anakyn ha scritto: ma se è fatta decentemente innesca anche il moltiplicatore keynesiano
Allora si vede che in questi ultimi 42 anni il moltiplicatore keynesiano è stato in ferie, perchè il debito pubblico è passato da 14 miliardi del 1970 ai 2120 miliardi di oggi, e il debito/pil è passato da 40% a 134,5%
Magari le teorie dovrebbero nascere dai fatti, e non viceversa.
Ma che c'entra, scusa?
Il debito/PIL si è impennato a partire dagli anni '80 (NON dagli anni '70, bensì dal decennio successivo) a causa dell'aumento dei tassi d'interesse sul debito pubblico (conseguenza del Divorzio), NON dell'aumento della spesa pubblica corrente, che infatti è rimasta pari o inferiore.
Queste cose tra l'altro le sai benissimo, tu stesso le hai citate più volte. E questi sono proprio fatti, cioè dati, mica teorie.
Non dobbiamo far confusione fra variabili diverse: il debito è una cosa, il debito/PIL un'altra cosa, la spesa pubblica una cosa ancora diversa; in più bisogna anche distinguere fra spese totali e spese al netto degli interessi (correnti).
Il moltiplicatore keynesiano nasce dalla spesa pubblica corrente.
Contestare la sua esistenza o il suo funzionamento citando l'aumento del debito pubblico significa confondere le variabili in gioco, perchè l'aumento del debito pubblico non necessariamente è legato all'aumento della spesa pubblica corrente, anzi nel caso specifico italiano è legato a tutt'altro (aumento tassi interesse sui titoli del debito pubblico).
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