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Pyter |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1215 |
Sono certo di non sapere
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Da Sidonia Novordo
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Ma mentre è ovvio aspettarsi che una dittatura per prima cosa zittisca la stampa...
Da cui si deduce che in unione sovietica c'era libertà di stampa altrimenti la Pravda sarebbe stata soppressa.
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Merio |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1214 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 15/4/2011
Da
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Citazione: Ma noi siamo già in un sistema dittatoriale, solo che è realizzato in modo sottile non con un duce o un re visibile ed evidente al popolo, ma di fatto lo è. Ogni tanto fa bene ripeterle queste cose. Citazione: rimanere nella comunità cercando di rifarsi una verginità; spostando il focus del contendere in modo che, soprattutto per i nuovi giunti, si dissimuli la sua figura e nomea di zimbello della comunità tutta, di cui automaticamente e autonomamente si è investito. Sarà mica l'innominato ? Comunque si può usare pure un mix tra la 2 e la 3.
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La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica... Ezra Pound
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Calvero |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1213 |
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
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Dalla Legge dello sputtano - commi 1, 2, 3 - paragrafo "A".
Quando si viene smascherati di fronte un'intera comunità, ci sono solo tre strade che il disonesto, smascherato, potrà percorrere:
1) ammettere di essersi comportato disonestamente; rivelando del suo comportamento che tale è stato in nome di errori liberi da volontà propagandistiche, quindi potendosi rifare davanti a tutti, dimostrando così la sua buona fede;
2) sparire dalla scena - a seguito dello smacco e dell'essere stato svergognato e, conseguentemente, dell'autorevolezza persa nella comunità;
3) rimanere nella comunità cercando di rifarsi una verginità; spostando il focus del contendere in modo che, soprattutto per i nuovi giunti, si dissimuli la sua figura e nomea di zimbello della comunità tutta, di cui automaticamente e autonomamente si è investito.
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invisibile |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1212 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/12/2012
Da Sabina
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Citazione: ivan ha scritto:
Hostile media effect e nulla piu'.
E' nell'humus dell'hostile media effect che traggono nutrimento le radici delle dittature che come primo obbiettivo hanno proprio la libertà stampa.
La libertà di stampa non esiste. Citazione: E' nell'humus dell'hostile media effect che traggono nutrimento le radici delle dittature che come primo obbiettivo hanno proprio la libertà stampa.
Ma mentre è ovvio aspettarsi che una dittatura per prima cosa zittisca la stampa...
Ma noi siamo già in un sistema dittatoriale, solo che è realizzato in modo sottile non con un duce o un re visibile ed evidente al popolo, ma di fatto lo è. Gli esempi sono molti.
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ivan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1211 |
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Citazione: è la forma dei messaggi che corrompe qualsiasi contenuto. Una radiografia di budella, una macedonia di miasmi, una collezione di frasi impronunciabili persino con se stessi.
La descrizione perfetta dell'informazione giornalistica, sia televisiva che a tastiera. Hostile media effect e nulla piu'. E' nell'humus dell'hostile media effect che traggono nutrimento le radici delle dittature che come primo obbiettivo hanno proprio la libertà stampa. Ma mentre è ovvio aspettarsi che una dittatura per prima cosa zittisca la stampa è meno ovvio il perchè l'hostile medi aeffetc sia cosi' diffuso a livello capillare. Certo, c'è la tara evolutiva del bias di conferma ma c'è anche dell'altro. Tra le varie cose che generano l'hostile media effect cosiì capilalrmenet diffuso c'è un'aspetto culturale che preso alla cheticella il sopravvento, la scomparsa del giornalista nella maggior parte dei film. Se si nota nei film di alcuni decenni fa c'era sempre la stampa che assiteva agli eventi narrati e spesso l'eroe era proprio il giornalista. Poi arrivo' la prima guerra del golfo e un presidente disse che non si combatterà piu' con una mano legata dietro la schiena bloccata dalla libertà di stampa e cosi' è stato: da allora solo versioni ufficiali rilasciate dall'alto di una conferenza stampa di un qualche alto ufficiale che per sua stessa natura non puo' che dare una descrizione parziale delle cose (e questo da' adito a tutta una ridda di ipotesi perchè investigazioni parallele sono sempre piu' difficili se non impossibili). La conseguenza di questa mentalità di molti politici che ha nell'hostile media effect uno dei suoi principali pilastri ideologici genera poi film in cui la stampa è sempre piu' assente fino a sparire del tutto; ormai si vedono solo film in cui si vedono dei gendarmi ultra efficaci nel contrastare il male (che è sempre assoluto, brutto nelle forme e nei versi ed è sempre al di là di una liena di demarcazione netta) ma in cui non si vedono mai giornalisti fare domande, fare inchieste, sollevare dubbi, rivelare aspetti inediti e cosi' via. E la politica offre spettacoli analoghi (e anche peggiori)i: i giornalisti scomodi vengono cacciati sic et simpliciter, messi alla berlina in mondovisione o peggio ancora come le cronache purtroppo raccontano. Analoga sorte tocca poi chi si permette di fare ironia: nell'epoca del villaggio globale fare satira rischia di scatenare isterie di massa e pogrom che si riteneva essere brutti retaggi del passato. Il web poi, alla ricerca spasmodica del like, del numero di conteggi degli accessi e così via che ottiene in maniera copiosa solo grazie a bieche strategie di marketing poggiate sul bias di conferma sta fornendo altro terreno fertile al substrato culturale dove l'hostile media effect cresce e si propaga.
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ivan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1210 |
Sono certo di non sapere
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Calvero |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1209 |
Sono certo di non sapere
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ivan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1208 |
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ivan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1207 |
Sono certo di non sapere
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In illo tempore parlai di un tipo particolare di flame warrior, il cacciatore di troll, "the troll hunter", una tipologia relativamente nuova e rara di utenza dei siti web. Il troll hunter spesso è la forma mutata di "the kung fu master", un tipo di flame warrior che padroneggia da maestro con l'arma "della nitidezza fuorviante" con la quale nelle accanite discussioni mette k.o. gli avversari con poche abilissime mosse. Ma vi sono altre varianti di troll hunter e alcune di esse prendono fin troppo sul serio la loro missione ed inseguono i troll fin nei confini piu' remoti del web in maniera ossessiva ed analoga al modo con cui il monolite nero insegui' l'astronauta superstite nel ben noto film su un'odissea spaziale. Quando non inseguono per il web i troll spesso si trasformano ulteriormente nella tipologia di flame warrion nota come "big dog" specie caratterizzata dall'estrema spietatezza nei confronti dello sventurato navigatore che incappa nel sito sbagliato al momento anch'esso sbagliato . Alla specie "big dog" si accompagna spesso un altra tipologia di flame warrior, la " Me-Too" (che per sua natura è debole ed insicura) che aizza ulteriormente "big dog" contro il malcapitato navigatore. Ora si pensava che la cosa fosse confinata nei ring dei vari 3ad sui vari siti e che alla fine una risata esorcizzasse tutto invece il fenomeno del troll hunter pare stia crescendo al punto che il corriere vi dedica un articolo: http://lettura.corriere.it/cacciatori-di-troll-i-nuovi-sceriffi/A quanto pare questi tempi di decadenza sono caratterizzati anche da un'isteria da fine del mondo prossima ventura .
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Pyter |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1206 |
Sono certo di non sapere
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Da Sidonia Novordo
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è la forma dei messaggi che corrompe qualsiasi contenuto. Una radiografia di budella, una macedonia di miasmi, una collezione di frasi impronunciabili persino con se stessi.
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ivan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1205 |
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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link source La parola vigliacca Citazione:
di massimo gramellini
Quando i messaggi in Rete divennero di uso comune, noi fanatici della scrittura vivemmo un momento di rivalsa. L’oralità trionfante cedeva sorprendentemente il passo a una comunicazione meno spudorata, che avrebbe consentito anche ai timidi e ai riflessivi di fare sentire la propria voce nella piazza dell’umanità. Mai previsione è stata più stropicciata dalla realtà. Che si parli della malattia di Emma Bonino o della liberazione delle ragazze rapite in Siria - per limitarsi agli ultimi giorni - sul web si concentra un tasso insostenibile di volgarità e di grettezza. Una grettezza cupa, oltretutto, raramente attraversata da un refolo di ironia.
Non mi riferisco al merito dei commenti. Nell’Occidente di Charlie ciascuno è libero di esprimere le opinioni più urticanti, purché rispettose della legge. No, è la forma dei messaggi che corrompe qualsiasi contenuto. Una radiografia di budella, una macedonia di miasmi, una collezione di frasi impronunciabili persino con se stessi. Nessuna di queste oscenità pigiate sui tasti troverebbe la strada per le corde vocali. Nessuno di quelli che per iscritto augurano dolori atroci alla Bonino e rimpiangono il mancato stupro delle cooperanti liberate avrebbe la forza di ripetere le sue bestialità davanti a un microfono o anche solo a uno specchio. La solitudine anonima della tastiera produce il microclima ideale per estrarre dalle viscere un orrore che forse neppure esiste. Non in una dimensione così allucinata, almeno. Per noi innamorati della parola scritta è una sconfitta sanguinosa che mette in crisi antiche certezze. Per la prima volta guardo il tasto «invio» del mio computer come un nemico.
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ivan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1204 |
Sono certo di non sapere
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benitoche |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1203 |
Dubito ormai di tutto
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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Merio |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1202 |
Sono certo di non sapere
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Suvvia Calvero, noi ormai siamo quelli che tentano di abolire i numeri diversi dall'uno. Che ci riporta al principio del metodo del contagio: Citazione: Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo Siamo noi Calvero ad essere nel torto capito ? EDIT Ah, tra l'altro ti sei perso il ragionamento di Ivan sull'etanolo, che siccome è venduto nei supermercati allora non è poi tanto pericoloso. La frase era questa qua: Citazione: Se l'etanolo fosse cosi' pericoloso ed inutile come lasci intendere non lo venderebbero liberamente nei supermercati. Post 544 nell'angolo della salute pag 19.
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Calvero |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1201 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: ivan ha scritto: Un po' dei principi usati in giro in vari modi per vari motivi, dall'aumento dell'audiences al semplice trolling passando per la propaganda politica.
Detto da TE - conclamato ******** - è senz'altro interessante. Aspé che prendo una birra e vediamo quale mostro partorisci questa volta Citazione: 1. Principio della semplificazione e del nemico unico.
E’ necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E, soprattutto, identificare l’avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali.
Quindi stai parlando di te visto e comprovato che sei te che generalizzi e semplifichi ogni argomento che contrasta col tuo Dio. Citazione: 2. Principio del metodo del contagio.
Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo.
Come in questo caso, spostando il focus su una non delineata "feccia" internettiana Citazione: 3. Principio della trasposizione.
Caricare sull’avversario i propri errori e difetti, rispondendo all’attacco con l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre.
Azzo a te Freud ti fa una pippa. Non si sa di cosa stai parlando, non si sa per cosa, però, per magia, dopo aver eluso tutti i contraddittori, te ne esci con i "decaloghi" delle giovani marmotte aggiornati e corretti, così, diciamo ... per distrarre? Citazione: 4. Principio dell’esagerazione e del travisamento.
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.
Come quando si argomenta debitamente delle élite e dei poteri sovranazionali e tu parli di SPECTRE ? Citazione: 5. Principio della volgarizzazione.
Tutta la propaganda deve essere popolare, adattando il suo livello al meno intelligente degli individui ai quali va diretta. Quanto più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione media scarsa, così come la loro memoria.
A proposito dell'esagerazione, perché vedi, Ivan ********, oltre la supposta volgarizzazione, c'è anche la conclamata supponenza elitaria e imparruccata. A proposito di sforzi mentali e di volgarità, non sforzarti troppo e vedi di non cagarti addosso, che c'è ancora una nuova dimostrazione della tua faziosità in Homepage - fresca fresca - a proposito della libertà di satira. Caro il mio censore a seconda di dove tira il vento Poi quando vuoi, sei ancora in tempo a dimostrare come vere le tue menzogne, sul documento audio-visivo che comprova lo stato delle Acciaierie Citazione: 6. Principio di orchestrazione.
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da qui proviene anche la frase: “Una menzogna ripetuta all’infinito diventa la verità”.
Tipo la democrazia? Citazione: 7. Principio del continuo rinnovamento.
Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.
Stai ancora parlando di Te. A proposito di transfert emozionali e dei propri difetti. Hai appena descritto il tuo conclamato comportamento DA ANNI che hai qui su LC Citazione: 8. Principio della verosimiglianza.
Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie. O piu' semplicemente ricorrere al bisogno alla tecnica straw man, facile , economica, efficace.
Ancora non si sa di cosa tu stia parlando; a proposito di generalizzazione faziosa. Prova - se hai le palle quando si parla di 11 Settembre e altre cosucce a controbattere ... ... e invece, chissà perché, PUUUFFF ... sparisci a parlare di Marte e dei 10 (vabbè 11) comandamenti del coniglietto di pasqua. Citazione: 9. Principio del silenziamento.
Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario.
Come le prove audio-visive dell'acciaieria? ... PUUUF e il coniglietto è sparito un'altra volta Citazione: 10. Principio della trasfusione.
Come regola generale, la propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali.
Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi. In sintesi : fare leva sui bias di conferma.
Cosa questa già sviscerata in Homepage da Totalrec e Rickard, ridimensionando la bufala del BIAS e la sua faziosa stigmatizzazione tanto utile ai coniglietti di pasqua ... e anche lì, quella volta, legnate sui denti a profusione Citazione: 11. Principio dell’unanimità.
Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità. In sinetsi: fare largo uso di argumentum ad populum
Stai ancora parlando di Te. Qual'è il tuo problema, Ivan? ... uno specchio che ti cambia i connotati in tempo reale? Ci si becca al prossimo "DECALOGO", novello Mosè - dei miei stivali
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ivan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1200 |
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Da CDC link DI PIOTR megachip.globalist.it Abbiamo appena fatto in tempo a scrivere il 14 dicembre scorso: «Se i segni di nervosismo e di insubordinazione in Europa dovessero aumentare, non escludo la possibilità di clamorosi e sanguinosi attacchi terroristici sul nostro continente, fatti per dimostrare che il "pericolo fondamentalista" è reale (e per dimostrare a chi è in grado di udire, che il caos può essere usato ovunque, che non ci sono zone franche: tutto sommato, l'Italia non è stata bombardata terroristicamente per dieci anni di fila, negli anni Settanta?)». Non lo avessimo mai fatto! Appena il giorno dopo, il misterioso sequestro di ostaggi al caffè Lindt di Sidney ha lanciato l'allarme sui "lupi solitari fondamentalisti" in Occidente. O meglio, lo ha rilanciato dopo l'ancor più strana azione di ottobre in Canada. Oggi l'esecrabile strage alla redazione di Charlie Hebdo a Parigi ha aumentato il livello di allarme. Ma prima di parlarne, il nostro pensiero va alle vittime dell'attentato di Parigi e ai loro cari. La situazione è certamente allarmante, molto allarmante. Ma per che cosa dobbiamo lanciare l'allarme? Per lupi così poco solitari che si uniscono in un branco ben addestrato (da chi?) ad azioni di commando? Per singoli "lupi solitari", come quello di Sidney, che poi salta fuori che era controllato 24 ore su 24 dai servizi e dalla polizia australiana? Ci dobbiamo allarmare perché questo controllo non è servito o perché è servito? La domanda è ancora più lecita da quando oltreoceano è pienamente emerso l'insano intreccio fra FBI e terroristi. O forse ci dobbiamo preoccupare perché non siamo stati a sentire l'allarme vero e fondato di ormai moltissimi anni fa, quando studiosi di rango ci avvisavano che nei paesi musulmani il "faro Occidente" si era già perso nella nebbia, che non guidava più nessuno? E non siamo stati a sentirlo perché non potevamo farci nulla, perché, per dirla con Immanuel Wallerstein, il sistema capitalistico occidentale poteva accomodare gli interessi di alcuni milioni di operai occidentali ma non di centinaia e centinaia di milioni di abitanti di nazioni che uscivano dal colonialismo e cercavano il proprio posto nel mondo. E figuriamoci se è possibile farlo oggi che il sistema occidentale non riesce più ad accomodare nemmeno gli interessi dei propri operai e, anzi, tenta di scannarli assieme alla classe media. Crisi sistemica significa crisi di un ordine mondiale. Alcuni, molto immaginifici, pensano invece che i nostri guai siano dovuti a un nucleo ristretto e coeso di potenti (framassoni, giudei, rettiliani, illuminati o altro) che stanno tramando un superordine mondiale già scritto nei suoi destini. Il famoso "complotto mondialista". Ma la realtà è ben diversa. La crisi sistemica crea il caos sistemico. Punto e basta. E nel caos sistemico i potenti, a seconda di come sono posizionati, possono fare solo due cose: cercare di sfruttare il caos e/o cercare di resistere al caos. In realtà spesso le due opzioni si complementano, perché è difficile resistere al caos sistemico se non si cerca di sfruttarlo. In quale altro modo si riesce a spiegare, ad esempio, un sistema finanziario che più è sull'orlo del baratro più verso l'orlo si spinge sapendo perfettamente di farlo, moltiplicando ad ogni passo l'essenza di merda (e non già la famosa "essenza di valore") dei propri titoli di "ricchezza"? Di fronte a un'Europa in sfacelo, con disoccupazione giovanile a due cifre, come meravigliarsi se alcuni invece di sfogarsi andando a far casino in curva Sud, lo vanno a fare in Medioriente dove saranno sfruttati da ben addestrati "organizzatori del caos" (che sembra un ossimoro, ma non lo è per nulla)? E perché lo stesso non dovrebbe succedere in Europa occidentale? Sicuramente la strage di Parigi è stata organizzata in modo puntiglioso. Ciò che ancora non sappiamo, se mai lo sapremo, è il livello dei collegamenti degli organizzatori. È un livello ristretto a una banda? A un quartiere? O è più vasto? Di sicuro sappiamo che la Superpotenza si è mossa subito. Barack Obama ha convocato il Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Ammesso quindi che non si tratti di un gruppo di killer professionisti, come invece tutti gli esperti francesi hanno commentato, ma che si sia trattata di una addestratissima banda di quartiere, i collegamenti che ha messo in moto sono mondiali. Quello che ci verranno a dire già lo sappiamo e infatti lo avevamo detto e scritto meno di un mese fa a commento del simposio Global WARning e senza bisogno di sfere di cristallo. In realtà era una profezia tanto tragica quanto banale. I potenti si muoveranno. Ahimè ne possiamo stare più che certi. E di sicuro Washington offrirà "protezione" a un'Europa che inizia a non voler più credere nella "minaccia russa". I potenti, sghignazzando o piangendo lacrime da coccodrillo, si muovono sempre sopra le vittime innocenti, perché le vittime innocenti sono il complemento alla loro potenza. Hanno creato un mondo dove un giornale satirico è un bersaglio migliore di un vulture fund. E non per sbaglio. Sia chi ha preparato il terreno, sia chi ha eseguito ha fatto bene i propri calcoli. Se l'essere umano non è più in grado di prendere in giro se stesso si trasforma in un simulacro inerte, come una statua. E una statua non può pregare. Però può essere adorata. In definitiva chi uccide la satira restaura il paganesimo. Chi uccide la satira vuole né più né meno che il culto del dio-imperatore. Piotr Fonte: http://megachip.globalist.it
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1199 |
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A proposito della Cassa Depositi e PrestitiChe ne dite "economisti" di LC ? EDIT è vecchiotto come "articolo".
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1198 |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1197 |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1196 |
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Una notizia di un grave incidnte stradale nei giorni scorsi ha avuto eco sui media: link Man mano stanno emergendo i particolari sulle casue dell'incidente: link L'articolo parla di una velocità di 210 km all'ora. Si certo, l'imprudenza, il destino, la strada viscida per la pioggia, etc etc . Ma magari se alle auto si vietasse di avere motori capaci di spingerle a quelle velocità staremmo un attimo tutti piu' tranquilli. E se magari il markenting la smettesse di usare irrealistici spot pubblicitari in cui si vede una sola auto correre spensierata su strade deserte sarebbe ancora meglio. Ma ovviamente i politici han ben altro a cui pensare che piantare grane a un sistema, quello delle auto che invadono ogni istante delle nostre vite, che sebbene è potente per l'indotto che genera ormai è obsoleto ed insostenibile. Una semplice regoletta del tipo "non si commercializzano in questo paese auto che superano i limiti di velocità dettati dal buon senso prima e imposti dal codice della strada poi " magari sarebbe impopolare ma sarebbe cosa buona e giusta.
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1195 |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1194 |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1193 |
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IL VICOLO CIECO DEI SERVIZI IDRICI, VERSO LA PRIVATIZZAZIONE DEFINITIVA
DI MARCO BERSANI
ilmanifesto.info
Si intitola «Una nuova politica industriale dei servizi pubblici locali: aggregare e semplificare» la relazione svolta dal presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Franco Bassanini al convegno di Federutility del 14 ottobre scorso a Roma. Si tratta di 24 pagine in cui Bassanini (prossimo premier in pectore?) enuclea le linee guida sui servizi pubblici locali, non a caso divenute poi normative concrete con il decreto «Sblocca Italia» e con la Legge di stabilità. Qual è la filosofia di fondo? Trasformare i servizi pubblici locali, a partire dall’acqua, da garanti di diritti universali in mercato redditizio e competitivo al servizio dei grandi capitali finanziari.
«L’obiettivo da perseguire è quello di porre le condizioni perché nascano operatori di grandi dimensioni, capaci di competere con i grandi players europei anche nei mercati emergenti» dice Bassanini, rilevando come nei comparti energetico, idrico e rifiuti operino attualmente 1.115 società territoriali che, nel disegno suo e del governo, dovranno divenire non più di 4–5 colossi multiutility. Tutto questo considerato necessario per garantire 5 miliardi di investimenti/anno nei servizi idrici, altri 5 nell’igiene urbana e 1 nella distribuzione del gas.Impossibile ricordare al “nostro” come gli investimenti, in questi anni di società per azioni e di collocamento in Borsa, siano crollati a meno di un terzo rispetto a quelli che facevano le vituperate municipalizzate, perché Bassanini è troppo concentrato su un altro obiettivo: il taglio drastico dei posti di lavoro: «(..) rispetto agli attuali 1.100 operatori complessivi dei tre comparti, occorre prevedere una loro riduzione a 60–190, ed è auspicabile che si arrivi ad un numero vicino all’estremo inferiore dell’intervallo».
Obbligo alla fusione tra società di servizi pubblici locali, gestore unico per ogni ambito territoriale ottimale (che vanno ridefiniti su scala almeno regionale), ruolo di «controllo» esterno o con quote di assoluta minoranza degli enti pubblici e aumento delle tariffe: ecco il puzzle per consegnare tutti i beni comuni territoriali ai quattro colossi collocati in Borsa che già fremono ai binari di partenza: A2A, Iren, Hera e Acea (con la chicca di prevedere per il comparto rifiuti la costruzione di 97 inceneritori!). E per farlo, il governo Renzi ha inserito nella Legge di stabilità la possibilità per gli enti locali di spendere fuori dal patto di stabilità le cifre ricavate dalla vendita delle loro quote nei servizi pubblici locali. Ma chi investirà nei servizi pubblici locali finalmente consegnati ai capitali finanziari? Cassa Depositi e Prestiti, attraverso finanziamenti diretti (3 miliardi di euro già investiti nel triennio 2011–2013) o con i propri fondi equity FSI (500 milioni a disposizione per favorire le fusioni territoriali) e F21 ( già attivo nei servizi idrici, nella distribuzione del gas, energie rinnovabili, rifiuti, in autostrade, aeroporti e tlc). Naturalmente con interessanti joint venture con capitali stranieri, a partire dal colosso cinese State Grid Corporation of China, che, con la benedizione estiva di Renzi, ha acquisito il 35% di Cdp Reti, la società di Cassa Depositi e Prestiti, che tiene in pancia il 30% di Snam (gas) e il 29,85% di Terna (energia elettrica).
Come si può intuire, siamo di fronte al più pesante attacco sinora tentato ai beni comuni e alla loro gestione territoriale e partecipativa. Vogliono chiudere definitivamente la straordinaria stagione referendaria. Vogliono consegnare le nostre vite alla finanza.
Occorre reagire in ogni luogo. Il tempo è ora. Marco Bersani (Attac Italia)
Fontre: www.ilmanifesto.,info
7.11.2014
via senzasoste.it
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Fabyan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1192 |
Mi sento vacillare
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Da nowhere
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!FILTERED! John Oliver su Last Week Tonight racconta con la sua ironia a stelle e strisce lo schifo dell'utilizzo indiscriminato e senza regole che possano definirsi tali, dei droni in casa e oltre oceano: (sottotitoli ITA a cura di ComedyBay.it)
EDIT: Scusate, ma in anteprima il video funzionava, nel pubblicare il post io script java viene filtrato, quindi il filmato non si vede, allego i links: http://www.comedybay.it/john-oliver-droni/ Versione con subs ita https://www.youtube.com/watch?v=K4NRJoCNHIs Versione originale in inglese senza subs
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Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
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ivan |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1191 |
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Merio |
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1190 |
Sono certo di non sapere
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1189 |
Sono certo di non sapere
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1188 |
Sono certo di non sapere
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Uhm... a proposito del CEO della Total... http://tinyurl.com/pqnzmnhTocca il dollaro e poi muori !!
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1187 |
Sono certo di non sapere
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Re:L'angolo delle cose preoccupanti... | #1186 |
Sono certo di non sapere
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Toussaint hai qualche nuova dall'Ucraina ?
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