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   Politica Interna & Estera
  Intervista a Raul Castro

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Autore Discussione
Intervista a Raul Castro
#1
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/10/2005
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Intervista a Raul Castro

I mass media non hanno preso in considerazione una banale motivazione; Raul Castro non é apparso in TV o sulla stampa... semplicemente perché non c'era alcun bisogno!

"Finché esiste l'imperialismo, il Partito, lo Stato ed il popolo, presteranno ai servizi della difesa la massima attenzione. La vigilanza rivoluzionaria non rimarrà mai sguarnita. La storia insegna con troppa eloquenza che quelli che dimenticano questo principio non sopravvivono all'errore".

INTERVISTA A RAUL CASTRO

Inviato il: 18/8/2006 15:38
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Intervista a Raul Castro
#2
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
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Mi interessa molto quello che pensa il nostro popolo

Farli votare sulla "rivoluzione che tanto amano" interessa invece ?
Inviato il: 18/8/2006 15:45
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Re: Intervista a Raul Castro
#3
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 9/10/2005
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forse non lo sai ma votano più spesso di noi: non partiti ma candidati (di cui molti non iscritti al PCC).

Come teorico della democrazia, preferisco Jean-Jacques Rousseau rispetto a Bush e alla Rice, soprattutto quando definiva la democrazia come un regime sociale dove non c'era nessuno che fosse tanto povero da vendersi né altro tanto ricco da comprarlo.

Ergo per la dottrina politica il multipartitismo é solo una forma della democrazia borghese non la democrazia.

Inviato il: 18/8/2006 18:10
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  •  goldstein
      goldstein
Re: Intervista a Raul Castro
#4
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 4/11/2004
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Se credi che a Cuba ci siano libere elezioni e "poveri non cosi' tanto da essere comprati", riprendendo la tua locuzione inopportuna perche' tira in ballo un'altra delle cause dei mali di Cuba (ma che non giustifica le malefatte interne) mi dispiace per te, ma come puoi constatare dai commenti ogni volta inesistenti alle tue notizie qui la favoletta non interessa molto.
La rivoluzione ha fatto il suo tempo, chi va a visitare Cuba lo constata con mano.
Certo, non parlano male di Castro appena ti incontrano: devi entrarci in confidenza. Sai com'è...
Inviato il: 18/8/2006 19:20
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Re: Intervista a Raul Castro
#5
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/7/2005
Da BS
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«Per chi vive nella miseria dei nostri paesi – e sono tanti – la vita a Cuba è invidiabile. Per chi appartiene alla classe media, Cuba è il purgatorio; per chi è ricco è l’inferno. Riescono a vivere nell’Isola solo coloro che hanno una coscienza solidale e sanno pensare a se stessi in un’ottica di diritti collettivi.

Sulla strada che porta dall’aeroporto dell’Avana fino al centro della città c´è un cartello con il ritratto di un bambino che sorride e la frase: “Questa notte 200 milioni di bambini dormiranno per le strade del mondo. Nessuno di loro è cubano.” Esiste un altro paese del Continente che può vantare un simile manifesto alla porta d’entrata?

Frei Betto, frate dominicano e teologo della liberazione qui

Strano dittatore, Fidel Castro. E' dittatore da mezzo secolo dell'unico paese del continente americano che non ha conosciuto il dramma dei desaparecidos. Quasi un milione di cittadini americani sono stati fatti sparire nel frattempo da dittature e democrazie filostatunitensi in tutto il continente. E’ triste pensare che solo la dittatura di Fidel Castro abbia fatto da argine al crimine contro l’umanità della sparizione forzata di persone e del terrorismo di stato. Senza libertà di stampa, Cuba è pur sempre l'unico paese al mondo dove in questi 47 anni non è mai stato ammazzato un giornalista. E neanche un sindacalista, laddove in paesi come il Brasile o la Colombia ne cade uno al giorno sotto i colpi dei tagliagole pagati dalle imprese, spesso multinazionali del nord. A Cuba, secondo i dati di Amnistia Internazionale, ci sono 300 prigionieri politici. Sono 300 prigionieri politici di troppo, ma vivaddio, sono la metà dei detenuti nel "gulag tropicale" -quello sì- di Guantanamo. È possibile rappresentare la Rivoluzione cubana, con appena 300 prigionieri politici su 12 milioni di abitanti, e pure condannando l’esistenza di anche un solo prigioniero d’opinione, come un gulag a cielo aperto? È possibile rappresentare la repressione politica come il tratto distintivo di questa esperienza? Sempre pronti a giustificare le violazioni dei diritti umani e il terrorismo di stato degli Stati Uniti e dei loro alleati, i nostri media sono inflessibili solo verso Cuba e dimenticano scientemente 47 anni di aggressione e di terrorismo di stato statunitense che ha causato nell'isola 3500 morti.

Il fatto che la dittatura cubana e solo la dittatura cubana sia riuscita a risparmiare ai propri abitanti la peggiore tragedia che l'umanità possa concepire, la morte per fame, è allora la cartina tornasole del fallimento della democrazia liberale in America. E' triste e paradossale che un sistema rappresentativo faccia morire i bambini di fame mentre un sistema a partito unico sia dichiarato dalla OMS come l'unico libero dalla denutrizione infantile. Chi in questi anni ha votato democraticamente per Carlos Menem o Fernando Enrique Cardoso ha votato anche per la denutrizione infantile, risparmiata ai cubani, triste nemesi per chi si riempie la bocca di democrazia a patto che sia formale e mai sostanziale.

Gennaro Carotenuto qui

---------------------------------------

poi ognuno è libero di fare ciò che vuole, anche di barattare le conquiste della rivoluzione per la nostra magnifica plutocrazia/oligarchia, per la presunta libertà di scelta, per il pensiero economico unico, per i 40 milioni di uomini e donne che negli USA non hanno diritto ad alcuna prestazione medica alla loro portata (benchè gli USA abbiano una spesa sanitaria pro capite più che doppia rispetto all'Italia). Però questi slogan, Goldstein, lasciamoli a Vittorio Feltri.

o meglio quello che dici può essere anche vero, ma non chiude certo la questione.

vai in un mercato qualsiasi a chiedere alle vecchie che pensano dell'euro, vai a chiedere che pensano degli stipendi dei parlamentari, vai a chiedere che pensano delle corruzioni o della privatizzazione delle pensioni. e pensa se queste persone conoscessero le commissioni dell'UE, la WTO, Bilderberg, la (presunta) verità sulle strategie della tensione negli anni '70 come, in altra forma, oggi. e vallo a chiedere ai cocopro da 500 euro al mese che pensano di tutto ciò. Non vorrebbero queste persone rivoltare l'Italia come un calzino, non si lamentano dalla mattina alla sera ugualmente?

Forse loro si possono lamentare un pò più alla luce del sole, ma alla libertà di opinione non segue la libertà di scelta. O sbaglio?

non pretendiamo di fare confronti tra Cuba e l'Italia: confronta i dati delle organizzazioni internazionali su Cuba e quelli sui paesi limitrofi sulle cose che sono veramente fondamentali nella vita: mangiare, dare da mangiare ai propri figli, vivere in pace, studiare, andare da un dottore che non è lì pagato da qualche casa farmaceutica per incularti.
Inviato il: 18/8/2006 19:41
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Re: Intervista a Raul Castro
#6
Mi sento vacillare
Iscritto il: 2/6/2004
Da MMMMMMonza
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Non che io sia filoamericano, anzi, ma mi interessa sapere se quel Raul Castro è lo stesso che spadroneggiò in Angola con il MPLA? Quello che agitava Agostinho Neto come un burattino?
Se non mi sbaglio il lider maximo aveva anche esautorato l'amato fratello per affari "stupefacenti", incolpando il generale Ochoa e facendolo condannare a morte.

Saludos
Kolza

PS Pienamente d'accordo che Cuba è una spanna sopra tutti gli altri Paesi limitrofi...
_________________
http://kolza.blogspot.com
Inviato il: 18/8/2006 21:12
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
Da
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sulle cose che sono veramente fondamentali nella vita: mangiare, dare da mangiare ai propri figli, vivere in pace, studiare, andare da un dottore che non è lì pagato da qualche casa farmaceutica per incularti.
+++++++++++++
e scappare


Inviato il: 19/8/2006 0:35
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#8
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
Da
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vai in un mercato qualsiasi a chiedere alle vecchie che pensano dell'euro, vai a chiedere che pensano degli stipendi dei parlamentari, vai a chiedere che pensano delle corruzioni.....
++++++++++++
ne penso male anch io, anche se non sono una vecchia al mercato.
sempre meglio di una dittatura ? per me si, senza dubbio

Forse loro si possono lamentare un pò più alla luce del sole, ma alla libertà di opinione non segue la libertà di scelta
+++++++++++
ammesso che cio sia, togliamo anche la liberta di opinione cosi tutto e piu semplice

[tastiera con accenti sputtanati]
Inviato il: 19/8/2006 1:05
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Re: Intervista a Raul Castro
#9
Sono certo di non sapere
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Il fatto che la dittatura cubana e solo la dittatura cubana sia riuscita a risparmiare ai propri abitanti la peggiore tragedia che l'umanità possa concepire, la morte per fame, è allora la cartina tornasole del fallimento della democrazia liberale in America.

Visto che a Cuba nessuno muore ammazzato per mano del governo, il lettore s'interroga: dove sono i barconi di disperati che cercano di fuggire dagli USA per approdare all'Isola della Rivoluzione? Magari ci potremmo spedire anche i nostri.
Inviato il: 19/8/2006 1:26
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: Intervista a Raul Castro
#10
Mi sento vacillare
Iscritto il: 13/10/2005
Da Puglia
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Un mio amico (studente di medicina e di sinistra,x la cronaca...) è appena tornato da Cuba,e mi ha riferito che in pratica la situazione è molto tesa:
Voci di popolo affermano che Fidel abbia indicato i "Chavisti" come suoi degni successori,e non il fratello,rimasto piuttosto "piccato".
Come già sospettato,ed esposto ,in un precedente post,"Castro II" non gode del consenso popolare.Chavez invece,con le sue ispirazioni bolivariane...e svendendo petrolio a Cuba,ha conquistato un posto nel cuore dei cubani.
Il tutto si svolge alla larga dai villaggi turistici,ma se si gira un pò...
Domanda:
è da prevedersi uno scontro in piena regola tra le 2 fazioni,o una schermaglia "diplomatica" che porterà inevitabilmente alla "incoronazione" di Ugo!?
Per quanto gli americani ed il mercato premano alle porte di Cuba,dubito che gli Usa possano fare qualcosa in merito...
Ve lo immaginate il fratello che si allea al nemico di sempre...???
Ma se i 2 contendenti sono così stupidi da iniziare la faida...ahivoja ad agenti provocatori
_________________
La storia insegna che quando si diventa indifferenti e si perde la volontà di combattere, qualcuno che ha la volontà di combattere prenderà il sopravvento. Colonel Arthur "Bull" Simons
Inviato il: 19/8/2006 9:51
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Re: Intervista a Raul Castro
#11
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 4/7/2005
Da BS
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il lettore si potrebbe anche interrogare chiedendosi perchè migliaia di persone fuggono dal democraticissimo Messico e dall'alfiere della Coca (Cola) Fox, dal democratico Perù (ci vado fra tre giorni e ci sto un mese, poi magari vi racconto) o ecuador o Brasile. o da quella fantastica democrazia che è l'India, o il Pakistan, o la Nigeria, lo Sri Lanka. O dalla "democrazia" ucraina, o dagli altri feudi di Soros.

Chi risponde a questo vispo lettore, amici?

è bello vedere gente che sputa sul NWO, sulle bozze di governo mondiale, sull'imperialismo USA che più che militare è economico e boccia così la rivoluzione cubana per molto meno

il problema è che se Chavez fa un prezzo di favore per il petrolio in cambio di medici la sua è un'azione populista, se l'FMI esautora i governi legittimi e pratica l'usura "aiuta lo sviluppo", se l'occidente fa dumping con le eccedenze alimentari sovvenzionate dal governo invece che aiutare le produzioni locali fa "gesti di solidarietà".
Inviato il: 19/8/2006 10:24
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Re: Intervista a Raul Castro
#12
Ho qualche dubbio
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bandit, ti stavo aspettando

Citazione:
togliamo anche la liberta di opinione cosi tutto e piu semplice


in Italia o negli USA non esiste forse il reato di opinione? Ricordi i rimpatri dei presunti "predicatori dell'odio" islamico o di quei tre poveri gatti che reclutano "contractors", anzi combattenti, per le guerre in medio oriente, iraq, afghanistan?

le cose non sono così semplici, il fatto è che Cuba si è sempre fatta i fatti suoi senza attaccare o minacciare gli altri paesi (anche perchè, ovviamente, non ha la potenza militare per farlo) e la "rivoluzione" resiste da 50 anni. se il cubano medio l'avesse voluta far crollare di certo non gli sarebbero mancate le occasioni e gli aiuti dall'estero per farlo, specie dopo la caduta dell'URSS.. (o ricordiamo il dolce Kennedy nel '61)..oppure no?

Inviato il: 19/8/2006 10:38
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Re: Intervista a Raul Castro
#13
Sono certo di non sapere
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Perdona Mnz, ma se ti piace tanto Cuba perché non ti ci trasferisci?
Inviato il: 19/8/2006 10:51
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: Intervista a Raul Castro
#14
Mi sento vacillare
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Citazione:
Perdona Mnz, ma se ti piace tanto Cuba perché non ti ci trasferisci?

Gli vuoi così male!!!???
O forse no...ci vivono un paio di compaesani,con la "sudata" baby-pensione...hanno un sacco di amici tra i poliziotti,si sono subito adeguati e hanno iniziato una sistematica opera di corruzione...non fanno un caxxo tutto il giorno e si godono la vita...
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Inviato il: 19/8/2006 11:23
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  •  Ramingo
      Ramingo
Re: Intervista a Raul Castro
#15
Mi sento vacillare
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Fermo restando che Mnz ha quasi del tutto ragione...solo la conclusione pecca di obbittività.
Fanno schifo tutte e due le situazioni.
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Inviato il: 19/8/2006 11:25
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  •  ivanvox
      ivanvox
Re: Intervista a Raul Castro
#16
Ho qualche dubbio
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...Senza libertà di stampa, Cuba è pur sempre l'unico paese al mondo dove in questi 47 anni non è mai stato ammazzato un giornalista. E neanche un sindacalista...

Vuoi competere con L'Italia dove i sindacalisti diventano presidenti delle camere?
Inviato il: 19/8/2006 11:51
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Re: Intervista a Raul Castro
#17
Ho qualche dubbio
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Da BS
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spero che non sia troppo difficile da capire (con tutto il rispetto parlando si intenda):

io fino a prova contraria vivo nel benessere italiano nè più nè meno di tutti voi: ho da mangiare e da soddisfare i miei bisogni primari, per ora (sanità, istruzione, comunicazione, affetti) etc.

il problema è un altro: preferireste vivere nel "democratico" Messico o nella "dittatoriale" Cuba? Questo è un parallelismo più serio.

io ti dico che, se fossi un morto di fame, baderei prima che alla presunta "democrazia" ad andare dove ho da mangiare, dove ho una sanità gratuita, dove mi posso costruire una vita e una famiglia non certo nel lusso ma in maniera comunque mediamente dignitosa. dove non potrò avere l'ampia possibilità di scelta tra Prodi e Berlusconi, ma almeno potrò avere qualcosa la sera nella scodella e dove mi potrò anche un pò divertire

Il Messico sarà anche una democrazia, secondo i nostri canoni, ma l'acqua è privata, la sanità anche (il Messico ha lo stesso sistema statunitense), la scuola indecente o privata (cioè vuol dire che è per ricchi), e la sussistenza, per quanto umile, non è garantita a nessuno. Puoi morire di fame per strada senza che lo stato, il governo che tu voti, alzi un dito.

A Cuba, ci dicono i dati ufficiali (delle agenzie internazionali, che al massimo dovrebbero sminuire e non esaltare Cuba), ci sono indici di mortalità infantile tra i più bassi, non ci sono morti per fame e c'è un sistema sanitario pubblico che è il migliore dell'America Latina. Sentivo qualche giorno fa l'arcivescovo di La Havana intervistato il quale ammetteva che, per quanto riguarda il "sociale", cuba è nonostante tutto all'avanguardia. nessun paese, escludendo il "primo mondo", può vantare questi risultati. e il bello è che non li vuole neanche ottenere

Quando c'è stata Katrina a Cuba sono state fatte sgomberare le zone a rischio e i cittadini sono stati messi in salvo nelle zone interne a spese dello stato, non ci sono state praticamente vittime. A New Orleans, nella culla della democrazia, vanno in giro ancora con l'acqua alle ginocchia: la Rice, quando è successo il casino, era a fare shopping.

Sono queste, a mio modo di vedere, le cose importanti. Poi possiamo parlare di tutti i fronzoli che volete, ma al morto di fame interessano più i nostri bei concetti astratti e moderni o di mettere qualcosa nello stomaco a sè e ai propri figli?

poi l'insoddisfazione c'è ovunque: se i cubani vogliono riavere i latifondi che Batista aveva regalato ai loro nonni possono continuare a fare tutto il casino che vogliono, a Miami, e a beneficiare del sostegno e degli incentivi che danno loro i repubblicani e il governo USA.

Se vogliono andare a fare i lavapiatti 14 ore al giorno per una manciata di dollari per poter vedere la FOX e godere dell'ampia scelta che offre Wal Mart, che ci vadano pure. troveranno milioni di messicani, cileni, ecuadoregni, portoricani, tutti ugualmente fuggiti dalle loro belle democrazie.

cazzo lasciamo che siano Bush e i suoi amici a mandare in corto il cervello di fronte a "democrazia", "libertà" e slogan simili, senza nemmeno vedere quanto le democrazie e le libertà siano sostanziali e, soprattutto, se pesino più o meno di mettere intanto qualcosa nello stomaco

per il resto, pace a te Paxtibi
Inviato il: 19/8/2006 12:45
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#18
Ho qualche dubbio
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Il caso cubano, ha dato sufficiente dimostrazione della capacità di resistenza, di tenacia, di autostima. Una nazione che è stata bloccata - come nessun’altra al mondo - per uno spazio di tempo di 42 anni dagli Stati Uniti d’America, Nella loro incessante azione gli Stati Uniti contro Cuba hanno elevato al rango di politica di Stato l’intento di assassinare i suoi dirigenti, anziani, bambini, donne, uomini, mediante la più crudele politica di genocidio, che include la proibizione alla vendita di generi alimentari e medicine. Gli USA, un paese, che paradossalmente non vuole abolire il diritto dei suoi cittadini a portare armi, che non ha mai conosciuto l’attività mondiale e le relazioni tra nazioni indipendenti, nell’era moderna, un paese che ha inasprito a livelli insospettabili ed inimmaginabili il blocco, per più di quarantadue anni, con leggi extraterritoriali ed emendamenti tra i quali si distinguono il Torricelli e l’Helms-Burton.
Inviato il: 19/8/2006 13:13
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Re: Intervista a Raul Castro
#19
Dubito ormai di tutto
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Da Arkadia-spazio profondo
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mnz86:
Capisco che, vivendo nella nostra repubblica delle Banane,vedendo lo schifo incui precipita praticamente ogni cosa, si tenda a mitizzare un paese che sembra, almeno a parole, e forse anche un pò nei fatti, combattere tutto ciò. Si spera che "là fuori" ci sia qualcosa di migliore, un paese serio e decente. Purtroppo Cuba non è così. Forse non si muore di fame, ma la polizia, se sei un sovversivo, non ci mette molto a prenderti...
Forse la questione è stata posta male. Non credo mai alle alternative categoriche (o comunista o fascista; o Cba o gli Usa...sembrano pericolosamente vicine a quello che dice cespuglietto: o con noi o contro di noi...). Forse il problema non o Cuba o gli Usa, ma nè l'uno nè l'altro...
Con la massima simpatia per le tue idee e la tua passione per la giustizia e la verità.
Inviato il: 19/8/2006 17:06
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Re: Intervista a Raul Castro
#20
Ho qualche dubbio
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Da BS
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Citazione:
Si spera che "là fuori" ci sia qualcosa di migliore, un paese serio e decente. Purtroppo Cuba non è così.


Il punto secondo me non è questo:

appena si prova a far notare giusto due o tre cose positive su Cuba, a far notare quanto queste cose (sanità, educazione, fame) siano molto importanti e come, nei paesi non "occidentali", stiano messi peggio (stando agli indici internazionali) benchè abbiano "la democrazia" e la "libertà" si viene subito assaliti e la gente ti manda a cagare come se fossi un vecchio comunista. vale lo stesso per "complottista" e "antisemita", ad esempio: e questo perchè c'è su questi argomenti un mega lavaggio del cervello.

Non dico ovviamente che Cuba sia un luogo migliore dell'Italia o che sia un sistema da riprodurre e da "esportare", assolutamente. Bisogna fare paragoni credibili, già ogni realtà fa a sè.. cominciamo a confrontare le arance con i mandarini o con i pompelmi, non con gli aeroplani o con i PC

Dico soltanto che la questione non andrebbe cestinata subito ma andrebbe analizzata con un pò più di calma.

Perchè la il "regime castrista" sopravvive da 50 anni benchè si sia fatto tutto il possibile per farlo crollare?

Perchè nei paesi "democratici" cari all'occidente come il Messico, giusto per restare nell'america centrale, le condizioni medie sono peggiori?

E' più importante avere una "libertà" (concetto astratto e tutto da definire) o prima di tutto qualcosa in pancia?

Preferireste nascere a Cuba, in Messico o ad Haiti? E' più apprezzabile, in termini relativi, il sistema messicano o quello cubano?

Sono 30 anni che si spinge per il modello messicano. Il problema, cacchio, è che questo sistema non ingrana per niente.. chissà che chi lo gestisce lo faccia apposta..? Abbiamo ancora in vita un sistema-dinosauro che dura da 50 anni e che ha avuto probabilmente risultati migliori (per quanto riguarda istruzione, sanità, fame etc.) degli altri stati che partivano da condizioni simili.. e noi che facciamo? Lo cestiniamo: "comunisti".

credo che sia un atteggiamento disonesto e per nulla produttivo

poi.. nè con Cuba nè con gli USA.
Inviato il: 19/8/2006 17:20
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Re: Intervista a Raul Castro
#21
Sono certo di non sapere
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Perchè la il "regime castrista" sopravvive da 50 anni benchè si sia fatto tutto il possibile per farlo crollare?

Perché – come recita anche la dottrina straussiana dei neocon statunitensi – la minaccia di un nemico esterno è il miglior collante per un popolo, oltre a permettere al potere di restringere le libertà fino ad annullarle. In breve, esattamente quello che sta succedendo ora all'occidente. Più il nemico è potente e spaventoso, meglio funziona il trucco.

Perchè nei paesi "democratici" cari all'occidente come il Messico, giusto per restare nell'america centrale, le condizioni medie sono peggiori?

Difficile dirlo, intanto bisognerebbe chiarire cosa si intende con condizioni medie.

E' più importante avere una "libertà" (concetto astratto e tutto da definire) o prima di tutto qualcosa in pancia?

Sempre parlando di medie, dubito che gli italiani abbiano pance più vuote dei cubani, mentre è certo che abbiano più libertà, anche se purtroppo non sanno cosa farsene.

Preferireste nascere a Cuba, in Messico o ad Haiti? E' più apprezzabile, in termini relativi, il sistema messicano o quello cubano?

Come sopra, difficile generalizzare, ho amici messicani che si trovano benissimo, ma non è certo la condizione dei più, né si tratta di valori immutabili nel tempo.

Sono 30 anni che si spinge per il modello messicano. Il problema, cacchio, è che questo sistema non ingrana per niente..

Manca il nemico esterno, appunto...

poi.. nè con Cuba nè con gli USA.

Né con l'Italia, aggiungerei io.
Inviato il: 19/8/2006 17:39
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#22
Dubito ormai di tutto
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E' più importante avere una "libertà" (concetto astratto e tutto da definire) o prima di tutto qualcosa in pancia?
+++++++++++++
messa cosi viene istintivo dire qualcosa in pancia, anche se estremizzare cosi i concetti non credo che aiuti. ad esempio se la liberta e negata del tutto e si vive da schiavi probabilmente molti preferirebbero rischiare la vita - con pancia piena o vuota - per avere un po piu di liberta. l uomo non vive di solo pane.

definire la liberta puo non essere facile, ma capire quando viene negata invece non e difficile, come quando non puoi dire quello che ti pare se no finisci in gattabuia.
il concetto diventa molto concreto alla svelta

per non farla tanto lunga, ti chiederi solo una cosa
ritieni che per ottenere quei risultati almeno in apparenza positivi il sacrificio della liberta sia necessario o introdotto per altri motivi

[spero di cambiare presto tastiera]
Inviato il: 19/8/2006 17:49
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Re: Intervista a Raul Castro
#23
Sono certo di non sapere
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il lettore si potrebbe anche interrogare chiedendosi perchè migliaia di persone fuggono dal democraticissimo Messico e dall'alfiere della Coca (Cola) Fox, dal democratico Perù (ci vado fra tre giorni e ci sto un mese, poi magari vi racconto) o ecuador o Brasile. o da quella fantastica democrazia che è l'India, o il Pakistan, o la Nigeria, lo Sri Lanka. O dalla "democrazia" ucraina, o dagli altri feudi di Soros.

Evidentemente, per qualche misterioso motivo, non fuggono a Cuba.

Chi risponde a questo vispo lettore, amici?

Per qualche oscuro motivo, sembri considerare la "democrazia" un "valore". Da dove salta fuori questa curiosa quanto distorta convinzione?

è bello vedere gente che sputa sul NWO, sulle bozze di governo mondiale, sull'imperialismo USA che più che militare è economico e boccia così la rivoluzione cubana per molto meno

Volevamo solo sapere per quale motivo i barconi non sbarcano nel Paradiso della Rivoluzione, visto che il liberismo estremo ha creato milioni (anzi miliardi) di poveri negli USA, che sono a due passi e potrebbero scappare quando vogliono: se il barcone si trova in Badombia, si troverà anche negli USA, o no?

il problema è che se Chavez fa un prezzo di favore per il petrolio in cambio di medici la sua è un'azione populista,

Peggio: ancor prima, vuol dire che il petrolio è stato nazionalizzato.

se l'FMI esautora i governi legittimi e pratica l'usura "aiuta lo sviluppo",

E chi l'ha detto?

se l'occidente fa dumping con le eccedenze alimentari sovvenzionate dal governo invece che aiutare le produzioni locali fa "gesti di solidarietà".

E dove sta scritto?

Stranamente, il governo è legittimo solo quando nazionalizza il petrolio, e non quando sovvenziona.

Se c'è da chiudere il rubinetto dei soldi, ditemi solo dove si deve firmare: non vedo dove stia il problema. Anzi, se a Cuba avanza spazio potremmo risolverne un altro.

in Italia o negli USA non esiste forse il reato di opinione? Ricordi i rimpatri dei presunti "predicatori dell'odio" islamico o di quei tre poveri gatti che reclutano "contractors", anzi combattenti, per le guerre in medio oriente, iraq, afghanistan?

Ricordiamo anche le leggi speciali al servizio delle teste di scodella.

le cose non sono così semplici, il fatto è che Cuba si è sempre fatta i fatti suoi senza attaccare o minacciare gli altri paesi (anche perchè, ovviamente, non ha la potenza militare per farlo) e la "rivoluzione" resiste da 50 anni. se il cubano medio l'avesse voluta far crollare di certo non gli sarebbero mancate le occasioni e gli aiuti dall'estero per farlo, specie dopo la caduta dell'URSS.. (o ricordiamo il dolce Kennedy nel '61)..oppure no?

Certamente. Dunque chiunque è libero di andarsene quando vuole, e chiunque è libero di entrare quando vuole, che problema c'è?

il problema è un altro: preferireste vivere nel "democratico" Messico o nella "dittatoriale" Cuba? Questo è un parallelismo più serio.

Finché il confine degli USA resta in quelle condizioni, evidentemente molti preferiscono vivere lì.

io ti dico che, se fossi un morto di fame, baderei prima che alla presunta "democrazia" ad andare dove ho da mangiare, dove ho una sanità gratuita, dove mi posso costruire una vita e una famiglia non certo nel lusso ma in maniera comunque mediamente dignitosa.

Quindi andresti dove puoi ricevere qualcosa gratis, rubato a qualcun altro?

Domanda: se sei un morto di fame, come ci vai?

dove non potrò avere l'ampia possibilità di scelta tra Prodi e Berlusconi, ma almeno potrò avere qualcosa la sera nella scodella e dove mi potrò anche un pò divertire

Quindi l'importante non è scegliere, ma essere puntualmente sfamati dal governo come bestiame?

Il Messico sarà anche una democrazia, secondo i nostri canoni, ma l'acqua è privata, la sanità anche (il Messico ha lo stesso sistema statunitense),

Compreso il trattamento di favore per gli immigrati illegali?

la scuola indecente

Indecente? Peggio delle scuole pubbliche federali?

"Howsomever, I’ve received email telling me how poorly educated the Mexicans are. Hmmm. Maybe. You can make a case for it. I know that immigrant kids do terribly in school in the US, which augurs ill indeed. Most kids don’t read here either. Still, I found myself wondering just how bad the Mexican schools really are."

o privata (cioè vuol dire che è per ricchi),

Certo, infatti il Messico pullula di ricchi e nessun povero si guadagnerebbe mai il pane insegnando ai poveri, proprio come in Africa. (goooogle)

e la sussistenza, per quanto umile, non è garantita a nessuno.

E se ne deduce che...

Puoi morire di fame per strada senza che lo stato, il governo che tu voti, alzi un dito.

...il popolo messicano è privo del valore della solidarietà ed interamente dipendente dal governo?

A proposito, potremmo sapere cosa prescrive la Costituzione messicana per gli immigrati in Messico? Cittadinanza, facoltà di votare e candidarsi, eccetera?

A Cuba, ci dicono i dati ufficiali (delle agenzie internazionali, che al massimo dovrebbero sminuire e non esaltare Cuba), ci sono indici di mortalità infantile tra i più bassi, non ci sono morti per fame e c'è un sistema sanitario pubblico che è il migliore dell'America Latina.

Dunque dovrebbe esserci la coda per scappare dal Messico e recarsi a Cuba. Perché allora vanno tutti in Arizona? Le agenzie internazionali possono anche scrivere che la marmotta incarta la ciottolata, però poi bisogna guardare dove va la gente. Tra parentesi, sono le stesse agenzie internazionali che "aiutano" e "sovvenzionano", che ora sono miracolosamente diventate attendibili?

Sentivo qualche giorno fa l'arcivescovo di La Havana intervistato il quale ammetteva che, per quanto riguarda il "sociale", cuba è nonostante tutto all'avanguardia. nessun paese, escludendo il "primo mondo", può vantare questi risultati.

Quali? Dov'è la coda?

e il bello è che non li vuole neanche ottenere

Che vuol dire? Che il governo non ti sfama col denaro rubato e non ti fa divertire?

Quando c'è stata Katrina a Cuba sono state fatte sgomberare le zone a rischio e i cittadini sono stati messi in salvo nelle zone interne a spese dello stato, non ci sono state praticamente vittime.

"A spese dello stato?"

A New Orleans, nella culla della democrazia, vanno in giro ancora con l'acqua alle ginocchia: la Rice, quando è successo il casino, era a fare shopping.

Questo perché democrazia = collettivismo. Dimmi qualcosa che non so. Dimmi, ad esempio, per quale motivo nessuno ha pensato bene di prendere gli schoolbus parcheggiati ed evacuare i malcapitati, salvo poi lamentarsi perché "ci lasciano morire perché siamo neri e sfortunati." Forse nessuno sapeva guidare? O forse perché aspettavano di essere salvati dallo stato dei miei stivali?

Sono queste, a mio modo di vedere, le cose importanti. Poi possiamo parlare di tutti i fronzoli che volete, ma al morto di fame interessano più i nostri bei concetti astratti e moderni o di mettere qualcosa nello stomaco a sè e ai propri figli?

Segue logicamente che dovrebbero essere tutti in fila per emigrare dal Cile a Cuba. Dove sono le file? Voglio vedere i barconi pieni di diseredati dal mondo.

poi l'insoddisfazione c'è ovunque: se i cubani vogliono riavere i latifondi che Batista aveva regalato ai loro nonni possono continuare a fare tutto il casino che vogliono, a Miami, e a beneficiare del sostegno e degli incentivi che danno loro i repubblicani e il governo USA.

Quindi il governo USA distribuisce incentivi. Sarebbe questo il liberismo estremo? Ed ovviamente l'unica alternativa alla "Rivoluzione" sono i latifondi, così come l'unica alternativa alla "democrazia" è la "teocrazia islamonazista", ho indovinato?

Se vogliono andare a fare i lavapiatti 14 ore al giorno per una manciata di dollari per poter vedere la FOX e godere dell'ampia scelta che offre Wal Mart, che ci vadano pure.

Quindi sono liberi di andarsene quando vogliono?

troveranno milioni di messicani, cileni, ecuadoregni, portoricani, tutti ugualmente fuggiti dalle loro belle democrazie.

E sbarcati negli USA anziché a Cuba. Quindi?

cazzo lasciamo che siano Bush e i suoi amici a mandare in corto il cervello di fronte a "democrazia", "libertà" e slogan simili, senza nemmeno vedere quanto le democrazie e le libertà siano sostanziali e, soprattutto, se pesino più o meno di mettere intanto qualcosa nello stomaco

Quindi è meglio dipendere dal governo (che prende i soldi chissà dove, come per magia) piuttosto che aprire una scuola per poveri e diseredati, e guadagnarsi da vivere?

per il resto, pace a te Paxtibi

Bel tentativo, ma perché ci prendi per il culo?

Abbiamo stabilito che puoi migrare anche se sei un morto di fame, quindi restiamo in attesa di vedere la prima barca.

(boho!)

===

Il caso cubano, ha dato sufficiente dimostrazione della capacità di resistenza, di tenacia, di autostima.

Quindi il nazionalismo è cosa buona e giusta, ma solo a Cuba?

Gli USA, un paese, che paradossalmente non vuole abolire il diritto dei suoi cittadini a portare armi,

Embè? Il diritto mica è una gentile concessione del governo.

===

Perchè la il "regime castrista" sopravvive da 50 anni benchè si sia fatto tutto il possibile per farlo crollare?

Boh. E il regime di Saddam, e quello della Corea del Nord, e quello di Goldman-Sachs?

Perchè nei paesi "democratici" cari all'occidente come il Messico, giusto per restare nell'america centrale, le condizioni medie sono peggiori?

In base agli indici internazionali, ho indovinato?

E' più importante avere una "libertà" (concetto astratto e tutto da definire) o prima di tutto qualcosa in pancia?

Concetto astratto un paio di coglioni, vade retro tu e la tua mangiatoia.

Preferireste nascere a Cuba, in Messico o ad Haiti? E' più apprezzabile, in termini relativi, il sistema messicano o quello cubano?

Quello messicano: dal messico si fa prima a scappare negli USA.

Sono 30 anni che si spinge per il modello messicano. Il problema, cacchio, è che questo sistema non ingrana per niente.. chissà che chi lo gestisce lo faccia apposta..?

Quale parte di "gestisce" ti sfugge?

Abbiamo ancora in vita un sistema-dinosauro che dura da 50 anni e che ha avuto probabilmente risultati migliori (per quanto riguarda istruzione, sanità, fame etc.) degli altri stati che partivano da condizioni simili.. e noi che facciamo? Lo cestiniamo: "comunisti".

Le code, dove sono le code.

credo che sia un atteggiamento disonesto e per nulla produttivo

Molto meglio barattare l'astratta libertà con una scodella di cereali rubati.

E vi fanno pure votare, questa è la parte a dir poco straordinaria.
Inviato il: 19/8/2006 18:50
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Re: Intervista a Raul Castro
#24
Ho qualche dubbio
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Linucs:

non ho notizie nemmeno di cubani che prendono i barconi per fuggire in Messico o in India. quindi?

so di sudamericani che vanno a studiare medicina o a fare ricerca a Cuba, per quanto possano essere poche centinaia all'anno, non il contrario.

ho notizie di messicani che muoiono di fame, mentre di cubani -nonostante embarghi e ostracismi vai- no. Saranno forse notizie false, messe in giro da quel residuato castrista che è la FAO?

e i messicani che emigrano che emigrano a fare? non ce l'hanno la democrazia? non basta la tessera elettorale, al povero peone, per ottenere ciò che vuole?

evidentemente il libero mercato mondiale delle risorse umane non pende dove c'è la "democrazia" o la "libertà" ma dove c'è l'illusione di poter diventare tutti rapper ricoperti di catene d'oro e di ballerine? dove non si mangia comunque e si muore per strada, ma dove se fai le mosse giuste puoi diventare Jennifer Lopez?

O cos'altro, saggio linucs?

Citazione:
Segue logicamente che dovrebbero essere tutti in fila per emigrare dal Cile a Cuba


forse che i cileni si fanno i fatti loro, mungono e macellano la loro vacchetta, coltivano l'orto e vanno dal curandero? Queste sono le cose che fa il 90% della popolazione mondiale dall'alba dei tempi, invece di farsi le pippe con la "democrazia" o con il "libero mercato". Salvo gli aspiranti rapper, s'intenda: d'altra parte l'odore di shaggy arriva oramai un pò ovunque, e finchè arriva qualcuno che ti succhia l'acqua dal fosso che usavi da 20 generazioni per fabbricare la Coca Cola da mandare a qualche panciuto pippaiolo?

a questo punto magari anche l'indigeno si rompe i coglioni e blocca le strade, democraticamente bastonato dal fox di turno che spiazza tutti con la stipula democratica di un bel TLC.

Citazione:
l'importante non è scegliere, ma essere puntualmente sfamati dal governo come bestiame?


con l'acqua alla gola o con la pancia vuota cosa vuoi scegliere? mi devi spiegare perchè a cuba non ci sono bambini denutriti: o Castro moltiplica i pani e i pesci o evidentemente un'economia interna e una produzione agricola c'è anche senza zia Monsanto (chi tiene in vita cuba oggi che non può dare nulla in cambio? almeno l'urss poteva usare cuba come rampa di lancio per i missili; a meno che Chavez non mantenga tutta cuba da solo come zoo bolivariano. ma in questo caso fra l'urss e chavez chi c'ha pensato? diliberto?).

buon appetito
Inviato il: 19/8/2006 19:31
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Intervista a Raul Castro
#25
Sono certo di non sapere
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Cazzarola Lincus,messa così allora l'Italia è il paese del bengodi

Ecco perchè tutti se la litigano
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 19/8/2006 19:33
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Re: Intervista a Raul Castro
#26
Sono certo di non sapere
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non ho notizie nemmeno di cubani che prendono i barconi per fuggire in Messico o in India. quindi?

Quindi i casi sono due: o non se ne vogliono andare, oppure non possono andarsene. Ma non vogliono andarsene vuol dire che si sta bene, quindi dovremmo vedere - appunto - barconi pieni di disperati alla continua ricerca di un approdo sulla costa cubana.

so di sudamericani che vanno a studiare medicina o a fare ricerca a Cuba,

Ma non vanno a viverci. E dove vanno, dopo aver studiato e ricercato a Cuba?

per quanto possano essere poche centinaia all'anno,

Per quale oscuro motivo? L'Occidente Sfruttatore avrebbe ogni interesse ad utilizzare Cuba come scuola gratuita per nuovi medici da sfruttare.

non il contrario.

Nuovamente: perché non vogliono o perché non possono?

ho notizie di messicani che muoiono di fame, mentre di cubani -nonostante embarghi e ostracismi vai- no.

Ottimo: dove sono dunque i barconi di disperati che vogliono una fetta del miracolo?

Saranno forse notizie false, messe in giro da quel residuato castrista che è la FAO?

Lasciamo perdere la FAO, che è meglio: probabilmente la FAO farà prima a spiegarci com'è che dopo 60 anni di soldi rubati si muore ancora di fame, mentre la loro sede è provvista d'ogni comodità (e non lo dice "il Giornale", bensì il mio esimio collega che c'è stato).

e i messicani che emigrano che emigrano a fare?

Fammi indovinare: cercano un lavoro, negato in patria?

non ce l'hanno la democrazia?

E anche se l'avessero, qual è il nesso tra lavoro e democrazia? Nessuno, semmai il contrario: la democrazia prevede la facoltà del governo di negare il diritto al lavoro. Quindi?

non basta la tessera elettorale, al povero peone, per ottenere ciò che vuole?

Evidentemente no, ma anche se fosse, sarebbe comunque merce rubata. Evidentemente i peones non sono ladri, al contrario di democratici e socialisti d'ogni risma.

evidentemente il libero mercato mondiale delle risorse umane

...oltre a non esistere...

non pende dove c'è la "democrazia" o la "libertà" ma dove c'è l'illusione di poter diventare tutti rapper ricoperti di catene d'oro e di ballerine?

Dunque gli immigrati messicani emigrano per diventare rapper? Strano, avevo sentito che fossero il cardine dell'economia, quelli che "fanno i lavori che noi non vogliamo fare."

Insinui dunque che non sia vero, ma che si tratti di una mandria di parassiti? Mi sembra una teoria vagamente razzista.

Se hai appena parlato di embargo, come può esistere contemporaneamente un libero mercato mondiale? Mi prendi forse per il culo?

dove non si mangia comunque e si muore per strada,

Sotto il colpi di machete delle gang importate da El Salvador?

ma dove se fai le mosse giuste puoi diventare Jennifer Lopez?

Ti risulta statisticamente attendibile?

O cos'altro, saggio linucs?

Forse vogliono mangiare da McDonald's e vincere un pupazzetto dell'Happy Meal: che ne dici?

forse che i cileni si fanno i fatti loro, mungono e macellano la loro vacchetta, coltivano l'orto e vanno dal curandero?

Ne prendiamo nota.

Queste sono le cose che fa il 90% della popolazione mondiale dall'alba dei tempi,

Ne prendiamo nota.

invece di farsi le pippe con la "democrazia" o con il "libero mercato".

Il libero mercato esclude forse di farsi i fatti propri, mungere e macellare la vacchetta, coltivare l'orto, eccetera? Questa è nuova. La pippa della democrazia ha qualcosa a che fare con il libero mercato? Non mi risulta. Dove hai reperito queste curiose informazioni?

Salvo gli aspiranti rapper, s'intenda: d'altra parte l'odore di shaggy arriva oramai un pò ovunque,

Dunque shaggy puzza. Questa affermazione razzista rientra nelle leggi speciali sui crimini dettati dall'odio?

e finchè arriva qualcuno che ti succhia l'acqua dal fosso che usavi da 20 generazioni per fabbricare la Coca Cola da mandare a qualche panciuto pippaiolo?

Dunque ritieni che il fosso debba essere proprietà privata dell'indigeno di turno, anziché merce a disposizione del governo della quale disporre per i propri interessi?

a questo punto magari anche l'indigeno si rompe i coglioni e blocca le strade,

La Vetta della Presa di Coscienza dell'Oppresso, come da manuale.

democraticamente bastonato dal fox di turno che spiazza tutti con la stipula democratica di un bel TLC.

Dunque la democrazia è una farsa. E cosa c'è di nuovo in questo?

con l'acqua alla gola o con la pancia vuota cosa vuoi scegliere?

Immagino che essere lasciati in pace, ovvero non avere un governo ladro che ti deruba e/o impedisce di lavorare, sia fuori discussione.

mi devi spiegare perchè a cuba non ci sono bambini denutriti: o Castro moltiplica i pani e i pesci o evidentemente un'economia interna e una produzione agricola c'è anche senza zia Monsanto

Quindi l'autarchia, insieme al nazionalismo, è un valore positivo? Se ne deduce che nello Zimbabwe si muore di fame per palese incapacità di chi "gestisce" la "redistribuzione" delle terre?

Chi ti obbliga a comprare da Monsanto, e come?

(chi tiene in vita cuba oggi che non può dare nulla in cambio? almeno l'urss poteva usare cuba come rampa di lancio per i missili; a meno che Chavez non mantenga tutta cuba da solo come zoo bolivariano. ma in questo caso fra l'urss e chavez chi c'ha pensato? diliberto?).

Dunque, se Cuba è capace di campare con le proprie forze, possiamo chiudere il rubinetto dei soldi in viaggio per l'Africa da domani mattina ed inviare consulenti cubani per avviare un audace programma di riforme a costo zero per l'Occidente Sfruttatore, e toglierci anche quest'altro lamento dai coglioni?

buon appetito

Nonostante gli sforzi del governo, riesco ancora a nutrirmi con discreta puntualità.

In caso contrario, ne avresti avuto notizia dal telegiornale.
Inviato il: 19/8/2006 21:02
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Re: Intervista a Raul Castro
#27
Ho qualche dubbio
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Quindi i casi sono due: o non se ne vogliono andare, oppure non possono andarsene.


non possono andarsene in Messico come non possono andarsene negli USA (anche se la concorrenza è sleale: negli USA c'è una legge che da magicamente la cittadinanza ai cubani dopo un anno di permanenza). Eppure negli USA ci vanno e nel messico -di sicuro più facilmente raggiungibile, il mare sarà meno pattugliato- no. eppure il messico è l'alunno modello mentre cuba è il Male.

Citazione:
dove sono dunque i barconi di disperati che vogliono una fetta del miracolo?


io sto ancora aspettando i barconi di cubani affermati di diritti civili e democrazia che nuovano fino al messico

Citazione:
Lasciamo perdere la FAO, che è meglio: probabilmente la FAO farà prima a spiegarci com'è che dopo 60 anni di soldi rubati si muore ancora di fame


mala fede?

Citazione:
E anche se l'avessero, qual è il nesso tra lavoro e democrazia? Nessuno, semmai il contrario: la democrazia prevede la facoltà del governo di negare il diritto al lavoro. Quindi?


quindi cosa? ci stai spiegano che la democrazia messicana nega ai messicani il diritto al lavoro e i messicani votano per eleggere qualcuno che non li lascia manco lavorare per guadagnarti il pane? a questo punto meglio il dittatore, che almeno ti da modo di riempire la ciotola

Citazione:
Se hai appena parlato di embargo, come può esistere contemporaneamente un libero mercato mondiale? Mi prendi forse per il culo?


hai perfettamente ragione. libero mercato per i deboli, mercato regolato per i forti. forse è per questo che i forti diventano più forti e i deboli tendono a diventare più deboli? Se questo mercato fosse la panacea, dovrebbero essere gli USA i primi ad aprire le porte al tessile cinese o a togliere le sovvenzioni per l'agricoltura, ma non divaghiamo

prima intendevo con libero mercato delle risorse umane il valutare il successo di un sistema dal numero di disperatii che riesce ad abbindolare, a illudere, insomma ad attirare. spunto comunque interessante, te ne ringrazio

Citazione:
Dunque la democrazia è una farsa. E cosa c'è di nuovo in questo?


lo dicevo qualche post fa, infatti. se mi elimini lo slogan della democrazia, cioè della libertà di scelta popolare, mi devi spiegare perchè il messico è il primo della classe e cuba il pierino di turno. ricordo il vecchio dato interessante: a cuba almeno si mangia, in messico no.

Citazione:
Quindi l'autarchia, insieme al nazionalismo, è un valore positivo?


l'autarchia di base la considero una cosa positiva: almeno è trasparente e gestibile. d'altra parte siamo funzionati così per millenni, il made in vietnam l'abbiamo inventato pochi decenni fa e le cose, in fin dei conti, non vanno benissimo

Citazione:
Chi ti obbliga a comprare da Monsanto, e come?


vari modi: 1) sconsigliare e/o vietare il mantenimento di parte del raccolto come semente (caso iraqeno, ne parlò pure blondet); 2) raccontare balle ai contadini, promettere produttività che non esistono e usare per questo lo stato (es. India, cfr vandana shiva); 3) spargere nei campi qualche bel seme ogm brevettato e al momento della raccolta andare a chiedere all'ignaro contadino il conto (è successo anche in Europa).

Citazione:
possiamo chiudere il rubinetto dei soldi in viaggio per l'Africa da domani mattina


sarebbe una buona idea, veramente. tanto prestare 10 per pretendere di far rientrare i 10 più gli interessi non so quanto sia utile

buona notte
Inviato il: 20/8/2006 3:14
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Re: Intervista a Raul Castro
#28
Sono certo di non sapere
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non possono andarsene in Messico come non possono andarsene negli USA

Perché?

(anche se la concorrenza è sleale: negli USA c'è una legge che da magicamente la cittadinanza ai cubani dopo un anno di permanenza).

Ma se la stessa legge venisse applicata a nigeriani, sudanesi e messicani, nessuno si lamenterebbe. Ho indovinato?

Eppure negli USA ci vanno e nel messico -di sicuro più facilmente raggiungibile, il mare sarà meno pattugliato- no.

Perché dovrebbe essere più facilmente raggiungibile?

Dunque la colpa è degli USA che attirano i migranti cubani (che non possono andarsene, ma se ne vanno comunque) con una legge favorevole?

eppure il messico è l'alunno modello mentre cuba è il Male.

E chi ha detto che il Messico sia l'alunno modello?

io sto ancora aspettando i barconi di cubani affermati di diritti civili e democrazia che nuovano fino al messico

Non ci sono, perché nuotano fino agli USA, che evidentemente offre maggiori vantaggi, tra i quali cittadinanza gratuita ed assistenza gratuita. Quindi i cubani scappano negli USA esattamente come i messicani. Ma negli USA non si moriva di fame per strada, per via del neoliberismo? Forse cubani e messicani sono stupidi, o masochisti.

mala fede?

Semplice causa ed effetto.

quindi cosa? ci stai spiegano che la democrazia messicana nega ai messicani il diritto al lavoro

"Diritto al lavoro?" Che roba è, e cosa avrà mai a che fare con governo e democrazia?

e i messicani votano per eleggere qualcuno che non li lascia manco lavorare per guadagnarti il pane?

Veramente non votano: abbiamo appena appurato che scappano negli USA.

a questo punto meglio il dittatore, che almeno ti da modo di riempire la ciotola

Dunque ha ragione Bush ad intercettare i propri "cittadini" e infilarsi in una guerra dietro l'altra, purché il welfare federale metta qualcosa nella pancia dei "cittadini", gli stessi chiamati a votare?

E' questa la morale della storia?

hai perfettamente ragione. libero mercato per i deboli, mercato regolato per i forti.

Ergo le regole del mercato altro non sono che un pretesto per limitare la concorrenza e proteggere i promotori delle audaci riforme sociali?

forse è per questo che i forti diventano più forti e i deboli tendono a diventare più deboli?

E la soluzione sarebbe un dittatore che mette qualcosa nella ciotola di tutti? Dunque il dittatore è in grado di gestire l'intera economia?

Se questo mercato fosse la panacea, dovrebbero essere gli USA i primi ad aprire le porte al tessile cinese o a togliere le sovvenzioni per l'agricoltura, ma non divaghiamo

Infatti gli USA dovrebbero aprire le porte al tessile cinese ed eliminare le sovvenzioni per l'agricoltura, sovvenzioni ottenute per definizione dalla refurtiva fiscale, quindi dal denaro rubato. Quella degli agricoltori è un'altra lobby piena di soldi. Segue logicamente che il liberismo estremo negli USA non esiste. Se esistesse, per dirne una, non avremmo le sovvenzioni, il welfare o Bernanke a stampar dollari.

prima intendevo con libero mercato delle risorse umane il valutare il successo di un sistema dal numero di disperatii che riesce ad abbindolare, a illudere, insomma ad attirare.

Ritieni che i migranti messicani attraversino il confine per diventare tutti rapper, data la presenza di numerosi e famosi rapper messicani nella Top 10? Hai una qualche statistica che rifletta questa diffusa opinione dei migranti messicani, i quali nonostante tutto continuano a non scappare a Cuba?

lo dicevo qualche post fa, infatti.

Dunque la democrazia è una farsa, però la dittatura riempie la scodella. Magari con l'economia pianificata.

se mi elimini lo slogan della democrazia, cioè della libertà di scelta popolare,

"Scelta popolare?" Che roba è? Il "popolo" non vota e non sceglie. Semmai voteranno gli individui. Il popolo al massimo bela dietro al dittatore, però con la pancia piena - e qualche desaparecido.

mi devi spiegare perchè il messico è il primo della classe e cuba il pierino di turno.

Veramente dobbiamo ancora stabilire se il Messico è il primo della classe, e chi lo afferma.

ricordo il vecchio dato interessante: a cuba almeno si mangia, in messico no.

Quindi l'unico modo per mangiare è la dittatura.

Dunque il Messico, complice la fame, fomenta i propri cittadini ad attraversare il confine (anche con colorati e divertenti opuscoli) per fornire manodopera a basso costo agli USA, in cambio di nulla? E' un ottimo credito formativo per diventare il primo della classe.

l'autarchia di base la considero una cosa positiva: almeno è trasparente e gestibile.

Dunque il commercio equo e solidale va abolito per legge, salvo poi lamentarsi che i poveri del mondo non hanno di che campare. Poco male: sarà sufficiente una dittatura in ogni paese povero. Magari diversa da quella che già c'è, in modo che redistribuisca le terre con maggior efficienza ed autarchia. Le terre, s'intende, resteranno proprietà dello Stato e date in affitto a prezzi modici.

d'altra parte siamo funzionati così per millenni, il made in vietnam l'abbiamo inventato pochi decenni fa e le cose, in fin dei conti, non vanno benissimo

Intendi dire che acquistare merce migliore a minor prezzo ti fa schifo? Spero che Castro distribuisca - oltre alle ciotole - anche altri beni più superflui.

vari modi: 1) sconsigliare e/o vietare il mantenimento di parte del raccolto come semente (caso iraqeno, ne parlò pure blondet);

Leggiamo.

Iraq's new patent law: A declaration of war against farmers

CLARIFICATION - February 2005 The report jointly issued by Focus on the Global South and GRAIN in October 2004 on Iraq's new patent law has received a lot of attention worldwide. It has also generated a misunderstanding that we wish to clarify. The law does not prohibit Iraqi farmers from using or saving "traditional" seeds. It prohibits them from reusing seeds of "new" plant varieties registered under the law. In practical terms, this means they cannot save those seeds for re-use either. The report has been revised to express this more clearly.

Risolto il mistero: brevetto.

2) raccontare balle ai contadini, promettere produttività che non esistono e usare per questo lo stato (es. India, cfr vandana shiva);

Dunque lo Stato è complice della multinazionale, che da sola non potrebbe imporre alcunché?

3) spargere nei campi qualche bel seme ogm brevettato e al momento della raccolta andare a chiedere all'ignaro contadino il conto (è successo anche in Europa).

Ma questa è una truffa, e se avviene allora lo Stato è nuovamente complice. Oltre a non avere il brevetto alcun diritto di esistere, trattandosi di un monopolio artificiale imposto - indovina? - dallo Stato. Questo sarebbe il liberismo estremo?

sarebbe una buona idea, veramente. tanto prestare 10 per pretendere di far rientrare i 10 più gli interessi non so quanto sia utile

Dunque non dobbiamo prestare soldi ai paesi poveri con interessi, non dobbiamo neanche regalarne perché sono soldi rubati, e non dobbiamo distribuire alimenti che saranno spacciati sul mercato nero in concorrenza ai contadini locali. E fin qui ci siamo.

Però dobbiamo contemporaneamente perseguire l'autarchia, che è trasparente e gestibile, dunque non dobbiamo neanche acquistare i prodotti dei paesi emergenti, lasciandoli nel loro brodo e mettendoci a coltivare ognuno il proprio orticello.

E questo dovrebbe risolvere il problema della fame?

Suvvia...
Inviato il: 20/8/2006 12:16
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Re: Intervista a Raul Castro
#29
Ho qualche dubbio
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Perché [il Messico] dovrebbe essere più facilmente raggiungibile?


le acque costiere sono pattugliate dalle autorità cubane visto che ci sono limitazioni alla libera emigrazione (limitazioni sbagliate e tutto il resto, e qui siamo d'accordo). si sa che i cubani vanno in Florida, di sicuro i controlli delle autorità si limiteranno a quel braccio di mare. visto che nessun cubano scappa in messico non ci sarebbe motivo per pattugliare con attenzione queste rotte. quindi scappare in messico è decisamente più sicuro che scappare negli usa. eppure..

Citazione:
E chi ha detto che il Messico sia l'alunno modello?


chiedi a qualunque politico, a qualunque liberale, a qualunque economista, a qualunque banchiere se è più "bravo" il messico o cuba. perchè cuba è sotto embargo e il messico no, anzi? perchè il messico starebbe facendo passi in avanti? chi fa passi avanti, in messico?

Citazione:
E la soluzione sarebbe un dittatore che mette qualcosa nella ciotola di tutti? Dunque il dittatore è in grado di gestire l'intera economia?


l'economia non è necessariamente un mostro mastodontico globale che pascola allegramente nella grande stalla globale, è "economia" anche il peone che fa il latte, coltiva l'orto e vende o scambia i prodotti al mercato senza che nessuno gli rompa i coglioni come ha fatto per milioni di anni. il problema è che non fa tanto PIL, ma cosa importa a un peone del PIL?

lo "stato" al massimo dovrebbe prendere a calci nel culo mr. coca cola e la sua cannuccia. i peones chiedono solo questo, il resto sono illusioni

Citazione:
il commercio equo e solidale va abolito per legge, salvo poi lamentarsi che i poveri del mondo non hanno di che campare


il commercio equo e solidale è una pezza a un sistema che non funziona, non una soluzione. dare semplicemente un'aura solidale alle monocolture non è una soluzione: gli africani esistono da prima degli europei e possono continuare a farlo, basta che mettiamo da parte i frustini e le navi negriere che si stanno arrugginendo, cioè gli "aggiustamenti strutturali", i prestiti e gli stratagemmi per "attirare capitali". basta smetterla di prenderli per il culo, io aspetto con curiosità che si incazzino e magari ce la facciano pagare.

Citazione:
Quindi l'unico modo per mangiare è la dittatura.


mai detto nè lasciato intendere questo. però il messico non è un sistema che da da mangiare (o permette di guadagnarsi dignitosamente il cibo)

Citazione:
Intendi dire che acquistare merce migliore a minor prezzo ti fa schifo?


sì, se questo mi obbliga a lavorare come un cambogiano, cioè più di prima della rivoluzione industriale. senza contare che il fatto che il prodotto è zuppo del sangue del solito cambogiano figlio del nostro sistema e dei nostri "aggiustamenti strutturali" può turbare.

Citazione:
Oltre a non avere il brevetto alcun diritto di esistere, trattandosi di un monopolio artificiale imposto - indovina? - dallo Stato.


se lo stato impone questo brevetto che chiaramente va contro gli interessi del peone, evidentemente o l'individuo-peone non ha capito che glielo stanno mettendo in quel posto, o ama essere sodomizzato, oppure c'è qualcosa in questo "stato" o in questa "economia globale" che la sua democrazia non riesce a controllare. e allora in questo a che serve la democrazia se è a sovranità limitata?

il brevetto va bene forse per un frigorifero, non certo per una specie naturale che ho a disposizione gratis da sempre.

Citazione:
E questo dovrebbe risolvere il problema della fame?


perchè no? intanto evitiamo di peggiorare le cose -facendo credere alla gente che le vogliamo migliorare. e poi al massimo facciamo una colletta ogni tanto per spedire qualche trattore o qualche pozzo, cose concrete e trasparenti.
Inviato il: 20/8/2006 15:45
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#30
Dubito ormai di tutto
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avendo a questo punto acquisito che la dittatura è meglio della democrazia, ci rimane solo da stabilire il criterio (non democratico) di selezione del dittatore.
vediamo che alternative ci sono.
(speriamo che quello di Castro illuminato non sia un caso unico e irripetibile)

[l'autarchia deve valere anche per i sigari ?]
Inviato il: 20/8/2006 17:05
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