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   Salute & Ambiente
  TSO: psichiatria e controllo sociale

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  •  pierlu674
      pierlu674
Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#75
So tutto
Iscritto il: 2/1/2015
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per capire come funziona la psichiatria nel triveneto oggi è consigliabile guardare i video di mario comuzzi, padre di giulio, ragazzo morto suicida a trieste qualche anno fa. ad esempio questo:
https://www.youtube.com/watch?v=z7VuAOi1UYo
lui si è informato sulla materia e non parla a vanvera come la maggior parte di noi.
Inviato il: 3/1/2015 13:03
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#74
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Inviato il: 20/10/2011 18:48
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#73
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/4/2009
Da Freedonia
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Ogni tanto la pubblicità al TSO torna in auge:

Depressione post partum, proposto il TSO

Tranquilli nessuno parla di libertà di scelta.
Inviato il: 4/6/2010 13:23
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#72
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 16/9/2009
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Il 27 maggio, a Roma, si terrà una Conferenza Pubblica del Telefono Viola.
Considerate le insormontabili difficoltà del poter fare il copia-incolla, le impossibilità di far pervenire in certi gruppi, ecc., i link contenuti nelle parole e il troppo tempo occorrente per riconvertire questi ultimi in url, per il Programma, i relatori, gli interventi, la sede, gli orari e quant'altro, rimando al post del Blog Ufficiale del Telefono Viola.
Natale Adornetto
http://telviolaroma.blogspot.com/2010/05/conferenza-pubblica-del-telefono-viola.html
Inviato il: 7/5/2010 17:43
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  •  Korakhane
      Korakhane
Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#71
So tutto
Iscritto il: 16/3/2010
Da Calaris
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solo ora noto questa discussione, ho già sritto sulla discussione "Gli squadroni della morte colpiscono ancora", che tratta proprio di abusi su una persona sottoposta a TSO per..non si sa bene perchè. E vorrei citare anche questo caso che già nell'altro thread ho segnalato:
http://www.telefonoviola.it/giuseppecasu.htm
Inviato il: 20/3/2010 22:50
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#70
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Iscritto il: 16/9/2009
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IL TELEFONO VIOLA SU FICTION E REALTÀ

Agli amici, ai lettori del blog e ai collaboratori del Telefono Viola e del Movimento Non Psichiatrico e Antipischiatrico Italiano

La fiction su Franco Basaglia del regista Marco Turco è POSITIVA e controcorrente. Infatti, il Telefono Viola ed i numerosi gruppi antipsichiatrici denunciano un clima generale di rifiuto della diversità e di repressione rispetto alla concezione basagliana della chiusura dei manicomi. Destra e sinistra politiche vogliono aumentare i periodi di trattamento e accertamento sanitario obbligatorio fino a sei mesi in ospedali e cliniche. Giorgio Antonucci andava almeno minimamente consultato, insieme con Agostino Pirella, come collaboratori di BASAGLIA e reali continuatori del suo pensiero. Ho parlato a lungo ieri con Antonucci ed ha chiaramente collocato la figura e l'opera di Franco Basaglia, con cui c'era stima e collaborazione, all'interno di una posizione culturale e politica concentrata sull'abbattimento delle barriere del manicomio inteso come istituzione fatta. Basaglia diceva a Giorgio che lui liberava dal manicomio ma che Giorgio nel manicomio non faceva entrare nessuno rifiutando i trattamenti sanitari obbligatori. Quindi erano interdipendenti. Ora registriamo un peggioramento sui due fronti: aumento delle circoscrizioni manicomiali sotto forma di comunità protette e aumento della psichiatria costrittiva dei TSO.

Ma a questo punto, speriamo che la Televisione Italiana si accorga di questo grande testimone vivente dell'antimanicomialità assoluta che è il Dott. Giorgio Antonucci, medico analista di Firenze, veramente una vita di ascolto e di conversazione con tutti i lati chiari ed oscuri delle persone umane. Era lui che ieri camminava per quei viali dell'Ospedale l'Osservanza di Imola, prestati alla fiction. Lì, Antonucci, dai primi anni settanta, ci ha incontrati sul campo mentre liberava dai legacci donne legate da più di trent'anni e ci insegnava i principi della libertà dalla psichiatria costrittiva e autoritaria dei trattamenti sanitari obbligatori. Ora, se vogliamo continuare realmente l'opera di Basaglia, non dobbiamo perdere più tempo nel contestare questa o quella forma del manicomio come struttura ospedaliera o comunitaria. Bisogna colpire la psichiatria autoritaria (forse tutta!) nel cuore del suo nascere che è appunto il Trattamento Sanitario Obbligatorio. Prevenire e contrastare ogni TSO, delegittimarlo pubblicamente e socialmente con forme vecchie e moderne di critica sociale, questo è il compito del Telefono Viola e del movimento non psichiatrico. Altrimenti ci resta il "santino" televisivo di Basaglia senza il suo cuore e senza la sua interfaccia che è Giorgio Antonucci.

Dr. Alessio Coppola, fondatore e presidente del Telefono Viola, contro gli abusi e le violenze psichiatriche.

Video con intervista a Giorgio Antonucci su Franco Basaglia: http://www.youtube.com/watch?v=XAAsRr1bwOk

Url del post: http://telviolaroma.blogspot.com/2010/02/il-telefono-viola-su-fiction-e-realta_09.html
Inviato il: 9/2/2010 5:06
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#69
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Ciao a tutte e a tutti. In precedenti post [mi riferisco al mio blog; nda], ho inviato dei comunicati del Telefono Viola Roma, però il blog era ancora embrionale. Adesso, è ufficialmente pronto il blog del Telefono Viola Roma. Tengo parecchio a questo blog e alla sua presentazione – anche perché ho dato un aiuto nella strutturazione e nell’impostazione di esso e dei suoi contenuti.
Nel blog c’è già tanto materiale da visionare – documenti, video, documentari, libri, comunicati, articoli, testi, foto, link, scritti sulla legge 180 e sulla 833, informazioni precise, dettagliate e prolungate sul Trattamento Sanitario Obbligatorio, sulle procedure di questo, sui diritti delle persone, ecc. -, e altro importante materiale verrà via via aggiunto.
Il blog è una miniera di informazioni e di giuste, concrete, corrette e pratiche conoscenze, e dovrebbe essere visitato anche dai “non addetti ai lavori” [...].
--------------
Per leggere tutto il comunicato, alla fine segnalo l'url. Ciò perché nel mio post vi sono tanti link contenuti nelle parole, link che ci vorrebbe parecchio tempo per inserire qui, anche considerando che la procedura mette il link con la dicitura alla fine, e non ove uno evidenzia col mouse. Per cui ogni volta bisogna tagliare il link in basso e copiarlo al giusto posto. E per far ciò, forse non basterebbe un'ora.
Natale

Blog ufficiale del Telefono Viola Roma
Inviato il: 27/12/2009 2:10
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#68
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Una proposta originale e brillante di TSO: Trattamento dei Sanitari Obbligatorio



La Legge 180/833 prevede il TSO, il Trattamento Sanitario Obbligatorio in psichiatria. Si è tanto parlato sul modificare la Legge 180/833 e tanto è stato detto e scritto sul TSO (Fra le tante, 20 pagine in Liquida). Ora, io che conosco bene le sofferenze e la devastazione che comporta il subire un TSO, lancio la mia proposta di TSO. In psichiatria, non si deve cambiare il metodo, l’approccio, ma si deve cambiare mentalità, si devono cioè cambiare le persone perché quelle esistenti non vanno per niente bene, e questo lo si è capito. Si deve impedire in ogni modo e a tutti i costi che determinate persone mettano le loro manacce sugli Esseri Umani, radiarle immediatamente, definitivamente e senza remissione dei peccati – perché il lupo perde il pelo ma non il vizio. Gli psichiatri e le psichiatre li si deve coattivamente obbligare (col Trattamento dei Sanitari Obbligatorio) a fare i lavapiatti, a scopare le strade, a fare i lustrascarpe, a pelare patate e a pulire i gabinetti – perché queste sono le cose buone per loro. E ci dovrà essere un ferreo e spietato controllo su queste loro naturali mansioni, per evitare, considerando che gli piace così tanto rompere, che non rompano piatti, strade, spazzole, pelapatate, sanitari e piastrelle. Trattamento dei Sanitari Obbligatorio dunque. Gli psichiatri sono sanitari (da sanitario), e sanitari sono anche il wc e il bidet. Insomma, dei percorsi alternativi di TSO. Trattamento dei Sanitari Obbligatorio, che raggiunge l’apice quando i Sanitari puliscono i sanitari: Trattamento dei Sanitari Obbligatorio completo e senza pecca!

Natale Adornetto

Video: Pulizie di casa. Il Bagno
Inviato il: 27/12/2009 1:55
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#67
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Sapevate che esisteva anche il TSO "urbi et orbi"? Lo schifo aumenta.

Roma, 25 dicembre 2009 - Momenti di paura in Vaticano, la notte scorsa, quando prima della messa di Natale, una donna svizzera ha scavalcato le transenne lanciandosi contro il Papa. Il Pontefice è caduto, per poi rialzarsi immediatamente, aiutato dai cerimonieri pontifici. Nessuna conseguenza per Benedetto XVI che ha svolto l’intera celebrazione nella basilica di San Pietro.

Il Papa “non si può blindare al cento per cento, se non creando un muro divisorio tra il pontefice e i suoi fedeli, cosa impensabile”: lo ha riferito padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, commentando con i giornalisti l’aggressione avvenuta questa notte da parte di una donna italo-svizzera che si è lanciata contro il Papa facendolo cadere. “Il Papa - ha proseguito padre Lombardi - vuole avvicinare la folla e la sicurezza vaticana, pur reagendo con prontezza, non può sempre evitare che simili episodi avvengano”.

CHI E' L'ASSALITRICE

Susanna Maiolo, la donna svizzera di 25 anni che ieri sera si è lanciata contro Papa Benedetto XVI, non era armata. A precisarlo, è una nota di Padre Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana. “Ieri sera, durante la processione di ingresso della celebrazione - si legge nella nota - una persona non equilibrata - tale Susanna Maiolo, di 25 anni, di cittadinanza italiana e svizzera - ha superato la transenna e, nonostante l’intervento della sicurezza, è riuscita a raggiungere il Santo Padre e ad afferrarne il pallio, facendogli perdere l’equilibrio e facendolo scivolare a terra. Il Papa - prosegue padre Lombardi - ha potuto prontamente rialzarsi e riprendere il cammino e tutta la celebrazione si è svolta senza alcun altro problema”.


La Maiolo, che non era armata ma manifesta segni di squilibrio psichico - prosegue padre Lombardi - è stata ricoverata in una struttura sanitaria, per essere sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio”.

http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2009/12/25/274484-paura_notte_natale.shtml
Inviato il: 25/12/2009 13:33
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#66
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Citazione:
la connotazione di "pazzo" rischia di essere estesa a chiunque, ogg

Nessuna novita': funzionava cosi' anche in Russia ai bei tempi della piena occupazione...
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E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 14/12/2009 12:09
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#65
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Riporto un articolo dal blog di Natale Adornetto, che dopo quanto accaduto al premier ("aggressione" a berlusconi) risulta molto profetico.

"Ieri c'è stata l'aggressione a Berlusconi. Berlusconi non mi piace, ma condanno il gesto verso la sua persona. Quello che però mi ha dato una grande irritazione, è l'aver puntato l'indice da parte dei media sul fatto che l'aggressore sia in "cura" da una psichiatra. Dà grande fastidio e grande irritazione perché il solito basso, nonché squallido, gioco dei media è sempre lo stesso. Nel caso specifico, da un lato che solo un "pazzo" può fare una cosa del genere, e dall'altro lato che chi è "pazzo" fa ciò, che i "pazzi" sono tutti violenti e pericolosi."

Aggiungerei che la connotazione di "pazzo" rischia di essere estesa a chiunque, oggi, condanni apertamente e con maggior vigore l'operato delle istituzioni.

Si rischia che la vicenda occorsa al cavaliere faccia da sostegno ad un maggior controllo sociale, e che la separazione tra ciò che è ritenuto "normale" e ciò che è ritenuto "anormale" impulsi esponenzialmente la restrizione di spazi di "libertà" di opinioni, già compressi.

"Di psichiatria si muore, così come si muore in carcere. La psichiatria massacra, così come si viene massacrati in carcere. E in queste cornici, come in altre, le persone più prese di mira sono gli anarchici...

...Anarchici è un termine "brutto" - perché rimpinzato fino all'inverosimile di caratteristiche negative....

...Il titolo del documentario è Senza Ragione, ma questo non va inteso nel senso che le vittime della psichiatria sono Senza Ragione, che non gli danno ragione, che non hanno ragione ma torto. Senza Ragione è ciò che fa la psichiatria, senza ragione sono gli psichiatri. Il titolo completo del documentario è "Senza Ragione - Documenti di follia". Senza Ragione, senza senso, è ciò che fa la psichiatria, e le follie documentate e narrate, sono le follie della psichiatria, follie che ancor oggi psichiatri e psichiatre mettono in atto."


Scriveva George Orwell "Non è forse la pazzia una minoranza composta da un singolo individuo?"

Oggi ci troviamo nella condizione di veder definiti "pazzi" i membri di una maggioranza governati da una minoranza.
Il sistema di potere e di controllo preferisce oggi frammentare in casi singoli quella che è stata una vera e propria strategia disgregativa della società civile.

Il caso Cucchi, Aldrovandi, Bianzino, Mastrogiovanni, e tutti gli altri, resteranno "casi isolati" finchè non si metterà in evidenza ciò che li accomuna.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 14/12/2009 11:42
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  •  florizel
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#64
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Inviato il: 9/12/2009 12:00
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#63
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Qualche ora addietro, ho ricevuto una e-mail da parte di Alessio Coppola in cui mi scrive dell'avvenuta liberazione di L., dicendomi che forse dopodomani ci sarà qualcosa al riguardo nella rubrica delle lettere del quotidiano Liberazione. Con gioia e con piacere ho ricevuto la notizia, e con lo stesso stato d'animo diffondo la notizia dell'avvenuto ritorno a casa di L. - Natale Adornetto

GIOIA PER IL RITORNO A CASA DI ELLEGI’

(COMUNICATO STAMPA DEL TELEFONO VIOLA DEL 30.11.’09)

Oggi pomeriggio L. G., assistita dal Telefono Viola Roma, in particolare dall’Avv. Antonio Chianta e dal Dr. Alessio Coppola, Presidente fondatore del Telefono Viola contro gli abusi e le violenze psichiatriche, è rientrata libera e felice nella sua casa. La tenuta psicologica di L., la fermezza dimostrata dall’Avvocato, fino alla revoca da parte dei Giudici di Cassino, oltreché la costante mediazione dell’Associazione a favore di cure a carattere consensuale, hanno incontrato in questo caso uno spirito costruttivo da parte dell’equipe dell’SPDC e del CSM di Pontecorvo, tese ad obiettivi più di prevenzione che di contenzione.

Proseguirà quindi una positiva collaborazione tra i soggetti coinvolti in questa vicenda, che poteva diventare un’altra terribile caduta nel pozzo di una contenzione psichiatrica duratura e umiliante, che ha prodotto negli ultimi tempi vere e proprie tragedie dell’orrore (come nel caso di Francesco Mastrogiovanni, il maestro “più alto del mondo”, uscito morto il 4 agosto dal prolungato TSO nell’ospedale di San Luca di Vallo della Lucania (V. Giuseppe Galzerano su Liberazione agosto ’09)….. e su cui sono aperte appropriate indagini).

L’interpretazione maggioritaria manicomialista e contenitiva della psichiatria ha esteso la sua influenza ad altri campi della medicina autoritaria e della stessa contenzione carceraria, per cui l’opposizione alle cure obbligatorie (anche alimentazione e disidratazione forzate) sono diventate ormai il segno evidente di una onnipresente “malattia mentale” da colpire come si colpiscono mostri feroci dalle mille teste.

La tragica storia di Stefano Cucchi è un esempio di questo accanimento contro il “mostro” dell’opposizione alle cure ed alla “separatezza” dell’istituzione di controllo. E’ per tutte queste ragioni e queste innumerevoli tragedia che IL TELEFONO VIOLA ROMA invita la stampa e le associazioni democratiche a diffondere il numero del nuovo centralino di Piazza Vittorio n.31, messo a nostra disposizione dal Consorzio Sol.Co Tel. 06/490821, per la registrazione ed il monitoraggio dei trattamenti sanitari obbligatori (TSO), sotto qualsiasi forma “istituzionale” siano comminati, veri e propri concentrati di tortura per la perdita dei diritti di libertà individuale e l’umiliazione della persona umana. E pensare che si vogliono portare i TSO da un mese attuale a sei mesi di contenzione presso i reparti psichiatrici degli ospedali Civili Ritorneremo in altra occasione sulle attuali proposte di controriforma psichiatrica. Oggi, pur con tutte le cautele imposte dalla compressa situazione, è tempo di dare spazio alla nostra gioia ed alla nostra speranza per il ritorno a casa della nostra Ellegì. P. S. Ringraziamo il Dott. Giorgio Antonucci, medico analista di Firenze, nostro consulente nazionale, per la sua preziosa assistenza anche in questo caso.

La Segreteria del TELEFONO VIOLA ROMA

TELEFONO VIOLA PRESSO

LUVIS - Libera Università del Volontariato e dell' Impresa Sociale
Piazza Vittorio Em. 31 00185 Roma
Tel 06490821 ra. Fax 06491623Cell. privato di Coppola 334 1011533, solo per redazioni)

------------------
L'SPDC, è il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (Cura???...), e cioè il reparto di psichiatria all'interno degli Ospedali Civili - che sono quelli ove si effettuano i TSO. Il CSM è il Centro di Salute Mentale. Di seguito, un filmato fatto col telefonino da un recluso nell'SPDC dell'Ospedale di Viterbo. Viterbo, ma è da tutte le parti così, se non peggio. Natale Adornetto

Il bunker di psichiatria (SPDC) dell'ospedale di Viterbo
Inviato il: 1/12/2009 3:19
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  •  Freeanimal
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#62
Mi sento vacillare
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In definitiva, in Madagascar, la malattia mentale si riduce a pura e semplice carcerazione. E pure delle peggiori.


[igm]http://i47.tinypic.com/fo24y9.jpg[/igm]
Inviato il: 30/11/2009 10:23
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  •  Freeanimal
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#61
Mi sento vacillare
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Per prima cosa non posso fare a meno di rilevare come la violenza sugli uomini sia la stessa che viene perpetrata sugli animali. Nel senso che legare a un letto con cinghie di contenzione un malato di mente o una cavia animale, parte dallo stesso presupposto che chi ha il potere di farlo, lo fa. Che si voglia mettere a punto un nuovo cosmetico, o trovare nuove medicine, o pretendere di curare una malattia mentale, uomo e cavia appartengono alla stessa categoria dei “non garantiti”, e, in quanto tali, le autorità sanitarie se ne approfittano, sicure di avere la legge dalla loro parte e di restare impuniti qualsiasi crimine dovessero commettere. Ne consegue che l’abolizione della vivisezione è inestricabilmente legata all’abolizione di ogni forma di TSO, cioè di ogni intervento invasivo e irrispettoso nei confronti della persona, sia essa persona umana o persona animale.
Detto questo, vorrei aggiungere che forse la situazione nei paesi del Terzo Mondo è ancora peggiore rispetto a quella del mondo Occidentale, anche se non sono sicuro del tutto di questa mia affermazione. In Madagascar, che è la realtà che conosco meglio, la povertà dei pazienti preclude la possibilità che vengano riempiti di farmaci costosi, perché non hanno i soldi per pagarseli, ma preclude loro anche la possibilità di godere di quello standard minimo di comfort che forse i malati mentali usufruiscono qui da noi. Per fare un esempio, un anno fa tenni un corso di italiano a una suora malgascia che lavora come infermiera all’ospedale di Tulear, nel sud del Madagascar. Chiestole il perché delle urla che sentivo provenire da un padiglione vicino, mi disse che quello era l’ospedale psichiatrico dove erano rinchiusi 3 o 4 malati. Volli dare un’occhiata all’interno di una cella vuota: nessuna suppellettile, nessuna branda fissata al suolo, niente. Solo un buco nel pavimento in un angolo e una bocca di lupo in alto nel muro. Alla domanda del perché l’amministrazione dell’ospedale non fornisse ai “pazzi” almeno una coperta per proteggersi dal notturno freddo australe, la suora mi rispose che qualunque cosa venga data loro viene gettata nel buco che funge da latrina, compresi i piatti e le posate, nonché gli eventuali materassi fatti a pezzi, di modo che i malati di mente devono dormire direttamente sul pavimento di cemento, con i soli vestiti addosso e talvolta neanche con quelli. Poiché ero in amicizia con la religiosa, le dissi che avrei potuto segnalare la cosa all’ONU per richiedere l’intervento degli ispettori, ma aggiunsi subito che non lo avrei fatto perché non era mia intenzione metterla nei guai con il direttore dell’ospedale. Per lei era del tutto normale che i “matti” dormissero per terra al freddo, mentre anch’io rientrai nei ranghi e lasciai che quei poveretti restassero nel loro ruolo di non garantiti.
Ma succede anche di peggio. Ci sono suore protestanti malgasce che gestiscono un centro di raccolta di malati mentali. Quando sopraggiungono le crisi, li immobilizzano ai letti e gli danno la Bibbia in testa gridando: “Esci di lì Belzebù!”. Quando me l’hanno raccontato, non ci volevo credere. E invece, quello che da noi succedeva nel nostro buio Medioevo, in Madagascar succede al giorno d’oggi. E questo perché, anche se dicono di appartenere alla chiesa evangelica o ad altre confessioni protestanti, intimamente sono rimasti animisti e credono negli spiriti e nei diavoli, cioè che la malattia mentale sia frutto di possessione demoniaca. Prendersi la Bibbia in testa non li aiuta a guarire, ma mentre in Madagascar i parenti si fidano delle suore protestanti e dei loro metodi di cura, affidando loro i parenti malati, qui da noi la gente preferisce non parlare di questo argomento, com’è stato fatto notare in questa discussione, salvo poi levare alti lai quando scoppia qualche scandalo di degenti incatenati ai letti o sottoposti a trattamenti disumani. Quello che noi tutti auspichiamo è un trattamento rispettoso della persona realmente malata, mentre va approfondito e denunciato l’uso strumentale che si fa in alcuni casi del TSO nei confronti di soggetti politicamente scomodi. La qual cosa ci rimanda a George Orwell, cioè a un inquietante scenario da incubo.

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Inviato il: 30/11/2009 9:52
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#59
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Una storia dolorosissima, quella di Carmela.

Stuprata nel corpo e nell'anima, ed ancora stuprata dal silenzio, e dall'indifferenza, e dall'oblio.

Carmela, violentata dagli uomini, uccisa dallo stato.

"Come mai in una denuncia in cui si accusa un Ufficiale della Marina di 29 anni di molestie sessuali nei confronti di una minore di 12 anni, colto in flagrante dal sottoscritto e confessate dallo stesso alla presenza di noi genitori e dell'insegnate di Lettere della minore,le Autorità Giudiziarie rispondono con una archiviazione?".

"Come mai gli ispettori dell'ufficio violenze sessuali della Questura di Taranto, incaricati di indagare sulle violenze sessuali subite e denunciate da mia figlia, commettono errori grossolani per degli esperti professionisti, quali la mancata verifica e sopralluogo nei posti indicati dove sono avvenute le violenze e dove quindi avrebbero potuto trovare tracce indizi e prove delle stesse, questo nonostante io e mia figlia li avessimo più volte invitati ad eseguire?"

Domande senza risposta, domande senza risposta, domande senza risposta.

E forse la risposta è proprio nella mancanza di risposte: lo stato se ne fotte.

Ragazzina suicida dopo lo stupro ma i violentatori evitano il processo.

"Carmela aveva denunciato di essere stata violentata; e nessuno, né polizia, né magistrati, né assistenti sociali le avevano creduto o l’avevano presa sul serio. Ma le istituzioni avevano anche fatto di peggio. Hanno considerato Carmela «soggetto disturbato con capacità compromesse» e, quindi, poco credibile. Invece di perseguire chi l’aveva violentata, hanno di fatto perseguito una bambina rinchiudendola in vari istituti in cui Carmela non voleva stare. E, come ha denunciato il padre, usando il metodo facile di «calmarla» con psicofarmaci. Carmela aveva manifestato in vario modo la sua disperazione, ma per tutta risposta era stata classificata come “soggetto con problematiche psichiatriche”. E questi stessi magistrati, psichiatri che hanno deciso per Carmela, contro Carmela, quando è morta, si sono detti «sorpresi»."

Ogni donna dovrebbe indignarsi per quell'orrore. Ognuna di noi E' Carmela.

Altro che "siamo tutte rosy bindi".

natale
Citazione:
Un grazie sentito...

Sono io a dover ringraziare te, per la tua grande umanità, l'impegno e la tenacia.
_________________
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 21/11/2009 23:39
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#58
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Nata il 4 novembre 1993
sabato 21 novembre 2009
di Natale Adornetto

NATA IL 4 NOVEMBRE 1993

Sei nata il 4 di novembre,
ma tua madre e tuo padre
ti amavano da sempre.

Tu, dopo aver imparato
a pronunciare mamma
e papà, le prime parole
che a loro dicesti,
furono “Mamma, papà,
io so' Carmela. So' Carmelina,
la vostra bella piccolina,
la vostra amata fantolina”.

Ma non c'era bisogno
di dirlo a tuo padre
e a tua madre.
Per loro, sei sempre stata
una persona, e sempre
lo sarai, e sempre ti ameranno.

Tu, forse non li hai
mai sentiti, ma i cuori
di tutte le persone che
ti amavano e che ancora
ti amano, cantavano con
gioia “Tu sei Carmela!”.

Poi, dopo che la tua
vita, nel settembre del 2007,
si è definitivamente spezzata,
dopo che tu, tenero, vivido
e delicato petalo, non
ci sei più, dopo che tu, non
ancora quattordicenne,
hai spento la tua luce,
solo un cupo silenzio
li sottende e li attanaglia,
e quel canto di gioia
si è strozzato nello stesso
istante in cui non hai
potuto più parlare,
nell'istante in cui non hai
più potuto a tutti gridare
"Io so' Carmela!!!”.

Sì, Carmela, tu sei Carmela.
E a non volerlo né capire
e né sentire, non sono state
solo le bestie del branco.
Dopo queste, ce ne son state
altre di bestie, e forse
anche peggiori delle prime.

E ogni cuore che ti ama,
attende, attende una qualche
giustizia, attende che venga
riconosciuto da chi di dovere
che tu sei Carmela,
e non una da triturare
con gli psicofarmaci
dopo lo stupro subìto.

E solo quando verrà
questo giorno, ogni cuore
che attende dirà di nuovo
in modo pieno e a
gran voce che
tu sei Carmela,
anche se non potrà
più esserci alcuna gioia
nei loro affranti cuori.

E quel giorno, tutti
in cuor loro sentiranno
la tua voce alta
che dal cielo con
serenità proclamerà
"Io so' Carmela”.

Dedicata a Carmela Cirella, nata il 4 novembre 1993 e morta il 15 settembre del 2007 precipitando dal 7° piano di un palazzo dopo aver subìto le violenze dello stupro di branco e quelle di coloro che l'hanno diagnosticata disturbata, che l'hanno rinchiusa e che l'hanno imbottita di psicofarmaci. Natale Adornetto
(N.B. La poesia è copyleft, ma la proprietà letteraria è riservata, rimane mia. Ognuna/o può fare uso della poesia, ma tutte le persone che lo fanno, sono cortesemente invitate a citare di volta in volta il mio nome e cognome, e il link del post ove è possibile).

Per tutti i riferimenti e il video "Buon compleanno piccolina...", guardare l'articolo ove ho inserito la poesia: Nata il 4 novembre 1993
Inviato il: 21/11/2009 11:16
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#57
Ho qualche dubbio
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Un grazie sentito, Florizel, per aver riportato qui il mio articolo e per gli apprezzamenti su di esso.

A Lezik85 faccio sapere che nel mio articolo ho utilizzato la notizia che dato sulla signora affetta dalla Sla, e che ho detto che l'informazione l'ho presa da questo forum.

Natale
Inviato il: 18/11/2009 1:49
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  •  florizel
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#56
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l'ingerenza statale è pronta a toglierci questo ed altro grazie anche alla psichiatria

E per riuscirci ben bene, ti tira fuori il TSOP...

"Carlo Ciccioli, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, sintetizza così lo spirito della legge di riforma dell'assistenza psichiatrica di cui è primo firmatario. Alla Convention di CGM annuncia che la proposta di legge, depositata da tempo, comincerà il suo iter parlamentare in Commissione tra pochi giorni, il 19 novembre.

La norma prevede la nascita di un Dipartimento nazionale per la Salute Mentale "che si occupi delle persone dalla culla sino all'anzianità, con attenzione anche alle dipendenze e alla neurogeriatria"."


Un dipartimento per la "salute" mentale. Dalla culla all'anzianità. Non so se è abbastanza chiaro.

Ma la "novità", sarebbe "l'introduzione di una nuova forma di trattamento sanitario obbligatorio, il Tsop, trattamento sanitario obbligatorio prolungato. Della durata di 6 mesi, "ma non in ospedale, ma in strutture appropriate, anche residenziali".

Una cosa che somiglia più alla DETENZIONE che alla presunta "cura".
Un affare d'oro, i soldi richiesti per la gestione delle strutture, e per l'aumento della somministrazione dei farmaci.

In perfetta linea con l'inganno (leggi PROPAGANDA) della "chiusura" dei manicomi.

Dove sia l'nganno lo spiega dettagliatamente Natale Adornetto con questo suo appassionato articolo: "Lettera ai direttori dei manicomi."

"La legge 180 del 1978, successivamente integrata nella legge 833 dello stesso anno (articoli 33, 34, 35 e 64; vedere anche qui, ove vi sono informazioni pertinenti), sanciva la chiusura dei vecchi manicomi. Non potevano essere costruiti nuovi manicomi, non potevano rinchiudere nuovi “pazzi” nei manicomi, e le persone che vi si trovavano carcerate, dovevano, entro un limite massimo di 2 anni, essere tutte liberate. Insomma, entro il 1980, tutte le persone libere e manicomi chiusi. Tanti quotidiani, quando entrò in vigore la legge 180, proclamarono a gran voce la notizia e campeggiava a caratteri cubitali la scritta “Tutti liberi!”."

Tutti liberi un cazzo:

"Se si prendono i “malati di mente” dal manicomio X della città di Y e li si trasloca nella struttura “Villa Nella” della stessa città, non è cambiato proprio niente. Le persone sono rimaste sempre rinchiuse e, principalmente, sono state trattate allo stesso modo di prima. Se qualcuno dubita di certe cose, gli basta informarsi nei giusti modi. Tantissime di queste strutture psichiatriche, questi nuovi manicomi sono uguali ai vecchi manicomi, con maltrattamenti, incuria, sporcizia e quant’altro ancora.

Non si creda inoltre che la coazione sia soltanto quella che si subisce col TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) e quelle da che questa coazione derivano (ad esempio, minacciano le persone di fargli il TSO se non assumono gli psicofarmaci, quindi le forzano e le obbligano a prenderli per evitarsi il TSO) e che le persone non possano da allora (dal 1978) essere coattivamente rinchiuse a tempo indeterminato come avveniva nei vecchi manicomi. Nella casa-famiglia le persone “ospiti” vengono controllate, gestite, tutte le decisioni vengono per loro prese dagli operatori, da questi gli viene organizzata la vita, viene dagli operatori deciso quando possono uscire e a che ora devono rientrare, ecc., e i “residenti” vengono rimpinzati di psicofarmaci. Vorrei che qualcuno mi spiegasse la differenza fra un vecchio manicomio e questo nuovo manicomio.

Vecchio manicomio e nuovo manicomio quindi. A questi va aggiunto l’OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario). L’OPG ha sostituito, come nome, il manicomio criminale. Quindi, che tutti, piuttosto che dire che l’OPG ha sostituito il manicomio criminale, dovrebbero dire che al manicomio criminale hanno cambiato la denominazione. Il manicomio criminale di una volta, che chiamiamo vecchio manicomio criminale, nella sostanza e nei metodi è rimasto tale e quale. Conseguentemente, l’OPG lo chiamiamo nuovo manicomio criminale, in modo da rimanere aderenti alla realtà e capire di che si sta parlando e trattando. OPG, è la denominazione comune dal 1978, ma rende poco l’idea di quello che è. Per altro, a differenza dei vecchi manicomi, a cui, oltre al nome, hanno cambiato la sede, ai vecchi manicomi criminali hanno cambiato solo il nome. Si è come minimo “ingenui” se si crede che cambiando il nome (ad esempio, da Guantanamo a Calzettopiede) cambino i metodi del personale e le condizioni dei detenuti. L’OPG, il nuovo manicomio criminale, coniuga in sé la grande bruttura del carcere alla ancor più grande bruttura dello scannamento psichiatrico."



E Adornetto riporta in questo articolo lucidissimo anche l'iniziativa del Ciccioli, a cui evidentemente il POTERE di un "semplice" TSO non bastava:

"Nei prossimi giorni, esattamente il 19 novembre, dopo tanti tentativi e tanti DDL, la famigerata riforma psichiatrica auspicata da Carlo Ciccioli ed altri parlamentari, approda alla Commissione Affari Sociali della Camera. In questa pagina le considerazioni di Alessio Coppola. In quest’altra quelle di Luigi Benevelli. "

I link son questi:

http://www.luvis.eu/news.asp?id=56

http://www.luvis.eu/articles.asp?id=37

Interrogazione parlamentare.

http://www.forumsalutementale.it/180/txt_180.htm

Per favore, diffondiamo questa notizia.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 17/11/2009 22:20
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#55
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Dignità, libertà, volontà....l'ingerenza statale è pronta a toglierci questo ed altro grazie anche alla psichiatria, o alla cosidetta perizia psichiatrica. Un foglio firmato da quattro scarafaggi e non conti più un cazzo. Bello schifo:

Citazione:
MILANO - Un battito di ciglia. Le palpebre si abbassano, quasi come parole scandite lentamente. L’unico modo per rispondere, con il solo movimento che la malattia ancora le con­sente. M. S, 60 anni, da 15 ammalata di Sla, ricoverata da tre gior­ni all’ospedale di Brindisi, deve decidere se continuare a vivere grazie a un intervento di tracheotomia, oppure rinunciare, con la prospettiva di aprire gli occhi al massimo per altre due settimane. Su e giù. Venerdì le ciglia si muovono leggère.
Ma la risposta non vale. Almeno per i medici. Che, per essere sicuri sul da farsi, segnalano il caso alla polizia. Così interviene la procura, che dispone una perizia psichiatrica sulla donna, per accertare la sua reale capacità di intendere e di volere.
Nessun dubbio, secondo la famiglia, invece, su quello che M. avrebbe desiderato: morire, se le sue condizioni si fossero aggravate. Come avrebbe dichiarato in tempi migliori, quando le parole le venivano spontanee e il corpo rispondeva ancora a semplici stimoli come tendere la mano per stringere quella di marito e figli. Ora non più. Fino a tre giorni fa M. ha vissuto a Villa Iris, casa di riposo di Mesagne, provincia di Brindisi, accudita e coccolata dagli operatori, senza mai perdere i contatti con la famiglia. E sulla sua possibilità di entrare tuttora in contatto con il mondo esterno, sarebbero sicuri i figli, che venerdì hanno spiegato ai medici ciò che M. avrebbe deciso sulla necessità di una tracheotomia (intervento per il quale è previsto il consenso del paziente).
....


http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_15/sla_rifiuta_cure_7375b546-d1eb-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml
Inviato il: 15/11/2009 23:40
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#54
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Bravissimo, Lezik: stavo per postare giustare quel link...

"Da una ricerca effettuata dal CSPI [1] sono emersi diffusi conflitti d'interesse tra gli esperti incaricati alla supervisione della prossima edizione del manuale diagnostico dell'American Psychiatric Association (APA) che dovrebbe essere completato nel 2012. Nelle pagine del suo sito il CSPI riporta che 16 dei 28 membri della task force incaricata di produrre la quinta edizione del DSM ha riportato di avere connessioni finanziarie con industrie farmaceutiche o di attrezzature mediche."

«I disturbi mentali vengono stabiliti senza una base e procedure scientifiche. Il bassissimo livello di sforzo intellettuale è sconvolgente. Le diagnosi vengono sviluppate tramite un voto a maggioranza, allo stesso modo in cui si farebbe per scegliere un ristorante. Poi il tutto viene inserito in un computer.»

Il meccanismo appare quello secondo cui quelle diagnosi vengono automaticamente stilate in base agli interessi economici delle industrie farmaceutiche.
Un meccanismo di stampo mafioso, parrebbe...

Riporto il commento di un educatore che ha avuto a che fare con la storia di Mirko:

"Carissimi grazie per aver avuto il coraggio di schierarsi, perchè alla fine è di questo che si tratta: schierarsi dalla parte dei deboli, di quelli che una società troppo proiettata sulla immagine considera gli ultimi, gli inutili, i derelitti da nascondere e umiliare.

Voglio parlarvi della umiliazione perchè è quello che è stato fatto a Mirko, lo si è umiliato nel suo essere un adolescente con dei problemi, che sono quelli di qualsiasi altro adolescente, con in più l’aver vissuto la separazione tra i suoi e aver preso troppi schiaffi dal padre! Lo si è definito delirante, ancora oggi i “colleghi” di lavoro a giustifica del loro operato affermano che il ragazzo è delirante, quindi non è credibile; e la madre farebbe poi tutto questo per soldi! Viene lo schifo solo a riferirle queste cose…

Ogni volta che arrivavo il mattino al lavoro Mirko mi chiedeva insistentemente se gli volevo bene, e se lo avrei protetto. Io cercavo di rassicurarlo, ma l’impresa era ardua. Se non avessi avuto l’aiuto di colleghi Educatori a cercare di arginare questa deriva manicomiale in cui è caduta la struttura avrei mollato da un pezzo. Ma in ogni caso, per evitare ritorsioni ed alleggerire il mobbing di cui sono vittima da diversi mesi (mi sono tirato fuori anche dalle riunioni dove si usano termini e approcci offensivi delle persone), per non ammalarmi seriamente (ho problemi di cuore dovuti allo stress e all’isolamento in cui mi tengono infermieri e os) ho già firmato la richiesta di trasferimento in altra struttura.

Come Educatore il mio primo compito è quello di garantire il benessere delle persone che si affidano ed hanno fiducia in me. Questo non lo posso più garantire, nessuno può più farlo. Come se niente fosse certi comportamenti, atteggiamenti, pratiche vengono puntualmente riproposte, tutto ciò mentre è in corso una “inchiesta” interna. Per la precisione alcune persone denunciate sono già state chiamate, in passato, a giustificarsi in commissione disciplinare. A voi il commento. Io vi ringrazio a nome di Mirko e degli altri ospiti."
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Inviato il: 8/11/2009 12:08
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#53
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Riporto questo articolo, giusto per analizzare di quale razza di gentaglia stiamo parlando:

http://www.informarmy.com/2009/04/le-tangenti-delle-case-farmaceutiche.html
Inviato il: 8/11/2009 11:40
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#52
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Riporto un commento all'articolo di Doriana Goracci, circa l'ultimo caso di abusi su pazienti in un Centro di Salute Mentale di Torrile, parma:il commento è di Natale Adornetto.

Un monito terribile, in quelle parole temibili ai responsabili di ogni violenza disumana, proprio perchè parlano un linguaggio umano e comprensibile anche a chi preferisce turarsi le orecchie e chiudere gli occhi.

"Su questo genere di violenze e di prevaricazioni, vi è, la voglio definire così, una sorta di cortina fumogena. Vi è la congiura del silenzio da parte degli aguzzini. La difesa reciproca a spada tratta dei carnefici, oltre che allo spalleggiarsi a vicenda. C’è l’omertà, le menzogne conclamate e l’auto ed etero apologia degli aguzzini e dei carnefici, che “diventano” tutti “bravi, rispettosi, umani, competenti, professionali”. C’è complicità.

Si coprono l’un l’altro e si forniscono di alibi, mettendo in atto un vero e proprio favoreggiamento. Gli operatori che non perpetrano violenze, è più che raro che segnalino gli abusi – per non perdere il posto, per non subire ritorsioni,per non subire querele, per non divenire oggetto dell’ostilità, dell’astio o anche del mobbing. Di ciò che accade in tante strutture – che sono i manicomi moderni – non trapela nulla all’esterno.

Quando qualche voce si leva, si mantiene il massimo riserbo e il massimo silenzio, e poi tutto si risolve in un niente di fatto. Quando un qualcosa diviene di pubblico dominio, si fa un po’ di chiasso e di rumore, ma anche in questi casi si risolve la faccenda in un nulla di fatto. Da parte della gente, ci sono delle specifiche reazioni. Si tende a credere che certe violenze, siano isolate, che avvengono ogni tanto, ma che per il resto vada tutto bene. Credono che certi approcci siano quelli giusti e che le persone traggono beneficio da ciò che ricevono. Insomma, come se si trattasse di un caso di malasanità, che c’è ma che non è la regola.

Non immagina minimamente che ciò che ha subìto Mirko, lo hanno subìto e lo subiscono tantissime altre persone e in tantissime strutture, che son nate e proliferano come funghi, e protette lo sono solamente sotto una specifica prospettiva.

Vi è poi nelle persone, una certa anestesia, un certo lasciar fare, una certa abituazione, quando non si arriva, da parte di cert* individu*, all’aperta approvazione e all’aperto appoggio ideologico. Spesso la gente accoglie con indifferenza e noncuranza determinate notizie.

Io denuncio qui il fatto che il caso di Mirko è solo la punta dell’iceberg, che è solo una goccia delle miriadi di gocce. Invito caldamente tutte le persone a reagire con vigorosa indignazione verso fatti di tal grave portata. Basta dire, al momento, solo questo. Mirko è vissuto in un clima di violenze. Non ci vuol certo molto per evincere che le sue più che comprensibili difficoltà psicologiche siano dovute alle violenze che ha visto, e che di certo ha anche subito. E che si fa allora per aiutarlo, gli si usa altra violenza? Ma dove siamo? Solo le bestie agiscono così. Ora magari per “aiutare” una donna stuprata a liberarsi dai fantasmi delle violenze subite e dagli sconvolgimenti da queste causate, le si usa violenza, e così è “certo” che riuscirà a ricostruire se stessa e l’immagine che ha di sé.

E ci si deve indignare sul serio, e non pensare che tanto “quelli sono solamente degli individui di serie b, dei derelitti, persone con disturbi mentali”, e quindi “non ci fa niente” se subiscono certe sevizie. Se continua ad esserci indifferenza, se le persone non si attivano in modi consoni, ciò comporterà continuare a dare carta bianca e libero sfogo a dei frustrati ricolmi di brama di infliggere violenze e sevizie fisiche e psichiche.

Natale Adornetto – Dottore in psicologia"
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Inviato il: 5/11/2009 23:19
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#51
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Citazione:

Pyter ha scritto:
Il TSO di per sè non è dannoso. Tanto è vero che potrebbe essere utilizzato in maniera molto proficua.
Per esempio sarebbe una bella mossa propagandistica costringere al TSO tutti quei politici che si rifiutassero di fare il vaccino per l'influenza A. Un bel Trattamento sanitario Obbligatorio su di loro sarebbe un grosso segno
di coerenza e incuterebbe fiducia nell'opinione pubblica e riavvicinerebbe la politica e le istituzioni ai cittadini, un vero e proprio spot sull'uguaglianza di tutti davanti alla legge.


E anche ai medici che consigliano di farlo, specie a quelli che dicono falsamente che se lo son fatto.
Inviato il: 28/10/2009 0:12
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  •  Pyter
      Pyter
Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#50
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Il TSO di per sè non è dannoso. Tanto è vero che potrebbe essere utilizzato in maniera molto proficua.
Per esempio sarebbe una bella mossa propagandistica costringere al TSO tutti quei politici che si rifiutassero di fare il vaccino per l'influenza A. Un bel Trattamento sanitario Obbligatorio su di loro sarebbe un grosso segno
di coerenza e incuterebbe fiducia nell'opinione pubblica e riavvicinerebbe la politica e le istituzioni ai cittadini, un vero e proprio spot sull'uguaglianza di tutti davanti alla legge.
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"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Inviato il: 26/10/2009 23:26
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#49
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Una precisazione che ci tengo molto a fare: io non ho niente a che fare col CCDU.
Lo dico perché nel servizio ci sono io e il CCDU, ma siamo distinti.
Natale
http://www.youtube.com/watch?v=HoAmYWnjI0U
Inviato il: 26/10/2009 1:58
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#48
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
#47
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Per natale: ti ho lasciato un pm.

Se leggi, potresti contattarmi? Ho delle comunicazioni e delle proposte da fare in merito alla vicenda Mastrogiovanni.

Un caro saluto, e grazie per il tuo impegno e per il tuo prezioso blog.
_________________
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Inviato il: 24/10/2009 14:52
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Re: TSO: psichiatria e controllo sociale
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Citazione:

sitchinite ha scritto:
@natale
ti ringrazio per i contatti che mi hai dato, e per la preziosa testimonianza, ma mi sembra a questo punto che indirettamente stia dando ragione a me quando dico che il problema non é il TSO di per se, ma le persone che lo applicano in maniera sbagliata.


Sinceramente, non vedo da ove evinci che indirettamente ti stia dando ragione.
Imposto il discorso così. Intanto, i TSO vengono tutti applicati in maniera sbagliata. Ma anche quando fossero fatti nella maniera migliore possibile, e seguendo tutte le procedure previste, è il TSO in sé ad essere sbagliato, ad essere un abuso (vedi le mie considerazioni su "Opuscolo TSO e buone prassi", che ho inserito in questo forum). Ciò perché il TSO è un atto di coercizione e di privazione della libertà. Per cui, anche se nel reparto ove una persona è imprigionata, tutti e tutte, fantasmaticamente e utopisticamente, gettassero petali ove ella sta per incedere e fossero cordiali, rispettosi e gentili con ella, il TSO rimarrebbe sempre un qualcosa di integralmente sbagliato.
Si potrebbe, ad esempio, dire "Se uno prende i farmaci, non lo legano al letto". Sì, ma è proprio il rifiutare le "cure" uno dei motivi per cui gli vien fatto il TSO. Se accettasse l'assunzione dei farmaci, non si ritroverebbe in TSO. E, la voglio dire così, qui casca l'asino: è più che evidente che il TSO è una forzatura, una coazione, una violenza, una totale mancanza di rispetto della persona, della sua dignità e dei suoi diritti, anche di quelli più elementari. Tutto quello che poi avviene nel TSO e come questo viene applicato, è un in più, qualcosa che si aggiunge al già precedentemente scritto.
Il TSO è un abuso in sé, così come la psichiatria è in se un abuso, a prescindere da come poi viene (malamente, gravemente e criminosamente) applicata.
Invito a leggere questo documento redatto dal Telefono Violetta Van Gogh (http://violetta.noblogs.org/) di Firenze: http://it.groups.yahoo.com/group/fori-sociali/message/19530
Inviato il: 13/10/2009 1:26
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