Ma senza l'apporto del seme maschile non si origina niente nel corpo femminile.
Non intenderei la rappresentazione del corpo femminile nel senso di predominante sul maschile, quanto piuttosto simbolico dello stretto rapporto tra la vita e la morte. E' attraverso il corpo femminile che il "mistero" della rinascita della vita si compie, e questo doveva apparire come predominante su qualsiasi altra speculazione di tipo analitico, almeno nelle religioni delle origini.
Tra l'altro, in tutto il periodo preistorico, la "morte" era considerata (ed era di fatto) strettamente legata ad episodi ritenuti naturali, quindi inclusa nel concetto di "rigenerazione".
Sulla deificazione di Maria, osserverei con cura i simboli di cui è corredata tutt'oggi la sua iconografia: quel "serpente" sotto i suoi piedi ha una valenza simbolica che affonda le sue origini nel rapporto con un mondo sommerso (l'aldilà) il cui tramite erano le donne, ma di cui l'intera comunità beneficiava. Ancora oggi, ad esempio, certe "pievi" toscane, erette dal "contado" come necessità di conservazione della vita e della cultura rurale , portano la rappresentazione pagana del "serpente" come eredità di un sapere soprattutto femminile. Questo è il rilievo sull'architrave della Pieve di Corsignano, a Pienza (SI).
Ma, a proposito dello yin/yang, un link abbastanza interessante; sempre da commentare, ovvio.
_________________ "Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi".Vittorio Arrigoni
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