Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 16/6/2006
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I più recenti testi, scritti da antropologi anche italiani , aboliscono definitivamente il concetto di razza. (ora non ho il testo sottomano , a presto un link)
Il concetto di razza è come oognuno può notare, la più semplice , ovvia e anche banale "catalogazione " che l'uomo crea per semplificare e riconoscere la realtà.
Nel corso del tempo questa catalogazione si è trasformata in netta divisione , e talvolta è stata sfruttata per fini politici.Ricordiamolo ,con l'unico fine della PREVARICAZIONE. I neri , deportati dall'Africa e utizzati al posto degli animali , erano di fatto considerati tali. (con la differenza che rendevano molto di più.) Gli Ebrei...(sappiamo, e non solo 60 anni fa)
Ogni nazione ha poi la sua forma di razzismo in base a quale etnia sia maggiormente presente sul suo territorio: ad esempio qui in Italia ci si scaglia contro i vari nordafricani , albanesi , senegalesi ... in Germania moltissimi ancora non vedono di buon occhio la comunità turca (enorme tra l'altro) In Usa se la pigliano con neri ,gialli , messicani ,sudamericani, iracheni ,iraniani , siriani ,nord coreani,pachistani, libanesi ,vietnamiti ,pacifisti ,manifestanti, abortisti ,islamici in generale ,barbuti e capelloni , dissidenti d'ogni tipo , cittadini americani e sicuramente ne ho dimenticati altri.
Ogni tipo di discriminazione è volta a prevaricare e sottomettere la parte accusata, è volta a creare consenso incanalando la rabbia e il risentimento del singolo trasformandolo in ferocia della massa. La diffusione di ideali razzisti è il primo passo per il controllo mentale delle masse. Vedi ad esmpio l'operato della Chiesa.
Da non dimenticare poi il razzismo "improprio" ovvero quello nei confronti degli omosessuali , forse in assoluto il più assurdo di tutti. Ma tant'è.
Chi ragiona in base a fittizie suddivisioni razziali e classiste fa il gioco del burattinaio e spesso crede proprio il contrario!
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