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RedPill |
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Re: Il male di vivere della gioventù | #1 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/5/2011
Da
Messaggi: 729
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La discussione è molto interessante e le conclusioni, per fortuna, credo non saranno mai univoche. La posizione di Lestaat è condivisibile come quella di incredulo, ma vorrei portare un altro spunto di riflessione.
Una volta la vita era più difficile a prescindere dall'età stessa. Gli ultimi 20 anni hanno portato, secondo me, ad un impoverimento generale, ad un abbassamento dell'asticella, per quanto riguarda la capacità di arrangiarsi e di crescere in questo mondo ricavandosi un posto al sole. Qualche post fa, qualcuno aveva proposto il famoso discorso della valigia di cartone, che è la metafora (reale) del rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione. Oggi le comodità diffuse su larga scala e la famiglia sempre più assente e accondiscendente, rischiano di cancellare a poco a poco questo spirito. Quindi la società e la famiglia, in un contesto sempre più "protettivo" danneggiano le capacità dei giovani di riuscire da soli. Ma non solo; stanno cancellando proprio questo istinto, e ci stiamo dirigendo verso un contesto in cui non si punta in alto, ma al minimo indispensabile, omologati ad un gruppo sociale che si fonda su valori abbondantemente sotto il livello di almento 20 anni fa.
E la provocazione è questa: Se la società e la comunità occidentali contemporanee non avessero dei sistemi di garanzia del benessere minimo, quale sarebbe la situazione? La perpetuazione della specie anche attraverso gli individui più deboli e demotivati, non può che portare ad una società sempre più debole e demotivata.
In altre parole, una società in cui sopravvivere è semplice e non richiede un grosso impegno ed un grosso sacrificio porta inesorabilmente ad un impoverimento esponenziale della società stessa. Dove sono finiti i leoni che sbranano le gazzelle più deboli? Come è possibile reintrodurre quei leoni in questa società?
Peace RedPill
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_________________
People are bloody ignorant apes.
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