quindi, se ho capito bene, tu non metti in dubbio che esista un signoraggio definito come differenza tra valore nominale e costo di stampa più interessi, ma contesti il fatto che esso rappresenti un guadagno per le banche centrali, ed inoltre sostieni che il tasso di sconto va per la grande parte allo stato, tranne quei 400 milioni di euro annui ( 1/60 di una manovra correttiva ) e dopo la sentenza andrà il 100% allo stato.
Diciamo che non sono molto d’accordo con te, ma al momento la faccenda su chi ci guadagni davvero da questa pratica truffaldina mi lascia indifferente. Dal momento che sono talmente tante le commistioni tra mondo politico e “mondo bancario”, e lo stato stesso non è che un paravento delle elite finanziarie, stabilire chi sia il beneficiario di tale truffa, lo stato o le banche, mi pare abbia poco senso.
Perché di truffa sempre si tratta, e il signoraggio non diventa certo cosa buona e giusta se a “beneficiarne” è lo stato.
Però questa tua frase la trovo alquanto discutibile: la differenza è che oggi la moneta è convertibile in qualcosa, cioè nell'attivo della BC
Scusami, ma sempre di aria fritta si tratta...
Per quanto riguarda i personaggi che vogliono appropriarsi della stampante/i] , personalmente più della loro collocazione politica mi preoccupa la loro [i]visione utopica, ma questo è un altro discorso.
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