(ANSA) - WASHINGTON, 5 GEN - Se l'Iran continuera' a cercare di dotarsi di arsenali nucleari e' difficile prevedere un mondo di pace. Cosi' il presidente Usa Bush.Al termine del suo incontro con il cancelliere tedesco Angela Merkel,Bush ha detto [...]

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IRAN: CHIRAC, NESSUN PROBLEMA SE SGANCIA TESTATA SU ISRAELE, LA RADIAMO AL SUOLO
IL PRESIDENTE FRANCESE POI RITRATTA DICHIARAZIONI RILASCIATE ALL'HERALD TRIBUNE

Parigi, 1 feb. (Adnkronos/Dpa) - Gaffe del Presidente francese Jacques Chirac sull'Iran. Il capo dell'Eliseo e' apparso evidentemente imbarazzato dopo aver dichiarato che non vi sara' alcun grave pericolo se l'Iran sara' in possesso di una o due testate nucleari. Chirac lunedi' scorso aveva rilasciato una intervista all'Herald Tribune, pubblicata oggi dal quotidiano americano basato in Europa. ''Direi che cio' che e' pericoloso (relativamente alla crisi nucleare iraniana, ndr) non e' il loro possesso di una bomba nucleare. Una o forse di una seconda testata poco dopo, beh, questo non e' molto pericoloso''. ''Dove sgancerebbero la bomba? Su Israele? Prima che arrivi a 200 metri nell'atmosfera, Teheran sarebbe gia' stata rasa al suolo'', ha aggiunto.


Poco diplomatico, ma veritiero. Da conservare e riproporre tra un paio di mesi.

Questo è parlar chiaro,con una fava due piccioni e si stà un po' più larghi e comodi

w la democrazia...

Citazione:

Se é questa la democrazia :

W la dittatura

Sinceramente!
Se l’URSS non avesse avuto la sua atomica, pensate forse che gli USA non glie la avrebbero lanciato un confetto... prima o poi?
Sul Giappone era proprio necessario usare la bomba? Sembra che fossero sul punto di arrendersi!
Ma anche ammesso che una fosse necessaria... La seconda?
Ora se L’Iran avesse la sua bomba!
Io dico che si stabilirebbe un equilibrio e Israele la finirebbe di fare smargiassate e forse sarebbe scongiurata una nuova carneficina.

Citazione:

Parlare di equilibrio penso sia peccare di ottimismo. L'Iran, nel costruirsi la Bomba, sta semplicemente tutelando il proprio interesse di stato sovrano. In particolare il proprio sbocco sul Caspio. Mia personale opinione è che un eventuale attacco all'Iran (che per limiti di truppe e penso anche di fondi) potrebbe essere soprattutto tattico. Ovviamente con la scusa di distruggere siti che potenzialmente hanno le solite armi di distruzione di massa si avrà l'occasione per paralizzare il paese. Un po' come è successo per il Libano: una deliberata distruzione delle sue infrastrutture al fine di mettere il paese sotto il giogo dei costi per la ricostruzione e trasformandolo in un servo alle dipendenze della classe dirigente bancaria mondiale (capitanata da "calzino bucato" Wolfowitz). Il solo modo in cui Israele infatti può mantenere la sua dominazione nella regione è diventare il principale attore nel commercio del petrolio. Questo aspetto sta alla base dell'allegra scampagnata che si son fatti in Libano. Ne è la prova la recente riapertura del gasdotto che parte dal nord Iraq, passa per la Giordania e arriva ad Haifa [*link].

L'Iran si trova in mezzo a questa ragnatela di gasdotti e oleodotti, ha un ottimo sbocco sul caspio e continua a rompere i coglioni agli yankee finanziando i guerriglieri dei paesi limitrofi.

La possibilità che si tratterà di una serie di bombardamenti, senza forze di terra spiegate, è attestata anche dai test che l'Iran sta facendo con armi anti-elicottero di nuova generazione [*link]. Come può infatti dedurre da *questa foto, chi conosce un minimo di geografia iraniana sa che quel paese è tutto montagnoso tranne una piccola striscia di terra al confine con l'iraq verso lo sbocco sul golfo persico (a sud dei due paesi). Questa striscia di terra è anche il percorso obbligato che dovrebbero seguire delle forze di aviazione israeliana che puntassero verso la repubblica islamica.

Mi pare che in questo sito sia stata ipotizzato un pretesto per attaccare l'Iran sul modello dell'incidente del Tonkino. Tenendo presente che è un'opzione validissima, propongo un altro possibile scenario. Le forze speciali americane recentemente stanno sferrando contrattacchi contro agenti della Siria e dell’Iran che secondo Bush fomentano l’insurrezione in Iraq. Un fenomeno che non è assolutamente da sottovalutare visto che lo stesso senatore Biden [*qui il documento ufficiale] ha chiesto lumi a Bush. Che con quel documento, forse anche per via del cognome del senatore, ci si è pulito il culo. É quindi possibile che proprio come è avvenuto in Libano, anche dei commandos americani incappino in qualche iraniano, preoccupato perchè gli stati limitrofi ricevono democratiche bombe dal mattino alla sera, ne catturi un paio.