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  NO TAV INSEGNA.

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Autore Discussione
Re: NO TAV INSEGNA.
#133
Mi sento vacillare
Iscritto il: 30/10/2010
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Qualcuno mi ha detto che i discorsi TAV e CENTRALI NUCLEARI sono dovuti essenzialmente al fatto che la Francia abbia "acquisito" il debito pubblico italiano e, da quel momento, ha potere decisionale su suolo nazionale italiano (vedi appunto vendita di TAV e CENTRALI NUCLEARI); un pò come la storia dell'Islanda raccontata da Marco Pala, in cui "i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria[...].". Qualcuno saprebbe dirmi se ci sono fonti credibili che trattino questo argomento?

Grazie

Ciaoo, Nyko
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"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Inviato il: 9/7/2011 16:57
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  •  peonia
      peonia
Re: NO TAV INSEGNA.
#132
Sono certo di non sapere
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http://vimeo.com/26135960
IL LATO OSCURO DELLA TAV.....
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...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Inviato il: 8/7/2011 21:01
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  •  eco3
      eco3
Re: NO TAV INSEGNA.
#131
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Al2012 ha scritto:
La Corte dei Conti contro la Tav

<< 07 Luglio 2011. Incredibile: la Corte dei Conti dice NO TAV.>>


Vista la considerazione in cui è stata tenuta la delibera, che come certamente saprai è del 2008, non possono che avere conferma i sospetti sul fatto che la pertinacia dimostrata nel perseguire la realizzazione del progetto sia dovuta a ragioni 'non dette' e certamente 'poco pulite'.
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motus in fine velocior
Inviato il: 8/7/2011 19:54
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  •  Al2012
      Al2012
Re: NO TAV INSEGNA.
#130
Dubito ormai di tutto
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La Corte dei Conti contro la Tav

<< 07 Luglio 2011. Incredibile: la Corte dei Conti dice NO TAV.

1) l'opera è caratterizzata da CARENZE metodologiche del PROCESSO DECISIONALE che ha condotto all'adozione della complessa operazione:
NESSUNO studio di fattibilità attendibile aveva quantificato la VANTAGGIOSITA' di tale operazione rispetto al sistema creditizio tradizionale per realizzare gli investimenti

2) emergono elementi di forte rischio dai rapporti negoziali attivi e soprattutto passivi ereditati dallo Stato: complesse clausole finanziarie PENALIZZANO spesso la parte PUBBLICA

3) è IMPOSSIBILE acquisire... alcun riferimento utile a calcolare nel tempo la distribuzione dei costi e dei benefici tra le generazioni di utenti e contribuenti interessati

4) l'opera PREGIUDICA L'EQUITA' INTERGENERAZIONALE, caricando in modo sproporzionato su generazioni future (si arriva in alcuni casi al 2060) ipotetici vantaggi goduti da quelle attuali.

5) i contratti attuativi si basavano su stime di flussi e di ritorni economici dell'opera non solo ALEATORI, ma anche IRREALISTICI e sostanzialmente INESISTENTI..."
>>
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“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 8/7/2011 13:11
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  •  eco3
      eco3
Re: NO TAV INSEGNA.
#129
Ho qualche dubbio
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Citazione:

florizel ha scritto:

eco, onestamente io non vedo molta differenza tra destinare parte delle tassazioni a questo o a quell'altro soggetto. In primo luogo perchè l'offerta è COMUNQUE imposta. In secondo luogo, perchè certi "poteri" lavorano sinergicamente...


Certo.
Infatti invitavo (i cattolici, ovviamente) a non esprimere alcuna preferenza circa la destinazione di quell'8 x mille che comunque paghiamo e comunque verrà suddiviso tra i beneficiari.
Diminuirebbe così la quota destinata specificatamente alla Chiesa Cattolica dalla quale prende il 100% e aumenterebbe quella dalla quale prende circa l'87%.
Una differenza del 13% in meno.
Se fossero anche due/trecentomila persone a farlo, la somma sarebbe piuttosto consistente.
Dirai che in definitiva è una sciocchezza, ma sono convinto che in questa questione non vada tralasciato nulla.
Alle denunce da parte di chi ha subito danni di qualsiasi tipo, alle indagini sulle ditte che hanno vinto gli appalti e alla regolarità delle procedure, al boicottaggio sociale dei politici locali che appoggiano il progetto e di tutti coloro che in qualsiasi modo contribuiscono alla sua realizzazione, alle manifestazioni (pacifiche fino a che sarà umanamente possibile), ecc., non vedo perché non aggiungere (pubblicizzandolo adeguatamente) un segnale di malcontento alla Curia per l'atteggiamento assunto.
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motus in fine velocior
Inviato il: 8/7/2011 12:33
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  •  peonia
      peonia
Re: NO TAV INSEGNA.
#128
Sono certo di non sapere
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Servi fascisti per Stato fascista!
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Inviato il: 8/7/2011 12:27
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  •  crisalide
      crisalide
Re: NO TAV INSEGNA.
#127
Ho qualche dubbio
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Altra chicca da parte delle nostre care forze dell'ordine, quelle che dovrebbero tutelare e difendere i cittadini italiani

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=36805

Ma dove stiamo andando?

E naturalmente i 4 pericolosissimi attivisti arrestati domenica rimangono in carcere. E i leggendari e fantomatici black block invece, tutti liberi??
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"Non hai bisogno di un meteorologo per sapere da che parte soffia il vento"
(Bob Dylan)
Inviato il: 8/7/2011 11:38
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  •  florizel
      florizel
Re: NO TAV INSEGNA.
#126
Sono certo di non sapere
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Val di Susa, le donne raccontano il movimento 'No Tav'.

Dalla Selva di Chiomonte.

"Questa volta la violenza della polizia e dell’informazione è apparsa davvero una cosa sola. Il fumo dei lacrimogeni sembra aver annebbiato le redazioni di giornali e tv che, troppo compromessi con gli affari ad alta velocità, ignorano le nuove forme di democrazia nate in Val di Susa. L’aria si è fatta di nuovo irrespirabile, ma l’informazione indipendente diffusa in rete è stata utile come un Maalox."

E dopo mooolti mesi, finalmente si riuscì a scoprire che a Chiomonte di black block ce n'era nemmeno l'ombra?
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 7/7/2011 14:35
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  •  florizel
      florizel
Re: NO TAV INSEGNA.
#125
Sono certo di non sapere
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crisalide

Citazione:
di questa veglia sicuramente non avrà parlato nessun media mainstream (per forza, erano presenti solo due giornalisti). STRANO!


E trovo profetiche, oltre che pregne di coerenza, le parole di don Michele Dosio: "non è un caso se siamo qui a pregare fuori dal tempio: la nostra presenza ha un forte valore simbolico".

FUORI dai palazzi dove si decide. Fuori dalle logiche del potere.
Cos'è che dice Cristo? "A Cesare quel che è di Cesare".

Riporto uno stralcio da quella lettera, ne vale la pena.

"L'iniziativa dei "Cattolici per la vita della Valle", le posizioni diverse e conflittuali emerse all'interno della Diocesi e l'esistenza di un fronte "No-Tav" tutto interno alla Curia di Susa non lasceranno traccia nelle cronache dei giorni successivi.
Purtroppo le minoranze di cittadini fanno notizia solo quando tirano sassi, e le minoranze cattoliche fanno notizia solo quando tirano acqua al mulino di qualcuno."


eco3


Citazione:
Sorvolando sui "preti operai" e le "chiese popolari" (cosa sono?...)


Magari la definizione vuole indicare esperienze di fede non pilotata dal potere dell'istituzione ecclesiastica.
O no?

Citazione:
E' vero che una ripartizione delle somme senza una specifica destinazione avverrà ugualmente tra tutti i beneficiari dell'8 x mille, ma l'importo sarà comunque minore. D'altra parte non si può certo destinarlo per "protesta" a quello stesso stato contro le cui scellerate decisioni si manifesta.


eco, onestamente io non vedo molta differenza tra destinare parte delle tassazioni a questo o a quell'altro soggetto. In primo luogo perchè l'offerta è COMUNQUE imposta. In secondo luogo, perchè certi "poteri" lavorano sinergicamente...
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Inviato il: 7/7/2011 14:08
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  •  florizel
      florizel
Re: NO TAV INSEGNA.
#124
Sono certo di non sapere
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benitoche

Citazione:
E' pur vero che oggi l'impero Americano ha compreso le parole di G. e mira giustamente al "dominio delle anime"


Non solo l'impero americano.
Quello è il canalizzatore per ogni male che affligge il mondo.
L'impero è ovunque forze apparentemente "contrapposte" generano specularità, e per certi versi anche Hamas ed israele sono "speculari"...

La grande menzogna della "Guerra Fredda" deve insegnare qualcosa: dividere il mondo in blocchi è funzionale a celare il progetto unico di un unico dominio, i cui vertici nelle diverse zone del pianeta sono in assoluta sinergia.

Il problema, a mio parere modestissimo, è che non è tanto importante SOLO quali siano le forme di resistenza e di azione, ma da dove vengano: una popolazione che sfugge volontariamente ai giochi politici è tanto più "scomoda" ed in grado di determinare cambiamenti efficaci, quanto i suoi processi di rivendicazione si rendono indipendenti dai tempi e dalle modalità del sistema.

ha ragione eco3 quando scrive che la lotta dei valsusini è un crocevia inevitabile per capire la relazione tra governanti e governati.
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Inviato il: 7/7/2011 14:07
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  •  benitoche
      benitoche
Re: NO TAV INSEGNA.
#123
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

crisalide ha scritto:
Buongiorno a tutti,
di questa veglia sicuramente non avrà parlato nessun media mainstream (per forza, erano presenti solo due giornalisti). STRANO!

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=36742

Credo che, al di là delle convizioni religiose di ciascuno (io non sono cattolico), sia importante far girare il più possibile anche questo tipo di notizie. La gente, soprattutto quella che magari finora non si è interessata più di tanto all'argomento, saprebbe ancora meglio da che parte stare.


Dal futuro

Un gigante dai piedi d’argilla

L’organizzazione di nefandezze imperiali operanti sul piano delle anime e dei corpi in tutto il mondo non teneva conto però di un elemento determinante nell’Evoluzione dell’uomo: lo Spirito. È su questo piano che l’ Estremo Occidente rivelò la propria debolezza e cadde.

Forza della preghiera

A quel tempo infatti ci si rese conto che la cosa piú concreta che una semplice persona non praticante l’ascesi del pensiero potesse fare per la Tripartizione dell’organismo sociale era quella di pregare perché la Tripartizione potesse affermarsi sulla terra e soprattutto in Europa.
La preghiera silenziosa, sovraconfessionale, rivolta al Divino, alle Gerarchie, ma anche alle anime dei morti perché discendesse la Tripartizione, fu l’evento determinante nella scena sociale di quegli anni.
Cominciò come costume pacifista di molte anime giuste e devote. Ma la preghiera irenica per la pace divenne preghiera ben piú efficace quando in essa si innestò una virile componente epica. I giovani di alcune Tribú Destre, dopo aver abbandonato tutte le illusioni politiche, iniziarono a pregare i loro dèi ed i loro eroi caduti perché la Tripartizione potesse essere realizzata in Europa. Cosí fecero anche alcuni giovani delle Tribú Sinistre che ormai avevano dimenticato il Materialismo Dialettico e le faide di partito. Essi pregarono per la giustizia sociale e per un reddito di fratellanza. Questa coralità di semplici voci invocanti divenne piú forte di un fiume in piena e piú ardente d’un incendio. Furono udite dal Mondo Spirituale e dagli esseri elementari legati al cristianesimo evolutivo, che si mossero assieme alle anime dei defunti.
Nel degrado generale di quegli anni, ai giovani non era concessa speranza, ma ad un certo punto essi scoprirono la forza del Rito. Quando alcuni artisti sinceri di quell’epoca si resero conto che invece di eccitare migliaia di giovani all’istintività demoniaca del rock e del rap, era meglio inventare artistici riti collettivi di preghiera per la Tripartizione. Il fenomeno divenne inarrestabile.
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la religione è indispensabile
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Inviato il: 7/7/2011 12:16
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  •  eco3
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Re: NO TAV INSEGNA.
#122
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Aggiungo per i cattolici:

veglie di preghiera potrebbero essere organizzate in ogni città. Anche così si può testimoniare, visibilmente, la propria partecipazione.
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motus in fine velocior
Inviato il: 7/7/2011 12:11
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  •  eco3
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Re: NO TAV INSEGNA.
#121
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@crisalide

Sorvolando sui "preti operai" e le "chiese popolari" (cosa sono?...), mi sembra, quella della veglia di preghiera, una buona iniziativa a sostegno del movimento. Disapprovo, da cattolico, il comportamento del vescovo di Susa ma non tutto il male viene per nuocere... il raduno, ugualmente effettuato dinanzi alla Cattedrale, è stato certamente ancor più visibile che se fosse stato fatto all'interno della chiesa.
Suggerirei a questo punto, sempre da cattolico, una lettera alla Curia da parte di coloro cui è stata negata la chiesa, con la quale si rende noto al prelato che non verrà più specificata la Chiesa Cattolica quale destinataria dell'8 x mille del loro reddito.
Ricordo infatto che l'8 x mille non va al Vaticano ma alla CEI, cioè alla Conferenza Episcopale Italiana.
E' vero che una ripartizione delle somme senza una specifica destinazione avverrà ugualmente tra tutti i beneficiari dell'8 x mille, ma l'importo sarà comunque minore.
D'altra parte non si può certo destinarlo per "protesta" a quello stesso stato contro le cui scellerate decisioni si manifesta.
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motus in fine velocior
Inviato il: 7/7/2011 12:11
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  •  crisalide
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Re: NO TAV INSEGNA.
#120
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Buongiorno a tutti,
di questa veglia sicuramente non avrà parlato nessun media mainstream (per forza, erano presenti solo due giornalisti). STRANO!

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=36742

Credo che, al di là delle convizioni religiose di ciascuno (io non sono cattolico), sia importante far girare il più possibile anche questo tipo di notizie. La gente, soprattutto quella che magari finora non si è interessata più di tanto all'argomento, saprebbe ancora meglio da che parte stare.
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Inviato il: 7/7/2011 9:40
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  •  gronda85
      gronda85
Re: NO TAV INSEGNA.
#119
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

florizel ha scritto:
"1 luglio 2011. Un'attivista del movimento spiega alle forze dell'ordine che hanno militarizzato la valle di Susa le ragioni del No Tav."


<iframe width="425" height="349" src="http://www.youtube.com/embed/kjB2QEcp0dU" frameborder="0" allowfullscreen></iframe>

"...Siete pedine in mano di questo potere a cui di voi, e anche di noi, non gliene frega assolutamente nulla, nulla di nulla.
Per loro siamo carne da macello, noi quanto voi, nella stessa identica maniera...
L'unica cosa che voglio sono i soldi, il potere, il potere economico... le lobbies cercano solo questo, e per fare questo si servono di voi e vi mettono contro i cittadini onesti che lavorano tutto il giorno, e che soprattutto in questo caso cercano di difendere la democrazia..."



Stoicamente costruttiva, determinata e straordinaria.

Consiglio di osservare le facce, che passano dal granitico "spirito da divisa" all'indifferente "c'ho famiglia", fino a qualche bagliore di imbarazzo.

Ma lei è splendida.


sembrano vacche, con tutti quei chewing gum in bocca...
nervosi, li capisco
omoni grandi e grossi, apparire vigliacchi di fronte ad una donna magrolina con gli occhiali....
chissà quante paure si nascondono nell' animo di chi sceglie di vivere all' interno di un branco di picchiatori pagati dallo stato....
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non puoi vincere
non puoi pareggiare
non puoi nemmeno ritirarti
Inviato il: 6/7/2011 17:14
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  •  benitoche
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Re: NO TAV INSEGNA.
#118
Dubito ormai di tutto
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Sono felice di constatare che in tali occasioni come per magia per intuizione venga fuori il nome di Sun Tzu
Nei primi post sulla TAV cercai attraverso citazioni del suo libro di far comprendere la necessità di valutare attentamente le situazioni,portare la "lotta"su terreni favorevoli risulta di enorme importanza,sopratutto in considerazione del fatto che il numero di manifestanti è spropositamente superiore
Un esempio pratico,citato anche in home se non sbaglio è Scanzano Jonico;casualmente quel periodo mi trovavo da quelle parti,una zona fantastica consiglio a tutti di visitarla sembra di ritornare indietro di 50 anni
La scelta di lotta fù vincente,( tra gli stessi partecipanti ancora si crede che la cosa si farà e che le istituzioni abbiano solo preso tempo,sembra che nelle campagne siano alloggiati tecnici che continuano a fare le necessarie ricerche) l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, la Statale 106 Jonica e la stazione di Metaponto, nodo ferrivario di collegamento con la Campania,14 giorni impegnati 24 ore su 24 a presidiare i tanti posti di blocco
Scanzano è un Paesino di appena 15 mila abitanti creato ad arte da una migrazione di pugliesi e campani negli anni 50 circa,non hanno storia,sono ancora alla seconda generazione ma hanno difeso quella terra come se da milleni vi abitassero
"Li abbiamo piegati, abbiamo vinto", il commento a caldo più diffuso

PS
Ghandi
La nostra resistenza a questa oppressione non significa che noi vogliamo del male al popolo britannico. Noi cerchiamo di convertirlo, non di batterlo sul campo di battaglia. La nostra rivolta contro il dominio britannico è fatta senza armi. Ma che noi si riesca a convertire o meno i britannici, siamo comunque decisi a rendere il loro dominio impossibile con la non cooperazione non violenta. Si tratta di un metodo invincibile per sua natura. Si basa sul fatto che nessuno sfruttatore potrà mai raggiungere il suo scopo senza un minimo di collaborazione, volontaria o forzata, da parte della vittima. I nostri padroni possono possedere le nostre terre e i nostri corpi, ma non le nostre anime…

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Inviato il: 6/7/2011 16:21
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  •  florizel
      florizel
Re: NO TAV INSEGNA.
#117
Sono certo di non sapere
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Nell'area forum di www.notav.eu ho trovato una discussione interessante circa un "cambio" che pare si stia dando all'interno del movimento.

Lo propongo per un'ulteriore riflessione sulla necessità di fermare qualcosa che dopo si confermerà come irreversibile.

Riflessioni su Chiomonte.

Qui, la lettera aperta di un valsusino.
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Inviato il: 6/7/2011 11:21
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  •  florizel
      florizel
Re: NO TAV INSEGNA.
#116
Sono certo di non sapere
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eco3

Citazione:
adeguare le forme di protesta. Forme di protesta che se alla lunga condivise da buona parte della popolazione risulterebbero esiziali per il sistema.


In linea teorica io condivido anche, se non fossi convinta che anche l'adeguamento delle proteste sia ormai "controllato" dal sistema attraverso i suoi mezzi, multeplici e soprattutto subdoli.

Anche una protesta pacifica viene controllata, e contro di essa prese delle contromisure di diverso tipo. Tra l'altro, dei "singoli" sono più vulnerabili di un insieme. E questo sistema, allo stato attuale, non sembra sentire l'esigenza di dover "giustificare" la repressione, applicata anche secondo modalità violente,
delle sue forze dell'ordine.

Rileggerò ancora i tuoi commenti, ma per ora la sensazione che ho è che questi siano tempi decisivi per la sorte dei popoli, e non solo per i valsusini; e che ci si stia giocando tutto in poco tempo...

Ciao.
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Inviato il: 5/7/2011 23:13
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  •  eco3
      eco3
Re: NO TAV INSEGNA.
#115
Ho qualche dubbio
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@florizel

Sono d'accordo con quasi tutto quanto hai scritto.
Credo che la necessità di adeguamento delle strategie repressive in corso comporti la necessità, per chi desidera manifestare la propria opposizione a determinate iniziative di chi gestisce (per conto terzi) nelle varie entità ancora denominate Stati il potere, di adeguare le forme di protesta.
Forme di protesta che se alla lunga condivise da buona parte della popolazione risulterebbero esiziali per il sistema.
Per questo, a mio parere bisognerebbe studiare forme di disobbedienza sociale, da affiancare a manifestazioni indette all'insegna della nonviolenza (ma possibilmente non buffonesche, buona norma sarebbe evitare l'uso di qualsiasi strumento musicale) attuabili da singoli, senza bisogno di collegamenti, verso le quali non sarebbe giustificata in alcun modo una qualsiasi forma di repressione (intendo anche a livello amministrativo) e che potessero essere effettuate su tutto il territorio nazionale.
Sono convinto che le strutture preposte alla protezione e al mantenimento di questo sistema di potere sempre più sovranazionale siano preparate soprattutto a reazioni violente da parte delle popolazioni che intendono sottoporre alla più bieca tirannia (vedi Trattato di Lisbona relativamente a quanto previsto in caso di sommosse o insurrezioni di cui peraltro non viene data una definizione) e siano invece più che scoperte rispetto a forme diverse, pacifiche, ma non per questo meno efficaci, anzi...
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motus in fine velocior
Inviato il: 5/7/2011 17:34
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  •  peonia
      peonia
Re: NO TAV INSEGNA.
#114
Sono certo di non sapere
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forse è per questi motivi che le cose vanno così...come potremmo cambiarle?
http://www.mentereale.com/articoli/ti-racconto-una-storia
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Inviato il: 5/7/2011 12:40
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  •  florizel
      florizel
Re: NO TAV INSEGNA.
#113
Sono certo di non sapere
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@ eco3:

prima di rispondere al tuo commento vorrei riflettere su alcuni stralci che hai riportato da "Politica dell'azione nonviolenta".
Mi preme farlo perché in alcuni passaggi riscontro come ci siano delle cose che oggi sembrano lasciate in sospeso, evidentemente perché il contesto politico ed internazionale in cui Sharp ha steso la sua opera era altro da quello attuale.

Questo stralcio, ad esempio:

La maggior parte dei più comuni mezzi di repressione di cui egli dispone sono stati concepiti per combattere forme violente di disobbedienza e di ribellione.

E’ necessario tener conto del fatto che le strategie repressive necessitano di cambiare, e di procedere parallelamente all’insieme delle misure “coercitive” (anche mediatiche e propagandistiche) che il sistema mette in atto a sua tutela.
E sono cambiate, pertanto.
Sono cambiate anche le motivazioni (e le “cause” da difendere) per cui lo stato schiera il suo braccio armato contro le popolazioni civili.

E qualcosa è cambiato anche al di là dell’utile gioco della mera frontalità: negli ultimi anni abbiamo visto cariche partite dal nulla, nemmeno il lancio di una pietra, verso iniziative non violente ed azioni dimostrative pacifiche. Ricordo le cariche “immotivate” di Chiaiano contro le discariche, e la conseguenza (ma anche l’obiettivo) è stata quella di suscitare reazioni violentiste.

Inutile aggiungere che questo genere di reazioni è esattamente quello che ci si aspetta, affinché la società civile scenda sullo stesso terreno delle forze dell’ordine.
E qui sono pure d’accordo con te sulla necessità di tenersi distanti, in primis concettualmente, da forme di lotte che rendono “simili” all’avversario.
Ma non è per caso che facevo la differenza tra un’azione diretta verso un luogo “simbolo” (come può esserlo un palazzo istituzionale) ed uno che invece viene militarizzato per procedere a modifiche irreversibili, come il presidio della Maddalena: la “collisione” è inevitabile se si tratta di “conquistare” contingentemente un’area. Venaus non è stata priva di “violenza”.

Come scrive LuisPiz in Home, si tratta di valutare l’eventualità di contrapporre una violenza difensiva.

Per esempio, la repressione dell'avversario sarà probabilmente più limitata di quella che sarebbe stata contro una ribellione violenta, in parte perché una repressione estremamente brutale contro un gruppo nonviolentoè più difficile da giustificare

C’è anche qui un elemento diverso di cui non si tiene conto: se fino agli anni ’90 l’uso monopolistico della violenza da parte dello stato era soggetta a margini di “giustificabilità” in relazione alla percezione che la società civile aveva dello “stato”, oggi tale parametro è saltato: è palesemente chiaro che le forze dell’ordine difendono interessi economici di imprese colluse che operano con la copertura dello stato.
Ed è chiaro pure che la stessa società civile stia transitando verso consapevolezze che per il momento sembrano sbaragliarla: in Val di Susa questo processo di conoscenza è stato accellerato dalle necessità di comprensione e dall'esigenza di svelare cosa si cela dietro la sbandierata "modernità" della TAV.

Chi si impegna nelle mobilitazioni, quindi, sa che il limite tra "legittimo" e "non legittimo" è stato superato innanzitutto dalle stesse istituzioni.

Fermo restando che una “tattica” sembra non dover mai tramontare, e che torna sempre utile: “Tu l'hai ucciso, col tuo sasso”.
E le “molotov” alla Diaz, messe dagli stessi agenti.

Devo dire che anche io sono fermamente convinta che usare le stesse armi dell’avversario ci rende simili a lui, ma allo stato attuale (e nella contingenza della necessità di riprendersi un’aerea) non saprei davvero dire quale strada sia la più efficace. Strategicamente, soprattutto.

Anche io sono fedele all’idea che fine e mezzo debbano necessariamente coincidere, ma non riesco ad immaginare, oggi, uno sbocco del tutto scevro dalla violenza, seppur difensiva.

Citazione:
Il comitato NO-TAV ha studiato forme di protesta da attuare, anche da singole persone, su tutto il territorio nazionale? Sarebbe un modo per consentire a chi lo volesse di partecipare più concretamente di quanto possa fare me l'invio di messaggi di solidarietà sull'internet.
Intendo forme di protesta, fino ad arrivare alla disobbedienza sociale


Me lo sono chiesta anche io: perché non sono stati organizzati banchetti informativi in tutte le città, e promosso iniziative di boicottaggio, ad esempio?

E soprattutto: perché il movimento sta accettando di far sfilare nei suoi momenti di mobilitazione personaggi fortemente coinvolti nei giochi politici ed istituzionali come Grillo, Ferrero, ecc.?

Mi rendo conto di non essere stata esaustiva in relazione all'ampiezza dell'argomento. Ma se ci saranno altri commenti credo che si toccheranno altri punti.
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Inviato il: 4/7/2011 23:27
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  •  peonia
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Re: NO TAV INSEGNA.
#112
Sono certo di non sapere
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Bella lettera dal futuro....in effetti saremo così giudicati!
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Inviato il: 4/7/2011 21:22
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Re: NO TAV INSEGNA.
#111
Sono certo di non sapere
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ricevo da Facebook, essendo iscritta alla pagina NOTAV, questo resoconto:
Ancora una volta l'accoppiata politici/media si e distinta nella capacità non solo di falsificare, ma anche di inventare ciò che vero non è.

Intanto parliamo di cifre: il corteo grosso di Exilles parte almeno con 30-40 mila persone a cui si aggiungono 10 mila partiti da Chiomonte. Da Giaglione altre 10 mila persone e migliaia anche alla Ramts. Parlare di 7 mila persone come fa la questura e ripetono i tg è falsificare le notizie.


Comunicato stampa 3-7-2011 Gli scontri e i black-block

Come avevamo annunciato, volevamo assediare il cantiere arrivando alle reti, facendo pressione e dimostrando l'insicurezza della fortezza che hanno installato. Niente da stupirsi: dopo il violento sgombero di lunedì scorso da parte delle forze dell'ordine si è deciso di evitare di rimanere intossicati e di proteggersi.La verità e che le migliaia di valsusini che hanno assediato il cantiere dal lato boschivo di Giaglione e Ramats erano muniti di caschi e mascherine antigas.

Il lancio di gas è avvenuto ininterrottamente da circa mezzogiorno fino alle 18, e nei momenti in cui gli agenti aspettavano nuovi rifornimenti di lacrimogeni, venivano scagliate sui manifestanti grosse pietre dall'alto che hanno provocato anch'esse alcuni feriti. Dalla Maddalena a un certo punto sono iniziati a partire anche proiettili di gomma, fino ad arrivare a caricare i manifestanti con una ruspa.Ma appena arrivati a contatto con le recinzioni il lancio di lacrimogeni ad altezza uomo (decine e decine i feriti colpiti da lacrimogeni, alcuni anche gravi con organi interni lesionati e ferite profonde in braccia, gambe e testa) ha creato una situazione di totale confusione e ognuno a cercato di difendersi come poteva.

Chiudiamo dicendo che l'obietto prefissato della giornata è stato ampiamente raggiunto: la manifestazione di Giaglione ha raggiunto il nostro presidio in muratura e quello che dovrebbe essere il futuro cantiere è stato occupato per l'intera giornata dai manifestanti obbligando le forze dell'ordine a rinchiudersi dietro una fortezza che dimostra politicamente e praticamente come l'opera non potrà mai essere fatta in queste condizioni. Parlare di antagonisti, centri sociali o quant'altro come nodo centrale per spiegare gli scontri di oggi significa non capire, significa voler nascondere che in questa Valle il livello di sopportazione verso i soprusi di questo potere, sordo a delle giuste e sacrosante richieste, ha oltrepassato il limite. Sì, gli amici di sempre che da più di venti anni lottano contro questo sciagurato progetto o i giovani di vent'anni che hanno sentito i racconti di Venaus dai genitori e che oggi sono anch'essi nei boschi e sulle montagne a difendere la loro Valle e il loro futuro.Questi sono i fatti da chi ha vissuto il tutto dal di dentro, da chi ha visto a fianco a se gli amici di sempre vomitare l'anima per l'intossicazione o arrivare feriti al presidio per i candelotti ricevuti nelle gambe, in testa o nell'addome.

Noi in questa Valle ci abitiamo voi ci venite da occupanti...a sarà dura! Come avevamo annunciato questo è solo l'inizio di un lungo assedio che durerà fino a che i cantieri non saranno smobilitati.


Comitato NO TAV Spinta dal bass - Spazio sociale libertario Takuma
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Inviato il: 4/7/2011 21:19
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  •  florizel
      florizel
Re: NO TAV INSEGNA.
#110
Sono certo di non sapere
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Da dove potrei stare meglio.
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Ho appena letto i commenti... c'è tanto da scrivere...
Posto in serata, volevo solo farvi sapere che non sono sparita.

Però lascio questo link sul kettling in GB.

A dopo.
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Inviato il: 4/7/2011 19:34
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  •  LuisPiz
      LuisPiz
Re: NO TAV INSEGNA.
#109
Ho qualche dubbio
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Copio e incollo un commento da me postato sulla home.

In mezzo al corteo pacifico, facevo le stesse considerazioni ieri con un amico. Il popolo valsusino è un popolo fiero, indomito, battagliero ma, almeno per alcuni aspetti, è politicamente "ignorante".
Si parlava di "scuola pubblica", "welfare", "pensioni", senza accorgersi che la crescita della politica e dello stato nelle nostre vite è proprio la causa di ciò che vediamo nella val di susa.
Poi c'erano pensieri del tipo: "lo stato siamo noi", "lo stato ci deve proteggere", ""vogliamo una reale democrazia", etc.
Riflettevo su quella stranissima situazione: sostanzialmente combattevano lo stato centrale. con quegli slogan, però, ne sostenevano l'espansione. Paradossale.
Io ero nel corteo pacifico, con bambini e anziani, posso dire che qualcuno dall'alto ci ha guardati, perchè solo un miracolo ha fatto sì che i lacrimogeni cadessero nei rari punti "vuoti". Chiariamoci: feriti ce ne sono stati parecchi, altrochè, ma nessuno (di quelli a me vicini) in modo grave.
Manifestare serve a poco se alla fin fine lorsignori continuano a fare i loro porci comodi.
La vera nota "lieta" è che sempre più gente si accorge di ciò che il potere politico sostanzialmente è.
Allego un racconto veritiero della giornata:

"Domenica nei boschi di Chiomonte eravamo in tanti, la questura dice 5.000 mi vien da ridere, siam partiti da Giaglione, bambini, famiglie, anziani, cani, tanti Valsusini, ma anche Veneti, Lombardi, Romani, tutti con bandiere e striscioni, ......alcuni armati di violini e fisarmonica, ci siamo mossi nel bosco, siamo arrivati al presidio, tra i manifestanti alcuni avevano un casco, penso sia un’esagerazione mi dico…poco dopo cambierò idea, sono nel prato poco oltre alla baita del presidio, sotto i cavalcavia dell’autostrada, fino a quel momento non c’erano stati scontri, noi eravamo comunque in un area lontana da quella”calda”, di fianco a me un bambino di 10 anni, stavo fotografando in tutta tranquillità, quando mi vedo piombare dall’alto con la chiara intenzione di colpire la folla, decine e decine di lacrimogeni, uno di questi mi colpisce sulla schiena, cado per terra, il bambino vicino a me resta impietrito incrocio il suo sguardo, con l’aiuto di un manifestante mi allontano nel bosco verso la baita in un luogo riparato.Nulla di che solo un brutto ematoma, ma se il lacrimogeno avesse preso il bambino magari in testa, non ci voglio neanche pensare, dall’alto dell’autostrada i poliziotti e i finanziari ridono…la ferita sulla schiena guarirà in qualche giorno, ma la cosa più dolorosa e che non guarirà mai è la sensazione di impotenza davanti a un abuso di potere, la violenza gratuita, la provocazione…io domenica Black block non ne ho visti, ho visto gente di tutte le età e di ogni genere particolarmente arrabbiata, gente che cercava di difendersi da proiettili di gomma, quel che dicono i giornali è un’altra storia, io ero li e come me tante persone e tutti sanno cosa è successo domenica…"

P.S.: Come al solito, il divario tra racconto della carta straccia e di internet è ampissimo. Io non ho visto nessun black block, nessuno che parlava inglese, nessuno che parlava spagnolo.
Inviato il: 4/7/2011 14:35
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  •  benitoche
      benitoche
Re: NO TAV INSEGNA.
#108
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

audisio ha scritto:
@ benitoche:
ma questa spietatezza sempre crescente
nei confronti di chi non è perfettamente allineato ai "buoni costumi"
mi sconvolge e mi interroga su dove c.azzo stiamo andando.


Casualmente ho beccato una lettera dal futuro che schiarisce le idee

Il terribile paradosso del declino materiale di un mondo materialista

A quell’epoca il Patriziato Imperiale degli Eletti controllava che il mondo dell’informazione non aprisse lo sguardo spirituale sul mondo. Una di queste verità taciute riguardava uno stato di decadenza giunto fino al piano fisico sensibile. Le potenze del caos stavano tentando di sostituirsi alle potenze della materia. Che lo stesso mondo materiale fosse corrotto dal disordine, lo si vedeva fino dalle piú piccole cose.
Agli inizi del Terzo Millennio, la quantità di manufatti industriali era immensa. Le aziende produttrici di tutto il mondo badavano però piú alla quantità che alla qualità del prodotto.
Si era quindi creato un problema di consumo esagerato di materie prime. Tutto il metallo e gli oli minerali estratti nell’Epoca Imperiale d’Occidente inquinarono il pianeta per secoli. La chimica e la meccanica devastarono gli elementi: terra, aria ed acqua vennero avvelenati. Tutto ciò a noi posteri appare privo di senso, ma purtroppo allora aveva un senso preciso.
I manufatti dovevano durare ben poco: paradossalmente gli oggetti detti “di consumo” erano appositamente progettati per essere provvisori, assoggettati alla fatuità delle mode(1). Il lavoro di conseguenza era alienante e meccanico. Allora, si imponeva il pensiero errato che il benessere economico fosse legato all’incremento dei consumi, ovvero all’incremento costante della produzione. Una vera assurdità. La vita era faticosa per tutti, dirigenti e salariati. Si doveva produrre e consumare ogni bene ad una velocità sempre crescente.
Tentativi di instaurare il dominio mondiale della Tripartizione inversa

Questo declino della qualità industriale, aiutava commercialmente le primitive ed emergenti industrie del Rossocelesteimpero, che avevano dalla loro il costo bassissimo di una manodopera non qualificata e l’entusiasmo di chi ha scoperto da poco la modernità.
Ma il Rossocelesteimpero pagava quotidianamente un prezzo altissimo per poter tenere la propria moneta quotata in Borsa al basso valore del Dollarus. I Cinesi acquistavano sui mercati borsistici montagne di Dollaris colmando cosí il Disavanzus Federalis dello Stato Guida. Le legioni imperiali, i bombardieri e le portaerei erano quindi pagate anche dallo sforzo di industrializzazione forzata delle popolazioni del Rossocelesteimpero. Con questo stratagemma, lo Stato Guida:
a) teneva assoggettata a sé l’economia europea;
b) produceva nelle vecchie Province avversione nei confronti degli asiatici;
c) finanziava la propria politica di potenza.
Era questo un piano perverso, una macchinazione diabolica. Le tribú Sinistre chiedevano a gran voce alle Nationes Unites l’instaurazione di Regole giuridiche mondiali. Questa esigenza, in apparenza rispettabile, rispondeva esattamente a ciò che le deità infere desideravano: il dominio totale del mondo al di sopra delle nazioni. Ancora una volta le tribú Sinistre si dimostravano alleate e non antagoniste della Corte Imperialis (Vedi Annali – L’Archetipo, novembre 2003).
La dottrina dei tre cadaveri

Le potenti logge imperiali e l’aristocrazia del Patriziato degli Eletti, nel tentativo di dominare il mondo, si avvalevano della dottrina dei tre cadaveri:

Il cadavere Finanziario: ovvero il cadavere economico dei capitali che non morivano mai e che venivano tenuti in vita da subdoli artifici legalitaristici. Il gioco di scatole cinesi delle società offshore permetteva stratagemmi giuridici in cui la ricchezza veniva spostata da un luogo all’altro del pianeta. Ad ogni passaggio però questa ricchezza si disperdeva e si allontanava dal lavoro umano che l’aveva prodotta. Il Dottor Steiner aveva già comunicato, all’inizio del ’900, che il capitale è un bene spirituale al servizio dell’uomo. Il capitale finanziario mantenuto artificialmente in vita era l’esatto contrario. Con una perversa alchimia negromantica, l’apolide avvocatura commercialistica internazionale dava origine al caos economico voluto dall’Impero.

Il cadavere Giuridico: a quel tempo venivano artatamente mantenute in vita istituzioni politiche, normative e ideologie astratte e decomposte. Le burocrazie statalistiche erano sempre piú imbrigliate da milioni di norme-fantasma. Veniva impedito agli europei di crescere giuridicamente secondo un’armonizzazione vivente degli spiriti di popolo con il vivido calore nella vita di sentimento che queste entità possono produrre. Non si attuava la Tripartizione, ovvero non si applicavano alla società i princípi scientifico-creativi di civile convivenza cristiana.

Il cadavere Spirituale: di certo, con l’inizio del Millennio, l’antico laicismo razionalista era stato definitivamente debellato. L’Impero era ormai costretto a chiamare con il loro vero nome le forze oscure che sorreggevano le sue sorti.

Il cadavere di antiche deità ormai sconfitte su un piano trascendente veniva occultamente rievocato. Lobby culturali asservite a demoni o divinità arcaiche invadevano la cultura di massa. La musica cosiddetta “rock” e la cinematografia favorivano culti di morte. Il “rap”, deformando un’autentica necessità poetica delle genti, favoriva l’istintualità, la pornografia e il relativismo etico. Si spacciava per libertà l’uso di sostanze allucinogene ed eccitanti. Dietro a tutto ciò una volontà deliberata di fomentare il caos nell’anima.

Disumanizzazione del Patriziato Imperiale degli Eletti

Probabilmente anche gli appartenenti al Patriziato non si rendevano conto di essere asserviti a terribili deità infere.
Avessero avuto consapevolezza del loro operato, forse sarebbero stati illuminati da un’aura di grandiosa nefandezza, ma non era cosí: le cerchie patrizie avevano perduto, non solo ogni insegnamento cristiano (se mai l’avessero avuto), ma anche il senso dell’Io.
Fu a quel punto, nel momento piú basso (quando perfino tra i Tripartiti si disperava della possibilità d’un ribaltamento delle cose), che l’Impero iniziò appunto a dar segni di cedimento (Vedi Annali – L’Archetipo, gennaio 2004).
Potenza, Numero, Misura

Di una cosa possiamo dirci certi: che l’Impero d’Occidente era invincibile sul piano della potenza, del numero, della misura.
Il controllo mondiale delle informazioni, delle comunicazioni, delle organizzazioni, degli eserciti era efficacissimo. Ma l’Impero d’Occidente era un colosso dai piedi d’argilla sul piano spirituale.
Ed in quell’epoca la spiritualità ritornava ad essere il cuore palpitante della storia. Il problema centrale del mondo era ormai un problema spirituale, religioso, o meglio sarebbe dire “sacramentalistico” (Vedi Annali – L’Archetipo, novembre 2003). Perfino chi si scagliava con deprecabile violenza contro l’Impero d’Occidente, come i martiri della Mezza Luna, muoveva da premesse sacramentalistiche, non piú da prospettive politiche.
Il progetto mondialista

Il disagio economico dell’Europa avrebbe dovuto indurre i popoli ad accettare l’idea di un Governo Mondialis al di sopra delle nazioni. Era questa l’affermazione totale dell’Unicum giuridico-economico-spirituale rappresentato dalla Tripartizione Inversa.
Era l’oscuro progetto di occupazione del mondo da parte di circoli iniziatici antievolutivi in senso cristiano che miravano al dominio del mondo.

Circolazione di notizie riservate tramite la Retem di Internetis

Per cercare di tacitare queste percezioni veritiere che tendevano sempre piú ad emergere fra le genti di tutto il mondo, agli imperiali non restò che mescolare le carte della verità con quelle della menzogna.
Cosí le notizie piú vere riguardanti il tentativo di dominare il mondo da parte di logge oscure, vennero sapientemente mescolate con notizie false divulgate da ambienti equivoci.
Ovviamente le persone di buon senso non potevano far altro che tenersi alla larga da personalità screditate. Presunti guru e medium in relazione fisica con gli extraterrestri non potevano risultare di certo credibili. Il segreto restava confinato cosí in ambienti ristretti ma, dai primi anni del Terzo Millennio, in Retem cominciarono a circolare argomenti riguardanti i cosiddetti “Illuminati di Baviera” o il gruppo “Bilderberg”. In quegli anni si iniziò inoltre a rileggere la storia del Novecento non solo con gli occhi dell’Impero vincitore delle ultime due Guerre Mondialis.
Bastava entrare in un motore di ricerca della Retem Internetis e digitare parole come “Governo Mondiale” o “I signori del mondo” e si veniva travolti da una grande quantità di materiali interessantissimi pur se da verificare con attenzione. Questo era un segno evidente di un cambiamento in atto (Vedi Annali – L’Archetipo, dicembre 2003).
L’idea di Tripartizione nasceva avendo quale orribile contraltare l’idea di Tripartizione Inversa espressa dal progetto Imperiale di dominio del mondo. Come spesso accade per persone piú superficiali, era piú facile essere colpite dalla nefandezza dei complotti mondiali che da una nuova prospettiva sociale. Ma la verità avanzava.
Tre verità

Fu cosí che i Tripartiti fecero filtrare al mondo queste rivoluzionarie verità:
1. svelarono le mire dell’Impero d’Occidente non usando mai la violenza e superando spiritualmente il piano della potenza, del numero, della misura;
2. diffusero fra la popolazione un principio di avversione metafisica verso la dottrina dei Tre cadaveri;
3. pregarono gli Spiriti di Popolo in modo che una corrente d’amore si saldasse fra le nazioni europee.

Salvino Ruoli

PS

(1)Quando ai nostri tempi costruiamo un oggetto (che sia uno spillo o una apparecchio antigravitazionale) noi cerchiamo di fare in modo che questa espressione concreta dello Spirito sia realizzata al massimo della qualità. In questa nostra epoca, c’è la volontà affinché il manufatto risulti funzionale, duraturo, bello e costantemente migliorabile tramite aggiornamenti. Oggi esiste una sorta di competizione virtuosa fra le varie aziende produttrici, ed i guasti ingiustificati sono vissuti con immensa umiliazione dalle industrie. Per noi un oggetto deve durare per piú di una generazione. Vero è che il costo di qualsiasi nostro prodotto industriale è spropositatamente alto rispetto all’industrialismo pasticcione di quel tempo lontano. Se avessimo dovuto spiegare ad un uomo di quell’epoca ciò che noi intendiamo per manufatto completo avremmo dovuto ricorrere ad un esempio dell’orologeria svizzera di tradizione familiare rispetto agli orologi digitali in plastica “usa e getta” che imperavano all’epoca. Altri esempi: la Scatola Ipnotica Televisivis negli anni ’70 del Novecento durava mediamente una quindicina d’anni, la durata di una Scatola Ipnotica Televisivis degli inizi del 2000 era di quattro-cinque anni. Lo stesso poteva dirsi anche per le caldaie termiche o per altri prodotti. Anche gli abiti erano pensati per durare una sola stagione. Le aziende costruivano oggetti sempre piú accessoriati e sempre meno duraturi. Quell’assurda rincorsa al provvisorio sembrava all’epoca l’unico modello di sviluppo industriale.











Mio nonno fece la seconda guerra mondiale da marinaio,prima di partire non beveva e non fumava,tornò per metà alcolizzato e fumava come tre turchi
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la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
Inviato il: 4/7/2011 13:07
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  •  eco3
      eco3
Re: NO TAV INSEGNA.
#107
Ho qualche dubbio
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Citazione:

florizel ha scritto:

...
Ma cosa fare, per rendere efficace la mobilitazione?



Non tutti hanno la possibilità di recarsi in Val di Susa in occasione delle varie manifestazioni. Il comitato NO-TAV ha studiato forme di protesta da attuare, anche da singole persone, su tutto il territorio nazionale? Sarebbe un modo per consentire a chi lo volesse di partecipare più concretamente di quanto possa fare mediante l'invio di messaggi di solidarietà sull'internet.
Intendo forme di protesta, fino ad arrivare alla disobbedienza sociale (pur mantenendosi nell'ambito di quanto non espressamente proibito dalle leggi vigenti), attuabili dai singoli, senza che abbiano bisogno di radunarsi in gruppo evitando così, tra l'altro, l'azione di infiltrati e provocatori.

I brani del mio post cui fai riferimento li ho tratti da "Politica dell'azione nonviolenta" di Gene Sharp (opera di cui sono venuto a conoscenza leggendo un articolo sul blog http://mon-dart.blogspot.com/). Sono 3 volumi (i brani riportati li ho tratti dal 2° "le tecniche") liberamente scaricabili a questo indirizzo:

http://www.aeinstein.org/organizationscc8c.html
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Inviato il: 4/7/2011 12:48
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  •  audisio
      audisio
Re: NO TAV INSEGNA.
#106
Sono certo di non sapere
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@ benitoche:
una volta c'era un moto di spontanea solidarietà verso gli
alcolisti, perchè si riconosceva in essi quella parte di noi che
fatica a sopportare la durezza della nostra vita quotidiana.
Sarà che anche mio nonno aveva questa debolezza, era un
artigiano troppo buono per riuscire ad ottenere che il suo
lavoro venisse pagato come si deve e nei tempi dovuti e quello
era il suo modo di reagire, ma questa spietatezza sempre crescente
nei confronti di chi non è perfettamente allineato ai "buoni costumi"
mi sconvolge e mi interroga su dove c.azzo stiamo andando.
Mi ricordo, dai racconti di mia nonna, che quando nonno andava oltre
erano i vicini, la gente del quartiere che amorevolmente lo raccattavano
e lo riportavano a casa e rimanevano con mia nonna finchè non erano
certi che stesse tutto sommato bene.
Oggi gli ubriachi si ammazzano.
Perchè la gggggente la mattiba deve andare a lavorare, ecchec.azzo...
:
Inviato il: 4/7/2011 12:09
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  •  benitoche
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Re: NO TAV INSEGNA.
#105
Dubito ormai di tutto
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Inviato il: 4/7/2011 4:35
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  •  florizel
      florizel
Re: NO TAV INSEGNA.
#104
Sono certo di non sapere
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Se c'è un interrogativo fondamentale che la giornata di oggi a Chiomonte pone, è COME riuscire, tecnicamente, a riprendersi l'area su cui sorge il cantiere della Maddalena.

Non ci si trova di fronte ad una zona rossa come quelle che durante le mobilitazioni servono a difendere un luogo che resterà uguale a prima, ma di fronte ad un'occupazione che stravolgerà il paesaggio partendo da quel punto, apportando danni ambientali, difficoltà per tutti i valligiani, e creando le premesse affinchè l'intero progetto venga realizzato.

Violenza si o violenza no?

E al di là del buonismo che spesso accompagna questo termine, e volentieri utilizzato demagogicamente per demonizzare questa lotta che dura da decenni, è possibile in prospettiva ipotizzare forme di lotta e di resistenza civile per scongiurare lo scempio?

Riporto alcuni commenti presi dalla discussione in Home, per chi volesse approfondire al di là dei tempi e dalle esigenze "editoriali" del sito.


eco3:


"Quando gli attivisti nonviolenti persistono, i problemi dell'avversario possono aggravarsi in vari modi. La maggior parte dei più comuni mezzi di repressione di cui egli dispone sono stati concepiti per combattere forme violente di disobbedienza e di ribellione.

...

Per esempio, la repressione dell'avversario sarà probabilmente più limitata di quella che sarebbe stata contro una ribellione violenta, in parte perché una repressione estremamente brutale contro un gruppo nonviolentoè più difficile da giustificare, e in parte perché una repressione eccessiva può, anziché indebolire i resistenti, ritorcersi contro le fonti stesse di potere del'avversario indebolendone la posizione.
Egli può quindi preferire che i ribelli ricorrano all'azione violenta invece che a quella nonviolenta, magari con una forte repressione intesa a rompere la ddisciplina non violenta, o tramite spie e agenti provocatori.

...

Gli attivisti nonviolenti rifiutano deliberatamente di sfidare l'avversario al suo stesso livello di violenza. La contrapposizione di una violenza ccontro l'altra rafforza l'avversario. Il gruppo nonviolenti non solo non ha bissogno di ricorrere alla violenza, ma non deve farlo, per evitare di rafforzare l'avversario e indebolire se stesso.Deve invece rimanere legato al suo "sistema d'arma" nonviolento, dal momento che l'azione nonviolenta tende a ribaltare la violenza e la repressione utilizzata dall'avversario contro la sua stessa posizione di potere, indebolendolo e rafforzando contemporaneamente il gruppo nonviolento.

...

la repressione praticata dall'avversario, se si riesce a mantenere la disciplina nonviolenta e la persistenza del gruppo nonviolento, non potrà mai far presa realmente sul tipo di potere esercitato dagli attivisti nonviolenti. Gandhi paragonò questa situazione a quela di un uomo che colpisce violentemente l'acqua con la spada: sarà il braccio dell'uomo a slogarsi. Gene Sharp - Politica dell'azione nonviolenta".



Malcico:

"Ma quale ruggito del topo, se si manifesta pacificamente quelli continuno a farsi abbondatemente i cazzi loro, quando si fa resistenza passiva, quelli usano manganelli, lacrimogeni e vigliacchi infiltrati che provocano violenza che serve per leggittimare ancora più violenza da parte delle forze dell'ordine..


Gli abitanti della Val di Susa hanno già detto no alla TAV, anche senza violenza, da molto tempo. Politici e compagnia se ne sono fottuti e ora cosa pretendono, che i cittadini si facciano da parte?

Quel che ha fatto Gandhi non è paragonabile ora, lui aveva tutta l'India dalla sua parte, cittadini, politici, stampa.. il nemico era uno ed era chiaro a tutti: gli inglesi.

Gandhi chiedeva sì la non-violenza, ma preferiva di gran lunga un uomo che lottasse con tutte le sue forze per una causa giusta, anche con la violenza, piuttosto che un vigliacco.

Qua invece ci sono i cittadini, il popolo contro tutti: banche, multinazionali, politici, mafia. E le forze dell'ordine decidono di proteggere gli interessi di questi ultimi. "


BUBBA

"Anch'io ho sentito che il mov. No Tav si dichiara pacifico e contro la violenza. Sentendo però il fracasso unanime delle forze politiche, e dei giornalisti, che "condannano" l'uso della violenza, non vorrei che il loro dichiararsi "non-violenti" sia dovuto a questa pressione psicologica e mediatica, a questo ricatto del "politicamente corretto" per cui non si può e non si deve usare la violenza. Bisogna sottrarsi con sdegno a questo ricatto, e rifiutarsi di scendere sul terreno del "politicamente corretto".
La violenza è LEGITTIMA."


Pensoso:

"in realtà c'è una violenza legittima, quella delle forze dell'ordine, dato che lo stato detiene il monopolio dell'uso della forza. ovviamente non lo sarebbe sempre... ma vai tu a discriminare quando lo è veramente e quando no... se poi dall'altra parte la si usa, si appare ovviamente sempre nel torto, dato che per le forze dell'ordine c'è il dubbio sull'uso se sia giustificato o meno, ma non sulla legittimità in generale, mentre per chiunque altro si sà per certo che è illegittima, e poi per ciascuno può essere interpretata come giustificata o meno. i partiti adottano di solito questa lettura, nel dubbio ha ragione chi la violenza la può usare per legge, e torto gli altri; soprattutto perchè ambiscono a posti di governo, se già non ci sono, ossia a diretto contatto gerarchico con l'apparato amministrativo e burocratico, incluse le forze dell'ordine, che quella violenza hanno usato, usano ed useranno, e lo possono per legge. la moderatezza di un partito consiste solo in questo, dal punto di vista dell'uso della violenza, ossia nella sola legalità. è chiaro che questo non sposta di una virgola, comunque si interpreti l'uso della violenza, la questione sulla giustezza della TAV; al limite ci troviamo un modo ben collaudato nella storia di discreditare i movimenti NoTav."

Etzechi:

"in qulasiasi contesto e situazione ci sono più calienti e meno calienti, semplicemente.."

Sono tutte posizioni condivisibili, applicate all'attuale situazione in Val Susa.

Ma cosa fare, per rendere efficace la mobilitazione?

Chiedo scusa per eventuali omossioni di parte dei commenti... ho riportato qui solo ciò che può essere utile alla discussione.
Io sono in un momento di empasse riguardo all'eventuale risposta da darmi e da dare, e ritengo che potrebbe essere utile confrontarsi fra noi.

Personalmente, mi prendo la responsabilità di rispedire al mittente eventuali provocazioni o commenti a carattere offensivo.

Spero anche che claus-neghe voglia darmi una mano ... magari poi, se è il caso, si condivide anche l'effetto che il coraggio delle proprie idee produce...
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 3/7/2011 22:30
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