Lo spreco dei mezzi era la norma, e quella era semplicemente la loro “cultura dell’immagine”, secondo la quale bisognava prima di tutto “vedere tutto bene”. Lo spettatore non deve fare nessuna fatica a immaginare cosa c’è nelle ombre, e il fotogramma deve essere sempre bello pieno e luminoso, in luce come in controluce.
Secondo questo ragionamento, le foto lunari sono vere, dato che ci sono enormi punti in ombra in cui non si vede nulla, in particolare sul terreno.
Non puoi inviare messaggi. Non puoi vedere le discussioni. Non puoi rispondere. Non puoi modificare. Non puoi cancellare. Non puoi aggiungere sondaggi. Non puoi votare. Non puoi allegare files. Non puoi inviare messaggi senza approvazione.