviluppo. Siamo scaduti come popolo ancor prima che come civiltà capace di comprendere ciò di cui ha bisogno per distinguersi dall'animale. Quando un popolo preferisce la distrazione alla cultura, l'apparenza alla bieca realtà, l'intero apparato sociale si trasforma per nutrire questa esigenza.
Facciamo schifo nell'industria musicale, in quella cinematografica, nelle nuove tecnologie, nei nuovi contenuti, nei nuovi media, nella comunicazione, nella ricerca, nell'innovazione. Ma di quale professionalità si parla e di quale eccellenza? Ma per favore.

Se a voi piace così non è altro che una conferma a quello che dice Nike.

Saluti a tutti.

Pier

EDIT: solidarietà a gubbo.

Pausania
Inviato: 19/12/2006 17:21  Aggiornato: 19/12/2006 17:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Neuromar Citazione:
proprio oggi ho scoperto che la libreria dell'università dove sono in questo momento è dotata di uno shopping center Forse sono io che sono anormale, ma mi agghiaccia.

Essendo che una lilbreria è un posto dove si comprano i libri (in inglese shop) mi stupisce che tu ti stupisca.

Ma mi stupisce che ci sia uno shopping center dentro una libreria? Ma quanto grande è?

gubbo
Inviato: 19/12/2006 17:30  Aggiornato: 19/12/2006 17:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
citazione EDIT: solidarietà a gubbo.

Grazie Pier, estenderei la tua solidarietà a tutti quelli che vivono in una situazione simile o peggiore della mia, ora vado.....se no mi si accusa di fancazzismo universitario
ciao a tutti

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
zuldan
Inviato: 19/12/2006 17:49  Aggiornato: 19/12/2006 17:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2006
Da: 4 angoli
Inviati: 115
 Re: Quale professione?
Nessuno ti regala niente.
La condizione dei lavoratori,migliore o peggiore,
va a pari passo con la loro capacità di organizzarsi e di lottare contro(se me la passate)i padroni.
Nel 1969,con "lautunno caldo"iniziò un ciclo di grandi lotte operaie,che portò un certo miglioramento,delle
condizioni di vita della classe lavoratrice.
Queste lotte sindacali,trovarono la solidarietà,e furono sostenute,dal movimento studentesco,
(che in quegli anni era veramente di massa).
La risposta di chi allora deteneva il potere,
fù la strage di piazza Fontana,e l'inizio della "strategia della tensione".
Tutto questo è per dire che senza lotte,
alla fine lo si piglia solo nel c..o.

fiammifero
Inviato: 19/12/2006 18:09  Aggiornato: 19/12/2006 18:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Quale professione?
Citazione:
L'esperienza e la "professione" non sono richiesti in questo paese perché non esiste l'indotto. Italia, paese fatto di industrie vuote, di imprenditori sul lastrico, di falsi prodotti e falsa ricerca. False tecnologie e falso sviluppo


Veramente sulle inserzioni c'è scritto cercasi max 24 enne esperto in ...,conoscenza lingue,inviare curriculum
oppure AAAAAA cercasi per primo impiego esperto/a in .....max 25 enne
o AAAA offresi massaggiatrice.......
Diciamocela tutta,vogliono gente preparata,esperta,a due soldi perchè ricattano con la delocalizzazione in Cina!
Nel pubblico è solo questione di raccomandazioni e finti concorsi,e lì certo non è richiesta competenza ma solo una bella lingua da srotolare ed occhi che non vedono,nel privato e sotto i 15 dipendenti(NB: no sindacati) è rimasto tutto uguale,se non dai il culo sei buttato fuori !
La verità è che si vogliono gettare alle ortiche diritti e tutele,perchè la tecnologia ha limitato l'uso della manovalanza,mentre nel contempo c'è più offerta di manovalanza

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Pausania
Inviato: 19/12/2006 18:15  Aggiornato: 19/12/2006 18:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Citazione:
Il fatto che ci siano incompetenti poi è secondo me diretta conseguenza di questa situazione, poichè prendono questa strada anche persone che non desiderano lavorare nel mondo della ricerca.

Secondo me invece è perché vengono scelti in base alle parentele ed alle amicizie.
EDIT: perché altrimenti ci sarebbe una selezione. Nessuno può impedire alle persone di provarci, perché tanto se sono incompetenti dovrebbero essere lasciate andare per la loro strada.

Citazione:
Cosa c'entra scusa?
Per la cronaca mio padre fa il ferroviere e mia madre la casalinga........
Non sono un figlio di papà come pensi di aver capito

L’ironia, questa sconosciuta…

Citazione:
Ripeto, mio padre ha sempre fatto il macchinista di treni e mia madre non ha mai lavorato, eppure sono riusciti a comprarsi una casa, a tirare su due figli, a mandarli all'università.....e non hanno fatto una vita da straccioni.

E io ripeto, quanti avevano queste possibilità? Certo, se avevi un posto fisso con uno stipendio buono, allora non avevi problemi. Ma se ci pensi bene, anche oggi è così. Negli anni 60, se eri un contadino e passavi a fare l’operaio, facevi un salto enorme in termini di qualità della vita. Lavoravi “solo” nove ore al giorno, avevi un stipendio fisso ogni mese, e tante altre belle cose. Ma se oggi proponi a qualcuno di fare l’operaio alle condizioni del tempo, quello ti manda cortesemente a quel paese. Che i nostri genitori abbiano fatto certe cose è indubbio, ma chiediti anche a che prezzo, come vivevano. Tutto questo per dire che non vedo nel passato un tempo felice e facile, esattamente come oggi. Alcune cose sono cambiate, in meglio a volte, altre sono uguali. Difficoltà ce ne sono come allora, solo che forse i nostri genitori, che a loro volta non avevano i genitori che li sostenevano, quando avevano gli stipendi troppo bassi si incazzavano e facevano casino, non si lamentavano che l’Università non li pagava abbastanza.

Citazione:
Fatto sta che la mia è un opinione del tutto personale

Come la mia e come quella di tutti…

Citazione:
e tue risposte mi sono sembrate un pò "acide

Sapessi…

Pier69 Citazione:
non comprendo l'acidità di Pausania che pare voler far pagare a tutti il suo status di sfruttato.

Scusa, ma chi ti dice che in realtà io non sia il figlio del padrone di un importante agenzia di call-center e la mia aciditá sia dovuta al fatto che sono stanco di sentire tutti questi pezzenti che vengono a chiedere soldi?

Citazione:
Siamo scaduti come popolo ancor prima che come civiltà capace di comprendere ciò di cui ha bisogno per distinguersi dall'animale.

Questo è falso perché, essendo noi un branco di individualisti e mancando ogni collante sociale, non ha alcun senso parlare di popolo o di caratteristiche collettive. Perché delle due l’una. O siamo un popolo o siamo degli individui.

targaryen
Inviato: 19/12/2006 18:33  Aggiornato: 19/12/2006 18:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: Quale professione?
qualcuno in alto ha linkato il libro "LA RAGIONE AVEVA TORTO?" di massimo fini.l' ho finito di leggere 2 giorni fa'. ed e' molto interessante. consigliatissimo. assolutamente.
bye.....

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
Tuttle
Inviato: 19/12/2006 18:38  Aggiornato: 19/12/2006 18:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/9/2006
Da:
Inviati: 3790
 Re: Quale professione?
Citazione:
Veramente sulle inserzioni c'è scritto cercasi max 24 enne esperto in ...,conoscenza lingue,inviare curriculum...oppure AAAAAA cercasi per primo impiego esperto/a in .....max 25 enne


Ma perché esiste un esperto di 24 anni? O eri ironica?? (scusa ma mica l'ho capito)

Pausania fai troppa filosofuffa. (senza offesa eh)

Ciao

Pausania
Inviato: 19/12/2006 18:43  Aggiornato: 19/12/2006 18:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Citazione:
Pausania fai troppa filosofuffa. (senza offesa eh)

Ma figurati....

Se non altro non vado in giro a dire che il popolo italiano è cosí e colà (ma pensa se dicessi che qualche altro popolo è così e cosá), che si stava meglio all'epoca in cui c'era gente che non mangiava due volte al giorno, e altre amenitá varie.

Il resto è solo grasso che cola

seguro
Inviato: 19/12/2006 18:44  Aggiornato: 19/12/2006 18:44
So tutto
Iscritto: 26/5/2006
Da: roma
Inviati: 30
 Re: Quale professione?
E non sarebbe ora di cominciare a fare qualche cosa per riprenderci la vita???????????????????????

Seguro
orkid
Inviato: 19/12/2006 18:48  Aggiornato: 19/12/2006 18:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/2/2006
Da: La Beverly Hills italiana
Inviati: 786
 Re: Quale professione?
Volevo solo dire che oggi di certo nessun operaio si può sognare di farsi una casa senza fare un mutuo a 30 anni.

Per 7 anni mio padre con gli avanzi dello stipendio, faceva i turni in fabbrica di notte e di giorno tirava su una fila di mattoni. SENZA MUTUO.

Poi con la crisi petrolifera o che cos'altro il costo dei materiali edili è salito e ha dovuto accendere un mutuo per completarla.

Potere dell'inflazione

L'ATTENTO LETTORE CAPISCA!!!


Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
carloooooo
Inviato: 19/12/2006 18:55  Aggiornato: 19/12/2006 18:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: Quale professione?
Giorgio,

denaro per tutti

Citazione:
In ogni caso io cerco di prendere più denaro possibile, sì da rendere la mia vita un po’ meno complicata. Ma sono omologato per questo motivo, ovviamente.


No, non lo sei. Il motivo? Leggi bene quello che tu stesso hai scritto.

wuorf40
Inviato: 19/12/2006 19:18  Aggiornato: 19/12/2006 19:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/4/2005
Da:
Inviati: 335
 Re: Quale professione?
beta scrive:
Citazione:
Piccola precisazione, Massimo: non si tratta affatto di un'obbligo, ma di un'usanza,
diffusa solo in alcuni paesi, che è stata prima riscoperta, poi reimposta dai movimenti (finanziati dagli Stati Uniti) sorti in opposizione al nazionalismo arabo degli anni '50 e '60.


bandit scrive:

Citazione:
"Piccola precisazione, Massimo: non si tratta affatto di un'obbligo, ma di un'usanza, diffusa solo in alcuni paesi, che è stata prima riscoperta, poi reimposta dai movimenti (finanziati dagli Stati Uniti) sorti in opposizione al nazionalismo islamico degli anni '50 e '60.


qui qualcuno copia

Cassandra
Inviato: 19/12/2006 19:20  Aggiornato: 19/12/2006 19:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Quale professione?
Consiglio a tutti il libro "L'orrore economico" di Vivienne Forrester. Sottotitolo "Lavoro, economia, disoccupazione la grande truffa del nostro tempo". E' un libro degli anni 90, prima di globalizzazione, precariato, noglobal... e aveva capito tutto.
A me ha aperto la mente letteralmente: il lavoro oggi è una truffa, la disoccupazione un ricatto, la discriminazione dei precari un vero SISTEMA ORGANIZZATO per tenerci sotto.

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Sertes
Inviato: 19/12/2006 19:36  Aggiornato: 19/12/2006 19:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Quale professione?
Citazione:
però per un ragazzo appena laureato in scienze biologiche, come lo sono io,l'unica offerta reale che si può profilare è un esperienza di dottorato di ricerca.....se va bene,


Scusa ma quando hai iniziato l'università non lo sapevi? Io rimango esterefatto di fronte a laureati in filosofia... che poi non vogliono fare i filosofi.
Hai fatto una scelta e ora ti lamenti, fatti dei corsi serali di informatica o elettronica o meccanica e vedrai che un impiego lo trovi.

Si fa presto a lamentarsi e poi andare in ferie.. anche due volte all'anno. I miei (entrambi operai) se hanno una casa è perchè se la sono ristrutturata da un rudere tutti i fine settimana e tutte le estati per 12 anni.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Sertes
Inviato: 19/12/2006 19:46  Aggiornato: 19/12/2006 19:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Quale professione?
Citazione:
Genialità e creatività in “qualsiasi professione” non sono talento e non sono follia – non è l’artista folle il vero genio. La creatività e la genialità sono quintessenza della natura umana: nulla di mistico o di romantico, ma semplice invenzione di un nuovo futuro, nella giusta e necessaria ottica dell' evoluzione: etica applicata.


Ok facciamo delle prove:
Il pilota del tuo aereo, vorresti che fosse geniale e creativo?
Il dentista che ti sta curando, vuoi che sperimenti?
Il muratore che costruisce casa, è giusto che segua l'istinto?

Io dico che quando il lavoro è un lavoro di responsabilità la genialità e la creatività sono da accantonare in favore di un etica più alta: appunto la responsabilità.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
SWE
Inviato: 19/12/2006 20:01  Aggiornato: 19/12/2006 20:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: Quale professione?
SEGURO

Citazione:
E non sarebbe ora di cominciare a fare qualche cosa per riprenderci la vita???????????????????????

"Inventati la vita ! ed esci dagli schemi “ (come suggerisce l’autore dell’articolo…?)

Redazione
Inviato: 19/12/2006 21:32  Aggiornato: 19/12/2006 21:32
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Quale professione?
Interessante articolo. Interessante thread. Ambedue spiazzanti.

L'articolo mi ha spiazzato per la sua lucidità, che trovo tutt'altro che "qualunquista". "Qualunquismo" è dire "qui è tutto una merda" senza fare nessun distinguo. Quella di Nike è invece la radiografia molto dettagliata di un malessere diffuso, preciso e reale. A saper riconoscere la merda sono capaci tutti, ma saperla analizzare con una certa accuratezza è già un pò più difficile.

Il thread mi ha spiazzato invece per il ritorno alla ribalta di un nostro carissimo nemico, che pensavo ormai sconfitto: la fallacia del falso dilemma. Chi l'ha detto che criticare il presente significhi per forza elogiare il passato?

Inoltre Nike ha scritto che "di fronte ai valori che si appiattiscono proviamo a volgerci al passato, alla ricerca di qualcosa che ci sembri più concreto", ma non ha detto che lo troviamo.

E se uno dice che "dall'inizio dell'era industriale sono iniziati, insieme, il nostro benessere e i nostri guai," vuole dire per forza che ha nostalgia del Medioevo? ("Cattive automobili! Cattivo riscaldamento!", "quando si zappava la terra si era liberi,", "Ma perchè limitarci alla fine del Medioevo, il declino è iniziato quando abbiamo smesso di produrre capanne di fango come quelle dell'Aborigeno Gentile", "Come se i nostri genitori quando erano giovani vivessero nel Paese delle Meraviglie, dove guadagnavano tantissimo, lavoravano pochissimo, aveno tempo libero e figli felici.").

Ma chi l'ha detto che l'unica alternativa al presente debba essere il passato? Davvero non è possibile ipotizzare un presente diverso, CON il riscaldamento E un sociale finalmente accettabile?

Pausania
Inviato: 19/12/2006 21:37  Aggiornato: 19/12/2006 21:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Citazione:
l thread mi ha spiazzato invece per il ritorno alla ribalta di un nostro carissimo nemico, che pensavo ormai sconfitto: la fallacia del falso dilemma.

Insieme al nuovo nemico: il webmaster che prende per il culo gli utenti

Citazione:
Chi l'ha detto che criticare il presente significhi per forza elogiare il passato?

Chiedi a Orkid, Gubbo, Pier69 ecc e non venire a intorbidire un thread che fino ad ora era stato sereno e tranquillo. Per le questioni personali ci sono i PM e prenditela con loro


Linucs
Inviato: 19/12/2006 21:40  Aggiornato: 19/12/2006 21:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Quale professione?
Se avrò un figlio (ed il "se purtroppo è d'obbligo), ed il sistema lavoro che lo accoglierà resterà immutato, come potrò aiutarlo finanziariamente?

In un altro thread, il "turbocapitalismo" garantiva almeno la "riproduzione della forza lavoro."

Provo ad indovinare perché non è più così?

(meglio se non provo)

===

Ma chi l'ha detto che l'unica alternativa al presente debba essere il passato? Davvero non è possibile ipotizzare un presente diverso, CON il riscaldamento E un sociale finalmente accettabile?

Con o senza impiccare i ladri soliti noti all'albero più alto?

Pausania
Inviato: 19/12/2006 21:40  Aggiornato: 19/12/2006 21:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Citazione:
Chi l'ha detto che criticare il presente significhi per forza elogiare il passato?


Nike13 per prima:

Negli anni ’80 e ’90 le aziende rischiavano, oggi riducono i costi e snelliscono il personale, i ragazzi non riescono a crearsi un curriculum vitae e ad essere attori del loro futuro; chi invece un curriculum ce l’ha già ...

rekit
Inviato: 19/12/2006 21:51  Aggiornato: 19/12/2006 21:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quale professione?
citazione:

E non sarebbe ora di cominciare a fare qualche cosa per riprenderci la vita???????????????????????
............................................................

1) mandare affanculo il flat screen!
2) mandare affanculo i 120 cavalli per un'utilitaria!
3) mandare affanculo i jeans a 110 euro!
4) mandare affanculo il barista che ti fa pagare 6 euro una birretta!
5) mandare affanculo l'ultimo dell'anno a madonna di campiglio!
6) mandare affanculo il telefonino!!!
7) mandare affanculo IL CANONE RAI!
8) mandare affanculo quei coglioni che ci governano, dal primo all'ultimo!
9) mandare affanculo tutto cio che riteniamo sbagliato
10) mandare affanculo chi non manda affanculo......



italiani strana gente

Linucs
Inviato: 19/12/2006 21:53  Aggiornato: 19/12/2006 21:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Quale professione?
1) mandare affanculo il flat screen!

Nessuno ti obbliga a comprarlo.

2) mandare affanculo i 120 cavalli per un'utilitaria!

Nessuno ti obbliga a comprarla.

3) mandare affanculo i jeans a 110 euro!

Nessuno ti obbliga a comprarli.

4) mandare affanculo il barista che ti fa pagare 6 euro una birretta!

Nessuno ti obbliga a bere.

5) mandare affanculo l'ultimo dell'anno a madonna di campiglio!

Nessuno ti obbliga ad andarci.

6) mandare affanculo il telefonino!!!

Nessuno ti obbliga a comprarlo.

7) mandare affanculo IL CANONE RAI!

Questo sì, ti tocca pagarlo.

8) mandare affanculo quei coglioni che ci governano, dal primo all'ultimo!

Quelli sì, ti tocca pagarli. E stranamente in questi ultimi due casi non ricevi assolutamente nulla in cambio.

Quindi...

Redazione
Inviato: 19/12/2006 21:55  Aggiornato: 19/12/2006 21:59
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Quale professione?
Bella lista REKIT. Sono volutamente 10, o ti è uscito un numero a caso?

*******

PAUSANIA: Ti aspetto fuori (eh eh).

(Seriamente): "Negli anni ’80 e ’90 le aziende rischiavano" non è una "nostalgia" del passato, ma un elemento dell'analisi. Nike non sta dicendo "torniamo tutti negli anni '90, che lì le aziende sì che rischiavano", sta cercando di capire i motivi della situazione odierna.

*******

LINUCS: "Con o senza impiccare i ladri soliti noti all'albero più alto?"

Temo sia indispensabile partire proprio da lì.

Pausania
Inviato: 19/12/2006 21:57  Aggiornato: 19/12/2006 21:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
1) mandare affanculo il flat screen!

Non so neanche cos'è... cos'è?

2) mandare affanculo i 120 cavalli per un'utilitaria!

Ciccio, ma magari! Sapessi quanto mi sarei divertito di più

3) mandare affanculo i jeans a 110 euro!

Ma che fai, sfotti?

4) mandare affanculo il barista che ti fa pagare 6 euro una birretta!

Effettivamente...

5) mandare affanculo l'ultimo dell'anno a madonna di campiglio!

Questa me la spieghi

6) mandare affanculo il telefonino!!!

Ma poi ti mandano affanculo tutti i tuoi amici, e allora vedi tu se il gioco vale la candela.

7) mandare affanculo IL CANONE RAI!

Questo mi sa che ti hanno seguito in tanti

8) mandare affanculo quei coglioni che ci governano, dal primo all'ultimo!

Non passa giorno senza

9) mandare affanculo tutto cio che riteniamo sbagliato

No dai, non esagerare

10) mandare affanculo chi non manda affanculo......

Chiusa filosofica.

rekit
Inviato: 19/12/2006 21:58  Aggiornato: 19/12/2006 21:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quale professione?
quindi basta frignare su come stiamo messi male e poi ogni 6 mesi cambiare il cellulare perche' quello vecchio non riproduce brani mp3 e non trasmette grande fratello.

Linucs
Inviato: 19/12/2006 21:58  Aggiornato: 19/12/2006 21:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Quale professione?
Temo sia indispensabile partire proprio da lì.

E' un ottimo ecoincentivo a piantare nuovi alberi!

Pausania
Inviato: 19/12/2006 21:59  Aggiornato: 19/12/2006 21:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Linucs, mi sei diventato amico di Gaia anche tu? E volete anche togliermi il piacere di far fruttare la fatica delle mie mani?

Dehihihoh!

rekit
Inviato: 19/12/2006 22:02  Aggiornato: 19/12/2006 22:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quale professione?
citazione:

Bella lista REKIT. Sono volutamente 10, o ti è uscito un numero a caso?
..............................

diciamo che mi sono fermato ai primi 10.

Pausania
Inviato: 19/12/2006 22:03  Aggiornato: 19/12/2006 22:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Redazione Citazione:
"Negli anni ’80 e ’90 le aziende rischiavano" non è una "nostalgia" del passato, ma un elemento dell'analisi. Nike non sta dicendo "torniamo tutti negli anni '90, che lì le aziende sì che rischiavano", sta cercando di capire i motivi della situazione odierna.

Non so se inquadrarti meglio come avvocato difensore o rabbino che offre la millesima interpretazione del Talmud. A te la scelta.

(ho finito la scorta di serietà, sorry)

mmmmmppffff ihihihihoh

Redazione
Inviato: 19/12/2006 22:04  Aggiornato: 19/12/2006 22:04
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Quale professione?
"Nessuno ti obbliga a comprarlo…. Nessuno ti obbliga a comprarlo…. Nessuno ti obbliga a comprarlo. …"

E invece sì! E' proprio quello che intendevo con "ogni religione ha i suoi obblighi". (Così rispondo anche a bandit, che prima mi ero dimenticato). Non ti ci obbligano con la scimitarra in mano, certamente, ma il "ricatto sociale" ha forse meno potere di lei?

soleluna
Inviato: 19/12/2006 22:05  Aggiornato: 19/12/2006 22:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: Quale professione?
Linucs Citazione:
7) mandare affanculo IL CANONE RAI!

Questo sì, ti tocca pagarlo.


Non è corretto, nessuno ti obbliga ad avere una tv (ancora)

edit

adesso pianto un albero nel vaso del balcone ...

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
Pausania
Inviato: 19/12/2006 22:08  Aggiornato: 19/12/2006 22:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Ma Massimo mio, con che cazzo di soldi le compri tutte ste cose? Perché o si è sempre più poveri o si comprano più cose. Oppure.... oppure sono proprio coglione io che non ho capito come si fa.

Comunque la scimitarra non è male come idea! Molto spettacolare.

Anche se la Gatling di Linucs con Pike attendente del nastro rimane la scelta che preferisco

(tuttavia Shevek ultimamente mi sta dando alcune idee niente male)

Linucs
Inviato: 19/12/2006 22:09  Aggiornato: 19/12/2006 22:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Quale professione?
E invece sì! E' proprio quello che intendevo con "ogni religione ha i suoi obblighi". (Così rispondo anche a bandit, che prima mi ero dimenticato). Non ti ci obbligano con la scimitarra in mano, certamente, ma il "ricatto sociale" ha forse meno potere di lei?

Ricatto-che?

Non è corretto, nessuno ti obbliga ad avere una tv (ancora)

"Dispositivo adattabile", prego. E l'eventuale tv si acquista a parte, una volta sola, nell'apposito negozio.

Redazione
Inviato: 19/12/2006 22:09  Aggiornato: 19/12/2006 22:09
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Quale professione?
Ciao SOLE! (Nessuno ti obbliga ad avere un balcone).

Buonanotte a tutti.

Pausania
Inviato: 19/12/2006 22:11  Aggiornato: 19/12/2006 22:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Soleluna Citazione:
adesso pianto un albero nel vaso del balcone

Non ho capito se sei un monaco buddista o Bertoldo.

soleluna
Inviato: 19/12/2006 22:16  Aggiornato: 19/12/2006 22:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: Quale professione?
Redazione Citazione:
Non ti ci obbligano con la scimitarra in mano, certamente, ma il "ricatto sociale" ha forse meno potere di lei?


il potere in questo caso, dipende da noi.

Piccolo aneddoto

Questa è la storia di quattro persone, chiamate ognuno, qualcuno, ciascuno e nessuno.

C'era un lavoro importante da fare e ognuno era sicuro che qualcuno lo avrebbe fatto.

Ciascuno poteva farlo, ma nessuno lo fece.

Qualcuno si arrabbiò, perché era il lavoro di ognuno .

Ognuno pensò che ciascuno poteva farlo, ma nessuno capì che ognuno l'avrebbe fatto.

Finì che ognuno incolpò qualcuno perché nessuno fece ciò che ciascuno avrebbe potuto fare.

Pat

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
Pausania
Inviato: 19/12/2006 22:21  Aggiornato: 19/12/2006 22:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Poi è arrivato Centomila, ha messo ognuno a lavorare per lui, qualcuno a fargli la guardia, ciascuno a pagare le tasse e nessuno che ci ha capito più un tubo....

(storiella Zenucs)

(sono molto stanco stasera)

Redazione
Inviato: 19/12/2006 22:21  Aggiornato: 19/12/2006 22:21
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Quale professione?
Sostituisci "lavoro importante" con "cliccare gli adsense" e hai ottenuto la radiografia di luogocomune.

Ariciao.

rekit
Inviato: 19/12/2006 22:22  Aggiornato: 19/12/2006 22:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quale professione?
ora tutti a fare i proletari dietro ad un computer da minimo 800 euro (beneinteso che ritengo sia una delle poche spese necessarie oggigiorno!)

mi piacerebbe fare un sondaggio tra di voi e capire quanti di voi hanno un flat screen, quanti una fotocamera digitale, quanti di voi hanno almeno 3 capi d'abbigliamento che supero i 100 euro, quanti il lettore mp3.......

dai non raccontiamoci delle balle perfavore.
i nostri genitori tutte ste cazzate che oggi sono "indispensabili" per far colpo sulle ragazze o sugli amici neanche se le immaginavano.

nessuno ci obbliga a comprare, e' vero, pero' chissa perche lo facciamo.....e tanto.....e inutilmente....

Pausania
Inviato: 19/12/2006 22:28  Aggiornato: 19/12/2006 22:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Citazione:
ora tutti a fare i proletari dietro ad un computer da minimo 800 euro


Beh, ma risparmio su tante altre cose, con un computer e una connessione veloce... e poi 800 euri te li da persino l'università per lavorare al posto del docente che sta cazzeggiando a qualche convegno in giro per il mondo.

Citazione:
quanti di voi hanno un flat screen

Sì, quello del computer (vedi che si risparmia)

Citazione:
quanti di voi hanno almeno 3 capi d'abbigliamento che supero i 100 euro

Uhmmmm, no...

Citazione:
il lettore mp3

Non ci sono mica solo gli iPod da 250 Giga, esistono anche i lettori da proletari.

Citazione:
nessuno ci obbliga a comprare, e' vero, pero' chissa perche lo facciamo.....e tanto.....e inutilmente....

E' colpa della società che non esiste più

soleluna
Inviato: 19/12/2006 22:35  Aggiornato: 19/12/2006 22:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: Quale professione?
Redazione Ciao

il balcone è un optional del mio appartamento con mutuo trentennale

ti è piaciuta la storiella?

(Pat ricordati di cliccare gli adsense..)

Pausania

nè monaco ne bertoldo, va bene uguale?

Rekit

distinguiamo ciò che è sopravvivenza, monolocale una pentola una branda una coperta pane cipolle e magari anche una pasta la domenica, da ciò che è vita, con annessa una minima quantità di superfluo, che appunto tale la rende.
La problematica si apre sulla quantità minima che ognuno di noi reputa giusta per se, misura altamente soggettiva.
Il lettore mp3 in mio possesso ha due anni, mi fu regalato ed è assolutamente superfluo, ma vuoi mettere la qualità della vita di cui dovrei privarmi senza la musica?

Il punto è che non si può avere tutto, ma bisogna fare delle scelte, fra tutte le cose possibile che potrei comprare scelgo quelle alla mia portata economica, e se compro il pc e pago il canone adsl non vado al ristorante, se compro libri non pago il canone rai che non vedo tv e così dicendo.

Scegliere, non essere scelti, per quanto possibile.

Pat

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
rekit
Inviato: 19/12/2006 22:37  Aggiornato: 19/12/2006 22:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quale professione?
citazione:
E' colpa della società che non esiste più
...........................

la societa' esiste, e siamo noi a formarla.

la storiella del ognuno, qualcuno, ciascuno e nessuno e' la perla riassuntiva della discussione.

Tuttle
Inviato: 19/12/2006 22:43  Aggiornato: 19/12/2006 22:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/9/2006
Da:
Inviati: 3790
 Re: Quale professione?
Citazione:
la storiella del ognuno, qualcuno, ciascuno e nessuno e' la perla riassuntiva della discussione.


Il problema è che tutti vogliono essere qualcuno
e il lavoro di ognuno non se lo smazza ciascuno perché non frega a nessuno....

Eh!

Linucs
Inviato: 19/12/2006 22:47  Aggiornato: 19/12/2006 22:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Quale professione?
mi piacerebbe fare un sondaggio tra di voi e capire quanti di voi hanno un flat screen,

Acqua.

quanti una fotocamera digitale,

Nebbia.

quanti di voi hanno almeno 3 capi d'abbigliamento che supero i 100 euro,

Notte.

quanti il lettore mp3.......

Vuoto.

dai non raccontiamoci delle balle perfavore.

In compenso ho un HTC Universal aziendale, buono anche per scrivere ricchi megapost ed ascoltare ricchi mp3, doppia fotocamera di serie, videocamera d'accatto buona per riprendere il gatto. La rom è lievemente personalizzata, come comanda la tradizione. Spiegami altrimenti come potrei suonare gli mp3 di Natale in ufficio per far rodere il culo a Foxman e soci, orsù, spiegamelo. Vedi che anche il più inutile oggetto ha uno scopo nel grande ordine delle cose.

Non ricordo di aver mai pagato un cellulare di tasca mia. Non immagino chi sia il folle che acquista un arnese del genere "per far colpo sulle ragazze" di cui sotto. Puttana miseria, cosa avrà poi da raccontarsi tutta questa gente.

Embé, cosa ce ne facciamo di questo gran sondaggio?

Facciamo un sondaggiono sul denaro gettato nel cesso per foraggiare Napolitano? Magari al proletario potrebbe interessare.

i nostri genitori tutte ste cazzate che oggi sono "indispensabili" per far colpo sulle ragazze o sugli amici neanche se le immaginavano.

Fai colpo sulle ragazze mostrando oggettini colorati? Rwangabadonga! E' proprio vero che l'occidente è morto stecchito. Hai provato con le conchiglie colorate, o i sassolini?



nessuno ci obbliga a comprare, e' vero, pero' chissa perche lo facciamo.....e tanto.....e inutilmente....

E chi l'ha deciso cosa è inutile?

===

La problematica si apre sulla quantità minima che ognuno di noi reputa giusta per se, misura altamente soggettiva.

E luce fu!

Kirbmarc
Inviato: 19/12/2006 23:27  Aggiornato: 19/12/2006 23:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: Quale professione?
Citazione:
E se uno dice che "dall'inizio dell'era industriale sono iniziati, insieme, il nostro benessere e i nostri guai," vuole dire per forza che ha nostalgia del Medioevo?

Ma,forse forse un filino questa idea la da, specie se poi è associata a certi discorsi sul "tracollo nella materia" "c'è chi dice che il declino sia iniziato alla fine del Medioevo"etc...
Citazione:
E invece sì

Se ti lasci condizionare da quattro scemi che parlano dalla "magica scatola" e segui ogni loro fremito come un sismografo,forse...
Per ora non ho visto agenti Nike (o McDonad's o Coca) alla mia porta a puntarmi una pistola addosso se non compro solo i loro prodotti.
Citazione:
nessuno ci obbliga a comprare, e' vero, pero' chissa perche lo facciamo.....e tanto.....e inutilmente....

E allora? Finiremo all'inferno?
A volte non capisco dove si vada a parare...

fiammifero
Inviato: 20/12/2006 0:30  Aggiornato: 20/12/2006 0:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Quale professione?
Citazione:
"Negli anni ’80 e ’90 le aziende rischiavano" non è una "nostalgia" del passato, ma un elemento dell'analisi. Nike non sta dicendo "torniamo tutti negli anni '90, che lì le aziende sì che rischiavano", sta cercando di capire i motivi della situazione odierna.


Porco mondo ma la memoria si è andata a far benedire?
Negli anni '80 e '90 era lo Stato che rischiava con i ns.soldi finanziando,per modo di dire,le grande imprese,Fiat docet,contribbuti a pioggia,cassa integrazione a non finire,bilanci falzati,truffe e
denaro in Svizzera,certo che assumevano,mica li pagavano le aziende!
Berlusconi,l'uomo che si è fatto da sè, non vi dice niente?
Adesso si rischia in proprio,con partita IVA ed anche se nella sostanza sei un dipendente
come doveri,hai la soddisfazione di essere libero imprenditore con il tuo bel mod.740,e rischi davvero il lavoro se non cali le mutande
Sarà che ho sempre lavorato nel privato,ma certi privilegi del posto fisso non l'ho mai avuti,anzi a causa della seconda maternità e contemporaneamente la malattia di mia figlia,ho subito il mobing perchè non sono rientrata al lavoro i tre mesi dopo il parto!
(comunque l'hanno pagata cara e con gli interessi ) ma bella consolazione,a 40 anni,nonostante l'enorme esperienza e professionalità sono stata tagliata fuori dal mondo lavorativo perchè donna e per giunta madre
nella lista dei vaffanculo metteteci pure i sindacati che hanno intinto nel piatto del padrone

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
florizel
Inviato: 20/12/2006 2:12  Aggiornato: 20/12/2006 2:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Quale professione?
Citazione:
Berlusconi,l'uomo che si è fatto da sè, non vi dice niente?


Si: che forse ha letto male le istruzioni??

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Pausania
Inviato: 20/12/2006 2:24  Aggiornato: 20/12/2006 2:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
O forse che sa stringere il laccio emostatico da solo

florizel
Inviato: 20/12/2006 2:53  Aggiornato: 20/12/2006 2:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Quale professione?
Citazione:
Genialità e creatività in “qualsiasi professione” non sono talento e non sono follia – non è l’artista folle il vero genio. La creatività e la genialità sono quintessenza della natura umana: nulla di mistico o di romantico, ma semplice invenzione di un nuovo futuro, nella giusta e necessaria ottica dell' evoluzione: etica applicata.

Bell'articolo, nike.
Ma c'è qulacosa che mi lascia perplessa: quel "qualsiasi professione".
Perchè credo che la vera domandona non sia stata ancora posta: per CHI e per COSA lavorare?
Quando si passa metà della propria vita attaccati ad una scrivania (altrui) o ad una macchina (altrui), "contribuendo" al teatrino del "progresso sociale" (anche questo altrui), genio e creatività, semmai ci sono stati, rischiano di trasformarsi in mera rassegnazione o in cieco senso del "dovere".
Considerando anche quando "lavorare" significa sopravvivere, seppur nell'ottica soggettiva di ciò che il termine può significare.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
florizel
Inviato: 20/12/2006 2:54  Aggiornato: 20/12/2006 2:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Quale professione?
Citazione:
O forse che sa stringere il laccio emostatico da solo

Pausa', stasera ti trovo cripticamente brillante...

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
DarkAngel
Inviato: 20/12/2006 3:04  Aggiornato: 20/12/2006 3:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2005
Da: Amsterdam
Inviati: 57
 Re: Quale professione?
Quote:

mi piacerebbe fare un sondaggio tra di voi e capire quanti di voi hanno un flat screen,

diversi

quanti una fotocamera digitale,

celo

quanti di voi hanno almeno 3 capi d'abbigliamento che supero i 100 euro,

celo

quanti il lettore mp3.......

diversi...



nessuno ci obbliga a comprare, e' vero, pero' chissa perche lo facciamo.....e tanto.....e inutilmente....

Non è il vecchio concetto dell'avere quindi essere, molto diffuso in italia? o Status Symbol, dagli il nome che voui ma c'è.

Quindi?

Leggendo la mia statistica pensi di esserti fatto una idea su di me? pensi di conoscermi?

E se ti dico che vivo in una casa da 100 MQ ad Amsterdam?
E che non tengo mai accesi meno di tre computer in casa?

La tua mente stereotipata sta già pensando al figlio di papà e già mi odi?

Cosa è questo, un gioco a fare il virtuoso tra i vittimisti per legittimarsi a scagliare anatemi contro i mali del novo secolo?


Avete dimenticato di citare una pratica utilizzata abbondantemente da nonni e genitori in tempi difficili:

quello di prendere la valigia di cartone e di partire.

è quello che ho fatto io, appena dopo la laurea breve.
Niente raccomandazioni, e ho iniziato in un call center.

Se ho scritto cazzate sarà perchè sono del 1982, sono le 3.03 e devo alzarmi alle 7.

nike
Inviato: 20/12/2006 4:19  Aggiornato: 20/12/2006 4:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Quale professione?
-Dottò, ma come viene bene in televisione Lei..

-Grazie..grazie.. ..E cosa ne pensa di quello che ho detto?

-Ma Lei è così bello Dottò, può dire quello che vuole!


Quando un popolo preferisce la distrazione alla cultura, l'apparenza alla bieca realtà, l'intero apparato sociale si trasforma per nutrire questa esigenza..

E’ 20 anni che Berlusconi ci sta lavorando, finalmente abbiamo una “vera cultura per tutti”.

Diciamocela tutta,vogliono gente preparata,esperta,a due soldi

Quoto.

Ma se oggi proponi a qualcuno di fare l’operaio alle condizioni del tempo, quello ti manda cortesemente a quel paese.

“carriera per tutti”, “denaro per tutti”, “apparizioni in tv per tutti”…..

Ma perché esiste un esperto di 24 anni?

No.

il lavoro oggi è una truffa, la disoccupazione un ricatto, la discriminazione dei precari un vero SISTEMA ORGANIZZATO per tenerci sotto.

Qualcuno l’ha detto finalmente.

Chi l'ha detto che criticare il presente significhi per forza elogiare il passato?


Nike13 per prima:

Negli anni ’80 e ’90 le aziende rischiavano, oggi riducono i costi e snelliscono il personale, i ragazzi non riescono a crearsi un curriculum vitae e ad essere attori del loro futuro; chi invece un curriculum ce l’ha già ...


Per la cronaca nella”cacca” ci siamo tutti. E in effetti.. “cacca per tutti”, mi sono dimenticata di scriverlo.

italiani strana gente

Quoto.

"Negli anni ’80 e ’90 le aziende rischiavano" non è una "nostalgia" del passato, ma un elemento dell'analisi. Nike non sta dicendo "torniamo tutti negli anni '90, che lì le aziende sì che rischiavano", sta cercando di capire i motivi della situazione odierna.

Grazie.

Non è corretto, nessuno ti obbliga ad avere una tv (ancora)

Ancora no, ma ci sono sempre i famosi vicini e la famosa portinaia che ti manderanno in paranoia..

E come essere dentro un film già visto. Non è vero? Uno di quelli in bianco e nero stile anni ‘50.
Altro che anni ’80 e ’90!

mi piacerebbe fare un sondaggio tra di voi e capire quanti di voi hanno un flat screen, quanti una fotocamera digitale, quanti di voi hanno almeno 3 capi d'abbigliamento che supero i 100 euro, quanti il lettore mp3.......

Certo che ce l’abbiamo tutti! “più debiti per tutti”.

Spiegami altrimenti come potrei suonare gli mp3 di Natale in ufficio per far rodere il culo a Foxman e soci, orsù, spiegamelo. Vedi che anche il più inutile oggetto ha uno scopo nel grande ordine delle cose.

(LOL)

Berlusconi,l'uomo che si è fatto da sè, non vi dice niente?

Si.

Si: che forse ha letto male le istruzioni??

No, le abbiamo lette noi… male le istruzioni.

Perchè credo che la vera domandona non sia stata ancora posta: per CHI e per COSA lavorare?

Per noi stessi?

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Paxtibi
Inviato: 20/12/2006 7:46  Aggiornato: 20/12/2006 7:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Quale professione?
E’ 20 anni che Berlusconi ci sta lavorando, finalmente abbiamo una “vera cultura per tutti”.

Finalmente ci siamo arrivati: è tutta colpa di Berlusconi.

Andiamo a casa sua e ammazziamolo!

(Bella cultura di merda dovevamo avere però, se è bastato un solo uomo – un nano! – per distruggerla...)

O forse che sa stringere il laccio emostatico da solo

Viva l'emocrazia!
La più amata dai parassiti.

gubbo
Inviato: 20/12/2006 10:52  Aggiornato: 20/12/2006 10:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
citazione L’ironia, questa sconosciuta…
Scusa Pausania se non avevo intuito l'ironia delle tue parole, il fatto è che un conto è coglierla nelle frasi scritte, un'altro in quelle parlate......e te lo dice uno che è tutto fuorchè non ironico ed autoironico!

citazione E io ripeto, quanti avevano queste possibilità? Certo, se avevi un posto fisso con uno stipendio buono, allora non avevi problemi. Ma se ci pensi bene, anche oggi è così.

Ecco, è qui che critico la tua visione.
Quanti avevano questa possibilità? Secondo me a parità di lavoro, erano di più prima.
Torno all'esempio di mio padre, ma ce ne sarebbero altri; il suo stipendio in lire di 15 anni fa
era di 2 milioni di lire circa, il latte costava 1000 lire, il giornale all'edicola 1200, una pizza margherita 5000....
Ora, un mio amico fa lo stesso lavoro di mio padre, è vero ha qualche anno in meno di servizio paragonandolo a mio babbo 15 anni fa ,ma poi non tanti in meno; bene, il suo stipendio è di 1400€(circa 2 milioni ed 800 mila lire) euro, il latte costa 1,2 € (circa 2400 lire), il giornale 1 € (circa 2000 lire), una pizza margherita 5 € se va bene( circa 10 mila lire).....
Ti ho fatto esempi di beni non così tanto superflui (forse la pizza, ma potrebbe essere sostituito con altri)....capisci cosa voglio dire?
Pensa per un operaio che prende anche meno,
ripeto quello che prima potevi permetterti con sacrifici con uno stipendio, ora te lo puoi permettere con due.


citazione Scusa ma quando hai iniziato l'università non lo sapevi? Io rimango esterefatto di fronte a laureati in filosofia... che poi non vogliono fare i filosofi.

Quando si inizia l'università spesso non si ha un'idea chiara sul mondo del lavoro, uno se ne accorge strada facendo purtroppo....
Per quanto mi riguarda, non ho detto che non voglio fare quello per cui mi sono fatto un mazzo così per laurermi in 5 anni, anzi, come vedi lo faccio anche per 800 € al mese....
attenzione, non critico il fatto che l'operaio non laureato prenda più di me; questo non sta ne in cielo ne in terra per come le vedo io le cose. Critico il fatto che sia lui che io siamo sottopagati.citazione Si fa presto a lamentarsi e poi andare in ferie.. anche due volte all'anno. I miei (entrambi operai) se hanno una casa è perchè se la sono ristrutturata da un rudere tutti i fine settimana e tutte le estati per 12 anni.

Ferie? Molti precari non sanno neanche cosa siano le ferie, per non parlare dei giorni di malattia.....
Se avessi un rudere su cui contare ci lavorerei anche io sopra, anche se probabilmente ci metterei non 12 ma 20 di anni per completarlo
citazione quindi basta frignare su come stiamo messi male e poi ogni 6 mesi cambiare il cellulare perche' quello vecchio non riproduce brani mp3 e non trasmette grande fratello.

Per carità, esisteranno anche persone prive di materia cerebrale che pur di comprarsi l'ultimo cellulare alla moda si indebitano, ma per quello che io posso vedere intorno a me sono pochissimi.
Io ho un telefonino semplicissimo senza videocamera, non ho mp3 (anche se adesso si trovano a 40€), ho la stessa macchina da quasi 10 anni, e ti posso assicurare che il 90% delle persone che conosco sono come me.
E poi, se 20 o 30 anni fa fossero esistiti i telefonini, siamo certi che i nostri genitori ne avrebbero fatto a meno?
Penso proprio di no.....
citazione Ma Massimo mio, con che cazzo di soldi le compri tutte ste cose? Perché o si è sempre più poveri o si comprano più cose. Oppure.... oppure sono proprio coglione io che non ho capito come si fa.

Molti beni tecnologici oggi hanno un prezzo accessibilissimo.....
Televisori, telecamere, computer, rispetto a 20 anni fa costano meno della metà.....purtroppo sono i beni "vitali" (cibo, case, vestiti) che sono molto più cari di prima......per intenderci, quest'anno ho fatto a mia madre un telefonino per il compleanno, ho speso 30 €.....quasi quanto un kg di parmigiano reggiano...
Spero di essermi spiegato
Un saluto a tutti

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
bandit
Inviato: 20/12/2006 10:58  Aggiornato: 20/12/2006 11:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/11/2005
Da:
Inviati: 1649
 Re: Quale professione?
"Per noi stessi?"
+++++++
egoismo...mancanza di senso del collettivo...vedi, 20 anni di devastazione culturale, i danni che fanno...

Ashoka
Inviato: 20/12/2006 11:32  Aggiornato: 20/12/2006 11:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Quale professione?
Citazione:
Ora, un mio amico fa lo stesso lavoro di mio padre, è vero ha qualche anno in meno di servizio paragonandolo a mio babbo 15 anni fa ,ma poi non tanti in meno; bene, il suo stipendio è di 1400€(circa 2 milioni ed 800 mila lire) euro, il latte costa 1,2 € (circa 2400 lire), il giornale 1 € (circa 2000 lire), una pizza margherita 5 € se va bene( circa 10 mila lire).....
Ti ho fatto esempi di beni non così tanto superflui (forse la pizza, ma potrebbe essere sostituito con altri)....capisci cosa voglio dire?


Quello che dici è sicuramente impossibile!.

Infatti l'ISTAT ha prodotto dei dati sull'inflazione che dimostrano che ti sbagli! Non può essere.. in 15 anni i prezzi sono aumentati in media del 3,05% mentre se consideriamo solo gli ultimi 10 anni l'aumento medio è stato solo del 2,2.

Ripeto ti sbagli! Le statistiche non mentono! Come le simulazioni del NIST!

Oppure le statistiche sbagliano e ci stanno coglionando tutti con i dati sull'inflazione programmata, sul costo della vita che cresce poco, etc. etc.

Perché dati simili a quelli che hai proposto tu si otterrebbero con un tasso di inflazione di circa il 4,5% ed allora se potessi magicamente riportare il tuo amico indietro nel tempo e farlo lavorare insieme a tuo padre, guadagnerebbe la bellezza di 790 euro al mese... pari a 1milione e 530 mila lire. (tu circa 900 mila lire/mese)

***
Citazione:
Molti beni tecnologici oggi hanno un prezzo accessibilissimo.....
Televisori, telecamere, computer, rispetto a 20 anni fa costano meno della metà.....purtroppo sono i beni "vitali" (cibo, case, vestiti) che sono molto più cari di prima......per intenderci, quest'anno ho fatto a mia madre un telefonino per il compleanno, ho speso 30 €.....quasi quanto un kg di parmigiano reggiano...
Spero di essermi spiegato


Ed infatti sono stati prepotentemente inseriti nel paniere Istat col giusto peso (tenendo fuori, ad esemoio, le case) e voilà, inflazione al 2%

Ashoka

P.S. Tranquillo. Io ho fatto ingegneria ed invidio, sia economicamente che come lavoro in sé, il tuo posto da ricercatore.. fatti i tuoi conti

gubbo
Inviato: 20/12/2006 11:44  Aggiornato: 20/12/2006 11:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
citazione Quello che dici è sicuramente impossibile!.
No, Ashoka.....non penso di sbagliarmi.
L'inflazione calcolata infatti non è reale, come fai notare anche te con l'esempio delle case, nel senso che essa considera il variare di prezzi di molti beni.....
tra questi ce ne sono molti che effettivamente hanno prezzi più bassi , ma sono beni superflui....purtroppo i beni di necessità sono tutti (o quasi) aumentati.
E per quanto concerne gli stipendi è proprio così,
io con 800€ al mese proiettato 15-20 anni fa guadagnerei circa 1 milione di lire.....
Visto che invidi la mia situazione hai il mio appoggio morale


"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
nike
Inviato: 20/12/2006 12:58  Aggiornato: 20/12/2006 12:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Quale professione?
Finalmente ci siamo arrivati: è tutta colpa di Berlusconi.

Andiamo a casa sua e ammazziamolo!

(Bella cultura di merda dovevamo avere però, se è bastato un solo uomo – un nano! – per distruggerla...)


In effetti non è mai sato scritto da nessuna parte che l'istruzione fa l'uomo colto. Non è che tutti questi laureati siano poi delle cime. Anzi c'è una generazione di noiosissimi ragazzini . Come del resto è sparita anche l'educazione.

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
nike
Inviato: 20/12/2006 13:03  Aggiornato: 20/12/2006 13:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Quale professione?
"Per noi stessi?"
+++++++
egoismo...mancanza di senso del collettivo...vedi, 20 anni di devastazione culturale, i danni che fanno...


Anche fare il pescatore è un bel lavoro, o il falegname , Bandit. E si, lavorare per noi stessi, per la nostra dignità.

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
Ashoka
Inviato: 20/12/2006 13:15  Aggiornato: 20/12/2006 13:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Quale professione?
Citazione:
No, Ashoka.....non penso di sbagliarmi.


Infatti ero ironico :) lo so benissimo che hai ragione

Citazione:
Visto che invidi la mia situazione hai il mio appoggio morale




Ashoka

roberto__
Inviato: 20/12/2006 13:33  Aggiornato: 20/12/2006 13:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/8/2006
Da: FIRENZE
Inviati: 289
 Re: Quale professione?
Votarsi alla materia Frantuma le anime

Trovarsi nello spirito Unisce gli uomini

Vedere sé nell'altro Edifica mondi

è nella firma di Bigdaddy che possiamo trovare la risposta alla decadenza culturale odierna, l'umanità si è votata alla materia, e si è frantumata l'anima. Negli anni '70, anche se attuata da pochi, c'era la voglia di andare oltre il materialismo, oltre la quotidianità, c'era un sogno, uno scopo da portare avanti. Certo questo ha creato il terrorismo, ma non c'era il culto del marchio, dello status symbol, le multinazionali non si erano mangiato tutto, c'era spazio per la condivisione delle conoscenze, adesso conta solo la quotidianità, il mutuo, la pizza fuori. Di trascendente sono rimasti solo gli illuminati e chi crede nella "aromaterapia"!!!!!

LA GUERRA E' PACE
LA LIBERTA' E' SCHIAVITU'
L'IGNORANZA E' FORZA

1984 - Orwell
carloooooo
Inviato: 20/12/2006 13:37  Aggiornato: 20/12/2006 13:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: Quale professione?
Citazione:
Per carità, esisteranno anche persone prive di materia cerebrale che pur di comprarsi l'ultimo cellulare alla moda si indebitano, ma per quello che io posso vedere intorno a me sono pochissimi.


Il problema è che quando si parla della "gente" si parla sempre innanzi tutto e per lo più. Mi pare scorretto rispondere alla domanda "quanti hanno un flat screen?” con:

1. sfotti? E chi se lo può permettere.
2. io e le persone che conosco non spendiamo i soldi inutilmente.

Non si parla di noi stessi. Non si parla dei nostri amici. Si parla, in generale, della società. Anche perché se dovessi basarmi sulla mia personale esperienza ed elevarla a valore universale, tutti gli Italiani sarebbero super incazzati per via dell’11 settembre, mentre i fatti dimostrano che bene o male alla “gente” non glie ne frega un cazzo. Probabilmente perché io non sono un campione rappresentativo, né la congrega dei miei familiari e amici lo è.

La domanda “quanti hanno un flat screen” era sicuramente mal posta. Ma proviamo girarla da un altro punto di vista: quanti sono veramente interessati a che venga fatta luce sugli attentati a New York e Washington? Secondo me qualche problema in più questa domanda la pone.

Parlare di società è sempre difficile, in primo luogo perché non ci siamo ancora messi bene d’accordo su cosa significhi precisamente il termine. Sta di fatto che ignorare l’esistenza di pressioni sociali (perché la società “non esiste”!), mi sembra alquanto superficiale. E’ vero che nessuno ti obbliga a mano armata a fare questo, dire quello o comperare quest’altro. Giusto. Ma nessuno obbliga le maestre a tessere le lodi del multiculturalismo, come nessuno obbliga i ragazzini a organizzarsi a delinquere. Per cui non dovremo parlarne. Ma invece se ne discute ampiamente, anche qui su LC. Quando però ci si prova a chiedere perché molta gente compri un telefonino ogni sei mesi sebbene tecnicamente non ne abbia bisogno (e posso dire che ce n’è non perché la conosco, ma perché di telefonini se ne vendono in continuazione), allora in quel caso è libera scelta individuale.

Carlo

florizel
Inviato: 20/12/2006 13:48  Aggiornato: 20/12/2006 14:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Quale professione?
Pier69Citazione:
Quando un popolo preferisce la distrazione alla cultura, l'apparenza alla bieca realtà, l'intero apparato sociale si trasforma per nutrire questa esigenza..

Io eviterei certi automatismi, se non altro perché si rischia di addossare l’intera “colpa” agli stessi che tale situazione la subirebbero, per cause (o concause) che vanno forse ricercate nell’asservimento (e nell’adeguamento) alla logica del potere e dell’economia “globalizzata”. Fermo restando che comunque bisognerebbe intendersi anche sul concetto di “cultura”, le ragioni e l’origine della “distrazione” di cui si parla andrebbero considerate anche come gli effetti di una pianificazione, piuttosto che come delle cause.
Voglio dire: siamo proprio sicuri sicuri che la “distrazione” non sia un fenomeno sapientemente indotto e volto a colmare il vuoto tra esigenza lavorativa ed esigenze del “sistema”? Piuttosto che una scelta disfattista che moltissimi non potrebbero permettersi di fare?
Forse, in questo senso, non è l’intero apparato sociale a doversi adeguare al “popolo”, ma il contrario. Possiamo affermare, infatti, che l’apparato sociale sia espressione delle esigenze lavorative della società civile? Credo di no. O, almeno, la cosa andrebbe considerata come “vicendevole”, piuttosto che consequenziale.
nike13Citazione:
E’ 20 anni che Berlusconi ci sta lavorando, finalmente abbiamo una “vera cultura per tutti”.

Non so…direi piuttosto che Berlusconi è arrivato a rappresentare una tendenza sulla quale si “lavorava” già prima della sua entrata in scena, ed alla quale ha contribuito non poco la sua parte politica “avversaria”, che a sua volta ha storicamente alimentato una cultura dell’adeguamento del lavoro agli standard della globalizzazione, fino a mistificarne e nasconderne i punti di approdo.
Citazione:
Ma se oggi proponi a qualcuno di fare l’operaio alle condizioni del tempo, quello ti manda cortesemente a quel paese.

La realtà credo sia ben diversa da questa analisi.
E' probabile che i media ufficiali tacciano sul numero di persone disposte a lavorare 10 ore al giorno per paghe di merda, pur di "tirare avanti"?
E se si, perchè?

"Si: che forse ha letto male le istruzioni??"
Citazione:
No, le abbiamo lette noi… male le istruzioni.

La mia voleva essere una battuta, per dire che se si è fatto da sé, è venuto proprio maluccio.
Comunque, la tua affermazione ha un fondo di verità, per quello che dicevo sopra: Berlusconi incarna solo un obiettivo che è stato posto molto prima della sua apparizione.
In ogni caso, anche chi non l’ha eletto, l’ha dovuto subire ugualmente: sarà a causa della tanto anelata “democrazia” elettorale?

"Perchè credo che la vera domandona non sia stata ancora posta: per CHI e per COSA lavorare?"
Citazione:
Per noi stessi?

Certo, ma questo non è possibile in un sistema dove ogni cosa è assolutamente adeguata agli standard dei nuovi “padroni”. Come dei "vecchi".

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
gubbo
Inviato: 20/12/2006 13:59  Aggiornato: 20/12/2006 13:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
citazione Infatti ero ironico :) lo so benissimo che hai ragione

Allora è vero......non so più distinguere l'ironia!

citazione Non si parla di noi stessi. Non si parla dei nostri amici. Si parla, in generale, della società. Anche perché se dovessi basarmi sulla mia personale esperienza ed elevarla a valore universale, tutti gli Italiani sarebbero super incazzati per via dell’11 settembre, mentre i fatti dimostrano che bene o male alla “gente” non glie ne frega un cazzo. Probabilmente perché io non sono un campione rappresentativo, né la congrega dei miei familiari e amici lo è.

Concordo con te. Ho fatto un esempio forse improprio basandomi sulle situazioni delle persone che mi circondano, è ovvio che non posso affermare che tutti gli italiani si comportino così.
Sul fatto che ci sia un degrado culturale oggigiorno penso sia innegabile.
E penso anche che per un giovane precario sia maledettamente frustante dipendere ancora in parte dai propri genitori, almeno per me è così

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
carloooooo
Inviato: 20/12/2006 14:07  Aggiornato: 20/12/2006 14:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: Quale professione?
Gran bel post, florizel, nel quale mi trovi d'accordo.

Non si tratta, a mio parere, di cercare l'Eldorado guardando indietro di venti o trent'anni (ché è facile scadere nel si stava meglio quando si stava peggio).

Si tratta di vedere, senza scomodare il mito del buon selvaggio, se è possibile spezzare il circolo vizioso costituito da quel meccanismo (economico? non lo so) che ci fa dire "tutto è come deve essere", del quale forse siamo sia vittime che carnefici.

Carlo

florizel
Inviato: 20/12/2006 14:31  Aggiornato: 20/12/2006 14:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Quale professione?
Citazione:
Gran bel post

Grazie, carloooooo. Sarebbe venuto ancora meglio se avessimo avuto tutti la possibilità di capire cosa si intende con "progresso sociale" e "cultura del lavoro", che immagino essere qualcosa di molto diverso da quello che vogliono farci credere.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Pausania
Inviato: 20/12/2006 14:36  Aggiornato: 20/12/2006 14:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Secondo me progresso sociale è quando abbiamo la possibilità di esprimere con il voto la nostra volontà di popolo sovrano, per delegare in nostri rappresentanti ad agire per il bene comune.

Secondo me cultura del lavoro è quando sei contento di lavorare per pochi soldi, non ti puoi permettere il computer e ti costruisci la casa da te.

florizel
Inviato: 20/12/2006 14:50  Aggiornato: 20/12/2006 15:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Quale professione?
Citazione:
progresso sociale è quando abbiamo la possibilità di esprimere con il voto la nostra volontà di popolo sovrano

...ed acconsentire a:
- farci rapinare sui tempi di vita, stipendio e tassazioni.
-finanziare "l'esportazione di democrazia" con i soldi democraticamente prelevatici dalle tasche.
-passare dal "meno peggio" al "peggio" per rimpiangere il "meno peggio".

Ce ne sarebbe ancora, ma taccio.
Citazione:
Secondo me cultura del lavoro è quando sei contento di lavorare per pochi soldi, non ti puoi permettere il computer e ti costruisci la casa da te.

Ed accettare che:
-qualche banda di mistificatori (leggi sindacati) finga di mediare tra il lavoratore e le istituzioni, "private" o "statali" che siano (tanto la differenza è davvero minima). E quando invece "mediano" sul serio, la fregatura è doppia.
-"sacrificarsi" per il bene comune, sempre perchè l'economia "gira" anche per te.
-si parli di "cultura" per non parlare di sfruttamento.

Mi taccio. Ho scritto già troppo.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Pausania
Inviato: 20/12/2006 15:09  Aggiornato: 20/12/2006 15:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Citazione:
Probabilmente perché io non sono un campione rappresentativo, né la congrega dei miei familiari e amici lo è.

Sfigato (già me la immagino la tua famiglia)

Citazione:
Sta di fatto che ignorare l’esistenza di pressioni sociali (perché la società “non esiste”!), mi sembra alquanto superficiale

Basta mettersi d'accordo con le idee. Siamo una società individualista, frammentata, senza collante sociale? Allora la società non c'entra con quello che si fa. Oppure la società c'entra, e allora non siamo individualisti isolati, ma persone che vivono in un contesto sociale ancora funzionante e - parrebbe - particolarmente invasivo (per giunta).

Decidiamo e da qui partiamo.

Citazione:
Ma nessuno obbliga le maestre a tessere le lodi del multiculturalismo

Come no? E' la loro feroce ignoranza che non lascia loro altra scelta che quella di parlare di idiozie lette su Gente per evitare la faticaccia di insegnare.

Citazione:
Quando però ci si prova a chiedere perché molta gente compri un telefonino ogni sei mesi sebbene tecnicamente non ne abbia bisogno

Lo fa perché è povera e precaria

carloooooo
Inviato: 20/12/2006 15:26  Aggiornato: 20/12/2006 15:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: Quale professione?
Giorgio,

Citazione:
Sfigato (già me la immagino la tua famiglia)


Sì, di quelle persone che non hanno uno straccio di lavoro eppure non rinunciano a farsi lunghissime vacanze in giro per l'Europa.

Citazione:
Basta mettersi d'accordo con le idee.


Giusto. Individualismo come condizione esistenziale e/o atteggiamento, da una parte, e individualismo come dottrina sociologico/filosofica, dall'altra, sono cose ben diverse.

Visto che si tratta in realtà di due termini differenti, non è contraddittorio dire che l'individualismo (come atteggiamento) è risultato di un processo sociale (è solo un esempio).

Citazione:
E' la loro feroce ignoranza che non lascia loro altra scelta che quella di parlare di idiozie lette su Gente per evitare la faticaccia di insegnare.


La libertà individuale di essere ignorante e pensare di conseguenza.


Citazione:
Lo fa perché è povera e precaria.


No, il problema nasce quando sostituiamo al perché il sebbene.


Carlo

Pausania
Inviato: 20/12/2006 15:42  Aggiornato: 20/12/2006 15:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Citazione:
Sì, di quelle persone che non hanno uno straccio di lavoro eppure non rinunciano a farsi lunghissime vacanze in giro per l'Europa.

Certe famiglie non meritano niente....

Citazione:
Giusto. Individualismo come condizione esistenziale e/o atteggiamento, da una parte, e individualismo come dottrina sociologico/filosofica, dall'altra, sono cose ben diverse.

Eh?!?!?

carloooooo
Inviato: 20/12/2006 16:16  Aggiornato: 20/12/2006 16:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: Quale professione?
Citazione:
Eh?!?!?


Laureato dei miei stivali!

Carlo

Enrico
Inviato: 20/12/2006 16:19  Aggiornato: 20/12/2006 16:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Quale professione?
20 dic 14:27
Sondaggi: in arrivo il sondaggista automatico

ROMA - Arriva il sondaggista automatico e l'era dei call center potrebbe presto volgere al termine. Una semplice domanda via e-mail e un software pensera' a tutto, elaborando 240 risposte al secondo in qualunque lingua. Una vera rivoluzione per la tecnica demoscopica, che e' stata introdotta dal VCS-Verbatim Coding System, ideato e realizzato dall'Istituto di Scienza e Tecnologie dell'Informazione (ISTI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa. Il nuovo software interpreta e classifica in modo automatico il parere espresso in forma di testo libero: un'attivita' che, fino a ieri, era subordinata all'analisi manuale degli operatori. (Agr)

www.corriere.it


P.S. Quando si dice il progresso.........

rekit
Inviato: 20/12/2006 16:21  Aggiornato: 20/12/2006 16:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quale professione?
citazione:
Quote:

mi piacerebbe fare un sondaggio tra di voi e capire quanti di voi hanno un flat screen,

diversi

quanti una fotocamera digitale,

celo

quanti di voi hanno almeno 3 capi d'abbigliamento che supero i 100 euro,

celo

quanti il lettore mp3.......

diversi...



nessuno ci obbliga a comprare, e' vero, pero' chissa perche lo facciamo.....e tanto.....e inutilmente....

Non è il vecchio concetto dell'avere quindi essere, molto diffuso in italia? o Status Symbol, dagli il nome che voui ma c'è.

Quindi?

Leggendo la mia statistica pensi di esserti fatto una idea su di me? pensi di conoscermi?

E se ti dico che vivo in una casa da 100 MQ ad Amsterdam?
E che non tengo mai accesi meno di tre computer in casa?

La tua mente stereotipata sta già pensando al figlio di papà e già mi odi?

Cosa è questo, un gioco a fare il virtuoso tra i vittimisti per legittimarsi a scagliare anatemi contro i mali del novo secolo?


Avete dimenticato di citare una pratica utilizzata abbondantemente da nonni e genitori in tempi difficili:

quello di prendere la valigia di cartone e di partire.

è quello che ho fatto io, appena dopo la laurea breve.
Niente raccomandazioni, e ho iniziato in un call center.

Se ho scritto cazzate sarà perchè sono del 1982, sono le 3.03 e devo alzarmi alle 7
...........................

hai scritto cazzate!
vivo a den haag in centro, ho 2 mac, 2 mp3, la macchina, svariati capi d'abbigliamento che superano abbondantemente i 100 euro.
non mi sono fatto nessuna opinione su di te in quanto non sono il comunistello anarcoide che rosica se qualcuno che si fa il culo si puo' permettere quello che lui non puo permettersi non facendo un cazzo!

a leggervi mi pare che il flat screen lo sentiate nominare solo ora, tra i miei amici e familiari in italia il flat screen e' un oggettino presente da tempo.
in ogni caso la mia non era una critica nei VOSTRI confronti, ma nei confronti di una societa' che vuole la botte piena e la moglie ubriaca....gli italiani sono famosi nel mondo per spendere piu' di quanto guadagnano, e visto che vivi all'estero dovresti saperlo bene.

mi dispiace essere male interpretato, ma credo che frignare e lamentarsi per la merda che ci cirdconda ad un certo punto diventa inutile!
o spendete meno (l'mp3 NON E' INDISPENSABILE cazzo!!!!) o espatriate in un paese dove l'economia va meglio.
io viziato come sono ho optato per la seconda!
chiaro che per vivere, anche in olanda bisogna farsi un culo tanto, ma almeno ne vale la pena.

gubbo
Inviato: 20/12/2006 16:49  Aggiornato: 20/12/2006 16:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
citazione o spendete meno (l'mp3 NON E' INDISPENSABILE cazzo!!!!) o espatriate in un paese dove l'economia va meglio.

E ti sembra giusto?
Ti sembra logico ridurre il tutto a: "o spendi meno o cambi aria?"
Allora in italia rimarremmo in 4 gatti; io perlomeno opterei per il rimanere e spendere poco.
I problemi non si combattono?
Non si cerca una soluzione?
Si gira solo la testa dall'altra parte?
Sono il primo a criticare chi spende più di quello che può permettersi per delle sciocchezze e poi magari ha anche la faccia di lamentarsi.
Ma non puoi dire che gli italiani sono così.....anzi,
io tutta sto benessere non lo ved......mi sta venendo un dubbio, non è che vivo in Africa e mi sono autoconvinto di vivere in Italia??


"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
nike
Inviato: 20/12/2006 17:18  Aggiornato: 20/12/2006 17:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Quale professione?
Non si tratta, a mio parere, di cercare l'Eldorado guardando indietro di venti o trent' anni (ché è facile scadere nel si stava meglio quando si stava peggio).

Corretto. ( )

Mai asserito un concetto del genere infatti. Però, c’è un però..

Sarebbe venuto ancora meglio se avessimo avuto tutti la possibilità di capire cosa si intende con "progresso sociale" e "cultura del lavoro",

Per progresso sociale si intende che la tecnologia avrebbe dovuto risolverci l’esistenza, e far costare tutto molto meno e infatti mi pare che Gubbo ne abbia descritto in merito qualcosa :

Molti beni tecnologici oggi hanno un prezzo accessibilissimo.....
Televisori, telecamere, computer, rispetto a 20 anni fa costano meno della metà.....

-----

purtroppo i beni di necessità sono tutti (o quasi) aumentati.

Qui vanno ringraziati i soliti noti : governanti - o “dipendenti” come piace a qualcuno asserire- & soci.

Forse, in questo senso, non è l’intero apparato sociale a doversi adeguare al “popolo”, ma il contrario. Possiamo affermare, infatti, che l’apparato sociale sia espressione delle esigenze lavorative della società civile? Credo di no. O, almeno, la cosa andrebbe considerata come “vicendevole”, piuttosto che consequenziale.

Qui c’è un pochino di confusione -faccio un salto quantico-. Considerato che il marketing ci studia e ci spia per poi ri-venderci quella che dovrebbe essere “la domanda”, ossia “la tendenza”, in realtà quello che sta accadendo - con tutto il rispetto per chi lavora nel marketing- è che non funziona più così. Chi ha studiato marketing forse potrebbe confermare, per non parlare di chi ha lavorato in “ricerche sociali” detto anche “cool hunting”.

Ma torniamo a “cultura del lavoro”. Nell’articolo non è tra virgolette né cultura né lavoro. Per cultura del lavoro intendevo : dignità. Dignità come stipendio, dignità come utilità nella società, dignità.


Dato che oggi è dignità guadagnarsi da vivere anche facendo il prostituto/a, bhè , mi rendo conto che sia di difficile comprensione la terminologia : cultura del lavoro.

Per riallacciarsi a ciò che avviene oggi, è che a mio avviso venga deciso “a priori” cosa sia quella “domanda”. Decidono “loro” . Prendete un giornale qualsiasi, un giornale “tabloid” -detti anche “scandal rags” – o il Corriere della Sera -che poi non cambia di molto- e cercate di vedere di che cavolo stanno blaterando. Non certo devo dirvelo io, ma per questo motivo ne faccio un “problema” di cultura.

Come ribellarsi a tutto ciò? Depistiamoli! Non comportiamoci come si aspetterebbero: spiazziamoli! Questa cultura di massa ci ucciderà. Cosa si intende per cultura di massa? Guardare la televisione , leggere il giornale. Non ci servono più questi oggetti. Non servono. Cambiare le abitudini, i riti. E non fatemi parlare del computer che poi ci scazziamo..( )

------

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
gubbo
Inviato: 20/12/2006 17:35  Aggiornato: 20/12/2006 17:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
citazione Ma torniamo a “cultura del lavoro”. Nell’articolo non è tra virgolette né cultura né lavoro. Per cultura del lavoro intendevo : dignità. Dignità come stipendio, dignità come utilità nella società, dignità.

Sono d'accordissimo con te Nike13, dignità, questa sconosciuta!
Uno degli aspetti che più mi stanno antipatici è questo.....quale dignità può esserci in un lavoro in cui sei precario (e quindi ti possono benissimo buttare fuori perchè ti rimpiazzano facilmente), che ti offre uno stipendio spesso (ci sono eccezioni) non equiparato al culo che ti fai,
che il più delle volte non ti fa crescere professionalmente, che ti nega i giusti contributi, che ti fa chiedere ancora a babbo e mamma un prestitino ogni tanto.....boh, faccio difficoltà a trovarne di dignità in tutto questo

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
Pausania
Inviato: 20/12/2006 17:45  Aggiornato: 20/12/2006 17:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Quale professione?
Nike13 Citazione:
Chi ha studiato marketing forse potrebbe confermare, per non parlare di chi ha lavorato in “ricerche sociali” detto anche “cool hunting”.

In realtà funziona così: riescono a venderti anche la diarrea, se si mettono in testa di fare quello. E tu ne sarai contenta, perché l'avrai pagata a prezzo vantaggioso.

Non è una battuta

Gubbo Citazione:
i possono benissimo buttare fuori perchè ti rimpiazzano facilmente), che ti offre uno stipendio spesso (ci sono eccezioni) non equiparato al culo che ti fai

Benvenuto nel gruppo Butta quel cazzo di cellulare però...

Citazione:
non ti fa crescere professionalmente

Guarda che per fare bene il telefonista ci vogliono anni!

Citazione:
ti nega i giusti contributi

Però le trattenute sullo stipendio ci sono lo stesso. Uhmm... ho il sospetto che mi stiano coglionando

Citazione:
ti fa chiedere ancora a babbo e mamma un prestitino ogni tanto

Meglio che alle banche, scusa... e poi il prestito per cosa? Per comprare l'iPod? Maledetto comunistello finto pezzente....

Citazione:
faccio difficoltà a trovarne di dignità in tutto questo

Cerca bene....

gubbo
Inviato: 20/12/2006 17:55  Aggiornato: 20/12/2006 17:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
Pausania.........c'era ironia vero?
Ah! Finalmente ricomincio a riconoscerla....mi stavo preoccupando
comunque il prestito quando lo chiedo non è ne per l' iPod, nè per altre robe simili.....semmai un piccolo contributo per un paio di pantaloni o per un paio di scarpe ( e non mi venire a dire " che bisogno c'è di chiedere un prestito per le scarpe, vai scalzo!" )

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
nike
Inviato: 20/12/2006 18:02  Aggiornato: 20/12/2006 18:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Quale professione?
Sono d 'accordissimo con te Nike13, dignità, questa sconosciuta!
Uno degli aspetti che più mi stanno antipatici è questo.....quale dignità può esserci in un lavoro in cui sei precario (e quindi ti possono benissimo buttare fuori perchè ti rimpiazzano facilmente),


Attenzione, perché non funziona proprio così. In realtà è quando richiedi una sorta di aumento che ti rimpiazzano. Per quanto riguarda il precariato: morissero tutti. Vogliono sempre carne fresca? Perfetto. A me sta bene. Grazie a Dio non ho più la tua età. Me ne sono andata via prima da questa nuova condizione di schiavitù.
Chiedi ancora soldini ai genitori? Chi se ne frega! Però, però.. Personalmente come DarkAngel la “valigia” la presi anch’io, e me ne andai. Mi sono laureata dopo con i miei soldini. Questione di carattere , diverso probabilmente.

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
gubbo
Inviato: 20/12/2006 18:16  Aggiornato: 20/12/2006 18:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
Scusa Nike13, vuoi dire che l'esistenza del precariato è causato dagli stessi precari che accettano tale condizione?
Troppo facile come visione.
Quando non hai altre scelte, che fai?
Pensi che tutti siano nella condizione di prendere, partire, mollare tutto e tutti e cercare un mondo migliore?
Questo può valere per me, che con una laurea scientifica potrei cercare qualcosa di meglio all'estero, ma per un operaio?
Pensi che in inghilterra o francia lo trattino meglio?
Attenzione, io non sto parlando per me, sia chiaro; ho descritto la mia situazione come esempio, ma non sono così babbeo da pensare che la mia sia tra le peggiori.
p.s. mi da fastidio che mi consideriate una specie di sanguisuga dei miei genitori; quando parlo di prestitino ogni tanto intendo
prestitino e non salasso, e per ogni tanto intendo raramente.
Piuttosto che sentirmi un peso economico per i miei vivrei tumulato in casa mangiando acqua e pane (forse ho un pò esagerato )

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
rekit
Inviato: 20/12/2006 18:40  Aggiornato: 20/12/2006 18:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quale professione?
citazione:

Questo può valere per me, che con una laurea scientifica potrei cercare qualcosa di meglio all'estero, ma per un operaio?
Pensi che in inghilterra o francia lo trattino meglio?
.........................
inghilterra o francia non so, ma in olanda un'operaio si becca sui 1400 euri al mese, e il costo della vita e' pressoche' identico.
e poi scusa, non credere che la tua laurea ti apra poi cosi tante porte all'estero......di una piramide la superficie piu' estesa e' la base...e gli operai stanno proprio alla base.di architetti, ingenieri, avvocati,dottori etc... c'e' ne in sovrannumero ovunque.

DarkAngel
Inviato: 20/12/2006 19:12  Aggiornato: 20/12/2006 19:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2005
Da: Amsterdam
Inviati: 57
 Re: Quale professione?
Scusa rekit, non ce l'avevo in particolare con te.

Mi faceva solo inca@@are la dimostrazione del
"sei quello che hai", che non sopporto.

Il mio sara' un caso particolarmente fortunato, lo ammetto, ma sono convinto che ognuno e' artefice del proprio destino in questo mondo di me..a.


Che scelte avevo? contratto fisso in una minuscola azienda del cuneese come amministratore di rete.

Ma io dalla vita volevo di piu', e aspettare l'occasione non era una opzione, l'occasione te la devi creare tu.

Lamentarsi? ma se noi italiani siamo campioni mondiali del lamento (rileggete i post precedenti), non sappiamo fare altro.
Agire?
Troppo faticoso vero?.
Ma cosa fare poi?

Votare? Qualcuno pensa ancora che ci permettano di cambiare qualcosa votando?

Formare un'organizzazione sovversiva e fare qualce attentato? mah, la cia si infiltrerebbe il giorno dopo...

La valigia di cartone non mi e' sembrata poi una cattiva idea, seguendo l'esempio del mio bisnonno (dalla terronia al nord, poi in francia), di mio nonno (idem) o del papa' di mio zio (america Si! proprio lo zio d'america!)

Purtroppo se c'e' una cosa che manca a noi italiani e' il patriottismo, anche se dopo un anno all'estero lo sto un po' riscoprendo a furia di farmi prendere per il culo per cosa succede in Italia.

Ultimamente quando capisco che vogliono sfottermi gli racconto cose ancora peggiori e li lascio basiti, penso sia una buona tecnica.

Il problema dei cervelli in fuga non e' nella fuga, ma nel fatto di avere un cervello.
Se poi sei onesto, il biglietto aereo e' l'unica soluzione al vivere in una realta' allucinante.

Tutto questo grazie a gelli, berlusconi, e alla nostra cronica mancanza di coglioni (nel senso di palle).
Con la francia o con la spagna l'importante e che se magna! evviva!

fiammifero
Inviato: 20/12/2006 23:19  Aggiornato: 20/12/2006 23:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Quale professione?
Cultura del lavoro:

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
florizel
Inviato: 21/12/2006 2:49  Aggiornato: 21/12/2006 2:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Quale professione?
Scusa, o sono io che non capisco, o c’è una contraddizione di fondo che va risolta.
Tu affermi:
Citazione:
Per progresso sociale si intende che la tecnologia avrebbe dovuto risolverci l’esistenza

Ma la tecnologia E’ un fatto, ed anche la sua applicazione ai parametri lavorativi. E’ su questo che oggi si fonda grandissima parte dell’economia.
E i suoi criteri produttivi sembrerebbero corrispondere alla fruizione dei beni prodotti attraverso essa, come anche Gubbo ricorda.

Eppure:
Citazione:
Il progresso sociale si è arrestato, stiamo assistendo ad un regresso della civiltà e della cultura del lavoro.

Siamo quindi in presenza di tecnologie esistenti, che “funzionano”, ma ad un progresso sociale immobile?
L’errore di valutazione, a mio avviso, sta nell’adeguamento al concetto che fa discendere la “risoluzione dell’esistenza” dal progresso tecnologico, che viene impropriamente fatto coincidere con quello di “progresso sociale”. Se così non fosse, e non fosse mai stato, non sarebbe stato possibile fondare un mercato del lavoro che obbedisce a regole che stanno portando alla perdita di ogni certezza, oltre che a quella della creatività.
Il frainteso generalizzato, e sapientemente coltivato, è che si parla di “benessere tecnologico” come se si stesse parlando di “evoluzione sociale”. C’è un ulteriore passaggio che sfugge, da cercare e a cui trovare una collocazione.
Citazione:
Ma torniamo a “cultura del lavoro”. Nell’articolo non è tra virgolette né cultura né lavoro. Per cultura del lavoro intendevo : dignità. Dignità come stipendio, dignità come utilità nella società, dignità.

Anche togliendo le virgolette, finchè al concetto di lavoro non si affiancherà una “cultura della vita”, vedo difficile il conferirgli la dignità di cui parli. Messa così, tentare di ripristinare dignità al lavoro, quand’esso si esprime nel contesto di una società regolata dall’alto, sarebbe più opportuna la definizione di “culto” del lavoro.
Fermo restando che è sempre a causa di un’entità indipendente dal lavoratore che dignità e creatività vanno a farsi benedire.
Citazione:
Dato che oggi è dignità guadagnarsi da vivere anche facendo il prostituto/a, bhè , mi rendo conto che sia di difficile comprensione la terminologia : cultura del lavoro.

Mah…se consideri che circa la prostituzione si è tentata una regolamentazione anche tra le fila di chi ha sempre appoggiato la “cultura del lavoro”, come paladini del "progresso sociale", la cosa non dovrebbe stupirti.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
rekit
Inviato: 22/12/2006 10:08  Aggiornato: 22/12/2006 10:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Quale professione?
ok,ok, non voglio insistere su questo punto ma:

Le vendite di TV a schermo piatto? In salita.
L'attenzione verso i grandi pannelli al plasma? Sempre maggiore. La domanda di monitor Lcd? Cresce inarrestabile.

Tre assunti per confermare una tendenza in corso ormai da anni: i display, in ambiente domestico e professionale, si stanno assottigliando sempre più e, grazie a una flessione dei prezzi costante che ha toccato soprattutto i modelli più piccoli (il 15 pollici, che rappresenta circa due terzi delle vendite) stanno vivendo l'inizio di una nuova era.

- Il tradizionale tubo catodico non è certo destinato a morire subito ma l'impronta degli apparecchi Lcd e al plasma è sempre più incisiva.

Idc ha misurato le aspettative di crescita del mercato dei display a cristalli liquidi stimando per il 2008 un fatturato globale di circa 7 miliardi di dollari, rispetto ai circa 3 miliardi e 700 milioni attuali.

Nel frattempo i principali produttori di schermi a cristalli liquidi, Lg Philips e Samsung in testa, continuano ad annunciare ulteriori tagli ai listini, nell'ordine del 10-15% anche per l'ultimo trimestre del 2004 e di un altro 10-20% nella prima metà del prossimo anno, grazie a una domanda in progressivo aumento.

Le riduzioni all'utente finale toccano quasi il 50% in soli due anni per i Tv Lcd, e la disponibilità di prodotto in area monitor non è mai stata così ricca di alternative. L'elenco dei produttori entrati nell'arena del display piatto è lunga quanto importante: Philips, Sony, Samsung, Sharp, Lg, cui si aggiungono "specialisti di settore" quali per esempio Packard Bell o Relisys e grandi firme del computing come Dell e Hp.
La curiosità degli addetti ai lavori si rivolge dunque all'evoluzione dei gusti dell'utenza.

I pannelli al plasma, in tal senso, oggi prevalentemente concentrati nei formati da 42 (il prevalente) e 50 pollici ma disponibili anche in formati sopra i 60 pollici, offrono tutte le opzioni per essere utilizzati come monitor collegabile con altri dispositivi digitali o come TV a tutti gli effetti grazie al sintonizzatore integrato.
Idem per i display Lcd, che pur pagando rispetto ai precedenti maggiori complessità di produzione stanno assumendo il ruolo di prodotto di riferimento per l'entertainment domestico, spaziando dai modelli da 17 pollici dal design ricercato ai super schermi da 37 e 42 pollici in formato 16:9 per l'home theatre.
fonte: mytech.it



oppure:
Record di vendita dei telefoni cellulari

La società di ricerca Strategy Analytics ha annunciato un nuovo record di vendite di telefoni cellulari: nel primo trimestre 2006 sono state vendute 230 milioni di unità, pari a una crescita del 31% rispetto allo stesso periodo del 2005. Inoltre, si prevede che quest’anno, a livello globale, saranno venduti 1 miliardo di cellulari per una crescita del 22% rispetto al 2005.
Sono i mercati emergenti, India in testa, a trainare il record di vendite, tuttavia è bene sottolineare che la forte crescita delle vendite non per forza corrisponde con un aumento dei profitti per i vendor. Motorola, per esempio, che ha registrato un aumento delle vendite del 61%, paga la forte pressione competitiva sui mercati low-cost, d’altra parte ci sono vendor come Samsung e LG che non raggiungono i picchi di vendita dei top players del mercato. Sony Ericsson, con le forti performance registrate nell’ultimo bimestre, dimostra come sia possibile trovare i profitti nei prodotti di nicchia dedicati alla trasmissione dati mobile.

e ancora:

"Voglio un aumento di stipendio? Me lo voto!". Quella dei parlamentari è l'unica categoria che evidentemente può fare un'affermazione del genere. E quella riguardante lo stipendio dei parlamentari è probabilmente la catena di sant’Antonio via internet più diffusa e persistente al passare degli anni ( c’è una mail in particolare che gira, malaguratamente zeppa di errori).
Come è noto gli stipendi dei nostri parlamentari in Parlamento, cioè "i nostri dipendenti" come li chiama Beppe Grillo, godono degli stipendi più alti tra i loro colleghi con pari ruolo in Europa e al mondo. Sono gli unici lavoratori a votarsi lo stipendio: quali effetti ha avuto questo potere sulle loro tasche?
Prendiamo come riferimento gli stipendi di un eletto al Senato che, rispetto all’eletto alla Camera, prende alla fine dell'anno circa 6 mila euro in più.
I 12.434 euro, ovvero la cifra lorda del salario mensile di un senatore, potrebbero essere una cifra alta ma tutto sommato comprensibile per un lavoro di così alta responsabilità.
Ma guardare solo a queste cifre è fuorviante. Perchè a questa somma si aggiungono i 4.003 euro della diaria mensile per il rimborso delle spese di soggiorno a Roma” (su cui torniamo avanti nell’articolo), i 4.678,36 euro"per lo svolgimento del mandato parlamentare", i 1.107,80 euro per “i trasferimenti dal luogo di residenza a Roma", i 258,33 euro per "viaggi di aggiornamento all’estero”, i 345,83 euro per le “ spese telefoniche”.
Tutto questo fa un faraonico totale di 22.827,76 euro di stipendio lordo mensile per un senatore eletto coi nostri voti, "un nostro dipendente".
Oltre all'immaginifico stipendio di cui sopra, secondo il programma Report di Rai3 sono garantiti: "un ufficio a Roma attrezzato, un computer portatile, […], il vitalizio la tessera per il cinema, quella per lo stadio in tribuna d'onore e l'assistenza sanitaria, che fornisce persino gli occhiali da vista [...] Questa assistenza sanitaria prevede che per occhiali da vista vi sia la possibilità di avere un rimborso di 500 mila lire all'anno".
Ma non solo: incredibilmente il parlamentare ha diritto a una pensione anche con una sola elezione, che varia "da un minimo del 25 per cento ad un massimo dell'80 per cento" dello stipendio da parlamentare e varia "a seconda degli anni di mandato parlamentare". I dati ufficiali del Senato riportano che "il Senatore riceve il vitalizio a partire dal sessantacinquesimo anno di età. Il limite di età è ridotto al sessantesimo anno ove siano state svolte più legislature".
I nostri dipendenti di lusso purtroppo non riescono... a investire in occupazione. Letteralmente infatti un anno fa 502 onorevoli eletti alla Camera hanno dovuto autodenunciarsi per il trattamento che fornivano ai loro collaboratori, noti nel gergo del palazzo come “portaborse”.
Questi, sono stati indicati dagli stessi parlamentari come lavoratori a "titolo non oneroso”: il che significa che i nostri onorevoli li pagano in nero o, alla meglio, non li pagano affatto, a fronte degli oltre 4 mila euro mensili che vengono erogati dallo Stato come da voce " per lo svolgimento del mandato parlamentare", di cui sopra.
Tutte queste cifre, che fanno parte del composito e multi-nome stipendio dei nostri parlamentari, non sono incompatibili con dei salari derivanti da aziende private e, eccezione nell'impiego pubblico per una casta speciale ovvero i docenti universitari.
Tornando infatti sulla voce dei 4.003 euro derivanti dalla diaria mensile per il “ rimborso delle spese di soggiorno a Roma”. E’ una voce che avrebbe senso per chi non è residente a Roma e invece vale anche per i deputati romani. Carlo Taormina di Forza Italia ha dichiarato a proposito: "la considero un'autentica contraddizione”. Bei tempi andati quelli in cui Bossi abbaiava a " Roma Ladrona".
Una parte dei soldi che i parlamentari ricevono vengono girati, per contributo libero o per legge, ai partiti e ai gruppi parlamentari a cui gli eletti sono iscritti. Certo, i partiti possono essere un elemento fondamentale di una democrazia e ha un senso – discutibile o no - che i soldi dei cittadini vadano a finanziarli.
Racconta però l’associazione dei consumatori Aduc a proposito dell’ultima Finanziaria: "i parlamentari, su proposta del Governo, dovrebbero votare la riduzione del 10% del proprio stipendio [...] Ma, c'e' sempre un ma, la stessa proposta del Governo aumenta di 40 milioni di euro la dotazione annua dei partiti per il rimborso delle spese elettorali, che passa da 160 a 200 milioni di euro annuali, cioè 1 miliardo di euro (circa 2.000 miliardi di lire) per il quinquennio di legislatura. Insomma quello che e' stato preso con una mano viene restituito con l'altra. E con gli interessi perche' la differenza a favore dei partiti e' di 16,6 milioni di euro all'anno. Il prossimo anno ci saranno le elezioni e i "poveri" partiti hanno le loro esigenze, quindi e' bene provvedere".
Scrive Gloria Buffo dei Ds sull’Unità: "In un paese in cui un insegnante, un'operaia o un impiegato guadagnano, mediamente, meno che nei paesi a noi vicini, e i parlamentari nazionali e d europei eletti in Italia sono remunerati, mediamente, di più e godono di benefici a volte inspiegabili, non è saggio bollare come puramente qualunquistico il severo giudizio di gran parte dell'opinione pubblica".
Quanto guadagnano (rimborsi esclusi) negli altri paesi i parlamentari e quanti sono per ogni paese? In Gran Bretagna i 645 parlamentari della Camera dei Comuni guadagnano 6.800 euro al mese. In Francia, gli eletti all’Assemblea Nazionale sono 577 e guadagnano 5.200 euro al mese. In Germania gli eletti al Bundestag sono 603 e guadagnano 7 mila euro al mese.
L’Italia invece - fino all'entrata in vigore della riforma Costituzionale - ha un sistema bicamerale perfetto composto in totale da 945 tra onorevoli e senatori che costa ogni mese per ognuno dei “nostri dipendenti”circa 12 mila euro solo di stipendio ciascuno. Tutti questi salari, sommati a quelli di una quarantina tra ministri e vice, ci costano in totale ogni anno 144 milioni di euro. Benefit e rimborsi esclusi.


....
mandare affanculo in fondo non mi sembra una brutta idea

gubbo
Inviato: 22/12/2006 10:23  Aggiornato: 22/12/2006 10:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/6/2006
Da: Un mondo ipocrita
Inviati: 634
 Re: Quale professione?
citazione mandare affanculo in fondo non mi sembra una brutta idea

.....direi proprio di no! Anzi, rifacendomi al buon
Pausania ci vorrebbe un bel booooooooooooorp!

"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
nike
Inviato: 23/12/2006 2:03  Aggiornato: 23/12/2006 2:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Quale professione?
Florizel: Il frainteso generalizzato, e sapientemente coltivato, è che si parla di “benessere tecnologico” come se si stesse parlando di “evoluzione sociale”. C’è un ulteriore passaggio che sfugge, da cercare e a cui trovare una collocazione.

Il progresso tecnologico portò il benessere sociale fino al fordismo potremmo dire, fino al dopoguerra, ma a cavallo degli anni ‘ 60 nasce lo status symbol , il “capitalismo” e il post-fordismo.
Da lì negli anni ’80 si arriverà all’edonismo e al marketing. Con il marketing nascerà il feticcio.
---

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA