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   Generico 11 settembre
  Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi

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  •  wells
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Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#1
Mi sento vacillare
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Una delle aree di maggiore concentrazione delle incongruenze e delle inesattezze delle versione ufficiale, è quella del volo 93.
In particolare, il movimentatissimo traffico telefonico (37 telefonate) tra i passeggeri, i loro familiari, il 911, gli operatori della Verizon, con l’Fbi che seguiva da vicino una serie di chiamate, registrandone e trascrivendone qualcuna di particolare importanza, come vedremo nel dettaglio.
Intanto, una rivelazione che potrebbe gettare nuova luce sull’episodio, e si tratta di una rivelazione assai autorevole, venendo dall’ex-presidente del National Transportation Safety Board (NTSB), Ellen Engleman.

Ironically, fortuitously, take your choice, 12 days prior to the incident on September 11th, we were going though a tabletop exercise. It was actually much more than a tabletop...in preparation for the Olympic...which was a full intermodal exercise...Part of the scenario, interestingly enough, involved a potentially highjacked plane and someone calling on a cell phone, among other aspects of the scenario that were very strange when twelve days later, as you know, we had the actual event.
(National Transportation Security Summit. Washington, DC, Oct. 30, 2001. “MTI Report S-01-02,” Mineta Transportation Institute, San José State University, 2001).

Dunque, una specie di esercitazione, comunque non ben specificata (“tabletop exercise”, “much more than a tabletop”, “a full intermodal exercise”), completamente sconosciuta, a differenza dei vari “Vigilant Guardian”, “Global Guardian” ecc., che si fa realtà.
Per obbligo di citazione, devo ricordare che l’argomento delle telefonate dal volo 93 è già stato discusso qui e qui, senza, però, gli eventuali riferimenti allo scenario prospettato dall’ex-presidente del National Transportation Safety Board.
_________________
«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 15/10/2007 21:07
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  •  Bambooboy
      Bambooboy
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#2
Mi sento vacillare
Iscritto il: 27/12/2006
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se non ci si "esercita", non si puo' essere sicuri dei "risultati".
mica comandano degli "sprovveduti".
Inviato il: 15/10/2007 21:47
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#3
Mi sento vacillare
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Una prima questione che mi piacerebbe dirimere, per l’apparente, clamorosa paradossalità del dato, è quella di alcuni tabulati telefonici presentati dalla Verizon, e acquisiti agli atti del processo.
Secondo questi tabulati, una telefonata effettuata da un passeggero, Jeremy Glick, ai suoi familiari, sarebbe durata più di due ore.
Un’altra effettuata da un altro passeggero, Todd Beamer, a un’operatrice della stessa Verizon, sarebbe durata più di un’ora.
Le chiamate sono state effettuate dagli airfone presenti a bordo dell’aereo.
Queste le rispettive pagine:

Glick
Beamer

Nel caso di Beamer, l’operatrice afferma di aver chiuso la comunicazione praticamente subito dopo aver cessato di parlare con Beamer.

Jefferson's supervisors instructed her to hang up the phone when there were no other sounds audible. About 10 minutes after she broke the connection, she learned that United Flight 93 had crashed. (Intervista a Wes Smith, «The Orlando Sentinel», 10 settembre 2002).

In un secondo momento, a distanza di 24 ore, corregge la sua dichiarazione e dice di aver chiuso la comunicazione dopo 15 minuti.
Durante i quali afferma di non aver sentito niente:

KING: Did the phone go dead, or did he leave the phone?
JEFFERSON: No, the phone was still open. I held the line for about 15 additional minutes.
KING: What did you hear?
JEFFERSON: Nothing. It was silent. It was silent. Hoping that someone would come back to the plane -- to the phone. At that point we had heard over the radio that the plane had just crashed.


(CNN LARRY KING LIVE, Special Edition: September 11: One Year Later, Aired September 11, 2002 - 21:00 ET)

Secondo la mia opinione, da persona comune, se da un lato del ricevitore la telefonata viene chiusa, dall’altro lato l’apparecchio stesso si disintegra, la durata di una telefonata si dovrebbe interrompere.
Questo, usando una logica molto elementare.
Non escludo che questi fenomeni possano essere regolati da logiche diverse, più sofisticate, che in questo momento sinceramente mi sfuggono.
_________________
«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 15/10/2007 22:59
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  •  wells
      wells
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#4
Mi sento vacillare
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Venendo alle telefonate, le più famose sono quelle di Deena Burnett, moglie di Tom Burnett, che si presume essere uno dei passeggeri che ha condotto l’assalto ai terroristi.



A tutt’oggi, Deena Burnett sostiene di aver ricevuto quattro telefonate dal cellulare di suo marito.
E lo sostiene sul sito della Fondazione di famiglia, con la successione cronologica e la trascrizione di tutte le telefonate.
La Burnett, in sei anni, non ha cambiato la sua versione di una virgola.
Tutte le fonti giornalistiche e televisive, dai maggiori network e giornali americani al più sperduto foglio locale, sono concordi.
Quattro telefonate, tutte da cellulare.
Lo sostenne in una intervista rilasciata alla Cnn, non a caldo ma nel 2002:

MATTINGLY: What Deena Burnett is looking for is an understanding of her husband's last minutes alive that began with a series of cell phone calls high over Pennsylvania.
BURNETT: My husband called me four times that morning from the airplane on his cell phone. He told me he was putting a plan together to take back that aircraft.


Lo sostenne in un libro molto importante, che la stessa Commissione d’Inchiesta annovera tra le sue fonti, ossia il libro di Jere Longman, Among the Heroes: United Flight 93 and the Passengers and Crew Who Fought Back, 2002.

Lo sostenne in una intervista rilasciata alla Cbs, nel 2003.

Tom Burnett made four cell phone calls from Flight 93 to Deena Burnett at home, telling her he and some other passengers were going to "do something." Months later during the investigation, Deena Burnett got to hear his voice one last time, indicating to Deena Burnett that he had succeeded in reaching the cockpit.

Lo sostenne nel 2006, all’uscita del suo libro, Fighting Back: Living Life Beyond Ourselves:

Deena tells about the incredible details of that horrific day, the now famous four cell phone calls her husband made to her from the plane.

E lo sostenne, naturalmente, nel libro stesso (p. 61): “I looked at the caller ID and indeed it was Tom’s cell phone number”.

Queste dichiarazioni sono importanti per due motivi.
Il primo, perché una telefonata realmente ricevuta alle 9:27 farebbe crollare tutto l’impianto ufficiale, che vuole il dirottamento iniziato alle 9:28.
[Rel. della Commissione d’Inchiesta: “The hijackers attacked at 9:28”, p. 11].
Per evidenti ragioni non si può descrivere come avvenuta, alle 9:27, una cosa che comincia alle 9:28.
Il secondo, perché delle 4 telefonate partite dal cellulare di Bennett nei resoconti ufficiali non si trova traccia.
Trattandosi, almeno per le prime due, di chiamate fatte a orari in cui l’aereo viaggiava a 35-40 mila piedi di quota, sarebbero davvero molto difficili da spiegare.
_________________
«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 16/10/2007 11:05
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#5
Mi sento vacillare
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Perché, a mio parere, l’obiezione psicologica (“era sotto stress”, “non ricorda” ecc.) in questo caso non funziona?
Primo, perché la Burnett (una flight attendant della Delta Airlines) mostra padronanza della situazione e grande sangue freddo.
Secondo, perché fin dalla seconda telefonata è assistita da un agente di polizia e da altri membri della famiglia.
Terzo, perché prende immediatamente nota delle telefonate.
Nella miniserie televisiva dell’ABC, Path to 9/11, che tante polemiche ha scatenato negli Stati Uniti, una delle prime immagini che riguardano l’episodio del volo 93 vede appunto Deena Burnett che si precipita a prendere appunti non appena riceve la prima telefonata.

http://www.youtube.com/watch?v=t_BxBGi-Wcs — Min. 01:40

Non che gli sceneggiati costituiscano una fonte credibile, è ovvio, ma si assume un dato di fatto comunemente accettato, e che trova un riscontro preciso nelle dichiarazioni della stessa Burnett:

She noted the precise time for each call to the couple's California home: 6:27, 6:34, 6:45 and 6:54 a.m. The last one — in which Tom told her, "Don't worry, we're going to do something" — ended less than 10 minutes before the hijacked Boeing 757 plunged into a Pennsylvania field as passengers fought hijackers for control. («Usa Today», Updated 9/11/2002 10:13 AM)

Ne ha preso nota, ha riempito tre pagine.
Le conserva e le guarda tutti i giorni.

that day on a shopping list in her kitchen as he spoke. Deena carries a three-page copy of that transcript in her purse and in her car at all times.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 16/10/2007 12:53
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#6
Mi sento vacillare
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Fin qui i dati riscontrabili nei documenti che sono a disposizione (libri, giornali, tv ecc.) e mai contestati.
Poi sono comparsi i resoconti ufficiali, che smentiscono pressoché in blocco, come sappiamo, le dichiarazioni della Burnett, sulla base dei tabulati del traffico telefonico.
Agli atti del processo Moussaui, per la precisione Exhibit P200055, l’uso del cellulare sparisce, le telefonate da quattro diventano 3.
Tutte risultano fatte dai telefoni di bordo, secondo questa successione e questa durata:

– 9:30:32, 28 secondi;
– 9:37:53, 62 secondi;
– 9:44:23, 54 secondi.

Le prime due chiamate sono spostate in avanti di 3 minuti, rispetto agli orari annotati dalla Burnett.
L’ultima scompare del tutto.
Evidente che l’Fbi, incaricata delle indagini, non ha tenuto in nessun conto le dichiarazioni della Burnett, obliterandole dagli atti ufficiali.
Altrimenti bisognerebbe pensare che la Burnett usa una versione (airfone) per la polizia e un’altra (cellulare) per i giornali, i libri, le tv, il sito della sua fondazione, le centinaia di conferenze che ha fatto in giro per l’America.
Con le ovvie conseguenze per la sua serietà e la sua credibilità.
Ma non è così.
Allo stato delle cose, l’Fbi non ha affatto respinto le dichiarazioni della Burnett, come risulta dai verbali del processo Moussaui (April 11, 2006, 1:30 p.m.).
Vediamo come un agente dell’Fbi ha affrontato la relativa deposizione.

Q. The next caller, please. Would you tell us who that caller was.
A. Yes, sir, this is Thomas Burnett, Jr. Records, airphone records indicate that Mr. Burnett made three phone calls from rows 24 A, B, and C and 25 A, B, and C. However, Thomas's wife, Deena, reported that there may have been additional cell phone calls made to her.


La formula è interlocutoria, molto vaga: Deena Burnett «ha riferito che ci possono essere state altre telefonate, telefonate aggiuntive, fatte con il cellulare».
Una cosa che, di fatto, non significa niente.
Ma il giudice conclude positivamente: «So, she spoke to her husband repeatedly that day, is that correct?».
La risposta è «Yes, sir».
Si ammettono le telefonate fatte dal cellulare, ma non si parla del loro numero, né dell’orario.
Neppure ne risulta traccia nell’Exhibit P200055, che parla solo delle (presunte, e a quanto risulta mai prima reclamate dall’interessata) chiamate da airfone.
Ma questo è lo stile di tutto il processo.
Sommario, come magari meglio vedremo in seguito.
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Inviato il: 16/10/2007 17:31
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#7
Mi sento vacillare
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Nel corso della stessa udienza, vediamo la chiamata di Jeremy Glick, durata più di due ore [vedi sopra, post n. 3].
La durata, all’apparenza paradossale, trova una sua spiegazione.
I familiari (o gli operatori della GTE-Verizon per conto dei familiari) hanno volutamente tenuto la linea aperta.
Questa la relativa trascrizione:

Q. Now, we see on that call that, the call is made at 9:37, but
that the call length was 7,565 seconds, which would take us well
past the time that the plane crashed at 10:03.
Can you explain to the jury why it is that there were so
many seconds on that.
A. The GT airphone operators actually left the call open well
past the time of Flight 93 crashing in Pennsylvania.


Ma la stessa formula che spiega l’episodio (uno dei due poli è rimasto in collegamento) getta un’ombra assai sospetta sull’altro episodio, quello di Beamer, nel quale si riporta la durata di un’ora per una chiamata cessata molto prima, perché Lisa Jefferson, l’operatrice telefonica, aveva tolto la comunicazione.
Due azioni diverse, lo stesso risultato.
Nessuna domanda, peraltro, durante l’udienza, sulla durata di quella telefonata: 3.925 secondi, ossia più di un’ora.
Si conclude: «Ms. Jefferson stayed on the phone until Flight 93 had crashed».
Il che contraddice, naturalmente, la versione della Jefferson, che aveva dichiarato di essere rimasta in attesa per 15 minuti.
E lascia del tutto inspiegato il mistero della durata della telefonata di Beamer.
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Inviato il: 16/10/2007 20:53
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#8
Mi sento vacillare
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Non sarebbe il primo caso di una telefonata totalmente fabbricata
e inserita in un contesto di estrema ambiguità.
Esiste il caso, abbastanza famoso (anche in Italia), di Barbara Olson.
Un caso demolito non dai cosiddetti cospirazionisti (Griffin e Balsamo in particolare,
che hanno fatto solo confusione), ma dagli stessi atti del processo Moussaui.
Nei quali si parla delle telefonate di Barbara Olson al marito,
Ted Olson, Solicitor General degli Stati Uniti:

At 9:15 a.m. and at 9:26 a.m., Flight 77 passenger Barbara Olson called her husband, Ted Olson, and spoke to him for about one minute before the call was cut off. Barbara Olson reported that the flight had been hijacked by hijackers wielding knives and box cutters and that all the passengers were in the
back of the plane.
At 9:20 a.m. and 9:31 a.m., Barbara Olson again called and spoke to her husband, Ted Olson.
She reported that the pilot had announced that the flight had been hijacked.
Ted Olson asked Barbara her location, and she replied that the plane was flying over houses.
Ted Olson told his wife of the two previous hijackings and crashes.

(Udienza March 7, 2006, 1:30 p.m)

Ma quando poi si vanno a cercare i riscontri di queste telefonate,
si trova che non ne risulta traccia:





o che sono etichettate come chiamate di sconosciuti fatte a sconosciuti.


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Inviato il: 17/10/2007 17:41
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#9
Mi sento vacillare
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Altrettanto esiziali delle dichiarazioni di Deena Burnett, o forse più, in quanto riportano un particolare assai specifico e verificabile, inserito nel cuore stesso degli eventi, sono le dichiarazioni di Lyz Glick.
La quale sostiene di aver visto la prima torre cadere mentre stava parlando al telefono con il marito.

LYZ GLICK: He began to ask me, 'Are they crashing planes into the World Trade Center?' I guess one of the other passengers had spoken to his mother, I believe it might have been, and that message might have been relayed. So he asked that. And then I am watching on the big screen television in front of me the World Trade Centers collapsing. (ABC, 09/18/01)

Sull’orario del crollo della prima torre non ci sono dubbi: 9:59.
Alle 9:59, secondo le registrazioni del Cockpit Voice Recorder, si stava svolgendo una battaglia furiosa.

09:58:57 _ (They want to get in here. Hold, hold from the inside. Hold from the inside. Hold).
09:59:04 _ Hold the door.
09:59:09 _ Stop him.
09:59:11 _ Sit down.


La contraddizione è evidente.
La Glick fornisce questa sua versione anche nel libro di Jere Longman già citato (Among the Heroes: United Flight 93 and the Passengers and Crew Who Fought Back): «One of the towers had just fallen». (p. 207).
Sono, dunque, le 9:59.
La telefonata prosegue, e solo più tardi, nel corso della conversazione, Jeremy Glick accenna al fatto che si sta parlando di tentare l’assalto, e di mettere ai voti la proposta.

He said that they were taking a vote. There were three other guys as big as him. Was that a good idea? What should they do? (p. 216)

Dunque si mette ai voti la proposta di lanciare un assalto che, secondo le registrazioni del CVR, era già stato lanciato.
Su questo episodio la Glick fu interrogata dall’Fbi una prima volta il 12 settembre 2001.
Ma ha mantenuto la sua versione in diverse interviste rilasciate successivamente: NBC, 8/20/02 (“And then the first tower collapsed”); in un suo intervento nel documentario Flight 93:A Reconstruction (“It was valuable information for him to have”), sempre nel 2002, ecc., a parte quella all’ABC che abbiamo già visto.
L’Fbi stava registrando la sua telefonata.

Ten minutes into the 30-minute call with her husband, Lyzbeth Glick asked her father to call the FBI on a separate line, Hurwitt said. FBI agents monitored the last 20 minutes of the call and are studying a tape and transcript. («The Washington Post», 13 settembre 2001)
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Inviato il: 18/10/2007 12:33
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#10
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"Hi, Mom, this is Mark Bingham!...you believe me don't you?"

...difficile commentare questa telefonata, vero?
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La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. Nikola Tesla
Inviato il: 18/10/2007 12:50
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#11
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Il passaggio nel quale Lyz Glick dice di aver visto la torre crollare, alle 9:59, mentre è al telefono con il marito, è raccontato anche nel film-documentario The Flight That Fought Back, sommariamente recensito tempo fa su un sito italiano di debunking.
Come detto nel post precedente (#5), le scene di un film o di un documentario non hanno in sé alcun valore oggettivo. A volte sono la testimonianza di un dato condiviso e verosimile, corroborato da una serie di precisi riscontri.
Questo il riferimento alla torre crollata.

He (Jeremy Glick) said do you think my plane is going to go there too?
And you know it is so surreal..I almost laughed a little....nope...it's not going there...because there is nothing really left of it.

(The Flight That Fought Back DVD - 0:42:27)

Il momento del voto è successivo:

He (Jeremy Glick) said I am going to take a vote whether we should attack the hijackers.
(The Flight That Fought Back DVD - 1:04:50)

Quello del Let’s Roll verrà dopo.



Lyz Glick in The Flight That Fought Back
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Inviato il: 18/10/2007 21:23
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#12
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Prima di proseguire mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse [post #3] come sia possibile la sopravvivenza, a qualsiasi titolo, o il perdurare di una telefonata fra un telefono che viene chiuso, togliendo la comunicazione, e un aereo che si è schiantato al suolo, sbriciolandosi in milioni di pezzi.
L’operatrice della GTE-Verizon chiude la telefonata alle 10:03 (secondo una versione, quella ufficiale) o alle 10:18 (secondo un’altra versione).
Secondo i tabulati la telefonata è durata fino alle 10:45, quando l’aereo si era abbattuto 42 minuti prima.

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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#13
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Va anche detto che i film e i documentari sul volo 93 sono assai più verosimili della versione ufficiale dei fatti.
Di certo sono più credibili, e fondamentalmente più seri, del processo Moussaui.
Abbiamo visto il caso della Olson, quello delle telefonate di cui parla la Burnett, e la solenne panzana della durata della telefonata di Beamer.
Vediamo come al processo viene trattata la telefonata di Cee Cee Lyles, una delle hostess del volo 93.
La trascrizione è testuale (Udienza April 11, 2006 – 1:30 p.m.)

Q. The next caller, please. Who is this caller?
A. This is CeeCee Lyles. She was a flight attendant for 93. She placed two phone calls, one utilizing the airphone from row 32 ABC, and a second she utilized her personal cell phone.
Q. And both of those were to her husband, is that correct?
A. Yes, sir, in Florida.
Q. Okay, we are going to leave that for another witness. If we could move on to the next caller please. Who is this caller, sir?


Tutto qui.
Le cose non sono affatto così semplici, e per questo episodio è possibile partire da riscontri oggettivi, pienamente recepiti dalla versione ufficiale, senza che questo abbia sollevato il minimo dubbio sul reale andamento dei fatti.
Questa la registrazione del cockpit voice recorder.

09:57:55 _ (Is there something?)
09:57:57 _ (A fight?)
09:57:59 — (Yeah?)


La battaglia per riprendere il controllo dell’aereo è in pieno svolgimento.
La telefonata di Cee Cee Lyles è registrata alle 9:58:00.





Così la riassume il marito, che la riceve:


…when I answered the phone, I said hello -- I looked at the caller ID and seeing that it was her, so I said -- I answered the phone like I normally do, I said, "hello, babe, how are you doing?" And she just said, "babe," -- because that's what we call each other -- she said, "my plane has been hijacked, I'm just calling to let you know that I love you, and -- tell the kids that I love them.

Poi:

…we were just -- she was just telling me that she loved me, tell the kids, and then we said a prayer.

E dopo la preghiera, ancora, dice:

And then, she said that they were -- she said that OK, it's getting ready to happen, and then she said, "they're forcing their way into the cockpit." She was, you know, detailing what was happening, and then she started screaming. Then, she started talking to me, telling me that she loved me, then she started screaming again. Then we got disconnected.

Secondo il marito sono trascorsi due minuti.
Anche non volendo prendere questo dato alla lettera, non esiste nessuna concordanza con la registrazione del cockpit voice recorder.
La scena, a quest’ora, non dovrebbe essere granché dissimile da questa:

http://www.youtube.com/watch?v=g0im8Iun91g

con i passeggeri che tentano di fare a pezzi “the little guy” [così è definito il terrorista negli atti del processo] che li teneva a bada, armato di un taglierino e di una finta bomba.
La Lyles, ex-agente di polizia, “a street-smart former police detective”, addestrata al combattimento, che non solo si estrania da quei fatti e non partecipa all’assalto, ma parla al marito come se ciò non stesse succedendo, non è plausibile.
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#14
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Citazione:

cnj ha scritto:
"Hi, Mom, this is Mark Bingham!...you believe me don't you?"

...difficile commentare questa telefonata, vero?


Quella parte della conversazione di Bingham è la più popolare.
Non, secondo me, la più notevole.
In realtà Bingham sembrava più interessato a far sapere da che tipo di telefono stesse chiamando.

I’m on a flight from Newark to San Francisco and there are three guys on board and they have taken over the plane and they say they have a bomb.

Racconta la madre:

At some point he added, “I’m calling you from the Airfone”.

E ancora:

When he did come back, he repeated, “I’m calling you with an Airfone’.
I remember that distinctly because I knew Airfones are pretty conspicuous things…


Come dire: mi stanno per fare la pelle, io chiamo mia madre e le dico: «Mamma, sono Marco Rossi e chiamo da una cabina telefonica...Guarda mamma che chiamo da una cabina telefonica».
Questo significa voler prendere la gente per i fondelli.
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«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 22/10/2007 20:50
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#15
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Quella di Edward Felt è generalmente indicata come l’ultima telefonata effettuata dal volo 93.
Questo non è esatto, poiché del tutto contemporanea [9:58] è la telefonata effettuata dalla hostess Cee Cee Lyles al marito.
La durata della telefonata della Lyles, secondo la testimonianza del marito, sarebbe all’incirca di due minuti.
Quella di Felt, secondo le fonti giornalistiche, sarebbe di 70-78 secondi.
Di questa telefonata esiste una registrazione effettuata dall’Fbi e mai resa pubblica.
Secondo una prima versione dei fatti, Felt avrebbe chiamato il 911 (il servizio per le emergenze), riferendo di un’esplosione avvenuta a bordo e della presenza di fumo. Cito, per sintesi, la versione fornita dalla ABC:

The operator reports: “He heard some sort of explosion and saw white smoke coming from the plane and we lost contact with him”.

L’operatore in questione si chiama Glenn Cramer.
Una versione del tutto analoga, fra l’11 e il 12 settembre, con gli stessi accenni al fumo e alla esplosione, venne fornita da tutti i principali media americani. Da «Usa Today» al «Washington Post», a Fox News, oltre a media locali come ThePittsburghChannel, giornali europei come il «Guardian» e televisioni europee di primissimo piano come la BBC.
Al contrario di quanto sostenuto con sconcertante superficialità su un sito italiano di debunkers, dove si sostiene che la notizia venne pubblicata più o meno isolatamente da un giornale di San Francisco e poi ripresa da non meglio identificate altre fonti [testuale: «Sembra che tutte le fonti di questa affermazione si rifacciano a un articolo pubblicato (Associated Press) su SF Gate News dell'11 settembre 2001»], la notizia proviene da una delle fonti più autorevoli del mondo, ossia la Associated Press, la maggiore agenzia di stampa americana, che rilancerà la notizia anche l’indomani, così come faranno per loro conto numerosi giornali americani: lo stesso «Washington Post», «Pittsburgh Post Gazette», «Chicago Tribune», e molti altri.
Dopo di ciò, le dichiarazioni di Cramer sono state secretate, e il nastro della telefonata è stato confiscato dall’Fbi.
A Cramer è stato proibito di rilasciare interviste o dichiarazioni (“received orders not to speak to the media”, «The Independent», 13 agosto 2002; “Glenn Cramer has now been gagged by the FBI”, «Daily Mirror», 12 September 2002).
Delle presunte smentite a queste dichiarazioni di Glenn Cramer (e dunque al tipo di allarme lanciato da Edward Felt) ci occuperemo caso mai in un secondo momento.
Esplosione e fumo a parte, per la telefonata di Felt vale in buona parte il ragionamento già fatto per la telefonata di Cee Lyles [#13].
Secondo le registrazioni del cockpit voice recorder alle 9:58 la rivolta dei passeggeri è già in pieno svolgimento.
Felt non solo non vi partecipa, ma nella sua telefonata al 911 non ne fa alcuna menzione.
Non solo. Dagli atti del processo già citati si apprende che i passeggeri erano tutti raccolti nella parte posteriore dell’aereo:

Q. By the way, is that consistent with the fact that the passengers on that flight were herded to the back of the -- back of the airplane?
A. Yes, sir.


Felt deve sapere che sono state fatte altre 36 telefonate, e che le autorità sono tutte avvisate.
Non c’è ragione di avvisare le autorità di un dirottamento che tutti conoscono e non avvisarle del fatto che una sommossa è in pieno svolgimento.
Il suo comportamento non trova spiegazioni plausibili.
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Inviato il: 25/10/2007 0:52
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  •  TomTom
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#16
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Caro Wells, sull'argomento telefonate ne sai più tu dell' FBI (anche se l' FBI sa con certezza della falsità delle telefonate...).
Riguardo ai tre argomenti che hai citato sul perchè la Burnett non può aver sbagliato ne cito un altro:
4) Perchè è difficile che una persona si dimentichi dell'ultima volta che ha PARLATO COL PROPRIO MARITO...

Riguardo poi alle telefonate: l'audio originale è quello che si sente in Loose change?
Un'altra cosa sulla quarta chiamata della Burnett: ma l'FBI non poteva controllare i tabulati in entrata di casa Burnett? Ho sentito dire che non si può a causa della privacy, ma se la Burnett fosse stata accondiscendente si sarebbe potuto consultarli, o almeno credo...
A proposito del super rispetto della privacy negli USA, come la mettiamo col Patriot Act?
Inviato il: 25/10/2007 20:33
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#17
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sull'argomento telefonate ne sai più tu dell'FBI...

A giudicare dagli atti del processo [vedi sopra: #6, #7, #13], non ci vuole molto.

Riguardo poi alle telefonate: l'audio originale è quello che si sente in Loose change?

Del volo 93, che io ricordi, la sola registrazione è quella di un messaggio-audio lasciato da Cee Lyles al marito, e che il marito stesso, stranamente, risulta non aver mai ascoltato.
Delle altre, l’Fbi non ha rilasciato niente.
La ragione sarebbe quella di non turbare i parenti delle vittime.
Potrebbero rilasciare delle trascrizioni, visto che i parenti sono tranquillamente lasciati turbare dalle migliaia di trascrizioni apocrife, inesatte, mal ricostruite ecc. Magari finirebbe lo strazio.

Riguardo ai tre argomenti che hai citato sul perchè la Burnett non può aver sbagliato ne cito un altro:
4) Perchè è difficile che una persona si dimentichi dell'ultima volta che ha PARLATO COL PROPRIO MARITO...


Tanto più se ne prende nota. E in ogni caso l’opzione “era sotto stress” ha valore zero, ed è retrattile. Nel senso che la Burnett può aver ricevuto 44 telefonate e – sotto stress – averle dimenticate.
Ma di sicuro la Burnett è più attendibile dei tabulati telefonici ricostruiti dall’Fbi e presentati al processo. Tabulati provati come falsi in almeno un paio di casi.
Interrogato sulla questione, un debunker specializzato nella materia così ha risposto:

Domanda: Ti chiedo di spiegarmi la ragione per la quale una telefonata di cui si sostiene di conoscere il chiamante (Barbara Olson, da un aereo, via operator) e il chiamato (suo marito, da un ufficio del governo degli Stati Uniti), risulta fatta da sconosciuti a sconosciuti.

Risposta: Mi spiace, hai finito i gettoni da un pezzo e non facciamo più credito

Domanda: Ti chiedo di spiegarmi la ragione per la quale una telefonata di cui si sostiene di conoscere il chiamante (Barbara Olson, da un aereo, via operator) e il chiamato (suo marito, da un ufficio del governo degli Stati Uniti), risulta fatta da sconosciuti a sconosciuti.
2) Perché la telefonata di Beamer dura un’ora, con un telefono spento e un aereo schiantato? È oggetto del tuo articolo. Sottotitolo: Le telefonate rimaste "aperte" dopo la distruzione dell'aereo.
Mi faresti vedere il punto esatto in cui hai risposto?


Risposta: A te no. Tu hai finito i gettoni, te l'ho già detto.
Tutti gli altri lettori di questo blog potranno chiedermi qualsiasi delucidazione via mail , come ha già fatto qualcuno, ma a te non darò altre "soddisfazioni"


Che è l’epitome dell’approccio scientifico reclamato su quel sito.
Come dire:
“Ho scoperto la penicillina”.
“Ah sì, fammi vedere come fai”.
“No, a te no”.
Più che all’approccio scientifico, fa pensare ai bambini dell’asilo.

Un'altra cosa sulla quarta chiamata della Burnett: ma l'FBI non poteva controllare i tabulati in entrata di casa Burnett? Ho sentito dire che non si può a causa della privacy, ma se la Burnett fosse stata accondiscendente si sarebbe potuto consultarli, o almeno credo...

Questa, scusami, mi sembra una ingenuità.
Ti pare che l’Fbi si mette a produrre atti che potrebbero smentire sé stessa?
E in ogni caso da un confronto con la Burnett, l’Fbi uscirebbe sbriciolata.
Difatti si sono ben guardati dal contestare anche una sola sillaba di ciò che afferma la Burnett.
Tanto è vero che lei continua a rilasciare interviste, scrivere libri ecc, dove afferma: “mio marito mi ha chiamato 4 volte con il suo cellulare, e la prima volta è stata alle 9:27”. Quando, cioè, il dirottamento non era ancora avvenuto e l’aereo volava placidamente negli azzurri cieli d’America.
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Inviato il: 26/10/2007 1:31
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#18
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nell'articolo dell'"esperto-so-tutto-io", dice anche
Citazione:
testimonianze sono riferite con un certo margine di imprecisione, dovuto alla natura umana dei ricordi, all'emozione che hanno vissuto coloro che hanno raccolto le ultime frasi di una persona cara, alle inevitabili coloriture dei racconti, e all'integrazione fra ricordi veri e propri e notizie apprese nel corso dei giorni successivi.

...vale anche per i testimoni che han dichiarato di aver visto AA schiantarsi sul pentagono?

le parole in libertà di quell'omino son sempre forviere di ilarità!

------
PS: ottimi articoli Wells
Inviato il: 26/10/2007 19:04
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#19
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Mi ero già permesso di farlo notare:

wells dice...
16/10/07 19:10

Molto giusto.
Vale anche per i testimoni che vedono sfrecciare oggetti a 850 all’ora o solo per chi scrive un orario su un pezzo di carta?

Paolo Attivissimo dice...
21/9/07 20:03

Non ci sono soltanto le immagini. Ci sono i testimoni. C'è Mike Walter, giornalista, che ha visto l'impatto con i suoi occhi e ha identificato l'aereo come un jet della American Airlines. E ci sono molti altri testimoni.


Anzi, mi è venuta l’idea per un altro post.
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Inviato il: 26/10/2007 20:26
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#20
Ho qualche dubbio
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Ciao Wells, riguardo all'audio delle telefonate mi pare che in loose change, si sente la chiamata di Betty Ong, che, anche se non è sul volo U93 mi pare sia utilissima per dimostrare la falsità delle chiamate (causa assenza di emozioni da parte di chi parla....)

Riguardo alle chiamate di un'ora, si potrebbe controllare ciò che successe al WTC, dove persone chiamarono fino al crollo delle torri stesse (lì si capisce chiaramente che le telefonate non sono false....), e verificare se il crollo abbia portato la caduta della linea.
A casa mia qualche anno fa è stato sostituito il vecchio telefono, con un cordless, il quale per chiudere la telefonata richiedeva di premere un tasto. Mio padre (che con la tecnologia fa un pò di confusione) spesso si dimenticava di pigiare il tasto. Il risultato era: linea occupata per le chiamate in entrata, timer sul telefono che avanzava, tabulati delle bollette che registravano chiamate per la lunghezza effettiva della chiamata (cioè finchè l'altra persona non posava e non fino a che veniva schiacciato il tasto di chiusura).
Per U93 quello che non ho capito è se il telefono che risultava aperto era quello del chiamante, cioè del passeggero (o presunto tale) oppure quello del ricevente?

Riguardo ad alcune tue affermazioni, obiettivamente si commentano da sole.
Cito:
Del volo 93, che io ricordi, la sola registrazione è quella di un messaggio-audio lasciato da Cee Lyles al marito, e che il marito stesso, stranamente, risulta non aver mai ascoltato .
Delle altre, l’Fbi non ha rilasciato niente.

NO COMMENT

Cito:
La ragione sarebbe quella di non turbare i parenti delle vittime.

Ne deduco che Betty Ong e Cee Lyles non abbiano parenti....
Se poi i parenti hanno ascoltato l'originale delle chiamate, non capisco perchè dovrebbe terrorizzarli il riascolto delle telefonate

Riguardo ai debunker (so di chi stai parlando), ammetto che quando uno coglie nel segno cominciano a parlare di disinformazione dell'interlocutore, di trolleggi senza senso e se la cavano sempre con frasi tipo: non meriti la risposta, leggi bene ciò che ho scritto ecc. ecc.

Riguardo a questa discussione:
Un'altra cosa sulla quarta chiamata della Burnett: ma l'FBI non poteva controllare i tabulati in entrata di casa Burnett? Ho sentito dire che non si può a causa della privacy, ma se la Burnett fosse stata accondiscendente si sarebbe potuto consultarli, o almeno credo...

Questa, scusami, mi sembra una ingenuità.
Ti pare che l’Fbi si mette a produrre atti che potrebbero smentire sé stessa?

In effetti hai ragione, serviva solo a dimostrare che chi difende la VU mostra solo ciò che è comodo mostrare ( ho scoperto l'acqua calda ), ma serviva soprattutto a dimostrare che obiettivamente ci sarebbe stato il modo di far luce sulla faccenda (oltre a questo vedere capitoli telecamere ecc. ecc....), ma se questo non viene fatto è perchè c'è il buio oltre la siepe.... (ho scoperto l'acqua fredda )
Inviato il: 27/10/2007 12:39
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  •  TomTom
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#21
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Ciao Wells, riguardo all'audio delle telefonate mi pare che in loose change, si sente la chiamata di Betty Ong, che, anche se non è sul volo U93 mi pare sia utilissima per dimostrare la falsità delle chiamate (causa assenza di emozioni da parte di chi parla....)

Riguardo alle chiamate di un'ora, si potrebbe controllare ciò che successe al WTC, dove persone chiamarono fino al crollo delle torri stesse (lì si capisce chiaramente che le telefonate non sono false....), e verificare se il crollo abbia portato la caduta della linea.
A casa mia qualche anno fa è stato sostituito il vecchio telefono, con un cordless, il quale per chiudere la telefonata richiedeva di premere un tasto. Mio padre (che con la tecnologia fa un pò di confusione) spesso si dimenticava di pigiare il tasto. Il risultato era: linea occupata per le chiamate in entrata, timer sul telefono che avanzava, tabulati delle bollette che registravano chiamate per la lunghezza effettiva della chiamata (cioè finchè l'altra persona non posava e non fino a che veniva schiacciato il tasto di chiusura).
Per U93 quello che non ho capito è se il telefono che risultava aperto era quello del chiamante, cioè del passeggero (o presunto tale) oppure quello del ricevente?

Riguardo ad alcune tue affermazioni, obiettivamente si commentano da sole.
Cito:
Del volo 93, che io ricordi, la sola registrazione è quella di un messaggio-audio lasciato da Cee Lyles al marito, e che il marito stesso, stranamente, risulta non aver mai ascoltato .
Delle altre, l’Fbi non ha rilasciato niente.

NO COMMENT

Cito:
La ragione sarebbe quella di non turbare i parenti delle vittime.

Ne deduco che Betty Ong e Cee Lyles non abbiano parenti....
Se poi i parenti hanno ascoltato l'originale delle chiamate, non capisco perchè dovrebbe terrorizzarli il riascolto delle telefonate

Riguardo ai debunker (so di chi stai parlando), ammetto che quando uno coglie nel segno cominciano a parlare di disinformazione dell'interlocutore, di trolleggi senza senso e se la cavano sempre con frasi tipo: non meriti la risposta, leggi bene ciò che ho scritto ecc. ecc.

Riguardo a questa discussione:
Un'altra cosa sulla quarta chiamata della Burnett: ma l'FBI non poteva controllare i tabulati in entrata di casa Burnett? Ho sentito dire che non si può a causa della privacy, ma se la Burnett fosse stata accondiscendente si sarebbe potuto consultarli, o almeno credo...

Questa, scusami, mi sembra una ingenuità.
Ti pare che l’Fbi si mette a produrre atti che potrebbero smentire sé stessa?

In effetti hai ragione, serviva solo a dimostrare che chi difende la VU mostra solo ciò che è comodo mostrare ( ho scoperto l'acqua calda ), ma serviva soprattutto a dimostrare che obiettivamente ci sarebbe stato il modo di far luce sulla faccenda (oltre a questo vedere capitoli telecamere ecc. ecc....), ma se questo non viene fatto è perchè c'è il buio oltre la siepe.... (ho scoperto l'acqua fredda )
Inviato il: 27/10/2007 13:35
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#22
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Riguardo alle chiamate di un'ora, si potrebbe controllare ciò che successe al WTC, dove persone chiamarono fino al crollo delle torri stesse (lì si capisce chiaramente che le telefonate non sono false....), e verificare se il crollo abbia portato la caduta della linea.

Qui le cose sembrano più semplici.
Da una parte l’operatrice della Gte-Verizon che chiude la comunicazione [vedi post #7]; dall’altra un aereo che si schianta.
La telefonata dovrebbe chiudersi per mancanza, come dire, degli oggetti.
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Inviato il: 27/10/2007 18:04
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#23
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Citazione:
Riguardo ai debunker (so di chi stai parlando), ammetto che quando uno coglie nel segno cominciano a parlare di disinformazione dell'interlocutore, di trolleggi senza senso e se la cavano sempre con frasi tipo: non meriti la risposta, leggi bene ciò che ho scritto ecc. ecc.


Un classico è: “il particolare non cambia il quadro generale”.
Cioè: possiamo dire le c***te che vogliamo, comunque le cose sono andate come dice la versione ufficiale. Ne ho trovato un’antologia in un thread memorabile, da tramandare ai posteri.
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Inviato il: 28/10/2007 19:13
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  •  TomTom
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#24
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Ciao Wells ho bisogno di farti una domanda dato che sei il wikipedia delle chiamate aeree dell' 11 settembre:
Mi sai dire quante chiamate risultano essere state fatte da ciascun volo? Salta pure UA93, visto che so che da quel volo le chiamate sono state parecchie

Ciao
Inviato il: 7/11/2007 13:42
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  •  Fran
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#25
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Salve a tutti. La questione delle telefonate mi interessa molto. Secondo l'animazione dei 4 voli presentata credo al processo Mussawi (e pubblicata dal corriere della sera il 10 ottobre 2006) le telefonate sono state le seguenti:

Volo AA11
1 Betty Ong
5 Madeline Sweeny
4 Sconosciuto

Volo AA77
2 Renee May
1 Barbara Olson
5 Sconosciuto

Volo UA75
1 assistente volo sconosciuto
2 assistente volo sconosciuto
2 famiglia Hanson
2 Brian Sweeney
4 Garnet Bailey

Volo UA93
in totale 37 telefonate

Sulla telefonata di Barbara Olson è stato già detto. Ricordiamo che il marito sostiene che lei fra l'altro abbia detto: "... cosa devo dire di fare ai piloti?..." una frase a dir poco 'strana'. Per quanto riguarda il volo UA93 all'inizio si sosteneva che la maggior parte delle telefonate erano state fatte da cellulari. Poi, (almeno secondo me) quando è stato evidente che telefonate da cellulari a quell'altezza erano impossibili, si è ufficialmente sostenuto che tutte le telefonate erano state fatte con airphone tranne quelle di CeCe Lyles e Edward Felt. Perché si è detto che l'aereo fosse a bassa quota. In particolare quella di Felt è molto strana: fatta dalla toilette dell'aereo poco prima che precipiti, dicendo all'operatore 'siamo stati dirottati!', quando ormai la cosa era stranota. Personalmente di sono data una spiegazione banale: forse Felt terrorizzato si era chiuso nel bagno dall'inizio del dirottamento....
Nell'animazione dei voli di cui sopra è possibile ascoltare anche parte della telefonata di Betty Ong del volo AA11 (che non tradisce la minima emozione) e le comunicazioni dalla cabina dei due presunti dirottatori Atta e Jarrah. Mi ha colpito che ambedue dicano sostanzialmente la stessa cosa: 'state calmi, rimanete seduti, stiamo tornando all'areoporto..'. Questo mi fa avvolarare l'ipotesi di Tarpley nel suo libro 'La fabbrica del terrore' (leggetelo! da non perdere) che i due (Atta e Jarrah) patsy, zimbelli o doppi agenti, pensassero di partecipare ad un dirottamento tradizionale, forse un'esercitazione, e poi sappiamo come invece è andata a finire.
Scusate la lungaggine, ma questo è il mio primo intervento nel forum.
Inviato il: 8/11/2007 10:37
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  •  wells
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#26
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Citazione:

TomTom ha scritto:
Mi sai dire quante chiamate risultano essere state fatte da ciascun volo? Salta pure UA93, visto che so che da quel volo le chiamate sono state parecchie


La risposta di Fran è già molto esauriente, comunque il quadro completo è su questa pagina.
È una presentazione flash, zippata, 27 Mb.
Betty Ong, dalle foto e dagli articoli, appare come una splendida persona, e se quella davvero è stata la sua sorte, è stata una cosa terribile.
Ma se proviamo a staccare per un attimo quelle telefonate da quella persona e le esaminiamo (per quanto la cosa possa risultare assai difficile e sgradevole) come puro e semplice documento, lei dice: “due persone sono appena state scannate” con lo stesso tono di chi ordina due etti di prosciutto, e per la prima parte della telefonata domande e risposte sono evidentemente asincrone.

OPERATOR: And what seat are you in? [Lunga pausa] Ma'am, are you there?
BETTY ONG: Yes.
MALE VOICE: What seat are you in? [Lunga pausa]
FEMALE VOICE: Ma'am, what seat are you in?
BETTY ONG: We're - just left Boston, we're up in the air.
FEMALE VOICE: I know, what -
BETTY ONG: We're supposed to go to LA and the cockpit's not answering their phone.


Tornando alle telefonate del volo 93, di regola non mi piace trasportare certe discussioni fuori dalla sede in cui si svolgono, ma credo si possa fare un’eccezione per un articolo che è di estrema pertinenza con la materia di questo post, e per molti aspetti vi si sovrappone.
Vedremo, dunque, più avanti, quanto più analiticamente possibile, come l’intera questione delle telefonate del volo 93 è stata affrontata in una specifica ricerca presentata su un sito italiano di debunkers.
L’articolo è intitolato United 93: le telefonate "incongruenti".
L’autore si firma “John”.
Per il momento possiamo osservare che se la premessa è già un po’ stralunata:

Una tecnica largamente utilizzata dai sostenitori di teorie alternative per contestare la validità di quella che essi chiamano la "versione ufficiale" (e che è la sequenza dei fatti che si è svolta sotto gli occhi di migliaia di persone) è quella di dare un grande valore a particolari del tutto insignificanti nel contesto.

essendo evidente che la sequenza dei fatti avvenuti sul volo 93 non l’ha materialmente vista nessuno, l’esordio è propriamente infelice:

Se esaminiamo la raccolta di telefonate presentate dal sito complottista Killtown...

Ed è infelice per almeno un paio di ragioni.
La prima è che si parla di un sito complottista particolarmente screditato.
Un sito serio già solo per questo motivo non lo dovrebbe prendere in considerazione (in diversi forum americani è semplicemente proibito allegare link che rimandano a quel sito).
La seconda è che un comportamento del genere è intellettualmente un po’ triste.
È come se qualcuno, volendo discutere la questione delle telefonate, si scegliesse come interlocutore un sito scredidato, volgare e fanatico, sostenitore della tesi governativa.
Ma vedremo tutto il resto più nel dettaglio.
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Inviato il: 12/11/2007 0:04
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#27
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Salve a tutti. Ho risentito la telefonata di Betty Ong: effettivamente le risposte appaiono asincrone. E non dimentichiamo le incongruenze sul sedile occupato dai presunti dirottatori, rispetto a quello dichiarato da Madaleine Sweeny. Confusione dovuta al momento? Mi sembra poco plausibile visto che entrambe erano hostess con anni di esperienza.
Ma torniamo al volo 93. Aveva 33 passeggeri, 7 membri dell'equipaggio + i 4 dirottatori. Su vari siti ho letto che molti passeggeri avrebbero dovuto prendere il volo 91 (che partiva più tardi) ma poi per varie coincidenze hanno cambiato per il volo 93. Ma alla fine quante erano le prenotazioni originali per il volo 93? Doveva essere un volo praticamente vuoto! E ancora una riflessione (non nuova, certo): in tutte le telefonate si parla di 3 dirottatori. Non dimentichiamo che Jarrah (assieme ad Atta) è direi sicuramente uno dei presunti dirottatori ad avere un 'doppio'. Potrebbe essere che Jarrah sia stato solo un passeggero, (per cui 3 dirottatori) passato dal volo 91 al 93. Questa tesi è nei vari siti abbastanza condivisa. Convalidata dalle foto di Jarrah diffuse che mostrano evidentemente 3 se non 4 persone diverse. E ancora: le bandane (una ritrovata intonsa!) indossate dai 'dirottatori'. In genere, al meno a quanto ne so, una cosa del genere si fa quando le persone di un 'commando' non si conoscono e indossano qualcosa per identificarsi fra loro. Ma i 4 (se erano 4) si conoscevano ed erano anche gli unici 'arabi' sul volo.....
infine una considerazione sul sito (di attivissimo) che wells ha spesso linkato. Mi sono letta vari thread. Direi che sono patetici. Somigliano veramente ai cristiani rinati evangelici integralisti: per loro la VU è come la bibbia e qualsiasi contestazione è come un sacrilegio al testo sacro. Come se in Italia non avessimo belle esperienze con le versioni ufficiali: il ballerino Valpreda, Pinelli suicidato, Bologna, Ustica, il suicidio di Calvi, fino a Genova..... meno male che c'è ancora la Controinformazione!
saluti Fran
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Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#28
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Fran ha scritto:
....infine una considerazione sul sito (di attivissimo) che wells ha spesso linkato. Mi sono letta vari thread. Direi che sono patetici. Somigliano veramente ai cristiani rinati evangelici integralisti: per loro la VU è come la bibbia e qualsiasi contestazione è come un sacrilegio al testo sacro.


Non voglio commentare questa parte, ma qualcosa la posso aggiungere per esperienza diretta.
In genere sono portato a diffidare di coloro che dichiarano un approccio rigoroso, estremamente tecnico, che tiene riscontro solo dei dati fattuali ecc. ecc.
Di solito quelle enunciazioni le fanno i dilettanti e quasi sempre si accompagnano ai preconcetti più duri a morire.
Su quel sito l’approccio è realmente scientifico per le linee generali – ossia inutili – della discussione.
Faccio per dire: se si parla di un aereo abbattuto, l’approccio è rigorosissimo quando si tratta di mostrare schianti, che so, avvenuti a Varsavia o a Mogadiscio.
Mano a mano che ci si avvicina al punto questo approccio rigoroso si allenta, fino a sparire e lasciare il posto alla vera e propria fantasia: fotografie di reperti vaghi, articoli su immaginarie fasi di catalogazione (“vediamo che i detriti non si trovano più di fronte al punch-out, ma bensì sono stati spostati per essere raccolti e catalogati”), video di dubbio senso (vedi quello, memorabile, sui resti del volo 93 che sarebbero conservati a Iron Mountain, insieme alle foto di Elvis Presley e le bambole di Marilyn Monroe).
Caso ancora più esemplare è quello dei testimoni invocati ogni due minuti.
Mi domando su quale rivista scientifica – perché quello è lo standard più o meno dichiarato – si potrebbero portare casi di quel genere (stesse persone che hanno trovato nell’ordine: scatole nere, resti umani, divise dell’equipaggio, pezzi di timone e magari anche la dentiera del benzinaio e la protesi auricolare del Gen. Smith) senza far sganasciare i lettori dalle risate.
Dicono di Dario Fo. Ma la macchietta di Allyn Kilsheimer è molto più comica.

puoi discutere della tua ironia con chi ha tenuto in mano i brandelli di equipaggio del 757. Si chiama Allyn Kilsheimer.
_________________
«Qualcuno saprebbe provare a spiegare perchè l'articolo si intitola “Cronaca di un'epifania” quando poi è datato 25 gennaio 2008?» (John)
Inviato il: 13/11/2007 22:29
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  •  Fran
      Fran
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#29
So tutto
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Grazie wells per i link. Si commentano da soli. Ma torniamo al volo93 e a tutto l'insieme. Più vado avanti e più mi convinco che tutti i famosi 19 assi del cielo credessero di partecipare ad una delle tante esercitazioni previste quel giorno.... voi che ne pensate?
Inviato il: 14/11/2007 11:40
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: Le telefonate del Volo 93: una nuova ipotesi
#30
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
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Citazione:

Fran ha scritto:
... torniamo al volo93 e a tutto l'insieme. Più vado avanti e più mi convinco che tutti i famosi 19 assi del cielo credessero di partecipare ad una delle tante esercitazioni previste quel giorno


Ciao Fran, innanzitutto bisognerebbe sapere se i 19 assi su quegli aerei ci siano mai saliti Dirottatori? Eccoli qui, vivi, nelle liste ufficiali del 11 settembre i loro nomi non c'erano e nemmeno una delle telecamere in nessuno degli aeroporti ce ne mostra un'immagine chiara

Aggiungi poi il dettaglio che gli aerei hanno ecceduto i loro limiti strutturali, al punto di far affermare anche a piloti che sono stati top gun per 20 anni " Io quelle manovre non le avrei sapute fare" ed ottieni un ottimo indizio: su quegli aerei di terrorista c'era solo il Gatorade

Alessandro


P.S.
Grazie Wells per le dettagliate info sulle telefonate
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 14/11/2007 15:49
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