La tua osservazione è giustissima, ma paradossalmente conferma la mia tesi: proprio perchè fare le foto “leccate” (con i controluce ben illuminati in ombra) è laborioso e porta via un sacco di tempo, è inconcepibile pensare di realizzare TUTTI gli scatti di una missione a quel livello di qualità visiva.
Ne fai una ventina, che diventano le foto “ufficiali” di quella missione, e il resto “tiri via”, tanto per fare numero.
Tieni sempre presente che allora non c’era Internet, e nemmeno lo si poteva immaginare: le foto lunari venivano accuratamente selezionate dall’ufficio stampa di Houston, e venivano date solo a LIFE, a National Geographic o chi per essi. Fine.
Chi andava a pensare che 40 anni dopo qualche rompicoglioni avrebbe avuto la possibilità di confrontare TUTTI gli scatti contemporaneamente, scoprendo così le incongruenze di cui tu parli?
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