PAUSANIA: Sì, ed infatti pensava di arrivare in India in poche settimane, invece è arrivato in America in tre mesi, rischiando di morire di fame.
PYTER: Pensava di arrivare in India in POCHE settimane, invece è arrivato in America in 12 settimane... ...dipende cosa si intende per POCHE.
Se davvero era diretto in India, come la leggenda vuole, e' assai curioso che abbia seguito quella che e' considerata s tutt'oggi la rotta migliore per attraversare l'atlantico (24° parallelo, se non ricordo male)
Per cio' che riguarda le mappe, Charles Hapgood era un professore di storia, con la passione per le vecchie cartografie. a cui dedico' una vita Ha rintracciato la maggior parte dei reperti "fuori tempo" grazie anche al lavoro fatto dai suoi studenti, coinvolti nel progetto
Quando propose la mappa di Piri Reis all'aviazione americana, per lui fu' solo una conferma ufficiale di cio' che aveva gia' appurato: esistevano inoppugnabili carte redatte in un tempo in cui l'antartide era libero dai ghiacci, e che mostravano continenti ancora tutti da "mappare" perche' appena scoperti
Il suo lavoro non fa' che sovrapporsi ad un enigma geologico, di cui la scienza ufficiale non offre nessuna spiegazione, la glaciazione di Weimar, iniziata nele 18000AC e terminata nel 8000AC Non si sa' perche' sia iniziata, e tantomeno perche' sia finita, ma ca nel 9600 AC si e' verificato un fenomeno incredibile: lo spostamento dei poli di ca 3000KM ad ovest
I carotaggi effettuati nei materiali lavici hanno indicato l'orientamento del ferro in fusione, a ulteriore testimonianza di un fenomeno accaduto in pochissime ORE!, testimoniato dai ritrovamenti di centinaia di migliaia di animali, ammassati e congelati istantanemante in zone dove la vita animale e' quasi impossibile ( e lo e' certamente per gli innumerevoli erbivori ritrovati), in zone come la Siberia, per esempio
Il processo e' stato talmente rapido che le popolazioni locali ancora se ne cibano, dato che la carne si e' conservata per migliaia di anni
E il lavoro di Hapgood non faceva che confermare tutto cio'
Consiglio a chi vuole approfondire questi argomenti, oltre al sempre in auge Hancock, un libro che ricostruisce gli eventi accaduti in seguito a questo disastro naturale nella maniera piu' plausibile e coerente che io abbia potuto leggere sull'argomento, Una civilta' sotto ghiaccio, di Flavio Barbiero, un libro affascinante ed istruttivo, soprattutto verso le debolezze umane che attraversano il mondo degli scienziati "accreditati" ed "esperti", unico vero ostacolo a tanti progressi che avremmo gia' compiuto nella strada della conoscenza
Un "nanetto" sull'argomento Quando presento' il suo lavoro, un famoso archeologo suo conoscente commento' cosi': "Non trovo nessun punto debole nella tua ipotesi, ma se non mi porti una prova archeologica, non ne posso parlare"....sigh!
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Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna FAQ 11 settembre 2001
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