Certo, si fanno supposizioni sul prezo e sulle quantità. Altrimenti come decidi?
Io devo fare un'auto (supponiamo un'Alfa Romeo) per il mercato americano. Ci sono delle modifiche da fare rispetto al modello per l'Europa. So quanto spendo e so quanto mi costa portare un'auto negli USA.
Se io so che devo investire 100 milioni per progettare le modifiche e per rendere gli impianti adatti. Se so che poi ogni auto mi costa 10.000 euro tutto compreso, devo decidere per esempio a quanto vendere l'auto.
Stabilito il prezzo posso calcolare quante devo venderne per ripagarmi i 100 milioni. Mi interessa sapere quali sono i costi di una macchina della Ford che appartiene alla stessa categoria?
Oppure posso stimare quante ne venderò a diversi livelli di prezzo, con apposite ricerche di mercato, per scegliere la combinazione migliore per pareggiare i conti (o mantenere le perdite per un certo periodo al di sotto di uan stessa soglia).
Cosa me ne faccio di sapere quanto costa alla Ford un'auto che viene venduta a un certo prezzo ed è concorrente della mia?
Se il mercato non mi consente di vendere abbastanza a un certo prezzo non ho convenienza a entrare nel mercato.
Disporre di un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza mi cosnente di vendere di più e/o di vendere a un prezzo più alto, ma non spiega se convenga produrre e vendere qualcosa in un certo mercato.
-- La conoscenza dei costi altrui può essere utile per esempio in una guerra commerciale in cui abbassando i prezzi spero di far fare lo stesso agli altri e spero che gli altri, andando in perdita, rinuncino a un certo mercato.
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Il ragionamento da cui ero partito era che se due aziende simili hanno alle spalle mercati diversi, quella con un mercato + grande e ricco sarà più competitiva, alla lunga.
L'esempio mi è offerto dall'auto. La Fiat che dominava il mercato italiano produceva auto destinate a un pubblico + povero rispetto a quello tedesco.
Questo offriva margini maggiori per i tedeschi sia pechè in Germania c'era un mercato + grande sia perchè i le auto venivano vendute con un margine, rispetto ai costi, superiore.
Questo rende, in generale, + competitivi quelli che operano sui mercati grandi e ricchi che pertanto hanno risorse per sbarcare in altri mercati e per acquistare aziende straniere.
Basta pensare alle multinazionali. Sono più quelle americane che producono in Europa o quelle europee che producono negli USA?
Le grandi quantità vendute in un grande mercato come quello USA consentono per esempio di ridurre considerevolmente i costi unitari per creare e produrre un nuovo bene. E se le grandi quantità vendute mi permettono di ottenere proditti posso vendere lo stesso prodotto in un altro mercato senza sopportare nuovi costi di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti.
In questo meccanismo è favorito chi vende di + e quindi chi ha un mercato con una forte domanda alle spalle
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