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Indice del forum Luogocomune
   Politica Interna & Estera
  ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!

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  •  fefochip
      fefochip
ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#1
Sono certo di non sapere
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Da roma
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cari amici,

è in corso un nuovo attacco ad internet da parte del potere .
la scusa è sempre la stessa "proteggere il copyright".

dal 6 luglio entrerà in vigore (se non si riesce a fermarla prima) la Delibera AgCom 668/2010(Autorità garante delle comunicazioni) che di FATTO avrà completa discrezionalità per far chiudere siti nell'ipotesi (tutta enucleata all'interno di Agcom) di violazione di copyright.

sappiamo bene chi è dietro tale manovra.
Mediaset beneficerà ampiamente di questa legge visto che potrà finalmente tutelare tutti i suoi diritti d'autore sul web. Mediaset è nota in tutto il mondo per aver denunciato in passato Google e Youtube.

e sappiamo altrettanto bene i vili individui che si sono approfittati già di presunte "violazioni di copiright" per bannare l'account su youtube della Redazione di LC per levare dei video scomodi per qualcuno , di massimo mazzucco.

dal 6 luglio se Luogocomune sarà ritenuto responsabile di divulgare contenuti pirata (e questo vuol dire anche mettere dei link come quelli di youtube che fanno vedere ad es. dei pezzi delle trasmissioni di matrix sull'11 settembre per commentarle) l'intero sito potrà essere oscurato senza minimamente intervento da parte della magistratura.

non ci sarà nessun processo ,nessun avviso di garanzia ...oscurato e stop e poi vediamo.

molte associazioni italiane hanno lanciato questo allarme come: Agorà Digitale, Assoprovider-Confcommercio, Studio Legale Sarzana, Adiconsum, Altroconsumo, Assonet-Confesercenti.

Se la delibera passerà così com'è le associazioni non staranno certo a guardare.
È già pronto il ricorso al TAR del Lazio ed eventualmente a Bruxelles.
Le associazioni sono certe che il TAR bloccherà immediatamente la delibera in quanto illegittima perché viola apertamente i diritti fondamentali del cittadino. Ma visto che ci sono in gioco grossi interessi di Silvio Berlusconi a far passare le norme, il governo potrebbe successivamente salvarsi con un decreto, in caso di blocco al Tar.

fate girare

link ad agorà digitale che si occupa da vicino della faccenda

fefochip
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più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 1/7/2011 14:02
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  •  benitoche
      benitoche
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Il governo Italiano ha lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso all’informazione calpestando la Costituzione Italiana, e già questa settimana l’Autorità per le comunicazioni (Agcom), un organismo di nomina politica, potrebbe votare una regolamentazione che censurerebbe internet definitivamente.
Se la regolamentazione passasse, l’Autorità potrebbe chiudere interi siti internet stranieri – da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! -sulla base di un mero sospetto di violazione del copyright, in modoarbitrario e senza il controllo del giudice.
I membri dell’Autorità sono divisi sulla questione, e se accenderemo subito i riflettori pubblici su di loro, potremmo convincerli a passare la questione al Parlamento, come prevede la vostra Costituzione.
Inondiamoli di messaggi per chiedere di astenersi
(http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vc) dall’adottare la regolamentazione e preservare la libertà della rete. Agisci ora e inoltra l’appello a tutti
Il sito di Agcom e’ attualmente irraggiungibile a causa dell’attacco da parte della rete Hacker Anonymous
(http://anonops-ita.blogspot.com/)
o segui anche su Twitter (http://twitter.com/#!/anonops_ita)
o Facebook (http://www.facebook.com/nowebcensure)
http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vc
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 1/7/2011 15:57
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  •  redna
      redna
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#3
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/4/2007
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Agcom, si sveglia l'opposizione politica: "Modifica diritto d'autore spetta al Parlamento"





Chiesta audizione urgente in Commissione


Finalmente arrivano le reazioni dell'opposizione politica alla protesta in Rete di questi giorni (spiegata nel mio precedente post) contro il provvedimento Agcom previsto per il 6 luglio.

"Abbiamo chiesto oggi nella competente commissione Lavori pubblici del Senato un'audizione urgente del presidente dell'Agcom Corrado Calabrò". Lo hanno annunciato i senatori del Pd, Vincenzo Vita e Luigi Vimercati. "Il tema sul quale riteniamo urgentissimo un chiarimento - hanno spiegato - è il regolamento sui diritti d'autore. Da quanto emerge si può supporre che la disciplina in via di definizione vada oltre la delega già discutibile prevista dal decreto Romani di fine marzo 2010. Inoltre, pare inquietante l'eventuale surroga dei poteri del giudice naturale, con l'ipotesi di chiusura, in caso di inadempienza, dei siti "rei" di violare il diritto d'autore".

"Pare a noi un esercizio improprio della delega - hanno aggiunto - tanto più che lo stesso Calabrò nella recente relazione al Parlamento ha dichiarato necessaria una norma primaria di legge. E' opinione comune in tante parti del Parlamento che, a questo punto, sia opportuna una moratoria, in attesa di una procedura istituzionalmente più corretta, non lesiva delle prerogative delle Camere".

"Siamo fiduciosi - hanno concluso Vita e Vimercati - che proprio l'Agcom non voglia disattendere un principio generale, la cui violazione porterebbe a una quantità infinita di contenziosi. Raccogliamo un grido di dolore che si sta esprimendo in Rete cui non per caso proprio l'Agcom ha voluto rispondere genericamente su Twitter. A conferma".

Anche il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, denuncia nel suo blog:
"Zitta, zitta, senza dire niente a nessuno, l'Agcom si prepara a lanciare la prima offensiva in grande stile contro la libertà della Rete. Dal 6 luglio entrerà in vigore una delibera grazie alla quale, se un titolare di copyright denuncerà all'Agcom stessa un sito per violazione del diritto d'autore, l'Autorithy potrà chiedere al gestore la rimozione dei contenuti indicati entro 48 ore, altrimenti il sito potrà essere oscurato senza bisogno di rivolgersi all'autorità giudiziaria".

"In questa norma ci sono almeno tre elementi inaccettabili anche per chi, come me, ritiene che il diritto d`autore vada protetto e garantito. Il primo è che non si può oscurare un sito, o rimuovere d`autorità un contenuto, senza che a deciderlo sia l'autorità giudiziaria. In caso contrario, infatti, si affiderebbe all`Authority un potere di censura illimitato e incontrollato. La presenza del giudice garantisce il diritto, la sua assenza, invece, rende possibile, e forse probabile, l'arbitrio. In secondo luogo, la tabella fissata dall'Agcom nega di fatto il diritto alla difesa dei siti `incriminati`. Con un margine di due giorni, e cinque di contraddittorio prima dell`oscuramento, non ci sarà nemmeno il tempo di preparare le carte per sostenere le proprie ragioni. E che cosa succede se il sito è estero? Con i tempi concessi dall'Agcom non avrebbe nemmeno il tempo di essere avvertito dell`imminente oscuramento! Infine, la regola fissata dall'Authority è cieca. Nel senso che non fa distinzione tra i differenti siti. Come se una banca dati o un sito privato fossero la stessa cosa, o come se si potessero valutare allo stesso modo un sito costruito a scopo di lucro e uno che quello scopo non ce l'ha".

"C`è poi un ulteriore motivo - ha affermato ancora Di Pietro - per opporsi a questa delibera liberticida. Decisioni di questa portata, nelle democrazie parlamentari, spettano alle Camere, che invece non sono state neppure consultate. E comunque andrebbero prese di comune accordo con le parti interessate. Invece l'Agcom ha scritto il regolamento ascoltando solo la lobby dei titolari dei diritti, escludendo dalla concertazione gli utenti e le associazioni per le libertà digitali. Su questo ho già chiesto al ministro Romani una risposta e, come IdV, abbiamo presentato un'interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri. Credo, quindi, che si debba aderire a qualsiasi forma di protesta che miri a bloccare questa norma e a difendere la libertà della Rete, che è la chiave stessa della democrazia del futuro".

La parlamentare Fli, Flavia Perina, dichiara che "è giunto il momento di una revisione generale da parte del Parlamento della disciplina del diritto d`autore, ormai datata, per adeguarla alle nuove tecnologie e ai nuovi modi di fruizione dei contenuti protetti da copyright. In attesa che ciò avvenga, è impensabile attribuire all`Agcom un ruolo di supplenza o addirittura assegnarle poteri sostitutivi dell'autorità giudiziaria come quelli di chiusura o oscuramento di siti Internet".

"Altrove - ha sottolineato Perina - questa si chiamerebbe censura ed è possibile che nel mondo così verrebbe definita la disciplina italiana, se la delibera dell`Agcom venisse emanata. A questo punto, o l`Autorità sospende l`emanazione della delibera, lasciando al Parlamento la prerogativa d`intervenire sul diritto d`autore, o sottopone la bozza di delibera alle commissioni parlamentari competenti in materia, per tener conto delle osservazioni che queste intenderanno fare".


http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1219&ID_sezione=&sezione=
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Inviato il: 1/7/2011 16:19
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  •  fefochip
      fefochip
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#4
Sono certo di non sapere
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speriamo bene e diffondere
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Inviato il: 1/7/2011 16:42
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  •  fefochip
      fefochip
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#5
Sono certo di non sapere
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redna

Citazione:
(spiegata nel mio precedente post)


quale post? che mi dai il link?

ne avevi già aperto uno sull'argomento?
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Inviato il: 1/7/2011 17:15
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  •  redna
      redna
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#6
Sono certo di non sapere
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Citazione:

fefochip ha scritto:
redna

Citazione:
(spiegata nel mio precedente post)


quale post? che mi dai il link?

ne avevi già aperto uno sull'argomento?



fefo..... l'articolo NON L'HO SCRITTO IO.... apri il link ......


******** (eccolo qui l'articolo precedente....)

La Rete si organizza contro la censura Agcom



Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet senza giusto processo


(Aggiornamenti in fondo!)

Come preannunciato a marzo, l'Agcom (Autorità Garante per le Comunicazioni) sta per ordinare agli Internet Service Provider (Isp) di rimuovere contenuti per via amministrativa sulla base di semplici segnalazioni dei detentori dei diritti, senza passare per il sistema giudiziario. Migliaia di siti potrebbero sparire da Internet, senza che ne' gli utenti ne' i proprietari dei siti ne sappiano nulla, visto che saranno notificati solo gli Isp.
Sarebbe un provvedimento che poggia su basi giuridiche (per non parlare di quelle politiche) estremamente dubbie e senza precedenti in altri paesi sviluppati, che apre la strada a una potenziale censura su Internet generalizzata perchè senza il vaglio del sistema giudiziario.

In sintesi, secondo la delibera Agcom, prevista per il 6 luglio, se il titolare dei diritti di un contenuto audiovisivo dovesse riscontrare una violazione di copyright su un qualunque sito (senza distinzione tra portali, banche dati, siti privati, blog, a scopo di lucro o meno) può chiederne la rimozione al gestore. Che, «se la richiesta apparisse fondata», avrebbe 48 ore di tempo dalla ricezione per adempiere. Cinque giorni per il contraddittorio. Se ciò non dovesse avvenire, il richiedente potrebbe, secondo la delibera ancora in bozza, rivolgersi all'Authority che «effettuerebbe una breve verifica in contraddittorio con le parti da concludere entro cinque giorni», comunicandone l'avvio al gestore del sito o del servizio di hosting. E in caso di esito negativo, l'Agcom potrebbe disporre la rimozione dei contenuti. Per i siti esteri, «in casi estremi e previo contraddittorio», è prevista «l’inibizione del nome del sito web», prosegue l'allegato B della delibera, «analogamente a quanto già avviene per i casi di offerta, attraverso la rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi in assenza di autorizzazione, o ancora per i casi di pedopornografia».

Il popolo della Rete si sta attrezzando per respingere il provvedimento, nella speranza di convincere l'Agcom a rivederlo. Qui una pagina che raccoglie le informazioni e i vari link, come la raccolta di firme, i flashmob e le pagine di Facebook.

Tutto questo mentre l'Olanda invece per prima in Europa si schiera a favore della neutralità della Rete...


"Diritto d'autore, il controllo spetta al giudice": editoriale di Juan Carlos De Martin.

--------------------AGGIORNAMENTO DEL 29 GIUGNO-----------------

Marco Bardazzi: "La rete insorge contro l'Agcom" su La Stampa di oggi

E nei link qui sotto tutte le reazioni, a partire da Enzo Mazza (Fimi), alla stessa Agcom, alla replica di De Martin e il punto del centro ricerche Nexa sulla consultazione pubblica per il provvedimento sul diritto d’autore in Rete.

Sul Sole24Ore di oggi, e ripreso in un'intervista nel blog di Nòva100 "I bastioni di Orione", la posizione di Stefano Mannoni dell'Agcom, che sgomenta non pochi...
Peraltro una posizione già espressa a metà giugno su Mf, come fa notare l'avvocato Fulvio Sarzana nel suo blog. Segnalo anche il post di oggi dell'avvocato Guido Scorza.


***********

Fini all'Agcom: "No a troppi paletti, su Internet si tuteli la libertà"



Interviene il presidente della Camera: la riforma del diritto d'autore è un obiettivo imprescindibile per tutti, ma spetta al Parlamento. Lo segue a ruota il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni: "E' utopia voler governare questi nuovi strumenti con leggi disegnate per affrontare la realtà del secolo scorso"


Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha seguito su La Stampa il dibattito sul provvedimento Agcom e il rischio censura di Internet e ha scelto di inviare qui al blog Web Notes la sua posizione in merito:

"La protezione del diritto d’autore è fondamentale per una società sempre più basata sulla conoscenza e sulla proprietà intellettuale, ma lo altrettanto è la tutela della piena libertà della Rete" ci scrive Fini. "Internet è oggi la piazza al cui interno le idee vengono diffuse e scambiate: se si mettono troppi paletti alla fruizione delle informazioni e dei contenuti che circolano, anche questi ultimi rischiano di perdere valore. Il dibattito degli ultimi giorni sul diritto d'autore e la libertà di Internet richiama la politica alle sue responsabilità: riformare una disciplina risalente addirittura al 1941, adeguandola alle nuove tecnologie e ad una realtà profondamente diversa. È un obiettivo imprescindibile per tutti, per chi produce contenuti, per chi li veicola in Rete e per gli utenti che ne beneficiano".

Anche il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, è intervenuta oggi nel merito dei provvedimenti restrittivi annunciati da Agcom per il contrasto della pirateria online. Per il ministro, il fenomeno "non si combatte offrendo la censura come unica risposta, ma garantendo un'offerta legale e adeguando gli strumenti in difesa del diritto d'autore alle nuove realtà con cui la rete impone di fare i conti".

"Quest'oggi - ha annunciato il ministro - ho scritto al presidente dell'Autorità Garante per le Comunicazioni, Corrado Calabrò, esortandolo, prima di deliberare il provvedimento ora allo studio, a valutare con attenzione l'impatto che rischia di avere sulla libertà di espressione su Internet, in particolare per le nuove generazioni. Specie per i più giovani, infatti, la libera espressione passa oggi dalle forme di comunicazione consentite dalla Rete, ed è pura utopia pensare di governare questi nuovi strumenti con leggi disegnate per affrontare la realtà del secolo scorso". Infatti "se alcuni casi di palese violazione del diritto d'autore sono facilmente identificabili, in troppe altre occasioni si corre il rischio di porre limiti inaccettabili alla libera circolazione delle idee. Per questo - sostiene - la censura delle soluzioni 'di frontiera' non può e non deve essere la risposta di istituzioni moderne in grado di guardare seriamente al futuro."

L'auspicio del ministro è che "con l'ausilio del presidente Calabrò si possa ampliare il dibattito tenendo conto di tutti i documenti e le riflessioni fatte pervenire negli ultimi mesi ad Agcom dai diversi ambiti di competenza parlamentare, Governo compreso, e non da ultimo quello a firma del Ministro della Gioventù, con il quale si tenta di fornire soluzioni per conciliare la giusta tutela del diritto d'autore con la libera espressione".

http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=2&ID_articolo=1220&ID_sezione=&sezione=
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 1/7/2011 17:20
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  •  fefochip
      fefochip
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#7
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 27/11/2005
Da roma
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ok non avevo capito
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più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 1/7/2011 18:53
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
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qualcosa si muove, (non foss'altro per ragioni politico-elettorali):
Citazione:

La protezione del diritto d’autore è fondamentale per una società sempre più basata sulla conoscenza e sulla proprietà intellettuale, ma lo è altrettanto la tutela della piena libertà della Rete.
Internet è oggi la piazza al cui interno le idee vengono diffuse e scambiate: se si mettono troppi paletti alla fruizione delle informazioni e dei contenuti che circolano, anche questi ultimi rischiano di perdere valore.

(Il Presidente della Camera)

Una domanda di natura legale: possono oscurare legittimamente i siti posti all'estero?

Una domanda per i più smanettoni: tecnicamente esistono metodi informatici per aggirare eventuali blocchi? posso collegarmi ad un sito dall'Italia COME SE FOSSI all'estero?



EDIT: leggendo quest'articolo di Travaglio mi sono reso conto di un altro aspetto. Il sistema ingenuamente messo in piedi è effettivamente facilmente sabotabile: basta inondare l'Agcom di decine di migliaia di richieste in pochi giorni per fargli capire che per ogni sito "censurato" se ne possono aprire rapidamente due "da censurare"... e allora voglio vederli!
(sembra di essere tornati ai tempi delle prime radio libere)
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 1/7/2011 19:08
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  •  THULE
      THULE
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#9
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 2/6/2011
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Ora che Internet è diventata un bisogno irrinunciabile (individuale e sociale) hanno deciso di tassarla con la scusa della difesa del diritto d'autore.
Il massimo della goduria per le elites sinarchiche che manipolano il pianeta: non solo ci controllano sino al midollo sniffando siti come LC o i vari blog degli svalvolati antisistema (lasciando perdere i social network, vera vetrina per babbei), ma ci faranno anche pagare per essere "misurati".
Nessuno chiuderà mai siti come LC: noi a tirare fuori le nostre idee e intenzioni, e "loro" a prendere nota sorseggiando una bibita.
Più facile di così...
Inviato il: 1/7/2011 21:43
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#10
Dubito ormai di tutto
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@dr_julius / chi ne ha bisogno

www.anonymizer.com
www.vtunnel.com
TOR per firefox

I primi due sono siti, il terzo è un programma

collegandosi a uno di questi due siti, viene presentata nel browser una schermata in cui è possibile inserire un indirizzo internet: a quel punto, sarà QUEL sito a collegarsi, ad esempio, a www.google.jp: il vostro pc resterà collegato solo ad essempi a www.anonymizer.com per cui non sarà lui a connettersi, ma il sito.


Questi siti si chiamano PROXY per cui, qualora ne abbiate bisogno, sapete cosa cercare su internet
Il loro vantaggio principale è di essere distribuiti geograficamente come server: alcuni ti chiedono se hai una preferenza per il percorso da fare, ossia: vuoi vedere un sito americano disponibile solo a chi si connette dall'america. Tu gli dici connettiti dall'america e voilà, i contenuti che prima risultavano bloccati ora sono accessibili.
Chiaro che se oscurano anche i siti il problema si ripone, ma non credo faranno mai una cosa alla cinese. Se poi il sito stesse in italia probabilmente risulterebbe cmq irraggiungibile.
Questo era il metodo easy

TOR fornisce anche sistemi di protezione della privacy migliori (secondo me), ed è leggermente più tecnico; il suo svantaggio è di non funzionare granchè bene in reti LAN come quelle aziendali ad esempio, dove esiste già sempre un proxy interno che da fastidio a TOR (almeno in diverse reti che ho sperimentato, merito dell IT locale)

Se riesco cerco di fare una microguida ma dubito di averne il tempo, soprattutto entro il 6 luglio.
Una cosa per tranquillizzare: non credo possano oscurare yutube, qualcuno si incazzerebbe
Obama propone una internet parallela anticensura (ovvero, secondo me, dove tutto quello che passa loro lo vedono) e noi, mitici, ce ne usciamo con questa trovata siamo sempre in ritardo dopo gli ultimi (pianto)

ciao
VR

PS
in caso di dramma (LC non raggiungibile) diamoci "appuntamento" altrove, magari semplicemente la pagina facebook di LC, però diffondiamo in modo che nessuno resti indietro in caso di catastrofe. Poi ci si organizza una volta che ci siamo ritrovati
Inviato il: 2/7/2011 0:03
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#11
Sono certo di non sapere
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Sinceramente non sono particolarmente pessimista, comunque la cosa migliore da fare sarebbe cominciare a scambiarci gli indirizzi email fra di noi.

Anche un canale IRC potrebbe aiutare in caso di "esodo" forzato e improvviso.
Inviato il: 2/7/2011 0:45
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  •  fefochip
      fefochip
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#12
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ragazzi non facciamo gli espertoni di internet
qui il problema è grave

so benissimo anche io come aggirare alcuni blocchi dei provider

il problema prima di tutto è che non tutti sono in grado di attuare determinate contromisure

e comunque la cosa piu grave di tutte è il principio che basta l'agcom senza giudici o magistratura per operare delle decisioni di censura con la massima arbitrarietà.

blocchi dns come fecero per esempio con thepiratebay sono inutili perche basta usare altri server dns e il gioco è fatto .

se si fa un blocco a livello IP basta passare per un proxy

ma se si opera sul server dove risiede il sito allora bisogna spostare il sito all'estero
sempre che non ti colpiscano con delle multe salate

un noto ex medico è stato bersagliato dall'autority in nome della "tutela dei consumatori" .

una volta che fanno multe molto alte e sei da solo ....come ti rimetti in piedi ?

non sottovalutate la cosa perche siete "smanettoni" il pericolo è reale e concreto e bisogna vigilare
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più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 2/7/2011 1:13
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#13
Dubito ormai di tutto
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ciao Fefo,
volevo rispondere a drjulius e fornire una "uscita d'emergenza" minima.
FB non credo che sia un sito che rischia minimamente di essere oscurato, ed è più noto di IRC (scelta che tecnicamente mi sembra migliore, ma proprio per chi mastica meno come usare il pc, fb mi sembra la zattera + comoda per tutti)
Inviato il: 2/7/2011 1:47
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#14
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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@vuotorosso

Facebook non verrà mai oscurato, è vero, ma una pagina può essere chiusa (e non è nemmeno un evento così improbabile). Inoltre, valli a convincere i nostri 10000 fratelli luogocomunardi a iscriversi a FB! Last but not least, le possibilità "forumistiche" di FB sono alquanto limitate, laddove IRC invece permette conunicazioni lunghe, parallele e indisturbabili e anche scambi di file, cosa molto importante.
Dovendo immaginare una "Redazione in esilio" insomma, la circolazione di contenuti difficilmente potrebbe passare attraverso i social network (che comunque come "rally point" andrebbero effettivamente benissimo).

Dal mio umilissimo punto di vista comunque insisto con lo scambio degli indirizzi. In caso di "black out", il mezzo più universalmente accessibile rimane l'email. Tutti ce l'hanno già, tutti la sanno usare e può essere consultata in differita.
Inviato il: 2/7/2011 2:30
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  •  Calvero
      Calvero
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#15
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Citazione:



Dal mio umilissimo punto di vista comunque insisto con lo scambio degli indirizzi. In caso di "black out", il mezzo più universalmente accessibile rimane l'email. Tutti ce l'hanno già, tutti la sanno usare e può essere consultata in differita.


Vero, ma pensa che casino. La struttura del Forum e la maniera di essere funzionale a certe dinamiche, quelle di LC poi pfiiiuuuuu, come minkia le riassesti? ..

Io posso metterci solo un BOH
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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  •  vuotorosso
      vuotorosso
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#16
Dubito ormai di tutto
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Piu che altro la questione è proprio avere una condizione da sfruttare in caso di emergenza: qualora il sito subisse questa cosa (che se non ho capito male va notificata, con richiesta di rimozione dei file -link?- poi passa un periodo, 6 giorni, e se la roba è ancora li allora ti oscurano) abbiamo un salvagente facile.
Le e-mail dovrebbero essere già tutte a disposizione di Massimo e dei sistemisti, visto che sono fornite all atto dell iscrizione, per cui possiamo ricevere le info su come recuperare eventuali blackout (che secondo me nel caso di LC non ci saranno)

Ah e giustamente spiego perche secondo me non ci saranno: quello la deve pagare una multa di 700 trilioni, la gente guarda i divx anziche premium, levo i divx e aumento la base di premium: la gente non ha voglia di sbattersi. Poi magari dopo 2 mesi lo rimetto, intanto la base installata si è allargata e magari limito i danni da multa e non vendo tutte le aziende di famiglia. Motivo per cui noi ci troviamo con questa assurda legge ad-societàm, la definirei.
Ciao
VR
Inviato il: 2/7/2011 2:55
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#17
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#18
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Citazione:
Anche un canale IRC potrebbe aiutare in caso di "esodo" forzato e improvviso.


magari anche la cara e vecchia gabbly potrebbe risultare utile....

********


Si allarga la protesta contro la delibera Agcom: il 5 luglio "Notte della Rete"



Agorà digitale: "Moratoria subito del provvedimento sul diritto d'autore fino a riforma parlamentare"


Aggiornamento delle ore 21 (venerdì 1 luglio)

Le agenzie stampa stanno divulgando una comunicazione che proviene da "ambienti dell'Autorità Garante per le Comunicazioni" (Agcom): nel consiglio dell’Agcom del prossimo 6 luglio, rassicurano, non ci sarà nessuna approvazione definitiva di un provvedimento in materia di diritto d’autore. "L’articolato dello schema di regolamento sarà sottoposto a una pubblica consultazione nella quale tutte le parti interessate potranno pronunciarsi con le loro proposte e i loro suggerimenti". L’Autorità rassicura di proseguire pertanto secondo il metodo di "un aperto e democratico confronto" nel quale tutte le iniziative saranno, anche quelle più critiche, considerate e tutte le istanze saranno tenute "nel giusto conto nel rispetto dei ruoli di ciascuno".

La reazione dei radicali di Agorà Digitale non si è fatta attendere: "Iniziare una consultazione sul provvedimento relativo al diritto d'autore il 6 Luglio avrà l'unico effetto di consentirne l'approvazione nei mesi estivi, rendendo impossibile una reazione delle istituzioni e una mobilitazione della società civile. Ormai l'unica decisione democratica che può assumere l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni è quella di mettere in moratoria il testo fino ad una riforma parlamentare. Tantopiù che tale richiesta non viene più solo dalla società civile" scrivono il segretario dell'Associazione Agorà Digitale Luca Nicotra e Marco Perduca, Senatore Radicali/Pd.

"L'intero arco dei partiti, membri del Governo e il Presidente della Camera sono intervenuti per chiedere un passo indietro ad Agcom. Perciò, mentre in queste ore si organizzano raccolte firme da parte di parlamentari e oltre 100.000 mail sono giunte al presidente dell'Autorità e agli altri Commissari, Agcom e Calabrò si devono fermare" prosegue la nota. "Indipendenza non vuol dire autarchia. Anzi, proprio l'assenza di strumenti vincolanti da parte del Gove rno e del Parlamento nei confronti dell'Autorità, obbligano quest'ultima a dare la massima importanza al dialogo con le istituzioni, richiesto invano da giorni. A nulla servono le rassicurazioni di Calabrò. In democrazia il "fidatevi" non è accettabile. Ormai non è più una questione di apertura di una nuova consultazione, o di alcuni dettagli del testo che verrà approvato il 6 luglio. Agcom deve porre in moratoria la regolamentazione o metterà a rischio non solo la libertà di espressione, informazione e accesso alla conocenza, ma lo stesso funzionamento democratico delle istituzioni".
--------------------------------------------------------------------------------------------
TORINO, VENERDI' 1 LUGLIO ore 16

Si allarga la protesta contro l'annunciato intervento dell'Agcom (il Garante delle comunicazioni) su Internet e il diritto d'autore: la protesta si anima con la proclamazione della 'Notte della Rete'.

"Il 5 luglio, a 24 ore dall'approvazione della Delibera definita 'ammazza-Internet' dai blogger italiani, artisti, esponenti della rete, leader politici, cittadini e utenti del web si troveranno a Roma - informa una nota diffusa dal blogger e animatore del Popolo Viola Gianfranco Mascia - per una no-stop contro il provvedimento".

La delibera Agcom sugli Internet service provider (Isp) che dovrebbe essere approvata il 6 luglio contempla, in caso di segnalazione di una violazione del copyright, la rimozione dei contenuti per via amministrativa, senza passare per il sistema giudiziario.

Così, prosegue il comunicato, "l'Autorità per le Comunicazioni si arrogherà il potere di oscurare siti internet stranieri e di rimuovere contenuti da quelli italiani, in modo arbitrario e senza il vaglio del giudice. Su Internet oltre 130.000 cittadini hanno espresso il loro dissenso via email all'Agcom e cresce di ora in ora il passaparola su Facebook, una mobilitazione online e offline che ha già dimostrato con il referendum quanto possa risultare incisiva".

La protesta continua anche fuori dal web: 'La notte della rete', il 5 luglio alla Domus Talenti a Roma, è una no-stop in cui si alterneranno cittadini e associazioni in difesa del web, politici, giornalisti, cantanti, esperti: tutti contro il bavaglio alla rete. L'evento sarà in diretta streaming accompagnato dai tweet e dai messaggi indirizzati all'Agcom e sarà preceduto da una serie di flash-mob.

Sempre a Roma, ieri nella sede della rappresentanza italiana del Parlamento Europeo si è tenuto il convegno ’La cultura corre sul web’: un’occasione per confrontarsi, cercare soluzioni comuni e individuare strategie con cui proteggere il diritto d’autore nell’era di Internet facendo leva anche sulla legislazione europea.

A partecipare al convegno sono stati esponenti del mondo della politica, della cultura e dell’editoria tra i quali l’europarlamentare del Pd Luigi Berlinguer, il giurista Stefano Rodotà, il senatore del Pd Vincenzo Vita, componente della commissione di Vigilanza Rai e vicepresidente della commissione Cultura di Palazzo Madama. Al convegno hanno preso parte anche Zeno Zenkovich, in rappresentanza del direttore generale Siae, Nicola D’Angelo, il commissario Agcom rimosso dal ruolo di relatore per questa delibera (guarda caso era il solo che si batteva per i diritti degli internauti e non solo per le lobby del copyright), e il deputato del Pd Paolo Gentiloni, ex ministro delle Comunicazioni.

"Al convegno di ieri i sostenitori della delibera Agcom hanno battuto in ritirata" ha commentato Arturo Di Corinto, giornalista co-autore con Alessandro Gilioli del libro "I nemici della Rete", che era presente.

Il convegno basato su due tavole rotonde, ’Il Copyright nell’era digitale' e ’Come allargare la torta', è stato organizzata dal gruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo. Obiettivo dell’iniziativa: individuare forme di tutela del lavoro intellettuale favorendo un più largo accesso ai contenuti della rete.

«Finchè si affrontano questi problemi - ha spiegato l’ex ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer - nella contrapposizione tra chi reclama legittimamente il rispetto del proprio lavoro e chi reclama un largo accesso alla rete, non si risolve nulla. Di fatto, ci sono due beni in conflitto. Ma dobbiamo trovare una soluzione: il punto d’accordo è rappresentato dal fatto che l’accesso alla rete il più ampio possibile è nell’interesse di entrambi, di chi vuole sapere e di chi vuole consumare». Eppure gli scenari, rispetto al passato, sono notevolmente cambiati. E il vecchio diritto d’autore non appare più in grado di dare risposte certe. «Il vecchio modello del diritto d’autore, fondato sulla produzione prevalentemente cartacea - ha detto Berlinguer - è stato superato dal web». In questo contesto, la sfida di fronte alla quale si trovano i giuristi e gli uomini d’ingegno per Berlinguer «è quella di abbassare i prezzi e introdurre in questo modo la legalità con una ragionevolezza che la rende praticabile. Bisogna superare le barriere nazionali che ostacolano la circolazione dei beni». Per l’europarlamentare del Pd la soluzione è «allargare legalmente le eccezioni ad una visione stretta del diritto d’autore e trovare una forma di pagamento che sia sostenibile».

Sulla stessa linea il giurista Stefano Rodotà per il quale «è sbagliato pensare che si possa chiudere questa partita con una direttiva o peggio ancora con leggi o delibere repressive. L’esperienza di questi anni ci ha mostrato una dinamica che nessuno aveva previsto. Siamo in una fase molto aperta: almeno per il web -ha spiegato Rodotà- la conoscenza richiede la massima condivisione. Oramai non è più possibile ritenere che il vecchio diritto d’autore possa offrire delle norme valide ancora oggi».

Intanto sul fronte delle lobby industriali, anche l’Anica (Associazione dell’industria cinematografica) e l’Apt (Associazione dei produttori indipendenti) in una nota «hanno valutato positivamente, hanno sostenuto e sostengono con convinzione l’orientamento dell’Agcom». Enzo Mazza, presidente della Fimi (la federazione dell'industria musicale italiana), segnala che “il Dipartimento al Commercio Usa, nel suo rapporto sui Paesi ad alto tasso di pirateria, ha incoraggiato l’Italia ad assicurare che l’Agcom adotti e implementi con urgenza le regole per creare un efficace meccanismo contro la pirateria Internet”, e che a favore della delibera antipirateria dell'Agcom è anche l'associazione 100Autori .

Invece la Femi (Federazione dei Media Digitali Indipendenti) aderisce alla Notte della Rete, e contro la delibera si è pronunciato anche l’avvocato Guido Scorza, Presidente dell'Istituto per le Politiche dell'Innovazione e legale rappresentante della Femi.

Sulla presa di posizione dei 100Autori commenta Roberto Cuillo del Pd: «La delibera Agcom prevista per il 6 Luglio finge di difendere il diritto d’autore per poter censurare la rete. Spero che l’Associazione 100 autori non si faccia strumento di operazioni liberticide e soprattutto non diventi ostaggio dei network televisivi» .

E poi approfondisce: «Primo interesse di un autore dovrebbe essere quello della diffusione di massa del suo prodotto, non di recintarlo. Così come è interesse di tutti difendere il copyright e il lavoro creativo dalla pirateria alla luce delle nuove tecnologie. Ma questo non può essere fatto al di fuori da una normativa europea e sovranazionale. Soprattutto non può essere accettata la censura. E gli autori dovrebbero essere in prima fila nel respingere qualsiasi tentativo di repressione della creatività. La delibera dell’Agcom prevede la possibilità che possa essere la stessa Agcom a inibire gli accessi ai siti e chiuderli. Vale anche per i siti stranieri e tutto ciò in assenza di una legge approvata dal Parlamento che lo consenta. In teoria si potrebbero chiudere in un solo colpo Youtube e Facebook. È un provvedimento che va tutto nella direzione di difendere gli interessi della televisione e inibire l’attività spontanea e individuale della rete. Ed è sospetta la fretta con cui l’Authority sta cercando di far passare questa delibera: subito dopo i due turni elettorali e in un periodo di grande incertezza politica per la maggioranza. Tramite l’Agcom il governo consuma una vendetta sui risultati elettorali, mettendo un bavaglio alla Rete. Il copyright va difeso, ma non c’è copyright senza libertà».

L'ho citato perchè è un pensiero chiaro, non perchè è del Pd. A questo riguardo, è importante chiarire che la battaglia per la libertà su Internet è trasversale e bipartisan: non c'entra "essere di destra" o "di sinistra". Lo dimostra il fatto che per la libertà di Internet si è espresso proprio su questo blog ieri il presidente della Camera Gianfranco Fini.


articolo.....
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#19
Sono certo di non sapere
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Chi segue i siti e i blog di "controinformazione" sa che di movimentazioni contro "leggi che vogliono imbavagliare il web" ce n'è almeno una all'anno.

Solitamente la questione si dimostrava una bolla di sapone.

(qualcuno si ricorda ancora del "Primo sciopero dei blogger" ?)

C'è qualcosa di diverso questa volta che dovrebbe preoccuparci?

(non è una domanda retorica, vorrei capire meglio: magari qualcosa di cui preoccuparsi stavolta c'è davvero)
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Inviato il: 2/7/2011 19:06
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#20
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#21
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Fanculo ai marchi ed alle lobbies di potere, come diceva Stanislaw Lec “Bisogna moltiplicare le idee in modo che non vi siano guardiani sufficienti per controllarle” e se, per fare ciò, a volte, si è costretti a violare marchi, copyright, diritti, riproduzioni riservate eccetera, beh, allora, come diceva Albert Camus “Quando saremo tutti colpevoli, sarà la democrazia”!!

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"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
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Inviato il: 2/7/2011 22:52
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  •  Makk
      Makk
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#22
Mi sento vacillare
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Citazione:

Santaruina ha scritto:
Chi segue i siti e i blog di "controinformazione" sa che di movimentazioni contro "leggi che vogliono imbavagliare il web" ce n'è almeno una all'anno.

Perché di leggi così ce n'è una all'anno
Non sono i movimenti che si divertono a promuovere le azioni, anzi secondo me stanno tanto meglio quando non ci sono politici che guardano storto la "eccessiva libertà" della rete. Mediamente preferiscono star lì a parlare di ciò che li interessa, invece che delle intenzioni illiberali delle cariatidi.


Citazione:
Solitamente la questione si dimostrava una bolla di sapone.

Mah, invece capita che la mobilitazione e relativa eco mediatica (se è "roba di internet" fa fico pubblicarla) fanno ritirare "la questione" in fretta e furia (come successe a Prodi), allora forse è più una questione che la bolla di sapone t'ingloberebbe se non la fai scoppiare.
Sicuro che da soli non scoppiano, i provvedimenti di legge.


Citazione:
C'è qualcosa di diverso questa volta che dovrebbe preoccuparci?

Si, come sempre, e nello stesso tempo no.

In quanto LC c'è davvero poco di cui preoccuparsi, a mio avviso.
Il titolare di copyright deve contattare massimo e informarlo che c'è del materiale proprio da rimuovere dal sito. Massimo ha 48ore di tempo per rispondere e chiarire la questione (in realtà può solo dire "tolgo subito il filmato, la clip musicale" oppure "mi rifiuto").
Dopo 48 ore senza ottenere soddisfazione, il titolare di © si rivolge all'AGCOM, che cerca di "comporre le cose" per 5 giorni (in pratica come sopra: "Mazzucco, rimuovi o no il materiale della RAI che ti è stato segnalato?").
A quel punto e senza risposta positiva, AGCOM può ordinare la sospensione del sito.
Notare anche che RAI non può intervenire per una clip Mediaset e viceversa: se il sito rimuove il materiale RAI (accogliendo la richiesta) ma lascia millemila clip Mediaset o BBC, l'AGCOM nulla può.
Improbabilissimo che Massimo non faccia in tempo a rimuovere il materiale in tempo.


Ci si può preoccupare perché la scusa ufficiale è quella della pirateria, ma il precedente di scavalcare il diritto del presunto "infrattore" ad esporre il suo caso davanti a un giudice è giuridicamente molto grave.
E per vari altri motivi generali (impatto spropositato dei monopoli dei contenuti culturali sul diritto generale).

Sta poi a te pensare se queste siano "bolle di sapone".
Ma il succo di TUTTE le legislazioni restrittive della rete è "proteggere".
Dai ladri di contenuti multimediali, dai pedofili, dagli anarcoinsurrezionalisti, da alQaeda.
Questa qui in particolare è teoricamente antipirateria.
Inviato il: 3/7/2011 19:36
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#23
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Copyright, le linee guide dell'AgCom
L'intervento in cinque fasi per bloccare le violazioni

MILANO - Le linee guida sul nuovo provvedimento messo a punto dall'AgCom in tema di diritto d'autore sono state presentate lo scorso 17 dicembre. Prevedono obblighi precisi, uno più stringente dell'altro. Contemplano una forma di contraddittorio, ma pretendono di chiudere in cinque giorni l'intera procedura. Scaduto il termine, il contenuto giudicato «lesivo del copyright» va rimosso. In alternativa provvederà la stessa AgCom a farlo d'autorità.

IL SISTEMA ANGLOSASSONE - Si tratta di un'evoluzione del notice and take down, sistema adottato ovunque nel mondo che prevede un rapporto diretto tra reclamante e gestore del sito. Ma in questo caso il Pubblico s'intromette in un rapporto tra privati, facendo pendere la bilancia dalla parte del titolare del diritto.



LE CINQUE FASI - La delibera dell'autorità, o meglio le linee guide, delineano cinque fasi di intervento. La prima è la segnalazione. Il titolare del diritto segnala al sito la violazione. Se il contenuto non viene rimosso, viene coinvolta l'autorità che instaura il contraddittorio-lampo di cinque giorni. Quindi parte l'ordine di rimozione, e il monitoraggio successivo per verificare la corretta applicazione dello stesso.


http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_luglio_03/regole-intervento_90e95818-a592-11e0-980c-35d723c25df8.shtml


EDIT--------


La notte della rete contro il bavaglio imposto dall'agcom...appuntamento il 5 luglio.


Dopo le proteste e il montare della mobilitazione contro il bavaglio, l’Autorità ha fatto un piccolo passo indietro, facendo sapere che il sei luglio, giorno in cui è prevista la discussione della delibera, “non ci sarà nessuna approvazione definitiva” e che il provvedimento “sarà sottoposto ad una discussione pubblica”.


“Agcom risponde a tutto fuorchè agli interessi dei cittadini, ed è abituata a prendere le sue decisioni nell’ombra e sicuramente non si aspettava una mobilitazione così veloce sul web”, attacca Giulia Innocenzi, tra le promotrici della Notte della Rete e coordinatrice italiana di Avaaz.org. “Fonti interne – spiega – ci hanno detto che il sei luglio si pensava di votare la delibera: il fatto che ora si parli di “iniziare una discussione” è sicuramente una prima vittoria del movimento, ma dobbiamo comunque tenere alta la guardia perché potrebbero solo prendere tempo e votarla questa estate mentre gli italiani sono a mare. Noi chiediamo che la delibera va accantonata e basta”. Secondo gli attivisti non è un caso che questo ultimo tentativo di mettere il bavaglio alla Rete arrivi dopo le amministrative e il referendum dove Internet ha dimostrato tutta la sua capacità di coinvolgere le persone su questioni che li riguardano direttamente e informare i cittadini ormai stufi del “minzo-giornalismo”. “Il potere ha paura di Internet – conclude Innocenzi – e in tutto il mondo stanno cercando di metterle un bavaglio come quello passato in Spagna o la proposta in discussione in Francia che è già stata apripista a riguardo. Sta ai cittadini difendere questo strumento cruciale per il futuro della democrazia. E, su questo, in Italia stiamo dimostrando tutta la nostra forza e la nostra caparbietà. Di sicuro, non ci fermeremo né ci fermeranno”.
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Inviato il: 4/7/2011 8:11
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#24
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... già: prima ci hanno fregato con i telefonini cellulari, dove paghiamo fior di quattrini per farci goduriosamente controllare
(è un microchip legalizzato ...)
poi fessobuc e tvdecoder quali cavalli di troia per ulteriore controllo:
ora che ti hanno drogato a dovere con internet, te lo faranno pagare, eccome, in quattrini s'intende !
p.s.: da un mese ho cominicato una autotecnica a scalare per limitare al massimo l'uso del cell: è piu' facile del previsto ....
anche perchè l'80% delle tel inizia con DOVE SEI ?
non vi suona strano anche questa ? cosa sono riusciti a metterci in bocca ...

ciao bella gente ! pensiamoci su e nel frattempo piantiamo pomodori o altro di pulitamente commestibile ....
Inviato il: 4/7/2011 14:13
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#25
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Inviato il: 5/7/2011 8:44
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      fefochip
Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#26
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@ santaruina

io sinceramente non posseggo il tuo ottimismo "disfattista" (passami il termine usato creativamente).

che ci siano continui attacchi alla rete che naufragano sinceramente non mi fa sperare per il meglio.

mi sembra la tua una reazione un po come chi è abituato a uno sciame sismico ...della serie :"non mi posso preoccupare sempre".

il che da una parte è comprensibile ma dall'altra potrebbe "desensibilizzarci" a questi continui attacchi in modo tale che alla fine arriva quello "giusto".

@ Makk

Citazione:
In quanto LC c'è davvero poco di cui preoccuparsi, a mio avviso.

a mio avviso mica tanto.

la comunicazione all'interessato(in questo caso massimo) che avrebbe 48 ore(numero di ore che risale a una legge riguardante il diritto di rettifica degli anni 50 se non sbaglio)per rimuovere il contenuto in realtà sono una sciocchezza perche comunque l'ultima parola spetterebbe sempre all'agcom ed è proprio questo bypassare la magistratura che a mio avviso è il pericolo piu grande.

l'estensione di un potere legislativo (l'agcom non difende certo i diritti delle persone ma delle lobby) che scavalca quello legislativo .

il pericolo è immenso posto cosi.

mettiamo una fattispecie tanto per fare dei nomi a caso e usare un po di fantasia:

fessissimo : devi rimuovere quel video in cui mi sputtani perche all'interno c'è un video di matrix che è di proprietà di mediaset
redazzucco: ma scusa che "ciazzecca"?
fessessimo: niente ma cosi devi levare quel video
redazzucco: ma io non lo velo per quel motivo
fessissimo : se entro 48 ore non lo fai mi rivolgo all'agcom
redazzucco: fai un po te ...
dopo 48 ore....
agcom : sig. redazzucco deve levare quel video in cui compare uno spezzone di matrix
redazzucco: ma io posseggo addirittura i diritti per quel video in cui sono presente!
agcom: questo lo dice lei , noi le diciamo di levarlo altrimenti la sanzioniamo e lo leviamo di autorità

non si intravede nessun pericolo?

fate vobis...



X tutti


trovo comunque molto pericoloso questo continuo attacco alla libertà di internet perche denuncia a mio avviso l'intenzione chiara e limpida di irregimentare il web

per una completa e estesa analisi di questi attacchi vi rimando a un ottimo video di byoblu
edit ...
che è lo stesso video del link di Gisar
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più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Inviato il: 6/7/2011 16:09
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Re: ATTACCO AD INTERNET , Luogocomune a rischio!
#27
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6/7/2011

Il giorno della delibera Agcom sul diritto d'autore





Dopo la protesta organizzata in Rete contro la censura su Internet, secondo indiscrezioni il provvedimento è passato rivisto: 15 giorni di tempo anzichè 5 per rimuovere contenuti o contraddittorio


Dopo la protesta contro la censura che è culminata nella Notte della Rete ieri sera, oggi secondo indiscrezioni che circolano sul Web l'Agcom ha deliberato sul diritto d'autore online rivedendo solo alcuni punti del provvedimento che rischia di imbavagliare Internet.

All'inizio c'era speranza che Corrado Calabrò ci ripensasse e che il provvedimento decadesse, almeno così come era stato formulato. «Nessun testo che ipotizzi la chiusura dei siti da parte dell’Agcom in sostituzione del giudice o la limitazione dei diritti costituzionalmente tutelati, come la libertà di espressione, avrà il mio consenso» ha dichiarato questa mattina Michele Lauria, commissario dell’Agcom, interpellato dall’Agi prima che avesse inizio la riunione dedicata all’esame del regolamento sul diritto d’autore, regolamento che poi deve essere sottoposto a constatazione pubblica per 2 mesi.

Poco dopo nel feed #notterete su Twitter Layla Pavone ha scritto: "Sembra ci siano buone prospettive sul decadimento del provvedimento. Sembra che Calabro' non voti". Poi il sito Geekissimo ha postato in anteprima l'annuncio "Decisione rimandata": il presidente Agcom pare abbia annunciato che oggi ci sarà solo l’approvazione di uno “schema di regolamento” e che successivamente ci sarà una discussione pubblica sulla norma al fine di ottenere una “soluzione giusta ed equilibrata".

Fulvio Sarzana invece poco dopo ha parlato con un commissario dell'Authority e fuga ogni speranza, snocciolando nel suo blog i termini del provvedimento: "L’Agcom approva oggi 6 luglio lo schema di regolamento sul diritto d’autore con i voti di tutti i Commissari tranne quelli del Commissario Nicola D’Angelo e l’astensione del Commissario Michele Lauria. Il Commissario Gianluigi Magri, contrariamente a quanto era circolato nei giorni scorsi, riprende il ruolo di relatore e firmerà il provvedimento. All’interno del Provvedimento tutti i meccanismi di rimozione selettiva già annunciati e l’inibizione in casi di siti esteri all’accesso dei cittadini italiani che verranno segnalati ai provider italiani. Non si tratterebbe di un ordine impartito ai sensi del codice delle comunicazioni elettroniche per i provider, ma di un “warning”. Dopo alcuni warning l’Autorità si rivolgerà alla Magistratura. Il testo viene ora messo in consultazione per un periodo di 60 giorni. Il periodo di contraddittorio è esteso a 15 giorni. L’Autorità inoltre invierà una segnalazione al Governo relativa a possibili estensioni di poteri al fine di poter esercitare direttamente poteri inibitori".

Si attende ovviamente un comunicato ufficiale, vi terremo aggiornati.

articolo
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Inviato il: 6/7/2011 17:42
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#28
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L’Autorità inoltre invierà una segnalazione al Governo relativa a possibili estensioni di poteri al fine di poter esercitare direttamente poteri inibitori


Possibile estensione di poteri ?
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#29
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#30
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DIRITTO DI AUTORE, APPROVATO LO SCHEMA

ORA SI APRE UN PERIODO DI 60 GIORNI DI CONSULTAZIONE PUBBLICA. DI PIETRO ALL'ATTACCO
Diritto d'autore, approvato lo schema
Non ci sarà l'inibizione dell'accesso ai siti
L'Agcom dà il via libera alla regolamentazione del copyright nella rete. Rimozione dei contenuti tutelati



ROMA - L'Agcom, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato con sette voti a favore un astenuto e un voto contrario lo schema di regolamento sul diritto d'autore che nell'attesa dei giorni scorsi aveva scatenato la protesta della rete, e che viene posto ora ad una consultazione pubblica di 60 giorni, nel corso della quale tutti i soggetti interessati potranno fare pervenire proposte e osservazioni al testo che al momento è dunque solo provvisorio. Lo schema prevede che per la rimozione dei contenuti coperti da copyright, «la procedura dinanzi all'Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti». La procedura, inoltre «non prevede alcuna misura di inibizione dell'accesso ai siti internet», misura questa particolarmente temuta alla vigilia della riunione dell'autorità di garanzia.
IL COPYRIGHT - Lo schema del provvedimento si divide in due parti. La prima è relativa alle misure da sviluppare per favorire l'offerta legale e la promozione effettiva dell'accesso ai contenuti da parte degli utenti. La seconda partecontiene una serie di misure a tutela del diritto d'autore e si articola in due fasi: una relativa al procedimento dinanzi al gestore del sito, la seconda al procedimento dinanzi all'Autorità. Nella prima fase, se riconosce che i diritti del contenuto oggetto di segnalazione sono effettivamente riconducibili al segnalante, il gestore del sito può rimuoverlo lui stesso entro 4 giorni, accogliendo la richiesta rivoltagli (notice and take down). Nella seconda fase, qualora l'esito della procedura di notice and take down non risulti soddisfacente per una delle parti, questa potrà rivolgersi all'Autorità, la quale, a seguito di un trasparente contraddittorio della durata di 10 giorni, potrà impartire nei successivi 20 giorni (prorogabili di altri 15) un ordine di rimozione selettiva dei contenuti illegali o, rispettivamente, di loro ripristino, a seconda di quale delle richieste rivoltegli risulti fondata. La procedura dinanzi all'Autorità è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti. Inoltre, come tutti i provvedimenti dell'Agcom, anche le decisioni in materia di diritto d'autore potranno essere impugnati dinanzi al TAR del Lazio.

LE ECCEZIONI - La procedura non riguarda (sulla base del principio del fair use): i siti non aventi finalità commerciale o scopo di lucro; l'esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione; l'uso didattico e scientifico; la riproduzione parziale, per quantità e qualità, del contenuto rispetto all'opera integrale che non nuoccia alla valorizzazione commerciale di questa.

«TESTO SENZA AMBIGUITA» - «Abbiamo messo a punto un testo attentamente riconsiderato, dal quale sono state eliminate ambiguità e possibili criticità, fugando così qualsiasi dubbio sulla proporzionalità e sui limiti dei provvedimenti dell'Autorità e sul rapporto tra l'intervento amministrativo e i preminenti poteri dell'Autorità giudiziaria». Questo il commento del presidente dell'Agcom Corrado Calabrò, dopo l'approvazione da parte dell'Autorità dello schema di delibera sul diritto d'autore.

L'ATTACCO DI DI PIETRO - Il numero uno dell'Idv, Antonio Di Pietro, attacca però l'Agcom all'interno di una lettera aperta ai leader di Pd e Sel, Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola, in cui propone anche la convocazione degli «stati generali dell'informazione». L'Authority, secondo l'ex pm, «pone un bavaglio alla Rete, unico baluardo della democrazia in questi tempi bui e strumento fondamentale che ha veicolato le informazioni sui referendum. Ha confermato ancora una volta di non essere fuori dal gioco ma di farne parte. Anche per questo occorre rivedere la composizione e la natura stessa di questo organo che potrebbe essere costituito da un garante unico e indipendente dalla politica».


corriere.it


comunicato dell'agcom con tutte le norme
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Inviato il: 6/7/2011 19:01
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