1) Quello su cui si basa l'articolo di fini non è la guerra, è la pace: e in tempo di pace i giudizi NON sono sospesi. Quello che ogni forma di governo decide di fare con la prepotenza è sempre significativo.
E sia, ma ti ricordo che anche scatenare una guerra è considerato un crimine contro l'umanità. Ed è un atto che - per definizione - può compiersi solo e soltanto in tempo di pace...
E direi che anche organizzare un colpo di Stato, con conseguente guerra civile eterodiretta, rientra in questa disdicevole fattispecie.
(Non occorre che ti rammenti, vero, quanti golpe ha voluto e appoggiato il governo americano negli ultimi 6 decenni?... E quante vittime ne sono derivate, dal Brasile all'Indonesia, dal Cile al Nicaragua.)
Ma anche considerando soltanto la Seconda Guerra Mondiale, gli storici ormai concordano sul fatto che i bombardamenti angloamericani contro i civili avevano il fine di terrorizzare le masse, massacrando e devastando esattamente come poi avverrà in Vietnam.
Uccidere milioni di civili - come tu giustamente hai precisato - non ebbe oltretutto alcun esito sul piano militare. Fu un massacro inutile, almeno secondo quelli che immagino siano i nostri parametri, e criminale.
(Le due bombe atomiche sul Giappone, poi, furono sganciate solo e soltanto come avvertimento all'Unione Sovietica, e quindi con un cinismo assolutamente feroce e sanguinario.)
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