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  Razionalismo.

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Autore Discussione
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#102
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Peccato, mi ero illuso volessi infondere un po' di calore umano alla tua politica editoriale...

Comunque quella canzone di De André non descrive tratti comuni ai razionalisti: descrive quello che oggi è riconosciuto come il dramma della fobia sociale o della Sindrome di Asperger (un altro punto extra per De André, fra l'altro).
Stai anche tu cadendo nella solita trappola mortale: confondere i razionalisti con i Vulcaniani di Star Trek, ovvero la percezione deformata delle persone civilizzate o semplicemente istruite, ovvero il pharmakon della sottocultura televisiva statunitense fatto proprio dalla Generazione Y. Fai attenzione, è uno dei più sottovalutati fra i problemi importanti della cultura moderna.
Inviato il: 7/6/2012 17:51
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  •  SecondLife
      SecondLife
Re: Razionalismo.
#101
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/3/2010
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No, è solo che mi secca che i thread che apro non arrivino almeno ai 100 post. Adesso questo è a posto.


Certe associazioni sono spontanee ed automatiche. La canzone di De Andrè descrive perfettamente alcuni tratti che caratterizzano i razionalisti. Il resto è venuto da sé.
Inviato il: 7/6/2012 12:10
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#100
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Inguaribile romantico! Non solo rispolveri un thread vecchio di 2 anni, ammettendo implicitamente che passi parte del tuo tempo a ripensare ai vecchi thread, ma lo fai pure citando De André!
Anche tu diventi melanconico stando davanti al monitor di notte, eh?
Inviato il: 7/6/2012 6:21
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  •  SecondLife
      SecondLife
Re: Razionalismo.
#99
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/3/2010
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Solo la morte m'ha portato in collina
un corpo fra i tanti a dar fosforo all'aria
per bivacchi di fuochi che dicono fatui
che non lasciano cenere, non sciolgon la brina.
Solo la morte m'ha portato in collina.

Da chimico un giorno avevo il potere
di sposare gli elementi e di farli reagire,
ma gli uomini mai mi riuscì di capire
perché si combinassero attraverso l'amore.
Affidando ad un gioco la gioia e il dolore.

Guardate il sorriso guardate il colore
come giocan sul viso di chi cerca l'amore:
ma lo stesso sorriso lo stesso colore
dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.
Dove sono sul viso di chi ha avuto l'amore.

È strano andarsene senza soffrire,
senza un voto di donna da dover ricordare.
Ma è forse diverso il vostro morire
vuoi che uscite all'amore che cedete all'aprile.
Cosa c'è di diverso nel vostro morire.

Primavera non bussa lei entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda per mano.
Che paura, che voglia che ti porti lontano.

Ma guardate l'idrogeno tacere nel mare
guardate l'ossigeno al suo fianco dormire:
soltanto una legge che io riesco a capire
ha potuto sposarli senza farli scoppiare.
Soltanto la legge che io riesco a capire.

Fui chimico e, no, non mi volli sposare.
Non sapevo con chi e chi avrei generato:
Son morto in un esperimento sbagliato
proprio come gli idioti che muoion d'amore.
E qualcuno dirà che c'è un modo migliore.
Inviato il: 5/6/2012 23:49
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  •  captcha
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Re: Razionalismo.
#98
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
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Citazione:
Lo so che in realtà mi vuoi bene, captcha. Lo prendo come uno stimolo per continuare, contento?

Captcha buono.
Inviato il: 7/10/2010 15:09
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#97
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Lo so che in realtà mi vuoi bene, captcha. Lo prendo come uno stimolo per continuare, contento?

@SecondLife

Anche a me lo slancio manca un po' e ripercorrere il thread non è facile. Dimmi una cosa prima: posto che il Razionalismo non va bene, c'è qualche "-ismo" che ti aggrada o che ti senti di difendere? Te lo chiedo per capire meglio.
Inviato il: 7/10/2010 14:51
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  •  captcha
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Re: Razionalismo.
#96
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
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Citazione:
Ci torno senz'altro volentieri, ma non oggi. Mi serve del tempo per capire che cosa ho scritto.

Ma allora non erano solo esercizi di allenamento motorio delle dita: voleva esserci anche un senso compiuto!!!

Chi l'avrebbe detto...
Inviato il: 7/10/2010 14:44
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#95
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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Ci torno senz'altro volentieri, ma non oggi. Mi serve del tempo per capire che cosa ho scritto.
Inviato il: 29/9/2010 22:26
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  •  SecondLife
      SecondLife
Re: Razionalismo.
#94
Ho qualche dubbio
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Red, ho perso un po' () di slancio, non so perché (). Se sulla base delle ultime definizioni concordate vuoi ripercorrere un po' il thread e aggiungere qualcosa, magari trovo uno spunto per proseguire. Vedi tu.
Inviato il: 29/9/2010 21:37
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Razionalismo.
#93
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
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@ SecondLife
per permettere a tutti di seguire il tuo ragionamento, che parte dalle definizioni , e quindi mette almeno dei punti fermi, fai alcuni esempi di "pensieri" generici e altri di "pensieri razionalisti" .
è un suggerimento per definire ancor meglio l'ambito della discussione.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 17/9/2010 10:21
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  •  captcha
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Re: Razionalismo.
#92
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
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Citazione:

@captcha

Be careful.

Come non detto.
Inviato il: 14/9/2010 16:37
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#91
Sono certo di non sapere
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Sottoscrivo, sottoscrivo...

@captcha

Be careful.
Inviato il: 14/9/2010 16:26
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  •  captcha
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Re: Razionalismo.
#90
Mi sento vacillare
Iscritto il: 23/3/2010
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Citazione:

Red_Knight ha scritto:

...(ti sei pentito di avermi "invitato", eh? ).

Dio sa se io non l'avevo sconsigliato...
Inviato il: 14/9/2010 16:11
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  •  SecondLife
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Re: Razionalismo.
#89
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/3/2010
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Red_Knight
Citazione:
Non so se e fino a che punto l'elaborazione possa essere mai volontaria.
Ma vedremo dopo se sarà necessario soffermarsi su questo punto.

Va' avanti

Mai! se prima non sottoscrivi col tuo sangue virtuale le definizioni che ho indicato.

Citazione:
(ti sei pentito di avermi "invitato", eh? ).

Lasciamo stare, và!
Inviato il: 14/9/2010 16:08
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#88
Sono certo di non sapere
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@SecondLife

Non so se e fino a che punto l'elaborazione possa essere mai volontaria.
Ma vedremo dopo se sarà necessario soffermarsi su questo punto.

Va' avanti (ti sei pentito di avermi "invitato", eh? ).
Inviato il: 14/9/2010 15:38
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  •  SecondLife
      SecondLife
Re: Razionalismo.
#87
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/3/2010
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Ho la sensazione di stare scivolando in una pièce di Ionesco. Mi mette ansia e perciò provo ad uscirne.

Dire che "il pensiero è l'attività della mente" (grazie della fonte ) significa semplicemente renderlo sinonimo di "coscienza" e, dunque, omnicomprensivo. In quest'ottica la Fede è senz'altro pensiero. Ma anche il sapore della pizza che ho mangiato ieri sera è allora pensiero. Anche il colore del palazzo di fronte che vedo dalla finestra è pensiero. E anche il prurito che avverto tra il pancreas e il fegato è pensiero. E anche l'antipatia che provo per il collega nell'altra stanza (e non solo per lui, in questo momento ) è pensiero. E anche il piacere che sto provando mentre ascolto la musica che sto ascoltando è pensiero. Benissimo. È solo una questione di semantica, in fin dei conti.

Purtroppo però i termini omnicomprensivi, con la loro indifferenziazione, sono poco utili all'analisi ed al dialogo.
Propongo, se sei d'accordo, di risolvere il problema con una serie di convenzioni semantiche.
Ad esempio propongo di denominare "l'attività della mente" che riguarda gli input sensoriali non come pensiero ma come percezione.
Poi propongo di denominare "l'attività della mente" che riguarda le emozioni non come pensiero ma come emotività.
Poi propongo di denominare "l'attività della mente" che riguarda i comportamenti innati non come pensiero ma come istinto.
Poi propongo di denominare "l'attività della mente" che riguarda le convinzioni non analitiche non come pensiero ma come credenze irrazionali (e la Fede la collocherei qui, se non hai niente in contrario).
Infine propongo di denominare come pensiero solo "l'attività della mente" che riguarda l'elaborazione dialettica volontaria e consapevole dei simboli mentali.
In subordine, propongo di denominare come pensiero razionalistico il pensiero (inteso secondo l'accezione appena fornita) che rifiuta nella massima misura possibile di accogliere nel proprio ambito fattori che non siano il prodotto di un processo analitico/razionale quanto più concreto, in senso materialistico, possibile.

Se sei d'accordo, io ripartirei da qui. Altrimenti, perdiamoci pure un altro po' di tempo ma vediamo di smarcare costruttivamente (e definitivamente, almeno sui fondamentali della discussione) il fottuto dizionario.

Altrimenti piango.

Inviato il: 14/9/2010 12:36
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#86
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
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@SecondLife

Citazione:
Secondo le mie conoscenze ci sono pochi dubbi anche sul fatto che non sia il pensiero analitico-razionale sviluppato dal cervello umano del razionalismo. L'intelligibilità del reale non è una cosa esclusa dall'ottica dei sistemi di pensiero religiosi, ci mancherebbe, ma non è il frutto della semplice attività intellettuale logico-razionale fondata sui concetti dell'essere umano.


Appunto. Abbiamo detto la stessa cosa.

Citazione:
La Fede è... pensiero?!? Red, qui esigo una fonte.


Da Wikipedia:
Il pensiero è l'attività della mente, un processo che si esplica nella formazione dei concetti, della coscienza, delle idee, dell'immaginazione, dei desideri, di ogni raffigurazione del mondo; può essere sia conscio che inconscio.

La Fede è l'autoimposizione/accettazione di dogmi e il continuo ricorso a essi con assoluta fiducia, appunto. Consiste insomma nella formulazione di enunciati più o meno estesi, che serviranno poi a spiegare determinate cose, a basarci sopra interi ragionamenti complessi e a orientare stati d'animo, decisioni e l'accettazione di informazioni successive. Tra le altre cose pretende quindi di produrre conoscenza, ed è senz'altro un'attività abbastanza complessa. Come la vuoi chiamare altrimenti?

Citazione:
La questione riguarda la differenza di modalità, se l'approccio logico-razionale è considerato sufficiente oppure no. Questa è la discriminante.


È semplicemente impossibile, anche volendo, distaccarsi sistematicamente da un approccio logico-razionale, e in tutti i sistemi di pensiero infatti esso è ritenuto più o meno sufficiente a produrre conoscenza. La differenza sta nel rigore, nell'esclusività e nella qualità e quantità delle eccezioni consentite e delle "altre vie" (la Rivelazione Divina, l'Illuminazione, l'Estasi, etc).
Naturalmente anche nel razionalismo la fonte primaria della conoscenza più o meno grezza è l'esperienza (altrimenti la razionalità si ridurrebbe a una funzione senza argomento); si parlava di produzione di conoscenza ulteriore, suppongo.

Citazione:
Mi sembra che tu abbia concordato con tutti i sostanziali limiti che ho indicato nei post precedenti riguardo all'ente "concetto" nel rispecchiare la realtà, e si tratta di limiti che invalidano fortemente l'obiettivo di produrre conoscenza del reale su quelle basi.


Continuo a concordare al riguardo, ma non vedo perché tali limiti invalidino la possibilità di produrre conoscenza del reale. O meglio non vedo perché ciò sarebbe un problema del solo razionalismo. I concetti sono la materia prima del pensiero in generale e, una volta aver accettato l'"educata convenzione" che ci sia una realtà oggettiva e sensibile di cui anche gli altri siano partecipi, la loro attinenza con tale presunta realtà è assolutamente irrilevante sia per il razionalismo che per tutti gli altri sistemi.

Sinceramente però non capisco com'è che siamo arrivati fin qui! Ricapitoliamo, o finirò davvero col non capirci più niente.
Prima di tutto cerchiamo di capire cos'è il razionalismo forte: la definizione che hai dato tu per ora è applicabile a qualsiasi cosa. Oppure sono io che non l'ho capita.
Inviato il: 14/9/2010 3:38
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Re: Razionalismo.
#85
Sono certo di non sapere
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La fede, a mio avviso, e' percezione, non pensiero.
Ma la percezione e' analisi logico-razionale a basso livello (bio-termo-elettro-chimica) che convoglia in una analisi logico-razionale ad alto livello (pensiero) e ne influenza l'interpretazione finale.
E' l'interpretazione la discriminante. Qui subentra la psicologia (paure personali, debolezze, compromessi, etc ... tutta roba molto umana a dire il vero).


Un'ultima cosa:
razionale non e' per forza plausibile... pero' irrazionale raramente puo' esserlo davvero.


p.s.: SecondLife: quel "donnicciuole" dice molto di piu' di quanto volesse dire sul modo di ragionare ... e solo ad una prima lettura

mc
Inviato il: 13/9/2010 21:27
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Re: Razionalismo.
#84
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
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Citazione:
Uh, questa proprio non sembra detta da te, mc Potresti spiegarti meglio?


Il pensiero completo scaturisce da "Si impone il razionalismo come scelta obbligata propagandando la visione materialistica del mondo" di Manfred.
Al Quale rispondevo:
"Il problema non e' l'imposizione sul ragionare ma e' determinato dal riuscire ad offrire un sistema di riferimento immaginario e privo di umanita' su cui ragionare. Il ragionare non e' affatto di per se' un difetto. Nemmeno (la tendenza ad) un eccesso di razionalita' se ci si attiene a minime regole di buon senso.

Certo non vedere le insidie del razionalismo di questi tempi e' di certo un chiaro sintomo di inettitudine alla ragione".

Ci sono trappole insidiosissime nel seguire la razionalita' in mancanza di informazioni o in un costrutto menzoniero o fai te... situazione pericolosissima se ad una propaganda serrata si unisce la forza di un ragionamento plausibile anche se infondato o manipolato.
Mi riferivo ad una sorta di razionalismo corrotto da questo tipo di societa', seguendo lo spunto di Manfred.

(non so se sono stato piu' chiaro... )

mc
Inviato il: 13/9/2010 20:56
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  •  a_mensa
      a_mensa
Re: Razionalismo.
#83
Sono certo di non sapere
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@ SecondLife e Red_Knight

è veramente buffo assistere alla vostra controversia, senza riuscire a definire a parole quello che mi appare invece così chiaramente.
provo ad esprimerlo con un fatto di mia vita vissuta.

nella riparazione dei computers, insegnavano e praticamente tutti, seguivano la strada a ritroso.
partivano dall'errore, e andando all'indietro cercavano di giungere al circuito ch elo generava.
l'ovvia difficoltà era quando il guasto non era fisso, o almeno apparentemente, non era fisso, in quanto occorreva predisporre trappole, apettare il prossimo evento, ecc...
il tutto ovviamente facilitato se un test sbagliava, per cui era sufficiente metterlo in loop per poter ripetere l'evento errato fino al trovare il circuito in errore.
questo veniva definito il "metodo logico, razionale".
io che non lo seguivo venivo definito dai più un "intuitivo" benchè invece applicassi una razionalità ad un livello più elevato, o almeno diverso.
infatti con conoscenze relativamente scarse, circuitalmente perlando (ovviamente conoscevo come funzionava un adder, un carry lookup, registri ecc..) della macchina specifica, ma avendo chiarissimo cosa avrebbe dovuto fare in quel momento, immaginavo una macchina che in quella situazione, e SOLO in quella situazione , sbagliasse in quel modo, e solo in quel modo. questo mi portava immediatamente, se non al circuito specifico guasto,almeno nell'area dove esso si trovava.
di qui la metafora.
esiste un razionalismo di base, quello che parte dalle cose verificabili, sensorialmente accertabili, e per similitudine con altre già accertate, delle quali si estrae il processo, porta a determinate conclusioni.
ma esiste anche un razionalismo ad un livello diverso, che porta invece a considerare verificati i punti di partenza non noti sulla base di una conclusione verificabile.
il primo tipo si esprime con: visto a, b, c, allora deve essere D, mentre il secondo funziona all'incirca al contrario con :visto D, e a e b, allora può solo essere c a poterlo generare. oppure al limite, visto D possono solo essere a,b,c a generarlo, escludendo tutto ciò che non è coerente al risultato.
detta così sembra una banalità, ma applicato alle conoscenze, credo sia la chiave del vostro dissenso.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 13/9/2010 18:32
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  •  SecondLife
      SecondLife
Re: Razionalismo.
#82
Ho qualche dubbio
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Red_Knight
Citazione:
Questa sarebbe una contraddizione in termini, e infatti non è come dici tu. I sitemi religiosi non si basano sul pensiero razionale ma sul "pensiero" in sé ci son pochi dubbi.

Secondo le mie conoscenze ci sono pochi dubbi anche sul fatto che non sia il pensiero analitico-razionale sviluppato dal cervello umano del razionalismo. L'intelligibilità del reale non è una cosa esclusa dall'ottica dei sistemi di pensiero religiosi, ci mancherebbe, ma non è il frutto della semplice attività intellettuale logico-razionale fondata sui concetti dell'essere umano.

Citazione:
O almeno "pensiero" è il nome che si dà a tutto quel genere di cose, per cui nessuno di fatto esce da quel significato. Ma sempre di elaborazione concettuale si tratta: la Fede non è un prurito che si avverte tra il pancreas e il fegato, è pensiero anch'essa.

La Fede è... pensiero?!?

Red, qui esigo una fonte.

Citazione:
Ma ho usato Dio come un esempio qualsiasi. Potevo usare il Karma, o il Partito. Era una considerazione generale. Non solo tutti i sistemi di pensiero pretendono di produrre conoscenza del reale, ma anche i più idioti pensieri non sistematici fanno la stessa cosa. Anche "domani è mercoledì" ha lo stesso scopo.

La questione riguarda la differenza di modalità, se l'approccio logico-razionale è considerato sufficiente oppure no. Questa è la discriminante.

Citazione:
Quindi come definizione di "razionalismo forte" mi sembra un po' vaga. Ma se come credo ho capito lo stesso cosa intendevi, non vedo cosa ci sia di più "forte" rispetto al "mio" razionalismo.

Mi sembra che tu abbia concordato con tutti i sostanziali limiti che ho indicato nei post precedenti riguardo all'ente "concetto" nel rispecchiare la realtà, e si tratta di limiti che invalidano fortemente l'obiettivo di produrre conoscenza del reale su quelle basi. Ciò a cui conduce il riconoscimento effettivo di quei limiti è un razionalismo intrinsecamente debole.
Inviato il: 13/9/2010 17:20
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  •  Manfred
      Manfred
Re: Razionalismo.
#81
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 3/11/2009
Da Osnabrück
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cit
è presente una parte sostanziale che non è soggetta al "pensiero" ma che anzi sovrasta quest'ultimo gerarchicamente. Non è il pensiero la chiave della conoscenza. Nel razionalismo si.


Non è il pensiero la chiave della conoscenza in tutte le persone dotate di buon senso
_________________
Manfred
Inviato il: 13/9/2010 16:49
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#80
Sono certo di non sapere
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Citazione:
No, Red, perché non tutti i "sistemi di pensiero" (nonostante la denominazione) si fondano sulla predominanza del... pensiero, appunto. Nei "sistemi di pensiero" religiosi (visto che ci metti di mezzo Dio) è presente una parte sostanziale che non è soggetta al "pensiero" ma che anzi sovrasta quest'ultimo gerarchicamente. Non è il pensiero la chiave della conoscenza. Nel razionalismo si.


Questa sarebbe una contraddizione in termini, e infatti non è come dici tu. I sitemi religiosi non si basano sul pensiero razionale ma sul "pensiero" in sé ci son pochi dubbi. O almeno "pensiero" è il nome che si dà a tutto quel genere di cose, per cui nessuno di fatto esce da quel significato. Ma sempre di elaborazione concettuale si tratta: la Fede non è un prurito che si avverte tra il pancreas e il fegato, è pensiero anch'essa.

Ma ho usato Dio come un esempio qualsiasi. Potevo usare il Karma, o il Partito. Era una considerazione generale. Non solo tutti i sistemi di pensiero pretendono di produrre conoscenza del reale, ma anche i più idioti pensieri non sistematici fanno la stessa cosa. Anche "domani è mercoledì" ha lo stesso scopo.

Quindi come definizione di "razionalismo forte" mi sembra un po' vaga. Ma se come credo ho capito lo stesso cosa intendevi, non vedo cosa ci sia di più "forte" rispetto al "mio" razionalismo.
Inviato il: 13/9/2010 16:49
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  •  SecondLife
      SecondLife
Re: Razionalismo.
#79
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/3/2010
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Red_Knight
Citazione:
Perdonami, non è la caratteristica di ogni sistema di pensiero? Non mi è mai capitato di sentire "Sono convinto che esista Dio. Ma non realmente."

No, Red, perché non tutti i "sistemi di pensiero" (nonostante la denominazione) si fondano sulla predominanza del... pensiero, appunto. Nei "sistemi di pensiero" religiosi (visto che ci metti di mezzo Dio) è presente una parte sostanziale che non è soggetta al "pensiero" ma che anzi sovrasta quest'ultimo gerarchicamente. Non è il pensiero la chiave della conoscenza. Nel razionalismo si.
Inviato il: 13/9/2010 16:39
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#78
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Quello che tramite l'elaborazione concettuale pretenda di produrre conoscenza del reale, per esempio.


Perdonami, non è la caratteristica di ogni sistema di pensiero? Non mi è mai capitato di sentire "Sono convinto che esista Dio. Ma non realmente."
Inviato il: 13/9/2010 16:24
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  •  SecondLife
      SecondLife
Re: Razionalismo.
#77
Ho qualche dubbio
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Red_Knight
Citazione:
E quale sarebbe il razionalismo "forte"?

Quello che tramite l'elaborazione concettuale pretenda di produrre conoscenza del reale, per esempio.
Inviato il: 13/9/2010 16:17
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#76
Sono certo di non sapere
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@SecondLife

E quale sarebbe il razionalismo "forte"?
Inviato il: 13/9/2010 16:08
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Re: Razionalismo.
#75
Ho qualche dubbio
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Red_Knight
Citazione:
Quindi la conclusione del thread è questa? Io che soffro di razionalismo congenito e tu che non hai nulla da obiettare? Immaginavo un finale più furibondo.

Mi spiace, ma non si può obiettare all'"essenziale". Altrimenti il razionalismo avrebbe ben altre carte in mano.

Citazione:
Avevi delle critiche "sociologiche" da fare, se non sbaglio.

Si, ma ad un razionalismo "forte", non a questa versione da donnicciuole () che si riduce in fin dei conti ad una innocua mania di spolverare, lucidare e rimettere perennemente in ordine la propria collezione di concetti. Un hobby bisogna pure concederlo al nostro prossimo, nella vita!
Inviato il: 13/9/2010 16:03
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: Razionalismo.
#74
Sono certo di non sapere
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@Red_Knight

Citazione:
Infatti se tu scrivi di essere razionalista per natura, senza cioè potere ricondurre la genesi del tuo razionalismo ad un processo analitico razionale


Non vedo sinceramente come ciò sarebbe possibile senza violentare la logica più elementare. C'è davvero qualcuno che sostiene una cosa del genere???

Citazione:
stai dicendo semplicemente che il tuo razionalismo è in effetti solo una qualunque forma di irrazionalismo, la cui predilezione per la razionalità ne costituisce un vezzo come un altro.


Questa cosa non mi entusiasma troppo.
Non c'è alcuna predilezione e tanto meno alcun vezzo, se è davvero una cosa naturale. Ma in ogni caso non vedo perché usare il termine "irrazionalismo".
Ho dimenticato comunque il corollario integralista della mia affermazione: non solo è la mia natura, ma dovrebbe essere anche quella degli altri.

Citazione:
A me ciò va benissimo, lo ritengo del tutto realistico (anzi reale). Basta saperlo (e dirlo chiaramente): non è ciò che succede in genere con i soi-disant "razionalisti".


Quindi la conclusione del thread è questa? Io che soffro di razionalismo congenito e tu che non hai nulla da obiettare? Immaginavo un finale più furibondo. Avevi delle critiche "sociologiche" da fare, se non sbaglio.
Inviato il: 13/9/2010 15:38
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  •  SecondLife
      SecondLife
Re: Razionalismo.
#73
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 20/3/2010
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Red_Knight
Citazione:
Vedi, quel che tu a volte sembri dimenticare, è che io non sto postulando caratteristiche meravigliose della razionalità che poi a conti fatti non esistono, ma sto solo difendendo la mia natura di razionalista (tale è, non è un mio capriccio) e cercando di farti capire (su questo dovremmo discutere) che funziona benissimo per un sacco di cose, che non cade in contraddizione, che al contrario di quanto sostieni è perfettamente congeniale all'essere umano e che "la consiglierei a tutti", per così dire. Mentre il modus cogitandi degli altri mi piace di meno

Questa cosa che scrivi secondo me chiude la questione.

Infatti se tu scrivi di essere razionalista per natura, senza cioè potere ricondurre la genesi del tuo razionalismo ad un processo analitico razionale, stai dicendo semplicemente che il tuo razionalismo è in effetti solo una qualunque forma di irrazionalismo, la cui predilezione per la razionalità ne costituisce un vezzo come un altro.

A me ciò va benissimo, lo ritengo del tutto realistico (anzi reale). Basta saperlo (e dirlo chiaramente): non è ciò che succede in genere con i soi-disant "razionalisti".


Citazione:
Tu invece hai aperto il thread per fare delle critiche, ovviamente legittime, che però si sono rivelate psicologiche e non filosofiche (e, ironicamente, tutte assolutamente razionali!)!

Veramente penso di avere avanzato delle critiche di tipo gnoseologico* al razionalismo, più robuste io credo di quelle puramente filosofiche. Quanto alla razionalità, ripeto, a me mi garba pure, se non si pretende - irrazionalmente! - di farla assurgere ad un ruolo predominante che, nell'ambito dell'approccio alla conoscenza, le è in realtà improprio.


Citazione:
P.S.: sono così noioso nel parlare che ho fatto scappare il povero SecondLife?

Un po' quello () e un po' che il fine settimana è sacro!


* Qualunque cosa ciò voglia dire: mi piaceva il suono!
Inviato il: 13/9/2010 11:21
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