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   Salute & Ambiente
  Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori

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      migiu2
Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#1
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/6/2006
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Salve a tutti
quante volte parlando con qualcuno ci definiamo "ambientalisti", "amanti della Natura", "animalisti" o semplicemente attenti alla salute?
Non sempre pero' ci si rende conto che tutti questi temi sono intimamente legati alla nostra forchetta! Eh sì, all'azione più banale e meccanica che compiamo ogni santo giorno. Cercherò di essere breve perche' l'argomento è lungo, ma può dare molti spunti di riflessione.

Questione AMBIENTALE o ecologica: nutrendoci giornalmente di prodotti di derivazione animale nonche' di animali stessi contribuiamo ahimè attivamente all'inquinamento dei mari, dei fiumi e dell'aria, alla fame nei paesi poveri, all'impoverimento del suolo e al disboscamento selvaggio, Amazzonia compresa.
Perche' tutto questo?
La causa sono gli allevamenti intensivi, dove milioni di animali vengono uccisi per soddisfare la gola di noi occidentali. Se paragonissimo ad esempio la mucca ad una macchina, nessuno di noi oserebbe comprarla: una macchina che consuma molto di più di cio' che produce ed inquina tantissimo! Così sono i bovini (ed in misure differenti tutti gli animali allevati). Le deiezioni copiosissime inquinano le falde acquifere e quindi i fiumi e i mari. Perche' nessuno ci dice che la situazione drammatica dell'Adriatico (con il fenomeno dell'eutrofizzazione) è dovuta agli allevamenti intensivi della pianura padana?
Per produrre poi un kilo di carne occorre "sprecare" circa 10 kili di foraggio (soia, mais ecc) che potrebbe invece sfamare milioni di bocche. In Brasile si verifica il paradosso per cui si ha la maggior produzione mondiale di soia e la gente in città che muore di fame, proprio perche' quella soia è destinata ad alimentare i bovini.
Pure l'acqua potabile -bene sempre più prezioso- viene usata in grossissime quantità per dissetare i poveri animali (una mucca beve 200litri al giorno!!).
Per produrre nuovi pascoli vengono bruciati ettari ed ettari di foresta tropicale con conseguenze gravissime sul clima del pianeta. I suoli poi, una volta ospitato gli allevamenti, si impoveriscono e diventano sterili, aumentando l'erosione e la desertificazione.


Questione salutistica: se abbiamo paura dei pesticidi di frutta e verdura allora dobbiamo stare attenti al consumo di carne: nelle membra degli animali da allevamento si concentrano infatti i pesticidi e le sostanze chimiche presenti nelle piante di cui si alimentano, ma con concentrazioni molto più alte! Inoltre è pratica comune somministrare antibiotici (anche quando l'animale è sano, per scongiurare costose cure in caso di malattia) ,antinfiammatori, farmaci contro le condizioni di stress in cui vivono, promotori della crescita (per accellerare la filiera produttiva, forzando i tempi della Natura) sempre che poi non ci siano altre schifezze tossiche nei mangimi (come la diossina -vedi polli alla diossina- o resti animali -vedi scandalo mucca pazza).
Prima del macello la carne si "carica" poi di adrenalina e acido lattico (derivati dalla paura e dallo stress della povera bestiola) che non fanno in tempo ad essere smaltite! Alla morte si producono inoltre tossine cadaveriche (putrescina, cadaverina, ptomaine ecc) che il nostro intestino (lungo + di 8 metri e quindi inadatto ad un simile "pasto") digerirà lentamente e a fatica.
Che la carne ed il latte (con i loro derivati) siano un problema salutare del mondo occidentale è testimoniato dalla letteratura scientifica e certe malattie (cancro al colon, al pancreas, alla mammella, infarto, artrite, gotta, aterosclerosi, obesità, reumatismi, OSTEOPOROSI* e chi più ne ha più ne metta) sono tipiche delle culture occidentali, dove pare "d'obbligo" il consumo di carne e latte.

* le potenti lobby industriali della carne e del latte ci vogliono far credere per esempio che bere latte allontani il rischio di osteoporosi. Niente di più falso! Tale malattia, che provoca l'idebolimento della matrice ossea, è praticamente sconosciuta nei popoli che NON consumano latte e formaggi.L'assunzione di latte provoca l'osteoporosi.

Questione ETICA: molti di noi si professano amanti degli animali ma commettono un errore di fondo, distinguendo tra animali di serie A (i nostri amici da compagnia come gatti o cani oppure le specie in via di estinzione come balene e panda) e animali di serie Z, destinati a vivere in condizioni misere per poi essere "immolati" per il nostro esigente palato.
In realtà tutti gli animali sono in grado di "sentire": amore, affetto, compagnia, amicizia, tristezza, paura proprio come noi umani! Ma questo viene negato agli animali da allevamento ed eccoli subire i peggiori soprusi degni di campo di concentramento: immobilizzazioni in gabbie strettissime, trasporti su strada lunghi dei giorni, amputazioni di becchi o parti del corpo, allontanamento coatto dei propri cuccioli, malattie da stress, alimentazione forzata ed innaturale, sconvolgimento ed accorciamento del ciclo di vita fino ad arrivare a casi aberranti (come l'ingozzamento artificiale delle oche per il patè de foie gras).
E' giusto far subire tutto questo a degli animali senzienti?

Considerato che il potere delle industrie lattiero-casearie e quello degli allevamenti è correlato con quello delle case farmaceutiche (prima ci fanno ammalare e poi ci "curano") se ne deduce che smettere di consumare carne e latticini è un dovere, un piacere e un DONO che facciamo all'ambiente, a noi stessi, alla società e agli animali.

Ps c'e' molta disinformazione e omertà nei media, soprattutto per il controllo esercitato dalle potenti industrie che pagano profumatamente innumerevoli spot ed "esperti" molto compiacenti...

_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 18/7/2006 22:57
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#2
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
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quante volte parlando con qualcuno ci definiamo "ambientalisti", "amanti della Natura", "animalisti" o semplicemente attenti alla salute?

Tutti i giorni!

Non sempre pero' ci si rende conto che tutti questi temi sono intimamente legati alla nostra forchetta!

Nostra, nel senso occidentale: gli altri accoppano piccoli animali per necessità, quindi va bene.

Eh sì, all'azione più banale e meccanica che compiamo ogni santo giorno. Cercherò di essere breve perche' l'argomento è lungo, ma può dare molti spunti di riflessione.

Eh!

Questione AMBIENTALE o ecologica: nutrendoci giornalmente di prodotti di derivazione animale nonche' di animali stessi contribuiamo ahimè attivamente all'inquinamento dei mari, dei fiumi e dell'aria, alla fame nei paesi poveri, all'impoverimento del suolo e al disboscamento selvaggio, Amazzonia compresa.

E al genocidio armeno no? "Strano!"

Forse mangiando una ricca bistecca ho mandato al potere Mugabe e Mbeki.

Perche' tutto questo?

Perché siamo cattivi dentro: ci siamo nati, siamo un refuso della natura, ergo non siamo compatibili con la natura.

La causa sono gli allevamenti intensivi, dove milioni di animali vengono uccisi per soddisfare la gola di noi occidentali.

Beccato! Senza neanche legger prima tutto il post. E in Cina cosa mangiano, il riso?

Se paragonissimo ad esempio la mucca ad una macchina, nessuno di noi oserebbe comprarla: una macchina che consuma molto di più di cio' che produce ed inquina tantissimo!

E il petrolio sta finendo!

Così sono i bovini (ed in misure differenti tutti gli animali allevati). Le deiezioni copiosissime inquinano le falde acquifere e quindi i fiumi e i mari.

Non solo: le flatulenze causano il global warming.

Perche' nessuno ci dice che la situazione drammatica dell'Adriatico (con il fenomeno dell'eutrofizzazione) è dovuta agli allevamenti intensivi della pianura padana?

Perché ci hanno detto che è colpa dell'industria: stanno decidendo se è colpa dell'uomo occidentale oppure del maschio rapace stupratore occidentale. E' un gran dilemma!

Per produrre poi un kilo di carne occorre "sprecare" circa 10 kili di foraggio (soia, mais ecc) che potrebbe invece sfamare milioni di bocche.

Certo! Magari dopo aver accoppato Mugabe e soci.

In Brasile si verifica il paradosso per cui si ha la maggior produzione mondiale di soia e la gente in città che muore di fame, proprio perche' quella soia è destinata ad alimentare i bovini.

E meno male che ci avevano spacciato Lula come Salvatore dell'Ambiente.

Pure l'acqua potabile -bene sempre più prezioso- viene usata in grossissime quantità per dissetare i poveri animali (una mucca beve 200litri al giorno!!).

Fonte?

Leggiamo.

Water Availability and Distribution for Livestock

If you are thinking about creating a better water source and distribution system, here are some pertinent issues. How much water does a cow drink? That quantity and her requirements can be unrelated. The amount varies seasonally because of the moisture content of the grass she is grazing, weather conditions, the distance she has to travel to get water, and other factors such as breed and body weight. At 50 degrees, a cow may consume about five to seven gallons per day, but the amount increases by 0.4 gallons per day for every one-degree increase in air temperature. At 95 degrees, the same cow will drink an average of twenty-four gallons per day. Cows with water available within 800 feet at all times drank fifteen percent more water daily than those that traveled over 800 feet to get water (Gerrish and Davis, 1999).

24 gallons = 90.8498832 litri, al massimo. Quindi?

Per produrre nuovi pascoli vengono bruciati ettari ed ettari di foresta tropicale con conseguenze gravissime sul clima del pianeta.

Per via del global warming. Figurati che un luogo chiamato Greenland sta tornando verde. Orrore.

I suoli poi, una volta ospitato gli allevamenti, si impoveriscono e diventano sterili, aumentando l'erosione e la desertificazione.

E noi li lasciamo così, tanto erano gratis.

Questione salutistica: se abbiamo paura dei pesticidi di frutta e verdura allora dobbiamo stare attenti al consumo di carne: nelle membra degli animali da allevamento si concentrano infatti i pesticidi e le sostanze chimiche presenti nelle piante di cui si alimentano, ma con concentrazioni molto più alte!

Temo maggiormente i microbi che incrocio ogni giorno sui mezzi pubblici. A proposito, la mucca pazza è andata a far compagnia a SARS e ITX?

Inoltre è pratica comune somministrare antibiotici (anche quando l'animale è sano, per scongiurare costose cure in caso di malattia) ,antinfiammatori, farmaci contro le condizioni di stress in cui vivono, promotori della crescita (per accellerare la filiera produttiva, forzando i tempi della Natura) sempre che poi non ci siano altre schifezze tossiche nei mangimi (come la diossina -vedi polli alla diossina- o resti animali -vedi scandalo mucca pazza).

In pratica la mucca assume meno farmaci dei pargoli nella scuola pubblica gratuita e federale. Idea: forse potremmo mangiare quelli, celebrando la diversità importata da chissà quale angolo di mondo.

Prima del macello la carne si "carica" poi di adrenalina e acido lattico (derivati dalla paura e dallo stress della povera bestiola) che non fanno in tempo ad essere smaltite! Alla morte si producono inoltre tossine cadaveriche (putrescina, cadaverina, ptomaine ecc) che il nostro intestino (lungo + di 8 metri e quindi inadatto ad un simile "pasto") digerirà lentamente e a fatica.

Che la carne ed il latte (con i loro derivati) siano un problema salutare del mondo occidentale è testimoniato dalla letteratura scientifica e certe malattie (cancro al colon, al pancreas, alla mammella, infarto, artrite, gotta, aterosclerosi, obesità, reumatismi, OSTEOPOROSI* e chi più ne ha più ne metta) sono tipiche delle culture occidentali, dove pare "d'obbligo" il consumo di carne e latte.

(insiste!)

* le potenti lobby industriali della carne e del latte ci vogliono far credere per esempio che bere latte allontani il rischio di osteoporosi. Niente di più falso! Tale malattia, che provoca l'idebolimento della matrice ossea, è praticamente sconosciuta nei popoli che NON consumano latte e formaggi.L'assunzione di latte provoca l'osteoporosi.

Guarda: a questo punto potrebbe essere una delle tante inutili tare genetiche dello stupido uomo occidentale, gravemente punito da Madre Natura.

Questione ETICA: molti di noi si professano amanti degli animali ma commettono un errore di fondo, distinguendo tra animali di serie A (i nostri amici da compagnia come gatti o cani oppure le specie in via di estinzione come balene e panda) e animali di serie Z, destinati a vivere in condizioni misere per poi essere "immolati" per il nostro esigente palato.

I palestinesi vengono prima o dopo la Z?

In realtà tutti gli animali sono in grado di "sentire": amore, affetto, compagnia, amicizia, tristezza, paura proprio come noi umani!

Ho capito: dopo la Z.

Ma questo viene negato agli animali da allevamento ed eccoli subire i peggiori soprusi degni di campo di concentramento: immobilizzazioni in gabbie strettissime, trasporti su strada lunghi dei giorni, amputazioni di becchi o parti del corpo, allontanamento coatto dei propri cuccioli, malattie da stress, alimentazione forzata ed innaturale, sconvolgimento ed accorciamento del ciclo di vita fino ad arrivare a casi aberranti (come l'ingozzamento artificiale delle oche per il patè de foie gras).

E meno male che non ti ha sentito Foxman, altrimenti a quest'ora stavamo tutti in carcere.

E' giusto far subire tutto questo a degli animali senzienti?

Perché, se non fossero senzienti potremmo macellarli con gioia?

Considerato che il potere delle industrie lattiero-casearie e quello degli allevamenti è correlato con quello delle case farmaceutiche (prima ci fanno ammalare e poi ci "curano") se ne deduce che smettere di consumare carne e latticini è un dovere, un piacere e un DONO che facciamo all'ambiente, a noi stessi, alla società e agli animali.

Un dovere? Alla società? Se è un piacere, non è un dovere, e se è verso te stesso, non è verso la società, in quanto la salute è tua, e non mia, anche se magari mi tocca pagare il conto, pretesto che potrà sicuramente essere usato per eventuali razionamenti ed altre amenità.

Ps c'e' molta disinformazione e omertà nei media, soprattutto per il controllo esercitato dalle potenti industrie che pagano profumatamente innumerevoli spot ed "esperti" molto compiacenti...

Ecco perché - al contrario di te, assassino pallido - sono diventato un Freegan, per espiare la mia colpa d'esser nato occidentale: frugo nella spazzatura e mangio verdura marcia per non uccidere le piantine e gli animaletti che mi circondano.

Tiro ad indovinare: mentre noi facciamo tutto ciò, in India e Cina devono mangiar bistecche, altrimenti non avranno la forza di riderci dietro con forza sufficiente dopo aver ottenuto l'esenzione da Kyoto?



Ogni volta che leggo le parole etico, solidale e consapevole... sospetto. Quando leggo anche la parole occidentale... ho la certezza: dove vuoi andare a parare, esattamente?
Inviato il: 18/7/2006 23:37
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#3
Mi sento vacillare
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Oh mamma, proprio lo smanettone simil-attivissimo doveva capitarmi? e cosa ho fatto di male io per meritarmi ciò?

Dunque caro anziche' tagliuzzare il mio post (volutamente corto altrimenti avrei scritto per pagine e pagine..) e divertirti -spero tu non gli altri che leggono- a fare dell'ironia (?)..perche' non prendi un argomento e ne discutiamo come due persone si suppone un minimo intelligenti per intavolare una discussione utile magari anche a chi legge?
_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 18/7/2006 23:50
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#4
Sono certo di non sapere
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In occidente era meglio morire da piccoli con i peli del culo a batuffoli......
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 18/7/2006 23:55
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#5
Mi sento vacillare
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Tratto da http://italy.peacelink.org

I costi ambientali della carne

Il prezzo della carne dovrebbe perlomeno triplicare se fossero conteggiati i costi ambientali, compreso il depauperamento e l'inquinamento delle falde acquifere, le emissioni di gas serra, lo spreco di combustibile fossile.
[..]
Mentre ogni giorno centomila persone muoiono di fame nelle aree sottosviluppate del pianeta, vittime dell'imperativo economico dei nuovi padroni del mondo, nei paesi industriali avanzati (occidente compreso), al contrario, una parossistica alimentazione, che supera di almeno il doppio in calorie le necessità individuali, diffonde obesità (su scala mondiale gli obesi sono oltre un miliardo, il numero più alto mai registrato nella storia dell'umanità: una vera e propria epidemia globale), sovrappeso e tutte le patologie associate come le cardiopatie, l'ipertensione arteriosa, le malattie articolari. L'umanità si sta dividendo in due: da una parte un 10-20% ipernutrito, che muore delle malattie dei ricchi, il cancro, gli infarti, il diabete; il resto sottonutrito, che muore delle malattie dei poveri o di fame.
Questa crisi destinata ad acutizzarsi nasce essenzialmente non solo dall'impossibilità per i paesi del Sud del mondo di accedere a una gestione completa e diretta delle proprie risorse, ma è costantemente accresciuta anche da un pervasivo modello alimentare, il nostro, basato sull'iperproduzione di alimenti di origine animale.

Oggi più di un terzo della produzione alimentare mondiale è costituito da foraggio che serve a supportare la zootecnia industriale cioè gli allevamenti intensivi di animali da macello che forniscono carne per l'uomo occidentale.


Più della metà delle superfici fertili del globo è destinata a coltivare cereali, semi oleosi ecc. per nutrire animali allevati. La sola zootecnia europea importa almeno 50 milioni di tonnellate di derrate mangimistiche all'anno. Dal Sud America all'Africa, per il nostro benessere alimentare decine di milioni di ettari di terreno, (le chiamano le terre fantasma) sono destinate a produrre cibo per le stalle intensive europee, privando in questo modo le popolazioni autoctone di risorse fondamentali per la loro nutrizione.


Perfino durante la peggior carestia dell'Etiopia la Gran Bretagna ha importato cereali per il suo bestiame!


Dalla metà del secolo scorso in Europa, la sempre più grande richiesta di prodotti animali, principalmente carne, è soddisfatta dagli allevamenti intensivi. Un metodo di allevamento industriale che nasce quando gli Stati Uniti iniziano ad esportare nel Vecchio continente soia e mais senza pagare nessun dazio, così da smaltire le loro enormi eccedenze. Per via dei bassi costi americani del petrolio e della scarsissima manodopera nei campi, queste derrate arrivano nel nostro continente a prezzi stracciati.


Spinti dalla frenesia produttivistica e dal facile lucro in un circolo vizioso che si autoalimenta, nel giro di pochissimi anni, interi settori della zootecnia tradizionale vengono smantellati mentre al loro posto sorgono immensi capannoni. Diminuiscono le aree dei pascoli e delle foraggere, e aumentano il numero degli animali per azienda. Ridotti a macchine: bovini, ovini, suini, ovini e caprini, polli broiler, ecc. sono ammassati a milioni in spazi angusti e ristretti, ad ingrassare e a morire il più velocemente possibile per il vorace mercato dei consumatori. Il danno ambientale che si paga per questo insensato e dissipatore sistema di produzione e che infligge ogni sorta di sofferenza agli animali è impressionante.


La denuncia del Worldwatch Institute, considerato il più autorevole osservatorio sui trend ambientali del pianeta non lascia dubbi in proposito: "Gli allevamenti intensivi sono una delle serie minacce alla qualità dell'aria, del suolo e delle acque. Il prezzo della carne dovrebbe perlomeno triplicare se fossero conteggiati i costi ambientali, compreso il depauperamento e l'inquinamento delle falde acquifere, le emissioni di gas serra, lo spreco di combustibile fossile".


Monoculture


L'allevamento intensivo incentivando le monocolture, riduce la biodiversità. Solo mais, grano, girasole e pochi altri cereali (in particolare sono necessari 7 kg di cereali per la produzione di 1 kg carne bovina, 4 kg per la produzione di 1 kg carne suina e 2 kg per la produzione di 1 kg di pollame) sono coltivati. In Italia il fenomeno è visibile avendo ormai trasformato in gran parte il paesaggio: in tutta la Pianura Padana (che possiede la zootecnia più intensiva d'Europa ndr), a partire dalle prime pendici delle Alpi fino all'Adriatico, il territorio è dominato dalle monocolture, in particolare mais, considerato il re dei cereali, e coltivato in pochissime varietà, le più redditizie. Siamo ormai arrivati a una "produzione di 10 milioni di tonnellate" scrive Enrico Moriconi, medico veterinario e autore di diverse pubblicazioni sul rapporto tra ambiente, benessere animale e salute pubblica.


Per ogni tonnellata di mais poi, che assieme alla soia sono anche le colture maggiormente soggette alle sperimentazioni di ingegneria genetica, servono 1000 tonnellate di acqua, la sola produzione italiana richiede all'ambiente 100 miliardi di metri cubi d'acqua ogni anno. Altresì sono necessari enormi quantità di erbicidi, pesticidi e fertilizzanti, ben 12.000 tonnellate ogni anno! Così se l'agricoltore un tempo coltivava anche per il proprio consumo, questo garantiva una certa diversificazione, la conservazione di numerose varietà di ortaggi, oggi letteralmente scomparsi, e la rotazione del terreno che consente di evitare fenomeni di impoverimento. Oggi, i campi vengono estesi il più possibile, vengono eliminati alberi e arbusti per consentire ai grandi macchinari di muoversi agevolmente, ma così facendo si elimina ogni forma di vita animale e vegetale: siepi, ruscelli piante e arbusti, costituivano infatti un habitat fondamentale per moltissime varietà di uccelli e piccoli roditori che oggi negli sterminati campi di mais, non trovano più la possibilità di vivere.


Acqua


In questo secolo, dove la risorsa fondamentale del pianeta sta rapidamente sparendo, il consumo idrico della zootecnia intensiva è impressionante. Nel calcolo totale dei consumi legati alla produzione di carne, oltre all'impiego in agricoltura, deve essere inclusa anche quella utilizzata direttamente dagli animali: una mucca da latte deve bere 200 litri di acqua al giorno, un bovino da ingrasso arriva a 50 litri, un suino a 20. Poi vi è l'acqua utilizzata negli impianti di allevamento e macellazione. Perciò per un chilogrammo di carne ci vogliono ben 3.150 litri di acqua!


Deiezioni animali


Se nell'allevamento tradizionale gli escrementi animali erano utilizzati come fertilizzanti, oggi negli allevamenti intensivi, le deiezioni, prodotte in milioni e milioni di tonnellate non possono più essere impiegate "come concime (in sostanza sono molto più numerose le quantità di concime delle terre da concimare) ed essendo molto ricche di fosforo e di azoto costituiscono un vero problema per l?atmosfera."


"Per dare un'idea della quantità di feci prodotte, basti pensare che una mucca da latte produce in un anno feci pari a 30 volte il proprio peso corporeo ovvero 180 quintali all'anno." Feci che mischiate alle acque composte da sostanze chimiche per il lavaggio dei capannoni, e a tutte quelle sostanze farmacologiche somministrate agli animali, (la produzione zootecnica italiana che è solo i 2/3 di quella tedesca, consuma la stessa quantità di farmaci della Germania, per un fatturato di circa 100 milioni di Euro) contaminano lentamente le falde acquifere per poi passare nei vegetali coltivati e nel pesce e, di conseguenza, all'essere umano.


Clima


Gli allevamenti intensivi sono fra le cause principali dell'effetto serra: la combustione di milioni di ettari di foresta produce milioni di tonnellate di carbonio; l?elevato consumo di energia fossile nella produzione di carne provoca l'emissione di CO2 (anidride carbonica), il principale gas serra. Secondo alcuni calcoli, "le carni bianche e rosse divorate ogni anno da un occidentale provocano l?emissione di mezza tonnellata di CO2. L'energia serve per fabbricare pesticidi e fertilizzanti e somministrarli alle colture foraggere, produrre i mangimi, far funzionare le stalle e le infrastrutture di trasformazione. Dietro ogni caloria di carne bovina che mangiamo ci sono 78 calorie di combustibile." Inoltre questo sistema di allevamento è la principale fonte di emissione in atmosfera di ammoniaca (80-90% del totale), sostanza che ricade al suolo sotto forma di piogge acide, rovinando suoli e boschi.


Trasporti


Sono un altro pesante costo per l'ambiente. Il trasporto legato a questi allevamenti diventa necessario poiché "non siamo più in presenza di stalle piccole in grado di soddisfare il fabbisogno di una famiglia o di una piccola comunità, ma siamo di fronte a enormi allevamenti che producono migliaia di animali, i quali devono poi essere macellati altrove e quindi trasportati". Da qui non solo i cosiddetti "viaggi della morte" , in cui animali vivi stipati su camion ben oltre i limiti di legge sono costretti a viaggiare addirittura per giorni interi in condizioni brutali (da allevamento ad allevamento, da allevamento a luogo di macellazione) ma anche di animali morti (carcasse che devono essere portate in luoghi appositi per la trasformazione, lavorazione e poi vendita) "e naturalmente, poiché nessun allevamento può produrre le quantità di cereali che gli occorrono vi è tutto il trasporto legato a questo tipo di derrate."


In questi ultimi decenni il consumo di carne è stato promosso in ogni modo assumendo artatamente "nell'immaginario collettivo il ruolo di status symbol, per fugare ricordi di povertà e ostentare l'acquisita ricchezza." Così l'allevamento intensivo diventa l'inevitabile elevatissimo prezzo da pagare non solo in termini ecologici ma anche di salute pubblica (ricordiamo "mucca pazza", i polli alla diossina, i maiali agli ormoni), per assicurare "un alimento a basso costo e alla portata di tutti."


Una logica mostruosa dietro la quale si muovono le solite multinazionali che molto lentamente ma in modo inesorabile negli anni hanno trasformato radicalmente le nostre abitudini alimentari ricavandone "guadagni enormi in ogni fase di produzione dalle sementi per produrre cereali, alla produzione e vendita di fertilizzanti e diserbanti, all'allevamento con i relativi interventi farmacologici che necessita, alla lavorazione delle carni".



Note:

Bibliografia:
Enrico Moriconi "L'allevamento intensivo e le conseguenze su ambiente e animali"
Marinella Correggia "Addio alle carni" Ed. Lav
Roberto Marchesini "Pollo alla diossina o mucca pazza" Franco Muzzio Editore


@LINUCS: siccome l'argomento "quanto beve una mucca" è la cosa + interessante che hai scritto perche' hai espresso un' osservazione intelligente, ti ribadisco che il consumo di una mucca DA LATTE è di 200 litri circa, meno è la quantità consumata da un bovino normale. Se mai potesse fare la differenza col succo di tutto il discorso.
_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 19/7/2006 0:25
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#6
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
Da
Messaggi: 3660
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Citazione:
Il prezzo della carne dovrebbe perlomeno triplicare se fossero conteggiati i costi ambientali, compreso il depauperamento e l'inquinamento delle falde acquifere, le emissioni di gas serra, lo spreco di combustibile fossile.


Fammi indovinare! La so! La so! La so!

Visto che il mercato, che è il Male non tiene conto di questi costi, divrebbe farlo lo Stato con una bella tassa che triplichi il costo della carne, in modo da tenerne conto.

Quei soldi poi potrebbero essere dati all'ONU in modo che combatta la fame nel mondo attraverso la FAO, educhi i cittadini globali con l'UNESCO e così via?

Ho indovinato?

Ashoka
Inviato il: 19/7/2006 0:33
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  •  bandit
      bandit
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#7
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
Da
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"ribadisco che il consumo di una mucca DA LATTE è di 200 litri circa"
++++++
a me, pure fossero 90 litri (come riportava Linucs), mi farebbe comunque una bella impressione
Inviato il: 19/7/2006 0:34
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#8
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
Messaggi: 8134
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Io la carne la compro da allevatori biologici che riutilizzano anche lo sterco per il compost.

Niente logiche mostruose, niente multinazionali, niente ricaduta sull'ambiente.
E la carne è buonissima, e gli animali vivono felici.
Inviato il: 19/7/2006 0:35
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#9
Mi sento vacillare
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Citazione:

Ashoka ha scritto:

Ho indovinato?


Siii! Hai vinto un mini-budda d'oro con diciture in sanscrito!

Dio mio, potro' sperare in un commento intelligente da parte di qualcuno?
_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 19/7/2006 0:39
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#10
Dubito ormai di tutto
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Salute,mi intrufolo e dico la mia..Ve la ricordate la pillola di Aldous Huxley? Si potrebbe arricchire con tutte le sostanze in sintesi chimica che servono al sostentamento della macchina corpo-mente... oggi sarebbe possibile e relativamente facile... si potrebbero addirittura impostare diete "ad personam" .. certo che sarebbe un bel balzo verso l'evoluzione della Specie... Non avremmo più bisogno di cibo(morto) nè animale,nè vegetale,e di conseguenza nemmeno del lavoro correlato..potrebbero affrancarsi ,nel mondo, i milioni e milioni di servi della gleba...mi piace l'idea..invece di campi e stalle,asettici laboratori che sfornano pastiglioni equilibrati e dopati... per tutte le tasche ..che sia questo il futuro,se mai ci sarà?
Inviato il: 19/7/2006 0:46
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  •  bandit
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#11
Dubito ormai di tutto
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"Dio mio, potro' sperare in un commento intelligente da parte di qualcuno?"
++++++++++
guarda, io oggi ho gia' commentato anche troppo...poi non voglio mettermi a "competere"...per cui non ci provo nemmeno.
posso darti un po' di solidarieta'. io non sono vegan ma ho una dieta "tendente" al vegetariano, se cosi' si puo' dire.

Inviato il: 19/7/2006 0:48
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#12
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
asettici laboratori che sfornano pastiglioni equilibrati e dopati...

Ma che futuro: i pilloloni in America già li usano per tutto...
Inviato il: 19/7/2006 0:50
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#13
Sono certo di non sapere
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Mi dispiace che il mio commento ti sia parso poco intelligente, riproviamo:

In Brasile si verifica il paradosso per cui si ha la maggior produzione mondiale di soia e la gente in città che muore di fame

Vago ricordo...

The whole soy story

Soy is one of the top allergens.

In the 1980s, Stuart Berger, MD, labeled soy one of the seven top allergens -- one of the "sinister seven." At the time, most experts listed soy around tenth or eleventh. Bad enough, but way behind peanuts, tree nuts, milk, eggs, shellfish, fin fish and wheat. Today soy is widely accepted as one of "the big eight" that cause immediate hypersensitivity reactions.
Food allergies are abnormal inflammatory responses of the immune system to dust, pollen, a food or some other substance. Those that involve an antibody called immunoglobulin E (IgE) occur immediately or within an hour. Reactions may include coughing, sneezing, runny nose, hives, diarrhea, facial swelling, shortness of breath, a swollen tongue, difficulty swallowing, lowered blood pressure, excessive perspiration, fainting, anaphylactic shock or even death.
Delayed allergic responses to soy are less dramatic, but are even more common. These are caused by antibodies known as immunoglobulins A, G or M (IgA, IgG or IgM) and occur anywhere from two hours to days after the food is eaten. These have been linked to sleep disturbances, bedwetting, sinus and ear infections, crankiness, joint pain, chronic fatigue, gastrointestinal woes and other mysterious symptoms.
Food "intolerances", "sensitivities" and "idiosyncrasies" to soy are commonly called "food allergies", but differ from true allergies in that they are not caused by immune system reactions but by little-understood or unknown metabolic mechanisms. Strictly speaking, gas and bloating, common reactions to soy and other beans are not true allergic responses. However, they might serve as warnings of the possibility of a larger clinical picture involving allergen-related gastrointestinal damage.

PROFIT vs RISK

The soybean industry knows that some people experience severe allergic reactions to its products. In a recent petition to the Food and Drug Administration (FDA), Protein Technologies International (PTI) identified "allergenicity" as one of the "most likely potential adverse effects associated with ingestion of large amounts of soy products." Yet PTI somehow concluded that "the data do not support that they would pose a substantial threat to the health of the US population."?This statement is hardly reassuring to the many children and adults who suffer allergies to soy products. And it ignores a substantial body of evidence published during the 1990s showing that some of these people only learn for the first time about their soy allergies after experiencing an unexpectedly severe or even life-threatening reaction. Although severe reactions to soy are rare compared to reactions to peanuts, tree nuts, fish and shellfish, Swedish researchers recently concluded, "Soy has been underestimated as a cause of food anaphylaxis".

________________________


Hidden soya in fast food 'cutting men's fertility'

A team led by Sheena Lewis, professor of reproductive medicine at Queen's University in Belfast, has conducted studies linking soya to reduced male fertility. Scientists believe chemicals in the soya bean mimic the female hormone, oestrogen.
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Too much soy could lead to kidney stones

New research indicates that soybeans and soy-based foods, a staple in the diets of many health-conscious consumers, may promote kidney stones in those prone to the painful condition. The finding will be published in the September issue of the Journal of Agricultural and Food Chemistry, a peer-reviewed journal of the American Chemical Society, the world’s largest scientific society. The researchers measured nearly a dozen varieties of soybeans for oxalate, a compound that can bind with calcium in the kidney to form kidney stones. They also tested 13 types of soy-based foods, finding enough oxalate in each to potentially cause problems for people with a history of kidney stones, according to Linda Massey, Ph.D., at Washington State University in Spokane. The amount of oxalate in the commercial products easily eclipsed the American Dietetic Association’s 10 milligram-per-serving recommendation for patients with kidney stones, with some foods reaching up to 50 times higher than the suggested limit, she noted.
Inviato il: 19/7/2006 0:52
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#14
Dubito ormai di tutto
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Bene,Citazione:
Ma che futuro: i pilloloni in America già li usano per tutto...
chissà che una volta tanto ci arrivi qualcosa di buono dall'Impero...
Inviato il: 19/7/2006 1:03
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#15
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@ bandit: grazie del sostegno, molto apprezzato!

@paxtibi: non mi riferivo al tuo commento!!. Mangiare carne biologica è già un bel passo avanti verso una nutrizione corretta nei confronti dell'ambiente. Anche se eticamente non convince per via dello sfruttamento -anche se "gentile"- ede macellazione dell'animale.
Per quanto riguarda la soia c'e' molta disinformazione in rete. Resta assodato il fatto che in Cina, nelle realtà lontane dal progresso e dal parallelo consumo di carne, ci sono popolazioni che vivono con una dieta basata su soia e riso e godono di una salute che noi ci sognamo (sono praticamente assenti le cosidette "malattie da benessere").
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Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 19/7/2006 1:04
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#16
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Anche se eticamente non convince per via dello sfruttamento -anche se "gentile"- ede macellazione dell'animale.

Sfruttamento??? Ma sei mai stato in un allevamento biologico?
Le condizioni sono le migliori possibili, vivono meglio quelle vacche che la maggior parte degli uomini!
Cosa c'entri l'etica davvero non lo capisco: il leone non mangia la gazzella (senza prima preoccuparsi di nutrirla e procurargli un riparo, tra l'altro)?

Tanto più che gli animali d'allevamento senza l'uomo si sarebbero già estinti da tempo: già me le vedo le pecore, senza il pastore, nella lotta per la sopravvivenza! Per non parlare dei polli, preda preferita di ogni tipo di predatore, dalla faina al cane randagio.

Stai tranquillo che se gli concedi di vivere secondo natura, li nutri e li proteggi, gli animali sono ben lieti di vivere con noi e di fornirci le loro preziose proteine. Altro discorso sono gli allevamenti intensivi in condizioni da lager, su questo non posso darti torto, ma questo non c'entra nulla con il vegetarianesimo, piuttosto si tratta di informare ed educare i consumatori correttamente, così che possano indirizzare altrimenti le decisioni delle industrie.
Inviato il: 19/7/2006 1:35
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  •  Santro
      Santro
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#17
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Sarebbe sufficiente educare il "consumatore" ad evitare lo spreco, nel consumo di carne così come in tutti gli altri settori. Purtroppo avviene l'opposto; più ti circondi di "ciarpame", più sarai felice! Il nostro consumare crea "occupazione"!

Pax: il leone fa parte del ciclo naturale......... l'uomo no!!
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Inviato il: 19/7/2006 8:51
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#18
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Dio mio, potro' sperare in un commento intelligente da parte di qualcuno?


Senti

Citazione:
Il prezzo della carne dovrebbe perlomeno triplicare se fossero conteggiati i costi ambientali, compreso il depauperamento e l'inquinamento delle falde acquifere, le emissioni di gas serra, lo spreco di combustibile fossile.


Se fai un commento simile significa che qualcuno, secondo te, dovrebbe triplicare artificialmente il prezzo della carne per tenere conto dei costi “invisibili”, le cosiddette esternalità negative. Indovina chi di solito fa ciò?

Citazione:
Mentre ogni giorno centomila persone muoiono di fame nelle aree sottosviluppate del pianeta, vittime dell'imperativo economico dei nuovi padroni del mondo, nei paesi industriali avanzati (occidente compreso), al contrario, una parossistica alimentazione, che supera di almeno il doppio in calorie le necessità individuali


Ed infatti diventano obesi. Cosa c'entra la carne in tutto questo? Sarà forse il fatto che mangiano vagonate di dolci senza muoversi?

Domanda: quant'era l'apporto calorico medio della dieta di un contadino europeo nel '600?
(se dimezzo le calorie della mia dieta arrivo a 900, dici che sopravvivo?)

Citazione:
L'umanità si sta dividendo in due: da una parte un 10-20% ipernutrito, che muore delle malattie dei ricchi, il cancro, gli infarti, il diabete; il resto sottonutrito, che muore delle malattie dei poveri o di fame.


Ora il cancro è diventata una malattia dei ricchi? Quindi in Iraq sono ricchi? Che cosa c'entra l'ipernutrizione con la carne? Conosco gente che “fa la dieta” strafogandosi di insalata a pranzo e cena e poi condisce il tutto con tonnellate di dolci. Guarda caso la dieta non funziona e la carne non la toccano nemmeno..

Citazione:
Questa crisi destinata ad acutizzarsi nasce essenzialmente non solo dall'impossibilità per i paesi del Sud del mondo di accedere a una gestione completa e diretta delle proprie risorse, ma è costantemente accresciuta anche da un pervasivo modello alimentare, il nostro, basato sull'iperproduzione di alimenti di origine animale.


Il fatto che l'Unione europea, ad esempio, sovvenzioni l'agricoltura (es. in Francia) e poi vada a vendere sottocosto il surplus nei paesi in via di sviluppo, da cui vietiamo le importazioni, invece non ha alcun peso.

Citazione:
Oggi più di un terzo della produzione alimentare mondiale è costituito da foraggio che serve a supportare la zootecnia industriale cioè gli allevamenti intensivi di animali da macello che forniscono carne per l'uomo occidentale.


Io vivo in campagna, ho il mi orticello e la mia vigna e ci sono allevamenti, qua in paese, di maiali, pecore etc.

***

Presumo che tu abbia fatto la scelta “vegan”. Benissimo. Scelta tua.

Io ne ho fatta un'altra e, senza carne e pesce, credo che non durerei una settimana.

Ashoka
Inviato il: 19/7/2006 10:18
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#19
Sono certo di non sapere
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Dimenticavo!

Citazione:
La denuncia del Worldwatch Institute, considerato il più autorevole osservatorio sui trend ambientali del pianeta non lascia dubbi in proposito: "Gli allevamenti intensivi sono una delle serie minacce alla qualità dell'aria, del suolo e delle acque. Il prezzo della carne dovrebbe perlomeno triplicare se fossero conteggiati i costi ambientali, compreso il depauperamento e l'inquinamento delle falde acquifere, le emissioni di gas serra, lo spreco di combustibile fossile"


Leggiamo

State of the World 1991
As the dust from the cold war settles, the battle to save the planet will replace the battle over ideology as the organizing theme of the new world order. During the twenty years since the first Earth Day in 1970, the earth lost tree cover over an area nearly as large as the United States east of the Mississippi River. Deserts claimed more land than is devoted to crops in China. Thousands of plant and animal species with which we shared the planet in 1970 no longer exist. The world's farmers lost as much topsoil as covers India's cropland. And more people joined the world's population than inhabited the planet in 1900.

Ah ecco.. mi pareva

The authors of State of the World 1991 conclude that partially replacing income taxes with environmental taxes is the key to quickly transforming our environmentally unsustainable global economy into one that is sustainable Such green taxes would add charges to the burning of fossil fuels, the use of non-recyclable materials, and the discharge of toxic wastes while generating income for environmentally sound development.

Che ti avevo detto?

Table of contents

Chapter 1: The New World Order (di Lester Brown

Two Views of the World
New Measures of Progress
What Food Indicators Say
Population: The Neglected Issue
A New Agenda, A New Order


Purtroppo il libro è a pagamento! Peccato, l'avrei letto volentieri

Ashoka
Inviato il: 19/7/2006 10:25
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  •  padma
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#20
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Ah ah ah!

Migiu, anch'io sono vegetariano tendente al vegano, però non farei di tutta l'erba un fascio. Diciamo che non sono un vegatariano-predicatore del verbo a tutti i costi.
Come ha detto Ashoka, scelta tua, scelta mia, e per fortuna sono fermamente convinto di alcune cose

1)la scelta vegetariana è sicuramente "meno invasiva" nei confronti dell'ambiente e degli animali

2)non ammazzerei nè una vacca né un pesce rosso con le mie mani, quindi non li mangio se me li ammazza qualcun'altro, scelta di coerenza personale, diciamo

3)Linucs non è Attivissimo per fortuna, anche se quel post poteva anche risparmiarselo

4)non ho letto commenti stupidi o perlomeno "non intelligenti"

5)Ha senso distinguere in malattie "dei ricchi" e malattie "dei poveri, perlomeno a grandi linee

6)Diciamo che non penso ancora i vegan integralisti siano massoni, ma sono sempre in tempo a cambiare idea
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The assumption that what currently exists must necessarily exist is the acid that corrodes all visionary thinking.
M.Bookchin
Inviato il: 19/7/2006 10:46
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  •  migiu2
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#21
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:
Sfruttamento??? Ma sei mai stato in un allevamento biologico?
Le condizioni sono le migliori possibili, vivono meglio quelle vacche che la maggior parte degli uomini!
Cosa c'entri l'etica davvero non lo capisco: il leone non mangia la gazzella (senza prima preoccuparsi di nutrirla e procurargli un riparo, tra l'altro)?


L'etica c'entra nel momento in cui ammazziamo un animale mammifero per cibarci della sua carne. Il bello è che poi non lo ammazziamo mai con le nostre mani, ma lasciamo l'ingrato compito a qualcun'altro che penserà bene di farcelo recapitare già "spacchettato" in forma di rotonde polpette, scatolette o fettine. Così mai ci capiterà di pensare a chi realmente apparteneva quel cibo. Lìuomo poi non è un animale carnivoro ed è dimostrato dalla anatomia comparata e dalla fisiologia! L'intestino umoano è troppo lungo per essere idoneo a digerire resti animali, che in quanto sostanza "morta" producono tossine. Il transito intestinale nei carnivori è invece il più breve possibile, proprio per evitare pericolosi ristagni.

Citazione:
Tanto più che gli animali d'allevamento senza l'uomo si sarebbero già estinti da tempo: già me le vedo le pecore, senza il pastore, nella lotta per la sopravvivenza! Per non parlare dei polli, preda preferita di ogni tipo di predatore, dalla faina al cane randagio.


gli animali da allevamento li abbiamo creati noi: basterebbe non allevarne più ed il discorso non si pone. Comunque non è sempre vero che non saprebbero difendersi: ad esempio le galline allevate, se lasciate libere, conservano l'innata paura del predatore, tanto da rifugiarsi sugli alberi la sera per cercare riparo. Tutti questi istinti sono soppressi all'interno di gabbie anguste.

Citazione:
Stai tranquillo che se gli concedi di vivere secondo natura, li nutri e li proteggi, gli animali sono ben lieti di vivere con noi e di fornirci le loro preziose proteine.


Le proteine della carne NON sono NOBILI: la soia compete benissimo con la carne ed è sufficiente associare nei pasti un cereale con un legume per ottenere tutto lo spettro amminoacidico e non avere quindi nessuna carenza proteica. Le proteine forniteci dalla carne le paghiamo a caro prezzo perche' associate a tante altre schifezze (come scritto sopra) nonchè ai ben temibili grassi saturi.
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Inviato il: 19/7/2006 11:01
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#22
Sono certo di non sapere
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Citazione:
L'etica c'entra nel momento in cui ammazziamo un animale mammifero per cibarci della sua carne.


Guarda, quando ero alle medie ho visto la mattanza di un maiale e m'è bastata per tutta la vita. Ho smesso di mangiare carne di maiale, no. Sono un insensibile? Può darsi.

Citazione:
Il bello è che poi non lo ammazziamo mai con le nostre mani, ma lasciamo l'ingrato compito a qualcun'altro che penserà bene di farcelo recapitare già "spacchettato" in forma di rotonde polpette, scatolette o fettine.


Dovremmo armarci di arco e frecce ed andare all'allevamento?

Citazione:
Così mai ci capiterà di pensare a chi realmente apparteneva quel cibo. Lìuomo poi non è un animale carnivoro ed è dimostrato dalla anatomia comparata e dalla fisiologia! L'intestino umoano è troppo lungo per essere idoneo a digerire resti animali, che in quanto sostanza "morta" producono tossine. Il transito intestinale nei carnivori è invece il più breve possibile, proprio per evitare pericolosi ristagni.


Vorrà dire che morirò per le tossine della carne, sempre che non ci pensino prima il D.U. o altre schifezze varie.

Citazione:
Le proteine della carne NON sono NOBILI: la soia compete benissimo con la carne ed è sufficiente associare nei pasti un cereale con un legume per ottenere tutto lo spettro amminoacidico e non avere quindi nessuna carenza proteica. Le proteine forniteci dalla carne le paghiamo a caro prezzo perche' associate a tante altre schifezze (come scritto sopra) nonchè ai ben temibili grassi saturi.


E quindi?

A me, personalmente, il legume + il cereale potrebbe non piacere mentre adoro la fiorentina? Devo essere soppresso in quanto pallido occidentale opulento?
Inviato il: 19/7/2006 11:10
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  •  padma
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#23
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Dovremmo armarci di arco e frecce ed andare all'allevamento?
Ne saresti capace?
Io me lo sono chiesto, e sono diventato vegetariano (con fatica, per carità...)
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M.Bookchin
Inviato il: 19/7/2006 11:12
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#24
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@ ashoka:

ma scusa che mi interessa sapere chi aumenterebbe i prezzi? il prezzo della carne è già alto da solo perche' anche in Italia esistono sovvenzioni pubbliche per gli allevatori! Altrimenti mai e poi mai la fetina avrebbe quel costo "abbordabile", visto il processo produttivo particolarmente lungo e dispendioso sotto tutti i punti di vista.

Cancro, diabete, ipertensione, osteoporosi sono "malattie dei ricchi" perche' risultano massicciamente diffuse nei paesi dove la carne è la parte predominante della dieta. Poi uno può diventare obeso anche solo mangiando dolci, ma stiamo parlando di poche persone. In linea generale siamo ipernutriti e malnutriti, con tutte le conseguenze del caso.

Sì, io ho fatto la scelta vegan perche' non ho condiviso l'imposizione del consumo di carne e mi sono trovato benissimo, in salute e a posto con la coscienza. Amavo e amo la Natura e gli animali...come potevo continuare a farlo essendo carnivoro?
Io rispetto la tua scelta carnivora ma permettimi di dissentire sulla bontà della scelta...
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Inviato il: 19/7/2006 11:14
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#25
Mi sento vacillare
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Citazione:


Guarda, quando ero alle medie ho visto la mattanza di un maiale e m'è bastata per tutta la vita. Ho smesso di mangiare carne di maiale, no. Sono un insensibile? Può darsi.


peccato, potevi allargare la tua sensibilità anche verso gli altri animali...


Citazione:
E quindi?

A me, personalmente, il legume + il cereale potrebbe non piacere mentre adoro la fiorentina? Devo essere soppresso in quanto pallido occidentale opulento?


Chi ti ha detto che bisogna sopprimerti? tu continuerai a mangiarti la fiorentina al sangue ed io mi preparerò i miei pasti "non violenti"..sono scelte certo! L'importante è prima conoscere e poi fare una scelta.
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Inviato il: 19/7/2006 11:22
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#26
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il leone fa parte del ciclo naturale......... l'uomo no!!

Ah no?? E di quale ciclo farebbe parte, scusa?



Comunque non è sempre vero che non saprebbero difendersi: ad esempio le galline allevate, se lasciate libere, conservano l'innata paura del predatore, tanto da rifugiarsi sugli alberi la sera per cercare riparo.

Ah beh, se salgono sugli alberi saranno al sicuro!



Sì, io ho fatto la scelta vegan perche' non ho condiviso l'imposizione del consumo di carne

L'imposizione?

la soia compete benissimo con la carne ed è sufficiente associare nei pasti un cereale con un legume per ottenere tutto lo spettro amminoacidico e non avere quindi nessuna carenza proteica.

E dagli con la soja! Guarda che in Cina, e in Asia in generale, la soja viene utilizzata generalmente come condimento, in quantità limitate quindi, o comunque dopo un processo di fermentazione (tofu)

Myths & Truths About Soy

Myth: Use of soy as a food dates back many thousands of years.

Truth: Soy was first used as a food during the late Chou dynasty (1134-246 BC), only after the Chinese learned to ferment soy beans to make foods like tempeh, natto and tamari.

Myth: Asians consume large amounts of soy foods.

Truth: Average consumption of soy foods in Japan and China is 10 grams (about 2 teaspoons) per day. Asians consume soy foods in small amounts as a condiment, and not as a replacement for animal foods.

Myth: Modern soy foods confer the same health benefits as traditionally fermented soy foods.

Truth: Most modern soy foods are not fermented to neutralize toxins in soybeans, and are processed in a way that denatures proteins and increases levels of carcinogens.

Myth: Soy foods provide complete protein.

Truth: Like all legumes, soy beans are deficient in sulfur-containing amino acids methionine and cystine. In addition, modern processing denatures fragile lysine.

Myth: Fermented soy foods can provide vitamin B12 in vegetarian diets.

Truth: The compound that resembles vitamin B12 in soy cannot be used by the human body; in fact, soy foods cause the body to require more B12

Myth: Soy formula is safe for infants.

Truth: Soy foods contain trypsin inhibitors that inhibit protein digestion and affect pancreatic function. In test animals, diets high in trypsin inhibitors led to stunted growth and pancreatic disorders. Soy foods increase the body's requirement for vitamin D, needed for strong bones and normal growth. Phytic acid in soy foods results in reduced bioavailabilty of iron and zinc which are required for the health and development of the brain and nervous system. Soy also lacks cholesterol, likewise essential for the development of the brain and nervous system. Megadoses of phytoestrogens in soy formula have been implicated in the current trend toward increasingly premature sexual development in girls and delayed or retarded sexual development in boys.

Myth: Soy foods can prevent osteoporosis.

Truth: Soy foods can cause deficiencies in calcium and vitamin D, both needed for healthy bones. Calcium from bone broths and vitamin D from seafood, lard and organ meats prevent osteoporosis in Asian countries—not soy foods.

Myth: Modern soy foods protect against many types of cancer.

Truth: A British government report concluded that there is little evidence that soy foods protect against breast cancer or any other forms of cancer. In fact, soy foods may result in an increased risk of cancer.

Myth: Soy foods protect against heart disease.

Truth: In some people, consumption of soy foods will lower cholesterol, but there is no evidence that lowering cholesterol improves one's risk of having heart disease.

Myth: Soy estrogens (isoflavones) are good for you.

Truth: Soy isoflavones are phyto-endocrine disrupters. At dietary levels, they can prevent ovulation and stimulate the growth of cancer cells. Eating as little as 30 grams (about 4 tablespoons) of soy per day can result in hypothyroidism with symptoms of lethargy, constipation, weight gain and fatigue.

Myth: Soy foods are safe and beneficial for women to use in their postmenopausal years.

Truth: Soy foods can stimulate the growth of estrogen-dependent tumors and cause thyroid problems. Low thyroid function is associated with difficulties in menopause.

Myth: Phytoestrogens in soy foods can enhance mental ability.

Truth: A recent study found that women with the highest levels of estrogen in their blood had the lowest levels of cognitive function; In Japanese Americans tofu consumption in mid-life is associated with the occurrence of Alzheimer's disease in later life.

Myth: Soy isoflavones and soy protein isolate have GRAS (Generally Recognized as Safe) status.

Truth: Archer Daniels Midland (ADM) recently withdrew its application to the FDA for GRAS status for soy isoflavones following an outpouring of protest from the scientific community. The FDA never approved GRAS status for soy protein isolate because of concern regarding the presence of toxins and carcinogens in processed soy.

Myth: Soy foods are good for your sex life.

Truth: Numerous animal studies show that soy foods cause infertility in animals. Soy consumption enhances hair growth in middle-aged men, indicating lowered testosterone levels. Japanese housewives feed tofu to their husbands frequently when they want to reduce his virility.

Myth: Soy beans are good for the environment.

Truth: Most soy beans grown in the US are genetically engineered to allow farmers to use large amounts of herbicides.

Myth: Soy beans are good for developing nations.

Truth: In third world countries, soybeans replace traditional crops and transfer the value-added of processing from the local population to multinational corporations.
Inviato il: 19/7/2006 11:37
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#27
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Citazione:
ma scusa che mi interessa sapere chi aumenterebbe i prezzi? il prezzo della carne è già alto da solo perche' anche in Italia esistono sovvenzioni pubbliche per gli allevatori! Altrimenti mai e poi mai la fetina avrebbe quel costo "abbordabile", visto il processo produttivo particolarmente lungo e dispendioso sotto tutti i punti di vista.


L'hai scritto tu che il costo della carne dovrebbe essere triplicato perché non si tiene conto dei costi ambientali, etc.

Ora dici che sarebbe già alto ma non lo è per un altro motivo

Ecco infatti fare la loro comparsa lle sovvenzioni pubbliche.... sarà un caso?

Citazione:
Cancro, diabete, ipertensione, osteoporosi sono "malattie dei ricchi" perche' risultano massicciamente diffuse nei paesi dove la carne è la parte predominante della dieta.


Il cancro è diffusissimo in Iraq, è la carne anche là?

Citazione:
Poi uno può diventare obeso anche solo mangiando dolci, ma stiamo parlando di poche persone. In linea generale siamo ipernutriti e malnutriti, con tutte le conseguenze del caso.


Si diventa obesi mangiando tonnellate di carne? Siamo ipernutriti o malnutriti? Ti ripeto la domanda: quando consumava (in media) in calorie un contadino del '600?

Citazione:
Sì, io ho fatto la scelta vegan perche' non ho condiviso l'imposizione del consumo di carne e mi sono trovato benissimo, in salute e a posto con la coscienza. Amavo e amo la Natura e gli animali...come potevo continuare a farlo essendo carnivoro?


E chi imporrebbe il consumo di carne a chi? C'e' il macellaio che ti aspetta sotto casa munito di accetta pronto ad obbligarti a mangiare delle costine di maiale? Maddai...
Inviato il: 19/7/2006 11:45
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  •  migiu2
      migiu2
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#28
Mi sento vacillare
Iscritto il: 1/6/2006
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:
il leone fa parte del ciclo naturale......... l'uomo no!!

Ah no?? E di quale ciclo farebbe parte, scusa?



Fa parte del ciclo naturale per cui l'animale viene allevato, torturato, ingozzato privato dei cuccioli...alla faccia della Natura!

Citazione:
Comunque non è sempre vero che non saprebbero difendersi: ad esempio le galline allevate, se lasciate libere, conservano l'innata paura del predatore, tanto da rifugiarsi sugli alberi la sera per cercare riparo.

Ah beh, se salgono sugli alberi saranno al sicuro!



ma ti fa tanto ridere? pensi che gli animali non provino istinti ed emozioni? senza parole...

Citazione:
Sì, io ho fatto la scelta vegan perche' non ho condiviso l'imposizione del consumo di carne

L'imposizione?


Sì, hai mai sentito parlare dei benefici per salute di una alimentazione vegetariana? o hai sentito dire che: la carne è indispensabile per la crescita, il latte fa bene per le ossa, il pesce aiuta il cervello, la carne ha proteine nobili, ecc ecc?

Citazione:
la soia compete benissimo con la carne ed è sufficiente associare nei pasti un cereale con un legume per ottenere tutto lo spettro amminoacidico e non avere quindi nessuna carenza proteica.

E dagli con la soja! Guarda che in Cina, e in Asia in generale, la soja viene utilizzata generalmente come condimento, in quantità limitate quindi, o comunque dopo un processo di fermentazione (tofu)


e dagli!!

è inutile che mi posti km di articoli sulla soia. Innanzitutto in una dieta vegetariana ne basta veramente poca perche ci sono un'infinità di altri prodotti vegetali fantastici! poi essendo la migliore "antagonista" della carne viene attaccata in maniera veemente su molti siti. Ma le conclusioni son queste: 1) è infinitamente più salutare della carne (oltre che meno dannosa per l'ambiente) 2) nonostante tutto viene comunque abbondantemente prodotta ma per finire negli stomaci dei bovini, la cui carne poi finirà nei nostri! quindi alla fine se ne consuma più di quanta se ne consumerebbe con una alimentazione diretta.
Ma non fai prima a dire che sei e rimarrai un fiero consumatore di carne?

Ps. è ovvio che la soia di cui parlo io è biologica e quindi assolutamente non ogm!
_________________
Un bovino ha un'efficienza di conversione delle proteine animali di solo il 6%: consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di proteine.
Inviato il: 19/7/2006 11:59
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Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#29
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 23/2/2006
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..solo per dire che anch'io come Padma sono vegetariana (non tendente al vegano) però:
Citazione:
non farei di tutta l'erba un fascio. Diciamo che non sono un vegatariano-predicatore del verbo a tutti i costi.

Sono contenta che Pax sostenga allevamenti biologici dove trattano bene gli animali!

Personalmente, come anche dice Padma, io non riuscirei ad ammazzare un vitello o una trota, per cui ho scelto di non delegare ad altri quello che io non voglio fare.
Pur restando inteso che parlo di questi argomenti con gli amici, di certo però non cerco di convincere gli altri che la mia scelta è LA scelta giusta, buona etica eccetera.
Ognuno fa le sue scelte.

Poi è ugualmente certo che a chiunque dà fastidio, chi più chi meno, che gli si dia del cretino: così come è cosa gradita al vegetariano/vegan se la gente non lo guarda con compatimento (o addirittura con scherno come è accaduto), anche il vegetariano non dovrebbe permettersi di guardare gli onnivori dall'alto in basso.


Viviamo in un mondo dove la produzione di carne è decisamente superiore al necessario, è vero. E io ho scelto di non mangiare cibi che implichino la morte di un animale anche perché ho la bella fortuna di vivere in un Paese in cui c'è abbondanza di cibo, per cui posso permettermi il lusso di scegliere cosa mangiare.


Probabilmente basta un po' di informazione, o di semplici "chiacchiere" fra amici, per portare all'attenzione la questione dello spreco di risorse e dell'impatto ambientale degli allevamenti intensivi.
Poi se uno, consapevole di ciò, sceglie comunque di mangiare carne rossa due volte al giorno sempre, beh io non posso dire niente.
E' una scelta.


Ashoka:
Citazione:
quanto consumava (in media) in calorie un contadino del '600?

Praticamente ingeriva le nostre stesse calorie, solo che probabilmente ne consumava molto più di quante ne consumiamo noi oggi...
I contadini (fino agli anni '50 almeno da me) mangiavano pane e salame, lardo... ma in poco tempo quelle calorie venivano consumate dal lavoro che facevano.
Oggi se mangio io come mangiava mio nonno, minimo divento il doppio.

Per me dunque si tratta fondamentalmente di mal-nutrizione (visto che si consuma molto meno di quanto si ingerisce, appare come una iper-nurtrizione).
Secondo me.

ciao



[ PS: domanda per i vegetariani (ma non solo), solo per curiosità.
Se vi trovaste in Paesi "poveri" dove vi offrono quel poco che c'è, per es. larve di cavalletta o altri simpatici insetti, voi li mangiate? ]
Inviato il: 19/7/2006 12:18
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  •  titano75
      titano75
Re: Salute, ambiente ed eticità: vegan vs onnivori
#30
Mi sento vacillare
Iscritto il: 22/4/2005
Da Roma
Messaggi: 704
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Mah vedi qual'è il punto , se penso ad una GALLINA sensibile e penso all'uomo come cattivone che mangia l'animale anzichè della OTTIMA soja.... nn posso fare a meno di ridere...
Dico cazzo ,la gallina è sensibile , sicuramente , però penso anche che :

L'uomo fa parte del ciclo naturale aniamale ( superiorità intellettiva compresa ) , quindi essendo anche animale , è anche quasi sempre insensibile al dolore altrui ( invece di pensare a qualche gallina con il collo tirato, ti ricordo le diverse tonnellate di bombe scaricate su Beirut senza il minimo scrupolo ) , perciò ne consegue che, l'uomo non si fa questo tipo di scrupoli e da sempre HA preferito dell'ottima carne,piuttosto che soja e derivati, si buoni, ma sicuramente meno nutrienti...( almeno secondo il mio palato e al mio Ritmo di vita "decisamente molto sportivo ", se andassi avanti a Soja e "margherite" nn lo sò .... )

Comunque le scelte sono scelte a Te la soja a me la ciccia del contadino ( bada bene , no quella dell'Iper-mercato , quella del contadino... )

Emiliano.
_________________
a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Inviato il: 19/7/2006 12:19
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