Citazione:
BlSabbatH ha scritto:
Citazione:Ci sono discussioni che arricchiscono e discussioni che impoveriscono. Quelle che mi impoveriscono semplicemente dopo un po' le lascio perdere.
come tutti del resto, è chiaro che dopo un pò ci si rompa il cazzo. E' comprensibile.
Mah, secondo me la cosa è un po' più articolata.
In molti casi rompersi il cazzo non è giusto.
Uno se ne ha voglia (e se vengono rispettate le condizioni per una discussione non sterile che dicevo prima) bisogna che resti sul pezzo e che difenda la trincea.
Ti ricordi quella canzone di Shaggy, "It Wasn't Me"?
La moglie torna a casa e trova il marito che scopa con un'altra. Qualunque cosa gli dica la moglie il marito risponde: "non ero io".
"Ho visto delle mutandine da donna in salotto" - "Non ero io".
"Ti ho visto nella vasca da bagno con una donna!" - "Non ero io".
E via così.
Ecco, in QUESTI tipi di discussione non ha senso articolare e difendere le proprie posizioni.
Non si capisce nè da chi e né da cosa, e dopo un po' neppure perché.
Citazione:
Un consiglio: non ridurre la visione della discussione esclusivamente incentrata su te e l'altro, in molti leggono senza commentare, ed inoltre fino a quando il thread resterà visibile (qualche annetto?) migliaia di internauti lo leggeranno e tra questi ci sarà di sicuro qualcuno che non ha ancora le idee ben precise..
Argomentare bene dimostrando la propria posizione può servire, oltre che per "vincere" la discussione nel breve periodo, anche a contribuire (propagandare?) la tua idea nel lungo periodo..
Figuriamoci se me la prendo per un predicozzo.
Però direi che chi legge anche fra qualche anno non avrà le idee confuse rispetto alle cose dette.
ribelle ha postato un articolo di
Massimo Fini.
Tale
sitchinite ha dichiarato sulla base dell'articolo che era "una vergogna" che esponenti della Destra italiana avessero definito "una vergogna" le leggi razziali italiane, non avendone essi compreso le "intrinseche motivazioni".
Per quanto riguarda la germania invece sosteneva che erano motivate da un'ostilità "pregiudiziale" della finanza giudea al nazismo e che il nazismo, tutto sommato, non è che avesse fatto tutti quei danni agli ebrei che normalmente si crede.
Sollecitato sul punto delle "intrinseche motivazioni" sempre tale sitchinite ha precisato che era necessario difendersi dalla scalata al potere giudea, e ha portato a supporto un elenco di una cinquantina di nomi che 6 anni dopo la guerra avevano posti di "grande potere" nei centri di potere mondiale, tipo il direttore dell'infermeria dell'ONU; dopodiché ha deciso di rientrare nel cappello dal quale era spuntato
Il fantomatico lettore che fra qualche anno leggerà queste righe troverà un paio di repliche (fatte da me) abbastanza articolate e con riferimenti storici abbastanza precisi sia alle
bischerate dell'articolo di Massimo Fini che alle
bischerate di Sitchinite.
Non è dato sapere se tali commenti fossero pertinenti o meno perché nessuno ha sentito particolare esigenza a confutarli sul serio: non sapremo mai se le bischerate erano bischerate per davvero.
In compenso il discorso si è clamorosamente spostato sui legami fra
formattazione grafica e
possibili pregiudizi velati.
Sempre il fantomatico lettore futuro potrà leggere che durante un 3 o 4 post Elwoodblue ha dichiarato i criteri per cui lui (cioè io) ritiene una discussione produttiva o meno e ha deciso chiudere questa linea di discorso particolarmente improduttiva.
M'immagino che palle si sia fatto, il fantomatico lettore, in questa parte finale...
RibelleCitazione:
e mi è sorta una curiosità: perché sono state riportate queste citazioni? Qual è la funzione che dovrebbero avere? Sia ben chiaro che si tratta di due domande che non vogliono essere né oziose né provocatorie, ma davvero mi sfugge quale sia l’obbiettivo che vorrebbe raggiungere il proporle qui. Se qualcuno pensa di potermi aiutare a sciogliere il quesito...
Visto che il post è mio lo faccio io.
Ti ricordo che il tema in quel particolare momento era la "dignità intellettuale".
All'inizio dello stesso post dicevo:
Citazione:
"Io credo che la dignità intellettuale in una discussione si possa riconoscere a chi si basa su fatti accertati, su TUTTI i fatti accertati, che non s'inventi niente e che riconosca un metro logico condiviso nell'arrivare a una qualsiasi conclusione.
Se poi le conclusioni alle quali arriva sono diverse dalle mie, pazienza."
Che tradotto in parole povere significa niente selezione a monte dei fatti, niente mistificazioni, onestà intellettuale.
Il post è iniziato applicando tali definizioni a Paolo Attivissimo giusto per scaldarsi un po'.
Quello invece è l'elenco dei motivi, elenco non mio ma che condivido, per cui ritengo i
negazionisti privi di
dignità intellettuale.
Ovvero l'applicazione delle definizioni con cui iniziava il post alle loro modalità d'indagine e alle loro tesi..