Lasciando da parte la simulazione Purdue, la spiegazione di Henry è questa:
é la stessa forza idrodinamica che fa scoppiare l'ala in frantunmi di piccole dimensioni. Essendo i fluidi incomprimibili, l'ala esplode non appena la parte fluida riceve la sollecitazione ecc.
Se poi lui pretende che la simulazione Purdue gli dia ragione, è un altro discorso. Ma la sua spiegazione è quella. E, in tutta onestà, su questo processo di immediato scoppio delle ali, che ne hanno distrutto l'integrità nel momento del primissimo impatto, mi piacerebbe capire qualcosa di più.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
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