A proposito delle pellicole che dovrebbero bruciare...
Citazione:
Per quanto sulla Luna, come già detto, non vi sia diffusione del calore, le parti, all'interno della macchina, si toccano tutte, ed è quindi impensabile che l'involucro esterno raggiunga anche solo i cento gradi, ma la pellicola rimanga sotto i 30 gradi necessari per non iniziare a decomporsi.
E questi sono i danni che può causare il calore all'Estar:
Attorno a 100°c si ha al massimo un restringimento dello 0,15% Oltre i 100° avvengono distorsioni in caso di calore non uniforme. Il punto di vera e propria decomposizione dell'Estar è 490° Fahrenheit, ovvero 250° centigradi.
Sul fatto che nel vuoto, in mancanza della convezione dovuta all'atmosfera, il calore avrebbe potuto raggiungere la pellicola solo per conduzione, ovvero attraverso il contatto diretto tra materiali termoconduttivi si è già discusso in diversi messaggi all'inizio di questo topic. Il film in polietilene (Estar = Polyethylene terephthalate) ha una bassissima conduttività termica = 0.13-0.15 http://www.azom.com/details.asp?ArticleID=2047 Per rovinarsi la pellicola avrebbe dovuto trovarsi praticamente premuta contro una lastra di metallo caldissimo. L'emulsione? stesso discorso. Per danneggiarsi nel vuoto, essendo stesa su un supporto scarsamente termoconduttivo, avrebbe dovuto essere premuta contro un materiale caldissimo. E non erano certo queste le condizioni di lavoro della pellicola all'interno di quelle macchine fotografiche.
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