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   Politica Interna & Estera
  Intervista a Raul Castro

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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#119
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 19/8/2006
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Come è triste il qualunquismo con il quale si giudica la storia e la vita di un popolo.
Un popolo poi, che avrebbe molto da dire, se solo nell'immaginario colettivo non fosse solo identificato come "succube di una dittatura".
Certo non avranno i cellulari cosi' diffusamente come da noi, ma qua il male non riesco a vederlo, anzi.
Quello che so, per esperienza diretta, è che è molto diffusa la cultura oltre le scuole d'obbligo ed anche dopo i liceii, l'Università è molto frequentata. Magari non avranno medici specializzati, dentisti, dietologi, dermatologi, psichiatri, pagati a peso d'oro come da noi, stucchevole vedere che queste specializzazioni sono pagate come quelle di semplici impiegati. Eppure chi non ha mai cercato nella propria mente una uguaglianza di questo tipo? Possibile che tutto davvero si debba ridurre ad una folle corsa al denaro?
Ora qualcuno mi dirà perche' non vado a Cuba visto che la decanto. Semplice, sono italiano, mi piace essere italiano, mi piacciono le mie radici, mi piace la mia storia, non mi piace la mia politica, è detestabile l'idea che vivo in un mondo di consumi, dove ce la fa non il piu' intelligente, ma il piu' furbo. resto qua , ma non raccontatemi delle brutture altrui senza avere nemmeno capito quanto sono grandi le nostre.
Inviato il: 25/8/2006 22:19
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#118
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/11/2005
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"forse perchè ogni tanto qualcuno osa dire che c'è anche qualcosa da salvare..."
+++++++++
facile: fai una lista delle cose belle e scrivi anche in che modo si possono ottenere quei risultati.
Inviato il: 25/8/2006 15:12
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  •  tccom
      tccom
Re: Intervista a Raul Castro
#117
Mi sento vacillare
Iscritto il: 3/11/2005
Da civitavecchia
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Citazione:
Dai linucs, nessuno qui esalta i lati negativi di Cuba, e penso che nessuno li ritenga giustificabili. Si parlava di quelli positivi, rispetto ad altri paesi dell'area centroamericana.

ti ripeti anche tu mc? pare ce ne sia bisogno.
Citazione:

Inoltre, si parlava di media ed informazione e di come, in occidente, quest'ultima, venga filtrata per favorire "politiche amiche". La tendenza e' quella di "giudicare" in base alle negativita', e di esempi di stati peggiori ne e' pieno "l'atlante illustrato".
E' mai possibile che Cuba sia sempre in cima alle liste, tra i peggiori?

forse perchè ogni tanto qualcuno osa dire che c'è anche qualcosa da salvare...sarà quello a provocare fastidio.

Citazione:

Ma davvero, nella classifica dei governi mondiali, Cuba e' tra quelli peggiori, secondo te?
(non ti chiedo un "elogio allo stato" ... per carita'... e' solo quello che ho scritto che ti chiedo! Basta un Si o un No...)


solo perchè...vedi sopra

Citazione:

p.s. ...ma le mannaiate nel vicolo, le puo' prendere qualcun'altro, al posto mio?


ma quelle ce le spartiamo, no?
avrò fatto del vittimismo/pietismo/ambientalismo/radicapezzente? spero di no

Citazione:
Bel tentativo, ma la favoletta del "contenuto generale" non funziona più. Non puoi scrivere 10 stronzate (ad esempio, giustificare le punizioni collettive) e sperare che il contenuto generale risultante non sia per definizione un cumulo di stronzate.


la favoletta...meno male che mi pongo il dubbio sulle mie idee, ma non mi convinco che siano tutte stronzate perchè me lo dice il primo sifu che passa

Citazione:
Quando ci sono stato l'impressione che ho avuto è che tutti avessero poco, ma che lo avessero tutti...a me sembra un sistema socialmente più equo.

Ah ecco...


Ah ecco...che? mah!
ah! sicuramente mi volevi indicare la strada verso qualcosa di profondissimo e giustissimo che ovviamente, non essendo sifu, ancora non posso capire...però ho una speranza se m'impegno di più...

Citazione:
L'autocompiacenza della convizione di essere riuscito a ridicolizzare qualcuno è agghiacciante

Agghiacciante sarà chi giustifica le punizioni collettive, solitamente insieme al disarmo collettivo.


perchè dico merda e mi rispondi cioccolata? altro insegnamento imperscrutabile?

Citazione:
Spero che l'ennesima lamentela, inoltre, ben predisponga i criticati ad una ennesima valutazione del proprio comportamento... (sempre per amore della discussione e del confronto...)...


tempo sprecato, e mettiti in testa che il 90 % della gente qui dentro dice cazzate...e il restante 10 %...semplicemente non ci arriva

Citazione:
Nei primi anni della rivoluzione, moltissimi dissidenti abbandonarono il paese, senza che nessuno gli mettesse i bastoni tra le ruote. Un cambiamento così radicale della politica deve pur aver avuto le sue motivazioni.

E' la stessa cosa che direbbe Olmert. O Bush: se gli arabi cattivi marciscono in carcere senza processo, ci sarà pure la sua motivazione che noialtri non siamo tenuti a conoscere.


davvero non li intuisci i motivi che possono essere stati alla alla base del cambiamento della politica? uno sforzo, sifu!

Citazione:
Questa sarebbe l'alternativa? Deduco che secondo te i cubani siano destinati per nascita ad essere trattati come animali. Poverelli.


ma dimmela tu! o non ti vuoi esporre alla scorrettezza dialettica che negli altri puoi solo supporre?

Citazione:
Che ne dici allora di accogliere i migranti solo se invitati con una specie di lettera di invito , e garanzia di autosufficienza pena una pedata nel culo e fuori dai coglioni? Vediamo se il giochino ti piace ancora, vediamo se giustifichi anche questo: è la stessa cosa, però al contrario.

Fammi indovinare: non ti piace, vero?


costruttiva critica alla situazione...come al solito...

cazzo...costruttivo è una brutta parola...m'ero scordato...beg your pardon sir

ps:discorso chiuso, para mi. hasta luego
_________________
...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 25/8/2006 9:46
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Re: Intervista a Raul Castro
#116
Sono certo di non sapere
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Dai linucs, nessuno qui esalta i lati negativi di Cuba, e penso che nessuno li ritenga giustificabili. Si parlava di quelli positivi, rispetto ad altri paesi dell'area centroamericana.
Inoltre, si parlava di media ed informazione e di come, in occidente, quest'ultima, venga filtrata per favorire "politiche amiche". La tendenza e' quella di "giudicare" in base alle negativita', e di esempi di stati peggiori ne e' pieno "l'atlante illustrato".
E' mai possibile che Cuba sia sempre in cima alle liste, tra i peggiori?
Ma davvero, nella classifica dei governi mondiali, Cuba e' tra quelli peggiori, secondo te?
(non ti chiedo un "elogio allo stato" ... per carita'... e' solo quello che ho scritto che ti chiedo! Basta un Si o un No...)

Eppure, e' sempre cosi' quando se ne parla... mi suona strano.

p.s. ...ma le mannaiate nel vicolo, le puo' prendere qualcun'altro, al posto mio?

mc
Inviato il: 25/8/2006 3:23
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Re: Intervista a Raul Castro
#115
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Che ne dici allora di accogliere i migranti solo se invitati con una specie di lettera di invito , e garanzia di autosufficienza pena una pedata nel culo e fuori dai coglioni? Vediamo se il giochino ti piace ancora


Il giochino mi piace sempre di piu'. Anzi, e' una buonissima idea, che forte il vecchio Fidel (a rovescio)!

Oddio, ora avro' la psicopolizia equa e solidale alle calcagna!

AIUTO SIFU, non mi ricordo piu' quella mossa letale di Pa Gua Chan che mi hai insegnata solo l'altra sera.....
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Inviato il: 24/8/2006 23:15
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Re: Intervista a Raul Castro
#114
Sono certo di non sapere
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Quello che penso, senza rispondere frase per frase o battagliamo dialetticamente su dieci parole alla volta senza voler recepire il contenuto generale di un discorso,

Bel tentativo, ma la favoletta del "contenuto generale" non funziona più. Non puoi scrivere 10 stronzate (ad esempio, giustificare le punizioni collettive) e sperare che il contenuto generale risultante non sia per definizione un cumulo di stronzate. Però puoi scrivere 10 cose intelligenti e concluderne una stronzata. Ad esempio: non è giusto che la gente muoia, allora inventiamo un governo socialista mondiale con poteri illimitati (così moriremo tutti, anzi, ci sarà uno spontaneo calo demografico e l'ambiente trionferà).

Quando ci sono stato l'impressione che ho avuto è che tutti avessero poco, ma che lo avessero tutti...a me sembra un sistema socialmente più equo.

Ah ecco...

L'autocompiacenza della convizione di essere riuscito a ridicolizzare qualcuno è agghiacciante

Agghiacciante sarà chi giustifica le punizioni collettive, solitamente insieme al disarmo collettivo.

===

Linucs, ed ultimamente Pax che asintotticamente converge nel suo modo di essere, quanti utenti con cui vi siete confrontati NON VI HANNO postato irritazione per le Vostre modalita' di confronto, ultimamente?

Quelli che non erano completamente rincoglioniti dal collettivismo?

Poi, ci si fa la abitudine, e' vero, come a quelle malattie croniche a cui non ci si da piu' attenzione. Anzi, con il passare del tempo forse si impara a filtrare, a discapito dell'irritazione procurata dal "modus", ma a vantaggio di una rinnovata stima per la qualita' innegabile di alcuni interventi, quell'approccio indisponente che, altrettanto innegabilmente, puo' risultare veramente ... pesante.

Capisco. Quindi quando ti vedrò in un vicolo buio circondato da quattro "cittadini" armati di machete mi limiterò ad esclamare: "Orsù messeri, posate il temprato acciaio!"

L'importante è il mezzo: tutti i fini sono legittimi, compresi quelli che implicano morte, miseria e orrore. Non è così? Punizioni collettive? Se ne può discutere. Stato di polizia? Se è per la sicurezza... Limitazioni all'emigrazione? Se è per il loro bene... eccetera.

Spero che l'ennesima lamentela, inoltre, ben predisponga i criticati ad una ennesima valutazione del proprio comportamento... (sempre per amore della discussione e del confronto...)...

Io speravo che l'ennesimo sprono ben predisponesse alcuni interlocutori a scrivere meno stronzate, ma si sa che l'utopia ha mille facce...

Questo che capitolo e' ? .... qual'e' il passo dov'e' spiegato che le conclusioni tratte dall'interlocutore devono per forza essere forzate all'eccesso, per snaturarne lo spunto analitico?

Chiedilo all'interlocutore, il quale magari provvederà a calibrare con maggior cura le proprie conclusioni. Se per evitare che i cubani cattivi si rechino a Miami per organizzare il terrorismo sul suolo cubano (ma non potevano farlo mentre erano a Cuba?) bisogna limitare la libertà di tutti, allora per difendere Israele si possono ammazzare i pargoli di Qana, oppure incarcerare gli arabi con la faccia da arabo.

Senza, profondere "conclusioni pret a porter" per gli altri non e' proprio possibile analizzare tutte le sfumature in tutte le direzioni?

Nel proverbiale vicolo col machete, ti piacerebbe analizzare la direzione del machete sulla tua testa?

Sembra di vedere il BUS di un pc, solo "Zeri e Uni"... e il 2... e il 3, il 7? Dove sono finiti gli altri numeri?

Zero, uno e due sono i colpi di machete sulla tua testa: scegli tu quali preferisci.

===

A me sembra normale che se il tuo vicino di casa ti minaccia di morte da quando sei nato, tenti di difenderti in ogni modo possibile;

Ma come, non dovresti limitarti a chiamare le forze dell'ordine ed aspettare?

Nei primi anni della rivoluzione, moltissimi dissidenti abbandonarono il paese, senza che nessuno gli mettesse i bastoni tra le ruote. Un cambiamento così radicale della politica deve pur aver avuto le sue motivazioni.

E' la stessa cosa che direbbe Olmert. O Bush: se gli arabi cattivi marciscono in carcere senza processo, ci sarà pure la sua motivazione che noialtri non siamo tenuti a conoscere.

Altrimenti non ci resta che auspicare la "liberazione di cuba" (AH AHA HA HAHA!!!!) da parte degli americani! che liberino il popolo cubano dall'infame dittatore!

Questa sarebbe l'alternativa? Deduco che secondo te i cubani siano destinati per nascita ad essere trattati come animali. Poverelli.

Per quello che mi hanno detto i cubani con cui ho parlato, la cosa funziona così: puoi uscire dall'isola per motivi di lavoro, se inviato o con il permesso del governo (vedi i medici mandati in bolivia); puoi uscire per motivi di studio; puoi uscire dai 3 ai 6 mesi se invitato da un cittadino straniero che deve scrivere una specie di lettera di invito.

Che ne dici allora di accogliere i migranti solo se invitati con una specie di lettera di invito , e garanzia di autosufficienza pena una pedata nel culo e fuori dai coglioni? Vediamo se il giochino ti piace ancora, vediamo se giustifichi anche questo: è la stessa cosa, però al contrario.

Fammi indovinare: non ti piace, vero?
Inviato il: 24/8/2006 22:46
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  •  bandit
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Re: Intervista a Raul Castro
#113
Dubito ormai di tutto
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"Like some other Communist and post-Communist states following the collapse of the Soviet Union, Cuba took limited free market-oriented measures to alleviate severe shortages of food, consumer goods, and services to make up for the ending of Soviet subsidies." (from wikiz)

ma và !
e le coste cubane, hotel con piscina, non si trovano per caso in vendita sul "libero mercato" del turismo globale ?
un vero mistero.
Inviato il: 24/8/2006 13:12
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  •  tccom
      tccom
Re: Intervista a Raul Castro
#112
Mi sento vacillare
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ciao pike

Citazione:
A Cuba non sono mai stato (e mi piacerebbe ma non posso permettermelo, inoltre mia moglie non me lo permette!!! ), ma da quanto mi hanno raccontato i cubani che ho conosciuto ci sono pro e contro, come ovunque.


se posso permettermi, portaci anche lei: rimmarrà incantata da certi posti

Citazione:
Per finire: tutti i cubani con i quali ho parlato contavano (o l'hanno fatto che io sappia) di ritornare a Cuba anche se sarebbe stato per loro agevole avere un permesso per restare in Europa o andare negli USA e non erano affatto impressionati dal nostro stile di vita.


si anche a me è capitata la stessa cosa; ho conosciuto un ragazzo che era sposato con un italiana, ma era tornato a fare visita ai parentie di lì a poco sarebbe ripartito;
ovviamente se sei sposato non hai problemi ad uscire, altrimenti o ti invitano o esci per studio/lavoro

Citazione:
Certo e' che Cuba sembra non fare parte di quella parte del mondo: e' un esempio di come sia possibile avere dittature che sono meglio di oligarchie democratiche.


centro!
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Inviato il: 24/8/2006 12:54
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Re: Intervista a Raul Castro
#111
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Per quello che mi hanno detto i cubani con cui ho parlato, la cosa funziona così:
puoi uscire dall'isola per motivi di lavoro, se inviato o con il permesso del governo (vedi i medici mandati in bolivia); puoi uscire per motivi di studio; puoi uscire dai 3 ai 6 mesi se invitato da un cittadino straniero che deve scrivere una specie di lettera di invito.


Ahhh..... ma allora non e' una guantanamo a cielo aperto?
Se il problema era solo quello, cioe' l'impossibilita' di uscire dall'isola, allora W Cuba!

mc
Inviato il: 24/8/2006 12:10
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Re: Intervista a Raul Castro
#110
Sono certo di non sapere
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Anch'io ho parlato con diversi cubani e posso confermare quello che dice tccom a proposito della possibilita' di uscire da Cuba.

A Cuba non sono mai stato (e mi piacerebbe ma non posso permettermelo, inoltre mia moglie non me lo permette!!! ), ma da quanto mi hanno raccontato i cubani che ho conosciuto ci sono pro e contro, come ovunque.

Certo e' che Cuba sembra non fare parte di quella parte del mondo: e' un esempio di come sia possibile avere dittature che sono meglio di oligarchie democratiche.

Per finire: tutti i cubani con i quali ho parlato contavano (o l'hanno fatto che io sappia) di ritornare a Cuba anche se sarebbe stato per loro agevole avere un permesso per restare in Europa o andare negli USA e non erano affatto impressionati dal nostro stile di vita. Altri magari scappano coi barconi ma questi erano gia' qui......
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Inviato il: 24/8/2006 9:57
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  •  tccom
      tccom
Re: Intervista a Raul Castro
#109
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Citazione:
Del resto molte nazioni che si reputano democratiche si differenziano da una dittatura solo perche’ ogni tanto vanno a votare.


questa secondo me deve andare nella voce del sito

assieme a questa di fiamma

Citazione:
il povero e quello che è a livello di sopravvivenza è sempre sotto dittatura,il ricco o il benestante si può permettere tutto ed ovunque e gli sta bene qualsiasi forma di governo,perchè è sempre dalla parte vincente.


Citazione:
Ma non si deve dimenticare che già pochi mesi dopo la rivoluzione castrista, Cuba era bombardata dal suolo americano, e nel marzo 1960 gli USA avevano già deciso il rovesciamento del regime.Ciò non aveva nulla a che vedere con la Russia, con il comunismo, con la dittatura... piuttosto aveva a che fare con l'indipendenza.


A me sembra normale che se il tuo vicino di casa ti minaccia di morte da quando sei nato, tenti di difenderti in ogni modo possibile; e se il 99 % dei pericoli provengono da quella che qualcuno prima ha giustamente definito "la mafia di miami", cerchi di evitare che la mafia ingrossi le fila.
Nei primi anni della rivoluzione, moltissimi dissidenti abbandonarono il paese, senza che nessuno gli mettesse i bastoni tra le ruote. Un cambiamento così radicale della politica deve pur aver avuto le sue motivazioni.
Altrimenti non ci resta che auspicare la "liberazione di cuba" (AH AHA HA HAHA!!!!) da parte degli americani! che liberino il popolo cubano dall'infame dittatore!
io non penso che qualcuno ha il coraggio di auspicare una cosa del genere.

Oggi per cuba il bivio separa queste due strade

Citazione:
Ma Pax, toglimi una curiosita', "un cubano non puo' uscire dal paese, pena la morte" che significa?


Per quello che mi hanno detto i cubani con cui ho parlato, la cosa funziona così:
puoi uscire dall'isola per motivi di lavoro, se inviato o con il permesso del governo (vedi i medici mandati in bolivia); puoi uscire per motivi di studio; puoi uscire dai 3 ai 6 mesi se invitato da un cittadino straniero che deve scrivere una specie di lettera di invito.
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...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 24/8/2006 9:29
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Re: Intervista a Raul Castro
#108
Sono certo di non sapere
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Ma Pax, toglimi una curiosita', "un cubano non puo' uscire dal paese, pena la morte" che significa?

Ma non esistono i turisti cubani?
Tutti i cubani in giro per il mondo sono riusciti a scappare con un canotto, in barba alle pallottole dei "castristi cattivi"?

Ricevere un visto, non e' la pena di morte... e penso che funzioni cosi', a parte i casi in cui vi sono interessi giudiziarii e i dei servizi segreti.
Magari e' costoso, magari e' burocraticamente snervante, magari si deve passare ai raggi x del governo, ma non e' il tiro al piattello che, strisciante, si insinuava in alcuni post....

...ma magari mi sbaglio...

mc

Inviato il: 24/8/2006 3:11
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Intervista a Raul Castro
#107
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Certamente,basta non stare a sottilizzare troppo

Da Cuba non puoi uscire,quindi è dittatura,io dall'Italia non posso uscire perchè non ho i soldi per pagarmi il biglietto aereo e viaggio perchè le tasse hanno eroso
il mio mono reddito,però sono in democrazia
il povero e quello che è a livello di sopravvivenza è sempre sotto dittatura,il ricco o il benestante si può permettere tutto ed ovunque e gli sta bene qualsiasi forma di governo,perchè è sempre dalla parte vincente.
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Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 24/8/2006 1:05
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#106
Ho qualche dubbio
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Forse si possono capire anche certe forme di dittatura Fiammifero, sotto questa logica
Inviato il: 24/8/2006 0:34
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  •  fiammifero
      fiammifero
Re: Intervista a Raul Castro
#105
Sono certo di non sapere
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Acutissima osservazione Fernanda:Citazione:
Dovendo sciegliere'ovviamente fra :"fame vera" e "liberta`quale"?


Solo una volta soddisfatta la fame vera ti puoi permettere il lusso di pensare a soddisfare alle forme di libertà .
A meno che la morte per fame vera sia l'unica forma per raggiungere la verà libertà dalla vita terrena.
logicamente sono scelte individuali,maturate in base al proprio vissuto,alle priorità personali che si hanno,al contesto in cui vivi e come vivi e soprattutto se non hai gabbie mentali.
Proprio un bell'argomento
_________________
Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Inviato il: 23/8/2006 22:16
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#104
Ho qualche dubbio
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Talvolta.....bandit
Inviato il: 23/8/2006 21:56
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#103
Ho qualche dubbio
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A me interessa moltissimo Fernanda
e da come hai impostato il possibile sottotitolo "Pane e libertà"
non penso sia opportuno chiederti l'età : io non lo farò

chiara_mente
Inviato il: 23/8/2006 21:53
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  •  Fernanda
      Fernanda
Re: Intervista a Raul Castro
#102
So tutto
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Peccato! Mi sarebbe piaciuta una discussione su "Pane e liberta`"Dovendo sciegliere'ovviamente fra :"fame vera" e "liberta`quale"? Spero che nessuna mi chieda quanti anni ho....Saluti a tutti Fernanda
Inviato il: 23/8/2006 20:40
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#101
Dubito ormai di tutto
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"essi stessi commettono crimini ben peggiori, compresi quelli contro la stessa Cuba. (42 anni di embargo)"
++++++
potenza del libero scambio !
l'embargo è riconosciuto come uno dei peggiori crimini.
chissà se lo stesso princìpio vale anche per gli scambi tra individui e imprese.

"Del resto molte nazioni che si reputano democratiche si differenziano da una dittatura solo perche’ ogni tanto vanno a votare."
+++++++
oppure per aspetti deleteri tipo i SUV, la coca cola, i cellulari, ...talvolta internet...
Inviato il: 23/8/2006 19:41
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  •  Chiara_men
      Chiara_men
Re: Intervista a Raul Castro
#100
Ho qualche dubbio
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Senza troppi giri di parole il regime di Cuba è una dittatura, spesso brutale, anche se ,
in confronto a molti amici degli USA, con tantissime violazioni dei diritti umani ecc.,
è piccola cosa.
Gli Stati Uniti sperano di far crescere queste violazioni di Cuba il più possibile per ovvie ragioni: per creare disordini interni nella speranza che presto o tardi la popolazione sarà abbastanza disperata da dare il benvenuto ai marines.

Ma i crimini di Cuba, comunque li si giudichino, sono irrilevanti per la politica USA. Gli USA sostengono crimini in tutto il mondo, ed essi stessi commettono crimini ben peggiori, compresi quelli contro la stessa Cuba. (42 anni di embargo)
I cubani devono affrontare i loro problemi da soli, senza il dominio o controllo di chi li considerava
il "frutto maturo" e la fece diventare una loro colonia. Il cambiamento di Cuba deve dipendere solo
da Cuba da una rivoluzione interna libertaria.
La libertà può essere solo conquistata, non garantita da una potenza benevola. Quelli che combattono per la libertà possono a volte essere aiutati, ma solo da coloro che sono davvero a favore della libertà, cioè, coloro che si oppongono al terrore, all'oppressione, all'ingiustizia e al dominio onestamente, cominciando dalle società di cui sono parte.
Ma non credo che gli USA sappiano rispettare la libertà di un popolo più di quanto non facciano nella vasta area del mondo in cui hanno enorme influenza, incluso il territorio nazionale stesso - e se gli USA dovessero cambiare tanto radicalmente da essere credibili, senza che vengano usate parole come-esportazione della democrazia- che suonano ridicole , neppure sarebbe utile che intervenissero, ma se avessero raggiunto un grado cosi’ elevato di civiltà ed onore, gli USA stessi deciderebbero di non intervenire.

Ma non si deve dimenticare che già pochi mesi dopo la rivoluzione castrista, Cuba era bombardata dal suolo americano, e nel marzo 1960 gli USA avevano già deciso il rovesciamento del regime.Ciò non aveva nulla a che vedere con la Russia, con il comunismo, con la dittatura... piuttosto aveva a che fare con l'indipendenza.
Seguirono decenni di una campagna di terrore senza precendenti, guerra economica e, di fatto, ogni possibile tentativo di sbarazzarsi di questa "mela marcia".

La resistenza di Cuba , e l’essere diventata quasi un modello , nonostante abbia un regime dittatoriale , sono abbastanza incomprensibili per il mondo occidentale, specie se ci si spinge a proporre paragoni .
Del resto molte nazioni che si reputano democratiche si differenziano da una dittatura solo perche’ ogni tanto vanno a votare.


chiara_mente
Inviato il: 23/8/2006 19:28
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  •  bandit
      bandit
Re: Intervista a Raul Castro
#99
Dubito ormai di tutto
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"In ogni caso, a me basta sapere che è un posto in cui non hai la libertà di andartene, pena la morte"

"Beh, se pensi che in italia, manifestare per strada puo' anche valerti una pallottola in faccia...!?..."
++++++++
quindi, insomma, è la stessa cosa, sù dai.

"si è cominciato a parlare della difesa dei diritti umani.
Granado, sicuramente vetero-comunista, ha quasi giustificato alcune misure"
++++++++
ooops

"mentre il figlio del Che, sicuramente più lontano da certe visioni rigide, ha ammesso che esistono a causa di una Costituzione che risente ancora del clima di guerra civile del 1957 e che è in atto un impegno per renderla più morbida."
+++++++
con calma. non è ancora sicuro che se si smette di mettere in galera il dissidente si riesca poi comunque a produrre la razione giornaliera di cibo.
Inviato il: 23/8/2006 19:13
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  •  elpueblo
      elpueblo
Re: Intervista a Raul Castro
#98
Mi sento vacillare
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Ho notato un certo interesse per Cuba in questa discussione.

Bene, io ieri ero a Foggia a sentire il figlio del Che, Camillo e il suo compagno di viaggio, Granado, quello che con Guevara ha attraversato mezza America Latina.
Il dibattito si è svolto in due fasi: una più "nostalgica" e una più sulla situazione reale dell'isola con uno sguardo a quello che accade nel mondo.

I due si sono naturalmente posti a difesa della Rivoluzione e hanno attacccato gli USA per la loro politica imperialista parlando di attacchi chimici americani a Cuba e della continua infiltrazione di agenti CIA nel suolo cubano reclutati tra gli esuli (non sono stati menzionati i due autoattentati del 1898 che inizioò la guerra ispano-americana e ne quello pensato nel 1962, l'operazione Northwooods).

Pur essendo la platea naturamente molto a sinistra si è levato qualche fischio quando si è cominciato a parlare della difesa dei diritti umani.
Granado, sicuramente vetero-comunista, ha quasi giustificato alcune misure, mentre il figlio del Che, sicuramente più lontano da certe visioni rigide, ha ammesso che esistono a causa di una Costituzione che risente ancora del clima di guerra civile del 1957 e che è in atto un impegno per renderla più morbida.
Alla domanda se per caso possa essere riconosciuta un opposizione sul modello solidarnosc nel sistema politico cubano Camillo Guevara ha risposto con un perplesso, in spagnolo, "puede ser.." ma solo se in tali gruppi non risulti infiltrata la mafia cubana con sede a Miami
Inviato il: 23/8/2006 17:47
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Re: Intervista a Raul Castro
#97
Sono certo di non sapere
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Illazioni? Quali avrei fatto?

Citazione:
In ogni caso, a me basta sapere che è un posto in cui non hai la libertà di andartene, pena la morte.

Beh, se pensi che in italia, manifestare per strada puo' anche valerti una pallottola in faccia...!?...

Le sfumature che intendo, comunque, sono quelle nelle tipologie di pensiero. In risposta alla tua frase "Io sarei gia' andato a vivere li' con quelle convinzioni..." (il senso era questo) che mi sembra relativa solo, e ripeto, solo al tuo modo di vedere le cose.
E aggiungevo che l'ideologia tende a far dimenticare queste (molto probabili) differenze d'opinione individuali.

mc

Inviato il: 23/8/2006 15:59
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Re: Intervista a Raul Castro
#96
Sono certo di non sapere
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Gia', tipo: "...credere che Cuba sia come la descrivono i media occidentali, e basta...".

Illazioni, come al solito.
Eppure ci sono in questo stesso thread testimonianze che dovrebbero far pensare.
In ogni caso, a me basta sapere che è un posto in cui non hai la libertà di andartene, pena la morte.

Alla faccia delle sfumature.
Inviato il: 23/8/2006 13:43
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Re: Intervista a Raul Castro
#95
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ad ogni modo, penso che almeno metà degli Italiani siano fermamente convinti che in Svezia si viva meglio che in Italia, ma mica ci vanno ad abitare di corsa. Ci sono molte ragioni per rimanere dove sei, a prescindere dall'economia e dai diritti.

Gia'...
Proprio le sfumature di pensiero a cui mi riferivo...

----
Citazione:
Se non lo fanno, evidentemente non ne sono così convinti.

Non bastano solo le convinzioni, di solito, a fare cambiare paese ad un individuo. Sono i bisogni, il piu' delle volte, che forzano le convinzioni.
Anche le speranze, che di certo non possono confondersi con semplici convinzioni.

Citazione:
L'ideologia ti spinge ad affermare cose a cui in realtà non credi.

Gia', tipo: "...credere che Cuba sia come la descrivono i media occidentali, e basta...".

mc

Inviato il: 23/8/2006 13:21
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  •  carloooooo
      carloooooo
Re: Intervista a Raul Castro
#94
Dubito ormai di tutto
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O forse, in fondo in fondo non se la passano così male nell'occidente consumista...

Questo è poco ma sicuro.

Ad ogni modo, penso che almeno metà degli Italiani siano fermamente convinti che in Svezia si viva meglio che in Italia, ma mica ci vanno ad abitare di corsa. Ci sono molte ragioni per rimanere dove sei, a prescindere dall'economia e dai diritti.
_________________
Bicarlonato.
Inviato il: 23/8/2006 13:03
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Re: Intervista a Raul Castro
#93
Sono certo di non sapere
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E se cosi' fosse, che uno o due lo abbiano fatto (di dire "CubaemegliodellItalia"), pensi che da questo si possa affermare tranquillamente che ci voglia andare ad abitare?

Se non lo fanno, evidentemente non ne sono così convinti.
O forse, in fondo in fondo non se la passano così male nell'occidente consumista...

L'ideologia spesso tende proprio a far perdere di vista le sfumature, no?

L'ideologia ti spinge ad affermare cose a cui in realtà non credi.
Inviato il: 23/8/2006 12:55
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Re: Intervista a Raul Castro
#92
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Se io avessi la metà delle loro convinzioni sarei già in viaggio.


....abbi pazienza, hai detto pochissimo:
Tu hai un altro modo di vedere le cose. Ed il tuo non e' un modo assoluto.

Uno dei problemi, comunque, e' che molte delle conclusioni attribuite agli altri, sono forzate.
Non ho letto di nessuno che abbia affermato che Cuba e' meglio dell'Italia, se non "per certi versi". Ho sentito qualcuno azzardare (non ho motivo di dubitare che lo abbia fatto consapevolmente, valutando bene le proprie affermazioni) che Cuba e' meglio del Messico... non so...
E se cosi' fosse, che uno o due lo abbiano fatto (di dire "CubaemegliodellItalia"), pensi che da questo si possa affermare tranquillamente che ci voglia andare ad abitare?
E pensi che il non (avere voglia di) andarci, precluda ogni possibilita' di pensarla una cosa del genere?

L'ideologia spesso tende proprio a far perdere di vista le sfumature, no?

mc
Inviato il: 23/8/2006 12:44
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Re: Intervista a Raul Castro
#91
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Linucs, ed ultimamente Pax che asintotticamente converge nel suo modo di essere, quanti utenti con cui vi siete confrontati NON VI HANNO postato irritazione per le Vostre modalita' di confronto, ultimamente?

Non li conto, non mi interessa.

Del resto, si discutono le idee, non le persone. Se qualcuno preferisce invece discutere di me o di Linucs e del nostro modo di discutere, faccia pure, ma non mi pare un'azione costruttiva (quanto piace usare questa parola, vero? Vorrei vedere cosa hanno costruito tutti quelli che la usano così spesso).

Per quanto riguarda Cuba.
Io 15 anni fa mi trasferii in Grecia perché ebbi l'impressione di una situazione per alcuni versi leggermente – e sottolineo leggermente – migliore di quella italiana.
Qui leggo molti che tessono addirittura lodi a Cuba, o che comunque la giudicano una nazione decisamente migliore della nostra, eppure non ce n'è uno che si schioda dal suo paesello per andarci ad abitare. Se io avessi la metà delle loro convinzioni sarei già in viaggio.

E ho detto tutto.
Inviato il: 23/8/2006 12:27
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  •  tccom
      tccom
Re: Intervista a Raul Castro
#90
Mi sento vacillare
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Citazione:
Spero che l'ennesima lamentela, inoltre, ben predisponga i criticati ad una ennesima valutazione del proprio comportamento... (sempre per amore della discussione e del confronto...)...


ciao core!

quoto tutto mc, ho provato ha dirlo un pò nel mio ultimo post, ma la tua dialettica è infinitamente migliore della mia

PAX, SIFU!
mi siete simpaticissimi!
ma certe volte ve strozzerei volentieri!

non siete mai banali, ma il modo in cui conducete le discussioni è quello

ciao
_________________
...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
Inviato il: 23/8/2006 12:05
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