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politica italiana : Due squadre, una sola partita
Inviato da Redazione il 19/11/2006 7:55:27 (3702 letture)

Credo di aver finalmente capito il trucco: non esiste un'Italia, ne esistono due. Sono due formazioni complete, di cinquanta milioni di giocatori l'una, assolutamente autosufficienti, che si danno il cambio un pò come nelle partite di rugby, tutti in una volta.

Questo è l'unico modo per spiegare le "allegre e colorate manifestazioni" a favore della Palestina e per la pace in Medio Oriente, che a Milano hanno visto sfilare, secondo l'ANSA, "anche Epifani, leader Cgil e Bonanni della Cisl".

Addirittura! Due leader sindacali che si mettono dalla parte dei poveracci, degli oppressi, dei senza voce, così come se niente fosse? Ma cosa è successo? Dove sono finiti i "leader sindacali" che solo un anno fa se ne stavano zitti e quattati in casa propria, mentre Gaza veniva trasformata in un campo per tiro al piccione, da inaugurare il giorno stesso del "ritiro" di Israele dalla striscia occupata? Dove sono finiti tutti quelli che facevano finta di non vedere, mentre Sharon alzava il muro con il silenzio complice di Bush?

E da dove escono questi "cinquantamila" italiani, che di colpo hanno scoperto …

… che a Gaza si sta peggio che all'inferno?

Cos'è tutta 'sta voglia di giustizia, di colpo? L'arcobaleno non era "out"? Quelli che chiedevano il ritiro delle nostre truppe non erano "gente senza spina dorsale"? "Pacifista" non era diventata una parolaccia?

Come dicevo, l'unica spiegazione è questa. Alla fine delle elezioni fiiiiiii.. un lungo fischio dell'arbitro, e il tempo si ferma per un istante: esce una squadra, spossata e senza più fiato, ne entra un'altra apparentemente identica, ma fresca e brillante come se la partita iniziasse adesso. Ognuno ha mandato dentro il suo doppione - esatto, preciso, indistinguibile dall'originale - l'arbitro fischia di nuovo, e la zuffa ricomincia.

Solo che adesso la difesa diventa l'attacco, e l'attacco diventa la difesa.

Ma "non si vedono", quelli che stanno fuori, mentre il loro doppione gioca la partita? Non si accorgono di essere la stessa persona? Non vedono che fino a un momento prima tiravano nella porta opposta? E se se ne accorgono, come fanno a non vergognarsi di loro stessi?

M.M.




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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
spettatore
Inviato: 19/11/2006 8:08  Aggiornato: 19/11/2006 8:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: Due squadre, una sola partita
Se dico...coglioni....qual'è la prima cosa che vi viene in mente?


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
rekit
Inviato: 19/11/2006 12:01  Aggiornato: 19/11/2006 12:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Due squadre, una sola partita
gli elettori della sinistra? come li ha definiti il cavaliere....

ad ogni modo meglio 50 milioni di coglioni che segnano nella porta giusta che gli stessi 50 milioni di coglioni che segnano autoreti no?

una domanda Massimo?
I luogocomunesi (passami il termine) farebbero parte di quei restanti 10 milioni di spettatori paganti che gioiscono quando si fa gol e si incazzano per l'autogol o sono anche loro parte del gioco...a volte eroi a volte coglioni?
italiani????

Redazione
Inviato: 19/11/2006 12:34  Aggiornato: 19/11/2006 12:36
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Due squadre, una sola partita
REKIT: Ho detto cinquanta milioni perchè sono rimasto alla "frase fatta" di molti anni fa, non sapevo che fossimo già sessanta. In ogni caso intendevo "gli italiani" nel più ampio dei significati, e cioè come abitudine culturale, non come somma di individui. Nè tantomeno come "somma meno un tot", sicuramente.

Quando dici "gli americani sono dei bambinoni", non stai dicendo che ogni singolo americano è un bambinone, nè che lo sono certi americani e altri no. Dici che come società si comportano in modo infantile.

Per noi mi riferivo all'antico vizio di cambiare casacca troppo spesso, appena la brezza cambia un pò di direzione. D'altronde, con un re che salta la barricata nel bel mezzo di una guerra, non è che potessimo aspettarci molto di più dai suoi "sudditi".

La cultura dell'oppurtunismo da noi ha radici molto lontane, e bisognerebbe andare a scavare molti secoli indietro - diciamo 17, più o meno - per trovarne le origini.

sentenza
Inviato: 19/11/2006 14:02  Aggiornato: 19/11/2006 14:02
So tutto
Iscritto: 17/8/2006
Da: Roma
Inviati: 15
 Re: Due squadre, una sola partita
"Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti..."

Sir Winston Leonard Spencer Churchill

"sai cosa mi sembra l'Italia? Un tugurio i cui proprietari sono riusciti a comprarsi la televisione" P.P.P. '63
Forgil
Inviato: 19/11/2006 14:49  Aggiornato: 19/11/2006 14:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/8/2006
Da: Villa Bacilla
Inviati: 211
 Re: Due squadre, una sola partita
Citazione:
E da dove escono questi "cinquantamila" italiani, che di colpo hanno scoperto …che a Gaza si sta peggio che all'inferno?

non so da dove escano, ma spero che non si reinguattino troppo presto

"Le uniche idee a cui abbiamo diritto sono quelle che mettiamo in pratica" informazione alternativa peacereporter
Thibault
Inviato: 19/11/2006 15:34  Aggiornato: 19/11/2006 15:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Un mondo folle
Inviati: 343
 Re: Due squadre, una sola partita
Tra 20 o 30 anni: "Ma come non lo sapevate? Ma certo che l'undici settembre se lo sono fatti gli americani, l'ho sempre detto io... Certo che siete proprio ingenui" Paolo Attivissimo & co.
Per ogni persona che il 28 ottobre del '22 ha fatto la marcia su Roma e per ogni persona che il dall'otto settembre al 25 aprile ha fatto il partigiano ce ne sono altre 100 che hanno fatto la marcia su Roma il 29 ottobre e il partigiano il 26 aprile... di solito sempre le stesse persone.
P.S. Con questa grande tattica bellica (primo tempo si vede come va e il secondo tempo si entra con un altra maglia) abbiamo "vinto" due guerre mondiali... non come i tedeschi che nonostante un grnade esercito e grandi generali le hanno perse entrambe

E' una tranquilla notte di regime
winston
Inviato: 19/11/2006 16:52  Aggiornato: 19/11/2006 19:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: Due squadre, una sola partita
Già Forattini proponeva di reinterpretare lo stellone con le frasche...
Bisogno forse recepito nel palazzo: Bando di Concorso con 100.000 €per un nuovo logo (per soli intimi), et voilà!
Un nuovo marchio per adescare i turisti. Non è forse il paese del design? Ed anche della moda! Maison nazionale: Volta & Gabbana.

Visto i lavori in corso, si potrebbe anche rivedere il nome...
Un re-branding: come la Birmania, ora Myamar!

Magari rifacendosi alle origini, il motto dei picciotti che
si accodarono ai mille: "(viva à Cicilia...) viva la Taglia!"

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
manneron
Inviato: 19/11/2006 17:20  Aggiornato: 19/11/2006 17:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: Due squadre, una sola partita
e la prossima manifestazione del 2 dicembre a che pensate serva? a far cadere il governo o semplicemente a far sfogare la gente per non cambiare niente?

Enrico
Inviato: 19/11/2006 17:30  Aggiornato: 19/11/2006 17:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Due squadre, una sola partita
Ricordo di aver visto anni fa un documentario sulla Resistenza e il 25 Aprile, che trasmetteva immagini d'epoca della sfilata dei partigiani per il centro di Bologna. Ai lati delle strade c'era moltissima gente, tutte festanti.

Poi però dalla regia sono cominciate alcune zoomate delle stesse immagini, trasmesse poco prima, su queste ali di folla e tantissimi cerchietti rossi ad indicare le persone, diciamo un po' confuse......, che al passaggio dei partigiani li salutavano con il braccio e la mano tesi, ma accortisi improvvisamente del cambiamento in atto, con grande nonchalance la mano da tesa si chiudeva trasformandosi in pugno......bellissimo!!!!! E in studio i commenti degli storici presenti (Rumi e Villari se non ricordo male) erano stati all'insegna del taralluccio e vino.

rekit
Inviato: 19/11/2006 17:48  Aggiornato: 19/11/2006 17:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Due squadre, una sola partita
massimo ho capito esattamente cosa intendevi dire.
e mi trovi daccordo con te sulle perplessita' che il popolo italiano fa nascere agli italiani stessi.
ma noi siamo parte di questo popolo e tirarcisi fuori quando qualcosa ci sdegna nelle nostre abitudini secolari e' un non senso a mio parere.
tu vivi in america e io in olanda ma credo di poter dire che siamo italiani al 100%, con i nostri pregi ed i nostri difetti.

quindi riprorgo la domanda senza ombra polemica o provocatoria ma solo chiarificatrice:
i 6000 e + luogocomunesi sono esenti dal titolo e dai costumi secolari italiani oppure sono anche loro parte di questo popolo di bandieruole?

Pendolo
Inviato: 19/11/2006 17:53  Aggiornato: 19/11/2006 17:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/11/2005
Da: Giu' al nord
Inviati: 100
 Re: Due squadre, una sola partita
Esempio tipico: Deaglio 11/9 una boiata pazzesca;
elezioni 9/10 aprile complotto, che coerenza.

Fesso si , ma con Nesquik
Linucs
Inviato: 19/11/2006 18:34  Aggiornato: 19/11/2006 18:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Due squadre, una sola partita
e la prossima manifestazione del 2 dicembre a che pensate serva? a far cadere il governo o semplicemente a far sfogare la gente per non cambiare niente?

Ovviamente serve a ricordare al governo gli impegni presi in campagna elettorale, perché Prodi aveva finito i post-it per scriverli tutti.

Max_Piano
Inviato: 19/11/2006 18:43  Aggiornato: 19/11/2006 18:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 10/12/2005
Da:
Inviati: 3666
 Re: Due squadre, una sola partita
Citazione:
Esempio tipico: Deaglio 11/9 una boiata pazzesca;
elezioni 9/10 aprile complotto, che coerenza.


Qui in italia si grida al complotto solo quando taroccano un paio di partite di calcio
(o per facezie ancora più marginali come le elezioni politiche!)

music-band
Inviato: 19/11/2006 19:01  Aggiornato: 19/11/2006 19:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Due squadre, una sola partita
Come mai è stata citata solo la manifestazione di Milano e non quella di Roma?

Il casino non è nato lì con di nuovo gli striscioni "10 - 100 - 1000 etc... " I pupazzi a fuoco dei militari e Diliberto li in mezzo che non ha profuso parola?.

WarpEngine
Inviato: 19/11/2006 20:41  Aggiornato: 19/11/2006 20:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/5/2006
Da:
Inviati: 87
 Re: Due squadre, una sola partita
Sappiamo come sono fatti gli italiani. Ma non tutti sono delle banderuole. Personalmente credo che chi ha manifestato non si è alzato una mattina e si è accorto della situazione della palestina, ma piuttosto ne sia pienamente cosciente da tempo, ha a suo tempo manifestato contro la guerra in iraq, rode continuamente per le schifezze fatte dal governo israeliano e americano, si incazza ogni volta che guarda un tg e, quando può, fa sentire la propria voce. Il problema è che non ci sono molte occasioni per farlo. Queste manifestazioni sono a dir poco liberatorie e importantissime per prendere una boccata d'aria fuori dallo smog della (dis)informazione italiana. Gente che voi luogocomunensi che avete un idea della situazione geopolitica dovreste essere in prima fila invece di tirarvela tanto. I pupazzi dei militari sono il simbolo delle guerre e la voglia di dargli fuoco viene anche a me. Per gli slogan invece capisco pienamente ma non approvo.
Per quanto riguarda i politici e i sindacalisti, sicuramente c'era chi voleva approfittare della folla e chi ci crede veramente (vedi diliberto a mio avviso).Cmq meglio quello che è successo ieri che il solito bla bla bla dei commentatori a cui basta la gratificazione di essere consapevoli e più in gamba degli altri, per i quali (a parte poche eccezioni), il fine è il solo autocompiacimento e non la voglia di cambiare le cose.

cloro
Inviato: 19/11/2006 21:14  Aggiornato: 19/11/2006 21:14
So tutto
Iscritto: 6/11/2005
Da:
Inviati: 16
 Re: Due squadre, una sola partita
La mia idea è che un popolo che manifesta è sempre positivo, anche se l'organizzazione effettuata dai capoccia sindacali dà come l'impressione di qualcosa di "costruito" secondo tempi e luoghi che mi pare rispondano piu' a logiche di opportunità politica che di reale manifestazione di umori che sono sacrosantamente incazzosi.
Tuttavia le manifestazioni sono anche sempre occasione di strumentalizzazione. I destri che se la pigliano col teppistame che ha bruciato i fantocci e ci sbatte dentro le solite accuse di mancanza di rispetto e di complicità coi terroristi contro israele.
I sinistri "liberal" cioè quelli che riescono a vedere un "logos" nella politica estera di questo governo (puah) che colgono l'occasione del teppistame per screditare chi ha una visione antisionista, negando la realtà del fatto che i territori disoccupati siano ridotti a lager e che di certo non è israele che sta rischiando l'estinzione. Concordo con Massimo: i gioctori son gli stessi, ma non è neanche che il gioco sia cambiato. E' che le elezioni americane, le iniziative di Zapatero di ricomporre la questione in modo deciso, non hanno ancora disegnato la nicchia italiana in cui vi sarà una risposta possibile. In questo momento di " dubbio decisionale" Prodi e c. delegano i sindacati ad organizzare una parvenza di dissenso di massa. Aspettando tempi migliori in cui sarà piu' netto il vincitore.

Freeman
Inviato: 19/11/2006 21:50  Aggiornato: 19/11/2006 21:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Due squadre, una sola partita
Citazione:
Ma "non si vedono", quelli che stanno fuori, mentre il loro doppione gioca la partita? Non si accorgono di essere la stessa persona? Non vedono che fino a un momento prima tiravano nella porta opposta? E se se ne accorgono, come fanno a non vergognarsi di loro stessi?

La stessa domanda dovresti girarla anche ai lacché dell'attuale governo, quei sindacati della triplice che si sono rifiutati di aderire allo sciopero del pubblico impiego di venerdì scorso, lasciando in piazza solo CUB, COBAS e sigle "minori".
Eh, scioperare contro i "padroni" va bene, finché sono i padroni degli altri a stare al governo, quando sono i propri però...
facciamo finta che tutto va ben!

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Redazione
Inviato: 19/11/2006 22:47  Aggiornato: 19/11/2006 22:50
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Due squadre, una sola partita
REKIT: "quindi ripongo la domanda: i 6000 e + luogocomunesi sono esenti dal titolo e dai costumi secolari italiani oppure sono anche loro parte di questo popolo di bandieruole?"

In realtà mi stai chiedendo di definire un luogocomense, prima di poterti rispondere.

A me piace pensare che chi si iscrive a luogocomune, che sia "di destra" o "di sinistra", sia attratto da una certa ricerca di coerenza interiore, che più o meno tutti manifestiamo. Visto la varietà "tipologica" degli iscritti, non vedo altro comune denominatore. Se così fosse, di certo siamo "meno italiani" della media, nel senso dell'articolo.

Ma lo ripeto, nessun individuo può essere definito personalmente un voltagabbana, piuttosto che un mostro di integrità: se vai a analizzare la vita quotidiana di ciascuno troverai sempre episodi in cui uno è una cosa, e episodi in cui è l'altra. E' la società nel suo insieme, a mio parere, che a seconda delle situazioni assume una certa caratteristica di comportamento "maggioritaria", che poi noi associamo alla nazionalità. E' un fatto culturale, "sociale", non individuale.

PikeBishop
Inviato: 19/11/2006 23:05  Aggiornato: 19/11/2006 23:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Due squadre, una sola partita
Citazione:
chi ha manifestato non si è alzato una mattina e si è accorto della situazione della palestina, ma piuttosto ne sia pienamente cosciente da tempo, ha a suo tempo manifestato contro la guerra in iraq, rode continuamente per le schifezze fatte dal governo israeliano e americano, si incazza ogni volta che guarda un tg e, quando può, fa sentire la propria voce. Il problema è che non ci sono molte occasioni per farlo.

Gia' qualcuno deve organizzargli l'occasione. Magari con comodi treni speciali. Magari anche con un minimo rimborso spese di 5-10 euro.
Ammirevole.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Mayer
Inviato: 19/11/2006 23:20  Aggiornato: 19/11/2006 23:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 202
 Re: Due squadre, una sola partita
mi ricordo a tal proposito un vecchio esilarante video in flash di bruno bozzetto riguardo un confronto fra Italia ed Europa..
http://www.youtube.com/watch?v=nETLAgH9w6g
=D

(si ride x nn piangere..

Parlando con la gente attorno a me trovo veramente sorprendente che ci siano ancora cosi' tanti sostenitori, e che accesi sostenitori, di entrambe le parti in "Gioco"..

Una stanca realista rassegnazione l'apprezzerei maggiormente..

ciononostante ritengo si debba fare una rivoluzione completa del nostro Sistema.

Una rivoluzione pacifica e' chiaro.

Pur ammirando molto V per Vendetta,
buttare giu' il parlamento con le bombe,
non sarebbe la nostra soluzione

Redazione
Inviato: 19/11/2006 23:39  Aggiornato: 19/11/2006 23:39
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Due squadre, una sola partita
Ricevuto via email, pubblico integralmente. M.M.

***************

L'EDITORIALE DI RADIO CITTA' APERTA

domenica 19 novembre 2006

NON CHIAMATECI GIORNALISTI!

Ricordando Raffaele Ciriello, Josè Couso e Brad Will

Abbiamo ascoltato le affermazioni dell'onorevole Diliberto sulla manifestazione di Roma per la Palestina del 18 novembre e, ci dispiace dirlo, dobbiamo dissentire. Il segretario del PdCI, che pure apprezziamo per il coraggio dimostrato nel portare il suo partito al corteo di Roma e per il fatto che nelle stesse ore un suo compagno fosse a Beirut a incontrare gli esponenti di Hezbollah e del Partito Comunista Libanese, ha affermato che, se i mezzi di comunicazione parlano del corteo pro-Palestina esclusivamente per i fantocci bruciati e gli slogan offensivi senza raccontare obiettivi e argomentazioni dell'iniziativa, la colpa è dei "quattro delinquenti" responsabili del gesto che, quindi, vanno considerati nemici del popolo palestinese.

Ma non sarebbe più coraggioso dire, Onorevole Diliberto, che ad essere nemici della Palestina sono i principali mezzi di informazione e i loro padroni e padrini politici? Certamente sarebbe più scomodo, ma anche più corretto.

Si potrebbe dire che i ragazzotti che hanno acceso il falò e gridato gli slogan incriminati sono degli ingenui - perché sono caduti nella trappola pronta a scattare - o degli inopportuni ed egoistici esibizionisti, preoccupati più di apparire sulle prime pagine e nei titoli di testa dei TG che della riuscita politica della manifestazione. Ma perché definirli "delinquenti" o affermare come hanno fatto alcuni media, che la manifestazione ha avuto un "carattere violento"? Forse si è ferito qualcuno sabato a Roma, o qualcuno è stato aggredito? No, anzi. Nonostante la triviale immagine riportata dai "mezzi di informazione" e come testimoniano ore di filmati e di interviste girati da reporter di decine di testate - ma mai proposti a lettori, ascoltatori e spettatori - la manifestazione è stata caratterizzata dalla determinazione ma anche dalla gioia, dall'allegria di essere in tanti a sostenere un popolo quotidianamente martirizzato: musica, tanti bambini con le mamme e i papà, ragazzine di tredici-quattordici anni alla loro prima manifestazione, cartelli scritti pazientemente a mano dai singoli manifestanti, ecc. Questo avrebbero dovuto raccontare le cronache di quotidiani e TG. Insieme ai fantocci bruciati e agli slogan triviali, certamente, ma anche insieme alla negazione del visto da parte del governo italiano per una esponente storica della resistenza palestinese, la laica e marxista Leyla Khaled. Ma così, evidentemente, i media avrebbero dovuto ammettere, seppure per un attimo, che i palestinesi non sono poi quel branco di fondamentalisti islamici assatanati di sangue. Oppure si potevano raccontare le motivazioni di chi chiede che la regione Lazio interrompa l'elargizione di ben 500 mila euro alle strutture sanitarie di uno degli stati più potenti e ricchi del mondo, Israele, mentre a Roma c'è chi aspetta sei mesi - un anno per potersi fare una TAC negli ospedali pubblici e mentre le ambulanze palestinesi sono ferme perché il vile embargo decretato dalla "comunità internazionale" ha lasciato a secco di benzina i loro serbatoi. Certo, raccontando queste cose, forse la simpatia dell'opinione pubblica nei confronti per Tel Aviv - a dir la verità già assai scarsa - calerebbe un po'.

Ma non è questo il compito dei giornalisti: raccontare, spiegare, scavare oltre l'ovvio e il banale?

E invece TG e giornali non ci raccontano ormai un bel niente, se non bugie e falsità.

Qualcuno si è forse degnato di spiegare cosa rappresenta quella bandiera bruciata nelle piazze di tutto il globo da chi si oppone ai crimini di Tel Aviv? No, perché altrimenti bisognerebbe raccontare che le due strisce azzurre in campo bianco rappresentano i fiumi Nilo ed Eufrate da conquistare ed ebraicizzare secondo quell'ideologia sionista che accomuna praticamente tutte le maggiori forze politiche israeliane, da destra a sinistra, e tutti i governi di quel paese dal 1948 ad oggi.

Riguardo al fantoccio del militare italiano - al di là che si condivida o meno il gesto del rogo - non era un DOVERE dei giornalisti raccontare che la bandiera italiana aveva nel centro un fascio littorio, quello stesso simbolo criminale e illegale che invece abbiamo visto appeso, come se niente fosse, sul letto di uno dei militari italiani colpiti nell'attacco contro la caserma di Nassirya? Ve li ricordate i militari italiani che si divertivano a sparare sulle ambulanze - crimine per i quali sono sottoposti a procedimento giudiziario da parte di un tribunale italiano? E perché mai questi mercenari arroganti, fascistoidi e superpagati dovremmo considerarli i "nostri ragazzi", i "nostri eroi", o addirittura i "nostri martiri"? Quando usiamo il termine eroe siamo più inclini a ricordare quella giovane ragazza statunitense, Rachel Corrie, assassinata da un bulldozer israeliano mentre cercava di impedire la distruzione di una casa palestinese.

Ai leader politici che tra gli applausi di tutti - tutti! - i gruppi politici versano lacrime di coccodrillo ricordando in parlamento quello che chiamano "il sacrificio dei martiri di Nassirya" chiediamo: quanti dei vostri figli si sono sacrificati per la patria negli ultimi 60 anni?

Che nel nostro paese non esista da tempo un giornalismo indipendente e plurale, lo sappiamo bene. Al di là dell'anomalia Berlusconi i mezzi di comunicazione ed informazione che contano sono tutti nelle mani di pochissimi gruppi editoriali controllati da precisi interessi politici ed economici, alleati o comunque subalterni ai principali gruppi di potere.

Ma ciò non basta a spiegare quel deserto che è diventato il sistema italiano dell'informazione. Perché se è vero che esiste una censura sistematica esercitata dai direttori e dai proprietari, è anche vero che i giornalisti sono il più delle volte più realisti del re, e che esiste ormai da tempo una censura preventiva e automatica esercitata dai singoli "professionisti" senza che i controllori debbano muovere un dito. Quando chiediamo spiegazioni sull'asservimento di quotidiani e tg nei confronti dei poteri forti, i nostri colleghi alzano le spalle. "Che possiamo fare?" è la risposta, ovvia ed auto assolutoria.

E quindi, dopo le lacrime di coccodrillo di Casini per i martiri di Nassirya, il TG5 delle 13 di domenica 19 novembre ci propone, invece che la notizia di un giovane insegnante palestinese ammazzato da un missile israeliano mentre era su uno scuolabus, un lungo e dettagliato servizio su quanti soldi ha sperperato Tom Cruise per la sua festa di matrimonio nel castello di Bracciano, oscena celebrazione della prepotenza e dell'indecenza dei più ricchi. E poi giù col gossip e lo sport, il moderno Colosseo, Panem et Circenses. La realtà scompare, nella speranza che non raccontandola gli spettatori se ne stiano buoni, a sopportare pazienti sacrifici e rinunce, aspettando il prossimo matrimonio di un vip.

Dovremmo forse piegarci a questa logica? No. Non accettiamo lezioni di professionalità da parte di chi in questi giorni ha descritto sistematicamente come un "errore tecnico" il massacro di 19 inermi palestinesi nelle loro case, mentre dormivano; non accettiamo lezioni di etica da parte di chi, tanto per rimanere a casa nostra, ha comprensivamente definitivo bulli - in fondo allegri ragazzacci, un po' troppo vivaci forse - dei veri e propri criminali autori di stupri e di aggressioni razziste nei confronti dei più deboli e dei diversi?

"Ma voi non siete giornalisti!" ci ripete da anni una parte della "categoria" che ci guarda dall'alto in basso, che ci accusa di parzialità, di essere poco professionali, poco autorevoli. Ma francamente, di fronte all'osceno spettacolo dei TG e dei quotidiani di questi giorni, questa presa di distanza ci rinfranca, ci allieta, ci consola. Se essere giornalisti vuol dire essere giullari al servizio del più forte e nonostante ciò essere presi a calci in culo, colpiti dalla precarietà e dai tagli nelle redazioni, preferiamo non farci chiamare giornalisti.

Intanto ci rimbocchiamo le maniche e, tra le tante tragedie che la realtà ci costringe a raccontare, ricordiamo il sacrificio di Raffaele Ciriello in Palestina (ammazzato da un colpo di cannone israeliano), di Josè Couso in Iraq (ucciso da un tank statunitense) e per ultimo di Brad Will (freddato da un sicario al soldo del governatore di Oaxaca), e di tanti altri colleghi scomparsi mentre erano in prima linea nella battaglia per la libertà di informazione. E, naturalmente, presto dimenticati dalla "categoria".

Un'ultima domanda permettetecela: se all'interno di un'iniziativa pubblica qualcuno bruciasse le bandiere dell'Iran, della Siria, di Cuba, o che so, della Corea del Nord, potrebbe aspirare alle prime pagine dei giornali?

ESSERRE
Inviato: 20/11/2006 2:01  Aggiornato: 20/11/2006 2:01
So tutto
Iscritto: 3/3/2006
Da:
Inviati: 17
 Una squadra, una sola partita e stesso risultato
Disperati e mai seri

Risulta che in base ai sondaggi, se adesso ci fossero le elezioni vincerebbe il Polo. Perchè non le fanno? Così, fra sei mesi, con Berlusconi tornato al governo, i sondaggi darebbero di nuovo vincente la sinistra, e così via, in un’eterna buffonata ciclica senza fine. Anzi, la mia proposta è di abolire le elezioni una buona volta: tanto ci sono due coalizioni uguali in tutto, a cominciare dalle facce da schiaffi dei rispettivi dirigenti. Si alternino, le due, sei mesi per ciascuna: si risparmierebbero non solo le cospicue spese elettorali a carico dello Stato, alleggerendo il bilancio, nonchè il costo della campagna per i vari candidati, costretti a farsi finanziare da imprenditori mafiosi o da mafiosi imprenditori per poter far giungere sino a noi le loro entusiasmanti promesse, ma si eviterebbero pure le baruffe con le quali ci affliggono gli schieramenti rivali ed i loro rissosi capetti.

Sei mesi per ciascuno, a rotazione, e tutti contenti! Con in più il grosso vantaggio per i cittadini (puramente psicologico, ma meglio di niente…), di una specie di valvola di sfogo semestrale: quando ormai abbiamo i coglioni stracolmi di sopportare il Mortadella, ariecco il magico sorriso del Silvio-Faccia-di-Plastica! Haaah…! Sospirone di sollievo!!! Sei mesi più tardi, quando la sola vista di Berlusconi, Fini, Casini e Bossi ci produce ormai violenti conati di vomito, ecco riapparire come per magia i volti carismatici di Prodi, D’Alema, Fassino e Mastella: Haaah…! Altro gran sollievo, come dopo una pisciata a lungo repressa!

Il tutto, senza bisogno di squallide sceneggiate e senza spendere una lira, pardon, un euro. Converrebbe pure alle Loro Eccellenze: potrebbero continuare a riscuotere i lauti stipendi tutto l’anno, ma far finta di lavorare per sei mesi soltanto; l’altro semestre potrebbero passarselo a Bali o a Cancun a sniffare coca e trombarsi le indigene (o gli indigeni) a spese nostre: già il semplice fatto di non vederli più per un periodo, giustificherebbe il sacrificio.

Il sistema, razionale e di sicuro successo, potrebbe benissimo venir esteso pure a Regioni, Province e Comuni, vertici sindacali, associazioni di categoria. E il “ricambio”, chiederete voi? Ma non c’è problema, basterebbe aprire ogni tanto dei concorsi, come quelli pubblici: concorsi di Stato per politicanti figli di puttana.

L’iscrizione ai suddetti dovrebbere essere carissima, proibitiva, non per favorire i ceti abbienti ma per verificare la “vocazione” dell’aspirante: se uno non è capace, partendo dal nulla, di conseguire diciamo un milione di euro per immatricolarsi, facendoseli prestare dalla camorra, o dalla massoneria, o spacciando droga, o derubando e rovinando un socio in affari, o assassinando i genitori per mettere le mani sull’eredità, come può pretendere di governare un grande paese come l’Italia? Per certe cose bisogna averci il talento! Bisogna esibire le dovute credenziali!

Una volta vinto il concorso, i giovani squali, piranhas e caimani comincerebbero a farsi le ossa in qualche comune o provincia, dedicandosi a scalare il cursus honorum, come nell’Antica Roma; la selezione naturale provvederebbe a fornirci i futuri deputati, ministri e presidenti: quelli che riusciranno ad evitare caffè avvelenati, intercettazioni telefoniche, o di farsi filmare da un rivale aspirando neve dalle ampie narici, o soccombendo alla passione di un amplesso sadomaso con Lapo Elkann travestito da Paris Hilton, avranno dimostrato di possedere tutte le carte in regola per rappresentare le Sacre Istituzioni della nostra Gloriosa Repubblica.

In attesa dell’avvento messianico di un Pol Pot italiano del quale sarei, con ogni probabilità, uno dei più ferventi seguaci. Scommetto che ci sarebbe la fila dei volontari per i plotoni d’esecuzione.

CAVALLO PAZZO

CAVALLO PAZZO
Enrico
Inviato: 20/11/2006 2:43  Aggiornato: 20/11/2006 2:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/1/2006
Da:
Inviati: 873
 Re: Una squadra, una sola partita e stesso risultato
Citazione:
In attesa dell’avvento messianico di un Pol Pot italiano del quale sarei, con ogni probabilità, uno dei più ferventi seguaci.


L'attesa potrebbe essere infinita, potremmo nel frattempo chiedere al Turkmenistan di prestarci il suo Presidente a vita Nyazov ma solo per un po' di tempo, perchè magari anche con lui ci verrebbe il vomito dopo un po'...ma forse sarebbe molto più incasinato torgliercelo dai coglioni.
E vista la tragedia delle nostre scuole e dei geni che sforna a nastro si potrebbe far studiare a memoria alle nuovissime generazioni "il sacro Rukhnama del risanatore dell'anima umana Turkmenbashi che indicherà al popolo la giusta via in tutte le situazioni della vita", cioè il libro di Nyazov studiato obbligatoriamente nelle scuole e nelle università, indispensabile in Turkmenistan nei colloqui di lavoro e nella richiesta di un visto di viaggio....
http://www.dweb.repubblica.it/dweb/2003/06/21/attualita/attualita/094nya35694.html


Poi visto che qui in Italia si continua a parlare di pensioni, si potrebbe prendere a modello la riforma delle pensioni attuate da Nyazov nel 2004: le ha semplicemente abolite da un giorno all'altro attuando il suo motto "I figli devono sostenere i padri"........

Qui ci sono altre info sul mitico Turkmenbashi.....

http://www.ultimathule.it/modules.php?name=News&file=article&sid=285

Freeman
Inviato: 20/11/2006 9:12  Aggiornato: 20/11/2006 9:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Due squadre, una sola partita
Citazione:
Pur ammirando molto V per Vendetta,
buttare giu' il parlamento con le bombe,
non sarebbe la nostra soluzione

No, ma sarebbe un ottimo inizio.
E poi vuoi mettere la soddisfazione ^_^

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
PikeBishop
Inviato: 20/11/2006 9:27  Aggiornato: 20/11/2006 9:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Una squadra, una sola partita e stesso risultato
Citazione:
sistema, razionale e di sicuro successo, [......]esteso pure a Regioni, Province e Comuni, vertici sindacali, associazioni di categoria. [....] dovrebbere essere carissima, proibitiva, non per favorire i ceti abbienti ma per verificare la “vocazione” dell’aspirante: se uno non è capace, partendo dal nulla, di conseguire diciamo un milione di euro per immatricolarsi, facendoseli prestare dalla camorra, o dalla massoneria, o spacciando droga, o derubando e rovinando un socio in affari, o assassinando i genitori per mettere le mani sull’eredità, come può pretendere di governare un grande paese come l’Italia? Per certe cose bisogna averci il talento! Bisogna esibire le dovute credenziali!
Una volta vinto [.....]i giovani squali, piranhas e caimani comincerebbero a farsi le ossa in qualche comune o provincia, dedicandosi a scalare il cursus honorum, come nell’Antica Roma; la selezione naturale provvederebbe a fornirci i futuri deputati, ministri e presidenti: quelli che riusciranno ad evitare caffè avvelenati, intercettazioni telefoniche, o di farsi filmare da un rivale aspirando neve dalle ampie narici, o soccombendo alla passione di un amplesso sadomaso con Lapo Elkann travestito da Paris Hilton, avranno dimostrato di possedere tutte le carte in regola per rappresentare le Sacre Istituzioni della nostra Gloriosa Repubblica.

Cavallo Pazzo ha brillantemente illustrato come si diventa politicanti, non in un ipotetico futuro, ma gia' ADESSO, e non solo in I-taglia.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
cocis
Inviato: 20/11/2006 9:40  Aggiornato: 20/11/2006 9:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Due squadre, una sola partita
Autore: Turbonegro Inviato: 20/11/2006 9:12:47

-citazione-
Pur ammirando molto V per Vendetta,
buttare giu' il parlamento con le bombe,
non sarebbe la nostra soluzione

No, ma sarebbe un ottimo inizio.
E poi vuoi mettere la soddisfazione ^_^

---------------------------------------------------------

quoto .. voglio anch'io vederlo saltare per aria .. però con i olitici dentro..

Mayer
Inviato: 20/11/2006 10:36  Aggiornato: 20/11/2006 14:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 202
 Re: Due squadre, una sola partita
OT
a proposito di V..
l'avete gia vista questa "invitation" ?

http://www.youtube.com/watch?v=UxqNsUbWlHc

Kirbmarc
Inviato: 20/11/2006 14:55  Aggiornato: 20/11/2006 14:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/5/2006
Da: Arkadia-spazio profondo
Inviati: 1665
 Re: Due squadre, una sola partita
Citazione:
Pur ammirando molto V per Vendetta,buttare giu' il parlamento con le bombe,
non sarebbe la nostra soluzione

Come disse un saggio: "Da qualche parte bisogna pur cominciare". E quesyto mi sembra un buon inizio.

cloro
Inviato: 20/11/2006 17:42  Aggiornato: 20/11/2006 17:42
So tutto
Iscritto: 6/11/2005
Da:
Inviati: 16
 Re: Due squadre, una sola partita
che grandioso quest'articolo. sarebbe da diffondere. I 90 gradi a cui sono piegati stampa e informazione non sono piu' tollerabili. Poi il numero incontabile di blogger sionisti che si producono, ma l'avete visto? secondo me sono gestiti dalle stesse poche persone che pero' hanno un riscontro corposo. Propongo quando ne se incontra qualcuno (spesso) di postare questo articolo come risposta. Davvero lo sottoscrivo in toto.

Beattle
Inviato: 21/11/2006 11:24  Aggiornato: 21/11/2006 11:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/1/2006
Da: Milano
Inviati: 57
 Re: Due squadre, una sola partita
Italiani canne al vento, la storia lo dimostra.
Il mio è un discorso per medie nonpre casi particolari.
Buona vita

tccom
Inviato: 22/11/2006 10:13  Aggiornato: 22/11/2006 10:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/11/2005
Da: civitavecchia
Inviati: 903
 Re: Due squadre, una sola partita
Citazione:
Ma "non si vedono", quelli che stanno fuori, mentre il loro doppione gioca la partita? Non si accorgono di essere la stessa persona? Non vedono che fino a un momento prima tiravano nella porta opposta? E se se ne accorgono, come fanno a non vergognarsi di loro stessi?


"quando sei in cabina e giochi la schedina, ricordati che sei colonna di un sistema...valuta un pò prima, rametto o bandierina? scegli attentamente il tuo prossimo problema"

Frankie Hi-Energy MC

...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.

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