dr_julius: Anch'io, come altri, non capisco "dove vuoi andare a parare"
Ci deve essere necessariamente uno scopo atto ad ottenere qualcosa? Un secondo fine? Non voglio andare a parare da nessuna parte, davvero.
Infatti continuo a non capire. Perchè esprimere la tua "vocina interiore"? Perché dici "sentivo di doverlo fare; nulla più di questo"? Perchè denunciare "fuori tempo massimo" "la trasformazione" che hai percepito? Credo che, nella vita biologica come in quella virtuale, quando una parla ha delle aspettative e/o degli obiettivi conseguenti a questa sua azione. Più o meno consapevoli ma li ha. Non voglio tediare nessuno con ovvi esempi della vita quotidiana. Ad esempio, io ora scrivo, comunico, per capire se stavi parlando "a vanvera". E lo scrivo perchè credo di no.
Pensa: per un attimo pensavo che tu fossi MM travestito da "provocatore"!
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
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