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  Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?

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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#167
Mi sento vacillare
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Ciao.

Non so a Judo il primo quarto d'ora si fanno esercizi di stretching, riscaldamento e "potenziamento" , ( ma ho fatto Karate anche se per un solo anno e si facevano anche lì ).

La via giusta per la flessibilità è lo stretching e soprattutto non fermarsi mai. Se ti fermi cominci ad avere problemi, sia di tenuta cardiaca/resistenza sia di mal di schiena, prima o poi capita ai sedentari.
_________________
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Inviato il: 15/1/2007 12:36
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  •  y2k
      y2k
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#166
So tutto
Iscritto il: 8/2/2006
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Citazione:

Tifoso ha scritto:
Citazione:
Infatti non cerco un arte marziale di contatto, da combattimento... così come non lo era il Ju-Jitsu giap.


Si lo sapevo che ti interessava nella speranza di ripristinare la naturale flessibilità, però mi chiedo dove stia il bello se non c'è un po' di combattimento. Avevo provato a fare karate a 17 anni ( ero anche cintura gialla ) , ma ho mollato l'anno dopo sia per problemi di orario sia perchè ci facevano fare solo kata e tecniche ....
A judo, dal primo giorno invece c'è la cosa più spassosa del mondo: lotta a terra !
Se c'è una cosa che mi manca è il combattimento, ma non ho nemmeno tempo per riprendere, più in là con gli anni magari ( magari lo dicevo anche 2 anni fa ).

Ho provato ad abbassarmi, no problem mi tocco le punte dei piedi senza piegare le ginocchia. Il "problema" è che non riesco più a toccarmi con una mano l'altra facendo passare le braccia dietro la schiena.


Io ho fatto shotokan e takaewundo ma entrambi mi annoiavano...quindi dici che il judo è la via giusta?
Inviato il: 4/1/2007 15:49
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  •  bandit
      bandit
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#165
Dubito ormai di tutto
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"i grandi maestri erano ritenuti tal non perché vincevano gare, ma per il semplice fatto che erano restati vivi"
++++++++
Shevek, a me questo ragionamento non pare del tutto convincente: se prendi due combattenti mediocri o anche farlocchi ma li fai arrivare fino "alla fine", per forza di cose uno crepa e l'altro no (salvo il caso che crepino tutti e due).
questo non ci dice molto sulle loro qualità di combattenti - se non il fatto che in quell'occasione uno si è dimostrato inferiore all'altro.
Inviato il: 3/1/2007 14:19
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  •  shevek
      shevek
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#164
Dubito ormai di tutto
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Salut y Libertad noreprez!


Se sono arti marziali davvero "tradizionali" non si sono evolute affatto. Il Te (nel senso di lotta) di Okinawa era la versione locale del Wushu cinese (Okinawa è di fronte alla Cina e per molti secoli è stata di fatto o di diritto parte di essa). In genere, poi, di là dei nomi diversi che si sono dati, le varie arti tradizionali erano sostanzialmente simili: oggi si tende, per motivi pubblicitari (la mia arte è migliore della tua, vieni nella mia palestra/federazione) a differenziarle molto, specializzandosi in determinate tecniche piuttosto che in altre, ma nel passato si insegnava ogni possibile forma di autodifesa (tecniche di impatto, sbilanciamenti, leve articolare, lotta a terra, ecc.). La differenza era nell'insegnamento (un maestro partiva da una cosa piuttosto che da un'altra, ecc.) ed il resto era differenza di nome - come, oggi, "boxe" e "pugilato".


Shevek
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"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
Inviato il: 21/12/2006 17:39
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#163
Mi sento vacillare
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Citazione:
Infatti non cerco un arte marziale di contatto, da combattimento... così come non lo era il Ju-Jitsu giap.


Si lo sapevo che ti interessava nella speranza di ripristinare la naturale flessibilità, però mi chiedo dove stia il bello se non c'è un po' di combattimento. Avevo provato a fare karate a 17 anni ( ero anche cintura gialla ) , ma ho mollato l'anno dopo sia per problemi di orario sia perchè ci facevano fare solo kata e tecniche ....
A judo, dal primo giorno invece c'è la cosa più spassosa del mondo: lotta a terra !
Se c'è una cosa che mi manca è il combattimento, ma non ho nemmeno tempo per riprendere, più in là con gli anni magari ( magari lo dicevo anche 2 anni fa ).

Ho provato ad abbassarmi, no problem mi tocco le punte dei piedi senza piegare le ginocchia. Il "problema" è che non riesco più a toccarmi con una mano l'altra facendo passare le braccia dietro la schiena.
_________________
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Inviato il: 19/12/2006 22:37
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  •  orkid
      orkid
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#162
Mi sento vacillare
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Bè allora aspetterò un consiglio da Pike!!!

Citazione:
Non ho mai visto combattimenti però, magari li facevano quando nessuno li guardava


Infatti non cerco un arte marziale di contatto, da combattimento... così come non lo era il Ju-Jitsu giap.

Grazie comunque dei consigli sullo strecthing...

Ciao
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Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 19/12/2006 10:59
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  •  noreprez
      noreprez
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#161
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/11/2006
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domanda da un milione di dollari. Ma secondo voi, in che misura si sono evolute- o involute- le arti marziali tradizionali dalla corrente della lotta a mani nude insegnata a Okinawa??
Inviato il: 19/12/2006 10:58
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#160
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Ciao. Di certo pikebishop te lo può descrivere meglio di me, io assistevo agli ultimi 20 minuti di lezione intanto che aspettavo che incominciasse la mia sull'altro tatami.

++++++++++++

So che quando il maestro si metteva in ginocchio ( nella posizione tipica del saluto a terra che non mi ricordo più come si chiama ) e faceva qualcosa come concentrare le energie a livello della pancia nessuno riusciva a spostarlo. ( perchè non c'ero io scherzo non lo so se lo spostavo )
In verità sono capace anche io, almeno ce lo avevano insegnato anche a noi ma con risultati non di quel livello, mi pare che si chiami "concentrare il chi" o così lo chiamavano.

Per il resto vedevo sempre una specie di "balletto", spero che pikebishop non me ne voglia, in cui uke si avicinava a tori con un braccio diritto e con le gambe in guardia sinistra in posizione di attacco ( c'è anche nel ju-jutsu e nel judo ma da noi si chiama guardia destra ) e finiva per terra con quell'accompagnamento da mae ukemi.
Non ho mai visto combattimenti però, magari li facevano quando nessuno li guardava ....

+++++++++++++++++++++++

L'allenamento di potenziamento se fatto in modo dinamico mette a rischio le giunture, però le tue con il tempo si sono rinforzate ed ingrossate ( diciamo irrobustite ) ma non elasticizzate, secondo me il tuo è più un problema di legamenti e muscoli contratti.

Citazione:
Se provo a piegarmi verso terra senza piegare le gambe arrivo al massimo a metà fra il ginocchio e la caviglia!!!

infatti, il rimedio è lo stretching: si può fare ad ogni età ed è agevolato dal dimagrimento ovviamente, meno adipe hai e meglio è in quanto la ciccia costituisce un impedimento, molto più dei muscoli.

Con il body building non ho notato un vera perdita di elasticità ( sono aumentato di 12 kg soltanto però e in 6 anni quindi in un lungo periodo, non ho mai cercato l'aumento di massa come ti insegnano nelle palestre, ma di forza : quindi non ho mai mangiato come un bue come ti dicono di fare nelle palestre di BB , altrimenti avrei avuto magari quei problemi )
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Inviato il: 19/12/2006 10:33
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  •  orkid
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#159
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Certo mi sono tenuto in forma, ma categoria dopo categoria ho sempre trovato allenatori, che non capivano un cazzo di Preparazione atletica, e non hanno mai fatto fare un po' di stretching decente... sempre e solo potenziamento; penso che le giunture articolari non si siano "elasticizzate a dovere" in funzione dell'aumento della massa muscolare (un po' come fare body building).

Se provo a piegarmi verso terra senza piegare le gambe arrivo al massimo a metà fra il ginocchio e la caviglia!!!

Si era Ju-Jitsu (!) giapponese, ... che figata! Avrei voluto seriamente continuare, ma purtroppo non potevo spostarmi così lontano per praticarlo senza il passaggio di mio fratello. quindi ho iniziato a fare calcio...

Tu come giudichi l'aikido dal punto di vista di un principiante?
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Autodidatta Bonsai


"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
Inviato il: 19/12/2006 8:56
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#158
Mi sento vacillare
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Citazione:
Tra l'altro, quando iniziai la pratica del karate, il mio maestro aveva l'abitudine di darci colpi di shinai (la spada di bambù) addosso mentre combattevamo o praticavamo il kata od il kihon,

L'ho visto fare al maestro di "Frank Dux"-"Van Damme" in "Senza esclusione di colpi !" .
Quindi lo schiaffone che mi sono preso io non era un sopruso, serviva solo a rendermi più forte.
Sti vecchi maestri ne sanno una in più del diavolo !

+++++++++++++++++

x orkid:

Anche io ( come decine di milioni di italiani ) ho giocato a calcio, io fino ai 14 anni, forse ero troppo piccolo e non ne ho risentito sensibilmente: può darsi che i calci al pallone o lo stile di corsa mettessero in crisi le tue articolazioni.
Ultimamente quando gioco a calcetto ( molto raramente comunque ) mi capita qualcosa di simile alle ginocchia, infatti evito di forzare.

Dodici anni fa, 1994 .... era quindi ju-jutsu giapponese ( si scrive anche come hai scritto tu ).
Per ripristinare la mobilità va bene anche la corsa lenta e molto stretching direi, ma stai dicendo che fai fatica ad abbassarti ?
Se vuoi fare un arte marziale, per conto mio ( ho fatto 9 anni di judo, ho smesso a 23 anni, quindi non sono Molto Esperto ) posso dirti che non so perchè ma anche oggi ho il brutto vizio di scrocchiarmi le dita o i gomiti, in effetti pikebishop aveva ragione . In compenso, sarà perchè ho fatto tanti anni di allenamento agli addominali/lombari durante gli anni di judo e anche negli ultimi anni, ma non conosco il mal di schiena ( cosa da non trascurare specie più in là con l'età !
E in teoria avrei dovuto averlo, ho fatto degli sforzi notevoli. )

Comunque il calcio non ti ha rovinato, se fossi stato completamente fermo avresti meno muscoli e saresti molto più lento e meno resistente.
Guarda i calciatori ( anche dilettanti ) e confrontali con un sedentario ....
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Inviato il: 18/12/2006 22:53
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  •  orkid
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#157
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Seguo fin dall'inizio questo splendido treadh... volevo chiedervi un consiglio, visto che siete molto esperti di arti marziali in generale:
quando avevo 11 anni, insieme a mio fratello, frequentai per un anno un dojo in cui ho praticato ju-jitsu, poi, lui non potè più venire e così smisi in quanto non avevo la possibilità di spostarmi...
Dopo ho praticato per 7 anni quel brutto gioco chiamato calcio, che atleticamente, mi ha rovinato: ho accresciuto la massa muscolare (soprattutto nelle gambe) perdendo un sacco di mobilità articolare (dovreste vedermi quando mi allaccio le scarpe!!!).
ora ho 23 anni e a settembre prossimo, mi piacerebbe moltissimo tornare a praticare un arte marziale: nella mia zona non ci sono più dei posti dove tornare a fare ju-jitsu, ma c'è una piccola palestra in cui insegnano Aikido.
Secondo voi, è adatta come arte ad uno che deve recuperare mobilità? resta chiaro il fatto che mi sono informato e che mi attira molto anche in virtù che non è uno "sport" agonistico, ma una pratica per "tornare" in possesso del proprio corpo.

Grazie a chiunque risponda
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Autodidatta Bonsai


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Inviato il: 18/12/2006 9:49
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  •  shevek
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#156
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Salut y Libertad Tifoso!


Dici: Citazione:
( E' ovvio che i morsi sono proibiti, le dita negli occhi anche e così i calci nei testicoli - non è proprio free free come fight. Alcune azioni potrebbero mettere in pericolo l'incolumità degli atleti e causare menomazioni ).


Anche la rottura di chiavi articolari e molte altre cose, se è per questo: in pratica tutto ciò che è l'essenza dell'ikken issatsu (termina la situazione con un'unica tecnica), insomma delle arti marziali tradizionali. Dell'incolumità degli atleti se ne fregano: è il tempo/spettacolo che gli importa. Le arti marziali tradizionali sono molto più efficaci, ma assolutamente inadatte allo spettacolo.


Dici:Citazione:
Il punto è che non sei sicuro che con dei colpi "mortali" metti KO l'avversario, appunto perchè non li hai tirati con decisione e non ne conosci l'efficacia reale. Pestare il piede non fa così male, in situazione reale uno potrebbe avere gli anfibi poi ( ad esempio ).


Non lo metti KO: lo uccidi o lo menomi assai gravemente da impedirgli la prosecuzione del combattimento. L'efficacia reale non la si può, per ovvi motivi, praticare realmente, ma, come dicevo, solo con la pratica del kata/bunkai: gli antichi maestri si provavano in sfide reali ed erano tali perché sopravvivevano... Poi, guarda che una sorta di "anfibi" ce li avevano anche i samurai: nei kata (mi viene in mente Heian 4 ed i vari Bassai) si insegna come tirare i fumikomi (calci battenti) efficacemente anche in questo caso. Anzi, solo in questo caso, che era il peggiore, perché la tecnica funziona a maggior ragione con piedi poco o per nulla protetti...


La "zampa di leopardo rovesciata" è una sorta di montante tirato con le prime falangi delle nocche ripiegate della mano. Il mio amico non era affatto a terra, ma lo presi d'incontro mentre tentava un attacco di gomito a breve distanza. Si fermò di botto, rendendosi perfettamente dell'efficacia della tecnica. Idem per il praticante di no rules.


Dici, infine:


Citazione:
per quale illogica ragione un praticante di "free fight" ha voluto combattere con te (...)? e se era amichevole, anche lui sarà stato amichevole, alla fine ti voleva solo prendere le gambe. Tu gli hai messo le dita negli occhi. Sei un bel tipo ! Non vale! Posso supporre che non avevano 30 anni di esperienza quei poveretti che per qualche ignota ragione ti hanno sfidato (...). Appunto, questo conferma che conta anche la superiorità dell'atleta, non solo dell'arte marziale. Se sei un ottimo karateka è per merito di 30 anni di dedizione e di impegno, se avessi fatto 30 anni di combat sambo o jiu-jitsu saresti ancora più temibile probabilmente.


La ragione era una discussione simile a quella che stiamo facendo... e non ci andavano troppo leggeri, nonostante l'amichevolezza della situazione! Per essere più precisi, il praticante di medio livello no rules cercò di prendermi le gambe dopo che l'avevo colpito d'incontro alle parti basse (senza toccarle, ovviamente) ed allora cercò l'incontro a terra, dove si sentiva più forte. Non credo di essere un'ottimo karateka tradizionale - conosco gente moooooolto più brava di me, ma con il no rules eravamo più o meno di pari livello. In ogni caso, ti ripeto che non disprezzo affatto le altre arti marziali tradizionali: ho praticato anche Aikido e Ju-Jitsu e mi hanno dato molto. Il combat sambo, invece, e le altre discipline sportive da contatto, credo abbiano un solo merito: abituarti a prendere mazzate, sopportare il dolore e continuare. Come strategie di combattimento reale, invece, fanno acqua da tutte le parti. Tra l'altro, quando iniziai la pratica del karate, il mio maestro aveva l'abitudine di darci colpi di shinai (la spada di bambù) addosso mentre combattevamo o praticavamo il kata od il kihon, pretendendo che continuassimo come se niente fosse accaduto... altrimenti combattevamo con lui, il che era peggio. Ho pensato, col tempo, che tale pratica derivasse dal fatto che nel passato non esistevano le pratiche sportive, ritenute - ed oggi capisco bene il perché - diseducative rispetto al combattimento reale e, in questa maniera, ci si abituava comunque al dolore.


Shevek
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Inviato il: 17/12/2006 14:10
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  •  Tifoso
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#155
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Ciao !

Citazione:
La mia impressione è che le necessità spettacolari creino un clima, tra gli atleti delle discipline cosidette no rules, di "autodisciplina" per far durare il più a lungo possibile gli incontri, che si aggiunge alle regole sportive

Non direi, si vedeva nei combattimenti nelle palestre dei Gracie che erano i Gracie a limitarsi, infatti in alcune sfide tiravano le pacche leggere invece dei pugni.
( E' ovvio che i morsi sono proibiti, le dita negli occhi anche e così i calci nei testicoli - non è proprio free free come fight. Alcune azioni potrebbero mettere in pericolo l'incolumità degli atleti e causare menomazioni ).

Idem lì, anche alla MECA vale tudo dove ci sfida per i soldi e la fama non si limitano per niente: è la linea di demarcazione tra quelli che sfondano e fanno i soldi e quelli che si limiteranno a insegnare o a fare gli allenatori.

++++++++++++++

Il punto è che non sei sicuro che con dei colpi "mortali" metti KO l'avversario, appunto perchè non li hai tirati con decisione e non ne conosci l'efficacia reale.
Pestare il piede non fa così male, in situazione reale uno potrebbe avere gli anfibi poi ( ad esempio ).

Citazione:
"a zampa di leopardo rovesciata"

. Potresti fare un disegnino ?
Intendi avversario a terra a gola scoperta e tu che fermi il colpo di taglio oppure qualcosa di simile in piedi ?

Perchè sei sicuro che quei "duelli" si fossero conclusi a tuo vantaggio ?


Nel free fight i match si concludono :
- per KO ( svenimento dopo un colpo o una proiezione )
- per TKO ( situazione di evidente crisi irreversibile per un atleta bersagliato o immobilizzato e privo di difese )
- per submission ( strangolamento, leva )
- per sopraggiunto limite di tempo, nel qual caso si va ai punti con i giudizi dei 3 arbitri esterni.
( una volta non c'era questa norma, così come non c'erano round ma si continuava a combattere fino alla fine)

++++++++++++

Inoltre: l'unica volta che ho usato il judo fuori dalla palestra mi volevano rapinare, avevo 18 anni. Dico : avevo una ragione per difendermi altrimenti avrei evitato di litigare.
inoltre: l'ho preso e l'ho buttato per terra una ( una : 1 ) volta senza fare carognate a terra, giusto per fargli capire che i soldi me li tenevo. Mica gli ho messo le dita negli occhi, l'ho strangolato e gli ho staccato le orecchie a morsi.

io una ragione ce l'avevo: per quale illogica ragione un praticante di "free fight" ha voluto combattere con te ( in modo amichevole ) ?
e se era amichevole, anche lui sarà stato amichevole, alla fine ti voleva solo prendere le gambe.
Tu gli hai messo le dita negli occhi . Sei un bel tipo ! Non vale !

+++++++++++++++++++

Posso supporre che non avevano 30 anni di esperienza quei poveretti che per qualche ignota ragione ti hanno sfidato ( che termine , ma che gente rissosa c'è in giro ? e anche incoscente ! ).
Appunto, questo conferma che conta anche la superiorità dell'atleta, non solo dell'arte marziale.
Se sei un ottimo karateka è per merito di 30 anni di dedizione e di impegno, se avessi fatto 30 anni di combat sambo o jiu-jitsu saresti ancora più temibile probabilmente.
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Inviato il: 14/12/2006 19:13
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  •  bandit
      bandit
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#154
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  •  shevek
      shevek
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#153
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Salut y Libertad, Tifoso!


Scusa, ma per esperienza personale so che non è affatto vero che tali tecniche - quelle da ikken issatsu - siano così difficili da mettere in atto: l'unica volta che ho avuto a che fare con un praticante "no rules" - di medio livello - l'incontro amichevole si è risolto a mio favore in pochi secondi, nonostante la stazza a suo favore. Ha cercato di afferrarmi le gambe e si è ritrovato le mie dita sugli occhi; come ha lasciato la presa gli ho pestato il piede avanzato (il tutto ovviamente solo abbozzato). Dopo di che ha ammesso che, in effetti, proprio proprio "no rules" la sua pratica sportiva non era... Identica situazione con un praticante - questa volta di basso livello - di Muay Thay Boran, che si è fermato con le mie nocche "a zampa di leopardo rovesciata" a pochi millimetri dalla parte frontale della gola.

La mia impressione è che le necessità spettacolari creino un clima, tra gli atleti delle discipline cosidette no rules, di "autodisciplina" per far durare il più a lungo possibile gli incontri, che si aggiunge alle regole sportive (che esistono, ma di cui non si parla, sempre nell'ottica di lasciar credere che siano scontri "reali" e non sportivi).

Sulla questione 1 vs 1. Le arti marziali antiche partivano dalla premessa che occorreva allenarsi nella seguente ottica: 1. gli avversari sono sempre più di uno e tu solo; 2. sono tutti più forti di te; 3. sono armati e tu disarmato; 4. sono giovani e tu sei vecchio. Le tecniche servivano per la situazione peggiore, non per la migliore: se poi la situazione era migliore, era tutto grasso che colava. L'attuale pratica dello street fighting non ragiona esattamente così e, per questo, mi lascia perplesso sulla sua maggiore efficacia rispetto alle arti marziali antiche (efficacia che, comunque, è nettamente superiore alle odierne arti marziali sportivizzate).


Shevek
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#152
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Ciao Shevek ( dal tuo avatar mi chiedevo perchè non partecipassi ).


innanzitutto meno male che per ora si è diffuso solo oltreoceano e solo come show, già, come stavo dicendo, fa un sacco di danni così.

Citazione:
la stragrande maggioranza delle tecniche marziali e dei mawa (bersagli vitali) sono del tutto assenti

Non è vero : è più corretto dire che un calcio tra l'ombelico e l'inguine o al plesso solare pulito o alla gola sono molto difficile da dare, ma ci provano eccome a mettere KO l'avversario così, è che nella foga del combattimento con l'avversario che ti incalza a furia di saette da KO nessuno si azzarda a imbroccare il colpo della domenica.
E' che ci vuole anche una gran "fortuna" per risolvere un combattimento con un colpo solo.
Sullo strizzare i testicoli non è vero: era valido nei primi UFC ma si doveva pagare 1000 dollari a fine match per penitenza.
Poi hanno messo i guantini di gommapiuma agli atleti, i limiti di tempo e varie restrizioni appena le autorità hanno cominciato a rendersi conto di quanto cruenti stessero diventando questi match, e meno male : questo si verificò appena arrivarono i combattenti pesanti, così nessuno vide mai dei forti striker com Rizzo o Williams colpire a mani nude.

Non si puntava ovviamente ad eliminare l'avversario, ma solo a vincere l'incontro. Inoltre, cosa più importante: i combattenti erano tutti incassatori almeno discreti già a partire dai primi UFC, quindi non andavano KO con un colpo solo ed erano capaci di proteggere il proprio corpo come i pugili, chiudendosi per ridurre i danni.

-++++++-

Le arti marziali antiche sono efficaci.
Quelle moderne sono più efficaci, almeno nei combattimenti da strada. Le nuove arti marziali prendono un po' di tutto da quelle vecchie, comprendendo anche quelle Europee e mischiando lotta a parate e colpi studiando le distanze del combattimento.
Che poi per ora le manifestazioni siano 1 vs 1 non deve trarre in inganno, alcune nuove arti marziali sono concepite anche per l'uno contro molti.

+++++++++++++++++++


A proposito di Filipovic :
segnalo che sta passando all'UFC per una lunga serie di match, ha 32 anni quindi gli resteranno un 2/3 anni al "top" della forma quindi mi pare difficile che ritorni al Pride: che abbia paura di fare brutte figure di nuovo con Fedor ?
( Crocop prima se ne era andato dal K-1 per questioni di soldi, ora va all'UFC dove gli ingaggi e gli introiti pubblicitari sono maggiori - arrivano i nuovi miliardari ! )
http://www.sherdog.com/news/news.asp?n_id=6352
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Inviato il: 13/12/2006 23:08
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  •  shevek
      shevek
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#151
Dubito ormai di tutto
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Salut y Libertad a todos...


Scusate se intervengo solo ora, ma non avevo notato il forum! Sono oltre trent'anni che pratico arti marziali ed attualmente insegno karate antico, quello prima della sua sportivizzazione. Credo che i vari video che postate siano fuorvianti: nonostante la loro brutalità, sempre di sport si tratta - la stragrande maggioranza delle tecniche marziali e dei mawa (bersagli vitali) sono del tutto assenti (altrimenti 1. ci sarebbe un morto ogni due/tre incontri 2. gli incontri sarebbero brevissimi ed allora addio spettacolo).

Ogni volta che li vedo, mi accorgo di come possano reggersi solo in base a queste manzanze. Per dirne una: in tutti questi video, avete mai visto, per restare sul leggero, qualcuno che attacca frontalmente con un calcio frontale o laterale il ginocchio dell'avversario? O pestargli il piede d'appoggio? O colpirgli gli occhi? Strizzargli i testicoli? Ecc.

L'efficacia delle arti marziali antiche è fuori discussione: i grandi maestri erano ritenuti tal non perché vincevano gare, ma per il semplice fatto che erano restati vivi. Se avessero praticato arti inefficaci nel combattimento reale, queste sarebbero morte con loro.

La questione è che le arti marziali antiche, proprio perché efficaci, non potevano essere provate in un combattimento sportivo: si poteva solo provarle nei kata (forme, danze guerriere) e nel bunkai (allenamento controllato a coppie). Perché kata e bunkai avessero efficacia, però, occorreva un allenamento oggi difficilmente proponibile: la ripetizione del gesto tecnico migliaia di volte al giorno. In compenso gli automatismi motori che si sviluppavano erano di un'efficacia indubbia.


Shevek
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Inviato il: 13/12/2006 22:44
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  •  Tifoso
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#150
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. Mi hanno tolto la Juve .... sinceramente la serie B non mi entusiasma, qualcosa devo pur seguire ( poi ha cadenza bi/trimestrale, non settimanale, ci perdo un po' di tempo in meno ).

+++++++++++

Spero però che questi "sport da combattimento" non si diffondano assolutamente in Europa perchè molto di recente ho constatato ( e non linko più niente ) che la brutalità unita alla stupidità di alcuni adolescenti americani ha creato la nuova moda di filmare combattimenti clandestini organizzati tipo "Fight Club".
Parlo di giovanissimi tra i 13 e i 20 anni ( ma si sfora anche sopra i 20 a volte ) che grazie alle nuove tecnologie a basso prezzo come videofonini e videocamere digitali se le danno peggio che nella vale tudo e cosa da non trascurare con gli stessi colpi brutali che si vedono su internet e su un avversario ormai indifeso.
Secondo me anche i nuovi mezzi di registrazione hanno il loro ruolo e "la messa in rete" incentiva la diffusione e la realizzazione di questi pestaggi, ma lo stile lo riconosco: spesso si vedono praticanti di queste nuove arti marziali e/o spettatori di quegli show perfino contro dei "nerd mandati al macello" in incontri preorganizzati.

Questo mi ricorda inoltre i servizi dei telegiornali sui combattimenti tra cani.


Segnalo che a differenza del wrestling wwe, che è un circo divertente tutto finto, in cui si dice chiaramente "Do not try this at home", nessuno si preoccupa dell'effetto sui giovani di questi nuovi show e della presa che possono avere su comunità già violente come le gangs americane.


Un altro tremendo effetto collaterale potrebbe essere l'assuefazione a quel genere di violenza e l'innalzamento della soglia oltre cui ci si rende conto che si sta commettendo qualcosa di estremamente pericoloso per gli altri.

++++++++++++

Crocop quella sera era tremendamente determinato e in generale è molto più tecnico ma anche più lento. Wanderlei Silva poi aveva preso 8 chili in 3 mesi . E' un massimo leggero se prende peso velocemente per fare l'Open Weight diventa moooolto più lento.
Siceramente Wanderlei non mi piace, oltre a tirare ganci a caso, lo vedi "fare a pezzi" avversari di medio/alto livello e poi andare in difficoltà contro i combattenti di gran classe e magari perdere. E' un altro che ha preso la malattia delle star.
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Inviato il: 13/12/2006 9:45
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  •  reaven
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#149
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Tifoso :
pero', vedo che segui con passione questi sport , il nick ti si addice allora , cmq Bob Sapp è un intrattenitore, lo fanno combattere perche' piace ai giapponesi che sono tutti piccoletti, di stile ne ha 0,
Wanderlei è andato ko ultimamente vs crocop, mi piace la freddezza con cui combatte Mirko
Inviato il: 12/12/2006 22:43
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#148
Sono certo di non sapere
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L'arte della fuga e' la parte piu' importante delle arti marziali: si fa altrimenti SOLO quando la fuga e' impossibile o eticamente non sostenibile.
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 12/12/2006 20:10
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#147
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Beati voi che conoscete le arti marziali,io in caso di scontro impari mi devo dedicare allla più antica arte della Fuga.
Non ha controindicazioni,non serve impararla (è abbastanza innata)...
Difetti: ahimè non sempre funziona.
Inviato il: 12/12/2006 19:57
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#146
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UAAAAAA - - GIIIIIIIIIH - OOOOOOO

sul ring gridano di meno.

Citazione:
"Ma a quel punto, circa 5 anni fa, il jiu-jitsu era un'istituzione non era più la novità ignota e il tempo dei Gracie e del solo Bjj era finito, cominciava l'interstile vero"


I Gracie hanno ottenuto quello che volevano: diffondere il jiu-jitsu brasiliano per dimostrare che un piccolo praticante poteva battere un aggressore molto più pesante in un incontro senza regole ( in un ring per semplicità ).

Nei primi 3 UFC i combattenti erano quasi tutti dei "dilettanti" che pesavano 20-30 kg più di Royce Gracie ( circa 75 Kg), tecnica poca ma una grande forza. Nel primo UFC Royce ne ha battuti 4 di fila in una sera sorprendendo il pubblico:
chi conosceva il jiu-jitsu ? nè il pubblico nè gli avversari.
Quando avevano detto " From Torrance, California and Rio de Janeiro, Brazil si erano alzati dei fischi.
Chi ai tempi veniva dal brasile in kimono bianco con la cintura nera a fare tornei ?
Chi si immaginava che Royce puntasse tutto sui take-down e che fosse capace di controllare l'avversario a terra e di colpirlo ripetutamente con ogni parte del corpo per distrarlo e finirlo con strangolamenti e leve ?
Negli USA nessuno.
http://www.youtube.com/watch?v=1l5MxL9CWeQ

Ma poi il jiu-jitsu si è diffuso e i gracie comunque confronto ad altri colossi hanno enormi limiti fisici. inoltre il Jiu-jisu manca dei colpi quindi se impari a difenderti dai trascinamenti a terra e sfrutti delle decine di Kg in più lo limiti parecchio.
Attualmente i brasiliani del jiu-jitsu di maggior classe fanno parte del Brazilian Top Team ( in gran rivalità con la Academia Chute Boxe ) e curano particolarmente l'allenamento fisico ( e la vale tudo ).
Il jiu-jitsu da solo non basta più.

+++++
Sull'interstile : significa stile ibrido, MMA ( mixed martial arts ). Ormai sia nel K-1, sia nella valetudo Meca IVC/Pride/UFC/IFL/Shooto i top fighter generalmente padroneggiano più di uno stile, ad esempio i gemelli Nogueira Bjj/Boxe ( e judo ). Fedor e il fratello ( combat Sambo/Judo/Muay Thai/wrestling).
Alessio Sakara ( l'unico italiano dell'UFC eh si c'è anche un italiano ad alti livelli ) boxe-bjj. Chuck Liddell, kickboxing e wrestling.
Poi ci sono stili già ibridi: la Chute Boxe di Wanderlei Silva e Shogun è un Muay thai e Bjj fusi assieme.

+++++++++++++++++

Diciamo che queste manifestazioni attirano quelli che si sono sempre chiesti se esistevano tornei tipo il Kumite o il gang gheng dei film di van Damme e qualche B-movie clone. Alla fine è quasi un gioco per chi fa lo spettatore, c'è anche nel 95% dei casi una vera sportività: finito il match stretta di mano, abbraccio, inchino e rispetto, non ci sono strascichi violenti: i combattenti l'unica cosa che vogliono fare alla fine è andare a chiudere gli occhi.
Non ci sono gli ultras, non ci sono quasi mai incidenti, non è morto nessuno ( anche se secondo me il doping gira alla grande ).

++++++++++

Secondo me Tyson e Rahman potrebbero competere ad alti livelli ma dovrebbero attaccare a testa bassa dall'inizio e "'ndo cojo cojo" e prima dovrebbero fare parecchi mesi di allenamento stile Cro-cop altrimenti contro un grappler puro rischierebbero di perdere subito.
Io sapevo che Tyson ha deciso di smettere perchè la sua carriera di combattente è finita. Ha detto così.
Ma anche Sapp è da un po ' che non combatte, è ancora sotto contratto però.


EDIT: eccolo qua Tyson - per gentile concessione di:
http://www.forumartimarziali.com/forum/index.php?topic=15172.0

http://www.youtube.com/watch?v=TzD7lZRATW0

Guai a mandare a quel paese l'arbitro .
_________________
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Inviato il: 8/12/2006 0:58
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  •  bandit
      bandit
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#145
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ciao Tifoso,
diciamo che il ragazzo (Sakuraba) sa farsi "rispettare"...
qui sembra quasi che per battere Renzo non si fosse nemmeno impegnato:
http://www.youtube.com/watch?v=mU276DUVIyg

la cosa strana che noto anche nel tuo video è che qui i Gracie smettono (o così sembra) di cercare a tutti i costi il grappling. ci sono molti calci e pugni e su quel piano li vedo in salita.

ma non è stato tyson stesso a sfidare sapp ? probabilmente non si saranno accordati sulle regole. certo a tyson gli manca un bel po' di strada per "coprire" il k-1...dovrebbero incontrarsi a metà strada forse.

non ti seguo bene quando dici:
"Ma a quel punto, circa 5 anni fa, il jiu-jitsu era un'istituzione non era più la novità ignota e il tempo dei Gracie e del solo Bjj era finito, cominciava l'interstile vero"
++++++++
io avevo capito che i Gracie sono ancora attualissimi...cos'è l'interstile vero ?

ps ma con questa roba non urla più nessuno ? combattono tutti in silenzio...non mi piace.
Inviato il: 7/12/2006 23:58
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  •  Tifoso
      Tifoso
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#144
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Ciao bandit ...

se vuoi sapere come se la sono cavata i Gracie contro un lottatore circa del loro peso, i risultati sono stati diversi a seconda del lottatore e a seconda del Gracie.

A fronte di Rickson che se ne strafregava di chi si fosse trovato davanti ( infatti nell'86 aveva sfidato un tyson ventenne, ma tyson non ha accettato nemmeno l'incontro con Sapp 2 anni fa secondo le regole del K-1 ) e che aveva battuto sia i combattenti della Luta Livre brasiliana ( lotta libera ) sia del puroresu giapponese, abbiamo una figura strabiliante che ha battuto tutti i Gracie con cui si è confrontato ( 4 , ha battuto anche l'ex leggenda Royce per lancio della spugna ):
Kazushi Sakuraba , the Gracie Hunter, già il nome ti dice cosa ha fatto .
http://www.youtube.com/watch?v=CERNSyu2q3c

ex wrestler-pro giapponese convertitosi allo shooto.
Ma a quel punto, circa 5 anni fa, il jiu-jitsu era un'istituzione non era più la novità ignota e il tempo dei Gracie e del solo Bjj era finito, cominciava l'interstile vero.

+++++++++++++

Diciamo che lo stile che più si avvicina al jiu jitsu anche a terra è senza dubbio il judo e parzialmente la lotta sambo ( complementare del judo ).
Quello che li differenzia dal bjj è il differente allenamento a terra e la molteplicità di soluzioni presenti nel jiu jitsu.
Ma un sambista non è solo un lottatore come un judoista:
Sambo significa "difesa personale senza armi" e si distingue in vari stili:
lotta sambo ( una lotta con casacca, pantaloncini e scarpette in cui sono vietati gli strangolamenti ma valogno leve dappertutto ) ;
combat sambo ( lotta sambo ma con calci e pugni e rapidi passaggi al suolo );
commando sambo ( insegnata alle truppe sovietiche )
dinamo sambo ( alla polizia ).
e altre a seconda del corpo a cui vengono insegnate.

sambo è tutto. 1 vs 1 , 1 vs molti, difesa personale, kickboxing, anche judo.

+++++++++++
Altri incontri tra bjj puro e wrestling è difficile trovarli, sono sempre sotto le regole della vale tudo quelli che mi ricordo....quindi sono rovinati.

+++++++++
no noreprez non mi distruggere un mito, vuoi dire che non sono monaci buddhisti che hanno dedicato tutta la vita al kung e alla meditazione ?
_________________
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Inviato il: 7/12/2006 23:14
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  •  noreprez
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#143
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Citazione:

p.s. guardatevi su youtube qualche video di kung fu praticato dai monaci Shaolin , poi ditemi


monaci shaolin? e tu credi che quelli siano veri monaci??? mauaurggrrarahahrahr!!

ti spiegherò due cosine...
Inviato il: 7/12/2006 19:26
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  •  bandit
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#142
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one more question: come figura la classica "lotta" - quella che fanno anche alle olimpiadi - di fronte ai Gracie ? per certi aspetti sembrano simili.
Inviato il: 7/12/2006 13:54
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  •  reaven
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#141
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Citazione:
E' per quello che ho evitato gli sport da combattimento, oltre alle cartelle in testa inevitabili, mi preoccupavo delle lesioni ossee ( anche solo con 3 anni di muay thai a quanto pare è possibile che ci siano effetti secondari preoccupanti ).


Bhe ora non esageriamo...
Sono 3 mesi che pratico questo sport e gli anziani o i maestri con cui mi alleno che lo praticano da anni non hanno nessun problema, anzi...
Quando iniziai 3 mesi fa i primi allenamenti al sacco , tornavo a casa con lividi e arrossamenti alle tibie e ai ginocchi, mentre ora non ho piu questi fastidi e anzi li sento irrobustiti. Dipende quali sono i tuoi obbiettivi,
prendi il kung fu ad esempio, che ne esistono varie tipologie e varianti per la sua storia millenaria, richiede molto piu' tempo, anni e anni di allenamento, prima di sapersi destreggiare bene e prima che possa tornarti utile in strada questa fantastica arte, nella vita reale non è come nei film di Bruce lee...
Sport da combattimento come la kickboxe ,la muay thai, o anche la boxe , sono piu' immediate, piu' pratica e meno teoria, diciamo che ti pongono piu' vicino a situazioni che potrebbero capitarti nella realta', e quindi risultare piu' utili in questo senso. Nessuno mette in dubbio poi la forma fisica, la padronanza del proprio corpo, o il riuscire a connettere ogni singolo neurone con ogni singola fibre muscolare, cui puo' darti lo studio di un arte marziale come il kung fu.
p.s. guardatevi su youtube qualche video di kung fu praticato dai monaci Shaolin , poi ditemi
Inviato il: 6/12/2006 23:58
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  •  Tifoso
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Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#140
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Citazione:
Il mio amico Gilberto Bottani che ha fatto 3 anni di Thai ha le tibie piene di microfratture, alla mattina quando si sveglia, non riesce a camminare e deve massaggiarsele prima di riuscire a stare in piedi.


E' per quello che ho evitato gli sport da combattimento, oltre alle cartelle in testa inevitabili, mi preoccupavo delle lesioni ossee ( anche solo con 3 anni di muay thai a quanto pare è possibile che ci siano effetti secondari preoccupanti ).
Poi i colpi si sentono quando passano gli anni, meglio restare integri allora. Invece ci sono maestri di karate o di kung fu veramente anziani che continuano ad insegnare ed hanno ottime performance fisiche.

+++++++++++++++
Degli appunti :

- nel K-1 combattono anche i pesi leggeri, ad esempio Hideo Tokoro, Baret Yoshida, Genki Sudo ( un grandissimo ! ) cercate pure su youTube e qualche brasiliano leggero.
Idem nel Pride FC ( www.pridefc.com che è il più importante circuito di manifestazioni di questo tipo ed ha regole a sè, ad esempio valgono il "ground and pound" e i calci a terra anche alla testa, mentre nel K-1 non si può colpire mai un avversario a terra a meno che non sia immobilizzato ) anche lì ci sono 5 classi di peso.
- Sul fatto della forza bruta e che vinca il più forte fisicamente non è assolutamente vero, così come non è vero che applichino 3-4 tecniche fino allo sfinimento.

Tutti i partecipanti seri del Pride sono arrivati lì perchè sono risultati i migliori o tra i migliori in qualche arte marziale con una selezione scrupolosa oppure perchè dopo una brillante prima giovinezza sono stati inseriti in leghe di free-fight minori emergendo ( di piccole leghe ce ne sono una infinità in Brasile, Giappone come in USA e Canada ).
Quindi dal punto di vista tecnico nel Pride possono capitare dei grandi atleti, tra cui campioni mondiali di combat sambo, judo, jiu-jitsu, olimpionici di judo o wrestling.
Nel K-1 ( più scadente anche come paghe ) ci sono anche campioni di kickboxing e muay thai, qualche ex-pugile professionista ( Botha, Mighty Mo ).
Nell'UFC americana si trova un po' un misto ci sono regole più restrittive rispetto al Pride. Ci sono anche meno ex-campioni e più personaggi da lega minore che si sono fatti conoscere.
Le paghe sono però più alte nell'UFC, quindi se in futuro ci andranno anche dei pugili professionisti penso che molti finiranno nell'UFC anche perchè gli USA hanno un bacino di ascolti e delle possibilità di trovare sponsores enormemente più sviluppate rispetto al giappone.

Tutti i campioni provenienti da altre arti marziali hanno un bagaglio tecnico formidabile e posso dire sinceramente che si vede una grande varietà di soluzioni, e si vede chiaramente che molti cercano anche di fare pubblicità alla propria arte marziale limitando le interferenze con altri stili che sarebbe opportuno applicare ( Parlo dei giapponesi del judo, che tirano pugni e calci molto raramente anche quando potrebbero, quasi come se volessero usare solo il judo )

Chi invece nel Pride/Ufc/K-1 ci è arrivato per vie traverse senza passare da una grande carriera di artista marziale allora è perchè ha combattutto sotto le regole della vale tudo già da prima.
Quindi per questi il background tecnico sarà focalizzato su azioni che si trovano spesso nella vale tudo, di certo meno spettacolari e meno ortodosse e che si vedono in molti altri incontri , ma dopo anni e anni di allenamento sono convinto che le tecniche le abbiano viste tutte, setacciando quelle più efficaci.

Sulla forza :
A volte c'è gente che fisicamente non è così forte eppure ottiene risultati strabilianti.
Il Campione con la 'C' maiuscola dei pesi massimi del Pride, Fedor Emelianenko, è campione mondiale di Combat Sambo e fa parte della nazionale Russa di judo e l'ho visto perdere a braccio di ferro contro il terzo del mondo Minotauro, cintura nera di bjj .

Entrambe poi hanno perso contro Giant Silva ( 170 Kg ) ed Heath Herring sia a braccio di ferro sia al tiro alla fune.
In Giappone fanno dei siparietti simpatici con questo genere di giochi tra i vip, anche per fare passare meno come killer gente del genere:
non è per i sensibili:
http://www.youtube.com/watch?v=PKXPzgbuG-0 ( Wanderlei Silva , questo è come cattivo come Shogun solo che è più animalesco ).
Per renderlo più simpatico lo hanno vestito anche da babbo natale qualche anno fa, ma penso che sia il più carogna del Pride.
E' il campione del mondo dei Massimi leggeri ma solo perchè non si confronterà mai con Shogun ( molto più giovane ) essendo compagni di team da una vita.

Pausania:
Citazione:
Pensa che io ho visto un animale di 150 chili di muscoli ritirarsi dopo tre round

Io ho visto un quasi campione del mondo dei supermassimi di pugilato di 170 Kg perdere contro un giapponese di 70 Kg in circa 5 minuti :
http://www.youtube.com/watch?v=Z43Bgs5QnEc

++++++++++++++

Sull'Aikido:
Io sono abbastanza scettico sull'efficacia contro un altro combattente mediamente allenato ed in guardia, e immagino che sia "molto lungo da approfondire" ;
dalle dimostrazioni, è più indirizzato verso la difesa da attacchi anche armati, per certi versi alcune forme ricordano moltissimo alcune forme del judo anche se mi sembra più morbido ( ed infatti tori non si sposta di un passo prima di difendersi mentre anche nelle forme di difesa il judoista va incontro all'aggressore, cosa poco consigliabile in situazione reale ).
Ho il dubbio che però se non si ha la necessaria esperienza di anni e anni non si possa essere efficaci anche perchè non vedo forza nelle proiezioni ma solo la velocità di esecuzione tipica dei kata.
So però che l'aikido ingigantisce il ki , può darsi che un maestro sappia sfruttare i picchi ed alternare una decisione insospettabile alla elasticità.

A dire la verità l'aikido almeno un difetto ce l'ha, è attendista.
Sul fatto che sia insegnato alla polizia come prova di efficacia mi interessa poco, ai nocs insegnano il pancrazio e prima insegnavano la greco-romana e la boxe, negli usa insegnano il bjj, non dirmi che hai visto un poliziotto stendere qualcuno come in un film di steven seagal.

+++++++++++++
Sono un po' troppo marziali questi punti:
Citazione:

1) Nessuno e' cosi' idiota da combattere ad armi pari contro nessun altro
2) Sul ring non vogliono sicuramente ammazzarsi, quindi la determinazione e' diversa
3) Sul ring sei in gabbia e percio' fai finte, controfinte eccetera. Nella realta' ti attaccano per finirti una volta per tutte, se non lo fanno loro lo fai tu o scappi.
4)Sul ring non ci sono tavolini, cocci di vetro, ringhiere con punte acuminate e tutto quel che si puo' trasformare in arma statica.
5) Sul ring non puoi evitare o sorprendere l'avversario in alcun modo.
6) Se combatti sul ring convinto che sia piu' che un allenamento od una sceneggiata non hai capito granche' (le hai viste le facce dei forzuti ridicoli dei video passati qui? Intelligenti non sembravano).


Sui forzuti ridicoli, hai sbagliato. Daresti del forzuto ridicolo anche ad una medaglia d'oro olimpica di judo, quando hanno un senso della posizione, delle prese al judogi, una mobilità corporea ambidestra ed una tecnica eccezzionali, molto meglio di un maestro esperto.
Tant'è che un maestro esperto lo stendi spesso e volentieri, con un olimpionico di judo puoi avere la sensazione di giocartela alla pari fino a quando non ti trovi per terra per una mossa che non hai mai nemmeno visto prima perchè non esiste.

E molti di quegli olimpinioci combattono nel no holds barred per tirare su qualche soldo a fine carriera in leghe minori o anche nelle prime 4 leghe ( i soldi della palestra non bastano ) . Così come i campioni mondiali di jiujitsu o dell'Abu Dhabi Combat Club e i sambisti o i wrestler.
Poi ci sono anche quelli che fanno la guardia del corpo o gli scagnozzi quando hanno finito la carriera ma è un'altra storia non significa essere dei forzuti ridicoli.

Sugli altri punti bisogna vedere poi, io resto scettico, quelli dell'aikido che possono risultare efficaci nell'autodifesa sono solo i maestri esperti secondo me e non sarebbero per niente temibili contro altri esperti navigati.
Poi la storia delle armi varie e dell'ammazzarsi, è proprio da 1800 o da sobborgo costaricano.

Non c'è difesa da un'autobomba o da una raffica di pallottole sparate da più persone.
Quindi in quei casi : Aikido=Judo=BJJ=karatè=boxe=kendo=niente ==> morte.
_________________
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Inviato il: 6/12/2006 16:13
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#139
Sono certo di non sapere
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Alcuni hanno un rapido calo delle performance dopo un solo incontro
Inviato il: 6/12/2006 12:41
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  •  noreprez
      noreprez
Re: Autodifesa & crescita interiore: le Arti Marziali?
#138
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la differenza stà appunto quì.."gli sport da combattimento" sono soggetti alle stesse prerogative delle altre discipline sportive, vale a dire: tutti gli atleti superati i 35 anni hanno un rapido calo delle performance. In un "arte marziale" si studia il metodo dell'efficacia duratura. Il mio maestro che ha 59 anni fà ancora combattimento libero a contatto pieno con caschetto e guanti con i suoi allievi. E spera di giungere alla maturità verso i 70 quando comicerà ad addentrarsi nell'arte
Inviato il: 6/12/2006 12:32
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