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  "psicanalisi" del tifo calcistico

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  •  padegre
      padegre
"psicanalisi" del tifo calcistico
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/11/2007
Da
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- “psicanalisi” del tifo calcistico -
a cura di Paolo De Gregorio, 19 maggio 2008

La cultura di massa del nostro tempo, quella reale di chi non legge né giornali né libri (2 italiani su 3), è il risultato dello sversamento nei cervelli di valori non teorici, ma assorbiti dalla realtà, attraverso lo sport, la musica, la moda, la TELEVISIONE, fenomeni che vengono gestiti da cervelli raffinatissimi e sostenuti da imperi finanziari che hanno degli scopi precisi, teorizzati e applicati dalla ideologia piduista.
L’obiettivo strategico è quello di perpetuare l’individualismo, la competizione, la voglia di vincere sugli altri, di dimostrare che con la ricchezza si compra tutto (dalle donne alla politica), e quindi spingere le persone a qualsiasi nefandezza pur di arricchirsi, ad esibire simboli modaioli dell’apparire, ad “avere per essere”, insomma fabbricare persone idonee all’accettazione totale della società capitalista e consumista.
Per quanto riguarda le grandi masse, quelle che ti fanno vincere le elezioni, questo “pensiero unico”, così fortemente programmato e gestito, ha trionfato, anche perché non contrastato da un altro sistema di valori, e forse incontrastabile per la potenza di fuoco del grande capitale contro il nulla.
Se oggi ci limitiamo a qualche riflessione sul calcio nella giornata che ha visto l’Inter campione d’Italia, possiamo vedere come dei sentimenti come l’esigenza di appartenenza ad un gruppo, l’illusione di vincere qualcosa, di sentirsi forti e protagonisti, siano usati e strumentalizzati per integrare le persone nel pensiero unico capitalista.

Facciamo degli esempi:
-i presidenti delle squadre di calcio non sono eletti da nessuno. E’ è il denaro che posseggono che gli dà quel ruolo, sono dei monarchi che decidono tutto, e sono benvoluti e applauditi dai sudditi tifosi in modo direttamente proporzionale alla loro capacità di spesa e di portare i migliori giocatori del mondo a militare nella propria squadra. La squadra risulta, nel caso dell’Inter, essere composta da mercenari miliardari, di cui uno solo italiano (Materazzi), non ha nulla a che fare con i colori sociali e lo Sport, poiché è a tutti gli effetti una Società per azioni. I giocatori vanno e vengono come pacchi postali, la società stessa può essere venduta in qualunque momento ad un capitalista russo o americano, come avviene in Inghilterra e forse avverrà per la Roma in Italia.
La prima lezione del pensiero unico è dunque la venerazione per il capo e il capitale, valori che poi sono assai utili in fabbrica e nel lavoro subordinato, concetti che nessuna teoria scritta avrebbe potuto mai far passare.
-“panem et circenses”: già gli antichi romani avevano compreso il ruolo sociale di alimentare i peggiori sentimenti attraverso i giochi, eventi in cui si dava sfogo a frustrazioni e violenza che venivano indirizzate verso i duellanti e non verso il potere costituito.
Anche oggi nel calcio, quelle menti raffinate di cui parlo, non fermano la violenza che negli stadi si esprime, per il semplice motivo che è il “pathos” della guerra che aggancia i più, dove il nemico è l’avversario, e la divisione tra tifoserie e città alimenta nel profondo la cultura che la vita è una guerra di tutti contro tutti e riconoscersi come classe sociale o popolo diventa una chimera. Altra acqua al mulino di chi fabbrica il pensiero unico del dominio capitalista.
Berlusconi, che insieme a Licio Gelli, è il principale regista e attuatore della strategia della destra attraverso il potere dei media, ha anche egli utilizzato il fatto di essere il presidente, padrone, mecenate del Milan, per accreditarsi come personaggio di successo, vincente, per arrivare al potere politico, stravolgendo la democrazia umiliata dal potere del denaro e dalla visibilità luccicante di chi controlla i media con cui, in 20 anni, ha indottrinato quelli che una volta erano classe operaia e popolo.
Chiunque voglia cambiare qualcosa in Italia non può prescindere dal fatto che chi controlla TV, calcio, musica, moda, controlla i cervelli e i sentimenti, determina la cultura dominante e se questo potere dittatoriale non viene indebolito la destra sarà in eterno al potere.

Per rimanere nel campo calcistico, immaginiamo quale cultura alternativa potrebbe nascere se, per legge, il calcio avesse le seguenti regole:
-le società sportive sono enti senza fine di lucro e regolamentate solo dal diritto sportivo
-i calciatori nel campionato italiano possono essere solo italiani
-i calciatori non possono essere comprati né venduti come al mercato, devono essere allevati nei vivai delle squadre e restare nella società di appartenenza
-i presidenti delle società sono eletti democraticamente dagli iscritti e dagli abbonati e non possono rimanere in carica per più di due mandati
-le trasferte dei tifosi al seguito della squadra sono vietate
-il servizio d’ordine intorno allo stadio deve essere garantito non dalla polizia, ma da un servizio d’ordine di iscritti scelti tra i più responsabili e capaci
-la retribuzione dei calciatori deve essere stabilita all’interno di un bilancio in pareggio tra costi e ricavi.
Questo calcio sarebbe una palestra di democrazia e partecipazione.
Quello di oggi è un immondo mercato per tifosi sudditi e monarchi despoti.
Paolo De Gregorio
Inviato il: 19/5/2008 16:52
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Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
Da
Messaggi: 3996
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Questo calcio sarebbe una palestra di democrazia e partecipazione.

Oddio. Stucchevolissima supposta civica: la gente inizierebbe a fare il tifo per il cricket.
Inviato il: 21/5/2008 12:29
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#3
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
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Parole Sante (*)

Perché il popolo è un bambino e come tutti i bambini gli piace giocare.
Nei giochi dei bambini c'è sempre uno che vince e un altro che perde.
Per questo che al popolo gli piace tanto il calcio.
Il popolo lo sa che il calcio vero non è quello dei campetti, delle partitelle.
Il popolo lo sa che al calcio vero non ci può giocare.
Che il vero calcio se lo può soltanto guardare in televisione.
Allora il popolo si mette seduto e guarda.
Il popolo strilla, si agita, si stanca come un bambino.
E quando arriva la sera si addormenta subito. È buono buono il popolo, è una pecorella.
Il popolo lo sa che la vita è come una partita di calcio in televisione, come la finale dei mondiali: tutto il mondo la guarda, ma poi la palla se la giocano solo due squadre.
Bello il calcio! Bella la vita!
Solo pochi se la godono, ma tutti gli altri possono fare il tifo.


(*) Album di Ascanio Celestini.
Brano tratto da: Il popolo è un bambino-2
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 21/5/2008 23:20
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  •  BlSabbatH
      BlSabbatH
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#4
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/9/2005
Da Bergamo
Messaggi: 837
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Citazione:
L’obiettivo strategico è quello di perpetuare l’individualismo

un pò come nei mass games nordkoreani..

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-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Inviato il: 22/5/2008 19:05
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#5
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
Messaggi: 2710
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Credo che gran parte del successo del calcio nell'età moderna stia nel fatto che è vero. Cose come la politica, la cultura o l'informazione sono ormai delle blande recite.
Inviato il: 22/5/2008 19:59
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  •  BlSabbatH
      BlSabbatH
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/9/2005
Da Bergamo
Messaggi: 837
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Citazione:
Credo che gran parte del successo del calcio nell'età moderna stia nel fatto che è vero

un branco di strapagati idioti dal Q.I. sub-umano calcianti una palla con lo scopo di indirizzarla nella porta avversaria seguendo ordini prestabiliti dai vari boss.. in effetti è un qualcosa di "vero" in quanto rispecchia la realtà antimeritocratica e mafiosa del sistema italia.

p.s. il circenses nelle società evolute è sempre esistito..
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Inviato il: 23/5/2008 13:40
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  •  sick-boy
      sick-boy
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 18/10/2006
Da Leith
Messaggi: 2710
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il circenses nelle società evolute è sempre esistito..

grazie della lenzioncina, tuttavia mi sembra che i gladiatori si ammazzero davvero. E fa niente se il loro QI non era come il tuo, anzi chissà cosa potrebbe fare un grosso QI contro una grossa mazza. E, in ogni caso, pensare che le partite di calcio possano essere eterodirette senza che la cosa sia più o meno palese è proprio una cosa da chi non ci capisce di calcio. Pure lo scandalo calciopoli indicò dalla parte sbagliata: le partite incriminate non avevano mica tutte un risultato positivo per la juve, i veri tramacci erano alla GEa...
Inviato il: 23/5/2008 19:35
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  •  BlSabbatH
      BlSabbatH
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#8
Mi sento vacillare
Iscritto il: 10/9/2005
Da Bergamo
Messaggi: 837
Offline
Citazione:
grazie della lenzioncina, tuttavia mi sembra che i gladiatori si ammazzero davvero.

la cosa vale pure per i calciapalla..
Citazione:
E, in ogni caso, pensare che le partite di calcio possano essere eterodirette senza che la cosa sia più o meno palese è proprio una cosa da chi non ci capisce di calcio.

palese per chi? una madonna che lacrima maionese calvè, palesemente finta, non lo sarà mai per un devoto mariano.. uno "sport" pompato a miliardi dagli sponsor, palesemente ridicolo, non lo sarà mai per il tifoso..

p.s. odio il calcio
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Inviato il: 23/5/2008 20:31
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#9
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
@blSabbath
hai detto: odio il calcio

Fondamentalmente anche io , almeno quello che conoscoe, quello che è diventato oggi, a tutti i livelli.
Infatti avevo scritto: Bello il calcio! Bella la vita!
(quoto me stesso che cito Celestini)
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 23/5/2008 20:38
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  •  RedO
      RedO
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#10
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/12/2005
Da Giulianova
Messaggi: 60
Offline
il calcio è un gioco ed è un peccato che sfugga a chi lo analizza dall'alto del suo nonsocchè.
(da bambino, signor analizzatore, sicuramente non giocavi a palla, forse eri scarso? dipingevi quadri impressionisti nel tuo circolino alle elementari?
forse il dolore che provavi nel vedere l'ultimo della classe palleggiare ti ha segnato per sempre.
non è giusto che un ignorante potesse calciare la palla da 30 mt sotto un incrocio dei pali... eppoi con tutti i soldi del tuo papà perchè quel buzzurro figlio di operai si permetteva di farti tunnel ogni volta che lo affrontavi con la tua bella maglietta stirata dalla colf?)
democrazia capitalismo cultura
belle le tue parole
ma un goal è un goal, nè più ne meno, sei tu che lo elevi a materia di studio. chi è che prende sul serio chi? ti arrovelli sulla mia passione, giudichi la mia emozione, il mio divertimento, e pretendi di essere migliore.
è questa la tua DEMOCRAZIA, quella che c'è lì fuori nelle strade, dove non posso manco scegliere chicazzo baciare o dove voglio vivere?
il CAPITALISMO è rappresentato dal mio calcio? davvero? quindi come nel TUO mondo i Lapo e i Tronchettini vari dovrebbero portare le mie maglie numero 9... nel tuo mondo sono i centravanti della tua società, nel mio non credo sappiano neanche palleggiare. è vero che molti soldi assemblano molti campioni ma se chi ti governa prendesse esempio dal calcio non metterebbe mai in campo delle schiappe mondiali nei ruoli che contano. Bush è da un secolo che è il centravanti degli illuminati vari, i figli dei Piola, Pelè e Maradona non mi sembrano abbiano fatto molti danni nelle squadre mondiali.
CULTURA... quella delle strade e delle gradinate è in mano alle reti 4 ed ai forzanuovisti di bassa lega grazie a te... che lasci spazio e ti chiudi nello stesso circolino delle elementari a guardarti il quadretto di 30 anni fa non capendo perchè le folle non si accalchino alle tue spalle invece di guardare un cassano qualsiasi passarsi la palla da un piede all'altro.
ah ti fossi almeno chiamato C.Monet, potevi competere con Ibra o Trezeguet... invece niente, qui ti considero io, lì fuori non ti guarda nessuno. ed INVIDI chi ha un seguito nel mondo reale.

PS:-i calciatori nel campionato italiano possono essere solo italiani NON L'AVREBBE DETTO MANCO BENITO MUSSOLINI.
PPS: prova a vietarmi la trasferta... o mi spari all'autogrill o non mi fermi di certo tu!
Inviato il: 24/5/2008 0:51
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  •  RedO
      RedO
Re: "psicanalisi" del tifo calcistico
#11
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/12/2005
Da Giulianova
Messaggi: 60
Offline


compagno ti sei offeso perchè ho citato benito?

non te la prendere

ciao

Inviato il: 26/5/2008 22:38
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