Ed anche questo 3° raduno è passato, con la velocità di un istante…Un istante, però, denso delle cose che possono accadere solo durante decenni…strana sensazione… Il posto, straordinario come sempre (nonostante, anche lì, le scie chimiche abbiano violentato il magnifico azzurro, compagno inseraparabile di quelle valli incantate) … Una splendida compagnia, nonostante la partenza non volutamente anticipata di Nessuno ed il gobbo. Capita troppo poco spesso, nella vita, ritrovarsi insieme a persone che abbiamo scelto come nostri amici, e compagni di “ventura”, salvo poi accorgersi che, in qualche modo, erano lì da sempre, e che bisognava solo dargli il loro viso…ed il loro nome… In questo raduno, almeno per la stragrande parte di noi, credo sia successo. Vite apparentemente lontane ed estranee si sono ritrovate e riconosciute in un “sentire” che poteva fare a meno delle parole, in abbracci liberatori e confortanti, in sguardi di complicità e di fiducia. Splendidi giorni. Per niente scalfiti da interferenze (poche, a dire il vero) capaci di “rovinarci la festa”…
Grandi pranzi, vino rosso “cuntadì” elargito a cuore aperto dall’ottimo Gobbo (che scoperta meravigliosa, amico mio…), passeggiate nel bosco, albe attese con gli occhi impastati dal sonno, moka che andavano a tutte le ore del giorno e della notte, “incontri” straordinari (grazie, Felice C….), la solida presenza di Nessuno, capace di parlare con uno solo e di essere allo stesso tempo con tutti, ed Ege, sintesi perfetta tra una mente scientifica e l’amore più grande del mondo.. grazie a tutti. Grazie alle mie amiche, e “sorelle”, creature davvero “speciali”… Grazie anche a Rascal, per non essersi fermato un solo istante, per la capacità di stare dietro ai miei tempi ed ai miei voli, e per essersi fatto il regalo delle “opportunità”. Grazie anche a Shevek, che non è venuto, ma c’era lo stesso.
Il “collante” è sempre stato il desiderio di suggellare un’intesa che va ben oltre il sito, ma che ad esso vuole tornare, cercando di investirlo di quegli aspetti umani che troppo facilmente vengono inghiottiti da fiumi di parole che eludono la “conoscenza” dell’altro/a e della grande opportunità che offre. Ed anche ciò che in altre circostanze avrebbe potuto “allontanare” è servito ad “avvicinare” quanti hanno raccolto la sfida di voler stare bene, e di condividere tutto quello che solo virtualmente ci era stato possibile, fino a prima. A distanza di un giorno, ho come la sensazione che le cose non si siano fermate lì, e che vadano avanti…che il raduno abbia prodotto come una sorta di avanzamento che continua gradatamente a riprodursi dentro di noi…
Ci siamo lasciati con la promessa di rivederci presto, e personalmente sento di voler riproporre l’occasione del prossimo incontro per dicembre. Lo preparo fin da ora, e spero che i tanti che hanno dovuto declinare possano condividere con noi questa bella esperienza. Se qualcuno, molto più bravo di me a “mediare” i sentimenti, avesse voglia di scrivere qualcosa sul raduno, sarei felice di emozionarmi ancora.
Un abbraccio a tutti.
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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