Sul gold standard non bisogna lasciarsi ingananre guardando il meccanismo e non il fine perseguito dal meccanismo.
Per capirci se io parlo di un motore posso discutere a lungo sugli aspetti tecnici, ma quello che conta davvero è quanta potenza ha, quanto consuma ecc mentre importa poco se i pistoni sono tanti o pochi o com'è fatto il radiatore.
Cipolla (storico dell'economia tra i più bravi) scrive che è costante nell'antichità la penuria di monete di piccolo taglio, segno che quando si usava l'oro e/o l'argento questo già non bastava a soddisfare le esigenze come mezzo di pagamento.
Figuriamoci in economie, come quelle dello scorso secolo che sono cresciute moltissimo. L'equazione di Fischer MV=PQ dove PQ= prezzo x quantità, cioè = PIL (grossolanamente) M=moneta e V=velocità (costante) di circolazione della moneta, dice che se PQ aumenta anche M deve aumentare.
Questo significa che se il PIL aumenta e se non si vogliono avere tensioni sui prezzi che poi deprimono le quantità prodotte, M deve aumentare.
Ma non è possibile far aumentare di conseguenza la quantità di oro o metallo prezioso, che dipende dalla produzione delle miniere.
Allora per soddisfare la domanda di moneta occorre separare l'offerta di moneta dall'offerta di un bene preciso (l'oro)
Il fatto che tutte le monete fossero, fino a un certo punto, collegate all'oro secondo un certo tasso di cambio le rendeva convertibili secondo parità fisse. Il presenta di surplus o deficit commerciali l'oro si spostava tra i paesi e questo aveva effetti sui prezzi e di conseguenza sulle quantità prodotte. Per esempio un surplus commerciale implicava afflusso di oro, si emetteva + moneta, i prezzi aumentavano e questo riduceva il surplus, mentre nel paese in deficit succedeva che i prezzi diminuivano e questo riduceva il deficit.
Quando questo meccanismo di correzione dei surplus/deficit attraverso modifiche dei prezzi non è stato + accettabile sul piano sociale si è ricorsi a modifiche della parità tra una certa moneta e l'oro. Ciò implicava però una serie di reazioni di altre monete ed effetti negativi sulle economie.
Con Bretton Woods si cerca di mantenere certe parità tra monete e si usa il dollaro come moneta internazionale, agganciata all'oro. Questo richiedeva una serie di condizioni che non si sono verificate e che poi hanno spinto gli USA a slegare l'oro dal dollaro e a passare ai cambi flessibili
Quello che si deve capire è che se tutti avessero chiesto di covnertire i dollari in oro l'oro non sarebbe bastato. La convertibilità era possibile solo per una piccola percentuale di dollari e solo se si fossero verificate le condizioni inizialmente previste.
Quindi o si rinunciava alla convertibilità (esistente solo sulla carta e destinata a garantire cambi fissi tra le monete) e alla parità tra monete o si sarebbe dovuto ridurre il numero dei dollari in circolazione, caudando una catastrofe economica mondiale. Dire che gli USA non sono stati di parola o cose simili è dire una cosa che non c'entra con il problema: è come discutere delle caratteristiche del motore che tuttavia non influiscono sulle sue prestazioni
In definitiva l'atto del 1971 segna l'impossibilità di mantenere cambi fissi. Il costo per avere cambi fissi è troppo alto e si deve cambiare strada
In altri termini tutta la storia del gold standard non è un esercizio di economia fine a se stesso, ma un meccanismo che serviva a render convertibili a tassi fissi le monete e quindi a garantire gli scambi internazionali
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