Appunto, ma stiamo invece parlando di economia: la spesa pubblica aumenta il deficit, ma se è fatta decentemente innesca anche il moltiplicatore keynesiano, che non solo fa aumentare il PIL (aumentando il denominatore nel debito/PIL, dunque riducendo il rapporto), ma a catena produce un aumento di entrate fiscali (a parità di aliquote), il che riduce il deficit stesso, dunque il debito.
Il fatto che la matematica possa dirci che l'effetto immediato sarebbe un aumento del debito/PIL (anzi, più correttamente credo si debba dire il deficit/PIL) ci interessa relativamente poco se l'effetto direttamente successivo fosse una diminuzione di tale rapporto, o una stabilità del rapporto senza però la macelleria sociale che stiamo vivendo.
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