Buonasera Diva, poichè è sempre un azzardo il cercar d'indovinare pensieri altrui su esperienze tanto profonde, le mie parole erano intese soltanto a comunicare il colore evocato dalle Tue.
Per questo ho ritenuto più coerente far uso d'una metafora: un'immagine sfumata, dai contorni incerti, che parla ai Sensi più che alla Ragione.
Il Mito citato è stato il primo pensiero dopo averTi letta... di conseguenza, mi sei apparsa come gli Dei di quel tempo lontano: potenti sopra tutto, ma fragili nel loro timore di venir dimenticati.
"La morte come altrui dimenticanza": non il dimenticare chi muore, cosa che non hai fatto, ma l'essere scordati dagli altri dopo la propria morte. Sembra un gioco di parole, ma per l'uomo cambiare il soggetto apre un abisso di differenza.
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