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politica italiana : Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Inviato da marcocedol il 12/12/2006 3:54:18 (3402 letture)

di Marco Cedolin

E’ passato un anno da quando l’8 dicembre 2005 i valsusini e gli amici accorsi loro in aiuto da ogni angolo d’Italia, invasero a decine di migliaia, i prati di Venaus, travolgendo come un fiume in piena il cantiere dell’alta velocità e le forze dell’ordine che lo presidiavano. Quell’esercito di gente comune, di operai e impiegati, di studenti e anziani, di ragazzi dei centri sociali e di mamme con la carrozzina, non spazzò solo l’arroganza dei gruppi di potere del cemento e del tondino e la prevaricazione dei partiti politici che attraverso la militarizzazione della Valle e le manganellate intendevano imporre con la forza un progetto senza senso.

Le decine di migliaia di persone che l’8 dicembre scesero a Venaus per dire “Basta” dimostrarono che anche quando un futuro fatto di morte e devastazione viene imposto con la violenza da chi detiene il potere è possibile ribellarsi ...


... attraverso la mobilitazione popolare e vincere la propria battaglia prendendo consapevolezza che si può riuscirci.

Venaus un anno dopo sembra ancora la stessa, con i prati strapieni di gente, di colori, di bandiere NO TAV, con un presidio nuovo e più grande che ricorda gli chalet di montagna, con i piloni dell’autostrada che si ergono come giganti impettiti e la fallimentare centrale idroelettrica di Pont Ventoux che sta lì a dimostrare come non dovrebbero mai essere spesi i soldi del contribuente.

Ma le tantissime persone che affollano Venaus per questa tre giorni di festa, non sono qui solamente per celebrare una ricorrenza, bensì anche per continuare a costruire il futuro della mobilitazione popolare di un anno fa.

Un futuro che parla il linguaggio della solidarietà con gli altri comitati, reti movimenti che in tutta Italia stanno combattendo contro grandi e piccole nocività. A Venaus raccontano le realtà della propria lotta i ragazzi che combattono il Mose, la centrale a carbone di Civitavecchia, gli inceneritori, i rigassificatori, la privatizzazione delle acque, le più svariate forme di distruzione dell’ambiente e del territorio. A Venaus, dove il fragore della dinamite e il lavorio delle talpe meccaniche avrebbero dovuto far nascere un tunnel nel quale infilare il futuro di noi tutti, stanno invece nascendo la condivisione e la solidarietà fra le moltissime realtà che nel Paese hanno deciso di opporsi ad un modello di sviluppo violento, energivoro, nemico dell’ambiente e delle persone, in quanto unicamente finalizzato alla costruzione del profitto dei grandi gruppi di potere.

Si percepisce netta la sensazione che si tratterà di una lunga strada, lastricata oltre che da buone intenzioni anche da tranelli, agguati e lunghi tratti da percorrere in salita magari con il fiato corto, ma ritengo sia già incredibilmente importante avere intrapreso tutti insieme un percorso destinato a portare lontano.
La prossima tappa, probabilmente altrettanto viva e partecipata, sarà Venezia, dove la lobby del Mose (praticamente la stessa che sponsorizza il TAV) intende porre rimedio al fenomeno delle acque alte, violentando la laguna attraverso una “grande muraglia” di cemento armato che peserà come un macigno sulle spalle dei contribuenti, senza rimediare a nulla, se non ai buchi di bilancio delle grandi imprese di costruzione.

L’atmosfera di “festa” e genuina soddisfazione per i risultati conseguiti che si è respirata in questi giorni a Venaus non deve però trarre in inganno, inducendo a pensare che la battaglia contro il TAV sia ormai stata vinta o vada letta attraverso lenti permeate di ottimismo. Il neo Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha già chiarito al di là di ogni ragionevole dubbio come il governo di centrosinistra intenda procedere alla costruzione dell’alta velocità Torino – Lione con la stessa risolutezza appartenuta alla maggioranza che l’ha preceduto.

La grande mobilitazione dell’8 dicembre dello scorso anno ha sicuramente dimostrato come fosse impossibile per qualunque governo, ed oltretutto controproducente al limite dell’autolesionismo, costruire un’opera infrastrutturale attraverso la militarizzazione di un territorio, lo scontro fisico, le manganellate, l’intimidazione.

L’approccio al problema è cambiato radicalmente, traslando da militare a politico, ma non è cambiato l’obiettivo che resta quello di costruire assolutamente il TAV in Val di Susa a prescindere dalla contrarietà degli abitanti e delle amministrazioni comunali coinvolte.

E’ stata scelta la strada delle mediazioni, dei tavoli, del falso confronto e dell’altrettanto falsa disponibilità ad ascoltare le varie realtà locali, con il palese intento di narcotizzare, spaccare, dimagrire il fronte del NO che si è sempre mostrato tanto composito quanto inossidabile agli attacchi esterni.

I blindati delle forze dell’ordine hanno lasciato spazio all’Osservatorio presieduto dall’architetto Mario Virano, personaggio tanto scaltro quanto melenso, assai più pericoloso di una carica dei celerini. I tranelli della polizia (che occupò il Seghino nottetempo con l’inganno) hanno lasciato il posto alle sabbie mobili della Conferenza dei Servizi, dove utilizzando come “carota” le deroghe alla legge obiettivo, si è tentato(fortunatamente senza successo in virtù della recente diserzione dei sindaci della Valle) di portare le amministrazioni locali a discutere sulla base di progetti esecutivi.

Gli insulti e le etichette (sfaccendati, montanari, teppisti, no global, luddisti, nemici del progresso) dispensati a piene mani in TV e sulle pagine dei giornali compiacenti nel tentativo di screditare un’intera valle, sono stati sostituiti dalla presentazione di un nuovo progetto alternativo che nelle parole di politici ed industriali, potrebbe risolvere ogni questione attraversando i comuni festanti della Val Sangone che verrebbero miracolati dal passaggio dell’alta velocità. Poco importa che il progetto vecchio di anni mostrasse più polvere che contenuti e che in Val Sangone in soli due mesi siano nati tanti Comitati NO TAV locali da far pensare che gli abitanti si manifestino assai poco propensi ai festeggiamenti. Ciò che conta è avere creato nell’immaginario collettivo una dimensione di dinamicità e di movimento.

Proprio sull’immaginario collettivo, Mario Virano (coadiuvato da tutta la schiera di pennivendoli asserviti, esperti compiacenti e uomini politici di ogni risma e colore che sempre lo contornano) sta conducendo la propria battaglia. Una battaglia “di fioretto” portata avanti con la ben nota arguzia che lo contraddistingue. Intona sonetti alla “bellezza delle infrastrutture” invitando a sogni aventi come oggetto il miracolo della tecnologia, Mario Virano, vaticina riguardo a un futuro denso di opportunità, di emozioni legate alle grandi opere che diverranno ben presto appetita meta turistica, nonché fonte d’ispirazione per gli artisti delle nuove generazioni. Non parla più di TAV, Mario Virano, ma caratterizza il progetto come quello di una Linea Moderna, tentando di sostituire il concetto velenoso di velocità con quello più accattivante e rassicurante di modernità.

Per dargli voce fioriscono i convegni (sempre blindati) e gli incontri con il pubblico, sempre ben selezionato. Mario Virano non insulta nessuno (se si eccettua l’intelligenza di chi lo ascolta) ma non potendo vincere la battaglia tecnica ed economica per assoluta mancanza di argomentazioni, sta tentando semplicemente di spostare il piano inclinato sul quale si svolge lo scontro, nel palese tentativo di barare indisturbato.
Sull’altro fronte il Ministro Di Pietro che del fioretto non conosce neppure la sagoma, è impegnato nel portare avanti una conferenza dei servizi ormai svuotata di ogni contenuto, però funzionale al perseguimento del suo obiettivo. Fra qualche mese affermerà che il confronto con le realtà locali si è concluso senza che si sia riscontrata una condivisione d’intenti e pertanto rimetterà la decisione definitiva nelle mani del governo.

Il Consiglio dei Ministri con tutta probabilità si pronuncerà come il 12 novembre ha fatto riguardo al Mose, verrà dato il benestare per l’opera e tutto ricomincerà daccapo, con le notti da passare ai presidi, la militarizzazione, i check point.

Marco Cedolin

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
shevek
Inviato: 12/12/2006 8:03  Aggiornato: 12/12/2006 8:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Salut y Libertad Marco!


Complimenti per l'articolo: hai centrato in pieno le questioni, in modo particolare il tentativo di mistificazione ideologica che parte ogni qual volta le popolazioni rivendicano con forza propri diritti me si autoorganizzano. La battaglia, ora, si sposta anche su questo terreno.


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
Infettato
Inviato: 12/12/2006 9:10  Aggiornato: 12/12/2006 9:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Potresti spiegarmi perchè la TAV "è un progetto senza senso".
Che io sappia è un progetto rischioso per le caretteristiche geologiche della valle,per il forte impatto distruttivo sul territorio, su questo condivido la mobilitazione.
Grazie
Roberto

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
bunter24
Inviato: 12/12/2006 11:04  Aggiornato: 12/12/2006 11:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/9/2005
Da: Nebbiosa pianura padana
Inviati: 150
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Citazione:
Autore: Infettato Inviato: 12/12/2006 9:10:06
Potresti spiegarmi perchè la TAV "è un progetto senza senso".
Che io sappia è un progetto rischioso per le caretteristiche geologiche della valle,per il forte impatto distruttivo sul territorio, su questo condivido la mobilitazione.
Grazie
Roberto


Scusa Roberto.. e cosa c'è di sensato in questo?
Complimenti Marco...


"Prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare: ma bisogna prenderla, perchè è giusta."
Martin Luther King
Infettato
Inviato: 12/12/2006 11:42  Aggiornato: 12/12/2006 11:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
bunter24 Provo a spiegarmi meglio:
Il succo di ciò che Marco ha scritto non fà una piega, mi associo ai complimenti.
Ho posto una domanda perchè in teoria il progetto dovrebbe avere un senso o almeno credo che lo possa avere.
Se invece è un'opera completamente inutile oltre che dannosa allora questo è un motivo in + per essere solidali con chi effettua queste lotte.
Che si riesca, con la volontà del popolo, quantomeno a "dare fastidio" a chi vuole imporre, è un bellissimo dato di fatto e un auspicio per questa e per altre lotte.

Infettato dal morbo di Ashcroft
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marcocedol
Inviato: 12/12/2006 13:41  Aggiornato: 12/12/2006 13:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Ciao Roberto,
in effetti il devastante impatto ambientale e le nocività connaturate nella costruzione del TAV sono solo una parte del problema, a mio avviso neppure quella più importante.
La parte più importante è l'assoluta inutilità della nuova infrastruttura, non solo nella prevista tratta Torino - Lione ma per quanto concerne l'intero sistema TAV in larga parte già costruito.
Restiamo comunque in Valle di Susa dove la nuova linea TAV dovrebbe secondo le parole dei progettisti trasportare merci e passeggeri che in realtà non esistono. Tutti i più recenti dati di traffico danno dal 2000 ad oggi in netto calo il traffico sulla direttrice in oggetto sia per quanto concerne il traffico merci che quello passeggeri. Anche lo stesso traffico merci su TIR dal 2000 ad oggi risulta inoltre in calo al valico del Frejus, a dimostrare che manca la prima prerogativa perchè un'infrastruttura debba essere costruita: la necessità di dovere trasportare qualcosa.
L'argomento come potrai facilmente comprendere è comunque assai vasto e complesso, per cui al fine di aiutarti ad interpretarlo con l'ausilio di maggiori dettagli inserisco il link di un mio vecchio (lungo) articolo e di un sito sul quale esiste davvero tanta documentazione in proposito.

incubo TAV

http://www.notavtorino.org/

Se hai qualche perplessità domanda pure, sarò felice di risponderti.

Marco

Infettato
Inviato: 12/12/2006 16:56  Aggiornato: 12/12/2006 16:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Grazie Marco, come al solito ero informato prevalentemente dai media asserviti (brutto vizio).
Mi sfuggivano completamente i veri intenti per la costruzione della tav,(ho dato solo un occhio ai link,ma è già abbastanza per capire).
La mia domanda può essere stata stupida, banale, ma di fatto è quello che fanno bere alle persone comuni, me compreso,tanto da dubitare delle iniziative no tav.
Ora: consenso totale!

Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
marcocedol
Inviato: 12/12/2006 18:42  Aggiornato: 12/12/2006 18:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
La tua domanda non era affatto banale.
Sono domande che tutti ci poniamo quando affrontiamo argomenti riguardo ai quali siamo informati (meglio orientati) superficialmente dai media che cercano d'indirizzare il nostro pensiero.
Anche a me capita spesso di approcciare una protesta con molti dubbi che riesco a fugare solamente quando poi approfondisco l'argomento.

Quincannon
Inviato: 12/12/2006 18:47  Aggiornato: 12/12/2006 18:47
So tutto
Iscritto: 4/12/2006
Da:
Inviati: 17
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Cedolin,

ho letto con piacere il tuo articolo sulla TAV del quale condivido in larga parte i contenuti e le amare conclusioni.

Abbiamo assistito, e molti hanno partecipato, come bene hai descritto, ad un tenace braccio di ferro tra la giusta opposizione dei valligiani e la violenta reazione delle forze dell’ordine a tutela dell’attuazione del progetto.

Voglio però sottolineare che il mutamento di interlocutori politici, se non ha modificato è vero nella sostanza gli obiettivi finali, ha consentito alle popolazioni interessate di poter riscontrare la bontà della loro operazione oppositiva nei metodi e nei principi e soprattutto ha permesso di mettere insieme esperienze e realtà che - se pur diverse per tematiche e posizioni geografiche - soffrono la prepotenza di soluzioni impositive, miopi e demagogiche.

Non si è sviluppata dunque soltanto solidarietà ma soprattutto crescita politica, attraverso un percorso di “presa di coscienza”, un riscontro in termini reali delle proprie forze che potrà condurre, se ben gestito, ad ottenere una maggiore capacità contrattuale ed il raggiungimento di soluzioni condivise.

Un cammino duro ma come tu dici destinato a portare lontano.

Via che si potrà percorrere solo se gli interlocutori politici che hanno guidato l’assalto alla valle saranno dotati della lungimiranza necessaria a capire le esigenze di vita dei cittadini.

Dunque un problema quasi esclusivamente italiano.

Non credo che i francesi siano più sprovveduti di noi e lascino bellamente violentare le loro valli da monumentali opere perdipiù nemiche dell’ambiente e prive di senso.

Oltr’alpe la collettività ha ottenuto maggior considerazione.

E’ il peso ed il valore della collettività che dobbiamo ancora imparare a conoscere ed usare; quel peso che grava sulla bilancia di tutte le scelte politiche di un paese e non solo sul progetto TAV.

"Mac, sei mai stato innamorato?"
"No: ho fatto il barista tutta la vita."
PikeBishop
Inviato: 12/12/2006 19:41  Aggiornato: 12/12/2006 19:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Citazione:
Oltr’alpe la collettività ha ottenuto maggior considerazione. E’ il peso ed il valore della collettività che dobbiamo ancora imparare a conoscere ed usare

Confesso che sono stato tentato di mandare solo un Vaff... cubitale:

Parla per te, Quincannon.
E visto che ci sei ripassati un po' di geografia delle Alpi.

Noterai immediatamente che:
1. Il versante francese non ha bisogno di opere monumentali che violentino le valli, semplice questione di pendenze e orientamento.
2. I francesi i treni superveloci ce li hanno gia' e le loro linee sono state implementate e rinnovate costantemente negli ultimi 100 anni.
3. Le Alpi francesi sono virtualmente disabitate in confronto al versante italiano.

Il peso che grava sul paese e' quello dei lecchini che baciano il c..o di qualsiasi potente che se lo stia svendendo, il paese e tutto cio' che contiene, e ne giustificano le malefatte appoggiando con ragionamenti fumosi una classe politica ed una amministrazione pubblica che costa una cifra tale da poter affondare anche le economie degli Stati Uniti e del Canada riuniti.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
gato
Inviato: 12/12/2006 19:56  Aggiornato: 12/12/2006 19:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/1/2006
Da: camposanto + +
Inviati: 175
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Dopo i fatti dell' anno scorso nella Val di Susa, ho visto in TV un confronto tra i valdostani, qualche rappresentante del governo e 2 economisti. Non mi ricordo se era Rai 3 o La 7. Non ha importanza. Quello che mi è rimasto impresso è che nonostante i due economisti fossero di due scuole di pensiero diverse, su un punto erano d' accordo: dal punto di vista puramente economico, è un' inutilità, e se sarà fatto, lavorerà pure in perdita. Questo senza contare l' impatto ambientale, con tutte le conseguenze e magari con spese anche tra decine di anni. Se questo non basta a dire che è una cosa inutile...

Quincannon
Inviato: 12/12/2006 20:12  Aggiornato: 12/12/2006 20:12
So tutto
Iscritto: 4/12/2006
Da:
Inviati: 17
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
PikeBishop,

a volte nella vita bisogna cedere alle tentazioni, quindi se credi che ti giovi lancia pure il tuo Vaff… cubitale.
E complimenti per il commento costruttivo che fa il mucchio con gli altri 1255

"Mac, sei mai stato innamorato?"
"No: ho fatto il barista tutta la vita."
Marco M
Inviato: 12/12/2006 20:14  Aggiornato: 12/12/2006 20:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/8/2006
Da:
Inviati: 826
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
"Positiva la prima riunione dell'Osservatorio"

"Riunione molto positiva, in un clima di equilibrio e responsabilita' da parte di tutti". Cosi', il presidente dell'"Osservatorio", Mario Virano, ha definito questa sera l'avvio dei lavori dell'Osservatorio sulla Tav. Virano ha riferito di aver proposto una metodologia dei lavori con un'agenda "che e' stata condivisa da tutti senza riserve". Il presidente Virano ha anche detto di aver proposto un calendario serrato di lavori "nonostante l'imminenza delle vacanze".

Ah, la fretta...
"condivisa da tutti senza riserve"... chi sono questi "tutti"?

E, di fatti, riunioni sono state fissate per il 22 ed il 27 dicembre prossimi. Prima questione che verra' affrontata, la valutazione sul potenziale della linea storica, per arrivare a dati condivisi, con lavori programmati e finanziati a partire dall'inizio del prossimo anno.

E qui si fermeranno, quindi, visto che la linea attuale è utilizzata appena per meno del 30% del suo potenziale ed il suo ammodernamento con sfruttamento dell'intero potenziale renderebbe ancor più inutile, in primis economicamente, il progetto TAV.

Sara' affrontato, e' stato detto, il maggior numero di questioni possibili. In parallelo saranno fatte valutazioni su domanda ed offerta con dati del traffico. E' stato ipotizzato, inoltre, un ciclo di audizioni sia di tipo politico, a livello nazionale e comunitario, sia di approfondimento degli aspetti tecnici e delle propensioni industriali sul fabbisogno della domanda e dell'offerta del traffico dell'arco alpino. L'Osservatorio ha anche preso in considerazione le eventuali alternative al tracciato, in presenza di "urgenze", come potrebbe essere quella dell'impatto ambientale. La metodologia che l'Osservatorio si propone e' quella di cercare di avere "il piu' possibile dati oggettivi condivisi".

PikeBishop
Inviato: 12/12/2006 20:32  Aggiornato: 12/12/2006 20:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Citazione:
complimenti per il commento costruttivo che fa il mucchio con gli altri 1255

Vedo che ho colto nel segno, se passi subito a criticare quel che non hai mai letto, nello stile tipico di chi apre la bocca perche' ne ha facolta', alla De Mita.
L'hai data un'occhiata a Google Earth, giusto per capire di che si sta' parlando e non confondere la Val di Susa con il Benelux?

Chi ce li manda? Una idea ce l'avrei.....

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Bimbodeoro
Inviato: 12/12/2006 21:28  Aggiornato: 12/12/2006 21:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Come dice Beppe Grillo in uno dei suoi show la TAV non è modernizzazione ma tecnologia preistorica.
Bisognerebbe studiare molto di più la logistica, ma credo che ci guadagnerebbero molto meno.

"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
Quincannon
Inviato: 12/12/2006 21:46  Aggiornato: 12/12/2006 21:46
So tutto
Iscritto: 4/12/2006
Da:
Inviati: 17
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
PikeBishop,

si è vero Google hearth non l’ho guardato forse perché stavo a Venaus a fare il blocco.

E adesso ho facoltà di parlare.

"Mac, sei mai stato innamorato?"
"No: ho fatto il barista tutta la vita."
rekit
Inviato: 12/12/2006 22:23  Aggiornato: 12/12/2006 22:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
citazione

E’ il peso ed il valore della collettività che dobbiamo ancora imparare a conoscere ed usare; quel peso che grava sulla bilancia di tutte le scelte politiche di un paese e non solo sul progetto TAV.
______________

capisco, e condivido
dove sta allora il problema?
nel "resto della popolazione italiana"?
esatto!
come si fa a svegliare "il resto della popolazione italiana"?


informandola!

e come?

dicendogli che tutte le notizie che ricevono sono balle.

ma a quel punto...
...ti crederanno?

....heeemmmm..............................

*********

OT lo so.
ma questo articolo ha fatto cominciare a litigare il mio coglione destro con quello sinistro


cocis
Inviato: 12/12/2006 22:54  Aggiornato: 12/12/2006 22:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
l'unico che ci guadagna è lunardi e sua moglie.. la cui impresa ha preso in appalto il progetto.. la cui unica cosa che sa fare è fare buchi nella montagna.. e anche fatti male ... vedasi tav mugello..

wekaobi
Inviato: 13/12/2006 1:37  Aggiornato: 13/12/2006 1:37
So tutto
Iscritto: 11/12/2006
Da:
Inviati: 17
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Gato..
(...Dopo i fatti dell' anno scorso nella Val di Susa, ho visto in TV un confronto tra i valdostani...)

...ma i valdostano che soa c'entrano?

Redazione
Inviato: 13/12/2006 7:15  Aggiornato: 13/12/2006 7:15
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
PIKEBISHOP: "E visto che ci sei ripassati un po' di geografia delle Alpi."

Ehm ... ehm.... Eppure non sei nuovo su luogocomune.

PikeBishop
Inviato: 13/12/2006 11:05  Aggiornato: 13/12/2006 11:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Citazione:
Ehm ... ehm.... Eppure non sei nuovo su luogocomune.

Ti ci metti anche tu, capitano? Cosa vorrebbe dire, che perche' uno e' stato a (o e' il Sindaco di, non cambia) Venaus dovrei baciare le medaglie e che automaticamente, per il solo fatto di essere stato a Venaus, sa cosa accade oltralpe?

Mi ci vuoi tirare dentro di nuovo? Io almeno ho argomentato un minimo, altri hanno fatto solo propaganda e mostrato le medaglie, l'attento lettore ha capito di che parrocchia trattasi.

Se vuoi che espanda? Perche' posso farlo, ma non lo ritenevo necessario, visto che non sono nuovo di LC e penso di essere in grado di sapere quando non ne vale la pena.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
spettatore
Inviato: 13/12/2006 12:06  Aggiornato: 13/12/2006 12:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Esauriente rinfrescata mentale marco!
A tal proposito vi sia utile la lettura del seguente link:

http://www.disinformazione.it/valdisusa.htm


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
gato
Inviato: 13/12/2006 19:32  Aggiornato: 13/12/2006 19:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/1/2006
Da: camposanto + +
Inviati: 175
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Wekaobi, chiedo scusa per la cavolata scritta. Già ho un po di difficoltà a scrivere in italiano (sono rumeno), poi e da qualche giorno che tutte le sere ho la febbre. Chiedo scusa di nuovo. (Volevo dire valsusini, se si scrive cosi).

wekaobi
Inviato: 14/12/2006 0:49  Aggiornato: 14/12/2006 0:49
So tutto
Iscritto: 11/12/2006
Da:
Inviati: 17
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà

florizel
Inviato: 14/12/2006 11:23  Aggiornato: 14/12/2006 11:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Citazione:
L’approccio al problema è cambiato radicalmente, traslando da militare a politico, ma non è cambiato l’obiettivo che resta quello di costruire assolutamente il TAV in Val di Susa a prescindere dalla contrarietà degli abitanti e delle amministrazioni comunali coinvolte.
E’ stata scelta la strada delle mediazioni, dei tavoli, del falso confronto e dell’altrettanto falsa disponibilità ad ascoltare le varie realtà locali, con il palese intento di narcotizzare, spaccare, dimagrire il fronte del NO che si è sempre mostrato tanto composito quanto inossidabile agli attacchi esterni.

Sembra chiaro che la differenza tra l'approccio "militare" e quello politico è solo la scelta disperata di un governo di centrosinistra consapevole di poter perdere un sostegno già traballante da parte del suo elettorato, qualora mettesse mano alla stessa repressione della sua parte "avversaria". Ma, d'altro canto, i fatti di Napoli del GF prima, e di Genova del G8 poi, la dicono lunga, e sono emblematici.
E come tu stesso sostieni:
Citazione:
Il Consiglio dei Ministri con tutta probabilità si pronuncerà come il 12 novembre ha fatto riguardo al Mose, verrà dato il benestare per l’opera e tutto ricomincerà daccapo, con le notti da passare ai presidi, la militarizzazione, i check point.

Intanto, il lavorìo mediatico sembrerebbe avviato, come questi articoli dell'ANSA fanno temere:

"La Comunita' montana Alta Valle di Susa ha deciso di andare avanti autonomamente, distaccandosi dalla linea della Bassa Valle, sulla vicenda dell' opposizione alla Torino-Lione: ''Ieri sera - spiega il presidente dell' Alta Valle Mauro Carena - la giunta di Comunita' si e' riunita e ha deciso che andremo a Roma al tavolo della Conferenza dei servizi convocato per venerdi'''. I rappresentanti della Comunita' che raccoglie i 14 Comuni dell' Alta Valle saranno dei tecnici o l' assessore all' Ambiente o l' assessore ai Trasporti. I nomi dei rappresentanti saranno decisi nelle prossime ore."

TAV: TORINO-LIONE; FRONTE DIVISO TRA ALTA E BASSA VALLE SUSA

"L'allargamento della riunione ai sindaci della Val Sangone e la netta frattura tra Alta e Bassa Val di Susa sono comunque fatti che devono far riflettere sul futuro della battaglia contro l' alta velocita' che ormai non vede piu' schierato un fronte unitario''.

Leggendo la notizia riportata da diversi organi di stampa, sembra si stia affermando tutto, ed il contrario di tutto:

Mario Virano-TAV

Intanto, questo articolo dal sito del movimento, qualcosa sembra già chiarirla:

"Si comprende sempre di più di chi è la TAV, o meglio la torta, della TAV...L'Arch. in questione è l'uomo (tecnico) del PCI torinese e dei suoi derivati che da oltre 20 anni rappresenta gli interessi (si quelli, quelli...)del Gran Partito in tutto ciò che concerne infrastrutture e trasporti.
La sua nomina da parte del Governo di Berlusconi dimostra come sulla Tav ci sia un patto pregresso trasversale non rivelabile e come le bandierine (rosse) fossero state messe da tempo sul Grande Buco. "

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Giuseppino
Inviato: 16/12/2006 10:46  Aggiornato: 16/12/2006 10:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/12/2006
Da: Lancenigo o Padova
Inviati: 36
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Sulla TAV ci sono, ma non ho informazioni sufficienti per inceneritori e rigassificatori...
Per quanto mi sforzi non riesco a includerli negli attentati al territorio e all'ambiente: soprattutto gli inceneritori.

"Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but that's not why we do it."(Feynman)
marcocedol
Inviato: 20/12/2006 3:46  Aggiornato: 20/12/2006 3:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Ciao Florizel,
vedo che hai interpretato molto bene le dinamiche della situazione. Oltretutto l'importanza economica "dell'affare TAV" è tale da fare sparire ogni supposta differenza fra governi passati e presenti.

Giuseppino,
Quelle concernenti inceneritori e rigassificatori sono tematiche oltremodo interessanti, appena ne avrò modo cercherò di approfondirle sulle pagine di questo sito, con la speranza che si apra un dibattito costruttivo.

florizel
Inviato: 2/1/2007 23:50  Aggiornato: 2/1/2007 23:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Al posto del TAV, nasce la solidarietà
Ed intanto, le iniziative continuano, assumendo un carattere che sembra voler andar OLTRE lo specifico della TAV, individuando e contestando esattamente la logica del "consumo ad oltranza".

"mercatino del baratto (portate ciò che volete barattare) e befana dello scambio"

Una lotta che, lontana dalla politica, coinvolge l'interezza di ogni gesto quotidiano.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni

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