Paxtibi ha scritto: Direi che sei stato abbastanza chiaro nell'esporre la tua convinzione che negare agli storici revisionisti la libertà d'espressione sia cosa buona e giusta.
A quanto pare gli storici revisionisti parlano da anni senza sentire il bisogno della mia approvazione. Per esempio come ci ha spiegato cirocat già adesso scrivono sui libri di storia che le TT hanno bruciato per oltre 10 ore, e neanche mi hanno fatto una telefonata per chiedermi se ero d'accordo, quei bucaioli!
Casomai sarebbe che quello che si trova scritto sui libri di testoè, per definizione, la “Storia Ufficiale”, redatta da quei rispettati storici ufficiali che, per citare qualcuno a caso (ElwoodBlue), “esistono fra le altre cose proprio per cercare di eliminare le incongruenze propagandistiche.” (sic!).
I revisionisti sono piuttosto quelli che, fra qualche decina di anni (auspicate Leggi “Anti-Propaganda” permettendo, naturalmente), dovranno sgolarsi col prossimo ElwoodBlue di turno per provare a suggerirgli (con esito presumibilmente nullo anche in quel caso) che forse quel famoso 11 settembre 2001 le cose non sono andate esattamente come gli è stato inculcato dall’infanzia in poi a forza di ripetizione inesausta della “Versione Ufficiale”.
Ora, il fatto che riguardo il fascismo - e alcune altre questioni - la schiacciante maggioranza delle osservazioni che si leggono ricalchino precisamente i libri di testo ufficiali e le linee guida della cultura corrente non suggerisce proprio nessuna riflessione critica sul fenomeno, vero? No. Sembrerebbe di no. Pazienza. In caso contrario non si chiamerebbe “condizionamento culturale”, immagino.
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