Roby, tendenzialmente sono le notizie alla sorgente che sono ... diciamo un po'... confuse. Tra l'altro e' relativamente pochissimo che gli stati solari sono studiati in relazione all'influenza climatica sul pianeta e c'e' molto ancora da spiegare.
Leggevo che la quiescenza solare degli ultimi periodi avrebbe favorito inverni freddissimi ed estati caldissime, insomma una estremizzazione delle caratteristiche stagionali. Ora, la ripresa delle eruzioni e dei flares portera' sicuramente un surriscaldamento della superficie esterna dell'atmosfera terrestre ma portera' anche a mitigare le temperature stagionali sul pianeta (creando i presupposti di inverni meno rigidi in base all'inclinazione assiale). Quindi un ribaltamento della situazione che parrebbe essere stata la situazione fin'ora vissuta con gli inverni rigidissimi appena conclusisi. Una variazione talmente repentina da risultare anomala ma che in realta' non ha sconvolto nulla, amanti della tragedia a parte.
Comunque, e' troppo semplicistica anche questa descrizione (e previsione) dell'evento.
La verita' e' che il pianeta e' un sistema troppo complesso perche' una singola azione o evento (leggi tempeste solari e flares) possa interferire con i suoi equilibri.
Se rarissimamente una schematizzazione duale descrive correttamente una situazione minimamente complessa, nel caso del pianeta e' veramente molto insultante ragionare in questo modo.
Tempeste solari = sconvolgimento magnetico = catastrofi a catena Ottima sceneggiatura di un B movie da botteghino... ma ...
Naturalmente, niente e' impossibile... (macheccazzo)
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