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Iraq : Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Inviato da Enrico il 14/6/2006 20:54:03 (5526 letture)

di Enrico Sabatino

Anche se era ben chiaro a chi osserva seriamente ciò che succede in Iraq da almeno 2 anni e mezzo, il fallimento degli USA in Iraq è ormai totalmente acclarato e lo stesso Bush ieri, dopo la visita lampo a Baghdad, lo ha inconsciamente e implicitamente ammesso.

Ieri infatti Bush, a bordo dell’Air Force One, ha fatto delle dichiarazioni pesanti con un’estrema naturalezza, senza forse rendersi bene conto di ciò che stava dicendo. Auspicando un miglioramento della situazione irachena, ha ammesso candidamente che mettere fine a tutte le violenze in Iraq sarà impossibile.

Ecco qualche estratto delle sue dichiarazioni, prese dal sito online di Repubblica: “Se il parametro di riferimento e' nessuna violenza, …

… allora sara' impossibile soddisfarlo. Se il riferimento e' un governo che cominci a guadagnarsi la fiducia della popolazione, grazie ad azioni sagge in termini di ritorno alla normalita', allora credo che questo obiettivo possa essere raggiunto".

Quando gli e' stato chiesto se la situazione a Baghdad potra' migliorare a tal punto da consentirgli di non dovere arrivare in gran segreto, Bush ha risposto: "Lo vorrei proprio... Ma credo che se per successo in Iraq si intende nessuna violenza, credo che non sia il metodo giusto per giudicare un successo o un fallimento. Vi sono attentatori suicidi, autobombe guidate da suicidi pronti a uccidere la gente. L'obiettivo in Iraq e a Baghdad e' creare un senso di ordine, in modo che la gente possa sentire che il governo ne ha cura. Non credo che il governo sia in grado di garantire la mancanza assoluta di violenza”.

E’ sconcertante. Dopo più di 3 anni di guerra e soprattutto dopo quella farsa del 1 Maggio 2003 dove Bush arrivò su una portaerei vestito da pilota di caccia e dichiarò a tutto il mondo “Missione compiuta”, una persona sana di mente che osserva il disastro tuttora in corso in Iraq e che ha letto queste ultime dichiarazioni di Bush non sa se mettersi a ridere o piangere, dal momento che il protagonista di tutto questo sfacelo è l’uomo più potente della terra e in Iraq continuano a morire più di 1000 civili al mese. Va aggiunto anche che ad oggi sono morti quasi 2500 soldati USA, 113 soldati inglesi e 113 altri soldati della coalizione dei volenterosi, tra cui 31 soldati italiani.

A questi si devono aggiungere i soldati USA morti dopo essere stati feriti, oppure morti per fuoco amico e le decine di migliaia che hanno enormi disturbi psicologici. Ma soprattutto a tutto ciò va aggiunto il numero imprecisato di decine e decine di migliaia di civili iracheni che sono morti e continuano a morire.

Quindi, se dopo quasi 3 anni e mezzo dall’inizio dell’invasione USA e GB in terra irachena e dopo questa carneficina che è ancora in corso, l’unico probabile obbiettivo raggiungibile è quello che ha dichiarato Bush ieri e cioè:” Se il riferimento e' un governo che cominci a guadagnarsi la fiducia della popolazione, grazie ad azioni sagge in termini di ritorno alla normalita', allora credo che questo obiettivo possa essere raggiunto", se ne deve dedurre che Bush ha fallito clamorosamente e gli USA hanno perso la guerra.

Se poi a questo uniamo l’altra dichiarazione di Bush che afferma che il governo di Al-Maliki non sarà in grado di garantire la mancanza assoluta di violenza, la disfatta è totale e forse peggiore di quella del Vietnam. In Vietnam infatti dopo la fuga USA e dopo violenti e pesanti regolamenti di conti interni, c’era un governo che è stato in grado di garantire l’ordine interno, in Iraq lo stesso Bush dichiara invece che un siffatto governo non esiste.

Di certo non esisterà fino a quando resteranno in Iraq truppe USA e GB e fino ad allora la situazione della sicurezza non potrà che restare tale e peggiorare ulteriormente, visto che al peggio non c’è mai limite. E l’ennesima operazione di sicurezza congiunta composta di 75.000 uomini tra Forze multinazionali e Forze irachene, come quella cominciata oggi a Baghdad, servirà solo ad aggiornare il bilancio delle perdite di tutti gli attori in campo, civili compresi.

E’ di oggi anche la notizia che il Ministro degli Esteri Zebari ha notificato formalmente la richiesta al Consiglio di Sicurezza dell’ONU che la Forza multinazionale a guida USA rimanga ancora nel Paese, visto che l’esercito e la polizia iracheni non sono ancora in grado di garantire la sicurezza da soli.

E’ quindi un fallimento che si attorciglia su se stesso ed è senza via di uscita. Fortunatamente il Governo italiano ha già preso la sua decisione di far rientrare tutti i soldati e anche se Prodi ha dichiarato che non bisogna irritare l’alleato USA, è dovere dell’Italia dare dei buoni consigli all’amico che sbaglia. L’Italia deve assolutamente recuperare la dignità e la statura di media potenza, perse del tutto negli ultimi anni a causa del cieco servilismo attuato in politica estera dal precedente governo. D’Alema dovrà dire tante cose alla Rice, e a voce alta.

Enrico Sabatino

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
ombroso
Inviato: 14/6/2006 21:28  Aggiornato: 14/6/2006 21:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/6/2006
Da: Genova
Inviati: 45
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
La cosa sconvolgente è che il nostro amico Bush continua a buttare avanti lo spauracchio degli attentatori suicidi, mentre dovrebbe essegli ormai chiaro che in Iraq è in corso una guerra civile. Pare che in presenza di attentatori suicidi qualsiasi fallimento sia giustificabile, come nel caso dell'11 settembre. Quante volte abbiamo ascoltato la bufala che è potuto succedere l'impossibile solo perchè a bordo di quegli aerei c'erano dei kamikaze?

Yossarian
Inviato: 14/6/2006 21:40  Aggiornato: 14/6/2006 21:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/12/2005
Da: La bocca del lupo
Inviati: 42
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Che cosa volete che dica D'Alema a Condy ? Mi spiace terribilmente affermare una cosa del genere, ma credo che in quanto a manifestazione di indipendenza, autorevolezza e fermezza se la sarebbe cavata molto meglio Fini : Il gene fascista segregato in lui ,gli permette una indipendenza cuturale dagli USA maggiore di quella che puo' infondere in D'Alema il santino di Marx che tiene nel portafoglio (Un dono di Berlunguer, con la dedica : " Non sai chi e' ma un giorno ti verra' bene")
Purtroppo le non recenti performances del caro Massimo in occasione , per esempio della bicamerale sono referenze pessime da presentare a chi richiede coraggio, lealta' serieta', dignita'..............lasciamo perdere poi un oggettivo, rilassato, rassicurante comportamento di sinistra.

" Questa coda non è di questa mucca !"
- Il bisnonno; Complottista dei primi del 1800-
cherubino
Inviato: 14/6/2006 21:56  Aggiornato: 14/6/2006 21:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da: Haute-Normandie
Inviati: 430
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Citazione:
........dopo quasi 3 anni e mezzo dall’inizio dell’invasione USA e GB in terra irachena


Per favore, non parliamo di tre anni e mezzo..... mi evoca scenari apocalittici........!

fiammifero
Inviato: 14/6/2006 22:01  Aggiornato: 14/6/2006 22:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Intanto Afghanistan, da domani sarà guerra.Il comando Usa annuncia l'inizio dell'offensiva anti-talebana più massiccia dal 2001. ARTICOLO QUI mentre REPUBBLICA E CORRIERE si schierano contro il ritiro. Con argomenti confutabili

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
leonzio
Inviato: 14/6/2006 22:42  Aggiornato: 14/6/2006 22:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/5/2006
Da:
Inviati: 127
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Sinceramente non so come le persone "civili" posssano tollerare uno stato di cose simile... anche i miei sonnazionali che in questo momento si sballano di pallone e pensano di avere fatto la rivoluzione con il loro stupido voto, pare che non abbiano sentito le parole di Prodi che medita un ritiro delle truppe i funsione di non indispettire gli alleati...
CAMBIA L' ORCHESTRA MA LA MUSICA E' SEMPRE LA STESSA..
Ma dico, dopo il fosforo bianco, dopo Callipari, dopo tutti i civili morti ammazzati, dopo Guantanamo dopo le dichiarazioni più assurde e fuori di ogni logica, tipo "i suicidi sono solo un atto di guerra contro se stessi", dopo tutte le indagini chiuse senza nessuna conclusione, i nostri soldati che "annichiliscono" il prossimo, le dichiarazioni degli ex dirigenti dell' ENI, le tonnellate di uranio impoverito, le operazioni "shake and bake" (pure il nome si sono inventati, giusto perchè sono stati episodi dsolati, si si) e altre decine di schifi simili, di cosa si preoccupa il Presidente del consiglio neoeletto? Dice che per via dell' impegno preso con gli elettori.....studierà un programma di ritiro.....funzionale a NON INDISPETIRE GLI ALLEATI USA!!!!!!! Complimenti.... ma tanto la gente pensa a Del Piero che in allenamento fa la checca isterica....chissà che peso ha sulle spalle, poverino, sarà il passero che è ingrassato. Intanto cerchiamo una data utile per il prossimo giorno della memoria, pensiamo a pentirci del passato, che per il presente ci pentiremo domani..........

clausneghe
Inviato: 14/6/2006 22:49  Aggiornato: 14/6/2006 22:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Salve a tutti,forse sono fuori tema,ma vorrei segnalare una notizia ripresa da Disinformazione.it a f.ma M. Blondet. ecco in sintesi: Il 19 giugno p.v. si terrà in Usa una esercitazione denominata " Forward Challenge 2006" dove migliaia di funzionari governativi e delle Agenzie , chiusi negli appositi Bunker, simuleranno un " Continuity of Governement" teso appunto a garantire una continuità di Governo anche in presenza di un apocalittico attacco "terroristico-nucleare"di matrice islamica che obbligherebbe l'Apparato ad operare sottoterra... Questa notizia,collegata ad altri indizi, mi fà pensare al Mega-attentato che verrà..puntuale Di certo, in questo momento capiterebbe a fagiuolo,per i soliti Noti che così potrebbero in un colpo solo: Concretizzare l'attacco all'Iran,proseguire con la "guerra infinita",imporre un giro di vite ai cittadini con una ferrea applicazione del " Patriot Act" e non ultimo,aproffittare della drammatica situazione,per oscurare quei lembi di Verità alternativa che in questi giorni si fanno sempre più visibili... che ne dite? Saluti di nuovo da Clausneghe

leonzio
Inviato: 14/6/2006 22:54  Aggiornato: 14/6/2006 22:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/5/2006
Da:
Inviati: 127
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
A riprova di quanto scritto prima, ho letto quanto indicato da Fiammifero....sarebbe davvero ora che gli italiani come popolo e come governo smettessero non solo di fare parte attiva, ma di tollerare moralmente questi scempi in pieno stile nazista....

cherubino
Inviato: 14/6/2006 23:20  Aggiornato: 14/6/2006 23:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 1/6/2006
Da: Haute-Normandie
Inviati: 430
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Citazione:
Il 19 giugno p.v. si terrà in Usa una esercitazione denominata " Forward Challenge 2006"


Ciao Klaus, se ne era già parlato in qualche parte del sito.
Saluti

clausneghe
Inviato: 14/6/2006 23:59  Aggiornato: 14/6/2006 23:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Ciao Klaus, se ne era già parlato in qualche parte del sito.
Saluti ( citazione)
Grazie Cherubino per la precisazione... purtroppo sono arrivato tardi,sono tre giorni che tento di inviare sotto Notizie, senza successo ahimè...

Dubbioso
Inviato: 15/6/2006 0:00  Aggiornato: 15/6/2006 2:03
So tutto
Iscritto: 1/6/2006
Da: dove capita...
Inviati: 16
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Gli USA non sono certo andati in medio oriente per "esportare la democrazia" ed i vari alleati, anche l'Italia, hanno seguito lo zio Sem non certo per scopi nobili ma, chi più chi meno, per logiche di potere, di sudditanza e per la tutela o lo sviluppo di interessi economici/politici e strategici internazionali. Che poi nel mentre anche i nostri militari abbiano aiutato in vari modi le popolazioni locali, questo non cambia le motivazioni vere del nostro intervento armato. (La definizione missione militare di pace è contraddittoria nei termini).

Quindi se si guarda la cosa dal vero punto di vista, trascurando l'ipocrisia della ratio ufficiale, gli USA non hanno affatto fallito... è pazzesco ma se chiamiamo le cose con il loro nome è tristemente così. Stanno continuando a tutelare i loro interessi, la loro economia e la loro "politica coloniale" e hanno tutta l'intenzione di prolungare il più possibile la loro permanenza (tendendo anche ad espanderla non appena si presenterà l'occasione...) in medio oriente.

Quanto all'Italia, credo che alla fine il nostro bilancio anche dal mero e sterile punto di vista del ritorno economico sia deficitario... ma non abbiamo l'autonomia ed il coraggio per sganciarci ed indispettire il prezioso alleato... eppure sarebbe ora che lo facessimo... ma magari non così in fretta... del resto, non sta bene contraddire la Rice... è una signora e Dalema, da buon gentiluomo lo sa...

Una volta si possono anche ingannare tutti, ma non TUTTI per SEMPRE!
TheJackal
Inviato: 15/6/2006 0:05  Aggiornato: 15/6/2006 0:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: Catania
Inviati: 89
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Ciao a tutti,
non so se avete già visto il documentario : "interessi economici italiani a nassiriya" disponibile su e mule (poche fonti ma buone 43 mb circa", ma se non lo avete ancora fatto ve lo consiglio. La motivazione che ostacola 1 ritiro immediato è solo la concessione ENI per lo sfruttamento del petrolio che abbiamo proprio a Nassiriya. Forse non vogliono fare irritare il povero George perché temono che gli strappi quel foglietto di carta dalle mani
Altra segnalazione : intervista a Licio Gelli presente su comedonchisciotte:
www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=2216
Da leggere fino in fondo. Si fa anche riferimento alla loggia dei Bilderberg (Alex Jones ne parla sul suo sito ampiamente) che si è da poco riunita in canada ed indovinate chi era fra gli invitati italiani? John Elkan ed il neo ministro dell'economia Tommaso Padoa-schioppa!! La lista è disponibile sul sito di alex jons www.infowars.com ed è fra le prime notizie.
Per chi crede nelle teorie delle sette segrete l'intervista con Gelli è da non perdere!!
Ciao

Citazione:
Noi Facciamo solo domande - Esigiamo delle Risposte
rascalcitizen
Inviato: 15/6/2006 0:12  Aggiornato: 15/6/2006 0:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2005
Da: napoli
Inviati: 249
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Citazione:
L’Italia deve assolutamente recuperare la dignità e la statura di media potenza, perse del tutto negli ultimi anni a causa del cieco servilismo attuato in politica estera dal precedente governo.


Mi sembra che stiamo iniziando veramente male in quanto a servilismo:Citazione:
Prodi ha dichiarato che non bisogna irritare l’alleato USA,
, quindi questo governo in quanto a servilismo non è da meno del precedente...

E poi qualcuno mi spieghi quando mai l'Italia ha dimostrato di possedere dignità, e, soprattutto, cosa significa "dignità" per uno stato....

Citazione:
è dovere dell’Italia dare dei buoni consigli all’amico che sbaglia

Questa non ho capito se è ironica o no....

Citazione:
Fortunatamente il Governo italiano ha già preso la sua decisione di far rientrare tutti i soldati

Meno male che siamo fortunati, Prodi ed il governo hanno deciso, adesso sono più tranquillo....

Citazione:
D’Alema dovrà dire tante cose alla Rice, e a voce alta.

Sicuro che lo farà, magari già che si trova le farà anche una serenata, intonando una canzoncina sul tipo di quella cantata dal soldato americano in camerata(vedi forum), visto che il "compagno" D'Alema di guerre se ne intende (Balcani docet).....

Fabrizio70
Inviato: 15/6/2006 0:36  Aggiornato: 15/6/2006 0:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/5/2006
Da: Roma
Inviati: 3721
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
wow , bellissima intervista TheJackal :

.....
I rapporti fra massoneria e Casa Bianca?

Vado a memoria: trentanove presidenti degli Stati Uniti sono stati massoni, compreso Bush padre. Del figlio non so.

......

lol , c'è qualcuno che abita vicino ad Arezzo ? Avrei un centinaio di domande da fargli :)

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
vulcan
Inviato: 15/6/2006 0:47  Aggiornato: 15/6/2006 0:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Come volevasi dimostrare ...

sabatino descrive in modo esemplare come nonostante la politica muscolo- interventista e preventivista della potenza USA ..

non si possa certo pensare di poter accellerare o modificare la storia del mondo
con una simile faciloneria.....e dopo una semplice colazione di lavoro...alla casa bianca .

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
boboattack
Inviato: 15/6/2006 2:58  Aggiornato: 15/6/2006 3:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 88
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Premettendo che sono relativamente "nuovo" e che magari mi son perso qualche post in cui se ne parlava,ho da fare una domanda:visto che mi sembra probabile che il movimento per le verità sul 9/11,espandendosi a macchia d'olio e avendo a che fare con operazioni di debunking non all'altezza,possa portare ad una riapertura delle indagini,e trovando altrettanto probabile che le cosidette "mele marce" non se ne staranno a guardare,mi chiedo quali saranno i potenziali sviluppi.In sintesi le contromosse.
So che di vegenti non ce ne sono ma mi basta qualche ipotesi al fine di capire come funzionano certe cose...
Nuovi attentati,video fasulli ecc...

Scusate ancora l'ignoranza con cui affronto l'argomento...ma sò ragazzo

UncasO
Inviato: 15/6/2006 4:52  Aggiornato: 15/6/2006 4:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/7/2005
Da: ss11 "Rivoltana"
Inviati: 267
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Ritiro o meno la posizione del passato governo italiano nei rapporti "caldi" con l'alleato USA anche ai massimi livelli sono poco incoraggianti.

Ecce minister, sul caso Calipari.

Citazione:
GIOVANNA BOURSIER
Il 24 aprile scorso è arrivata una risposta del dipartimento della giustizia di Washington.
Per gli Stati Uniti ci sono solo le conclusioni della commissione americana, non daranno altre informazioni, per loro il caso è chiuso.
Lei in particolare ha parlato con le autorità americane. Se può: vi siete detti qualcosa su questa vicenda?

ROBERTO CASTELLI- ex Ministro della Giustizia
Guardi, io posso dire che ho parlato a tanti livelli. A tanti livelli

GIOVANNA BOURSIER
Niente di più mi dice?

ROBERTO CASTELLI- ex Ministro della Giustizia
No

GIOVANNA BOURSIER
E tutti le hanno detto no?

ROBERTO CASTELLI- ex Ministro della Giustizia
No, no, no. Vedete anche la lettera comunque è un risultato. Perché avrebbero potuto anche non rispondere. La lettera anche se è un risultato che noi ovviamente non condividiamo e va in senso contrario a quello che noi auspicavamo, è comunque un risultato ed è frutto proprio delle pressioni che il governo italiano ad ogni livelli ha fatto presso le autorità americane per arrivare a una risposta.


Report

Chissà quante pressioni a quanti livelli ci vorranno per aggirare la costituzione la prossima volta che dovremo seguire una coalizione in guerra.

Non vorrei mai morire per le mie idee, perchè potrebbero essere sbagliate.
Bertrand Russell
PikeBishop
Inviato: 15/6/2006 7:05  Aggiornato: 15/6/2006 7:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Non sono assolutamente d'accordo con l'articolo e, come e' gia' stato detto, penso che l'amministrazione USA non abbia affatto fallito nei suoi scopi reali.

La situazione presente e' quella che e' stata sperimentata da Mr Negroponte in America Centrale: proprio come in Salvador e Nicaragua.

Non sono li' per il petrolio, sono li perche' il petrolio sia inacessibile ad altri e sotto il loro controllo. Del fatto del costo umano ed economico che i cittadini americani debbono pagare per questa occupazione, naturalmente se ne fregano, l'importante e' che la situazione giustifici la presenza dell'esercito americano in quella parte del mondo e che nessuno possa accordarsi con il governo fantoccio locale per provvigioni di petrolio, di modo da avere il controllo totale sull'OPEC, il petrolio comprato in petrodollari e soprattutto la Cina sotto controllo, assetata e sotto pressione. Come dai tempi del Vietnam, la Cina e' il vero nemico.

In Afganistan la situazione e' diversa ma presenta delle analogie. Li si che hanno una patata bollente che non si raffredda mai, la guerriglia non hanno bisogno di fomentarla, gli Afgani sono dei veri duri. Lo scopo della missione in Afganistan e' impedire la costruzione di un oleodotto che dall'Asia Centrale porti il petrolio in Cina tramite l'Oceano Indiano. Cosi' i russi non possono approvvigionare la Cina e non possono vendere il petrolio in rubli o, molto peggio per gli americani - dio non voglia - in Euro. E cosi' il famoso oleodotto che passerebbe per Israele dal Caucaso ha un senso compiuto.

Gli italiani non se ne andranno dall'Iraq, perche' sono li - come e' gia' stato detto - solo per difendere l'installazione dell'Eni

Difenderla da chi? Dagli americani!!!!!!!!!!!!

In Italia quel petrolio serve, l'Eni lo vuole ed in questo senso la politica italiana e quella americana sono contrapposte, altro che leccaculismo. Gli americani lasciano fare a denti stretti perche' serve una parvenza di forza multinazionale (per ragioni propagandistiche interne americane), ma se possono sparano addosso volentieri ad inglesi ed italiani - si chiama fuoco amico, come sempre abbiamo un buon rapporto con gli alleati, vedi Germania durante WWII. Lo stesso vale per gli inglesi che sono li per BP.
Meno chiaro e' cosa ci facciano in Afganistan gli italiani. Penso che quello sia un altro contentino che si paga agli americani che cosi' anche li spacciano le truppe di occupazione per contingente internazionale, ma non mi stupirebbe che siano li per conto della Mafia che e' parecchio interessata ai papaveri (degli amanti della floricultura). Non a caso in Afganistan tutti quanti operano fianco a fianco e non per zone come in Iraq.

Benvenuti nel mondo di Alice, niente e' quello che sembra (ma non e' sempre stato cosi'?).

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Bimbodeoro
Inviato: 15/6/2006 8:17  Aggiornato: 15/6/2006 8:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2006
Da: Amicoland
Inviati: 388
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Se in Iraq è stato un disastro sotto ogni punto di vista, pensate se dovessero fare guerra all'Iran.
Il più grande successo politico e militare sarebbe che se ne stessero a casa. Però purtroppo non decide il buon senso ma il Dio denaro e ovviamente .......
Speriamo almeno che il nostro governo prenda le distanze da eventuali azioni di guerra future, anche se ci credo poco
Ciao.

"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."

"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
cocis
Inviato: 15/6/2006 8:51  Aggiornato: 15/6/2006 8:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
vedremo quante legnate prenderanno in iran .. se i russi e i cinesi li aiuteranno..

JiZmO
Inviato: 15/6/2006 9:22  Aggiornato: 15/6/2006 9:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/5/2006
Da: Turenum (BA)
Inviati: 72
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Non vorrei essere nei panni dei militari che saranno inviati in Afghanistan...con tutto l'uranio impoverito che è stato scaricato su quel paese la radioattività è a livelli preoccupanti e l'ambiente e saturo di nanoparticelle per lo più radioattive che non lasciano scampo! Il più grande pericolo per i militari non sarebbero le bombe o i proiettili ma la stessa aria che respirano! E sono convinto che il nostro governo non ha la minima idea di queste cose.

A volte e meglio stare zitti e dare l'impressione di essere stupidi, che parlare e togliere ogni dubbio
Max_Piano
Inviato: 15/6/2006 9:41  Aggiornato: 15/6/2006 9:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 10/12/2005
Da:
Inviati: 3666
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Quoto PikeBishop

Citazione:
Gli italiani non se ne andranno dall'Iraq, perche' sono li - come e' gia' stato detto - solo per difendere l'installazione dell'Eni

Difenderla da chi? Dagli americani !!!!!!


haha e diciamolo !!!

Prodi e i suoi amici hanno fatto la campagna sul motto

"Via dall'Iraq !!!"

peccato si siano dimenticati di continuare con la seconda parte

"Tutti in Afghanistan !!!"

Ad ogni modo neppure dall'iraq c'è volontà di andare via : ora salta fuori anche un misterioso accordo segreto stipulato tra berlusconi e il Demonio per mantenere un migliaio di soldati sul posto.
"Lo sapevo che c'era lo zampino di Berlusconi !" si sta scusando Prodi ...

Interessante come D'Alema, dopo l'esperienza del Cermis, si stia ripetendo anche con il caso Calipari.
"E che ce ne facciamo di Berlusconi con bravi guagliò così ?" si dice a Wahington

A proposito : perchè Rumsfeld ( indirettamente tramite la NATO ) avrebbe chiesto all'italia l'invio di AMX in afghanistan ?
Forse per bombardare le capre dei talebani ?
Ma no :
"Noi vi lasciamo il petrolio di Nassyria e in cambio voi ci assicurate il confine iraniano nel caso ci fossero tafferugli".
Non dimentichiamolo : il nemico ufficiale numero 1 è l'Iran !
Iraq e Afghanistan erano le tappe fondamentali per completare l'accerchiamento del nemico e permettere attacchi aerei diretti, nel caso.

Citazione:
ma non mi stupirebbe che siano li per conto della Mafia che e' parecchio interessata ai papaveri (degli amanti della floricultura)


hehe ... finalmente qualcuno ha il coraggio di dirlo !!!

beh ... non so se sia la Mafia di Casa Nostra ma senza dubbio qualcuno ci sta facendo un sacco di soldi !!!

Il 90% dell'eroina europea proviene infatti dall'oppio prodotto dai papaveri afghani e anzi la produzione è aumentata esponenzialmente : guarda caso dopo che i portatori di pace hanno portato la democrazia. Ricostruzione ? Sì : delle raffinerie !!!
__________________________________________________________

[1] Caccia italiani contro i talebani
[2] Cresce senza freni la produzione di oppio
[3] Truppe italiane a Nassyria per il petrolio Eni
[4] Afghanistan, Iraq e Iran: la guerra era già decisa nel 1998
[5] L'ONU mette in guardia: l'Afghanistan è il principale produttore mondiale di oppio
[6] Aerei antioppio per l'Afghanistan ( incredibile )
[7] D'Alema : Non commento le sentenze in Italia, figuriamoci negli Stati Uniti ...

Peo
Inviato: 15/6/2006 9:53  Aggiornato: 15/6/2006 9:53
So tutto
Iscritto: 13/6/2006
Da: Napoli
Inviati: 17
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
beh oltre ad essere sconcertato dalle parole che lo stesso bush ha detto volevo aggiungere, e sottolineo che è una mia opinione, che mi risulta difficile credere che se al posto del governo precedente ci fosse stato quello attuale le cose sarebbero andate diversamente.
In fondo il "cieco servilismo" di cui Enrico parla ci sarebbe stato comunque!
E nn credo nemmeno che faccia a faccia con la Rice, l'onorevole D'Alema avrà "voce alta"...
parere mio
Destra o Sinistra.. l'americano ahimè ha sempre ragione
Testa bassa e pedalare...
che tristezza!!

Impossibile non è un fatto, è solo un'opinione
Siciliano
Inviato: 15/6/2006 11:07  Aggiornato: 15/6/2006 11:07
So tutto
Iscritto: 4/6/2006
Da: Svizzera tedesca
Inviati: 5
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Ieri sera gurdando il Telegiornale della RAI sentendo una dichiarazione del
Ministro degli esteri l'onorevole D'Alema e precisamente la dichiarazione "Non ci sarà un ritiro disordinato delle truppe Italiane" mi sono chiesto cosa esattamente intende con questa affermazione, forse qualcuno gli aveva consigliato di uscire dall'Iraq disordinatamente ? che cavolo di dichiarazione e mai questa ! che i soldati Italiani ritornino in fila per duo o per tre e quindi ordinati o alla rinfusa e quindi disordinati credo che non interessi nessuno.

Quello che debbono fare e andare via subito (per subito intendo oggi), da un paese che abbiamo occupato insieme a nostri compari di mala vita americani e Inglesi e legittimando cosí i crimini dei militari USA.
Andare via subito come si era detto prima delle votazioni. Questo se non sbaglio era un punto cardine del progranmma dell'unione che sicuramente con questo punto di programma a tirato piú voti di quelli che hanno fatto la differenza tra L'Unione e Casa della falsa libertà.

Quindi esigo dal governo Prodi che rispetti gli impegni presi con il popolo italiano prima delle elezioni (per favore signor Prodi cerchi di essere serio senó non vedo piú la differenza tra lei e il suo onorevole rivale Silvio bella chioma) .

E dia una tiratina d'orecchi al suo ministro degli esteri e gli dica di cominciare veramente a lavorare per il bene del popolo italiano e non perdersi in dichiarazioni sensa senso con la sua pacata calma che tutti conosciamo.

Un saluto a tutti

Un giorno mi sveglia e mi accorsi di non esserci, da allore mi sto cercando......
Satirus
Inviato: 15/6/2006 11:26  Aggiornato: 15/6/2006 11:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/4/2006
Da: Luogocomune
Inviati: 511
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Il fallimento USA è dovuto a questo:


capire
Inviato: 15/6/2006 11:40  Aggiornato: 15/6/2006 11:40
So tutto
Iscritto: 26/5/2006
Da:
Inviati: 16
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
ciao a tutti,

speriamo che il Marinaretto mentre vola dalla sua amica Condy si legga questo

http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/060615/b5inz.tif

e la finiscano di dire che non vogliono irritare l'alleato.
Mi sembra che il mandato per governare glielo abbiamo dato noi (almeno io) mica Bush.
Quindi chi se ne frega di quello, e via subito da Iraq e Afghanistan

e se ci raccontano che in Afghanistan la guerra è finita guardate qua

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=5644

ma cosa volete quelli sono terroristi e se lo meritano. se poi muoiono anche migliaia di civili, donne, bambini.... Beh la prossima volta vedano di non farsi trovare li mentre si bombarda.

ciao

Curioso86
Inviato: 15/6/2006 12:01  Aggiornato: 15/6/2006 12:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: La terra che non c'è...Sicilia
Inviati: 162
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Forse Bush si è accorto che tutta la melma che ha coperto ora sta venendo a galla!!! Speriamo che ritiri ste truppe USA e convinga anche il suo amico Blair per i GB. Non vogliamo la guerra, il mondo è bello se tutti stiamo bene(cosa molto impossibile..), credo che si sia accorto dello sbaglio della guerra...

Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora inizi...
Max_Piano
Inviato: 15/6/2006 12:12  Aggiornato: 15/6/2006 12:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 10/12/2005
Da:
Inviati: 3666
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Citazione:
credo che si sia accorto dello sbaglio della guerra...


Quale sbaglio ?

Questo di Bush è il suo secondo mandato : in ogni caso non ce ne sarà un terzo !
Pensi che pagherà per i crimini di cui è stato, come presidente USA, il "mandante" ufficiale ?
Risarcirà di sua tasca le famiglie dei militari uccisi o mutilati ?
Chi ci ha già guadagnato se non le industrie petrolifere e i produttori di armi suoi sponsor ?
Dal suo punto di vista è già un successo !

Le guerre, ricordiamocelo, non sono state inventate per essere vinte dalle "bandiere" ma per far guadagnare i gruppi economici che le organizzano !

PikeBishop
Inviato: 15/6/2006 12:45  Aggiornato: 15/6/2006 12:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Curioso scrive

Citazione:
Speriamo che ritiri ste truppe USA e convinga anche il suo amico Blair per i GB


Al proposito aggiungerei che Bush non ritirera' nessuno, stanno piu' che bene dove sono, ma la cosa piu' importante da capire e' che Bush e Blair sono amici come possono essere amici un pescecane ed un coccodrillo. Chi influenzi chi e' ancora tutto da vedere anche se personalmente penso che siano solo due dipendenti, come lo erano Churchill e Roosevelt.

Vale comunque sempre la pena di fare la famosa "prova cartolina" con cui da tempo scasso le p...... a tutti su Lc: porre una cartolina al di sotto degli occhi di un personaggio in TV, cosi' da non dovere considerare le espressioni della bocca. Se lo sguardo e' quello del pescecane o del coccodrillo sapete con chi si ha a che fare, gli occhi sono lo specchio dell'anima e Pinocchio e' l'unico burattino ad averne una. Fatto con Mr B? Provate ora mr P.

Nessun errore, la guerra va come da programma, prossima fermata Iran.

PS
Max, ho letto il tuo link:

Italia. Aerei antioppio per l'Afghanistan

e mi sono fatto l'idea che forse non e' cosi' strampalato: bombardano i produttori che non "hanno dato", gli indipendenti. Avete presente i primi minuti del film di Segal "NICO"? Appunto.

PS 2 Segal fa film del pettine, ma il primo - Nico- aveva aspetti interessanti oltre che finalmente mostrare il vero volto dell'aikido, non quella palla pacifista che Ueshiba aveva venduto agli americani per avere il permesso di praticare apertamente......ma questo meriterebbe un post sul Giappone degli anni 50 e chissa' le teste fini che ci sono su Lc cosa potrebbero svelare........

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
iowa
Inviato: 15/6/2006 12:46  Aggiornato: 15/6/2006 12:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/5/2006
Da:
Inviati: 63
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
difficile capire se gli attentati che avvengono in irak siano colpa della popolazione locale o se siano direttaemnte organizzati dal pentagono per chissà quale scopo...

la chiusura di guantanamo è un fatto strano che non riesco a spiegarmene i motivi--- ci sono stati periodi molto più critici di questo in cui la era molto più infoiata contro guantanamo se non l'anno chiuso allora perchè chiuderlo adesso????

iowa
Inviato: 15/6/2006 12:50  Aggiornato: 15/6/2006 12:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/5/2006
Da:
Inviati: 63
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
forse è vero che la guerra in irak va come da programma...
anche se hanno non poche difficoltà... ma questo è un problema???

proverò a fare la prova della cartolina...
anche se sono già certo del risultato...
ciao

Max_Piano
Inviato: 15/6/2006 12:55  Aggiornato: 15/6/2006 12:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 10/12/2005
Da:
Inviati: 3666
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
iowa :

bush ha detto proprio ieri che "sì ! fosse per me lo chiuderei anche guantanamo MA ci sono persone così terribili e pericolose che non si può !"

Sciamano77
Inviato: 15/6/2006 13:55  Aggiornato: 15/6/2006 14:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2005
Da:
Inviati: 168
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
"E’ quindi un fallimento che si attorciglia su se stesso ed è senza via di uscita. Fortunatamente il Governo italiano ha già preso la sua decisione di far rientrare tutti i soldati e anche se Prodi ha dichiarato che non bisogna irritare l’alleato USA, è dovere dell’Italia dare dei buoni consigli all’amico che sbaglia. L’Italia deve assolutamente recuperare la dignità e la statura di media potenza, perse del tutto negli ultimi anni a causa del cieco servilismo attuato in politica estera dal precedente governo. D’Alema dovrà dire tante cose alla Rice, e a voce alta."


Certo, giusto....apparte la dichiarazione di Prodi...che ha dichiarato di non irritare il governo Usa, tutto ok...
Anzi, forse si sa già come farà a non irritare gli USA....toglieranno i soldati Italiani in Iraq e
buona parte li sposteranno in Afghanistan... che "bravi" datori di lavoro...giusto per non scontentare gli Usa....
Intanto nel sud dell' Afghanistan, sotto il controllo dei Taliban, gli Usa hanno inviato ancora migliaia di Uomini....Ma la guerra in Afghanistan non era stata un successo?

Quando Chavez promosse la televiosne Telesur, gli Usa fecero un decreto per disturbagli le frequenze...Chavez rispose subito, dicendo che se gli Usa volevano la guerra elettronica lui era pronto a reagire....(inteso come annullare le frequenze di disturbo provenienti dagli Usa)...perchè uno stato sovrano come il Venezuela ha il diritto di avere un' informazione che non sia per forza pro Usa.
Difendersi, in modo adeguato, non è un reato...(che l'Italia impari dal Venezuela)
aggreddire e sfruttare stati sovrani per i propri interessi,invece si, è un crimine.


p.s. Ci spero che d'Alema dica alla Rice tante cose, e a voce alta...
Ma qualcosa mi dice che acceterà ogni cosa, senza fiatare.
Col caso Calipari ci hanno preso in giro alla grande...in scioltezza...ce ne stiamo già dimenticando. L'Italia in seguito alla liberazione dal nazifascismo, è comprensibile che sia riconoscente agli Usa....ma questo non significa che si debba seguire e accettare ogni cosa facciano...L'Italia non può rinunciare al buon senso per stargli dietro

Un nuovo mondo è già qui, non potranno più far finta di non vedere...
PikeBishop
Inviato: 15/6/2006 14:13  Aggiornato: 15/6/2006 14:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Citazione:
L'Italia in seguito alla liberazione dal Nazifascismo, è comprensibile che sia riconoscente agli Usa....




Perdonami, sciamano, ma su questo non riesco a trattenermi.

Gli americani non ci hanno liberato da niente, i fascisti erano ancora tutti ai loro posti dopo la guerra ed in piu' avevamo altri padroni da sfamare. Altro che liberazione!!!

Gli americani hanno usato la scusa di combattere il fascismo per conquistare il mondo, o meglio per conquistarlo per conto dei loro padroni e passarceli pure a noi. Punto. A meno a che non si creda alla storia secondo Hollywood.....

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Sciamano77
Inviato: 15/6/2006 14:21  Aggiornato: 15/6/2006 14:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2005
Da:
Inviati: 168
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Infatti posso esser d'accordo con te....hanno avuto i loro interessi...se non avevano interessi non penso che venivano...era per cercare di comprendere a cosa era dovuto tutto questo servilismo nei loro confronti...insomma volevo lasciargli un piccolo gap...tanto sono comunque indifendibili

Un nuovo mondo è già qui, non potranno più far finta di non vedere...
capire
Inviato: 15/6/2006 15:19  Aggiornato: 15/6/2006 15:19
So tutto
Iscritto: 26/5/2006
Da:
Inviati: 16
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
La prossima volta che guardate la partia dell Italia. pensate a chi ci rappresenta

Citazione:
Italia-Usa è alle porte e Alberto Gilardino ha un pensiero per i soldati italiani che seguiranno l'incontro da Nassiriya. "Sappiamo che ci vedranno. Vogliamo fare bella figura anche per loro. Combattono ogni giorno per l'Italia".


Ma questo persnaggio si è mai preoccupato di informarsi di cosa sono realmente a fare i nostri militari? Mi sa che ha un immagine un po troppo romantica della guerra. forse crede che da una parte ci stiamo noi con gli USA (i buoni ovviamente) e dall'altra il nemico: colui che ci vuole distruggere (i cattivi) e quindi è giusto combatterli

Citazione:
Rispondendo poi ad una domanda sul ritiro delle truppe italiane dall'Iraq, Gilardino ha detto di "non poter dire se è giusto o no, ci sono le persone competenti per questo".


Ma costui se gli interessase veramente la sorte dei militari almeno avrebbe una posizione invece di pensare che i problemi gli risolvono "le persone competenti"

Citazione:
L'attaccante del Milan ha detto che la partita va piuttosto affrontata con molta serenità: "La guerra non c'entra, qui conta il gioco". Gilardino ha anche parlato del problema sicurezza per l'incontro di Kaiserslautern. "Spero che non sia una partita a rischio, lo stadio sarà pieno e ci saranno anche le nostre famiglie"


Le famiglie dei civili irakeni o afgani bombardati quotidianamente chi se ne frega.

Ma che crescessero un po invece di pretendere di essere la rappresentazione dell'italia.
Personalmente non mi sento e non voglio essere rappresentato da personaggi così

marcobrd
Inviato: 15/6/2006 16:14  Aggiornato: 15/6/2006 16:14
So tutto
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 24
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
mi dispiace ma non sono d'accordo con la parte finale dell'articolo. credo che chi pensa che tra governi italiani diversi ci sia differenza per quanto riguarda il servilismo usa, sia un po' illuso. basti guardare a 10 anni fa cosa e' successo a pochi km da casa nostra, e nel 97 non c'era silvio, c'era l'illustre dalema. quindi cosa volete che dica, oggi, alla condy.. le solite cose.
mi rendo conto che di fronte all'importanza dell'argomento principale, questo abbia importanza tendente a zero. ma ci tenevo a ricordare che se c'e' qualcuno che puo' fare qualcosa per l'indipendenza dagli usa, non credo proprio che siano ne dalema ne prodi. semplicemente perche' e' gia' stato dimostrato (vedi anche svendite del "professore"...).

Ramingo
Inviato: 15/6/2006 16:36  Aggiornato: 15/6/2006 16:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/10/2005
Da: Puglia
Inviati: 657
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
PikeBishop,
mai stato tanto d'accordo con te come adesso.Ti quoto in pieno,dai motivi della guerra fino all'aikido

La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
winston
Inviato: 15/6/2006 18:04  Aggiornato: 15/6/2006 20:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2005
Da: Eurasia
Inviati: 392
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia

Citazione:
Fortunatamente il Governo italiano ha già .. deciso...

Citazione:
Prodi ha dichiarato che non bisogna irritare l’alleato

Citazione:
L’Italia deve (...) recuperare dignità di media potenza

Citazione:
D’Alema dovrà dire tante cose alla Rice, e a voce alta


-La grinta del Prode fa eco al Ferrer manzoniano:
<<Adelante Pedro, adelante si puedes...>>
-Gli acuti di Pedro ce li ha già anticipati Maximo quale sciuscià nella recita Kosovara , quando era primus inter pares, chissà cosa ci riserva da secundis, un Farinelli coi baffi?
-Si lasci stare la media..., ma non si spacci l’im-potenza quale attributo e si punti alla dignità.

Con il crollo della cortina di ferro (o di stagno?) è lapalissianamente ingiustificata l’esistenza della NATO ed ogni italica associazione alla stessa, se non strumentale al servaggio americano. Ogni leadership degna del nome dovrebbe far proprio lo slogan “via la NATO dall’Italia & via l’Italia dalla NATO”.

La storia ci impose il connubio quali “cornuti & mazziati” rendendo comprensibile anche il complemento di “cornuti & contenti” Ma il persistere della condizione nel tempo presente, ci rende “cornuti” e basta.

E se ci sono delle clausole vessatorie, le si renda pubbliche e ci si adoperi per combatterle: già questo sarebbe significativo (Cuba non si fregia di Guantanamo); ha più dignità un cane alla catena che uno "da compagnia".

Oltretutto, certe posizioni umilianti sono anche pericolose.--> -->

"Chi controlla il presente controlla il passato, chi controlla il passato controlla il futuro" Orwell, 1984
abbidubbi
Inviato: 15/6/2006 18:54  Aggiornato: 15/6/2006 18:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/8/2005
Da: roma
Inviati: 671
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Salve miei simili,
forse non sono strettamente in argomento ma leggendo i vari interventi mi sono ricordato di questo scritto di qualche tempo fa.
Si tratta di una tagliente provocazione di Piergiorgio Odifreddi circa l'attuale ordine mondiale. E' sotto forma di intervista immaginaria ad Adolf Hitler.

Eccola qui, buona lettura.

Intervista a
ADOLF HITLER

Piergiorgio Odifreddi

Gennaio 2005

Adolf Hitler nacque in Austria il 20 aprile 1889, e dedicò la sua vita alla realizzazione del piano politico esposto nel 1924 nel Mein Kampf, "La mia battaglia'', scritto in prigione dopo un fallito tentativo di colpo di stato. Il suo regno di terrore potè iniziare legalmente nel 1933, grazie al 44% dei voti del Partito Nazionalsocialista, e all'8 % del Partito Nazionalista (20,5 milioni in tutto), ottenuti alle elezioni: a dimostrazione del paradosso che un dittatore può anche arrivare al potere democraticamente.

L'espansione del Terzo Reich iniziò nel 1938 con l'annessione dell'Austria, e raggiunse al suo massimo un'estensione da Capo Nord al Sahara, e dalla Normandia al Caspio. La contrazione iniziò nel 1942 con le sconfitte di Stalingrado e di El Alamein, e si concluse il 9 maggio 1945 con l'entrata dei russi a Berlino. Poco prima, il 30 aprile, Hitler si era ucciso con un colpo di pistola nel suo bunker.

Sessant'anni dopo, mentre nel mondo si sta organizzando un Quarto Reich che va dagli Stati Uniti al Mediterraneo, abbiamo parlato del Terzo col sanguinario vegetariano che l'ha comandato per dodici anni.

Fürer, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale il suo nome è diventato sinonimo del male. Cosa ne pensa?

La storia è sempre stata scritta dai vincitori, e il bene è ciò che sta dalla loro parte. Se avessimo vinto noi, sinonimo del male sarebbe diventati i nomi di Churchill o di Roosevelt.

Non crede che ci siano motivazioni oggettive, oltre alla sconfitta? Stalin la guerra l'ha vinta, eppure anche il suo nome è diventato sinonimo del male.

Milioni di persone non l'hanno pensata così, su Stalin, prima e dopo la guerra: quanti russi hanno pianto, quando è morto? Temo che lei non sappia molto nè dello stalinismo, nè del nazismo, a parte ciò che le ammanniscono i Ministeri della Propaganda, del suo paese e di quello che lo comanda.

Ministeri della Propaganda? E quali sarebbero i nostri Goebbels?

Per parlarle in termini che lei può capire, se il nostro era il totalitarismo inumano del 1984 di Orwell, il vostro è oggi il totalitarismo dal volto umano del Mondo nuovo di Huxley. I suoi Ministeri della Propaganda sono dunque il cinema e la televisione: se vuole trovare i nuovi Goebbels, li cerchi fra gli Spielberg e gli Zeffirelli, o fra i Murdoch e i Berlusconi.

Cosa voleva insinuare, fra l'altro, con quel "paese che ci comanda''? Che l'Italia sarebbe una colonia degli Stati Uniti?

E non lo è, forse? Da quando siete stati occupati, nel 1944, non vi siete più liberati. A tutt'oggi ci sono 125 basi e 35.000 truppe statunitensi in Italia: è indipendenza questa? In Germania, poi, stiamo ancora peggio. Quella che voi chiamate liberazione, fu soltanto la sostituzione di un'occupazione militare a un'altra, meno esibita ma non meno effettiva.

Non vorrà negare, però, che il nazismo si è macchiato di crimini contro l'umanità mai visti prima.

Ah, sì? E quali?

Anzitutto, lo sterminio di sei milioni di ebrei.

Non dica cretinate. Il mio modello per la soluzione del problema ebraico è stato il modo in cui gli Stati Uniti avevano risolto l'analogo problema indiano: un genocidio sistematico e scientifico dei diciotto milioni di nativi che vivevano nell'America del Nord. Quanti indiani rimangono negli Stati Uniti, oggi? Qualche centinaio, mantenuti in riserve come i bisonti. E quanti ebrei rimangono invece, al mondo? Milioni, e hanno addirittura uno stato tutto per loro: il quale, tra l'altro, sta mostrando di aver imparato la nostra lezione sul come trattare le minoranze etniche.

Lei è proprio un senza Dio!

Senza il Dio degli ebrei, magari. Ma avevamo il vostro: non è forse stato Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986, a dire che "tutti gli assassini dell'Olocausto erano cristiani, e il sistema nazista non comparve dal nulla, ma ebbe profonde radici in una tradizione inseparabile dal passato dell'Europa cristiana''? Non senza motivo le mie SS portavano scritto Gott mit uns sulla fibbia della cintura.

La Chiesa non la pensa certo così!

Ma se, da quando Rolf Hochhuth ha rotto l'incantesimo con Il vicario nel 1963, non si fa che parlare del silenzio di Pio XII nei confronti di quello che voi chiamate Olocausto! E poi, lei non ha certo letto il mio Mein Kampf, che immagino non sia facile da trovare nelle vostre librerie: se l'avesse fatto, ricorderebbe però che il progetto per il trionfo del nazismo era modellato sulla tenace adesione ai dogmi e sulla fanatica intolleranza che hanno caratterizzato il passato della Chiesa cattolica.

In ogni caso, basterebbe a condannarvi il disprezzo per la vita umana di civili innocenti che avete dimostrato durante la guerra.

Questa la vada a raccontare agli abitanti di Amburgo e di Dresda, sui quali avete riversato le "tempeste di fuoco'' che ne hanno ucciso un milione. O a quelli di Hiroshima e Nagasaki, trecentomila dei quali sono stati inceneriti da due bombe atomiche: nessuna propaganda può cancellare il fatto che i "cattivi'' nazisti non hanno costruito queste armi di distruzione di massa, mentre i "buoni'' Stati Uniti le hanno non solo costruite, ma usate!

Almeno, non vorrà negare la sua aberrante politica eugenetica.

Perchè mai dovrei negarla? Era un mezzo per ottenere la purezza della razza. Ma non capisco cosa ci trovi di aberrante: la mia legge del 1933, per la prevenzione dei difetti ereditari, era esplicitamente basata sul modello statunitense di Harry Laughlin, al quale noi demmo per questo motivo una laurea ad honorem nel 1936 a Heidelberg. Lo sa, lei, che la prima legge per la sterilizzazione di "criminali, idioti, stupratori e imbecilli'' fu promulgata nel 1907 dall'Indiana? Che fu poi imitata da una trentina di stati americani, e dichiarata costituzionale nel 1927 dalla Corta Suprema? Che negli anni '30 furono sterilizzati 60.000 individui negli Stati Uniti, metà dei quali nella sola California? E che negli anni '50, dopo la guerra, furono castrati 50.000 omosessuali?

Non vorrà dire che gli Stati Uniti, il melting pot, sono un paese razzista!

Lei è proprio un ingenuo! Secondo lei, contro cosa manifestava Martin Luther King, ancora negli anni '60? E chi scrisse Il passaggio della Grande Razza nel 1916?

Chi?

Madison Grant, amico di Theodore Roosevelt. Quando il libro fu tradotto in tedesco, gli mandai una lettera entusiasta, di cui lui fu molto compiaciuto. E a proposito di Roosevelt, non dimentichi che Pierre van der Berghe, studioso della razza, l'ha messo insieme a me e a Hendrik Verwoerd, l'artefice dell'apartheid sudafricano, nella Trinità del Razzismo del Novecento.

Di questo passo, arriverà a dire che gli Stati Uniti furono anche un paese nazista!

Gli Stati Uniti non possono aver seguito il nazismo, perchè l'hanno preceduto e ispirato. In fondo, volevamo entrambi una cosa sola: come cantavano le mie SS, Morgen die ganze Welt. Purtroppo il mondo era quasi tutto nelle mani delle potenze coloniali, e bisognava toglierglielo con la forza. Il "male'' di cui ci hanno accusati era tutto qui: voler fare a loro ciò che essi avevano fatto ad altri. Noi abbiamo fallito, ma gli Stati Uniti stanno portando a termine quello che era il nostro vero progetto: il dominio globale (militare, politico ed economico) del pianeta.

E' questa, dunque, l'eredità del nazismo?

L'ha già dichiarato Otto Dietrich zur Linde, il giorno prima della sua esecuzione, nell'intervista rilasciata all'argentino Borges, poi pubblicata col titolo Deutsches Requiem: il nazismo era un'ideologia così ben congegnata, che l'unico modo per sconfiggerla era di abbracciarla. Noi volevamo che la violenza dominasse il mondo, e il nostro scopo è stato pienamente raggiunto. Non abbiamo vissuto e non siamo morti invano.

Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
seguro
Inviato: 15/6/2006 19:41  Aggiornato: 15/6/2006 19:41
So tutto
Iscritto: 26/5/2006
Da: roma
Inviati: 30
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Che il D'Alemuccio nostro riesca ad alzare la voce con la Rice la ritengo una cosa molto improbabile,che il DEMOCRISTIANO Produccio non si cali le braghe di fronte alle richieste degli STATI UNTI (di sangue),anche questa è un'ipotesi molto improbabile.Io penso che un governo sovrano costituito da uomini veri,con le palle,a questo punto aveva già fatto rientrare le truppe dall'Iraq,e aveva già imposto agli STATI UNTI(di sangue),di lasciare immediatamente il territorio italiano con il suo carico di testate nucleari,uranio impoverito,armi di ogni genere e fattezza.Ma purtroppo i disonorevoli che siedono al parlamento le palle non le hanno,in compenso sono molto bravi ad inciuciare,inguattare,chiaccherare,insabbiare,raccomandare,rubare.........

Seguro
fiammifero
Inviato: 15/6/2006 20:38  Aggiornato: 15/6/2006 20:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Questa è nuova Summit della Sco, la Nato dell'Est, a Shanghai. Teheran ha chiesto di farvi parte L'IRAN IN CERCA DI ALLEATI

Torneremo alla guerra fredda?

Bolle,come bolle il pentolone!

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
clausneghe
Inviato: 15/6/2006 23:27  Aggiornato: 15/6/2006 23:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Ciao,Fiammì,Citazione:
Torneremo alla guerra fredda?
Immagino che tu sia un'inguaribile ottimista.. Io purtroppo invece penso che di guerra calda e sanguinosissima si tratterà ... Interessante il tuo link ... a proposito,quanti sanno che l'Iran di Amadinejad è stato recentemente armato dai Russi di Putin con i più sofisticati sistemi d'arma, inclusi siluri che viaggiano a 600 km h ,aerei radar in grado di intercettare missili e aviogetti,e farli abbattere dalla contraerea iper-tecnologica prima ancora che si avvicinino ai confini...sono inoltre dotati (gli Iraniani) di armi ad energia diretta in grado di fondere una torretta di carrarmato a ben 5 km di distanza.. resta naturalmente operativo un esercito para-militare di svariati milioni di Pasdaran,ben armati e motivati.. in altre parole,se la Cricca non attacca ancora, è solo perchè il prezzo da pagare in termini di perdite materiali e umane sarebbe troppo alto,comprendendo anche la possibile sconfitta sul campo .. però,stiamo sicuri che appena si profilerà l'occasione giusta(un mega-attentato pre confezionato riconducibile agli Ayatollà?) essa scatenerà i suoi mastini,costi quel che costi,perchè l'Agenda non può essere fermata...Salute a tutti

PikeBishop
Inviato: 16/6/2006 1:32  Aggiornato: 16/6/2006 1:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Ramingo

Grazie delle parole gentili.

Mi sa che prima o poi lo apro, un forum sull'aikido..... o magari lo apri tu?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Ramingo
Inviato: 16/6/2006 11:16  Aggiornato: 16/6/2006 11:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/10/2005
Da: Puglia
Inviati: 657
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
X PikeBishop
Non sono un praticante di aikido,ma,come suggerisce il mio nick,sono stato(e sono)un ramingo anche fra le arti marziali...
Da un pò studio il combattimento con il coltello,dalla tradizione occidentale(insuperabile quella italiana) a quella orientale.
Durante uno stage,per così dire...interdisciplinare,un praticante di aikido mi ha aperto gli occhi...e mostrato sulla mia pelle(coltelli di gomma of course) quanto sia pacifista la sua disciplina...
Comunque nei miei polverosi e disordinati schedari cartacei,ho ancora molti articoli:se può interessare li posterò.

La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
piero286
Inviato: 16/6/2006 15:17  Aggiornato: 16/6/2006 15:17
So tutto
Iscritto: 24/5/2006
Da:
Inviati: 26
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
ma che fallimento e fallimento....

1 costruite, vendute, usate e provate armi stra vecchie e stra nuove
2 usati , addestrati e impiegati soldati professionisti
3 dato un po di lavoro alle industrie e ai militari
4 ingrandita l'idea che gli usa possono salvare il mondo dal nemico
5 rafforzato l'idea di un nemico barbaro e violento
6 smerciato un po di petrolio per i mezzi militari
7 indagato su chi è dissidente oppure no
8 provato un po di piani segreti e viste le reazioni dell'opinione pubblica, identificati gli uomini critici e quelli no
9 mostrato di aver alla fine un po di buon senso perche se sono violenti a questo punto dopo 2500 morti è meglio andare via che ne dite?
10 riutilizzato vecchi piani cia , fermi nel cassetto dal '62
11 preso oro sotto torri gemelle
12 preso assicurazione torri gemelle
13 liberato wtc7 di documenti ingombranti su tanti personaggi
14 etc. etc...


chiamalo fallimento

Dubbioso
Inviato: 17/6/2006 1:27  Aggiornato: 17/6/2006 1:31
So tutto
Iscritto: 1/6/2006
Da: dove capita...
Inviati: 16
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Come volevasi dimostrare... un D'Alema piccolo piccolo al "guinzaglio" della Raice... che lo ha autorizzato a chiamarla Condoliza... ,
conferma l'aumento della presenza militare italiana in Afghanistan... per raccogliere papaveri da regalare all'amata Condoliza...???
Ma possiamo essere fieri del fatto che anche l'italia, in accordo con la linea europeista... auspica la chiusura del carcere di Abu Graib... wow che coraggio

Tristezza bipartisan

Una volta si possono anche ingannare tutti, ma non TUTTI per SEMPRE!
florizel
Inviato: 17/6/2006 1:56  Aggiornato: 17/6/2006 1:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Dall'articoloCitazione:
L’Italia deve assolutamente recuperare la dignità e la statura di media potenza, perse del tutto negli ultimi anni a causa del cieco servilismo attuato in politica estera dal precedente governo. D’Alema dovrà dire tante cose alla Rice, e a voce alta.


Intanto,all'incontro con la Rice,ha detto questo:
"Saremo amici degli USA"

"Più truppe in Afghanistan"

Accantonato il "caso" Calipari,con l'adduzione che è la magistratura a doversene occupare.

Per chi se lo fosse perso,segnalo questo "eloquente" articolo:
D'Alema: "Giusto espandere la democrazia, anche con la forza"

Si preparava all'incontro con la Rice già da allora,evidentemente.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Sciamano77
Inviato: 17/6/2006 2:25  Aggiornato: 17/6/2006 2:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2005
Da:
Inviati: 168
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
Italia-Usa è alle porte e Alberto Gilardino ha un pensiero per i soldati italiani che seguiranno l'incontro da Nassiriya. "Sappiamo che ci vedranno. Vogliamo fare bella figura anche per loro. Combattono ogni giorno per l'Italia". ...]

Con tutto il rispetto per Gilardino....ma finche questi personaggi verranno divinizzati, e messi su un piedistallo...non abbiamo futuro....
bisogna far parlare il popolo....questi personaggi non sono adatti, non sono in grado, di
fare i nostri portavoce....bisogna cambiare se no l'ignoranza e la paura nella società prenderanno il sopravvento.


p.s. penso che sia stata una affermazione più che altro ingenua...perchè se pensa
che una bella partità possa cancellare tutte le mostruosità fatte...sarebbe molto grave

Un nuovo mondo è già qui, non potranno più far finta di non vedere...
Linucs
Inviato: 17/6/2006 18:58  Aggiornato: 17/6/2006 18:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Il fallimento USA, i doveri dell'Italia
bisogna far parlare il popolo....

E' lo stesso popolo che vota Prodi e Berlusconi?

questi personaggi non sono adatti, non sono in grado, di fare i nostri portavoce....bisogna cambiare se no l'ignoranza e la paura nella società prenderanno il sopravvento.

Occorre una Nuova Coscienza per una Nuova Società: il mondo nuovo è già qui, basta cercarlo dentro noi stessi!

(Lapo? Pronto?)



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