Ciao Ege,
il tuo post giunge a proposito, perché é arrivato mentre stavo scrivendo la risposta a V4V.
Parliamo allora di questi pali.
Se avete notato, questi pali si compongono di un fusto verticale che regge un braccio montato a mensola, curvo, che si innalza rispetto al palo verticale e va a costituire il punto più alto del lampione, determinandone l'ingombro in senso verticale.
Dalla documentazione (immagini e filmato rilasciato dal DoD), si vede chiaramente che i pali sono stati colpiti al limite della curva superiore, cioé non nella parte verticale di massima resistenza, ma nel braccio che regge la lampada, tanto é vero che nel filmato si vede chiaramente un palo che é rimasto infisso verticale (senza deformazione alcuna) e da cui é stato staccato il solo braccio curvo.
Ciò significa che l'aereomobile ha colpito il generico palo nel punto di massimo ingombro verticale, determinando sia la flessione del braccio (e a volte il suo distacco), che la flessione del palo verticale, che, essendo concepito per avere dei punti di rottura prestabilita alla base per norme antiinfortunistiche, ha ceduto. In questo modo, sulla base si é applicato il massimo effetto leva e sul palo, elastico per motivi di costruzione essendo una struttura in metallo, probabilmente non si sono create deformazioni apprezzabili da fotografie prese da lontano.
Il contatto violento, quindi, non é avvenuto con pali piantati in verticale, ma con bracci attaccati a mensola a questi pali e sovrastanti i pali stessi di una buona altezza.
Mi sembra chiaro che la questione, vista in questo dettaglio, é leggermente diversa.
Accludo un paio di immagini.
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Ciao