Von Mises fa una simile assunzione nel suo lavoro Human Action, cioè che l’esperienza “non può mai. . . provare o confutare ogni particolare teorema. . . L’ultimo metro di valutazione della correttezza o scorrettezza di un teorema economico è esclusivamente la ragione senza l’aiuto dell’esperienza”. [p.858]
Von Mises, come tutti gli economisti austriaci, rifiuta l’approccio scientifico. Murray Rothbard dichiara con approvazione “Mises infatti considerava non solo che la teoria economica non necessita di essere ‘verificata’ dai fatti storici ma anche che non può essere verificata in questo modo” ["Praxeology: The Methodology of Austrian Economics" in The Foundation of Modern Austrian Economics, p.32] Analogamente, von Hayek scriveva che le teorie economiche “[non possono] mai essere verificate o falsificate in riferimento ai fatti. Tutto ciò che possiamo e dobbiamo verificare è la presenza delle nostre assunzioni nel caso particolare”. [Individualism and Economic Order, p.73]
Ma anche la frase riportata da te è indicativa del fatto: Citazione:
It is only by pre-supposing that concepts like intention, purpose, means, ends, satisfaction, and dissatisfaction are characteristic of a certain kind of happening in the world that we can conceive of a subject matter for economics to investigate.
Ma il problema non è tanto il presupposto ma il rifiuto di accettare che la realtà possa falsificare la propria teoria. Parole originali di Rothbard, Mises ed Hayek. Finisce che quelli che non conoscono la scuola austriaca sono proprio quelli che si vantano di esserne esponenti.
Non eri tu quello che aveva parlato di Argentina o sbaglio?
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