Citazione:
vuotorosso ha scritto:
si si scusa, intendevo nessun "privato in vacanza" o affini (tranne quello nominato da DrHouse)
vuotorosso, forse c'è un po' di confusione.
Quello che io ho nominato è in realtà il cittadino che ha filmato il video linkato da UN_post. Detto in altre parole, lo ha tirato in ballo lui, non io. Io gli stavo solo rispondendo. UN_post mi domandava che cosa sarebbe successo al piano dell'autoattentato se, ad esempio, il tizio che ha filmato quel video avesse deciso di accedere il dispositivo qualche minuto prima. Tutto il ragionamento di UN_post è basato su questa logica: l'intero piano (inclusi gli attentati alle Torri gemelle e Shanksville) sarebbe andato a puttane se un solo passante, turista, tecnico che si trovava a quell'ora a filmare altre cose avesse, per caso, filmato l'intera scena del Pentagono.
La domanda di UN_post è retorica, perché:
- una cosa è accendere una videocamera o una fotocamera tascabile, che chi chiunque poteva avere con sé quel giorno passando proprio nelle vicinanze del Pentagono e proprio a quell'ora, ma comunque DOPO l'evento
- altra cosa è averla già puntata proprio sul Pentagono, anzi proprio sul lato interessato dall'impatto e da un'angolazione che permetta di riprendere interamente l'evento, PRIMA o nell'esatto momento in cui l'evento si verifica.
La differenza, in termini statistici, è enorme. Statisticamente le possibilità che tu trovi video di un qualsiasi evento DOPO che l'evento stesso si è verificato (a distanza cioè di pochi minuti, in qualche caso anche di pochi secondi, ma pur sempre
a seguito di una reazione istintiva a un evento che
si è già verificato) sono sempre estremamente maggiori di quelle di trovare un video che inizia a filmare PRIMA che l'evento si verifichi e riesce a riprendere l'evento interamente fino alla fine. Detto in parole povere, ti ci vuole proprio una gran botta di culo. Considera inoltre che, comunque siano andate le cose, l'evento di cui stiamo parlando ha avuto una durata di pochissimi secondi. Le probabiltà, da basse, diventano in questo caso davvero trascurabili (ma ripeto cose dette da RedPill).
Ora, per cautelarsi anche nella remota ipotesi che qualcuno abbia l'incredibile, inspiegabile, irripetibile botta di culo di riuscire a filmare l'aereo che si schianta sulla facciata (tesi ufficiale), la messinscena con relativa esplosione e sorvolo (ipotesi complotto 1) o il missile/aereo di piccole dimensioni che colpisce l'edificio (ipotesi complotto 2) proprio nel momento in cui l'evento si verifica e annullare, quindi, anche quel minimo, trascurabile margine di errore che potrebbe mandare all'aria, come dice UN_post, un piano perfetto, esistono una serie di misure che un governo può tranquillamente attuare:
1) in un'epoca (2001) in cui, come ha ricordato Massimo, non esisteva ancora YouTube e non tutti ancora avevano Internet, le possibilità che un passante filmasse l'evento, tornasse a casa, caricasse il video su Internet e lo rendesse pubblico sbugiardando il governo americano dinanzi a quella spaventosa mole di informazioni e immagini che ci hanno propinato nelle settimane successive erano praticamente nulle. Innanzitutto, devi metterti nei panni di un normale cittadino, turista, passante che si trova a filmare l'evento. Abbiamo già visto che queste probabilità sono minime, nell'ordine dello 0,001%. Ora, mettiamo che si verifichi questa probabilità remota. Perché mai il cittadino dovrebbe sospettare fin dall'inizio che si tratta di un inside job? Perché dovrebbe nascondere alle autorità un video che ritiene, in buona fede, possa aiutare a fare luce sull'evento? La reazione istintiva sarebbe non quella di nascondersi e di nascondere il video, ma di venire allo scoperto e di consegnarlo alle autorità o a un network televisivo. A tal proposito, faccio osservare che l'individuo che ha filmato il video linkato da UN_post
dice testualmente di averlo consegnato alla ABC News di Washington DC il giorno stesso, ma che non ha ricordanza di averlo mai visto mandare in onda. I network televisivi funzionano insomma da filtro. Il discorso non cambia su Internet. Anche lì avrebbe avuto bisogno di un qualche canale multimediale per rendere pubblico il suo video. E se anche fosse riuscito a caricarlo e a renderlo pubblico, quei canali vengono monitorati.
2) piazzi in anticipo agenti in punti strategici con una visuale sul luogo dell'evento. Gli agenti vigilano e controllano attentamente chi vede che cosa. Se notano testimoni potenzialmente scomodi, li interrogano per farsi dire che cosa hanno visto. Li rilasciano se quello che hanno visto è irrilevante, se invece i testimoni raccontano di aver visto qualcosa che non dovevano vedere, possono prendere misure più drastiche. Se i testimoni hanno filmato video, quello è il momento migliore per sequestrarli adducendo motivi di sicurezza nazionale.
Come vedi, alla fine del discorso, le probabilità reali che il piano fallisse a causa di un video scomodo erano praticamente uguali a zero. Il fatto, che che ne dica UN_post, è che le vere immagini pericolose erano quelle delle telecamere fisse e quelle sono state tutte sequestrate dall'FBI nel giro di pochi minuti. Il fatto è che dopo dieci anni
ancora non è stato rilasciato dall'FBI un solo video che riprenda il momento dell'impatto e chiarisca una volta per tutte ciò che è veramente accaduto al Pentagono. Il resto è fuffa e speculazione.