Tratto da
www.effedieffe.com, ecco un pezzo interessante dell'articolo di Blondet "Rivolte alla CIA (e cose peggiori)":
«[...]
Ma come convincere l'opinione pubblica che quest'altra guerra [quella all'Iran] è necessaria agli USA?
Come piegare agli americani, già altamente irritati per l'aumento della benzina?
Con l'attacco all'Iran, il barile rischia di saltare a 200 dollari.
Un altro aumento alla pompa, ed è la fine per qualunque governo americano.
Occorre un «evento spettacolare» almeno come l'11 settembre, che riporti Bush nei panni trionfali del «comandante in capo».
E se ne sta discutendo uno agghiacciante.
Si tratterebbe di un «incidente nucleare» da addebitare al nemico.
L'incidente dovrebbe avvenire negli Stati Uniti.
In «riunioni segrete», si è parlato anche delle città da colpire.
Non più New York, per il danno eccessivo che il colpo infliggerebbe all'economia; né Washington, perché colpirebbe la possibilità di comando della Casa Bianca.
Miami è stata esclusa «a causa della sua vasta popolazione ebraica».
Seattle, perché è sede della US Navy (e della Microsoft).
San Diego, perché è un porto vitale per i traffici con l'Asia.
Restano San Francisco e Oakland: indicati appunto nelle segrete conversazioni come teatri ideali per «l'attacco atomico» iraniano - ma si è parlato anche di addossarlo alla Corea del Nord - se si arriverà all'azione.
La cosa è palesemente incredibile.
Però, dice l'anonima «Voce della Casa Bianca», «me ne ha parlato, e non solo a me, uno che conosco alla CIA, uno di quelli che sono sul punto di essere licenziati e i cui amici sono già stati licenziati dall'idiota Goss».
Questo tizio della CIA elenca le motivazioni per un possibile enorme atto criminale: «il presidente vuole lasciare la carica, o regnare per sempre, come un eroe militare; i repubblicani vogliono mantenere le loro presa di ferro sul potere, che ora stanno perdendo; i neocon vogliono compiacere il loro padrone Israele».
E' incredibile, e forse non se ne farà niente.
Ma è forse questo che stanno cercando di scongiurare i ribelli della CIA e dell'armata.
Ed è per questo - in preparazione dell'incidente - che la Casa Bianca sta cercando di soffocare tutte le voci, anche con arresti.
Non si può fare un 11 settembre più orrendo (che sarà probabilmente un «11 ottobre», in ausilio ai repubblicani per le elezioni di medio termine di novembre) se non si ha la certezza che nessuno sarà in grado di spifferare.
Solo per aver parlato fra loro di incenerire San Francisco e Oakland, Bush, Cheney e Rumsfeld rischiano la fucilazione alla schiena.
Anche loro sono costretti ad andare avanti, altrimenti perdono tutto.
Maurizio Blondet.»
Ricordatevi di quest'articolo, nel caso questo incidente nucleare dovesse davvero capitare...