anche mandare sonde su Marte non da alcun ritorno economico e che la NASA è un ente scientifico, mica un McDonald.
La NASA è prima di tutto un ente di ricerca militare. Un progetto rischioso e di portata storica come il Programma Apollo (o anche una truffa rischiosa e di portata storica come il Programma Apollo) non si organizza soltanto per vendere un po' di videocassette e di fotografie ai giornali. Si organizza soltanto se ci sono motivazioni politico-strategico-militari di rilevanza epocale. Le motivazioni di prestigio e immagine, da sole, non bastano neanche lontanamente ad affrontare un rischio e una spesa del genere (anche la "semplice" truffa non dev'essere stata, in verità, né semplice, né economica). La vulgata dei believers, i quali vorrebbero spiegare decoubertinianamente le missioni Apollo con una "gara" tra Russia e USA a chi arrivava prima sulla Luna, è una tale scempiaggine da non meritare neppure un commento fugace. E non parliamo poi delle affermazioni con cui si vorrebbe ridurre l'intera faccenda delle missioni lunari (o della truffa lunare) a parametri economici da bottega dell'ortolano.
E' meglio che io non scriva cosa penso di chi sostiene con la faccia seria simili argomentazioni, se no finisce che Red si mette a piangere e chiama la maestra. Meglio lasciare che sia lui a dare del soggetto psichiatrico agli altri senza beccarsi una controreplica, come pare sia suo diritto in base alle vigenti normative.
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"I shall be telling this with a sigh Somewhere ages and ages hence: Two roads diverged in a wood, and I... I took the one less traveled by, and that has made all the difference".
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